Con un sistema integrato di nidi estivi, scuole dell’infanzia aperte e centri ricreativi, la Città di Torino conferma, attraverso le iniziative di Estate Ragazzi, Bimbi Estate e Nidi d’Estate, il proprio impegno nel garantire occasioni di svago, socializzazione e crescita educativa ai più piccoli, sostenendo concretamente il benessere delle famiglie sul territorio.
L’edizione 2025 di Estate Ragazzi, rivolta ai bambini e bambine dai 6 agli 11 anni, si è conclusa a fine luglio, registrando una partecipazione molto significativa: 4.091 partecipanti, di cui 445 con disabilità, che per sette settimane, a partire dal 9 giugno, hanno animato i 46 centri estivi distribuiti su tutto il territorio cittadino, dove hanno avuto la possibilità di partecipare a un ricco programma di attività sportive, laboratori artistici e scientifici, gite sul territorio, visite ai musei e momenti di contatto con la natura.
L’iniziativa, coordinata da ITER con il sostegno di importanti realtà come la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione Ufficio Pio, ha anche visto quest’anno una novità molto apprezzata: la collaborazione con AIESEC in PoliTO, che ha portato 45 giovani volontari internazionali a collaborare in dieci centri estivi. Questi giovani, provenienti da paesi come Serbia, Hong Kong, Messico, Turchia e Colombia, hanno arricchito il programma con attività in lingua inglese e laboratori culturali, offrendo così ai giovani un’esperienza di scambio interculturale e apertura verso il mondo.
Oltre a Estate Ragazzi, la Città ha proposto un ampio ventaglio di iniziative culturali e sportive, realizzate in collaborazione con partner locali come UISP e altre realtà del territorio. Ne rappresenta un esempio il palinsesto de La Bella Stagione 2025, progetto promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Consorzio Xké? ZeroTredici e l’Associazione Abbonamento Musei. Queste attività hanno contribuito a creare un’offerta educativa multidisciplinare, con giochi innovativi e momenti di socialità per bambini e famiglie.
La grande festa conclusiva, che si è svolta a luglio al Parco Rignon, tra giochi tradizionali e multiculturali, musica e momenti di socializzazione, ha così rappresentato il coronamento di un’estate dedicata al gioco, alla crescita e alla condivisione.
L’impegno verso l’inclusione di tutte le attività estive si è concretizzato anche con un’altra iniziativa, ovvero quella di una formazione specifica dedicata ai giovani operatori, attraverso un corso sulle tematiche della disabilità che, organizzato da ITER in collaborazione con diversi enti specializzati, ha coinvolto 37 partecipanti, dando loro l’opportunità di acquisire le prime competenze per un supporto qualificato e attento a tutti i bambini e bambine, oltre all’opportunità di poter svolgere un tirocinio di 40 ore direttamente sul campo.
Per i più piccoli, dagli 0 ai 3 anni, la proposta estiva della Città è rappresentata dall’iniziativa Nidi d’Estate, strutturata in quattro turni distribuiti tra luglio e agosto. Nel mese di luglio sono state attive 36 sedi di nidi estivi, tra gestione diretta e in appalto, mentre per agosto sono stati organizzati 4 nidi in appalto in diverse zone della città. Sono complessivamente 2.015 i bambini, per i quali proprio oggi è iniziato l’ultimo turno previsto per questa fascia d’età, che il 29 agosto chiuderà l’offerta estiva dedicata ai più piccoli per il 2025, assicurando alle famiglie un servizio fondamentale durante il periodo estivo.
Anche per i bambini dai 3 ai 6 anni è in corso un’iniziativa dedicata attraverso il programma Bimbi Estate, il servizio a disposizione di bambini e bambine delle scuole dell’infanzia comunali, statali e convenzionate. Nel mese di luglio sono state attive 30 sedi, mentre ad agosto le scuole aperte sono 4, con un totale di iscritti che supera i 3000. L’ultimo turno, appena iniziato, offre continuità educativa e momenti di gioco stimolanti in spazi sicuri, fino alla conclusione delle attività estive, anche qui prevista per il 29 agosto.
TORINO CLICK
Prandi: “Necessarie riforme strutturali, continueremo a vigilare la precaria situazione visitando anche le altre carceri del Piemonte.”
Insieme a Giacomo Prandi presente una delegazione di Radicali Italiani e la Segretaria Provinciale di Azione Torino Cristina Peddis
Come Azione siamo stati in visita insieme a Radicali Italiani al Carcere Lorusso Cutugno di Torino, – dichiara Giacomo Prandi, Vice Segretario Regionale di Azione – dove solo pochi giorni fa, un detenuto si è tolto la vita all’interno della struttura torinese, segnando il 55° suicidio nelle carceri italiane nel 2025. Questa tragedia evidenzia le gravi carenze del sistema penitenziario, tra cui sovraffollamento, carenza di personale qualificato e condizioni igienico-sanitarie precarie.
Azione ribadisce l’urgenza di riforme strutturali per garantire dignità e diritti fondamentali ai detenuti, – continua Prandi – come sancito dalla Costituzione. È essenziale investire in misure alternative alla detenzione, supporto psicologico e programmi di reinserimento sociale. Lo Stato deve dimostrare la sua civiltà anche attraverso il trattamento dei più vulnerabili. Non possiamo più ignorare queste emergenze, continueremo a vigilare la precaria situazione delle carceri, visitando anche le altre carceri del Piemonte.
Presidiare questi luoghi è fondamentale per vigilare sulle condizioni di vivibilità in cui queste strutture versano – aggiunge Cristina Peddis, Segretaria Provinciale di Azione Torino – perché uno stato libero e democratico si dimostra tale anche per le condizioni delle Sue carceri e di come tratta i detenuti. Oggi abbiamo visto con i nostri occhi le celle e gli spazi comuni che questa struttura offre, e purtroppo denunciamo con forza l’assenza strutturale di personale adeguatamente formato, in particolare psicologi e operatori sociali; il sovraffollamento cronico, che annienta ogni possibilità di percorsi individualizzati e umanizzanti; la carenza di misure alternative alla detenzione, soprattutto per le persone più fragili e la carenza assoluta di misure volte a reintrodurre il detenuto nel mondo del lavoro una volta terminata la pena. La questione delle carceri è troppo spesso dimenticata dai più. Azione si batterà sempre per garantire agli ultimi le condizioni minime di dignità umana garantite dalla Costituzione.
Torino, 19 agosto 2025
Uncem: bene il Governo sulle strategie del territorio
“I territori che nei giorni scorsi hanno trasmesso Strategie di Green Community al Ministero degli Affari regionali, a valere sul bando PNRR, hanno grande fiducia negli uffici che stanno analizzando le proposte. Quelle Strategie sono futuro, non sono insieme di progetti, non sono atto burocratico, mera questione di spesa. Vanno oltre il PNRR stesso. Sono strumenti per affrontare le crisi ecologica e demografica delle zone montane. Alpi e Appennini hanno nella Strategia nazionale delle Green Community, come Uncem racconta nel Rapporto Montagne Italia 2025, la risposta alle urgenze del presente e del domani. Con nuovi abitanti e nuove opportunità. Vanno colte queste sfide e il bando PNRR dotato di 12 milioni di euro è importantissimo. Altre risorse economiche andranno trovate. Confidiamo nel lavoro che il Ministro Calderoli, con il Ministro Foti, faranno per dare forza alla Strategia delle Green Community, insieme con Strategia delle Aree interne, delle foreste, delle Montagne italiane. Servono visioni politiche d’insieme per dire come i territori si trasformano”.
Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, a pochi giorni dalla chiusura del bando PNRR per le Green Community. Si tratta del secondo Avvisol, dopo quello del 2021 al quale hanno partecipato 200 territori italiani.
Durante il controllo, sono state installate “porte alla francese” in ferro e corrugati metallici per la chiusura di finestre e porte-finestre. Due mezzi, un autocarro e un furgone, sono stati posti sotto sequestro poiché privi di assicurazione e parcheggiati in un luogo soggetto a pubblico passaggio. Sanzionata e rimossa anche un’autovettura.
“Anche nel mese di agosto – dichiara l’assessore alla Polizia Locale Marco Porcedda – l’amministrazione resta impegnata nel contrasto alle occupazioni abusive degli alloggi di edilizia popolare. L’intervento di oggi conferma il ruolo decisivo della Polizia Locale nel recuperare e restituire ad ATC le abitazioni indebitamente occupate. Un ringraziamento sincero va quindi a tutte le agenti e gli agenti per la professionalità e la dedizione che dimostrano ogni giorno, consentendo ad ATC di rientrare in possesso di nuovi alloggi da mettere in sicurezza”
Nuove tensioni nelle carceri piemontesi
Riceviamo e pubblichiamo
Viagra e Cialis viaggiano sulla segnaletica stradale
Coppa Italia, Torino-Modena 1-0: decide Vlasic
Il Torino parte con una vittoria in Coppa Italia, ma deve sudare più del previsto per avere la meglio sul Modena. Al “Grande Torino” finisce 1-0 grazie a una prodezza di Vlasic nella ripresa.
Primo tempo difficile per i granata, contratti e imprecisi, incapaci di trovare spazi contro un Modena ordinato che sbaglia almeno quattro nitide occasioni da gol.
Dopo l’intervallo però il Toro cambia passo: Ilkhan prende in mano il centrocampo con personalità e qualità, dando ritmo e soluzioni alla manovra. Da lì nasce l’azione che porta al gol di Vlasic, un destro preciso che vale il passaggio del turno.
Il Modena prova a reagire ma senza impensierire seriamente la difesa granata. Baroni può sorridere per il debutto vincente, anche se il primo tempo ha mostrato quanto lavoro resti da fare.
Da segnalare il ritorno in campo di capitan Zapata dopo 10 mesi d’assenza per il grave infortunio patito.
Al secondo turno di coppa Italia i granata incontreranno il Pisa.
Enzo Grassano
Nei giorni scorsi, i tecnici della Città metropolitana di Torino, affiancati dalle guardie ittiche volontarie dell’Unione Consigli di Valle dei pescatori, hanno partecipato, a supporto del Comune di Torino, a una significativa operazione di rimozione dei rifiuti lungo il Po.
Durante l’intervento, oltre a materiali vari, sono stati recuperati numerosi esemplari di pesce siluro, specie aliena ormai diffusa in tutta l’asta del fiume.
“Il recupero dei pesci siluro da fiume Po – spiega il tecnico di Città metropolitana di Torino Paolo Lo Conte – rientra tra le azioni del progetto europeo Life Minnow di cui siamo partner, un progetto che si prefigge di tutelare alcune specie di piccoli pesci d’acqua dolce, la cui esistenza è in grande pericolo per una lunga serie di minacce, che vanno dal cambiamento climatico, alla competizione con specie esotiche, alle alterazioni degli habitat, alle trasformazioni morfologiche dei corsi d’acqua”.
L’iniziativa riguarda il tratto nord-occidentale del bacino del Po e si inserisce nel progetto europeo Life Minnow, coordinato dall’Università di Torino e realizzato con il contributo della Città Metropolitana di Torino, del Politecnico, di tre province piemontesi (Alessandria, Cuneo e Vercelli), dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, dell’Istituto Delta Ecologia Applicata e della Regione Piemonte.
“I pesci siluro che recuperiamo dal fiume Po – continua Lo Conte – vengono destinati ad aziende che producono mangime per animali, realizzando così un’azione di economia circolare”.
Uno degli obiettivi del progetto è limitare la presenza di specie non autoctone, istituendo al contempo un sistema di smaltimento sostenibile. La conclusione delle attività è prevista per l’estate del 2027.
Episodi passati di proliferazione di alghe nel Po a Torino
Negli ultimi anni, il tratto cittadino del Po è stato più volte interessato da fioriture di piante acquatiche e alghe, spesso legate a condizioni climatiche estive e ridotte portate d’acqua.
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2017 – Millefoglio acquatico tropicale
Nell’estate di quell’anno, nei pressi dei Murazzi comparve in gran quantità Myriophyllum aquaticum, una pianta esotica che si espande rapidamente anche da piccoli frammenti. I circoli remieri lamentarono difficoltà nella navigazione e accumulo di rifiuti tra i pontili. Le autorità ambientali scelsero un intervento mirato: rimozione manuale e gestione del flusso d’acqua dalla diga Michelotti per limitare la diffusione. L’uso di macchine taglia-alghe venne evitato proprio per non favorire la frammentazione della pianta. -
2022 – Vegetazione acquatica mista
Una primavera eccezionalmente secca determinò la crescita anticipata di piante sommerse tra il Ponte Balbis e il Ponte Isabella. Tra queste era presente Elodea nuttallii, specie alloctona, ma la biomassa maggiore era composta da piante vascolari native. Pur avendo un ruolo ecologico positivo, la loro eccessiva diffusione ridusse l’ossigenazione dell’acqua e rese necessaria un’operazione di estirpazione di materiale vegetale morto o in decomposizione, con un investimento comunale di circa 40 mila euro. -
2025 – Ritorno dell’Elodea nuttallii
Nella torrida estate di quest’anno, la ridotta portata e le temperature elevate hanno favorito un nuovo episodio di invasione vegetale, in particolare vicino alla chiesa della Gran Madre. La pianta ha formato densi tappeti verdi in superficie, trattenendo rifiuti galleggianti e alterando l’aspetto del fiume. Il Comune, in collaborazione con Amiat e Protezione Civile, ha organizzato interventi straordinari di raccolta e smaltimento.
Un impegno di lungo periodo
L’attuale operazione sul pesce siluro si affianca a una serie di azioni di tutela e manutenzione del Po torinese che negli ultimi anni hanno riguardato sia il controllo delle specie invasive animali sia la gestione della vegetazione acquatica. Le esperienze maturate nel 2017, nel 2022 e nel 2025 hanno mostrato come interventi tempestivi e mirati possano limitare i danni ecologici e preservare sia la qualità dell’acqua sia la fruibilità del fiume.
Venerdì 13 Agosto, nel corso di un controllo straordinario del territorio coordinato dalla Polizia di Stato, volto al contrasto di situazioni di illegalità diffusa, sono state effettuate verifiche nella zona della stazione Porta Nuova e nella zona compresa fra via Sacchi, via San Secondo, corso Vittorio Emanuele, Corso Stati Uniti, via Magenta, via Montelungo, nonchè al quadrilatero romano.
L’attività, coordinata da personale del Comm.to di P.S. San Secondo, ha consentito il controllo di circa 120 persone e di 5 esercizi commerciali, con sanzioni complessive, elevate in 3 locali, per oltre 5600 €.
La principale sanzione è stata comminata nei confronti del titolare di un locale di via Milano, per esercizio abusivo dell’attività, a seguito della accertata mancanza della segnalazione di inizio attività (SCIA).
In un ristorante di via Dei Mille sono state, invece, accertate alcune violazioni al regolamento di igiene ed alla normativa sull’occupazione del suolo pubblico.
Il titolare di un bar del quadrilatero, infine, è stato sanzionato per la presenza di un dehors abusivo.
Ai controlli ha preso parte, oltre a personale del Commissariato di P.S. “San Secondo”, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Compartimento di Polizia Ferroviaria e delle unità cinofile della Polizia di Stato, anche militari della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri nonché operatori della Polizia Locale.