ilTorinese

HIC sunt Viperae. Breve storia degli animali ai piedi delle Alpi

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso Sabato 6 settembre, dalle ore 15.30

 

Una visita tematica e una conferenza alla scoperta della fauna rappresentata negli affreschi

 

 

Maiali, capre, draghi e scorpioni: nella Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, dedicata al santo protettore degli animali, sono presenti affreschi che rappresentano anche la fauna. Dai maiali, che si trovano spesso nell’iconografia legata a Sant’Antonio per il largo uso che i monaci Antoniani facevano del grasso dei suini per la cura delle malattie cutanee legate al fuoco di Sant’Antonio, alle capre raffigurate nella processione di pastori e ancora scorpioni e draghi sui vessilli dei “carnefici” di Cristo a rappresentare il male.

L’appuntamento di sabato 6 settembre “HIC sunt Viperae” è una visita tematica seguita da una conferenza organizzata in collaborazione con Daniele Pesce, Ente di Gestione delle Aree Protette dei Parchi Reali, alla scoperta della fauna rappresentata negli affreschi e della sua simbologia.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Sabato 6 settembre 2025, dalle ore 15.30 alla chiusura

HIC sunt Viperae

Costo: 7 euro + biglietto di ingresso

Biglietto di ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente

Info e prenotazioni (dal mercoledì alla domenica):

011 6200603 ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Per ritenere valida la prenotazione attendere una conferma

Lavori di manutenzione nelle scuole a Giaveno

Durante l’estate il Comune ha effettuato vari lavori sugli edifici scolastici che ospitano le attività dei nostri istituti, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico.

Per l’Amministrazione le scuole rappresentano luoghi fondamentali di crescita, dove i bambini e ragazzi devono poter vivere momenti di istruzione e socialità in sicurezza e in ambienti sani, belli e curati.

Per questo ogni anno destiniamo risorse importanti del bilancio comunale non solo per interventi straordinari, ma anche per garantire la manutenzione ordinaria, altrettanto essenziale. Questa “tornata” di lavori ha visto una spesa di circa 200mila euro”, spiega il Sindaco, Stefano Olocco.

Nel corso dell’estate ci sono stati intervenuti sui plessi Monti, Crolle, Collodi, Saroglia e Gonin con numerosi lavori quali impermeabilizzazione dei terrazzi; riparazione di perdite delle tubazioni; risanamenti e tinteggiature di alcune aree; rifacimento di diversi bagni; sistemazione delle aree giochi (rifatte quelle materne Crolle e Ventre); adeguamenti dei locali per il rinnovo del certificato di prevenzione incendi.

All’interno della scuola Gonin, sostituzione di canestri e spalliere nella palestra e realizzazione della pedana per l’auditorium.

Inoltre, entro la fine dell’anno, procederemo con la sostituzione di alcune luci e il rifacimento della pavimentazione della palestra della Gonin e dell’area giochi dell’asilo Saroglia – continua il primo cittadino – In questi giorni, a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico, sto personalmente effettuando dei sopralluoghi, insieme ai funzionari comunali, per confrontarmi con i Dirigenti scolastici e il personale docente: raccogliere osservazioni, programmare ulteriori interventi e prendere nota delle criticità che sarà necessario affrontare”.

La scuola è una priorità assoluta per la nostra Amministrazione: investire in questi spazi significa investire nel futuro dei nostri ragazzi e della nostra comunità”, conclude l’Assessore alla Scuola e Politiche Educative, Luca Versino.

È morto Giorgio Armani. Dalla moda al cioccolato, al calcio: i suoi legami con Torino

Il mondo della moda ha perso una delle sue figure più iconiche: Giorgio Armani è morto oggi 4 settembre 2025 all’età di 91 anni. Considerato il “Re della moda italiana”, ha saputo cambiare il modo di intendere l’eleganza, imponendo uno stile inconfondibile fatto di linee pulite, sobrietà e raffinatezza. Dalla prima collezione nel 1975 fino alla creazione di un impero riconosciuto a livello internazionale, Armani ha incarnato l’essenza del Made in Italy, esportando nel mondo un’idea di lusso discreto e senza tempo.
Negli anni c’è stato anche un legame di “Re Giorgio” con Torino. Negli anni Settanta, la collaborazione con il Gruppo Finanziario Tessile (GFT) fu decisiva per trasformare le sue intuizioni creative in una produzione prêt-à-porter di respiro internazionale, permettendo di coniugare l’eleganza dell’alta moda con una diffusione più ampia. A distanza di decenni, questo sodalizio resta un esempio di come la città abbia saputo accogliere e sostenere un progetto destinato a cambiare la moda italiana.
Torino è stata anche lo scenario di altre iniziative firmate Armani. Nel cuore del centro storico, in piazza San Carlo, si trova la boutique che porta il suo nome, un luogo pensato e allestito personalmente dallo stilista, rinnovato di recente per offrire collezioni uomo e donna, accessori, profumi, gioielli e servizi su misura. La presenza di questo spazio esclusivo nel salotto elegante della città è un segno tangibile del rapporto di Armani con il capoluogo piemontese.
Non mancano, inoltre, i legami con la tradizione gastronomica torinese. Nel 2019 Armani scelse il maestro cioccolatiere Guido Gobino come partner per il progetto Armani/Dolci, volendo esaltare la qualità del cioccolato piemontese con confezioni e dettagli raffinati. Una collaborazione che unisce il gusto artigianale tipico della città allo stile internazionale della maison.
Torino fu anche cornice di gesti di solidarietà legati allo stilista. In occasione della riapertura della boutique, Armani promosse il libro fotografico I can, dedicato agli atleti di Special Olympics, a testimonianza di un impegno costante per valori di inclusione e sostegno sociale.
Infine, la notizia di pochi giorni fa. La casa di moda dello stilista ha deciso di curare quest’anno il guardaroba formale della Juventus, gli abiti dei giocatori ma non le casacche con cui scendono in campo.
L’ANNUNCIO DELLA CASA DI MODA
Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire“.

Teatro nelle Corti 2025: otto spettacoli in due giorni tra Torino e Racconigi

 

Torino – Due giorni, otto spettacoli, quattro nazioni rappresentate, un unico viaggio tra arte, danza, teatro e suggestioni enogastronomiche. È questa la promessa di “Teatro nelle Corti 2025”, il festival internazionale che venerdì 5 settembre e sabato 6 settembre trasformerà Torino e Racconigi in un palcoscenico diffuso, tra luoghi iconici e dimore sabaude.

La rassegna, che porta in Piemonte artisti di fama mondiale e sei prime nazionali, si apre con un percorso che intreccia spazi, linguaggi e paesaggi: dalla storica Piazza della Consolata al cuore monumentale di Palazzo Reale, fino al Castello di Racconigi, dove il festival si chiuderà con un evento unico nel suo genere.

Un’apertura tra arte e sacralità

La presentazione ufficiale del festival si è svolta nella raffinata cornice di Felicin in Piazza della Consolata, ospiti di Silvia Francesca Capra e Nino Rocca anima colta e preziosa di questo spazio che unisce gusto, accoglienza e cultura.

Ed è proprio Piazza della Consolata, cuore pulsante della città e sede della Basilica più antica e amata dai torinesi, a fare da quinta scenografica alla prima performance, venerdì 5 settembre alle 18.15:

La compagnia francese Cie Pernette, da Besançon, porta in scena “La figure du baiser”, uno spettacolo di danza ispirato alla statuaria neoclassica di Antonio Canova. Un’ode alla grazia e alla sensualità del gesto, che prende vita nell’ora d’oro del tramonto, quando – come scriveva Leonardo – “i contorni si fanno più dolci”. Un inizio poetico e potente, da non perdere.

Un viaggio tra corti, giardini e piazze

Nei due giorni di festival, Torino diventa un mosaico di esperienze artistiche. Dopo la performance inaugurale, il percorso prosegue tra Piazza San Giovanni, i Giardini di Levante, il Giardino Ducale e Piazzetta Reale, intrecciando linguaggi che spaziano dalla danza contemporanea al teatro fisico, dalle installazioni urbane alle esperienze immersive.

Per informazioni dettagliate sul programma e le singole performance: www.teatroeuropeo.it

Racconigi: il gran finale tra cibo, danza e vita

Il festival si chiudera’ sabato 6 settembre con un evento eccezionale nel suggestivo Castello di Racconigi, residenza sabauda di straordinaria bellezza. Qui il Centre Chorégraphique National di Nantes presenta “Vivande”, una creazione che unisce danza e gastronomia in un’esperienza multisensoriale.

Guidata dalla ballerina e coreografa Ambra Senatore, in dialogo con lo chef Nino Rocca, la performance invita a riflettere sul cibo non solo come nutrimento, ma come valore simbolico: un tavolo che diventa tavola, luogo d’incontro, di confidenze, di racconti e di condivisione. L’evento, ospitato nelle cucine storiche del castello, promette un finale di grande spettacolarità.

Un festival che guarda lontano

“Teatro nelle Corti” non è solo un appuntamento, ma una visione, come sottolinea la Presidente della Associazione Teatro Europeo, Mercedes Bresso. L’obiettivo è quello di ampliare ogni anno i confini della rassegna, coinvolgendo sempre più Paesi e abbracciando nuovi luoghi, culture ed nuove esperienze sensoriali.

Il direttore artistico Beppe Navello, artefice dell’ampliamento del festival ne sottolinea il dialogo tra arti, paesaggi e comunità, regalando al pubblico l’opportunità di immergersi nel patrimonio storico e creativo piemontese, scoprendo al contempo esperienze internazionali di altissimo livello. Il direttore aggiunge come la rassegna sia stata realizzata ‘grazie all’incontro col territorio e con gli imprenditori dei locali che ne hanno da subito colto la importanza ’ oltre che al supporto della Fondazione CRT. Questo dimostra come eventi culturali siano sempre di più’ uno strumento di valorizzazione del territorio.

L’appuntamento è dunque fissato:
📍 Torino, 5 settembre 2025
📍 Racconigi, 6 settembre 2025

Per due giorni, il Piemonte diventa palcoscenico europeo.

IC

Azienda in fiamme a Pianezza, colonna di fumo visibile a Torino

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La Regione invita a tenere le finestre chiuse per la possibile presenza di sostanze tossiche

E’ visibile a Torino la nube sprigionata da un incendio che ha colpito uno stabilimento di Pianezza. La polizia municipale ha disposto la chiusura di alcune strade, mentre i vigili del fuoco lavorano da ore con diverse squadre e mezzi per limitare le fiamme. La Regione invita a tenere le finestre chiuse per la possibile presenza di sostanze tossiche

(Foto Valeria Roselli)

Morta ventenne investita: trauma cranico e femori rotti

È morta  al Cto  la ragazza di 20 anni travolta da un’auto in un incidente sulla strada provinciale 393 al chilometro 13, a Carmagnola.

La vettura sovraccarica su cui viaggiava  con altre cinque persone, in direzione Villastellone, ha perso il controllo schiantandosi contro un albero sulla parte opposta della carreggiata.

La ragazza è scesa dall’auto ed è stata investita da una Ford Kuga. Ha riportato un trauma cranico e la frattura dei femori. Non è stato possibile salvarla nonostante diversi interventi chirurgici.

Riapre la linea ferroviaria Torino – Ciriè – Germagnano

Da domenica 7 settembre riprende, come da programma, la circolazione ferroviaria dopo i lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e di SCR, società di committenza della Regione Piemonte.

Gli interventi puntano a un progressivo ammodernamento e potenziamento tecnologico e prestazionale dell’infrastruttura al fine di migliorare sempre di più la regolarità del servizio ferroviario.

Le principali attività svolte durante il periodo estivo da RFI:

  • sostituzione della travata metallica di Caselle per eliminare i rallentamenti tecnici lungo tratta;
  • rifacimento degli impalcati in corrispondenza dei ponticelli nei comuni di Mathi e Nole;
  • avvio dei lavori di adeguamento del fabbricato esistente che ospiterà la nuova sottostazione elettrica a Ciriè;
  • Interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento a standard dell’armamento ferroviario;
  • sostituzione della pensilina in stazione di Mathi;
  • Interventi diffusi di manutenzione straordinaria e adeguamento a standard degli impianti di trazione elettrica;
  • Riconfigurazione del sistema di controllo marcia treno (SCMT) con sostituzione gruppi ottici a LED ai segnali presenti lungo linea, modifiche velocità in stazione di Venaria;
  • Attività di rinnovo enti, come la sostituzione massiva delle casse di manovra dei passaggi a livello, l’installazione di nuove batterie delle località di servizio e l’upgrading di tutte le luci di segnali con tipologia a led

In contemporanea, si prosegue con gli interventi finalizzati alla riapertura all’esercizio commerciale della tratta Germagnano-Ceres, dove è in corso il rinnovo dei binari lungo 10 km di linea, oltre ad attività di adeguamento agli standard nazionali di circolazione degli impianti di trazione elettrica, di segnalamento e sicurezza ferroviaria.

I lavori rientrano nel più ampio investimento PNRR dedicato al potenziamento e all’ammodernamento delle linee regionali Torino-Ceres e Canavesana, alle quali sono destinati 120,5 milioni di euro, di cui circa la metà investiti sulla linea Torino Rebaudengo-Ceres.

Nell’ottica di migliorare l’accessibilità delle stazioni attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche, RFI ha completato il rinnovo degli impianti nelle stazioni di Caselle Aeroporto e Caselle torinese con la completa sostituzione di moderne scale mobili. L’investimento complessivo ammonta a circa due milioni di euro.

Di poco superiore (2,5 milioni di euro) l’importo dei lavori eseguiti a Venaria Reale– Reggia per il rinnovo e l’innalzamento dei marciapiedi di binari, secondo i più moderni standard europei, con l’obiettivo anche qui di potenziare l’accessibilità.

 

La società di committenza regionale SCR ha provveduto – come da cronoprogramma – ad attrezzare buona parte della linea alla cosiddetta banalizzazione, ovvero dotare la rete della possibilità di circolazione dei treni a doppio senso di marcia.

Ulteriori interventi, funzionali alla banalizzazione, si terranno invece in alcuni weekend autunnali, dalla tarda mattinata del sabato e l’intera giornata di domenica, in modo da limitare i disagi all’utenza senza però compromettere il cronoprogramma dei lavori.

La programmazione dei fine settimana di interruzione tiene conto della necessità di salvaguardare il weekend della festa di Ognissanti così come il periodo di dicembre, secondo il seguente calendario:

– 27–28 settembre

– 11–12 ottobre

– 25–26 ottobre

– 8–9 novembre

– 22–23 novembre

Da domenica 7 settembre, dunque, circolazione regolare delle linee SFM4, SFM6 e SFM7 del Servizio Ferroviario Metropolitano tra Torino, Aeroporto di Caselle, Ciriè e Germagnano effettuato con treni elettrici a doppio piano.

Emergenza Cinghiali a Mirafiori Sud, l’allarme di Forza Italia

ROSSO – FONTANA – BALENA (FI): “IL SINDACO BATTA UN COLPO”

«Ancora una volta i cittadini di Torino vengono lasciati soli. Ora tocca ai residenti di Mirafiori Sud, costretti a convivere con la calata dei cinghiali anche in città. È inaccettabile che, di fronte a un problema così serio, il sindaco e la sua giunta si volatilizzino, schiacciati dalle solite vocazioni ambientaliste della propria maggioranza» dichiarano il senatore Roberto Rosso, vicesegretario piemontese di Forza Italia, Marco Fontana, segretario cittadino, e Davide Balena, capogruppo azzurro in Circoscrizione 2.

«Chiediamo al sindaco di Torino di battere un colpo! – aggiungono Rosso e Fontana –. Se gli abbattimenti non vanno bene, ci dicano quali misure intendono adottare o se i risarcimenti dei danni li pagheranno gli esponenti del loro partito che ostacolano la strada intrapresa da Governo e Regione, la stessa che il centrosinistra seguiva quando era al Governo! Troppo comodo giocare la politica dei due forni: applicare certe azioni dove si è maggioranza e contestarle dove si è opposizione.
Sull’emergenza cinghiali ci sono tre ordini di problemi: i danni alle cose, i possibili danni alle persone e la questione Peste suina. Proprio su quest’ultimo punto Coldiretti Torino è stata chiara nel condannare il no ideologico all’anticipo dei piani di contenimento deciso da Atc e Ca. Qui si gioca anche con la salute a fini elettorali: è inaccettabile. I cittadini di Mirafiori Sud non possono essere considerati di serie b solo per giustificare l’esistenza di qualche partito o esponente politico e per raccattare voti».

«Come al solito, quando la sinistra non riesce a risolvere i problemi, finisce per contraddirsi, oscillando tra promesse e proteste – conclude Balena –. Cerca persino vane alleanze per inseguire le velleità animaliste del Movimento 5 stelle, tentando di conservare consensi in un campo largo che si rivela soltanto opportunistico, con l’unico risultato di mettere a rischio la sicurezza dei cittadini».

Il valore delle esperienze multisensoriali: quando i sensi diventano memoria

In un mondo in cui la frenesia spesso riduce le esperienze a momenti fugaci, cresce l’interesse per percorsi capaci di lasciare un segno duraturo. Al centro di questa ricerca si collocano le esperienze multisensoriali, che coinvolgono simultaneamente più sensi, trasformando una semplice attività in un ricordo vivido e memorabile.

Perché i sensi contano

Gli studi di neuroscienze confermano ciò che molti hanno sperimentato almeno una volta: l’olfatto, il gusto, la vista e l’udito sono in grado di risvegliare emozioni profonde, spesso legate a memorie personali. Un profumo può riportare a un’infanzia lontana, una musica può cambiare la percezione di un sapore. Non si tratta solo di suggestione, ma di un processo complesso che mette in relazione stimoli sensoriali e aree emotive del cervello.

Le esperienze che stimolano più sensi non sono dunque semplicemente più piacevoli: sono più intense, complete e difficili da dimenticare.

L’esempio di Torino

Un caso emblematico arriva da Torino, dove è nato The Nose Experience, definita la prima esperienza al mondo che unisce profumi e cocktail. Qui la degustazione diventa un viaggio: ogni drink è accompagnato da una fragranza studiata per amplificare le percezioni, creando un intreccio di stimoli che va oltre il semplice assaggio.

Il valore aggiunto non è solo nell’offerta originale, ma nella capacità di costruire un contesto immersivo, in cui il partecipante diventa protagonista. Profumi, sapori, luci e atmosfera dialogano, dando vita a un racconto sensoriale unico.

Un trend in crescita

Non si tratta di un caso isolato. Dal turismo enogastronomico agli eventi culturali, dal marketing esperienziale fino alla ristorazione, sempre più realtà stanno puntando sulla dimensione multisensoriale come leva di differenziazione. Le ragioni sono evidenti: un’esperienza che coinvolge tutti i sensi non si limita a intrattenere, ma costruisce un legame emotivo con chi la vive.

L’esperienza come patrimonio personale

In definitiva, il valore delle esperienze multisensoriali risiede nella loro capacità di trasformare un momento in memoria. Non un consumo effimero, ma un patrimonio personale che resta.

In un’epoca in cui i prodotti si assomigliano sempre più, a fare la differenza non è ciò che si offre, ma ciò che si fa vivere. E in questo, le esperienze multisensoriali rappresentano la nuova frontiera.

 

Prenotazione evento:  TNE Classic edition | The nose experience 

Il caso / Studentessa bocciata due volte in quarta

La scuola replica alla richiesta di chiarimenti. Il TAR sospende la decisione del Consiglio di Classe

Torino, 4 settembre 2025 – Il decreto del TAR Piemonte ha imposto all’Istituto scolastico di depositare, entro le ore 11 dell’indomani (2 settembre 2025), una relazione di chiarimenti sulla deliberazione di non ammissione, con riferimento alla verbalizzazione della votazione collegiale, alla composizione del Consiglio di Classe e all’applicazione delle misure previste dal PDP; la scuola ha ottemperato depositando la relazione alle ore 10:53 dello stesso giorno.

La ragazza, con una media finale pari a 6,42 e numerosi voti positivi in materie come Filosofia, Storia ed Educazione civica, era stata dichiarata non ammessa alla classe quinta a seguito degli scrutini del 9 giugno 2025. Una decisione che, trattandosi della seconda bocciatura consecutiva nello stesso anno di corso, rischiava di compromettere in modo definitivo il suo percorso scolastico.
I legali della studentessa (Avv.ti Giuseppe e Davide Gallenca e Stefano Callà) hanno presentato ricorso al TAR Piemonte, denunciando gravi vizi procedurali: assenza di una vera e propria votazione formalizzata dal Consiglio di Classe, partecipazione irregolare del docente di religione nonostante l’alunna seguisse l’attività alternativa, motivazioni ridotte a sigle e prive di valutazione globale, mancata applicazione del Piano Didattico Personalizzato e concentrazione di verifiche in un periodo troppo ravvicinato.
Il TAR Piemonte, con decreto monocratico del 2 settembre 2025, ha accolto l’istanza cautelare e ordinato al Consiglio di Classe di riesaminare la posizione dell’alunna entro il 4 settembre, rilevando “difetto di verbalizzazione” e “carenze motivazionali sull’applicazione del PDP”.
In questo scenario si contrappongono dunque due ricostruzioni opposte. Da un lato la difesa della studentessa, che richiama il diritto alla personalizzazione sancito dalla L. 170/2010 e dal DM 5669/2011 e denuncia un provvedimento sproporzionato e privo di motivazione. Dall’altro, la scuola che ribadisce la gravità delle insufficienze, l’assenza di un PDP definitivo e la correttezza delle procedure seguite.
Il caso sarà discusso nella camera di consiglio collegiale fissata dal TAR per il 23 settembre 2025. La decisione assumerà particolare rilievo non solo per il futuro scolastico della studentessa, ma anche per l’interpretazione dei rapporti tra obblighi di personalizzazione, tempi di certificazione, discrezionalità del Consiglio di Classe e criteri fissati dal PTOF degli istituti scolastici.
La pronuncia conferma un orientamento sempre più consolidato della giurisprudenza amministrativa in materia scolastica: la bocciatura è misura estrema e deve essere sorretta da motivazioni puntuali e da un’istruttoria completa; il PDP non può restare un atto formale, ma deve trovare effettiva applicazione, pena l’illegittimità della valutazione; le delibere collegiali devono rispettare le regole di composizione, verbalizzazione e voto, altrimenti sono affette da nullità o annullabilità.

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