ilTorinese

Gigafactory di Stellantis: Appendino e Cirio scrivono a Draghi

LA LETTERA SIGLATA ANCHE DAI RAPPRESENTANTI  DEL MONDO PRODUTTIVO E DEL LAVORO 

Ieri pomeriggio, con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai ministri Giorgetti e Cingolani, la sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – insieme ai rappresentanti del mondo delle imprese (Confindustria Piemonte, Confapi Piemonte, Unione industriale Torino, Api Torino, Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Torino) e alle organizzazioni sindacali (Fiom Cgil Torino, Fim Cisl Torino, Uilm Uil Torino) – hanno chiesto al premier Draghi “un incontro per meglio rappresentare le grandi opportunità del territorio in modo che possa ben comprendere perché Torino è la sede naturale della Gigafactory di Stellantis” e, al Governo, di “adoperarsi in maniera concreta e fattiva per sostenere la candidatura del capoluogo piemontese”.

Occitania: centri e periferie

 L’Università degli Studi di Torino ospita online il  XIII Congresso dell’Association Internationale d’Études Occitanes

online, da lunedì 12 a sabato 17 luglio 2021 – live streaming aperto a tutti gratuitamente

L’Association Internationale d’Études Occitanes (AIEO), è nata a Liegi nel 1981 per raccogliere, coordinare e favorire gli scambi e le relazioni pluridecennali tra studiosi di lingua e letteratura occitane europei e americani. Il fulcro dell’attività dell’AIEO è il Congresso Internazionale che ha luogo ogni tre anni e riunisce centinaia di esperti del mondo intero.

Il XIII Congresso avrebbe dovuto tenersi nell’estate 2020 a Cuneo, regione nelle cui vallate occidentali, comprese approssimativamente tra il Colle di Tenda e il Monginevro, ancor oggi si parlano numerose varietà di occitano alpino. La situazione sanitaria ha impedito e impedisce tuttora l’arrivo di persone provenienti da diverse parti del mondo, ma si è voluto comunque garantire centralità al Piemonte (dopo l’edizione di Torino del 1987).
Il Congresso sarà dunque ospitato “virtualmente” dall’Università degli Studi di Torino, che da lunedì 12 a sabato 17 luglio trasmetterà i lavori in diretta sul proprio sito media.unito.it e sulla pagina Facebook @AIEOCuneo. Il digitale diventa quindi un’opportunità: un pubblico più ampio e variegato potrà seguire i lavori e assistere alle conferenze plenarie e alle tavole rotonde che si susseguiranno durante tutta la settimana.

Tra i relatori delle conferenze: Fausta Garavini, studiosa di letteratura francese e occitanica, traduttrice e scrittrice, nonché autrice di numerosi lavori critici e di vari romanzi, sarà protagonista di una conferenza dedicata al ruolo del mito dei trovatori; Tullio Telmon, professore emerito di Dialettologia italiana all’Università di Torino, dal 2018  Presidente del CIEBP-Centre d’Information sur l’Éducation Bilingue et Plurilingue, terrà una conferenza intitolata Dialettologia percezionale nelle vallate occitane ad Est delle Alpi per descrivere le ricerche percezionali svolte nelle valli occitane, in particolare in Valle Maira; la nota studiosa inglese Linda Paterson, Professoressa Emerita all’Università di Warwick (UK), che ha fondato la propria ricerca sulla letteratura e la storia sociale e culturale del Medioevo occitano.

Le tavole rotonde tratteranno di letteratura occitana contemporanea, per capire quali siano i migliori canali per diffonderla e a quale pubblico; ma si parlerà anche di politica linguistica occitana con alcuni tra i massimi conoscitori della situazione linguistica e sociolinguistica di diverse aree dell’Occitania chiamati a raccontare quali sono le iniziative di politica linguistica avviate nelle loro regioni di riferimento. In occasione delle celebrazioni dell’Anno Dantesco, un’altra tavola rotonda sarà dedicata a esplorare il rapporto tra Dante e i trovatori: coordinati da Donato Pirovano, dantista e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, interverranno studiosi italiani e stranieri, che metteranno in luce modi, tempi, canali e sensibilità attraverso i quali Dante rielabora il grande modello della letteratura medievale in lingua d’oc. Gli studi trobadorici sono al centro anche di un’altra tavola rotonda dedicata a uno degli argomenti più affascinanti – anche per il grande pubblico – e allo stesso tempo più difficili, all’intersezione tra filologia e musicologia, degli studi trobadorici, vale a dire il rapporto tra testo poetico e testo musicale. L’ultima tavola rotonda del congresso sarà dedicata al racconto dei più importanti progetti delle associazioni occitaniste del territorio.

Il calendario completo e dettagliato degli appuntamenti è consultabile sul sito trilingue www.aieocuneo.unito.it/occitan/programa, sul sito dell’AIEO www.aieo.org e sul sito e le pagine Fb e Tw di Espaci Occitan, www.espaci-occitan.org.

Iniziative collaterali. Alle attività accademiche saranno quotidianamente affiancate iniziative culturali proposte e realizzate dall’Associazione Espaci Occitan con il sostegno della Regione Piemonte e della Fondazione CRT, al fine di raccontare il territorio occitano alpino, con le sue parlate e le sue tradizioni, al pubblico di esperti e appassionati italiani e stranieri. Per i congressisti sono previste le proiezioni in streaming dell’ultimo film di Fredo Valla, Bogre – La grande eresia europea, e dello spettacolo teatrale Bastian Nevacho, di Diego Anghilante. Sarà inoltre possibile scaricare l’ultimo libro realizzato da Espaci Occitan, Il risveglio dell’orso occitano. Miti e riti del selvatico alpino, a cura di Piercarlo Grimaldi e Fulvio Romano.

Il Congresso è organizzato dall’Università degli Studi di TorinoDipartimento Studi Umanistici, con la collaborazione dell’Associazione Espaci Occitan.
Con il sostegno e patrocinio di Città di CuneoRegione PiemonteDipartimento di Lingue e Culture Straniere e Culture Moderne dell’Università di TorinoSocietà di Studi Valdesi e con il contributo di Fondazione CRT.
Con il patrocinio di Città Metropolitana di TorinoALI Atlante Linguistico Italiano e con l’appoggio di Chambra d’oc.

Ivrea Capitale del libro, il percorso continua

Oltre 60 i sostegni alla candidatura ricevuti dai Comuni e dalle realtà pubbliche e private. Prossima tappa il 7 luglio alle 18 con la presentazione dei temi del dossier

 

 La corsa per la definizione del progetto di candidatura di Ivrea per il titolo di Capitale italiana del libro 2022 non si arresta. Dopo il town meeting di fine maggio, le Comunità del Libro si sono incontrate e hanno messo a punto i temi del dossier che sarà consegnato alla Direzione generale biblioteche del Ministero della cultura entro il prossimo 11 luglio.

Attraverso il dialogo e il confronto, i rappresentanti di editori, lettori, scrittori, bibliotecari, librai, scuole e referenti del mondo tecnologico hanno delineato i temi centrali del progetto, che vede Ivrea e il territorio come luogo in cui sperimentare il futuro del libro e della lettura.

Oggetto simbolo e filo conduttore del lavoro di progettazione del dossier di candidatura sarà la Lettera 22, quasi a voler creare un legame tra il passato della città eporediese e il suo futuro attraverso il concetto olivettiano di “Comunità”, affiancando quindi allo sviluppo economico la crescita culturale, sociale, urbanistica del territorio ponendo al centro di tutto la persona, snodo centrale del progetto di imprenditoria civile di Adriano Olivetti.

 

I temi e i principali progetti contenuti nel dossier saranno presentati in un incontro pubblico mercoledì 7 luglio alle 18 nel cortile del Museo Garda di Ivrea. L’appuntamento è aperto a tutti (fino a esaurimento dei posti disponibili, in osservanza alle norme sanitarie vigenti) e sarà trasmesso in diretta streaming sul sito e sul canale YouTube di Ivrea 2022 Capitale italiana del libro.

 

Intanto, dopo il videomessaggio di appoggio arrivato da parte dell’Assessore alla cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio, numerose realtà pubbliche e private hanno manifestato il sostegno alla candidatura di Ivrea. Più di 60 sono le lettere arrivate da istituzioni e rappresentanti del mondo culturale nazionale, regionale e locale, dai Comuni del territorio e da quelli aderenti al Sistema Bibliotecario di Ivrea e Canavese, da libraieditorifondazioniistituzioni scolasticheassociazioni culturali e dalla Casa Circondariale di Ivrea. A questi si aggiungono i 79 sottoscrittori del Patto Locale per la Lettura, volto alla costituzione di una rete territoriale di promozione della lettura per un coinvolgimento complessivo ad oggi di oltre 130.000 abitanti. L’elenco dei sostenitori sarà disponibile nelle prossime ore sul sito della candidatura https://ivreacapitaledellibro.it/.

 

Tutti i dossier ricevuti dal Ministero saranno oggetto di valutazione da parte della commissione composta da cinque esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura e dell’editoria, che selezionerà i progetti finalisti fino a un massimo di dieci, chiamati a una presentazione del progetto dal vivo. A seguire la designazione della vincitrice entro il 30 novembre 2021.

 

Il Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli al riguardo dichiara: “Ivrea ha fortemente voluto presentare la propria candidatura, ritenendo che fosse utile provare a tradurre le tantissime attività che ruotano attorno alla lettura in città e nel territorio, in una mappa leggibile e in grado di esprimere un’idea convincente e innovativa di promozione della lettura e del libro. Il grande consenso che sta raccogliendo l’iniziativa, oltre che incoraggiante, è indicativo del fatto che quando l’obiettivo è riconosciuto e condiviso si riesce a fare rete e a cooperare”.

 

L’Assessore alla Cultura di Ivrea Costanza Casali dichiara: “Con grande gioia presentiamo la Candidatura di Ivrea a Capitale italiana del Libro 2022. Essa si colloca all’interno del percorso di rinascita culturale che questa amministrazione promuove attraverso varie iniziative che vanno dalle arti visive, allo spettacolo dal vivo, fino a questa prestigiosa candidatura. Il prezioso lavoro per la redazione del dossier, supervisionato da Paolo Verri, è stato sostenuto e affiancato con entusiasmo e dedizione da Lettori, Scrittori, Editori, Librai e Bibliotecari Eporediesi e Istituzioni scolastiche, nonché dal mondo legato alla tecnologia. Un particolare riconoscimento va alla direttrice della nostra Biblioteca Civica e ai suoi collaboratori che hanno coordinato gli incontri reali e virtuali tra i vari stakeholders e accolto i vari contributi di ciascuno. Ivrea conferma anche in questa nuova sfida una vocazione alla Cultura di olivettiana memoria, rivelando capacità di reazione e desiderio di ripresa sociale ed economica, facendo comunità, che è appunto il tema della nostra candidatura. Siamo lieti che questa presentazione al pubblico avvenga il giorno di San Savino: la “gara” era in passato componente importante delle feste patronali e con questa candidatura in effetti Ivrea si rimette in gioco e si confronta con altre città italiane (per vincere ma felice anche di partecipare). La presentazione avrà luogo in Piazza Ottinetti, sede di numerosi eventi e spettacoli dal vivo dell’Ivrea Summer Festival e del Museo Garda, che il 3 luglio inaugurerà la prima di una serie di prestigiose mostre dedicate alla collezione di opere d’arte del patrimonio Olivetti. In questo modo la settimana dedicata alla festa patronale si arricchisce di eventi culturali in grado di attrarre un pubblico vario, eporediese e non. Vi aspettiamo!

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https://ivreacapitaledellibro.it/

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Foto: Ivrea e la Dora Baltea – credit Francesca Tappero

La rassegna dei libri del mese

Consueto appuntamento con la rassegna dedicata al mondo dei libri a cura della redazione del sito Il passaparola dei libri – Notizie, appuntamenti e curiosità per ogni tipo di lettore!

In questo mese hanno tenuto banco sul gruppo Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri  le discussioni legate alla rosa dei finalisti del Premio Strega: i cinque romanzi finalisti sono Due Vite (Neri Pozza) , di E. Trevi, Il pane perduto (La Nave di Teseo) di E. Bruck,  Borgo Sud (Einaudi) di D. Di Pietrantonio,  L’Acqua Del Lago Non E’ Mai Dolce (Bompiani) di G. Caminito e  Il Libro Delle Case (Feltrinelli) di A. Bajani. Leggete il nostro approfondimento e partecipate al sondaggio per votare il vostro preferito, sul nostro gruppo FB.

Incontri con gli autori

 

Prosegue la nostra collaborazione con il sito  Novità in libreria.it che questo mese pubblica le interviste con alcuni dei nuovi nomi del panorama narrativo italiano. Questo mese abbiamo incontrato: Riccardo Piana, emergente autore di Janina (Youcanprint), Domenico Corna, che torna in libreria con Nuvole Al Tramonto (Robin Edizioni) e Vincenzo Corrado, nota penna de La Gazzetta di Mantova, che racconta la sua città di adozione nel suo ultimo libro: Un’Altra Mantova (Editoriale Sometti).

 

Andar per libri (e non solo)

 Ripartono alcune iniziative legate al mondo dei libri, come  la sesta edizione di Trovautore  in programma a Fiuggi dal 16 al 18 luglio. Dedicata alla piccola e media editoria, la rassegna letteraria ospiterà gli stand di tante case editrici indipendenti che presenteranno le loro novità. Il programma, che prevede incontri con gli scrittori, letture e laboratori sono disponibili sui canali dell’Associazione Culturale Trovautore.

Dal 15 al 18 luglio torna anche Riminicomix, rassegna dedicata al mondo de fumetto e dell’illustrazione. Informazioni e programma sul sito della manifestazione.

 

Per questo mese è tutto, iscrivetevi al nostro sito per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Maria Adelaide. Grimaldi (LUV): Icardi dica se la Giunta intende rivedere i suoi progetti

La destinazione socio-sanitaria della struttura deve essere mantenuta.

“I fatti della scorsa settimana sono molto gravi e hanno mostrato un atteggiamento scomposto della Giunta e delle forze dell’ordine nei confronti di cittadini che da anni chiedono di essere ascoltati su esigenze fondamentali che riguardano il loro territorio. Tuttavia abbiamo letto con interesse le dichiarazioni dell’Assessore Icardi, per questo, in apertura della seduta di Consiglio, chiederemo che la Giunta dia comunicazioni sulle proprie intenzioni in merito al Maria Adelaide di Torino. Come e da chi è stata assunta la decisione di inserire l’ex Ospedale nel dossier del CUS sulle Universiadi del 2025? Come è nata questa proposta, alla luce dei vincoli urbanistici sulla destinazione della struttura? È nelle intenzioni della Giunta rivedere queste decisioni? Vorremmo che l’Assessore rispondesse a queste e altre domande” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, primo firmatario di un ordine del giorno che chiede la revoca della candidatura dell’ex Ospedale Maria Adelaide per le Universiadi del 2025 e del progetto di trasformazione in residenza universitaria e il rispetto dei vincoli urbanistici.

“Se, come ha dichiarato Icardi, nulla è ancora deciso e il PNRR apre nuovi scenari” – prosegue Grimaldi – “la Regione deve rivedere i suoi progetti e agire in base ai bisogni della comunità: occorre mantenere la vocazione socio-sanitaria dell’ex Ospedale Maria Adelaide, trasformando la struttura in Casa della Salute e Ospedale di comunità, in grado di ospitare anche medici di famiglia e infermieri di comunità, e sanando la carenza di servizi sanitari che affligge da anni i più di 90mila abitanti dei quartieri di Aurora, Rossini e Vanchiglia. Per le residenze universitarie e in vista delle Universiadi basterebbe aggiornare insieme all’EDISU una mappatura dei luoghi idonei della città”.

Torino: inseguimento tra auto e bici sul lungo Po Antonelli

La derubata non si perde d’animo e permette alla Polizia di arrestare il ladro

Aveva lasciato la sua bicicletta sotto casa, legata ad un palo con una catena, per poi uscire nuovamente 15 minuti dopo; ma in quel breve lasso di tempo, la sua bicicletta era sparita! La giovane, di appena 18 anni, notava un soggetto allontanarsi a bordo del mezzo sul Lungo Po Antonelli e cercava di fermarlo. L’uomo, per tutta risposta, le diceva di tacere e fuggiva in direzione di Piazza Regina Margherita. La vittima allora chiedeva aiuto a dei passanti, che la facevano salire sulla propria auto e si mettevano all’inseguimento del ladro. Quest’ultimo, vistosi raggiunto, perdeva il controllo del mezzo in via Ricasoli, andando a cadere rovinosamente. Nel contesto, una pattuglia della Squadra Volante giungeva prontamente sul luogo e si occupava di fermare l’uomo, un cittadino italiano di 50 anni, ben noto alle forze dell’ordine. Infatti, il cinquantenne ha al suo attivo diversi precedenti specifici per furto, nonchè 3 condanne passate in giudicato; risulta altresì sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G dallo scorso mese di giugno. E’ stato nuovamente arrestato per furto aggravato.

Tanti Comuni, pochi Segretari

Per i piccoli Comuni piemontesi è difficilissimo trovare candidati per quel ruolo, il mio impegno in Regione a loro supporto


C’è in tutto il Paese carenza di queste fondamentali e imprescindibili figure istituzionali: particolarmente penalizzati i Comuni di piccole dimensioni (numerosissimi in Piemonte), per i quali è proibitivo trovare aspiranti candidati. Con un Ordine del Giorno presentato a Palazzo Lascaris chiedo alla Giunta di intervenire, facendo prorogare di ulteriori 12 mesi la possibilità per i Vice Segretari Comunali di assumerne le funzioni dei Segretari e velocizzando le procedure di reclutamento.

Ci sono, su tutto il territorio nazionale, più Comuni che Segretari Comunali: un gap che il Decreto Prefettizio del settembre 2019 quantifica in quasi 2.000 unità e che tende ad aggravarsi, con i ritiri, di circa 200 unità ogni anno. Risultato: per i Comuni è difficile, difficilissimo, trovare candidati a ricoprire il fondamentale ruolo del Segretario. Una difficoltà che aumenta, evidentemente, per i Comuni di piccole dimensioni: la situazione è dunque particolarmente grave in Piemonte, dove i Comuni con meno di 5.000 abitanti sono più di mille.

Con un mio Ordine del Giorno appena depositato a Palazzo Lascaris chiedo alla Giunta Regionale di intraprendere iniziative nei confronti dei Ministeri competenti per velocizzare le procedure di reclutamento dei Segretari Comunali. Chiedo inoltre una proroga di ulteriori 12 mesi della possibilità di affidare ai Vice Segretari, ove non sia possibile reperire un Segretario Comunale di ruolo, le funzioni di quest’ultimo. Tale soluzione è attualmente consentita per 12 mesi al massimo e solo a determinate condizioni di inquadramento, formazione e anzianità.

Avere in organico un Segretario Comunale è un obbligo previsto dalla normativa in vigore. La funzione svolta dal Segretario Comunale – che sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti e dei Responsabili, coordinando la loro attività così da consentire l’attuazione del programma amministrativo del Comune – è centrale ed essenziale per una corretta gestione delle attività dell’Ente Pubblico. Per molti Sindaci, la situazione è attualmente insostenibile. In mancanza di un Segretario di ruolo, è spesso il Vice Segretario ad assumerne le funzioni. La normativa, peraltro, rende difficoltoso un riconoscimento anche economico dei maggiori oneri e delle più gravose responsabilità in carico ai Vice Segretari che svolgono le funzioni dei Segretari.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

I carabinieri recuperano sei preziosi vasi scomparsi

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale restituisce alla Germania pregevoli opere d’arte in vetro appartenenti al patrimonio artistico nazionale tedesco

Il 5 luglio, presso l’Ambasciata tedesca a Roma, il Generale di Brigata Roberto Riccardi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), ha riconsegnato nelle mani dell’Ambasciatore Viktor Elbling, sei vasi realizzati in pregiato cristallo, rubati al Kunstpalast, Glasmuseum Hentrich, a Düsseldorf (Germania) l’8 febbraio 2000, recuperati dai militari del Nucleo TPC di Torino al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti.

L’indagine, iniziata nel luglio 2020, a seguito di un’attivazione delle autorità tedesche, è stata svolta in stretta sinergia operativa con gli agenti della polizia di Düsseldorf, consentendo di localizzare e identificare i responsabili dell’estorsione tra il Piemonte e la Liguria.

I militari del Nucleo TPC di Torino hanno messo in campo una strategia mirata a individuare e monitorare il responsabile e la sua complice. La richiesta estorsiva, condotta per il museo tedesco da un esperto di settore, ha portato alla pianificazione di un incontro in una cornice di sicurezza, in cui i Carabinieri hanno potuto arrestare i due responsabili e recuperare la preziosa refurtiva.

               

                                                                 

I successivi sviluppi investigativi hanno permesso di ricostruire le responsabilità dei soggetti coinvolti, così da consentire il riconoscimento definitivo dei beni e la loro corretta ricollocazione.

La cerimonia dimostra come la restituzione alle collettività dei beni culturali sottratti alla pubblica fruizione garantisca la piena ricostruzione dei percorsi storici, culturali e sociali condivisi, costituendo un’ulteriore prova della straordinaria collaborazione consolidatasi, nel corso degli anni, tra il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e la Polizia federale tedesca.

Gentlemen protagonisti del trotto a Vinovo

All’Ippodromo di Vinovo i Gentlemen sono sempre di casa, ma il 7 luglio saranno i protagonisti assoluti del trotto torinese: otto corse, tutte dedicate a loro con una serata che prenderà il via alle 19.30 (ingresso gratuito e contingentato a 1000 persone come massimo).

 

Al centro del programma il ‘Premio Memorial Battistino Montaldo’, omaggio ad uno degli storici gentlemen proprietari piemontesi che ci ha lasciati da qualche anno. Undici al via del doppio km, disposti su tre nastri. In fondo scatteranno Rebecca Dami con Vandalo Giò, Vistamar con Vittorio Bosia, ma anche Avanis Jet insieme a Cesare Bonacci e Vinci Per Noi con Fabio Marchino. E da tenere d’occhio anche Singapore, con Enrico Colombino, e Uragano Op insieme a Michele Bechis, Una serata da vivere tutta d’un fiato, anche approfittando del Fil-Hippo’s, il ristorante-pizzeria sulla terrazza green dell’impianto.

Ma Vinovo e la piazza torinese continuano a confermarsi grandi anche in Italia. P’ultima conferma è arrivata dal Gran Premio Nazionale, ricchissimo Gruppo 1 dedicato ai più importanti indigeni di 3 anni corsa all’impianto milanese de La Maura. Basta scorrere l’ordine d’arrivo per capirlo. Successo di Chuky Roc, fenomenale soggetto allevato dalla famiglia Rocca (e interpretato da Filippo Rocca) e nato nei paddock dell’allevamento Bar. Secondo Callmethebreeze con Andrea Guzzinati e terza Charmant De Zack, allevamento Zaccarella di Valter Ferrero insieme a Marco Smorgon. Ma c’era pure Corazon Bar sul podio virtuale, poi retrocesso per una decisione dubbia. Come a dire che l’allevamento piemontese fa sempre scuola.

Al Mao “I fiori dell’imperatore” Rotazione di lacche e inro giapponesi

Dal 6 luglio al 5 dicembre 2021  Il programma di rotazioni che il MAO Museo d’Arte Orientale effettua periodicamente per la corretta conservazione delle opere più delicate prevede, dopo un’assenza di sette anni, l’esposizione di una selezione di raffinate lacche giapponesi dal XVII secolo ai primi anni del Novecento.

All’interno di un’apposita teca nella galleria del Giappone, troveranno infatti posto quattro scatole laccate recanti i simboli della famiglia imperiale, il crisantemo a sedici petali e la paulonia.

 

L’arte della laccatura, importata in Giappone dall’Asia continentale, raggiunse i massimi livelli tecnici ed espressivi nel periodo Edo (1603-1868). Questa tecnica consiste nel rivestire le superfici di recipienti e utensili con lacche colorate, trasparenti o opache, arricchite spesso di polveri e lamine metalliche o altri materiali (soprattutto madreperla), che donano al manufatto effetti di preziosa e compatta brillantezza.

 

Tra le lacche esposte in occasione della rotazione, il pezzo più pregevole è un ryoshibako decorato con motivi vegetali, una scatola per carta e documenti di epoca Edo (seconda metà del XVII secolo) in legno laccato con aggiunta di polveri metalliche applicate secondo la tecnica maki-e, che rivela la grande maestria raggiunta dagli artigiani giapponesi dell’epoca. Sul fondo di lacca nera spiccano in primo piano corolle rotonde di crisantemi (kiku) alternate a foglie e piccoli fiori di paulonia (kiri), secondo il tipico stile Kodaiji. In secondo piano, ad arricchire il disegno, alcuni raggruppamenti di erbe e fiori autunnali.
Secondo l’iconografia tradizionale, il crisantemo e la paulonia sono associati alle figure dell’imperatore e dell’imperatrice e sono ricchi di significati simbolici: secondo la leggenda, l’albero della paulonia è legato anche alla fenice di tradizione estremo-orientale, che si poserebbe solo sui suoi rami.

Accanto alle scatole in lacca trovano posto anche tre inro, contenitori in legno per conservare medicinali, timbri e piccoli oggetti, che venivano tradizionalmente appesi alle vesti con un cordoncino e assicurati alla cintura da una sorta di alamaro.
Due dei tre inro esposti, composti da cinque compartimenti impilati a sezione ellissoidale, sono finemente decorati con immagini di paesaggi stilizzati su fondo oro, mentre il terzo mostra la curiosa raffigurazione della divinità Shoki che insegue un demone. Secondo la tradizione, esporre l’immagine di questa divinità durante la Festa dei Bambini proteggerebbe i figli maschi dalla malasorte e dalla sfortuna.