ilTorinese

La ripartenza del mondo del cibo al Festival del giornalismo alimentare

La sesta edizione dal 27 al 28 settembre con due anteprime il 24 e 25 Per la prima volta il Festival sarà anche in diretta streaming

AL CENTRO DEL FESTIVAL 2021: IL MONDO DEL CIBO CHE GUARDA ALLA RIPARTENZA
Torino, Circolo dei Lettori – Via Giambattista Bogino, 9
Sarà un’edizione per molti versi speciale la sesta del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma lunedì 27 e martedì 28 settembre presso il Circolo dei Lettori di Torino, con due importanti anteprime venerdì 24 presso Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, e sabato 25 presso “100 vini & Affini” da Green Pea.
Molti saranno, infatti, i cambiamenti rispetto al passato, alcuni dettati dalle esigenze di sicurezza per contrastare la pandemia, altri nati dal desiderio di essere ancora più al centro della notizia e raccontare, attraverso la voce diretta dei protagonisti, un mondo del cibo che ha sofferto e che ha trovato nuove strade per ripartire.
La prima grande novità è il periodo dell’anno in cui si svolge, settembre invece che il canonico febbraio. Un mese che, da sempre, è momento di bilanci ma anche foriero di nuove idee e strategie, ancora di più quest’anno in una situazione di emergenza.
La seconda importante novità riguarda il metodo di fruizione. Per la prima volta nella sua storia, infatti, l’intero Festival sarà anche trasmesso in streaming, offrendo a tutti gli interessati che non possono partecipare fisicamente, di assistere in remoto ai lavori, porre domande ai relatori e sentirsi parte integrante della manifestazione anche a distanza.
I TEMI E LE RICERCHE DEL FESTIVAL
30 panel di lavoro e circa 120 relatori. Mai come quest’anno il Festival sarà ricco di spunti e approfondimenti di interesse per la platea di addetti ai lavori, dai giornalisti ai blogger, dai comunicatori enogastronomici alle aziende alimentari, così come per le istituzioni e per i cittadini particolarmente sensibili al tema. Al centro del dibattito sarà, naturalmente, il mondo del cibo oltre la pandemia, attraverso analisi, ricerche commissionate e racconti di esperienze dirette. Ma anche l’informazione sulla ricerca scientifica e sulla salute in ambito alimentare e le tendenze di consumo che si stabilizzeranno dopo la pandemia. Sono numerose le ricerche che saranno presentate durante la due giorni al Circolo dei Lettori: strumenti utili per analizzare cambiamenti e reazioni di tutto il mondo food durante il periodo della pandemia e ipotizzare gli scenari futuri di un settore in costante divenire.

Tra queste, il report “Media & Food” realizzato in esclusiva per il Festival con la collaborazione del Master Alimentazione e Dietetica Applicata e il master Cibo & Società dell’Università Bicocca di Milano, grazie ai dati forniti da L’Eco della Stampa, e finalizzato a comprendere quanto e come i media italiani abbiano informato sul mondo alimentare durante il periodo di pandemia, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione. Altroconsumo presenterà in anteprima i risultati della propria ricerca dedicata alle nuove abitudini alimentari che rimarranno dopo la pandemia, mentre il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP porterà i risultati dello studio commissionato a Nomisma inerente alle tendenze di consumo dei prodotti italiani all’estero, primi tra tutti la mozzarella di bufala campana. L’Associazione Comunicazione Pubblica e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli presenteranno poi la ricerca sull’informazione e il cibo nell’anno della pandemia, strumento utile per comprendere quali siano state le informazioni in ambito alimentare più ricercate dagli utenti durante la pandemia. Il turismo enogastronomico dopo la crisi è invece oggetto dell’interessante ricerca condotta da Roberta Garibaldi, docente universitaria appena nominata consulente del ministro del turismo per il turismo enogastronomico e autrice del rapporto sul turismo enogastronomico italiano, i cui risultati saranno presentati al Festival.
Non solo ricerche e report ma anche dibattiti sui temi più caldi dell’attualità, come il panel sugli sprechi del cibo, argomento delicato per cui il Festival si è speso fin dalla prima edizione, la transizione ecologica dal punto di vista alimentare, l’innovazione green in agricoltura, le politiche locali del cibo in Italia e tutti gli aspetti agroalimentari del Recovery Plan.
Tra i temi di estrema attualità, spicca anche il ruolo della FAO, attraverso il faccia a faccia con il vicedirettore dell’Organizzazione Maurizio Martina.
Momenti di confronto verteranno sulla salute e la ricerca scientifica per capire quale sia la comunicazione più adatta per informare il pubblico su questi temi così importanti, con l’interessante esempio della campagna europea verso i consumatori
enoteche regionali che si interrogheranno su come comunicare l’enorme patrimonio vinicolo piemontese, o quella di FICO (Fabbrica Italiana Contadina) che racconterà il proprio rilancio sull’onda del cibo made in Italy. Grande spazio, come sempre, alle tematiche legate alle professioni della comunicazione del cibo. A cominciare dalle guide gastronomiche, che nelle loro recensioni dovranno sempre più dare spazio alla sostenibilità, alla salute e ai diritti dei lavoratori, per passare ai mestieri del comunicatore e dell’ufficio stampa, ulteriormente cambiati dopo la pandemia. Verrà anche fatto il
punto sulla candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco, mentre i professionisti
Anche la salute delle piante, minacciate dai virus, finirà sotto la lente d’ingrandimento del Festival,
#EUChooseSafeFood.
mentre l’EFSA porterà una propria testimonianza sulla percezione della nostra salute alimentare.
Non mancheranno focus su prodotti di punta dell’enogastronomia italiana come il riso e il vino,
ma anche frutta e verdura, alle prese con le sfide dell’innovazione sostenibile e dei cambiamenti
climatici. Spazio poi alle testimonianze dirette di aziende, come quella delle

della Rete del Festival dialogheranno sul loro ruolo e sulle prospettive future. Molto utili, infine, i dibattiti più “tecnici” sul futuro dell’INPGI, l’istituto di previdenza dei giornalisti, e sul lavoro giornalistico che proprio durante la pandemia ha dimostrato tutta la sua importanza per la collettività.

LE ANTEPRIME DEL FESTIVAL
La sesta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare vivrà anche due importanti anteprime, in
programma nelle mattinate di venerdì 24 e sabato 25 settembre.
Venerdì 24 settembre, dalle ore 11: “La Torino del cibo che vogliamo”
Presso Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, le associazioni di categoria e di promozione sociale che si occupano di temi alimentari condivideranno le proprie proposte ed esprimeranno pubblicamente le richieste alla futura amministrazione comunale, per una Torino che possa tornare ad avere un ruolo di primo piano a livello nazionale nel settore enogastronomico.
L’evento potrà essere seguito solamente in diretta streaming sul sito
www.festivalgiornalismoalimentare.it
Sabato 25 settembre, dalle ore 9: “Parliamo di sostenibilità. Mattinata al Festival”
(“100 VINI E AFFINI” presso GREEN PEA – Via Ermanno Fenoglietti 20 – Torino)
Presso “100 Vini e Affini” insegna del Gruppo Affini all’interno del Green Retail Park “Green Pea”, una mattinata dedicata alla sostenibilità alimentare grazie alla presenza e al contributo di alcune delle principali eccellenze enogastronomiche torinesi. Tra colazione e aperitivo si andrà alla scoperta delle proposte più green di alcuni Maestri del Gusto di Torino e provincia, selezionati dalla Camera di commercio di Torino. Si assaporeranno i cocktail innovativi e sostenibili del cocktail bar Affini, brand punto di riferimento della mixologia torinese. Si gusteranno le creazioni di chef Luca Andrè del ristorante Soul Kitchen di Torino con i fiori di Insalata dell’Orto. Durante la mattinata sarà inoltre presentato il “Ricettario culturale dedicato alla cucina sostenibile”, nato dalla collaborazione tra il Festival del Giornalismo Alimentare e Libricette, la libreria web dedicata ai ricettari di cucina creata dalla comunicatrice enogastronomica Paola Uberti. Un’opera a diffusione gratuita che vuole informare e offrire soluzioni pratiche per essere più sostenibili e consapevoli in cucina.

A condurre l’incontro, lo speaker radiofonico ed esperto di comunicazione nel mondo food Marco Fedele, autore e conduttore dei format radiofonici Cocina Clandestina e Food News Tasta la
Notizia

ATTENZIONE: Per assistere in presenza a questo evento è necessario accreditarsi scrivendo a stampa@festivalgiornalismoalimentare.it.
L’accesso alla sala è consentito soltanto ai detentori di Green Pass e muniti di mascherina chirurgica o FFP2.

PATROCINI, SPONSOR E PARTNER
Il Festival del Giornalismo Alimentare è realizzato con il supporto della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Circolo dei Lettori, con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT. Ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento editoria e informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Salute, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Associazione Stampa Subalpina. Sponsor: Corteva Agriscience, Iren, Amiat, Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP, Insalata dell’Orto. Con il supporto scientifico di Crea, EFSA, Fondazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Fondazione Umberto Veronesi, Ambasciatori del Gusto, Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, Altroconsumo, Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Università Campus bio-medico di Roma, ADA (Master in alimentazione e dietetica applicata), Master Cibo & Società, Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Torino.
INFORMAZIONI UTILI
Per assistere ai panel in streaming basterà accedere alla home page del sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e scegliere di seguire uno dei due panel in contemporanea. In alternativa si può seguire la diretta di alcuni panel selezionati sulla pagina Facebook del Festival del Giornalismo Alimentare.
Per assistere in presenza è necessario accreditarsi entro giovedì 23 settembre, utilizzando il form pubblicato sul sito del Festival (www.festivalgiornalismoalimentare.it). Attenzione: i posti sono limitati.

IMPORTANTE: Per poter partecipare in presenza ai lavori del Festival è obbligatorio presentarsi con il Green Pass e muniti di mascherina chirurgica o FFP2.

Piccolo Festival della Poesia, dei Libri e dei prodotti Tipici

Riprendono i Festival di Poesia con il Piccolo Festival di Poesia dei libri e dei prodotti tipici, diretto da Max Ponte, in programma domenica 19 settembre prossimo a Villanova d’Asti

 

Riprendono i festival della poesia in Piemonte con una iniziativa significativa, il Piccolo Festival della Poesia, dei Libri e dei prodotti Tipici, in programma a Villanova d’Asti domenica 19 settembre prossimo, su iniziativa della Pro Loco locale, in collaborazione con il Comune stesso. Si tratta di una giornata poetica che coinvolge molti soggetti e rappresenta un evento culturale innovativo per tutto il territorio.
Il Piccolo Festival avrà luogo in Piazza Supponito a Villanova d’Asti.
La mattinata prenderà avvio alle 10 con l’organizzazione dell’atelier di poesia con gli studenti, un’esperienza di creazione e conoscenza poetica, attivato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Villanova d’Asti, digitalbiblioagora’, Camminare Lentamente Versi Appesi, un atelier gratuito per i più giovani con poeti e insegnanti.
Le adesioni sono al 3347410978.
Nel pomeriggio prenderà avvio lo spazio di apertura nei confronti delle case editrici e prodotti tipici con le seguenti case editrici: la Giangiacomo Della Porta Editore, Puntoacapo Editrice ( Pasturana), Edizioni Effetto (Vercelli), Pathos Edizioni ( Torino), La Strada per Babilonia (Milano); Edizioni Joker (Novi Ligure) e con altre realtà editoriali; con l’Ape Rossa, libreria di “Pagine Erranti”, con lo stand della Pro Loco “ Amici dei Savi”, dedicato alla borgata, alla sua storia e ai suoi prodotti. Una grande attenzione verrà anche rivolta ai prodotti tipici e all’artigianato del territorio astigiano. Sarà anche presente la bottega del legno del maestro Dinicolantonio.
Alle 17 prenderà avvio un incontro/ spettacolo dedicato alla cultura dell’Astigiano e del Piemonte, con la compagnia teatrale “MiTiChieleCulli'”, con la partecipazione del maestro e direttore d’orchestra Sergio Delmastro e le note dei clarinetti della Filarmonica Comunale, diretta dal maestro Giovanni Gamba. Verranno premiati i lavori degli studenti a ricordo di Felicita Chiambretti. Si proseguirà con lo studioso Paulin Sirot di “Arte ci pare”, con il poeta Sergio Donna e le sue poesie in piemontese, con il poeta Andrea Laiolo e il suo lavoro su Vittorio Alfieri; con Donatella Gnetti, direttrice della Biblioteca Astense, con Davide Palazzetti e il progetto “Faro sull’Astesana” con Riccardo Crisci, del Centro Culturale FuoriLuogo di Asti e con Paolo Tessiore di “Camminare Lentamente” .
Alle 19 saranno in programma “A tavola con il teatro” e la cena tradizionale della Pro Loco su prenotazione con menù fisso, accompagnata dallo spettacolo di Margherita Amerio “Bonet and marmalade”. La compagnia del gruppo artistico “Il Dusio d’oro” vedrà in scena gli attori Margherita Amerio e Gianluigi Marello.
Per prenotare la cena si può telefonare al 3343815712.
Alle 21 saranno in scena i poeti quali voci della scena della poesia italiana contemporanea, con una lettura in memoria di Ivan Fassio. Gli incontri saranno coordinati da Max Ponte e dalla giornalista Luisa Cozzi di Poetando /Rete 55- Varese.
In mostra nell’atrio di Palazzo Richetta “Una storia poetica”, la vita delle sorelle Bazzano, attraverso le cartoline d’epoca cura di di Giorgio Bonino.
Si potranno visitare i luoghi culturali di Villanova d‘Asti La Confraternita dei Batu’ ( ore 16/20), il Museo di Palazzo Richetta, aperto dalle 16 alle 19, e la Biblioteca, dalle 19 alle 20.
Per accedere al Piccolo Festival di Poesia, dei Libri e dei Prodotti Tipici, diretto da Max Ponte, l’ingresso è liberi purché munito di greenpass. La manifestazione sarà nel rispetto delle norme anti Covid.

Mara Martellotta

L’ordine sospende 95 medici per violazione dell’obbligo vaccinale

Il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Torino ha sospeso i primi 95 iscritti per l’inosservanza dell’obbligo di vaccino Covid  prevista dalla legge del personale sanitario

Di questi, 71 fanno parte dell’Albo dei Medici, 12 degli Odontoiatri, 12 sono appartenenti ad entrambi gli albi.  Si tratta di un “doveroso provvedimento di sospensione”, osserva l’Ordine dei Medici, che “ha finalità cautelare e non disciplinare, avendo l’unico scopo di prevenire il diffondersi del contagio e di proteggere i pazienti”.

Alba in festa per il vino

Ad Alba domenica 19 e 26 settembre la XXIII edizione dell’evento di Go Wine

LA FESTA DEL VINO!

 

Il centro storico si trasforma in una ‘via del vino’
per un inedito doppio appuntamento

 

Sabato 25 e domenica 26 settembre

Go Wne celebra 20 anni di attività con alcune iniziative

 

 

Torna ad Alba la Festa del Vino, manifestazione che da più di vent’anni porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero.      Come per la scorsa edizione, anche quest’anno la Festa del Vino raddoppia: appuntamento previsto per domenica 19 e domenica 26 settembre 2021.

Con l’occasione l’associazione Go Wine celebrerà i suoi vent’anni con un weekend, sabato 25 e domenica 26, dedicato a convegni, degustazioni e premiazioni assieme ai soci e agli enoappassionati.

 

L’iniziativa, promossa da Go Wine, è divenuta nel tempo un evento molto amato dal pubblico degli enoappassionati, italiani ed esteri; un format che si svolgerà nel 2021 con un itinerario fra Via Cavour e Piazza del Risorgimento (Piazza Duomo), trasformato il sito per un giorno in un’ideale ‘via del vino’.

L’itinerario viene circoscritto per ragioni di sicurezza e per ottemperare alle disposizioni in corso, in modo da favorire un ordinato svolgimento, su due turni (ore 13,45-16,30 e 16,30-19,15), con numeri contingentati e con l’obbligo del Green Pass.

Per queste ragioni è richiesta la prenotazione con i riferimenti che vengono indicati nel presente comunicato stampa.

 

 

 

“La scelta di svolgere l’evento nel corso delle due domeniche va nell’ottica di rafforzare progressivamente i contenuti dell’evento – dicono da Go Wine. Pur in un momento di restrizioni la scelta ha fornito buoni riscontri nel corso del 2020. Si guarda in prospettiva ad un evento che può crescere ancora e arricchire il panorama degli eventi sul territorio, con una grande vetrina dei vini, raccontati direttamente dalle cantine”.

 

La manifestazione coinvolge infatti le realtà vinicole dei Comuni di Langa e Roero, mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere gioioso della vendemmia, con la presenza delle realtà di promozione locale, delle cantine e delle botteghe del vino e delle associazioni di produttori.

Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 i produttori, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale.

La disposizione dei banchi d’assaggio sarà organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione.

Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero: il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora.

Dalle adesioni che stanno pervenendo si annuncia una presenza significativa, con cantine di oltre 20 Comuni del territorio ed un ricco banco d’assaggio con molte etichette (oltre 700!) rappresentate: un’occasione straordinaria per conoscere nuovi e diversi prodotti, per assaporare il fascino delle tipicità che firmano le colline intorno ad Alba e che convergeranno in un suggestivo percorso tra le vie medioevali del centro storico della città.

Ad accompagnare l’ideale percorso tra cantine e vini non mancheranno le specialità gastronomiche del territorio.

 

Nel secondo fine settimana la Festa del Vino si arricchisce con un programma di eventi legati ai festeggiamenti per i vent’anni di Go Wine.

Sabato 25 settembre è in programma ad Alba (ore 17 in Sala Fenoglio) un convegno sull’enoturismo , cui seguirà una degustazione. Il giorno seguente si terrà il convegno celebrativo dei vent’anni presso la Sala incontri del Castello di Grinzane Cavour: nel corso dell’evento vi sarà anche la Cerimonia di Premiazione del Concorso Letterario Nazionale Bere il Territorio.

Dalle ore 14 le degustazioni guidate e il banco d’assaggio alla Festa del Vino ad Alba.

 

Gli eventi saranno su prenotazione, a numero chiuso ed evitando assembramenti, rispettando le vigenti norme di sicurezza che il periodo impone. Per tali ragioni sono previsti due turni di degustazione, con numeri contingentati, a cui il pubblico potrà accedere su prenotazione contattando Go Wine.

L’ingresso sarà consentito solo ai possessori di Green Pass.

 

Aggiornamenti sul sito www.gowinet.it e sulla pagina facebook di Go Wine!

 

 

Per info e prenotazioni

Associazione Go Wine Alba

tel. 0173 364631 fax 0173 361147 stampa.eventi@gowinet.it www.gowinet.it

 

 

 

 

“I colori dell’arte”, una mostra in città

Settembre è un mese strano. Il sapore ormai agrodolce di agosto inizia a miscelarsi con l’idea che fino a Natale non ci saranno molte altre pause dal lavoro, non siamo ancora stanchi ma già assaporiamo gli impegni, gli appuntamenti, le corse al millisecondo e il conseguente riempirsi delle agende.

Settembre però è anche il mese delle speranze e dei buoni propositi, è il momento in cui crediamo di poter concretizzare tutto quello che non si è ultimato prima dell’estate e ci convinciamo di avere il tempo necessario per attuare vecchi desideri.

È con tale peculiare disposizione d’animo che ci si riabitua ai ritmi cittadini, con tutto ciò che ne consegue: l’andare a scuola, “timbrare il cartellino” in ufficio, programmare gli impegni; la “routine” tuttavia ha anche dei lati positivi, infatti, tra un’occupazione e l’altra, possiamo ritornare ad organizzarci il tanto desiderato tempo libero, magari andando al cinema o a teatro, oppure passeggiare per il centro o visitare qualche mostra. Ecco, se vi trovate in questi giorni in via Po, vi consiglio vivamente di spendere dieci minuti andando a curiosare nella piccola ma interessante mostra titolata “I colori dell’arte”, allestita presso il Chiostro dell’Annunziata, in via Po 45. Lo ammetto, è un consiglio interessato il mio, poichè tra i lavori esposti vi sono anche alcune fotografie scattate da me; sottolineo però che oltre a tali lavori sono visionabili le opere di Daniela Bruno, Davide Camattari, Giovanna Ciquera, Santina Fischietti, Giuseppe Precoma, Antonio Riussi, Salvatore Tuttorosa e Umberto Zullo, tutti membri dell’Associazione Aderenza Artistica Culturale Vanchigliese Onlus.
L’esposizione è iniziata lo scorso venerdì e si protrarrà fino a giovedì 16 settembre.

Ogni partecipante ha esposto i propri pezzi con l’intento di intrattenere positivamente il visitatore, nella speranza di solleticare la curiosità del pubblico attraverso l’intima capacità di comunicare con gli altri, ma anche con l’augurio di contribuire, almeno un pochino, a ricordarci quanto è bella e varia l’arte che ci circonda. È vero dunque ciò che si dice in “Ratatouille”: “Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque”, e chiunque può e dovrebbe manifestare agli altri la propria visione del mondo.
Le opere sono diverse tra loro, per tecnica e soggetti, ma accumunate dalla medesima creatività di fondo, che trasuda dalle tele e dalle stampe digitali.
I quadri esposti sono tutti impattanti e di particolare fattura e sarebbe stimolante per il visitatore andare a parlare direttamente con l’artista, per coglierne i dettagli nascosti.
Intanto vi posso anticipare qualcosa sui miei lavori lì presenti.
Si tratta di cinque fotografie, titolate “dalla serie: Shunga occidentali”, che proprio alle antiche immagini giapponesi si rifanno. Con il termine “shunga” si intendono dipinti e xilografie realizzate nel periodo Edo, anche detto “Tokugawa” (1600-1868); la parola significa “pittura della primavera”, espressione delicata e poetica che vuole intendere l’atto sessuale. Tali iconografie appartengono al genere “Ukiyo-e” (“immagini del mondo fluttuante”), forma artistica tipica delle città di Edo, Osaka e Kyoto, caratterizzata da una concezione edonistica dell’esistenza, incentrata sull’esaltazione dei piaceri per allontanare una vita malinconica e non sempre felice. Una realtà lontana, quella orientale, che colpisce noi occidentali nel vivo, un po’ per il suo indiscutibile fascino, un po’ perchè talora ci appare avvolta dal mistero, quasi incomprensibile.
Le tematiche sui cui mi piacerebbe discutere, a partire dagli scatti proposti, sono molte: le differenze culturali tra Occidente e Oriente, gli stili di vita, la storia e il diverso modo d’intendere l’erotismo.

Non è certo questa la sede per approfondire un argomento così complesso, ma giusto per aiutarvi a focalizzare almeno un’immagine di riferimento, vi nomino la celebre xilografia “Pescatrice di awabi e piovra”, meglio nota come “Il sogno della moglie del pescatore”. Si tratta dell’illustrazione più conosciuta del corpus delle stampe a soggetto erotico di Katsushika Hokusai. Nel dettaglio è proprio la peculiare raffigurazione della bellissima giovane avvolta amorosamente da due polpi, che ha colpito il mio interesse e stimolato la mia creatività. Devo in ogni caso ringraziare il gruppo dei Vanchigliesi, per avermi dato l’opportunità di esporre le mie creazioni, in questa occasione e in altre precedenti. Sono passati diversi anni, da quando ho conosciuto Daniela Bruno, presidente dell’Associazione a partire dal 2019. Ricordo che ci eravamo incontrate per caso, – “il caso non esiste” direbbe il Maestro Oogway – al Salone del Libro 2015, lei appesantita dagli acquisti cartacei, io seduta alla mia postazione di dimostratrice di pastelli da tessuto, quattro chiacchiere sulla passione per l’arte che tuttora ci accumuna e pochi giorni dopo entravo a far parte del gruppo.La Vanchigliese nasce il 13 maggio 1983, suggella l’occasione una grande mostra collettiva tenutasi in Lungo Po Macchiavelli; da quel momento in poi l’Associazione non si ferma, al contrario si dimostra sempre attenta alle manifestazioni cittadine e non, i membri del gruppo partecipano con entusiasmo e passione alle diverse iniziative, come dimostrano le numerose esposizioni itineranti che si sono susseguite dagli anni Ottanta fino ad ora, principalmente tra le vie e le piazze di Torino, ma anche nei comuni limitrofi.
Da subito ho apprezzato questo aspetto ramingo dell’Associazione, che si pone come un gruppo di “artisti tra la gente”, e propone un rapporto diretto tra le opere che via via vengono esposte ed il pubblico.

L’intento è quello di sensibilizzare e promuovere creazioni che, al di là delle tecniche utilizzate, facciano nascere in chi osserva un desiderio di curiosità, sensazione che si spera venga accompagnata da un senso di riscoperta per il gusto della bellezza, inclinazione insista in ognuno di noi, anche se talvolta assopita.
Dal 2004 la Vanchigliese è iscritta nel registro regionale delle associazioni di volontariato nella sezione “Promozione della Cultura, Istruzione, Educazione Permanente”, impegno che ad oggi porta avanti con dedizione e responsabilità. Il 13 maggio 2018 l’Associazione ha compiuto trentacinque anni, il traguardo è stato festeggiato con un’esposizione titolata “35 e non li dimostra”, organizzata presso il Centro Servizi per il Volontariato Vol.To. (via Giolitti, 21), a cui ricordo di aver partecipato con grande entusiasmo.
Gli attuali membri dell’aggregazione – tra cui la sottoscritta – continuano ad impegnarsi costantemente, affinchè l’amore per l’arte rimanga vivo e presente per le vie di Torino; le occasioni per testimoniare tale dedizione sembrano aumentare, un esempio sono le domeniche dei cavalletti sotto i portici di via Roma, le feste di quartiere e le diverse occasioni di mostre temporanee tra Torino e dintorni.

Alessia Cagnotto

 

Torino, elezioni comunali 2021

Il Prefetto di Torino con Decreto del 4 agosto 2021, protocollo numero 2021-006960, ha fissato per i giorni di domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021, le giornate di voto per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale, nonché l’elezione dei Consigli circoscrizionali del Comune di Torino.
L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione del Sindaco è previsto nei giorni di domenica 17 e di lunedì 18 ottobre.
Maggiori informazioni alla pagina dedicata allo Speciale elezioni Amministrative 2021

Arrestato stalker Violato anche il provvedimento di allontanamento

Venerdì sera, gli agenti del Commissariato Mirafiori hanno arrestato per atti persecutori un cinquantaquattrenne italiano denunciandolo anche in stato di libertà per la violazione dei provvedimenti di allontanamento a suo carico.

I poliziotti sono intervenuti quando il reo si è presentato nei pressi di un esercizio commerciale del quartiere, nonostante l’ordine gli vietasse di avvicinarsi al richiedente e alla sua compagna.

Gli agenti del commissariato lo hanno rintracciato nonostante il suo tentativo di dileguarsi nelle vie del quartiere.

Sin dal mattino, l’uomo si era palesato più di una volta nei pressi dei luoghi di lavoro delle vittime, passando anche agli insulti.

Sognare ancora, una serata dedicata a Walter Bonatti

Canti, parole e musica per un mito del Novecento

WALTER BONATTI – SOGNARE ANCORA

Conservatorio di Torino – Piazza Bodoni

Sabato 2 ottobre 2021 – ore 21

 

​E’ questo il titolo dello spettacolo per voci recitanti, coro, soprano e pianoforte, che il Centro Nazionale Coralità del CAI ha ideato, nel decimo anniversario della scomparsa di Walter Bonatti, in collaborazione con CAI Nazionale, CAI Torino, Museo Nazionale della Montagna, ed il patrocinio del Comune di Torino.Inoltre, l’Associazione Alpini, sezione di Torino.

​Lo spettacolo, in prima rappresentazione, sarà riproposto nei prossimi mesi in altri luoghi “bonattiani”, a partire dallaValtellina.

​I testi e la regia sono firmati da Angelo Ponta, giornalista e biografo di Bonatti, al quale ha dedicato diversi libri e sulla cui figura ha co-curato due mostre, l’ultima delle quali, STATI DI GRAZIA, è tuttora in esposizione al Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino.

​Gli attori Patrizia Scianca e Cesare Rasini di Mortigliengo sono le voci recitanti, Carmelo Luca Sambataro il pianista, Marcella Tessarin la soprano e la direttrice del Coro Edelweiss del CAI Torino, che è stato, col suo presidente Tarcisio Condini, tra i promotori dell’iniziativa.

​Lo spettacolo, della durata di 90’, non si avvale di immagini. L’immersione progressiva nella vita e nel pensiero di Bonatti è affidata alla forza delle parole, alla profondità del canto corale, alle invenzioni del pianoforte e alla suggestione delle luci. Come scrive Angelo Ponta nella presentazione: «abbiamo scelto di raccontare una storia “infinita” come quella di Bonatti dando voce e suoni alle sue emozioni: alla sua esplorazione interiore, come la chiamò lui. Cerchiamo di raccontare la sua capacità di trovare se stesso fra le pieghe del mondo. Il nostro è quindi un percorso di lettura e di musica, per far riecheggiare quelle emozioni lasciando correre la fantasia. Perché la vita di Bonatti è avventura, ma anche introspezione e ascolto, capacità di ascoltare se stesso e il mondo, tra silenzi e urla, valanghe, ruggiti e uragani. Ascoltare e condividere: questo Walter ha fatto per tutta la vita. Nelle sue pagine ci ha accompagnato a respirare la sua stessa aria, a sentire quei suoni e quei silenzi nei quali si era immerso.»

Lontano dai ritmi martellanti di una ricostruzione documentaristica, lo spettacolo chiede allo spettatore di abbandonarsi a un lento coinvolgimento, fino a empatizzare con il Bonatti più intimo e condividere con lui non solo le sue avventure in montagna e attorno al mondo, ma anche le sue riflessioni e il bilancio di una vita.

L’emergenza Covid e le norme restrittive tuttora in atto richiedono purtroppo alcuni accorgimenti:

la capienza massima del Conservatorio è ridotta a 239 posti, con distanziamento tra le poltrone; l’ingresso in sala sarà consentito a partire dalle ore 20.15
verranno richiesti all’ingresso l’esibizione del green pass ed il controllo della temperatura
punti di pre-vendita (prezzo 15 € – per i soci CAI: 12 €):
o Segreteria CAI Torino – Via Barbaroux 1 (tel. 54.60.31)
o Ristorante Monte dei Cappuccini (tel. 011-66.00.302)
o Libreria della Montagna – Via Sacchi 26 bis (tel. 011-562.00.24)

Il Covid e la senatrice Ferrero di Collegno

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Anche la senatrice  leghista Roberta Ferrero, eletta nel collegio di Collegno, ha avuto il suo attimo di gloria, anche se non proprio esaltante.

Il prof. Quaglieni

La signora Ferrero  che appare laureata in Economia e commercio ed esercita un’attività artigiana , ha promosso un convegno in una sala prestigiosa del Senato della Repubblica che farebbe sorridere, se non facesse piangere. Infatti il convegno era dedicato al COVID  “come malattia curabilissima a domicilio“ che ha avuto come principale  relatore un dottore in scienze politiche, tale Rango, il quale  ha avuto modo di lanciare da una sede istituzionale le sue teorie in materia medica. C’è già troppa confusione sui green pass e tante altre cose. E’ mai possibile che un partito di governo come la Lega appoggi  queste iniziative che diffondono messaggi socialmente pericolosi? Questo  convegno non è da confondere con il libero dibattito, come sostiene la senatrice di Collegno. Il libero dibattito è tutt’altra cosa e non è propriamente congeniale a chi non sa nulla di cultura liberale, come testimonia il  davvero molto succinto curriculum della senatrice. Già sul green pass la Lega ha preso una posizione ambigua, per non dire in contrasto con il Governo di cui fa parte. Che dia spazio e visibilità ad una senatrice che è stata in piazza contro il green -pass e che non risponde alla domanda che le viene posta se è vaccinata, risulta una scelta da censurare in modo netto. Tra l’altro da questo convegno è venuto anche fuori che la Regione che si è peggio comportata nella lotta al COVID è la Lombardia a guida leghista. Davvero un autogol politico incredibile. Consigliamo alla senatrice Ferrero di tornare nei ranghi dei peones, evitando esposizioni mediatiche che  vadano oltre quella che un tempo era la cinta daziaria di Collegno. La senatrice in questione mi ha fatto perfino riconciliare con Gustavo  Zagrebelski dal quale mi divide da sempre un totale dissenso.

Contributi alle associazioni, Palazzo Chigi “avaro”

Caro direttore,

intendiamo segnalare agli organi di informazione, sempre che ci vogliano ascoltare, l’incredibile orientamento assunto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione per l’editoria speciale a favore dei disabili visivi. Nella valutazione della ripartizione dei contributi relativi al 2020, anno dell’emergenza Covid, dei coprifuochi  e dei ripetuti lookdown, questi solerti funzionari, hanno deciso, invece di premiare quelle associazioni che sono rimaste vive, di penalizzarle perchè, udite udite, non sono riuscite a far uscire tutti i numeri delle rispettive pubblicazioni.
Ci sembra davvero un’assurdità. Perchè magari non decurtano i loro stipendi d’oro per tutti i periodi in cui sono rimasti a casa e che non rispondevano al telefono?
Intendiamoci: noi non chiediamo di ottenere i contributi anche per i numeri non pubblicati… Sarebbe un bel gesto di solidarietà visto che i fondi ci sono. Chiediamo però che almeno i finanziamenti siano riparametrati in base alle effettive pubblicazioni avvenute nel 2020. Invece no: esclusione completa e penalizzazione di coloro che hanno comunque assicurato informazione e tutela in un anno così difficile.
Ma Mario Draghi le sa certe cose che avvengono all’interno di Palazzo Chigi? Noi proviamo a segnalarle ma ci crediamo purtroppo molto poco.
Marco Bongi
APRI Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti
Mappano di Caselle