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Storia della pubblicità per la terapia del dolore, una mostra a Torino

L’esposizione promossa da SIR al Palazzo del Rettorato sarà visitabile dall’8 al 17 novembre
MALATTIE REUMATOLOGICHE, SCOPERTE OLTRE 200 IN DUE SECOLI DI RICERCA
TORINO INAUGURA LA MOSTRA DEDICATA ALLA PUBBLICITÀ FARMACEUTICA

 

Torino, 5 novembre 2024 – La conoscenza che abbiamo delle malattie reumatologiche è frutto degli ultimi duecento anni di ricerca: se oggi, infatti, possiamo individuare più di 200 diverse patologie che colpiscono oltre 5 milioni e mezzo di italiani, agli inizi dell’800 erano perlopiù sconosciute. A contribuire agli studi per la loro individuazione e allo sviluppo di terapie è stata la pubblicità, nata in quegli anni e diventata subito il mezzo di diffusione prediletto per le aziende farmaceutiche. Per ricordarne e celebrarne il lavoro, dall’8 al 17 novembre, a Torino presso il Palazzo del Rettorato di via Po 17, prenderà il via la mostra Storia della pubblicità farmaceutica per la terapia del dolore e delle malattie reumatologiche. L’esposizione sarà inaugurata l’8 novembre, dalle 14 alle 16, nella Sala Principe D’Acaja del Palazzo del Rettorato, alla presenza delle autorità locali.

“I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici – spiega Gian Domenico Sebastiani, Presidente SIR e Direttore della UOC Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma –. Spesso sono necessari anche 7 anni per scoprire di soffrire di artrite psoriasica, 5 per la spondilite anchilosante, 3 per la sclerosi sistemica e 2 per l’artrite reumatoide. Anche per questo è importante studiare la storia di queste patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovative. È con questo obiettivo che nel 2020, a Venezia, è nato l’Istituto di Storia della Reumatologia, per volere della Società Italiana di Reumatologia, e con lo stesso scopo oggi portiamo queste conoscenze in giro per l’Italia, quest’anno a Torino. Oggi, infatti, mostrare l’impatto che la propaganda ha avuto sull’individuazione di nuove patologie e sulla ricerca permette di comprenderne l’enorme potenzialità, anche in termini di prevenzione e di corretta interpretazione dei sintomi. Una situazione sulla quale SIR è impegnata in prima linea, perché diagnosi precoce significa migliore qualità di vita.”

“Le malattie reumatologiche causano numerose disabilità, addirittura il 57% dei pazienti dichiara di avere bisogno di aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane – sottolinea Roberto Gerli, Past President SIR –. Le probabilità di svilupparne aumentano se la patologia non viene diagnosticata rapidamente e le terapie non vengono intraprese subito. Questo dimostra l’importanza dell’informazione e della comunicazione, perché maggiore è la conoscenza di sintomi e disturbi, maggiori saranno le diagnosi precoci. La pubblicità in questo contesto ha avuto un ruolo davvero importante.”

“Inaugureremo con grande entusiasmo la prima Mostra sulla Storia della Pubblicità a Torino – commenta il professor Leonardo Punzi, Direttore dell’ISR, Istituto di Storia della Reumatologia –, per dimostrare come le tecniche di comunicazione, per essere efficaci, anche in campo medico devono saper interpretare i bisogni della popolazione e usare espressioni artistiche di qualità. Le pubblicità che verranno mostrate al pubblico, testimonianze del periodo storico che va dal 1850 alla prima metà del ‘900, erano realizzate per prodotti a libero acquisto in farmacia, senza ricetta medica. Il valore storico sta nel mostrare ‘come eravamo’ e l’importanza dei farmaci per il dolore anche in un’epoca in cui non si conoscevano ancora bene le sue cause.”

“Alcune malattie reumatologiche, come la gotta, sono famose per aver interessato in passato personaggi di prestigio, come Galileo, Michelangelo, Garibaldi e Cristoforo Colombo – conclude il dott. Enrico Fusaro, co-organizzatore della Mostra –. La maggior parte, però, si sono sviluppate dal 1800 in poi. Se oggi possiamo controllare i sintomi di oltre 200 patologie con farmaci come il cortisone, entrato nella pratica clinica solo dal 1950, e medicinali innovativi come i biologici, è proprio grazie agli investimenti nella ricerca e alla diffusione di informazioni riguardo le patologie, anche attraverso la pubblicità. Oggi è un messaggio importante che vogliamo trasmettere ai cittadini.”

 

Schianto al casello, due donne in ospedale

Una vettura con due donne a bordo si è schiantata all’imbocco del casello di Novara est. I soccorsi le hanno traportate all’ospedale dove è stato assegnato loro un codice rosso e un codice giallo. La polizia sta verificando la dinamica dello scontro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 inizia in Spagna la sua terza avventura europea

L’attesa per il debutto della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 nella CEV Challenge Cup 2024/2025 è quasi finita. Oggi, mercoledì 6 novembre, con fischio d’inizio alle ore 20, le biancoblù affronteranno in trasferta il CV Sant Cugat nell’andata dei sedicesimi di finale. La partita andrà in scena al palazzetto dello sport di Valldoreix, frazione di Sant Cugat del Vallès, città di quasi 100 mila abitanti situata nella comunità autonoma della Catalogna a una ventina di km da Barcellona.

Per le ragazze di coach Bregoli è la terza partecipazione consecutiva a una coppa europea dopo la CEV Challenge Cup 2022/2023 e la CEV Cup 2023/2024, esperienze entrambe concluse in trionfo con la conquista dei trofei. Ora c’è questa nuova occasione per provare a mettere in bacheca una seconda Challenge, impresa che a una squadra italiana non riesce da quasi vent’anni (Perugia nel 2005 e 2007).
Quinto classificato la scorsa stagione nel massimo campionato spagnolo, il CV Sant Cugat è un avversario tutto da scoprire. Al debutto in una competizione europea, nei trentaduesimi di finale si è qualificato a spese dell’Infomaniak Ginevra vincendo entrambe le partite. In termini realizzativi le giocatrici che più si sono messe in luce sono la centrale iberica Aina Berbelm e le schiacciatrici brasiliane Vivi Braun e Ceci, rispettivamente con 28, 27 e 23 punti. Dell’organico allenato da Leonel Passerine, per il resto tutto composto da spagnole, fa parte anche la centrale serba Lana Jovanovic. L’unica giocatrice con trascorsi nel campionato italiano è la palleggiatrice Ana Newsome, in A1 con Bolzano nel 2015/2016.
Il ritorno dei sedicesimi fra Chieri e Sant Cugat si giocherà mercoledì 13 novembre (ore 20) al PalaFenera. Chi passerà il turno affronterà negli ottavi la vincente del doppio confronto fra le finlandesi dell’LP Kangasala e le israeliane del Maccabi Haifa.

Investito da un’auto muore in ospedale

Non ce l’ha fatta l’anziano investito ieri a Castellamonte da una vettura. L’uomo è stato portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Le sue condizioni si sono aggravate fino alla morte.

30 ANNI DOPO. L’alluvione del 1994: un ricordo indelebile e un’opportunità di rinascita

In occasione della ricorrenza del 30° anniversario della Grande Alluvione del novembre 1994 la Regione Piemonte organizza La forza di ricostruire”, evento che si terrà il 6 novembre ad Alba per ricordare cosa avvenne in quei giorni, fare il punto sul contrasto al dissesto idrogeologico e coinvolgere la cittadinanza sui temi della prevenzione.

Il programma è suddiviso in due parti:

dalle ore 9 alle ore 13 alla Fondazione Ferrero, “La Grande Alluvione e la sua eredità”, un convegno sul ruolo della Protezione civile, sugli interventi tecnici che dopo l’alluvione hanno contribuito alla messa in sicurezza del territorio, alle prospettive future;

dalle ore 15 alle ore 17 nel Teatro Sociale “Il Piemonte ringrazia i protagonisti della ricostruzione”, cerimonia per ricordare le vittime e per ringraziare i sindaci, gli amministratori locali e i tanti volontari che si adoperarono in prima linea per portare aiuto, salvare tante vite e che lavorarono nei mesi successivi per consentire ai territori colpiti di risollevarsi.

LA TESTIMONIANZA

L’alluvione del 4 novembre 1994 è stata una delle più gravi mai verificatesi in Piemonte. Quel tragico evento causò 68 vittime e
provocò gravi danni alla popolazione, alle infrastrutture e alle attività economiche. Quello stesso dramma fu anche occasione di
solidarietà pubblica e famigliare che consentì di porre rimedio al disastro e diede un’opportunità di rinascita alla comunità.
Trent’anni fa quel devastante evento colpì anche Santena. In quei giorni, segnati da angoscia e amarezza, la comunità si mobilitò per
ripristinare la normalità. Molti che non si conoscevano si aiutarono reciprocamente e numerosi volontari si offrirono per svolgere
lavori duri e preziosi. Grande fu l’impegno dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Benny Nicotra, affiancato dal
vicesindaco Gianni Ghio, dagli assessori, dai consiglieri e da tutti i dipendenti comunali e fondamentale fu il supporto della Protezione
Civile, della Croce Rossa e di numerose altre organizzazioni pubbliche e private.

Il Rotary Chieri donò tre contributi da un milione di lire a cittadini e attività colpite e, in proposito, merita di essere ricordato il
seguente episodio: fra i beneficiari Tommaso, il cui locale era stato devastato da due metri d’acqua, in lacrime, disse di non poter
accettare l’aiuto. Confidò di aver ricevuto lo sfratto dal proprietario, perciò, dovendo lasciare l’immobile, non avrebbe potuto
continuare la sua attività. L’aiuto gli fu comunque consegnato e il proprietario fu convinto a rinnovare il contratto così Tommaso
poté riprendere il suo lavoro.

Nel dicembre 1994 io fui eletto presidente del Comitato Alluvionati di Santena e successivamente vicepresidente del Coordinamento
Comitati Alluvionati di Asti. Il Coordinamento fu costituito per rappresentare e assistere gli alluvionati dinanzi alle autorità,
favorendo il buon esito delle pratiche, nonostante le complessità del sistema burocratico.

Importantissime furono le consulenze della senatrice Giovanna Briccarello e la sua opera per facilitare i rapporti con i parlamentari
di ogni partito. Anche grazie al suo impegno, il Parlamento pervenne alla stesura di norme a vantaggio del Piemonte, esempio per il
futuro. La senatrice fu cofirmataria della Legge 18/1995, che conteneva “Disposizioni urgenti in materia di risarcimento (…. )
conseguenti a calamità naturali…” e continuò a seguire l’evoluzione normativa, sostenendo le esigenze degli alluvionati.
Per sostenere l’emanazione del provvedimento, nel gennaio 1995 il Coordinamento aveva organizzato una manifestazione ad
Alessandria con la partecipazione di oltre cinquemila alluvionati. Anche grazie ad iniziative del genere la legge 18 venne promulgata,
tuttavia le banche non erogarono i finanziamenti previsti.

Il 21 aprile 1995 il Coordinamento organizzò a Roma una protesta alla quale parteciparono 120 sindaci con la presenza del
sottosegretario alla Protezione Civile il professor Franco Barberi. Un gruppo di rappresentanti incontrò il viceministro Giuseppe
Cardia in sostituzione del primo ministro Lamberto Dini. Dopo qualche tempo, come da richiesta, La riunione si concluse senza
risultati immediati ma prima di uscire evidenziai al viceministro la necessità di concedere alle banche un tasso fisso anziché variabile.
Accolse il suggerimento e modificò la normativa, convincendo così le banche ad erogare 735 miliardi di lire alle imprese alluvionate
con finanziamenti agevolati per 10 anni.

Per conseguire tali risultati intervenne anche la Regione Piemonte, inizialmente con il presidente Brizio e, da aprile ’95, con il
presidente Enzo Ghigo, con gli assessori Gilberto Pichetto Fratin e Ugo Cavallera. Decisivi furono i ripetuti incontri con l’ABI, con il
Mediocredito Centrale e con l’Autorità di Bacino.

Un grosso contributo all’evoluzione normativa venne dai parlamentari Giovanna Briccarello, Angelo Muzio, Enrico Morando, Bruno
Matteja, Oreste Rossi, Nerio Nesi e Carlo Azeglio Ciampi.

Grazie alla Legge 18, che prevedeva il finanziamento per “il ripristino anche migliorativo dei beni danneggiati”, molte aziende
poterono sostituire vecchi macchinari danneggiati con attrezzature moderne. L’Unione Europea esaminò le normative per assicurarsi
che gli aiuti di Stato non violassero la concorrenza, confermandone la validità.

In occasione del trentennale, rinnovo il pensiero e il ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il loro contributo e in particolare
al presidente del Coordinamento Comitati Alluvionati, il geometra Paolo Boccardo.

Santena è stata un punto cruciale per gli avvenimenti del 1994. L’attuale rievocazione avrebbe potuto essere l’occasione per riunire
gli esponenti politici, ministri, sottosegretari, parlamentari, consiglieri, funzionari, nel ricordo di quanto accaduto e nella
commemorazione di coloro che non sono più con noi.

Mario Marocco

La Regione approva la modifica per il riuso sui sottotetti

La legge di modifica sul riuso del suolo e la riqualificazione degli edifici è stata approvata a maggioranza, nella seduta legislativa delle commissioni congiunte Urbanistica e Bilancio, presidenti Mauro Fava e Roberto Ravello.

In particolare il testo si occupa dei sottotetti e delle cosiddette “variazioni essenziali al progetto approvato” in seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge regionale 7/2022, bloccando di fatto almeno 4mila pratiche urbanistiche nei Comuni.

L’assessore all’Urbanistica Marco Gallo ha commentato il provvedimento: “Questa legge permette di uscire dal vuoto normativo creatosi dopo la sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso. Abbiamo lavorato insieme all’Assemblea regionale, al territorio, alle associazioni e agli ordini professionali per sbloccare migliaia di pratiche edilizie rimaste ferme, in linea con le indicazioni date dalla Corte Costituzionale”.
Il punto focale della nuova normativa è legato al recupero dei sottotetti: esso è consentito, purché esistente e legittimo alla data del 31 dicembre 2023. Per i sottotetti realizzati dal primo gennaio 2024, invece il recupero può avvenire solo seguendo le indicazioni del piano regolatore generale.
I relatori della legge, Paolo Ruzzola per la maggioranza e Daniele Valle per l’opposizione, hanno illustrato il significato del Ddl all’inizio della seduta.
Daniele Valle (Pd) ha ricostruito la complessa storia della legge sul riuso del suolo: “Nella scorsa consigliatura la legge è stata stravolta ed ha ampliato molto le maglie. Poi il testo approvato è stato impugnato dal Governo e alcuni articoli sono stati modificati, altri no. Sarebbe stato meglio tornare alla legge 16 del 2018, che invece funzionava”.
Paolo Ruzzola (Fi) ha messo l’accento sulla necessità di sanare la situazione attuale: ”L’articolo cassato dalla Corte Costituzionale adesso non c’è più, quindi bisogna trovare una soluzione perché ci sono migliaia di pratiche bloccate in Piemonte. E’ necessario aprire un confronto su tutta la materia. Questa legge permette di utilizzare i volumi esistenti al 100% per risparmiare suolo”.
Nella discussione generale sono intervenuti i consiglieri: Marina Bordese (FdI), Nadia Conticelli (Pd), Marco Protopapa (Lega), Alice Ravinale (Avs), Sarah Disabato (M5s), Sergio Bartoli (Lista Cirio), Gianna Pentenero (Pd).

 

A Chieri è festa per l’“Estate di San Martino”

Nella collinare “Città delle Cento Torri” si festeggia la 46^ “Fiera Nazionale” dedicata a San Martino di Tours, vescovo e militare romano

Dal 9 al 12 novembre

Chieri (Torino)

Tradizione, Sostenibilità e Innovazione si incontrano a Chieri, da sabato 9 a martedì 12 novembre, per la consueta “Fiera Nazionale di San Martino”, giunta quest’anno alla sua 46^ edizione. Promossa da “Turismo Torino” e dal “Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese” (in collaborazione con la torinese agenzia “To Be Events Srl” e con il patrocinio di Regione, Città Metropolitana e Camera di Commercio di Torino, oltre che di “MAB Unesco – Riserva della Biosfera Collina Po”), la “Fiera” rappresenta oggi un’importante vetrina di promozione del territorio, unendo le celebrazioni del passato con una visione fortemente proiettata al futuro e ponendo l’accento su temi cruciali come l’agricoltura sostenibile, la tutela dell’ambiente, l’etica in agricoltura e la valorizzazione delle risorse locali. A corollario della “Fiera”, il programma prevede anche una fitta serie di eventi culturali, spettacoli, degustazioni e incontri di approfondimento, alcuni moderati dall’attrice torinese Lorena Antonioni, volto del programma Tv “Donnavventura”e della soap “Centovetrine”.

“Anche quest’anno la ‘Fiera Nazionale di San Martino’ si conferma – commentano Alessandro Sicchiero e Antonella Giordano, sindaco e assessora alla ‘Cultura e alla Promozione del Territorio’ di Chieri – come un evento dedicato ai grandi valori del mondo dell’agricoltura, senza dimenticare le eccellenze culturali, artistiche, storiche e paesaggistiche. Una Fiera che avrà come cuore pulsante piazza Cavour, con lo spazio dedicato ai ‘Sapori in Fiera’, e che offrirà un programma variegato ed ampio, con tante proposte per tutta la famiglia, biciclettate, spettacoli itineranti, laboratori, ‘master class’ per aspiranti birrai e appassionati, ‘street food’, dimostrazioni culinarie e degustazioni, nonché un momento dedicato ai dolci, in particolare al ‘Galucio ‘d Cher’, dolce della tradizione chierese a forma di galletto, con ‘Dolcissima Off’”.

Il via ufficiale, sabato 9 novembrealle 12, in piazza Cavour. Presenti le Autorità locali e la “Filarmonica Chierese” .

“Sapori in Fiera”, sabato 9 e domenica 10 novembre (in piazza Cavour) sarà il cuore pulsante anche di questa 46^ edizione. In un viaggio tra le eccellenze enogastronomiche del Chierese, i visitatori potranno assaporare i piatti della tradizione, proposti dalle “Pro Loco del Territorio” e abbinati a vini pregiati, tra cui la “Freisa”, emblema della viticoltura locale, forte dell’esperienza del “Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e vini della Collina Torinese”.

 

Incontri a tema di notevole interesse si preannunciano i Convegni “Il nuovo ruolo dell’agricoltura al servizio delle Comunità e dell’Ambiente” (sabato 9 novembre, ore 10,30, presso il “San Martino Lounge”, in via Vittorio Emanuele II angolo via Palazzo di Città) e “Coltivare il futuro: etica e innovazione nell’agricoltura sostenibile” in collaborazione con il “Politecnico” torinese. Di “Commercio e Giovani – Nuovo modo di fare impresa” si parlerà sempre sabato 9 novembre (dalle 16 alle 17) in un incontro promosso da “Ascom Chieri”, in collaborazione con la “Fondazione Don Mario Operti”; a seguire una “Master Class con il Birraio” che tratterà di stili e tecniche di spillatura, in collaborazione con “Filodilana”.

Imperdibili gli appuntamenti di domenica 10 novembrealle 11 e alle 15,30 lo spettacolo itinerante, con partenza dalla “Chiesa di San Filippo Neri”, “Il mistero di Gallieri, un’eredità medievale”, a cura dell’associazione “Art.Ò”, consentirà ai turisti di scoprire la “Chieri antica” e le sue bellezze nascoste; alle 10 e alle 10.30 due “biciclettate”, una per pedalatori esperti, l’altra per famiglie e amatori. A voi decidere. E poi momenti di intrattenimento itinerante con la musica della “Filarmonica Street Band”, la simpatica “Cucina Errante”,  che porterà in strada canti, storie,  giocoleria e clownerie muovendosi in strada con uno strampalato veicolo. Non mancheranno infine le proposte rivolte ai più piccoli con “laboratori” dedicati e i “giochi di una volta” proposti dalla “Compagnia Microcirco Acquarone Ferraris”. E ancora, la “Mostra Mercato delle eccellenze agro-alimentari piemontesi e italiane”, la tradizionale “Fiera agricola” e il “Mercatone della domenica e del martedì” in piazza Europa, via Vittone e via Roma e, novità di quest’anno, il “Mercatino degli hobbisti e del vintage” in via Vittorio Emanuele e in piazza Umberto, mentre, per garantire il massimo del divertimento per tutti, in piazza Quarini, verrà montato il consueto “Luna Park”. Per la gioia di grandi e piccini.

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del Comune di Chieri: www.comune.chieri.to.it

g.m.

Nelle foto: il “Manifesto” della Fiera e immagini di repertorio

ATM Postamat a Traves e Villareggia

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

Torino, 5 novembre 2024– Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” che ha interessato gli uffici di Traves e Villareggia con un intervento di riqualificazione e tanti nuovi servizi della Pubblica Amministrazione (certificati previdenziali e giudiziari), sono stati installati i nuovi ATM Postamat a disposizione dei cittadini. Per entrambi gli uffici si tratta di una nuova installazione.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code. 

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.


Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

Poste Italiane – Media Relations