ilTorinese

E’ morto di infarto il dottor Garrone, medico dei bimbi

Giovanni Garrone, di 67 anni, noto pediatra torinese, è morto a causa di un infarto mentre  si allenava in bici a Exilles.

Viveva a San Mauro Torinese.   Il dottor Garrone era anche appassionato di scrittura e aveva pubblicato tre romanzi. Il medico nella sua lunga attività aveva partecipato a numerosi convegni di pediatria.

Dal “Diavolo veste Prada” al Museo del Cinema: Stanley Tucci alla Mole

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L’attore americano Stanley Tucci è stato ieri in visita al Museo Nazionale del Cinema.

In Italia per girare una puntata della serie Searching for Italy della CNN, l’attore ha manifestato il desiderio di visitare in forma privata il Museo Nazionale del Cinema. La visita è stata preceduta da una proiezione strettamente privata al Cinema Massimo del film 007 No time to die, quale sorpresa di fine riprese per la crew che lo ha accompagnato in città.

Accolto al museo dal presidente Enzo Ghigo e dal direttore Domenico De Gaetano, Tucci è rimasto affascinato dalla bellezza dell’edificio, tanto da prendere l’ascensore panoramico e salire fino in cima alla Mole Antonelliana per ammirare la città dall’alto. Una prova di grande coraggio per lui che soffre tantissimo di vertigini, e l’emozione è stata così forte che ha affermato che la prossima volta ha intenzione di fare la salita nell’intercapedine della cupola.

Molto colpito e incantato dallo splendore del museo  e dell’Aula del Tempio: uno spazio così suggestivo e inaspettato che per lui rappresenta un grande omaggio al cinema, soprattutto la mostra Photocall con i volti di attori conosciuti, da Isabella Rossellini a Monica Bellucci.

Ha dimostrato molto interesse alla programmazione e alle attività delle salette dedicate alla realtà virtuale CineVR, posizionate di fianco al Moloch del film Cabiria, film da lui conosciuto e apprezzato.

Molto conosciuto in Italia per diverse sue interpretazioni, ha dichiarato che uno dei suoi personaggi preferiti è Nigel ne Il Diavolo veste Prada, e ha acconsentito a firmare il manifesto e la locandina.

“Les italiens” e quella Parigi così viva tra le due Guerre

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“Parigi era viva. De Chirico, Savinio e les Italiens de Paris”: questo è il titolo della mostra che si è aperta il 21 ottobre scorso presso il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto.

Attraverso settanta opere viene raccontata l’avventura di sette artisti italiani che, arrivati nella Ville Lumière, in momenti diversi, per vivere, lavorare e fondersi in quell’atmosfera artistica di grandi movimenti e di immensi pittori, espongono insieme per la prima volta nel 1928: Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, Renè Paresce e Gino Severini. Parigi, in quegli anni, mantiene intatto il proprio fascino e si conferma capitale dell’arte e delle arti. Montparnasse ha, ormai, definitivamente sostituito Montmartre quale cuore pulsante della vita culturale parigina. Picasso, Braque, Soutine, Pascin, Aragon, Cocteau, Dalì, Man Ray vivono e lavorano nel quartiere, animano le notti alla Cupole e stravolgono l’arte. Modigliani è morto nel gennaio 1920, ma la sua straordinaria leggenda e la forza espressiva delle sue opere continuano a influenzare il mondo culturale parigino. E’ in questo luogo meraviglioso, come definirà Breton la Parigi di quegli anni che les italiens dipingono alla ricerca di conferme e aperti a nuove influenze.

La mostra, divisa in sette sezioni, ci regala, attraverso le tele, gli sguardi diversi e complementari di questi pittori. Les italiens, ciascuno secondo il proprio “sentire” e la propria tecnica e il proprio stile, evocano nei quadri atmosfere classiciste, influenzate dal surrealismo con il quale vengono a contatto a Parigi.

Accompagnato dalle fotografie e dalla musica di quegli anni spensierati, lo spettatore si immerge in un percorso espositivo multiforme che desta in lui emozioni e sensazioni diverse, trasportandolo in mondi lontani, immoti e quasi pietrificati, in vie brucianti di vita, in paesaggi assolati, in ambienti dove il tempo sembra essersi fermato. Stanza dopo stanza, sezione dopo sezione, si incontrano l’ossessiva ricerca e reinterpretazione del mito classico di De Chirico, le immagini surreali e inquietanti di Savinio, le donne dagli occhi grandi che riemergono da qualche dipinto parietale di micenea memoria di Campigli, le pennellate calligrafiche, avvolgenti e malinconiche di De Pisis, le forme cubiste di Paresce, i dolenti Pulcinella di Severini che tanto ricordano gli arlecchini e gli acrobati del Picasso del periodo blu e rosa e le tensioni plastiche di Mario Tozzi.

La parabola de les italiens dura pochi anni. I sette artisti proseguono singolarmente il loro percorso pittorico, seguendo ciascuno una strada diversa. Tuttavia, questo sodalizio segna profondamente la storia dell’arte europea tra le due guerre e rappresenta una testimonianza importante di come gli artisti italiani riuscirono a conquistare Parigi.

Barbara Castellaro

 

PARIGI ERA VIVA DE CHIRICO, SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS (1928-1933) Museo di Arti Decorative Accorsi -Ometto | Torino 21 ottobre 2021 – 30 gennaio 2022

ORARI Martedì, mercoledì e venerdì 10.00-18.00 │ Giovedì 10.00-21.00 │ Sabato, domenica e festivi 10.00-19.00 │ La biglietteria chiude mezz’ora prima │ Lunedì chiuso

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto Via Po 55 | Torino | 011 837 688 int. 3 www.fondazioneaccorsi-ometto.it info@fondazioneaccorsi-ometto.it

Polizze online, Polliotto (Unc): attenzione ai siti irregolari

La Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori segnala i portali ritenuti irregolari dall’Ivass.

Attenzione alle assicurazioni on line: l’Ivass segnala infatti 9 siti irregolari”. Lo rende noto anche l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Aumentano, soprattutto in pandemia, i casi di portali web truffaldini pronti a raggirare gli utenti in rete. Come www.agenziacastelli.com, www.assicuraconnoi.it, www.assicurazioneline.com, www.assicuriamo-subito.com, www.gamminolorenzo.it, www.genialityassicurazioni.com, www.new-assicurazioni.com, www.nord-assicura.com, www.phenixbroker.com. Si tratta di realtà che inviano ai clienti polizze false prive di copertura assicurativa ai veicoli”, spiega il noto legale piemontese.

E’ bene adottare sempre le opportune cautele, specialmente in caso di stipula polizze pervenute via telefono o via Whatsapp. Come prima cosa, è importante verificare che i siti visitati siano presenti sul portale www.ivass.it, e dunque provvisti di autorizzazione a operare, sia che si tratti di aziende italiane che estere. Al medesimo indirizzo web è anche disponibile sia il Registro Unico degli Intermediari Assicurativi (RUI) e l’Elenco degli Intermediari dell’Unione Europea. Ma, soprattutto, è pubblicato anche l’elenco degli avvisi relativi ai casi di contraffazione, società non autorizzate e siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione”.

Da ultimo, ma non per importanza, “Ricordiamo ai consumatori che sono irregolari i pagamenti di polizze assicurative effettuati verso carte di credito e prepagate, così come illegittimi sono anche tutti quei versamenti effettuati verso società non autorizzate a operare dall’Ivass”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.

L’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte è disponibile dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio, previo appuntamento, a Torino in Via Roma 366 (e anche a Pinerolo) telefonando allo 011 5611800 o scrivendo all’indirizzo e-mail uncpiemonte@gmail.com.

Terze dosi: il Piemonte pronto a partire a dicembre con la fascia 40-59 anni

Il Piemonte è pronto a partire dal 1° dicembre anche con la somministrazione della terza dose a chi ha tra 40 e 59 anni, in linea con quanto ha annunciato oggi il ministro della Salute Speranza. Anche in questo caso riceveranno l’sms di convocazione coloro che hanno maturato i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale.


SU RICHIESTA DEL PIEMONTE VIA LIBERA ALLE DOSI AGGIUNTIVE ANCHE PER LE STRUTTURE PER MINORI, DISABILI, MALATI PSICHIATRICI E TOSSICODIPENDENTI
In queste ore è arrivato il via libera dal generale Figliuolo alla somministrazione delle terze dosi anche nelle strutture socio residenziali per minori, disabili, malati psichiatrici e tossicodipendenti. La richiesta era stata avanzata proprio dalla Regione Piemonte, lunedì, durante la visita a Torino del Generale presso l’Unità di crisi del Piemonte.

“La nostra priorità in questo momento – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – è accelerare con le terze dosi, per mettere il più possibile in sicurezza la popolazione piemontese. Proprio nei giorni scorsi avevamo auspicato il via libera anche ad altre fasce di età e categorie, e ora che è arrivato l’ok dal Ministero procederemo immediatamente”.

Il Piemonte è in testa alle Regioni italiane nella somministrazione delle terze dosi: ad oggi ne sono già state inoculate oltre 320.000 alle categorie autorizzate (40 mila immunodepressi, 16 mila altamente fragili, 14 mila ospiti e 9 mila lavoratori delle Rsa, oltre 190.000 over80, 50 mila sanitari e oltre 6 mila 60enni e 70enni).

In particolare nella fascia 60-79 anni sono oltre 600 mila le persone che matureranno i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale entro il 31 gennaio: circa 10 mila hanno maturato il periodo già ad ottobre, altri 154 mila lo faranno entro il 30 novembre, oltre 251 mila entro il 31 dicembre e 192 mila a gennaio.

Frode, bancarotta, riciclaggio: 2,5 milioni sequestrati a imprenditore

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SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE INDAGATO PER I REATI DI FRODE FISCALE BANCAROTTA RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO.

 

La Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dal Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di un imprenditore pinerolese, gravato da precedenti penali per reati fiscali, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.

 

Il provvedimento giudiziario è giunto a conclusione di un iter investigativo, che ha visto impegnati i finanzieri della Compagnia di Pinerolo per oltre un anno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, in complesse indagini di polizia giudiziaria.

 

Le investigazioni hanno tratto origine da una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società operante nel settore della vendita di mobili, all’esito della quale sono state accertate plurime violazioni alla normativa tributaria ed in materia fallimentare, con conseguente segnalazione dell’imprenditore all’Autorità giudiziaria per i reati di omessa presentazione della dichiarazione, per un importo di oltre 1 milione di euro, e di bancarotta fraudolenta.

Sulla base degli elementi acquisiti, il GIP presso il Tribunale di Torino, accogliendo la richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo processuale, ha emesso un provvedimento cautelare preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti della società e del suo legale rappresentante, che ha consentito di sottoporre a sequestro conti correnti e n. 02 immobili in corso di costruzione.

 

I successivi approfondimenti hanno permesso di smascherare un vasto e intricato sistema criminoso, messo in piedi dall’imprenditore, finalizzato alla commissione di reati di natura fiscale, fallimentare, riciclaggio e autoriciclaggio, attraverso la costituzione, nel tempo, di diverse società allo scopo di conseguire indebiti vantaggi economico-patrimoniali.

 

È stato, infatti, acclarato come il soggetto avesse volutamente e sistematicamente omesso di adempiere alle obbligazioni fiscali in capo alle ulteriori società nel frattempo costituite, accumulando debiti verso l’Erario complessivamente quantificati in oltre 2 milioni di euro, depauperando, al contempo, il patrimonio aziendale e lasciando le imprese in stato di dissesto. Pertanto, i Finanzieri hanno approfondito la situazione reddituale e patrimoniale dell’imprenditore, accertando che lo stesso aveva impiegato il denaro proveniente dagli illeciti perpetrati in attività economiche e finanziarie, in modo da ostacolare concretamente la relativa provenienza delittuosa, facendo transitare tali somme su conti correnti intestati a soggetti terzi (suoi familiari e aziende a questi ultimi intestate).

È quindi emersa una rilevante sproporzione tra il profilo patrimoniale e quello reddituale dell’imprenditore e dei suoi familiari i quali, pur non avendo percepito per anni alcun tipo di reddito, o avendo conseguito sporadicamente minimi emolumenti, sono risultati direttamente o indirettamente intestatari di numerosi immobili, acquisiti nel tempo attraverso l’impiego dei capitali di matrice illecita.

Tenuto conto degli elementi acquisiti nel corso delle indagini e alla luce dei diversi capi di imputazione gravanti sull’imprenditore, l’Autorità giudiziaria, condividendo le proposte avanzate dai finanzieri, ha disposto, sulla base della normativa contenuta nel “Codice antimafia”, il sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, quale misura di prevenzione patrimoniale propedeutica alla successiva confisca.

 

Le attività hanno complessivamente consentito di cautelare 5 compendi aziendali e 14 rapporti finanziari riconducibili, direttamente o indirettamente, all’imprenditore pinerolese, per un ammontare di oltre 2,5 milioni di euro.

 

Il ritorno all’antica arte del galateo

Ma la forchetta va posizionata a destra o a sinistra? E il cucchiaino per il dessert? Quante volte, per fare bella figura coi nostri ospiti a casa, ci siamo messi a leggere cosa dettavano le regole del galateo a tavola…

In origine, intorno al 200 a.c. ,vennero proposte le prime regole comportamentali riguardanti lo stare a tavola, al vestirsi, come utilizzare i profumi, ecc… Nei primi anni dell’Umanesimo, il galateo, e in generale il bon ton di cui Erasmo da  Rotterdam scrive nel “ De civilitate morum puerilium” , aggiunse caratteri  più sottili relativi e veri e propri obblighi morali che ogni classe sociale doveva assumere, compresi i bambini. Proprio questo aspetto relativo alle  modalità di interazione personale, si aggiunge in maniera importante al carattere “ gastronomico” che i più intendono quando si parla di galateo.

Le regole di comportamento cambiano coi tempi e coi luoghi dove sapersi rapportare col proprio interlocutore, comprendere lo spazio in cui ci si trova, sapere accogliere gli ospiti con quelle piccole accortezze che esaltano il piacere a trovarsi ad un tavolo con loro, non è una questione di nicchia, ma fanno parte di quei dictat comportamentali che dovrebbero apparire  normali quando ci si trova nei contesti sociali che animano la nostra quotidianità.

Barbara Ronchi della Rocca, giornalista che collabora con numerosi settimanali e varie testate tv Rai e mediaset, è consuelente di cerimoniale e protocollo di importanti Aziende ed Enti, e Claudio Porchia, giornalista che scrive su diverse testate on line e collaboratore con diverse case editrici , curatore di siti internet e promotore di molti eventi culturali legati sopratutto al mondo del food e del wine, sono i curatori del corso “ Il Galateo e l’arte del ricevere” , che si svolgerà a Torino il 30 novembre presso “ Il quartiere è la mia casa” di via Cibrario 23.

La giornata, che si svolge sia al mattino che al pomeriggio dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, è costituito da un contenuto ben preciso e mirato: si parlerà di galateo a casa e al ristorante, ma anche delle espressioni da usare e quali no quando ci si incontra nei vari contesti socio- culturali, come rivolgersi alle persone e quale abbigliamento indossare in relazione all’ambiente in cui si presenta; ancora, la scelta del menu adatto per l’occasione , l’illustrazione delle regole per una corretta apparecchiatura e e le modalità di comportamento da assumere davanti a cibi “ difficili “…

Al termine del corso, verrà rilasciato un attestato di partecipazione: una bella occasione, quindi, per gli addetti ai lavori ma anche semplicemente per coloro che amano relazionarsi con un stile, modi corretti e semplicità.

Chiara Vannini

 

Maggiori info sul sito

https://www.homehotelacademy-milano.it/il-galateo-e-larte-del-ricevere-barbara-ronchi-della-rocca-corso/?

 

 

 

 

 

 

 

Almodòvar alla ricerca della verità della Storia: ma privato e pubblico non legano  

“Madres paralelas” sugli schermi

 PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Due donne, due tra le tante madri a cui Pedro Almodòvar ci ha abituato nel corso degli anni, dentro quel suo cinema pieno di colori, melodrammatico sino all’eccesso, di scritture e di storie al limite dell’improbabile, di anfratti a tratti difficili da superare, di giravolte non sempre limpide. Un cinema fatto bensì di capolavori, ognuno di noi ha nella memoria i “propri” titoli. Oggi, dopo l’affresco autobiografico di “Dolor y gloria”, ci offre questo “Madres paralelas” che ha avuto il compito di aprire la recente Mostra di Venezia e che è valso a Penelope Cruz la Coppa Volpi quale migliore attrice. Due donne, Janis e Ana, ha raggiunto i quaranta la prima ed è un’affermata fotografa, piena di vita e di felicità, pronta a chiudere con l’affascinante antropologo forense che le ha dato una figlia, quando questi mette in dubbio la propria paternità; poco meno che ventenne la seconda (Milena Smit, da tenere d’occhio), ma già sballottata tra le tempeste della vita, anch’essa una figlia in arrivo, con un padre non meglio identificato, un avvenire che non esiste, la tristezza perennemente negli occhi. Si ritrovano nello stesso ospedale, nella stessa stanza, Janis pronta in ogni istante a rendere meno complicate le giornate della giovane amica. Poi il parto, poi il Fato, là dove già non sempre ogni passo della storia è calibrato: a rendere le settimane e i mesi a venire pieni di interrogativi, di abbandoni e di lacrime, di menzogne e di parole taciute, di dolcissimi primi piani di bimbi che il regista si diverte a mettere sullo schermo, di certezze subito cancellate, di lavori precari e di ospitalità naufragate, in un susseguirsi continuo di porte che si spalancano e si chiudono, che accolgono persone e le respingono, di legami che si formano e si sciolgono e si riaffermano, di amiche affettuose e collaborative e di madri chiuse nel loro egoismo e pronte a fuggire immediatamente da casa, inseguendo una carriera d’attrice che le porta a debutti e tournée, che le spinge ad affermarsi con Garcia Lorca e O’Neill.

Ad aprire e chiudere questa vicenda di maternità, un lungo momento tutto a sé, Almodòvar, per la prima volta, s’è avventurato nella Storia del Novecento del proprio paese, in quei conti che la Spagna non ha ancora chiuso con se stessa, in quel periodo buio dei rastrellamenti e degli uomini portati via dalle proprie case, delle fosse comuni mai del tutto restituite. Un addentrarsi del regista che a qualcuno ha fatto gridare ad un rinnovato miracolo. L’aggancio “esterno” poteva essere un altro qualsiasi, ma meno vittima di una simile cesura e il gioco avrebbe retto egualmente. Una volontà di ricerca e di chiarimenti che spinge Janis (del suo bisnonno non si sono avute più notizie) a far riscoprire quei terreni, a coinvolgere un intero paese, a chiudere un finale con la timida processione delle donne che fa tanto “quarto stato” ridotto all’essenziale e con quei corpi ritrovati. Janis, nella scrittura spudorata dell’autore, lega il nucleo centrale alla cornice: che tuttavia rimangono totalmente chiusi in una area tutta propria, con un filo spinato che nessuno è in grado di tagliare. Neppure il migliore dei registi. “Madres paralelas” appare così sbilanciato e slegato, annacquato in un doppio intento, l’uno a guardare l’altro con aria sbalordita e confusa, non privandosi neppure di scivoloni come gli attimi di passione che avvolgono le due donne. È ancora una volta l’universo femminile, quello che da sempre e più interessa il regista, ma questa volta slabbrato, con un che di macchinoso e di falsamente ricercato, imposto, program che mina anche quei momenti di emozione che – in altre occasioni – ci hanno fatto amare il cinema di Almodòvar.

La Regione avvia uno screening sull’epatite C

Dal 15 novembre 2021 al 28 febbraio 2022, la Regione Piemonte avvierà sul proprio territorio uno screening sperimentale sulla popolazione generale per la ricerca del virus dell’epatite C.

In ognuna delle cinque Asl (Città di Torino, To3, Cn1, Alessandria e Vercelli) individuate sulla base di criteri di rappresentatività delle diverse caratteristiche della popolazione piemontese, verranno eseguiti appositi test salivari su un campione di 250 cittadini nati tra il 1969 e il 1989.

«L’obiettivo – spiega l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, oltre che interrompere la circolazione del virus, impedendo nuove infezioni».

L’iniziativa rientra nel piano di screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV per il quale sono stati assegnati a favore delle Aziende sanitarie locali del Piemonte oltre 5 milioni e mezzo di euro.

Per l’effettuazione dei test, le Asl individueranno dei centri prelievo/hub vaccinali/hot spot tamponi o altro idoneo luogo, presso i quali proporre agli utenti la partecipazione volontaria allo screening, mediante la presentazione di una informativa e la raccolta del consenso informato.

Una volta effettuato il test, le informazioni del soggetto e il risultato verranno registrati sull’apposita scheda prevista dal Ministero della Salute.

L’esito del test verrà comunicato all’interessato e, in caso di confermata positività, la consegna del risultato avverrà previo colloquio con il personale sanitario, durante il quale saranno fornite le informazioni necessarie per l’eventuale trattamento e per le misure di prevenzione, indicando le strutture di presa in carico presso un centro specializzato, al fine di proseguire gli accertamenti diagnostici (stadiazione della patologia) e di avviare prima possibile, qualora  eleggibile al trattamento, l’opportuna terapia, secondo le modalità organizzative individuate dalle singole Asl.

In caso di HCV-RNA negativo, non verrà effettuato ulteriore accertamento.

Impazza il calciomercato di gennaio

È tempo di Nazionale Italiana di calcio!…ma intanto impazza il calciomercato di gennaio anche per Juve e Toro.Nella sessione invernale che andrà dal 3 al 31 gennaio 2022 le 2 squadre torinesi faranno il possibile per puntellare i rispettivi organici con acquisti mirati e cessione degli esuberi.In casa granata andranno via in 6 a titolo definitivo:Izzo,Baselli,Rincon,Edera,Verdi e Zaza.Arriveranno il difensore centrale Kumbulla dalla Roma che lo ha messo fuori rosa,poi un trequartista:il russo dell’Atalanta Miranchuk è monitorato ma la vera alternativa è lo svincolato Gaston Ramirez,In entrambi i casi tanta qualità.In casa bianconera servono 2 innesti:un centrocampista di grande qualità ed un attaccante che si avvicini a segnare almeno al 50% di Ronaldo.I nomi sono top secret mentre si sa perfettamente chi farà le valigie:Ramsey che verrà regalato pagando anche 2/3 del suo super stipendio e Rabiot che non rientra più nei piani di mister Allegri

Enzo Grassano