ilTorinese

La Buona Destra: Sanità piemontese in sofferenza

A causa dell’attuale ondata di contagi, continua la grave sofferenza del Sistema Sanitario Regionale che si ripercuote su un sempre crescente numero di strutture ospedaliere riconvertite che portano all’impossibilità di diagnosi e cura per i pazienti con patologie diverse dal Covid.

“Da settimane il nostro Sistema Sanitario è in grave difficoltà, e come denunciato più volte da Assomed e Nursind, il personale si ritrovanell’impossibilità di garantire adeguata assistenza ai pazienti non
affetti da Covid”, così Claudio Desirò Coordinatore Regionale Buona Destra Piemonte, “L’aumento dei posti letto per pazienti Covid basso intensivi, annunciato ieri dall’Assessore Icardi, permetterà alla nostra Regione di non essere declassata in fascia arancione, ma non porterà ulteriori benefici a tutti quei pazienti che si vedono rimandare interventi, visite specialistiche ed esami ospedalieri, per patologie croniche o acute non connesse alla pandemia”.

“Nel corso dell’ultimo anno e mezzo non si è provveduto ad interventi strutturali che permettessero alla nostra Regione di poter
affrontare in modo più sereno un’ulteriore ondata ampiamente prevedibile”, continua Desirò, “le carenze di personale non sono
state adeguatamente coperte ed i posti letto, anche attraverso accordi con la sanità privata, vengono aumentati solo oggi per evitare la nuova
e più restrittiva colorazione”.

“In questi giorni”, conclude Desirò, “si è aggiunta la tegola dei Pronto Soccorso, ingolfati di pazienti che attendono anche giorni prima di trovare un posto letto per un ricovero ordinario”.

Secondo la Buona Destra del Piemonte, ritrovarsi in queste condizioni di estrema difficoltà dopo due lunghi anni di emergenza sanitaria, non
può essere considerato accettabile. L’auspicio è che nei prossimi mesi si mettano in atto quelle misure necessarie affinché, in caso di nuove ondate il nostro Sistema Sanitario possa reggere in condizioni di minor stress, assicurando l’Assistenza Sanitaria a tutti i cittadini piemontesi che in questi mesi si sono dimostrati tra i più sensibili e disponibili ad aderire copiosamente alla campagna vaccinale.

Ambientalisti preoccupati per gli inceneritori

“Siamo preoccupati per l’incremento del numero di impianti di trattamento dei rifiuti in Piemonte e per l’ipotesi di nuovi termovalorizzatori.

Chiediamo che su questo tema si effettui una pianificazione regionale, attraverso la definizione di un nuovo piano regionale sui rifiuti, considerando i bisogni reali dei territori, senza lasciare all’imprenditoria privata la programmazione degli impianti”. Così ha affermato Daniele Gamba di Legambiente Biella durante l’audizione svolta in Quinta Commissione (Ambiente), della Regione presieduta da Angelo Dago. L’audizione ha espresso la posizione di una serie di associazioni ambientaliste del nord-est e sud-est del Piemonte e precisamente Pro Natura Piemonte, Rifiuti Zero Piemonte, Legambiente del Vercellese e della Valsesia, Italia Nostra Vercelli e Biella, Lipu Biella-Vercelli, Legambiente Dora Baltea, Associazione culturale Valledora, Associazione CARP Novara, Associazione Semi di serra, Comitato Salussola Ambiente è futuro, SOS Santhià, Comitato AST Lozzolo, Comitato Lago di Viverone, Legambiente Ovadese Valli Orba e Stura, Legambiente Val Lemme e Comitato Torrente Orba.

Le associazioni hanno manifestato contrarietà in merito all’ipotesi di realizzazione di un inceneritore con recupero energetico nel territorio di Novi ligure che, secondo gli auditi, sarebbe stato annunciato dall’assessore regionale all’Ambiente e rispetto a un inceneritore a Cavaglià, nel Biellese, proposto con un progetto già avviato dall’azienda multiutility A2A. “È necessario che sia seguito l’iter corretto, ovvero che sia la pianificazione regionale a valutare le effettive necessità impiantistiche, partendo dalla Vas e attraverso un percorso ad evidenza pubblica”, aggiunge Gamba, che sottolinea come l’attuale Piano regionale di gestione dei rifiuti non preveda la realizzazione di ulteriori impianti di incenerimento e recupero energetico. Inoltre, le associazioni ambientaliste precisano che il Piemonte dovrebbe soprattutto agire sulla riduzione nella produzione di rifiuti, mentre gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dal legislatore dal 2012 non sono mai stati raggiunti in Piemonte.

Anna Andorno del Movimento Valledora ha illustrato le criticità di un ristretto territorio al confine fra le province di Biella e Vercelli, dove già insistono numerose discariche, nate dalla trasformazione di ambienti di cava: “l’inceneritore di Cavaglià andrebbe a inserirsi in un’area dove c’è già una forte pressione di impianti di gestione dei rifiuti. Ci sentiamo colonizzati dalle imprese che pianificano al posto del pubblico e stiamo toccando con mano un problema che non è solo ambientale ma anche economico, per un’area a forte vocazione agricola”.

Da Piero Mandarino del circolo Legambiente della Val Lemme sono invece state espresse forti perplessità circa l’ipotesi di realizzazione di un inceneritore nel territorio di Novi ligure, fra i torrenti Orba e Scrivia, che dovrebbe servire anche per il trattamento dei rifiuti della Liguria.

Sono poi intervenuti per chiedere alcuni approfondimenti i commissari Marco Grimaldi (Luv), Sean Sacco (M5s), Giorgio Bertola (M4o), Carlo Riva Vercellotti (Fdi) e Domenico Rossi (Pd).

In chiusura il presidente Dago ha precisato che nel novembre scorso la Giunta ha approvato una delibera sui criteri di localizzazione degli impianti di gestione e smaltimento dei rifiuti, propedeutica all’approvazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, che verrà esaminato in Commissione consiliare nei prossimi mesi e sul quale le associazioni potranno esprimere le loro osservazioni.

Un anno di eventi per raccontare gli alpini

Il 2022 segna una tappa significativa nella storia degli Alpini, che festeggiano i 150 anni di fondazione del loro Corpo: il 15 ottobre del 1872, a Napoli, Vittorio Emanuele II firmava il Regio Decreto che sanciva la nascita delle prime compagnie montanare del Regio Esercito, destinate a difendere le vallate sui confini d’Italia.

Per celebrare la ricorrenza, l’Associazione Nazionale Alpini e il Comando delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano hanno promosso una serie di eventi e attività che, nell’anno, accompagneranno le penne nere in servizio ed in congedo lungo un percorso che si concluderà il 15 ottobre con una manifestazione nazionale proprio a Napoli.
Il ricco calendario (suscettibile di modifiche e rimodulazioni a causa delle normative anti Covid, che saranno ovviamente rispettate in ogni occasione) prevede appuntamenti culturali, celebrativi, addestrativi e sportivi che toccheranno numerose località italiane, concentrate ovviamente soprattutto nelle regioni alpine e, in parte, nell’Appennino.
Il primo appuntamento è previsto per venerdì 21 gennaio a Torino, nella sede della Scuola di Applicazione dell’Esercito, dove dalle 10.30, con ingresso ad inviti, verrà affrontato il tema “Diventare Alpini nell’Esercito Italiano: linee evolutive”.
Questo è il primo di un ciclo di conferenze il cui tema è “Alpini 1872/2022: le Truppe da montagna custodi della memoria, esempio di solidarietà”, organizzato da ANA e Comando Truppe Alpine dell’Esercito, in sinergia con il Centro Interuniversitario di studi e ricerche storico–militari, istituzione il cui presidente, prof. Nicola Labanca, con il dott. Filippo Masina, sta curando anche la realizzazione di un volume in lingua inglese dedicato alla storia degli Alpini. Lo stesso Labanca è con Gianni Oliva tra i relatori di Torino.
Le altre tappe del ciclo saranno a Trento (in marzo), Brescia (aprile), Vicenza (giugno), Udine (luglio) e Teramo (settembre).
Nel mese di marzo, presso il Palazzo Alti Comandi, sede del Comando Truppe Alpine, sarà possibile visitare l’esposizione di pannelli commemorativi all’interno delle sale recentemente ristrutturate per l’occasione.
Le Truppe Alpine dell’Esercito, dal 28 febbraio all’11 marzo, daranno vita a Sestriere ad un evento addestrativo complesso, che amplierà spazi e tempi della tradizionale esercitazione denominata “Volpe bianca”, dedicata al movimento ed al combattimento in montagna, mentre in aprile, a Cortina d’Ampezzo e Macugnaga (VB), coordineranno una competizione di triathlon. Quest’anno anche la tradizionale esercitazione “Vertigo”, dedicata alla dimensione militare della verticalità, a settembre, sulle Dolomiti, sarà strutturata su due settimane invece della tradizionale una.
Nel programma degli eventi 2022 rientreranno, inoltre, anche le manifestazioni per il 70° Anniversario della Brigata Alpina Taurinense.
In maggio e giugno, le Brigate alpine Taurinense e Julia organizzeranno, associandole ad eventi in loco, alcune attività di Staff Ride, ovvero ricostruzioni storico-militari con taglio addestrativo, sui luoghi di alcune grandi battaglie (es. Monte Grappa, Pal Picol, ecc.) per comprendere le ragioni che portarono i comandanti ad assumere le decisioni operative.
Tra le manifestazioni più appassionanti, nei mesi estivi verranno svolte delle ascensioni su 150 cime italiane: saranno suddivise in “extra difficili” (assegnate esclusivamente a personale altamente qualificato del Centro Addestramento Alpino), “difficili” (salite dai plotoni “alpieri”) e “facili” (salite a livello di compagnia alpini). Alle ascese difficili e facili potranno partecipare i soci ANA, a quelle facili anche il pubblico. Tra le cime che saranno raggiunte ci sono Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Gran Paradiso, Monte Matto, Punta Roma, Punta Udine, Monte Argentera, Monviso, Gran Sasso, Ortles, Cima Libera, Tofana di Rozes, Campanile dio Val Montanaia, ecc. È inoltre in fase organizzativa una spedizione alpinistica militare in Perù.
Un altro evento di elevato spessore simbolico è la Staffetta Ventimiglia-Trieste che, portando la fiaccola della pace, simbolicamente accesa durante l’Adunata Nazionale di Trento del 2018, coprirà – tra maggio e giugno – l’intero Arco alpino (con una propaggine sugli Appennini abruzzesi) e sarà affidata, in due tranches suddivise in decine di tappe, a centinaia di soldati delle due Brigate Alpine Taurinense e Julia. in collaborazione con le Sezioni ANA dei territori lungo il percorso.
In collaborazione con la Gazzetta dello Sport, poi, la presenza e la storia alpina si concretizzeranno nella tappa del Giro d’Italia tra Belluno e la Marmolada, il 28 maggio, la più impegnativa, prima della cronometro finale.
Sempre in maggio, l’Adunata Nazionale degli Alpini, che si terrà tra il 5 e l’8 a Rimini e San Marino, celebrerà con particolare solennità la ricorrenza, facendo sfilare le Bandiere di Guerra di tutti i Reparti alpini dell’Esercito.
Intense saranno anche le attività promozionali, con le Truppe Alpine direttamente coinvolte nella gestione di stand dell’Esercito a Verona e Torino. Inoltre, una ricca attività di road show (tesa a mostrare attività, dotazioni e peculiarità delle Truppe Alpine dell’Esercito) sarà concentrata nelle città sedi di Raduno di Raggruppamento dell’ANA e quindi Asiago (luglio), Ivrea (settembre), Assisi (settembre) e Lecco (ottobre), oltre che a Napoli (ottobre).
Sono numerose le attività addestrative, promozionali e sportive previste, che saranno comunicate nell’approssimarsi degli appuntamenti e serviranno per condurre verso il Military Tattoo, la grande rassegna delle Fanfare alpine, il 15 ottobre a Napoli.
Gli Alpini concluderanno il loro “150° anno” l’11 dicembre a Milano, in Duomo, celebrando la Messa di ringraziamento e di ricordo.
Alle attività per il 150° Anniversario del Corpo degli Alpini sarà dedicato il sito www.alpini150.it e a disposizione per ogni informazione ci sarà l’indirizzo mail info@alpini150.it.
“Il 2022 – ha commentato il Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, Comandante delle Truppe Alpine – si apre con rinnovate aspettative e ci auguriamo tutti di poter riavere momenti di aggregazione alpina come l’Adunata nazionale di Rimini-San Marino, ma soprattutto di vivere un nutritissimo programma di ricorrenze e festeggiamenti che ci porteranno alla importante ricorrenza dei 150 anni di fondazione del nostro glorioso Corpo il 15 ottobre”.
“Per gli alpini – ha aggiunto il Presidente nazionale dell’ANA, Ing. Sebastiano Favero – sarà un anno storicamente ricco di significati, che celebreremo mirando a trarne indicazioni con lo sguardo rivolto al futuro. Proprio per questo arricchiremo ed amplieremo l’esperienza dei Campi Scuola per i giovani, sperimentata con successo nel 2021, contribuendo così a trasmettere loro il secolare patrimonio di valori ed esperienza che ha fatto grande e unanimemente apprezzata la nostra Associazione”.

PROSSIMO APPUNTAMENTO
CONFERENZA
“Diventare Alpini nell’Esercito Italiano: linee evolutive”
Ore 10.30, Scuola di applicazione dell’Esercito, via Arsenale 22, Torino

E’ morto il musicista Gilardino, considerato erede del grande Segovia

DAL PIEMONTE

E’ morto a Vercelli Angelo Gilardino, noto chitarrista e compositore di 80 anni

Era ricoverato  all’ospedale Sant’Andrea da alcuni giorni. Conosciuto in tutto il mondo, a livello concertistico e soprattutto nell’insegnamento e nella composizione, a Roma in dicembre era stato idealmente festeggiato per i suoi 80 anni in una serata in cui era stata eseguito un Concerto composto da Gilardino durante il lockdown. Il 16 ad Asigliano in occasione Gilardino aveva ricevuto la cittadinanza onoraria. In molti lo considerano erede musicale del grande Segovia.

Parcheggiatori abusivi multati

Due sanzionati nei pressi dell’Ospedale San Giovanni Bosco

 

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Barriera Milano, insieme a personale del Reparto Prevenzione Crimine e ad operatori della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto dell’attività di “parcheggiatore abusivo” dinnanzi al nosocomio San Giovanni Bosco.

Nel corso del servizio, vengono identificate due persone: un cittadino italiano e un marocchino, entrambi con precedenti di polizia. I due soggetti vengono sanzionati per l’esercizio, senza autorizzazione, dell’attività di parcheggiatore nonché per le violazioni in materia di sicurezza delle città, con conseguente ordine di allontanamento previsto dalla norma.

Il cittadino straniero, inoltre, risulta inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.

Il cittadino italiano, invece, per gli opportuni provvedimenti viene segnalato alla locale Prefettura anche perché munito di valida patente di guida.

In un analogo servizio, svolto nel pomeriggio del giorno successivo, il cittadino italiano verrà nuovamente rintracciato nelle stesse circostanze, venendo contravvenzionato in vista di misure maggiormente afflittive.

Tenta di forzare la cassaforte davanti a un agente di polizia

Cassaforte “a tempo”

I fatti accaduti nei giorni scorsi in zona Borgo Vittoria

 

Sono da poco passate le 2 quando un poliziotto libero dal servizio nota un uomo armeggiare su un oggetto voluminoso, successivamente riconosciuto come una cassaforte, e, dopo pochi istanti, tentare di caricarlo all’interno della propria vettura.

Questi però, vistosi osservato, si interrompe e, prima di risalire a bordo dell’auto, ne copre la targa con un panno.

L’operatore contatta il 112 NUE segnalando quanto appena accaduto. Nel frattempo, vede il soggetto, un cittadino italiano di 42 anni, ritornare nei pressi della cassaforte. La presenza dell’agente, però, lo costringe nuovamente ad allontanarsi. La fuga dell’uomo sarà interrotta poco dopo all’intersezione con via Belluno, dove verrà rintracciato dagli agenti della Squadra Volante.

Perquisito il veicolo, gli operatori rinvengono un palanchino, un cacciavite ed il panno precedentemente utilizzato per occultare la targa. Inoltre, accanto alla carta di circolazione, viene scoperta una carta prepagata priva dei dati identificativi dell’intestatario.

Nel corso degli accertamenti, emergono numerosi precedenti di Polizia del quarantaduenne e la revoca della patente di guida, motivo per cui è stato denunciato.

Recuperata la cassaforte, all’interno vengono rinvenuti oltre 3500 euro in contanti e materiale cartaceo, tra cui alcune ricevute da cui è stato possibile risalire al proprietario del contenitore, gestore di un esercizio commerciale della zona.

Una volta raggiunto il locale, gli agenti constatano dapprima il danneggiamento della porta d’ingresso, poi il registratore di cassa, estratto dalla sua sede, completamente svuotato.

Il quarantaduenne viene arrestato per furto aggravato e denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e ricettazione.

Buon compleanno! Le 15 candeline di Eataly Lingotto

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IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA ITALIANA

Appuntamenti a tavola, degustazioni guidate, tour del negozio e la più grande cena di sempre per festeggiare insieme

 

Buon compleanno Eataly Lingotto! Nel gennaio del 2007 Eataly iniziava la sua avventura aprendo le porte del primo punto vendita, quello nell’ex opificio Carpano al Lingotto di Torino. Un luogo inedito dedicato alla valorizzazione e al racconto del meglio delle tradizioni enogastronomiche italiane. Da 15 anni Eataly si occupa di raccontare incredibili storie i cui protagonisti sono i produttori, i luoghi, le tradizioni e i prodotti italiani: in una parola la nostra biodiversità.

 

Fino al 6 febbraio, a scaffale e ai banchi freschi tanti sono i prodotti e le eccellenze in offerta, eccezionalmente ad 1 € o scontati fino al 50%. Ma non solo: dal 20 al 30 gennaio i clienti di Eataly Lingotto avranno l’opportunità di conoscere ancora meglio alcuni prodotti iconici. I produttori saranno presenti in negozio e offriranno degustazioni, racconto e occasioni di didattica; mentre grandi chef, rappresentanti di tradizioni e nuove tendenze, interpreteranno le migliori materie prime in cucina.

 

Gli appuntamenti a tavola

Al via, quindi, un programma di appuntamenti per festeggiare insieme. Si inizia giovedì 20 gennaio con “Terra! La cena vegetale”: un menu inedito pensato dall’Executive Chef di Eataly Lingotto Patrik Lisa, che interpreta la cucina vegetariana e a km zero: i classici plin ma anche le tagliatelle di funghi cardoncelli, passando per una personalissima versione degli involtini primavera, fino ad un goloso dolce alle mele e gelato di San Pè, tutto secondo le verdure che la stagione offre (€ 60, con vini, acqua e caffè inclusi).

Si prosegue nei giorni successivi, con grandi cuochi da tutta Italia ospiti nelle cucine di Eataly Lingotto a pranzo e cena, che proporranno a Torino per un’occasione unica alcuni dei loro cavalli di battaglia. Venerdì 21 arriva Felice a Testaccio e porta con sé i sapori romani autentici, con grandi classici come cacio e pepe, amatriciana e carciofi alla giudia. Domenica 23 ecco la tradizione marinara dell’Osteria Caserma Guelfa, da San Benedetto del Tronto: insalata di mare, maccheroncini di Campofilone allo scoglio e pescatrice in potacchio sono i protagonisti del menu speciale del giorno. E poi lunedì 24 gennaio ci sarà la pizza di Giovanni Mandara di Piccola Piedigrotta, a Reggio Emilia: fatta a partire dall’impasto per il pane, soffice e condita con materie prime d’eccellenza, come il pomodoro Corbarino, la mozzarella di Vacca Rossa, la cipolla ramata di Montoro, il guanciale sardo al mirto e altri curiosi abbinamenti. Giovedì 27 è il turno di Yoji Tokuyoshi, che riporta in città la sua Bentoteca: gli ingredienti italiani incontrano la cultura giapponese, in un mix di gusto. Si passa ai sapori toscani venerdì 28, con l’osteria Mangiando Mangiando di Firenze: chianina, ribollita e fiorentina sono le parole d’ordine. Infine, sabato 29 ecco la Puglia di Lilith, Laboratorio in masseria a Vanze, in provincia di Lecce, che farà assaggiare alcuni dei grandi classici della tradizione come orecchiette, bombette e pasticciotti.

Non può mancare anche una serata nell’Enoteca di Eataly Lingotto, la più grande della città per dimensioni e varietà, con oltre 5.000 etichette e più di 35.000 bottiglie a disposizione. Sabato 22 gennaio dalle ore 19 ci sarà una grande degustazione, con alcuni tra i migliori produttori di vini di montagna: da Cavit a Le Cretes, passando per Favaro, Franz Haas, Cave du Vin Blanc, Dirupi e molti altri. In accompagnamento le tapas pensate per l’occasione dagli chef di Eataly, oppure le proposte della cucina di Giù da Guido, il nuovo locale della famiglia Alciati (evento su prenotazione – carnet da 6 calici a 30€ e da 3 calici a 18€).

Attenzione particolare verrà riservata alle famiglie e ai bambini: dal 20 al 30 gennaio tutti i bimbi fino ai 6 anni sono ospiti di Eataly a pranzo e cena e ci saranno anche menù speciali per i più grandi. E domenica 30 gennaio gran finale con la possibilità di concludere il pasto nei Ristoranti con il Tiramisù Eataly che verrà proposto in offerta libera (a partire da 2 euro). Tutto il ricavato verrà devoluto al progetto “Orti in Africa” della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.

 

“Cuciniamo l’Italia”, la più grande cena di sempre

Da segnare in agenda l’appuntamento di mercoledì 26 gennaio con la più grande cena di sempre, “Cuciniamo l’Italia”. In cucina chef provenienti da tutte le regioni d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Calabria, isole comprese, per compiere un viaggio di gusto tra le tipicità del territorio, ricette della tradizione ma anche rielaborazioni contemporanee. Protagonisti saranno 26 chef e i loro piatti: stelle Michelin, giovani promesse, esperti cucinieri e osti. Ognuno di loro sceglierà i prodotti per il menu direttamente la mattina stessa della cena tra le eccellenze di stagione del Mercato di Eataly Lingotto: ne nascerà un menu a sorpresa con piatti per tutti i gusti, uno spaccato delle cucine regionali d’Italia frutto dell’estemporaneità, di diverse storie ed esperienze degli chef stessi. Un’incredibile maratona di piatti, accompagnata dai migliori vini selezionati dai Cantinieri dell’Enoteca di Eataly e dalle birre Baladin, in una serata ricca di intrattenimento e musica, grazie anche alla presenza della Bandakadabra, per celebrare insieme questo 15° compleanno. Ecco l’elenco completo degli chef per ogni regione:

Valle D’Aosta

  • Sabrina Salussolia – Trattoria di Campagna, Sarre (AO)

Piemonte

  • Federico Zanasi – Condividere, Torino
  • Giuseppe Rambaldi – Cucina Rambaldi, Villar Dora (TO)

Liguria

  • Antonio Buono – Casa Buono, Trucco (IM)

Lombardia

  • Stefano Baiocco – Villa Feltrinelli, Gargnano (BS)

Veneto

  • Marco Bravetti – Tocia! Cucina e Comunità, Venezia
  • Andrea Rossetti – Antico Veturo, Trebaseleghe (PD)

Friuli Venezia Giulia

  • Stefano Basello – Al Fogolar 1905, Udine

Trentino Alto Adige

  • Simone Cantafio – La Stüa de Michil, Corvara in Badia (BZ)

Emilia Romagna

  • Daniele Bendanti – Oltre, Bologna
  • Giuseppe Gasperoni – Il Povero Diavolo, Poggio Torriana (RN)

Toscana

  • Lorenzo Barsotti – La Sosta dei Cavalieri, Pisa

Marche

  • Gabriele Eusebi – Cuoco Delle Lettere, Belmonte Piceno (FM)

Umbria

  • Giulio Gigli – Une, Capodacqua (PG)

Lazio   

  • Salvatore Tassa – Colline Ciociare, Acuto (FR)

Abruzzo

  • Mattia Spadone – La Bandiera, Civitella Casanova (PE)

Molise

  • Marco Pasquarelli – Il Tartufo, Castel del Giudice (IS)

Puglia

  • Vincenzo e Francesco Montaruli – Mezza Pagnotta, Ruvo di Puglia (BA)

Campania

  • Giuseppe Iannotti – Kresios, Telese (BN)
  • Franco Pepe – Pepe in Grani, Caiazzo (CE)

Basilicata

  • Michele Castelli e Virginia Caravita – Dimora Ulmo, Matera

Calabria

  • Luca Abbruzzino – Abbruzzino, Cava-cuculera Nobile (CZ)

Sicilia

  • Corrado Assenza – Caffè Sicilia, Noto (SR)

Sardegna

  • Dario Torabi – Old Friend Bistrot, Cagliari

“Cuciniamo l’Italia” è un evento organizzato da Fausto Fratti / Scorticata Eventi per Eataly Torino. Su prenotazione al prezzo di € 110, comprensivo di vini, birre, acqua e caffè.

 

Esperienze e corsi

Non mancheranno le attività didattiche: d’altronde una delle anime di Eataly sin dalla sua nascita è proprio la didattica, con l’obiettivo di rendere più consapevoli i consumatori e di scoprire la cultura enogastronomica in tutti i suoi aspetti. Ecco allora in programma incontri con i produttori, con degustazioni guidate ma anche corsi di approfondimento su alcune produzioni enologiche e brassicole. E poi l’Eataly Tour: un tour degustazione dedicato a chi non vuole perdere l’occasione di visitare il primo Eataly in assoluto, per vivere un’esperienza sensoriale a 360°! Un viaggio alla scoperta delle eccellenze della biodiversità italiana, con 15 golose degustazioni itineranti. Dalla Panetteria all’Enoteca, passando per i reparti freschi, il laboratorio di produzione dal vivo della pasta fresca, il Caseificio: queste e molte altre saranno le tappe dell’Eataly Tour, in programma sabato 22, martedì 25 o sabato 28 gennaio (evento su prenotazione, prezzo al pubblico € 15).

 

Per consultare il programma completo: www.torino.eataly.it

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti. Eventuali modifiche del programma o cancellazioni verranno comunicate e gestite prontamente.

 

Covid, il bollettino di sabato 15 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.350 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12.594 dopo test antigenico), pari al 13,5% di 106.488 tamponi eseguiti, di cui 93.324 antigenici. Dei 14.350 nuovi casi gli asintomatici sono 10.410(72,5%).

I casi sono così ripartiti: 11.837 screening, 1834 contatti di caso, 679 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 689.079, così suddivisi su base provinciale: 56.998 Alessandria, 32.291 Asti, 24.425 Biella, 96.505 Cuneo, 53.550 Novara, 354.856 Torino, 24.124 Vercelli, 25.694 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.287 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 17.349 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 146(-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.938(+ 8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 162.889

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.933.092( + 106.488 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.268

Sono 228 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.268 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.620 Alessandria, 744 Asti, 460 Biella, 1.505 Cuneo, 981 Novara, 5.874 Torino, 567 Vercelli, 394 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 123 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

511.838 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 511.838 (+ 12.206 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 43.957 Alessandria, 25.289 Asti, 17.554 Biella, 72.817 Cuneo, 42.633 Novara, 264.756 Torino, 17.882 Vercelli, 19.480 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.908 extraregione e 5.562 in fase di definizione.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 15 gennaio 2022.

Da domenica stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi

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La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.

«Per la prevenzione degli incendi – sottolinea l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi – è fondamentale prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole. Ogni cittadino può essere parte attiva nella difesa del territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise tutti possiamo contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo agli operatori di intervenire con tempestività».

Nei periodi di massima pericolosità sono vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

Il Sistema Antincendi Boschivi AIB della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni di rischio. «Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore Gabusi – va agli oltre 5000 volontari organizzati in 217 squadre che costituiscono il corpo Antincendi Boschivi regionale e che proteggono ogni giorno i nostri territori e le nostre comunità con un impegno e una capacità la cui eccellenza è riconosciuta in tutta Italia».

Canone Rai ed esenzione 2022, chi la deve richiedere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Canone Rai, le esenzioni del 2021 non valgono più: chi ne ha diritto deve presentare apposita domanda per non pagare la tassa sulla tv. Il canone Rai verrà eliminato definitivamente dalla bolletta della luce a partire dal 2023. Per quest’anno continueremo dunque a pagare i 90 euro annui del canone nella bolletta elettrica. Chi ha diritto all’esenzione, dovrà fare una nuova richiesta entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento per un esonero completo per tutto l’anno.

L’esenzione del canone RAI è regolata da precise disposizioni consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, per evitare l’addebito diretto in bolletta, i contribuenti titolari di un’utenza elettrica ad uso residenziale possono dichiarare che non è presente alcuna televisione, propria o di un componente della famiglia anagrafica, in nessuna delle abitazioni in cui è attiva l’utenza elettrica a loro intestata. Per farlo, basta scaricare a questo indirizzo Schede – Canone TV – Dichiarazione sostitutiva – Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it) il modulo per la dichiarazione sostitutiva compilato nelle sue parti e sottoscritto dovrà essere inviato utilizzando una delle seguenti modalità:  tramite l’applicazione web presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate,  attraverso gli intermediari abilitati, per posta elettronica certificata all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it, entro gli stessi termini previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia per le altre modalità di invio (plico raccomandato senza busta o invio telematico) purché la dichiarazione stessa sia sottoscritta mediante firma digitale, coerentemente con quanto previsto dagli articoli 48 e 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale), o in alternativa  in forma cartacea, mediante spedizione a mezzo del servizio postale all’Ufficio Canone TV – c.p.22 Torino – per plico raccomandato senza busta unitamente a copia fronte e retro di un valido documento di riconoscimento. Chi dovesse decidere di inviare la dichiarazione sostitutiva a mezzo del servizio postale si consiglia di conservare sempre una copia della dichiarazione inviata e della ricevuta di invio e di avvenuta ricezione.

Viepiù, con lo stesso modello, i contribuenti titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale possono certificare la non detenzione, in nessuna delle abitazioni dove è attivata l’utenza elettrica ad essi intestata, di un ulteriore apparecchio televisivo oltre a quello per cui è stata precedentemente presentata una denunzia di cessazione dell’abbonamento televisivo per suggellamento, da parte del titolare o dei loro familiari.

Il modello può essere utilizzato anche da un erede per dichiarare che nell’abitazione in cui l’utenza elettrica è ancora temporaneamente intestata a un soggetto deceduto, non è presente alcun apparecchio TV.

L’istanza (da ripresentarsi ogni anno) va inviata: dal 1° febbraio 2022 al 30 giugno 2022 esonera dall’obbligo del pagamento del canone per il secondo semestre dello stesso anno;dal 1° luglio 2022 al 31 gennaio 2023 esonero dall’obbligo del pagamento per l’intera annualità 2023.

Possono, previa richiesta, ottenere l’esonero dal pagamento del canone Rai 2022 coloro che hanno compiuto 75 anni e: non convivono con altri soggetti, diversi dal coniuge o dal soggetto unito civilmente, titolari di reddito proprio, eccezion fatta per collaboratori domestici, colf e badanti; possiedono un reddito annuo (considerando anche quello del coniuge o del soggetto unito civilmente) non superiore a 8 mila euro.

Ai fini dell’agevolazione rileva il reddito registrato nell’anno precedente quello in cui si intende fruire dell’esonero, imponibile ai fini fiscali e risultante dalla dichiarazione dei redditi. Ad esempio redditi relativi al periodo di imposta 2021 per accedere all’esonero nel 2022.

Una volta inviata la dichiarazione non sarà necessario trasmetterla per le annualità successive, a patto che il contribuente mantenga i requisiti di spettanza.

Sono esentati dal pagamento del canone tv, per effetto di convenzioni internazionali: gli agenti diplomatici, ai sensi dell’articolo 34 della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961; i funzionari o gli impiegati consolari, ai sensi dell’articolo 49 della Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963; i funzionari di organizzazioni internazionali, esenti in base allo specifico accordo di sede applicabile; i militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia, ai sensi dell’articolo 10 della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.itcompilando l’apposito format.