ilTorinese

Anche in Piemonte i gazebo referendari di Avs

A meno di due mesi dal voto, sabato 12 e domenica 13 aprile, in tutta Italia, Alleanza Verdi e Sinistra ha organizzato i “gazebo referendari” per far conoscere le buone ragioni dei 5 Sì:

* 1. Per un lavoro tutelato: SÌ all’abolizione delle norme del Jobs Act che impediscono la reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo.
* 2. Per un lavoro dignitoso: SÌ all’eliminazione del tetto massimo agli indennizzi per i licenziamenti nelle piccole aziende, affinché il giudice possa stabilire un giusto risarcimento.
* 3. Per un lavoro stabile: SÌ alla cancellazione della liberalizzazione dei contratti a termine, per contrastare il precariato.
* 4. Per un lavoro sicuro: SÌ alla reintroduzione della responsabilità solidale negli appalti, affinché le aziende committenti non possano sottrarsi alle proprie responsabilità in caso di infortuni o malattie professionali.
* 5. Per il diritto alla cittadinanza: SÌ al ripristino del requisito dei 5 anni di residenza legale continuativa per ottenere la cittadinanza italiana, cancellando l’ingiusto innalzamento a 10 anni.

Questi referendum rappresentano una battaglia di civiltà e giustizia sociale.

Per questo anche in Piemonte i e le militanti di Avs saranno in 20 piazze in tutta la Regione con i “gazebo referendari” per spiegare che con “5 Sì la tua rivoluzione inizia così”!

Le nostre strutture territoriali stanno aderendo, inoltre, ai comitati unitari per i Sì a tutti e 5 i referendum e saremo presenti alle diverse iniziative che, da qui all’8 giugno, si svolgeranno in tutto il Piemonte.

La segretaria di Sinistra Italiana Piemonte
Alice Ravinale

I co portavoce di Europa Verde Piemonte
Arianna Nardon
Mauro Trombin

Di seguito i “gazebo referendari” del prossimo week end in tutta la regione

SABATO 12 APRILE

Torino (TO): Mercato di Corso Racconigi, dalle 9:30 alle 13
Torino (TO): Mercato di Piazza Madama Cristina, dalle 9:30 alle 13
Carmagnola (TO): Mercato di Piazza Martiri, dalle 9:30 alle 12:30
Castellamonte (TO): Piazzale Pietro Nenni, dalle 9:30 alle 13
Chieri (TO): Mercato di Piazza Dante, dalle 9:30 alle 12:30
Chivasso (TO): Mercato di Piazza D’armi, dalle 9:30 alle 12
Moncalieri (TO): Piazza Vittorio Emanuele II, dalle 10 alle 17
Nichelino (TO): Mercato di Via 1° Maggio, dalle 9:30 alle 12:30
Pinerolo (TO): Piazza Facta, dalle 10 alle 12
Settimo T.se (TO) Piazza del mercato dalle 9.30 alle 13.30
Venaria (TO): Mercato di Piazza Alcide De Gasperi, dalle 9 alle 12
Biella (BI): Piazza Santa Marta, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18
Bra (CN): Via Cavour, dalle 16:30 alle 19
Saluzzo (CN): Porta Santa Maria, dalle 8:30 alle 13
Novara (NO): Piazza delle Erbe, dalle 10 alle 18
Verbania (VB): Piazza San Vittore, dalle 9 alle 14:30
Vercelli (VC): piazza Cavour, dalle 9 alle 19

DOMENICA 13 APRILE

Alessandria (AL): Piazzetta della Lega, dalle 10 alle 13
Novara (NO) Piazza delle Erbe, dalle 10 alle 18
Cuorgnè (TO): Piazza Martiri della Libertà, dalle 9 alle 13
Collegno (TO) dalle 15 alle 18 Parco Dalla Chiesa
Cs Alleanza Verdi e Sinistra

La prevenzione del tumore del colon-retto, incontro al Koelliker

Proseguono gli appuntamenti de “I Giovedì della Prevenzione” all’Ospedale Koelliker di Torino: il 17 aprile l’attenzione sarà rivolta alla prevenzione del tumore del colon-retto, una delle neoplasie più diffuse, ma anche tra le più prevenibili con controlli adeguati.

 

La prevenzione del tumore del colon-retto è fondamentale per la salute di ogni persona: sottoporsi a screening regolari consente di individuare eventuali anomalie in fase iniziale, aumentando significativamente le possibilità di trattamento efficace e meno invasivo.

 

Durante l’incontro del 17 aprile, l’equipe di gastroenterologia, dietologia e chirurgia del Koelliker guiderà i partecipanti in un momento di confronto e informazione sull’importanza dello screening, le visite consigliate e le buone abitudini quotidiane per il benessere intestinale.

Sarà anche un’occasione per chiarire dubbi, sfatare falsi miti e comprendere quando è opportuno rivolgersi a uno specialista.

In Italia, il tumore del colon-retto rappresenta una delle principali cause di morte oncologica, ma grazie alla prevenzione è possibile ridurre drasticamente il rischio. Partecipare agli incontri de “I Giovedì della prevenzione” offre l’opportunità di acquisire conoscenze utili, confrontarsi con medici esperti e prendersi cura in modo consapevole della propria salute.

 

Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web dell’ospedale:

https://www.osp-koelliker.it/eventi-koelliker/i-giovedi-della-prevenzione

 

L’ospedale Koelliker di Torino ha dato vita a “I giovedì della prevenzione”: un calendario di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, per accendere un riflettore e fare chiarezza sulle più comuni patologie che possono colpire adulti e bambini: dal mal di schiena all’obesità, dai disturbi della tiroide alle patologie legate al fumo… e poi ancora Alzheimer, psoriasi, diabete, febbre nei bambini, prevenzione delle malattie ginecologiche e del cavo orale. La direzione dell’ospedale e i suoi professionisti sanno bene che la prevenzione e la diagnosi precoce, unitamente ad un corretto stile di vita, sono fondamentali per il successo nella lotta contro patologie anche molto importanti.

 

PROSSIMI INCONTRI:

22 maggio: Tiroide e Diabete
19 giugno: Mal di schiena e scoliosi
17 luglio: Obesità
18 settembre: Alzheimer

Ventinovesima edizione di Giocateatro Torino, il festival delle nuove generazioni

 

Da lunedì  14 a mercoledì 16 aprile la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani  di Torino ospiterà la  ventinovesima edizione di Giocateatro Torino, Festival di Teatro per le nuove generazioni.

“La rassegna rappresenta un’occasione preziosa per il pubblico, operatori e artisti  di incontrarsi e confrontarsi su dove si stia dirigendo il teatro Ragazzi – dichiara Emiliano Bronzino, direttore artistico e progettuale della Fondazione TRG. “Il festival vuole essere uno spazio di dialogo intergenerazionale,  un momento di crescita, riflessione  e cura, dedicato a plasmare il presente e il futuro del teatro per le nuove generazioni. 

La Fondazione TGR prosegue il suo impegno  nell’individuare e valorizzare la creatività emergente rivolta alle nuove generazioni.  Per questo motivo la selezione degli spettacoli avviene attraverso una call nazionale, con l’obiettivo di intercettare nuove produzioni e nuovi artisti e molti sono i partner che collaborano a questo percorso. Tra questi il progetto BUGs, che in questa edizione torna con una nuova produzione,  e Scenario Infanzia e Adolescenza, di cui abbiamo sostenuto una delle campagne menzionate. Il festival non solo accoglie l’eccellenza delle compagnie storiche  ma si propone anche come spazio di scoperta per nuove realtà”.

Nell’ambito dell’edizione di Giocateatro Torino in tre giorni si terranno quindici spettacoli innovativi e coinvolgenti, in grado di fondere tradizione e modernità, arte e tecnologia e di affrontare temi di grande attualità,  esplorando questioni rilevanti per la società contemporanea,  stimolando riflessioni e offrendo  punti di vista nuovi su tematiche cruciali del nostro tempo.

Innovazione e Tecnologia, la fusione tra il mondo digitale e la tradizione, come nelle avventure smart di “Come cucinare uno smartphone”, nelle reinterpretazione di classici intramontabili di Aiaai Pinocchio! E nel mondo distopico di ‘It’s a match!’

Ambiente e sostenibilità è la sezione che affronta la crisi climatica, la tutela della natura e l’urgenza di una maggiore consapevolezza ecologica, temi centrali in spettacoli come “Babù e il bosco di profumi”, “Il respiro del mondo” e “Il ghiacciaio Anselmo ha caldo”.

Miti e Rinascita, la riscrittura di leggende e fiabe tradizionali rivisitate in chiave moderna, per stimolare il percorso di crescita e trasformazione personale, come in “Il contrario di me”, “Iliade” ”Orfeo ed Euridice”, “Cappuccetto rosso nella pancia del lupo”.

Identità e Comunità. La scoperta di sé e il valore comunitario, esplorati attraverso storie che mettono in luce il potere della collaborazione e della diversità in “Il bosco delle storie di Natale”, “La chiave a triangolo” e “Le case che siamo”.

Dalla scuola all’orto: nasce lo spazio educativo di via Zandonai

E’ stato un giorno speciale per le tante bambine e bambini che hanno partecipato all’inaugurazione degli orti educativi di via Zandonai a Torino.

Un evento che ha ridato vita a un’area che, dopo la demolizione dell’ex scuola per infermieri, era rimasta per alcuni anni in disuso e che da oggi torna a disposizione della comunità, con un focus speciale sui più giovani che potranno utilizzare questo spazio per attività educative legate alla natura e all’ambiente.

L’iniziativa, promossa dall’assessorato alle Politiche educative, è frutto di un percorso partecipato con il territorio, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche per l’ambiente e la Circoscrizione 6. Dopo la pulizia dell’area avvenuta nel 2023, il progetto ha preso forma a partire dalla primavera scorsa, grazie al contributo attivo dei “giovani giardinieri”, gli alunni della Scuola Primaria Carlo Levi dell’Istituto Comprensivo Bobbio Novaro.

Questa mattina i bambini, accompagnati dalle istituzioni locali, hanno così inaugurato l’orto in cassetta da loro stessi creato, trasformando un angolo della città in uno spazio verde dedicato all’apprendimento.

Ma le novità non finiscono qui: in autunno nell’area verranno infatti installate alcune colonnine per la ricarica delle auto elettriche, rendendola così uno spazio legato non solo all’apprendimento, ma anche all’innovazione e alla responsabilità ambientale.

TORINO CLICK

Al castello di Agliè la mostra “Nobili tappeti”

Testimonianze d’arte tessile orientale tra XVI e XIX secolo di collezioni private

Al castello di Agliè viene ospitata fino al 4 maggio prossimo una mostra curata da Luca Emilio Brancati  dal titolo “Nobili tappeti. Testimonianze d’arte tessile orientale tra XVI e XIX secolo da collezioni private”, ideata e prodotta in collaborazione  con il Rotary Club Cuorgnè e Canavese e con la galleria Mirco Cattai.

Curatore della mostra è il professor Luca Emilio Brancati del Dipartimento di Storia dell’arte dell’Università di Torino e coordinatore nella scelta delle opere da esporre il noto antiquario del settore Mirco Cattai, insieme al socio rotariano Gianni Sella, in collaborazione quanto la mostra rappresenta l’evento celebrativo del quarantennale della fondazione del RC Cuorgnè e Canavese.

Si tratta ei una straordinaria esposizione di tappeti orientali rari, provenienti dalla Persia, Anatolia e Caucaso e rappresenta un’occasione unica per immergersi nella bellezza e nell’arte tessile orientale, con un’accuratezza nella selezione di opere che narrano secoli di tradizione e maestria.

La mostra si apre nel grande salone di ingresso al castello con una sezione dedicata a esemplari provenienti dall’area di Tabriz, territorio montagnoso nel nord ovest persiano, all’incrocio delle rotte commerciali verso la Russia. Questi tappeti erano molto richiesti nell’Ottocento dal mercato americano ed europeo, prevalentemente in seta, materiale che giungeva dalla Cina e dall’India. Nella sala d’aspetto è esposto un gra de tappeto che appartiene al villaggio di Bacshaiesh, di grandissime dimensioni. Nella galleria Le Tribune prosegue il percorso espositivo dove si incontra un primo nu Leo di tappeti provenienti dall’Anatolia occidentale e risalenti al 500 e 600, di provenienza di Ushak. Giunsero nelle corti europee esportati in epoca ottomana da mercanti genovesi e veneziani, gli stessi che compaiono nei dipinti di Tintoretto e Lorenzo Lotto. Vi è anche un esemplare appartenente alla collezione della Fondazione Francesco Federico Cerruti, oggi inserita nel polo museale del Castello di Rivoli. Non mancano tappeti presenti sempre nella galleria come transilvani . Si tratta di un nucleo di esemplari che provengono dalle chiese della omonima Regione della Romania. Decorazioni geometriche a stella o a raggiera, sono tipiche dei tappeti provenienti dai villaggi, costituiti da lane più pesanti e da colori vivaci e contrastanti.

Durante tutto il periodo di apertura della mostra, giovedì 17 aprile alle ore 15, si terrà una visita con laboratorio didattico per famiglie, dal titolo “Trame di colore”, che consentirà di scoprire segreti dell’arte e i colori di tappeti. L’attività è prevista nell’ingresso al castello.

Info: prenotazione obbligatoria su drm-pie.aglie.sed@cultura.gov.it

Castello di Agliè- piazza Castello 1

Da lunedì a domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19. Martedì chiuso

Info:0124 330102

Mara Martellotta

Il Gianduiotto Croissant, la nuova golosa creazione del Pastry Chef Maicol Vitellozzi

Il Gianduiotto diventa croissant. L’iconico cioccolatino a forma di prisma, il simbolo più dolce ed apprezzato di Torino, il cui impasto unico ed inconfondibile a base di cacao e nocciola ha conquistato il palato di milioni di persone in giro per il mondo, ha ispirato il noto Pastry Chef Maicol Vitellozzi che, in omaggio alla città della Mole, ha realizzato un’originale e suggestiva creazione: il Gianduiotto Croissant.

Volevamo omaggiare Torino – spiega Vitellozzi -, la città che ci ospita da più di 10 anni e che ha saputo ispirarci con la sua cultura, la sua tradizione dolciaria e il celebre cioccolato gianduja, simbolo di eleganza e gusto raffinato, così è nato il Gianduiotto Croissant”.

Vitellozzi che con Francesca Corbo è titolare della bakery Maicol – Croissant Pane Pasticceria di via San Tommaso 27c, in centro Torino, non è nuovo a queste inedite e particolari creazioni. I suoi croissant atipici lo hanno reso famoso, in particolare i celebri Crubik a forma cubica e il Pianeta a forma sferica. “L’obiettivo – sottolineano i due Pastry Chef – è quello di proporre qualcosa di nuovo e di unico, che vada oltre la semplice soddisfazione del palato e che lasci un’impressione duratura”.

Con il Gianduiotto Croissant – proseguono Vitellozzi e Corbo – abbiamo dato al cioccolatino tipico torinese ciò che normalmente non ha, ossia una croccantezza esterna, conferita dalla finissima pasta del croissant, che esalta ed arricchisce il suo cuore morbido e goloso”.

Difficile resiste, quindi, all’abbraccio goloso tra il cuore morbido di gianduia – realizzato con la crema spalmabile prodotta nel laboratorio della pasticceria Maicol – e la pasta di croissant laminata con una tecnica crociata, che dona all’esterno una croccantezza irresistibile ed amplifica, al contempo, le sorprendenti sensazioni generate da questo speciale e imperdibile Gianduiotto Croissant.

di Alessandro Sartore

Nuova chiesa a La Loggia

Sabato 12 aprile, a partire dalle ore 15, il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino, presiederà il rito di consacrazione della nuova chiesa succursale “Mater Amabilis” di La Loggia. Il rito culminerà con la celebrazione della Santa Messa. Con una capienza di 240 posti la chiesa è dotata di un ampio sottochiesa che costituirà un luogo di servizio e accoglienza per la comunità e in particolare per i giovani. Particolare attenzione è stata posta agli aspetti ambientali ed energetici. All’interno della chiesa si trova un bene prezioso per La Loggia: la statua della Madonna con bambino dello scultore casalese Leonardo Bistolfi. “Proprio in questo periodo di difficoltà e durezza del vivere, osserva il parroco don Ruggero Marini, consideriamo questa opera un segno di speranza, fiducia e solidarietà”. La fotografia della chiesa è di Mihai Bursuc (La Voce e il Tempo)
 fr

Al MAO l’antico Giappone dei “venditori di fiori” raccontato da Linda Fregni Nagler

“Hanauri”

Fino al 4 maggio 2025

In una suggestiva atmosfera d’altri mondi e remote culture, si inserisce il nuovo progetto espositivo “Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori” realizzato – all’interno del programma di riallestimento della “Galleria Giapponese” delle  collezioni permanenti – dal “MAO” di Torino e dedicato alla creatività, in ambito fotografico, dell’artista svedese (residente a Milano) Linda Fregni Nagler, già ospite del “Museo” di via San Domenico, nello scorso novembre con la performance “Things that Death Cannot Destroy”. L’evento espositivo, aperto al pubblico fino a domenica 4 maggio 2025, prende spunto e curioso stimolo dal meticoloso approccio di selezione, rielaborazione e riattivazione, da parte della Fregni Nagler (oggi docente di “Fotografia” all’“Accademia Carrara” di Bergamo e presso l’Università “IULM” di Milano) di fotografie giapponesi della cosiddetta “Scuola di Yokohama Shashin”, datata al “periodo Meiji” (1868 – 1912) e consistente in “fotografie all’albumina” colorate a mano da artisti locali, influenzati da fotografi occidentali approdati in quegli anni in Giappone come Felice Beato (fotografo italiano naturalizzato britannico, fra i primi a lavorare in Asia orientale), il barone austriaco Raimund von Stillfried e il vicentino Adolfo Farsari che espatriò in Giappone nel 1873. Le fotografie originali, raccolte nell’arco di vent’anni dall’artista e proposte in mostra al “MAO” per la prima volta, sono affiancate alle opere personali di Linda Fregni Nagler, che ha “rifotografato” le albumine originali, stampandole in “camera oscura” e colorandole a mano con una tecnica simile a quella dell’epoca, dotando le “nuove” immagini di “nuovi” significati e proponendo al pubblico un “nuovo” preciso modo di guardare all’esotismo e all’alterità.

Il soggetto indagato, per l’occasione, al “MAO” è quello degli “Hanauri” o “Venditori di fiori”, una categoria molto apprezzata di ambulanti (“bōtefuri”) nel Giappone dei “periodi Edo (o Tokugawa)”, 1603-1868, e “Meiji”.

In mostra troviamo esposte 26 “albumine” di metà Ottocento, appartenenti alla collezione Fregni Nagler, unitamente a sei grandi “stampe ai sali d’argento”, colorate a mano dall’artista e a 4 “positivi su vetro” visibili attraverso due “visori”.

Accanto a queste opere sono collocate tre xilografie che declinano l’iconografia dei “venditori di fiori”: la rappresentazione dei mesi primaverili – l’illustrazione del mese di aprile di Utagawa Kunisada, proveniente dal “Museo Orientale” di Venezia – “All’ingresso del tempio di Kanda” di Koikawa Harumachi dal “Museo Orientale E. Chissone” di Genova e “Toyokuni III” sempre di Utagawa Kunisada, dalla serie “Sei venditori nelle sere d’estate”, da una collezione privata.

Al centro sempre il “tema floreale”, particolarmente caro ad un Paese che ha saputo inventare con l’arte dell’“Ikebana” (VI secolo d. C.) un “atto di mindfulness” capace di trasformare la disposizione dei fiori “in un’autentica esperienza di introspezione e ricerca” artistica e spirituale. E tema che in rassegna al nostro “MAO” trova anche un’ulteriore declinazione nei preziosi tessuti “kesa” (ocra o arancione, tipici della veste dei monaci buddhisti), risalenti al “periodo Edo”, e nei “kimono” che arricchiscono l’esposizione, uno proveniente da “Palazzo Madama” e due esemplari dal “MAO” di Venezia, oltre a tre “lacche” (oggetti d’arredamento) pregiate e tre “kakemono” (dipinti o calligrafie a rotolo) firmati Yanagisawa KienKawamura Bunpō e Tomioka Tessai (dei periodi “Edo” e “Meiji”) in prestito da una collezione privata.

“Il ‘riallestimento della galleria giapponese’ – sottolineano i responsabili – è inserito nel programma espositivo del ‘MAO’ che, attraverso prestiti provenienti da collezioni di arte asiatica – pubbliche e private, nazionali e internazionali – intende stimolare nuove riflessioni e narrazioni intorno al patrimonio del Museo; ‘Hanauri’ è anche parte del progetto ‘#MAOtempopresente’, che utilizza l’arte contemporanea come mezzo di interpretazione e valorizzazione delle collezioni attraverso l’inserimento di opere contemporanee e produzioni site-specific realizzate all’interno del programma di residenze attivo dal 2022”.

In parallelo al progetto espositivo nelle gallerie, le “tre armature giapponesi” della collezione, datate tra la fine del XVII e la prima metà del XIX secolo, sono state riallestite nella cornice di “Salone Mazzonis”, dove saranno oggetto di un “restauro conservativo” aperto al pubblico a partire dal prossimo gennaio.

Gianni Milani

“Hanauri”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it

Fino al 4 maggio

Orari: da mart. a dom. 10/18; lunedì chiuso

 

Nelle foto: Linda Fregni Nagler “Flower Gardner” e Flower  Seller”, hand colored gelatin silver print, 2018; Particolare allestimento (Ph. Edoardo Piva); Koikawa Harumachi “All’ingresso del tempio di Kanda”, xilografia policroma, XIX secolo

Rivoli ricorda i Fratelli Mattei

 Il 16 aprile alle ore 18.30 a Rivoli presso i giardini F.lli Mattei (Via Nizza angolo Via Meotto ) l’associazione L’Obelisco organizza la commemorazione in ricordo dei due fratelli uccisi da estremisti di sinistra nel rogo di Primavalle nel 1973.

 

“Stefano e Virgilio Mattei, rispettivamente di anni 8 e 22, il 16 aprile del 1973 furono bruciati vivi da esponenti di Potere Operaio. Virgilio era un militante missino, Stefano invece aveva la sola colpa di essere figlio di Mario Mattei segreterio della sezione locale del MSI” ha spiegato Federico Depetris presidente dell’associazione culturale L’Obelisco e consigliere comunale della Città di Rivoli – “Il rogo di Primavalle è uno degli episodi più drammatici della maledetta stagione degli ‘anni di piombo’.”

 

“A Rivoli un giardino comunale è dedicato alla memoria dei Fratelli Mattei e qui ogni anno ricordiamo tutte le vittime delle violenze commesse in nome dell’antifascismo militante” – ha spiegato il presidente dell’associazione L’Obelisco che organizza la commemorazione – Quest’anno decorre anche il 50esimo anniversario del brutale assassinio di Sergio Ramelli, lo studente milanese di 18 anni del Fronte della Gioventù massacrato a colpi di chiave inglese sotto casa nel 1975. Ricorderemo anche lui il 16 aprile e tutti coloro che persero la vita per le proprie idee”

 

“La commemorazione anche quest’anno ha ottenuto la concessione del Patrocinio da parte della Città di Rivoli.” – ha concluso Federico Depetris – “ringrazio l’Amministrazione comunale per la sensibilità dedicata all’iniziativa .“

In Salento la cronometro tricolore CSI

Il Campionato Nazionale individuale e a coppie assegna titoli e maglie scudettate. Un centinaio di ciclisti attesi a Frigole (LE) nella corsa a tempo sul percorso di 13,4 km. valida come Memorial  “Franco Amati”. Cinque regioni in gara

 

Lecce, 10 aprile 2025 –  Ruote lenticolari, razze alte, caschi aerodinamici. Tutto ciò sulle strade salentine domenica 13 aprile a Frigole, nella marina di Lecce, dove si corre il Campionato Nazionale di Cronometro individuale e a coppie, nell’anno solare il terzo appuntamento tricolore per il ciclismo del CSI. In un’area di grande valore naturalistico caratterizzata da dune e macchia mediterranea, come pure dal vento che batte continuamente sul litorale leccese, il percorso sostanzialmente pianeggiante, sia per la crono individuale sia per la crono-coppie (anche mista) si sviluppa su un circuito di 13,4 km. Sono un centinaio i ciclisti attesi in Salento nella prova contro il tempo valida anche come Memorial Franco Amati, indimenticato appassionato ciclista. Oltre che dalla regione di casa, la Puglia, al via le coppie e i singoli cronomen tesserati arrivano dai Comitati delle Marche, del Lazio, della Campania e della Lombardia. L’evento è organizzato dall’ASD Amici Te Lu Garden, in collaborazione con il CSI Lecce. Per ogni categoria oltre alla medaglia sarà consegnata al vincitore la maglia scudettata tricolore e listata arancioblu. L’evento fa parte dei circuiti regionali “Trittico Garden Coffee 2025”, “CSI Lu Sule, Lu Mare, Lu Jentu”, “CSI Bike Tour Puglia 2025” e “CSI Daunia Challenge”.