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Odioso furto della borsetta a una anziana
Nella mattinata di lunedì 20 dicembre, nell’ambito di mirati servizi investigativi predisposti per prevenire i furti durante le giornate dedicate allo shopping natalizio, il personale del Commissariato di P.S. San Paolo ha arrestato in flagranza un uomo di 37 anni ed una donna di 56 anni, residenti nel torinese, responsabili del furto con raggiro nei confronti di una signora ultraottantenne e tentativo di indebito utilizzo del bancomat della vittima appena sottratto.
Gli agenti della Polizia di Stato notavano in Via Salbetrand i due soggetti a bordo di un’auto compatibile con un veicolo, già segnalato nei giorni precedenti perché ritenuto nella disponibilità di sospettati di furti seriali soprattutto ai danni di donne, sole a bordo della propria autovettura, a cui era stata sottratta la borsa dall’abitacolo distraendole con la scusa di richiedere delle informazioni.
Gli operatori del Commissariato, dopo un breve pedinamento, osservavano il conducente dell’auto distrarre con alcune domande l’anziana signora che stava salendo a bordo del proprio veicolo dopo aver posato la borsa all’interno dell’abitacolo.
Nel frattempo, la complice, senza farsi notare, si avvicinava al veicolo della vittima, apriva la portiera dal lato del passeggero, asportava la borsa e rapidamente saliva a bordo dell’auto del complice, allontanandosi.
Alcuni agenti si fermavano per assumere informazioni dall’anziana, mentre altri seguivano l’autovettura e constatavano che il conducente, prima si sbarazzava della borsa, poi si recava celermente presso uno sportello bancario di Via Piffetti ove, dopo aver inserito la tessera bancomat di cui si era impossessato, provava ad effettuare un prelievo.
L’operazione non andava buon fine solo per l’immediato intervento degli agenti della Polizia di Stato che hanno arrestato i due.
Nella successiva perquisizione venivano sequestrati circa 18000 euro in quanto ritenuti probabile provento di reati della stessa specie.
A seguito della convalida il giudice ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere.
Guardia di Finanza Torino
Scoperti 50 siti web, con milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, che proponevano, abusivamente, investimenti in valute virtuali.
La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una vasta rete di siti informatici che proponeva investimenti in cripto-attività in assenza della iscrizione nell’apposito albo previsto dalla normativa di settore a tutela dei cittadini.
In particolare, i Finanzieri del Gruppo Torino e del dipendente 2° Nucleo Operativo Metropolitano, nell’ambito di una mirata attività di intelligence, autonomamente esperita nel mondo del web a contrasto dell’abusivismo finanziario, hanno individuato 50 “domini”, con milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, attraverso cui erano proposti investimenti in valute virtuali da soggetti non autorizzati.
I siti, appoggiati a società estere e gestiti con server collocati oltre i confini nazionali, erano consultabili in varie lingue, tra cui quella italiana, e fornivano indicazioni sulle modalità di accesso attraverso appositi tutorial.
All’utente che si collegava alla pagina web dedicata, veniva offerta una vera e propria proposta di investimento (tanto che sui siti si fornivano informazioni idonee a mettere i risparmiatori in grado di valutare se aderire o meno all’iniziativa) negoziabile anche in mercati esteri, previa apertura di un conto corrente sul quale era necessario eseguire, preliminarmente, un versamento in denaro, prospettando guadagni che potevano arrivare, in due anni, fino a quasi il 100% dell’importo investito.
Si trattava, in sostanza, di operazioni di trading on line (rientranti tra quelle previste dal Testo Unico della Finanza) effettuate tramite Internet, consistenti nella negoziazione, esecuzione, ricezione e trasmissione di ordini, per le quali sarebbe stato necessario che l’intermediario cui era riconducibile l’attività di investimento fosse abilitato allo svolgimento di tali servizi.
Pertanto, i Finanzieri, al termine di un’accurata e complessa operazione di ricognizione dei siti individuati e di analisi dei profili dei soggetti coinvolti, hanno denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, per il reato di abusivismo finanziario, i responsabili dell’attività illecita. Inoltre, hanno segnalato alla Consob i 50 portali Internet identificati, 28 dei quali sono stati oscurati mentre 22, nel frattempo, erano stati chiusi.
Consob e Guardia di Finanza hanno concordato di proseguire e intensificare la collaborazione in questo campo. A tal fine è stato deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro congiunto.
E’ ancora in prognosi riservata alle Molinette il calciatore 18enne attaccante del Cit Turin. Era stato ricoverato ieri in condizioni critiche
E’ sottoposto a circolazione extracorporea del sangue, dopo essere stato colpito da un malore nel pomeriggio di ieri.
Il ragazzo stava disputando un incontro di calcio tra i convocati della rappresentativa under-19 di Piemonte e Valle d’Aosta nell’impianto sportivo Beppe Viola, in via Palatucci.
Sentitosi male e’ stato traferito in ambulanza in ospedale.
Un Toro spuntato
19esima ed ultima giornata del girone d’andata del campionato di serie A
Inter-Torino 1-0
Come da copione oramai scontato, il Toro perde 1-0 contro una grande,giocando la sua solita buona gara.Finisce il girone d’andata con i granata all’11esimo posto con 25 punti frutto di 7 vittorie ,4 pareggi,8 sconfitte,la quarta miglior difesa della serie A con soli 19 gol subiti,il 15esimo attacco con 23 gol fatti.I numeri non mentono mai e spiegano sempre bene tutto.A fronte di una difesa da Champions League,un centrocampo di qualità,c’è un attacco che stenta parecchio,da zona salvezza:miscelando le 2 cose ecco soiegata la posizione in classifica meritata,un tranquillo 11esimo posto che allontana la paura della zona retrocessione ma non fa fare sogni di gloria.È senz’altro un miglioramento netto rispetto alle 2 ultime terribili stagioni dove i granata hanno lottato per non retrocedere fino alla penultima giornata,Juric ha dato una svolta col suo sistema di gioco ma il mercato di gennaio dovrà portare in dote almeno un paio di giocatori di qualità, soprattutto in attacco,per poter ambire a qualcosa in più che un tranquillo campionato senza paura.
Enzo Grassano
Lutto cittadino oggi 23 dicembre a Torino in memoria dei tre operai deceduti sabato nel crollo della gru avvenuto in via Genova e “in segno di commossa partecipazione della comunità torinese”
Cosi’ si legge nell’ordinanza firmata dal Sindaco Lorusso che dispone “l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali e degli Enti pubblici e privati, nonché sugli edifici scolastici di ogni ordine e grado”.
Alle ore 11 si svolgeranno in Duomo i funerali di Filippo Falotico, la più giovane delle vittime. Le altre due, Roberto Peretto e Marco Pozzetti, così come disposto dalle famiglie, saranno trasferiti nei comuni dove vivevano, in Lombardia
Pannelli antirumore a struttura labirintica inventati da sei studenti dell’Alta Scuola Politecnica dei Politecnici di Milano e di Torino
Pannelli antirumore basati su metamateriali “labirintici” in grado di assorbire le onde sonore trasmesse nell’ambiente. Questa nuova tecnologia, progettata da sei studenti dell’Alta Scuola Politecnica (ASP), il programma internazionale riservato ai migliori studenti del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino, promette un’importante attenuazione del rumore, ottenuta grazie alla struttura interna dei pannelli. Tali strutture, definite “metamateriali” perché superano le potenzialità dei materiali convenzionali, hanno dalle proprietà acustiche innovative. Le loro prestazioni non sono dovute ai componenti con cui sono prodotti, ma alla loro forma geometrica labirintica, riproducibile facilmente. I settori di applicazione sono vari, dall’edilizia all’automotive, fino agli impieghi domestici.
Leonardo Bettini, Venus Hasanuzzaman Kamrul, Emanuele Musso, Fabio Nistri, Davide Piciucco e Matteo Zemello sono i sei studenti dell’ASP che hanno ideato il pannello. Le strutture labirintiche presenti all’interno fanno riflettere più volte l’onda acustica, che lentamente si riduce fino ad auto cancellarsi. È come se il rumore acustico si “perdesse” all’interno del labirinto. Queste strutture sono in grado di smorzare più tipologie di rumore: dai suoni a media frequenza, tipici del parlato e di alcuni strumenti musicali, fino a quelli a bassa frequenza, causati dai motori.
Il lavoro ha dimostrato che i metamateriali labirintici hanno un elevato potenziale, in quanto la loro struttura leggera, poco ingombrante e fabbricata al 100% tramite la stampa 3D, rende possibile la costruzione di prodotti acustici con plastiche di scarto, senza compromettere le performance del pannello, ma riuscendo ad abbattere i costi finali. Un possibile settore d’impiego potrebbe essere quello dell’aeronautica. L’applicazione del pannello nella fusoliera di un aereo consentirebbe sia di isolare i passeggeri all’interno dal rumore esterno, sia di ridurre l’inquinamento acustico ambientale provocato dal velivolo.
Il progetto è stato testato e validato al Dipartimento Energia-DENERG “Galileo Ferraris” del Politecnico di Torino, con il supporto dei professori Federico Bosia, Louena Shtrepi e Antonio Gliozzi. Inoltre è stato coinvolto come partner industriale Phononic Vibes, impresa nata nel 2018 come spin-off del Politecnico di Milano. Il progetto proseguirà nell’ambito del percorso di ricerca europeo FET – Boheme, coordinato dall’Università di Trento e in cui sono coinvolti tra gli altri, il Politecnico di Torino, l’Imperial College di Londra e il Politecnico Federale di Zurigo (ETH).
ASP
L’Alta Scuola Politecnica (ASP) è un percorso biennale di eccellenza, parallelo alla Laurea Magistrale, avviato nell’autunno del 2004 dai Politecnici di Milano e di Torino. Ogni anno ASP seleziona, sulla base di merito e capacità individuali, 150 giovani di talento (90 al Politecnico di Milano e 60 al Politecnico di Torino) tra gli studenti che hanno terminato il percorso di laurea triennale nei tempi previsti, e che si iscrivono a un corso di Laurea Magistrale del Politecnico di Milano o di Torino. Gli studenti ASP formano una community proveniente da circa 20 paesi diversi; più di un terzo di loro sono donne. La lingua ufficiale di ASP è l’inglese.
Alla fine del 1928, in un momento culturale vivace e estremamente fertile per Torino, nacque il Gruppo dei Sei, fortemente sostenuto da quattro personalità di spicco: Lionello Venturi, Edoardo Persico, Riccardo Gualino e Felice Casorati. La “giovane pattuglia”, come erano stati definiti dalla stampa dell’epoca i sei pittori, era costituita da artisti di età e provenienza diverse.
Jessie Boswell, inglese arrivata in Italia nel 1906 e entrata nel 1913 in casa Gualino come insegnante di lingua inglese e dama di compagnia, aveva 48 anni. Anagraficamente vicino a lei (46 anni) era Nicola Galante, che aveva alle spalle una brillante carriera nel mondo dell’incisione. I più giovani del Gruppo erano il torinese Carlo Levi (27 anni), Enrico Paulucci (28 anni), Francesco Menzio (30 anni) e Gigi Chessa (31 anni). Il sodalizio fra questi quattro artisti fu il più forte, probabilmente per affinità generazionale e durò fino al 1931. La formazione dei Sei Pittori di Torino avvenne sotto l’egida del grande storico dell’arte Lionello Venturi che li seguiva assiduamente, frequentando i loro studi e che influenza la loro pittura con le sue lezioni sull’Ottocento francese, in particolare sul suo movimento più importante: l’Impressionismo. La prima mostra dei sei artisti, svoltasi a Torino nel gennaio 1929, venne così descritta da Edoardo Persico: “E’ impossibile immaginare a Torino un movimento di pittura moderna senza pensare a Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci. Cioè ai pittori che hanno levato, l’altro ieri, l’insegna di Manet” (Bandiera che si inchina a salutare quella di Casorati, che spiega il “gonfalone di Ingres””. La locandina di questa prima mostra, non a caso, venne disegnata da Menzio: rappresentava l‘”Olympia” di Manet, un chiaro riferimento all’influenza dell’arte francese, dall’Impressionismo ai Fauves, sulle opere del Gruppo.
Questa mostra era stata anticipata dalla presenza dei sei pittori alla Biennale di Venezia del 1928 dove, oltre a un omaggio a Matisse, vi era una sala dedicata alla Scuola di Parigi. La vita del Gruppo fu di breve durata: soltanto 3 anni. Il 1929 fu indubbiamente l’anno più importante: si tennero sei mostre tra Torino, Genova e Milano. Nel marzo 1929, quattro artisti del Gruppo (Chessa, Galante, Menzio e Paulucci) partecipano alla seconda Mostra del Novecento italiano, al Palazzo della Permanente di Milano. All’inizio del 1930 i Sei ripetono l’esposizione nella Sala Guglielmi di Torino per mostrare “i risultati di un anno di lavoro assiduo e coerente, e confermare la loro fede nella pittura europea” (Menzio). Nella primavera il Gruppo espose alla XVII Biennale di Venezia, appuntamento che li fece notare a livello nazionale. Tra i sei si distinsero per originalità le sei opere di Chessa, pittore di grande talento destinato a spegnersi giovanissimo a causa della tisi. Proprio dopo la Biennale, tuttavia, iniziò la crisi interna al Gruppo dal quale si distaccarono la Boswell e Galante, mentre Chessa fu costretto a una pausa a causa di un nuovo attacco della malattia. Nel novembre 1930 Menzio, Levi e Paulucci presero parte a una mostra alla Bloomsbury Gallery di Londra, dando inizio a un periodo di stretta collaborazione che culminò nell’esposizione di opere, insieme a Galante, alla I Quadriennale di Roma. Il Gruppo ristretto dei Sei rappresentava Torino insieme a Casorati, Sobrero, Italo Cremona e ai neofuturisti e i quadri vennero collocati vicino agli Italiens de Paris (Magnelli, Tozzi, De Pisis, Severini, Campigli) per sottolineare, ancora una volta, lo stretto legame con i movimenti pittorici francesi.
In questa occasione iniziò il rapporto tra gli artisti torinesi e la Scuola Romana. L’ultima mostra prima dello scioglimento del Gruppo si tenne alla fine del 1931 alla Galerie Libraire Jeune Europe di Parigi, con Chessa, Menzio, Levi e Paulucci e con la partecipazione di Spazzapan e di Galvani. Terminava così l’esperienza dei Sei che avevano portato Torino sulla scena europea e creato quel trait d’union con Parigi, capitale di arte e cultura, portando l’impressionismo, Cézanne, Matisse, Seurat, Modigliani nelle opere italiane. Chessa si spense nel 1935, Persico nel 1936. Nel 1931 Venturi andò in esilio in Francia e nello stesso anno avvenne il crollo finanziario e l’arresto di Gualino. E gli altri artisti? Jessie Boswell continuò a esporre regolarmente fino agli ultimi anni della sua vita, dedicandosi alla pittura di paesaggi. Nel 1952 si ritiròa Moncrivello presso la Casa di Riposo delle Figlie di S. Eusebio dove morì il 22 settembre 1956. E’ sepolta a Biella nel cimitero di Pavignano per contemplare i monti biellesi secondo il suo desiderio. Nicola Galante continuò la propria attività, esponendo sia all’estero che in Italia. Morì a Torino il 5 dicembre 1969. Carlo Levi, tra il ’35 e il ’36, venne confinato in Lucania per la sua opposizione al fascismo e, durante il confino, maturò il suo linguaggio pittorico e la sua attività letteraria. Nel 1948 Ragghianti dedicò alla sua opera la prima monografia e iniziarono anni intensi di esposizioni in Italia e all’estero. Nel 1954 alla Biennale di Venezia gli venne dedicata una sala personale. Si spense a Roma nel 1975. Francesco Menzio continuò a essere presente alle più importanti esposizioni italiane, dalla Biennale di Venezia alla Quadriennale di Roma, ottenendo premi e consensi. Eseguì grandi opere di decorazione all’Università di Genova e nella Chiesa di San Domenico di Cagliari. Nel 1953 venne chiamato a insegnare alla cattedra di Belle Arti dell’Accademia Albertina di Torino. Morì nel 1979. Enrico Paulucci nel 1934 aprì con Casorati uno spazio d’arte a Torino dove vennero organizzate, tra le altre, la prima mostra di arte astratta del Gruppo milanese del Milione. Nel 1939 venne nominato alla Cattedra di pittura dell’Accademia Albertina di Torino, passando nel 1955 alla sua direzione. Nel 1956 la Biennale di Venezia gli dedicò una sala personale. Continuò la sua attività lavorando instancabilmente negli studi di Torino, Bossolasco e Rapallo. Si spense a Torino il 22 agosto 1999.
Barbara Castellaro
Marco Travaglini
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La Regione Piemonte ha anticipato alle associazioni delle Rsa le strategie e gli atti amministrativi che intende adottare entro la fine di dicembre 2021 per superare alcune criticità che attualmente stanno riguardando le strutture residenziali e semi-residenziali sanitarie e socio-sanitarie.
“Si tratta – riassume il presidente Alberto Cirio con gli assessori alla Sanità Luigi Genesio Icardi e alle Politiche sociali Chiara Caucino – di soluzioni frutto del proficuo confronto che è stato avviato per attenuare l’impatto della pandemia e che porteranno in particolare ad una maggiore presenza di personale infermieristico e operatori socio-sanitari, ben sapendo che la carenza di queste figure è strutturale”.
Tra le principali misure figurano:
– l’adozione di nuove linee guida che consentiranno agli operatori socio-sanitari di coadiuvare gli infermieri nella somministrazione dei farmaci che gli ospiti devono assumere;
– un nuovo sistema di convenzioni che potrà consentire agli infermieri dipendenti delle aziende sanitarie di effettuare su base volontaria turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro anche nelle Rsa non in libera professione;
– la proroga della delibera regionale n.6/2020 sul mantenimento nelle strutture degli infermieri assunti dalle Asl.
Nei primi mesi del 2022 la Giunta regionale approverà altri importanti provvedimenti, come il potenziamento quantitativo della formazione degli Oss e dei corsi a compartecipazione ai quali si potrà accedere secondo precisi requisiti, l’istituzione di corsi per operatori socio-sanitari specializzati di supporto all’assistenza infermieristica e il miglioramento delle attuali forme di assistenza domiciliare.
Sarà anche avviato un monitoraggio mensile delle convenzioni, in modo da garantire l’omogeneità e l’utilizzo delle risorse previste per ogni singola Asl e sarà rivista l’attuale delibera n.45/2012 sull’assistenza socio-sanitaria alle persone anziane non autosufficienti per arrivare, tra l’altro, ad una riduzione delle fasce di assistenza infermieristica.
Tra le misure approvate di recente sono state ricordate il differimento della contrattualizzazione degli infermieri operanti nelle strutture e l’estensione del massimale per i medici di medicina generale.