ilTorinese

Continua l’occupazione studentesca nelle scuole torinesi

Ieri  è toccato all’Albe Steiner di via Monginevro per protestare contro la morte nella Marche di Giuseppe, uno studente di 16 anni che stava facendo uno stage. A un mese dalla morte a Udine di un altro studente in stage, il 18enne Lorenzo Parelli, salgono così a venti le scuole occupate.”Non si può morire per la scuola, per uno stage non pagato mentre lavori davvero, con sprezzo del pericolo e senza nessuna garanzia di un’occupazione sicura al termine del percorso scolastico!” Questo uno dei tanti commenti raccolti dalla viva voce degli studenti in fase d’occupazione della scuola.

Enzo Grassano

Auto urta monopattino Quarantenne finisce in ospedale

Era su un monopattino ed è stato urtato da un’auto in corso Novara, all’angolo con corso Giulio Cesare

La vettura, una  Jeep Cherokee, si è scontrata con il quarantenne che è stato sbalzato a terra. L’urto gli ha provocato  ferite registrate come codice giallo, di media gravità. Il ferito è stato soccorso dal 118 e portato in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita. Sono in corso indagini della polizia municipale.

Vaccinazioni pediatriche, la Regione scrive una lettera ai genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni

SABATO 19 FEBBRAIO OPEN DAY INFORMATIVO PER LA VACCINAZIONE PEDIATRICA

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

 

VACCINAZIONE PEDIATRICHE, LA REGIONE SCRIVE UNA LETTERA AI GENITORI DEI BAMBINI TRA I 5 E GLI 11 ANNI

Per sensibilizzare le famiglie sull’importanza della vaccinazione pediatrica la Regione Piemonte ha deciso di scrivere ai genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, per fornire alcune informazioni sui rischi che il contagio da Covid può provocare sui più piccoli e gli effetti positivi del vaccino nel fornire loro una buona protezione immunitaria. Anche nell’età infantile, infatti, il Coronavirus può comportare seri rischi per la salute: circa 6 bambini su 1.000 vengono ospedalizzati e circa 1 su 7.000 ricoverati in terapia intensiva e, anche nei casi in cui l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni come la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), che può risultare particolarmente aggressiva. Inoltre, sebbene un minor numero di bambini e ragazzi si sia ammalato fino a oggi di Covid rispetto agli adulti, i casi sono comunque numerosi e rappresentano un rischio per i bambini e anche di trasmissione ad altre persone a cominciare da quelle più fragili come gli anziani.
La lettera ricorda anche che per vaccinare i propri bambini basta manifestare la propria adesione sul portale www.IlPiemontetivaccina.it, in modo da ricevere l’sms con data e ora dell’appuntamento.

SABATO 19 FEBBRAIO OPEN DAY INFORMATIVO PER LA VACCINAZIONE PEDIATRICA

Sabato 19 febbraio, invece, su tutto il territorio piemontese le famiglie avranno una occasione in più grazie alla giornata di open day informativo sui vaccini pediatrici promossa dalla Regione. Sarà possibile recarsi ad accesso diretto senza prenotazione: i genitori troveranno ad accoglierli i pediatri e gli esperti che potranno fornire loro tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande. Sarà possibile contestualmente anche vaccinare i propri bambini. L’elenco con gli hub sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito regionale.

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 7 al 13 febbraio, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, è in diminuzione per la terza settimana consecutiva: si conferma la tendenza in atto. Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è a 1311.5 (-47,6%), con il calo più consistente. Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni, l’incidenza è di 774.3 (-47,5%).Nella fascia 11-13 anni, l’incidenza è di 1140.3 (- 46,6%)La fascia 3-5 anni registra un’incidenza di 1139.3 casi (-43,8%). Nella fascia 0-2 anni, l’incidenza è di 826.1 (-34,3%).

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

Sulla platea complessiva di 313.000 studenti dai 12 ai 19 anni, oltre 18.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi.

Sono quindi 295.000 i 12-19 enni attualmente vaccinabili e tra loro 264.000 hanno già aderito alla campagna, ovvero l’89,5%. Di questi, quasi 260.000 hanno ricevuto la prima dose (il 98,1% degli aderenti e l’88,1% della platea vaccinabile). Sono invece oltre 253.000 i giovani che hanno completato il ciclo (95,8% degli aderenti e 85,7% della platea vaccinabile).

Per incentivare la vaccinazione per le prime dosi di tutti gli over 12 è previsto l’accesso diretto in qualsiasi hub del Piemonte.

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

Sulla platea complessiva di 247.000 bambini dai 5 agli 11 anni, 42.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi. Sono quindi 205.000 i 5-11enni attualmente vaccinabili. Al momento hanno aderito in 88.500 e di questi 70.000 hanno già ricevuto la prima dose (circa l’80% degli aderenti).Tutti gli aderenti nella fascia 5-11 anni hanno già la convocazione. Nel caso di bambini o ragazzi in isolamento o quarantena che in questi giorni non possono presentarsi agli appuntamenti previsti, la Regione riprogramma la somministrazione del vaccino immediatamente non appena usciti dal provvedimento contumaciale.

Il bollettino Covid di martedì 15 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.677 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3.085 a test antigenico), pari al 7,9% di 46.639 tamponi eseguiti, di cui 39.235 antigenici. Dei 3.677 nuovi casi gli asintomatici sono 3.179 (86,5%).

I casi sono così ripartiti: 3065 screening, 460 contatti di caso, 152 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 953.766, così suddivisi su base provinciale: 78.119 Alessandria, 43.712 Asti, 36.911 Biella, 128.791 Cuneo, 72.683 Novara, 506.213 Torino, 33.885 Vercelli, 33.951 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.652 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.849 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 74 (invariati rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.566 (78 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 61.449

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.179.704 (+ 46.639 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.876

Sono27, tra i quali 4 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.713 Alessandria, 776 Asti, 491 Biella, 1.582 Cuneo, 1.035 Novara, 6.136 Torino, 598 Vercelli, 419 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

877.801GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 877.801(+7.092 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 72.226 Alessandria, 40.896 Asti, 33.886 Biella, 120.386 Cuneo, 68.908 Novara, 467.386 Torino, 31.236 Vercelli, 31.661 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.440 extraregione e 7.776 in fase di definizione.

Il Piemonte sfida “Rimbambiden” e porta in Cina e Russia l’arredo e il design delle aziende subalpine

A cura di Electomagazine

A Torino si nasconde una quinta colonna del satana cinosovietico.

E pazienza se l’Urss non c’è più da decenni. Se Rimbambiden si accorge dell’iniziativa del rettore del Politecnico, Guido Saracco, manda i bombardieri sul capoluogo subalpino.

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Il Piemonte sfida Rimbambiden e porta in Cina e Russia l’arredo e il design delle aziende subalpine

L’importanza di trasmettere l’Italian Style, mercoledì a Parlaconme

Nella puntata di mercoledì 16 febbraio  condotta da Simona Riccio

“Foodies and Food mania… l’importanza di trasmettere l’Italian Style in Italia e nel mondo” rappresenta la tematica della puntata che andrà in onda mercoledì 16 febbraio dalle 18 alle 19 sulla radio web Radiovidanetwork condotta da Simona Riccio, founder della trasmissione e Social Media Marketing Manager del CAAT.
Tre gli ospiti della trasmissione, che lavorano in Italia, ma attivi anche all’estero, Benedetta e Valeria Bianchini, Foodie Sisters Italy, Local Aromas, e Andrea Pavia, responsabile commerciale e Vicesegretario della Camera di Commercio Italiana del Perù.
Andrea è già stato ospite della radio durante la kermesse della Fiera del Peperone di Carmagnola e ora lo è nuovamente per supportare le attività delle Foodie Sisters, con le quali collabora come Camera Estera.
Durante la trasmissione verrà messa in luce anche l’importanza di una corretta comunicazione delle eccellenze italiana di cui è ricco il nostro Paese.
Il core business di Benedetta e Valeria consiste nel raccontare il life style italiano nel mondo. Life style per loro significa narrare la storia dei prodotti italiani e le modalità in cui vengano cucinati nella nostra penisola per poterli far conoscere nel migliore dei modi alle persone. Per questo motivo durante la pandemia, attraverso vari canali, hanno realizzato molti video a disposizione dei clienti, che avevano la possibilità di usufruirne in qualunque momento del giorno e della notte.
Attraverso il web si può, infatti, comunicare il vero valore del prodotto, quello che attrae e emoziona, che invoglia il consumatore, al fine di indurlo ad acquistarne uno anziché un altro.
La conduttrice della trasmissione, Simona Riccio, è convinta che l’Italian Sounding non verrà mai sconfitto ma, come avevano fatto emergere il Presidente Coldiretti Ettore Prandini e Gianmario Centinaio, Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, risulta fondamentale comunicare l’intera filiera agroalimentare senza saltare neanche un anello, facendo comprendere la differenza tra il prodotto veramente italiano e quello che non lo è.

Andrea Pavia durante il suo intervento farà emergere anche la problematica della mancanza di comunicazione da parte delle ditte esportatrici che si trovano a vendere un prodotto che, spesso, non riesce ad essere adeguatamente compreso.
La trasmissione verrà trasmessa in diretta web Radio da Radiovidanetwork sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.
Sarà possibile seguire la puntata il giorno dopo, senza interruzioni, sul sito www.parlaconmeofficial.it

Mara Martellotta

Al Palazzo del Ghiaccio Tazzoli dove crescono i campioni di domani

Ai Campionati italiani junior elite medaglie e ottimi piazzamenti per i piemontesi

La città di Torino ha raccolto l’eredità olimpica del 2006 e al Palazzo del Ghiaccio Tazzoli si susseguono allenamenti e competizioni per creare i campioni di domani, quelli che si contenderanno un posto alle prossime Olimpiadi.

Nelle gare dei Campionati italiani junior elite che si sono tenuti lo scorso fine settimana proprio a Torino e che sono stati organizzati dall’Ice Club Torino e dall’Associazione sportiva Pat, si sono distinti giovanissimi atleti che hanno presentato programmi dai contenuti tecnici elevati. Molti di loro fanno parte della Nazionale italiana e, nonostante le difficoltà e le soste forzate causate alle attività sportive dai due anni di pandemia, hanno proseguito l’attività agonistica con impegno e dedizione.

Il titolo italiano junior elite è andato a Amanda Ghezzo, classe 2010, dell’Ice Club Torino, allenata da Edoardo De Bernardis e da Renata Lazzaroni. Le coreografie dei programmi presentati in gara, su musiche di “Mediterraneo” il corto e su “Sweet and Bitter” di Ezio Bosso il lungo, sono state coreografate da Rebecca Talevi.

Un altro giovanissimo Aiden Buttiero Khorev, 11 anni, sempre allenato da De Bernardis e Lazzaroni, ha vinto il bronzo nella gara maschile, totalizzando nei due segmenti il punteggio di 144,06 e distinguendosi per presenza scenica e carisma.

Nella competizione hanno ben figurato anche altri pattinatori piemontesi: Giulia Barucchi dell’Ice Club Torino ha ottenuto il quinto posto, Anna Bodrone e Anita Gemelli, tesserate per l’Associazione sportiva Pat e allenate da Lorenza Barnabè e Valeria Vercellino, si sono classificate, rispettivamente, ottava e decima.

Hanno, inoltre gareggiato anche Micol Panepucci e Giorgio Rossetti, sempre dell’Ice Club Torino.

Misure antismog, cala la concentrazione di PM10,  via libera ai diesel Euro 5

In base ai dati previsionali di PM10 forniti oggi da Arpa Piemonte, da  martedì 15 febbraio le misure di limitazione del traffico passeranno al livello bianco del semaforo antismog.

Torneranno pertanto in vigore le sole misure permanenti: fermi tutto il giorno (festivi compresi) gli autoveicoli per il trasporto persone e merci Euro 0 e Euro 1 (tutte le alimentazioni), Euro 2 (solo benzina e diesel), i ciclomotori e motocicli Euro 0 e Euro 1. Per i veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 lo stop è invece in vigore dal lunedì al venerdì con orario 8-19.

Sono nuovamente valide le esenzioni ai blocchi per i veicoli dotati del dispositivo “Move-In”.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate ogni lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Aumento Irpef, il sindaco: “Mi scuso con i torinesi ma non avevamo alternative”

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Sull’aumento dell’Irpef il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Consiglio comunale:  “E’ il primo passo di un’inversione di ciclo e il contributo di solidarietà che chiedo, scusandomi con i torinesi che verranno toccati. Servirà  a migliorare i servizi e costruire una città che inverte il trend sulle spese ordinarie: prima del provvedimento il rischio era il pre-dissesto”. Il  Centrodestra parla di “sinistra sanguisuga” che mette le mani nelle tasche dei torinesi proprio in un momento di crisi. Aggiunge il sindaco: “I parametri dell’accordo sono estremamente vantaggiosi per la città e credo che il sacrificio chiesto ai torinesi possa essere sostenibile: verranno toccati da questo aumento dell’aliquota Irpef il 28% dei contribuenti, il 2% dei quali sopra i 100 mila euro. Non avevo alternative che chiedere un aiuto diretto al Governo”.

Piemonte longobardo

Andare per il Piemonte longobardo è da oggi più facile e più affascinante grazie alla guida storica di Elena Percivaldi, medievista, ricercatrice e collaboratrice di riviste storiche che ci porta nei tanti luoghi della nostra regione dove abbondano le tracce del passaggio del popolo che 1500 anni fa cambiò la Storia della penisola.
Con il suo libro “Sulle tracce dei Longobardi nell’Italia settentrionale”, Edizioni del Capricorno, l’autrice ci accompagna all’interno di chiese, abbazie, monasteri e necropoli che hanno fatto la storia longobarda nell’Italia del nord. Un testo agile e ben illustrato di 160 pagine che conduce i lettori, soprattutto quelli appassionati di archeologia e storia, alla scoperta di questo popolo e della sua preziosa eredità, dal Piemonte al Friuli fino all’Emilia Romagna. Nel 568 d.C. i Longobardi di re Alboino, giunti dalla Pannonia, l’odierna Ungheria, penetrarono nell’Italia del nord governata dai Bizantini e conquistarono gran parte della penisola. Varcato il confine occuparono il Friuli e dilagarono in Veneto e da qui entrarono in Lombardia per spingersi fino in Piemonte, Emilia e Toscana. Molte importanti città italiane caddero nelle loro mani. Il loro regno durò poco più di due secoli fino alla conquista di Carlo Magno nel 774, salvo il Ducato di Benevento che sopravvisse fino all’arrivo dei Normanni alla metà dell’XI secolo. Un capitolo del libro riguarda il Piemonte. Torino fu governata da diversi duchi longobardi tra i quali Agilulfo, futuro re e marito della regina Teodolinda, Arioaldo, Garipaldo e Ragimperto ma in città non è rimasta nessuna traccia del Palazzo dei duchi longobardi. Sono emersi invece resti di abitazioni, tombe e lapidi come la lapide funeraria di Ursicino, vescovo di Torino (562-609), morto a 80 anni dopo quasi 50 anni di episcopato, rinvenuta a metà Ottocento durante gli scavi nel Duomo e murata su una parete della cattedrale. I numerosi frammenti di epoca longobarda, provenienti da edifici abbattuti e recuperati durante gli scavi moderni, sono esposti nel Museo d’Arte Antica a Palazzo Madama, nel Museo diocesano e nel Museo di Antichità che conserva anche il corredo della “Dama del Lingotto”, una ricca donna longobarda del VII secolo sepolta con orecchini e altri gioielli scoperti all’inizio del Novecento scavando un pozzo in via Nizza. Anche ai confini di Torino le presenze longobarde sono numerose, dalla zona del Lingotto a Sassi, dal Fioccardo a Rivoli. Ma sono le necropoli longobarde le scoperte più stupefacenti. Da quella di Carignano con tombe nobiliari e sepolcreti a quelle ben più preziose di Collegno con 157 tombe del VI-VIII secolo e di Moncalieri-Testona con 350 sepolture. Per qualità e numero dei reperti si possono considerare tra le più importanti d’Italia. Gli oggetti di corredo rinvenuti a Collegno e a Testona, composti da fibbie di cintura in bronzo dorato e in ferro, fibule a staffa, piccole croci d’oro, coltellini, armi, monili e ceramiche, sono in mostra al Museo di Antichità di Torino.
Oltre alle necropoli i longobardi ci hanno lasciato anche formidabili strutture difensive emerse tra Torino e le vie di comunicazione verso la Francia come le “chiuse” di Susa, Aosta, Bard e Chiusa San Michele dove si svolse la celebre battaglia tra i Longobardi e i Franchi di Carlo Magno nel 773 anche se oggi resta ben poco della possibile fortificazione longobarda collocata tra il monte Pirchiriano, dove sorge la Sacra di San Michele, e il monte Caprasio. Proseguendo il nostro tour sulle orme dei longobardi in Piemonte raggiungiamo la necropoli di Borgomasino vicino all’antico ducato di Ivrea con oltre 90 tombe di uomini armati e sepolti con i loro cavalli. All’epoca longobarda, nel ducato di Asti, si fanno invece risalire chiese e monasteri come Sant’Anna, una parte della cripta della chiesa di Sant’Anastasio, strutture superstiti nei sotterranei di Palazzo Mazzetti e la cripta della Collegiata di San Secondo.
Ma la più grande necropoli della penisola è stata individuata dieci anni fa a Sant’Albano Stura, nel cuneese, con oltre 800 tombe riportate alla luce durante i lavori dell’autostrada Asti-Cuneo lungo il torrente Stura. Non ci sono resti ossei ma corredi anche molto ricchi e numerose monete. Il sito è stato ricoperto per consentire i lavori autostradali e una parte dei reperti è esposta al Museo civico di Cuneo. L’itinerario proposto dalla Percivaldi ci porta infine sull’isola di San Giulio, sul lago d’Orta, in provincia di Novara, ritenuta la roccaforte di un ducato longobardo, quello di San Giulio, fondato ai tempi di Alboino. Il libro si chiude con “dieci mete longobarde imperdibili” e tra queste spiccano il Museo di Antichità nei Musei Reali in via XX Settembre a Torino, l’Abbazia di San Colombano a Bobbio piacentino, le chiese di San Michele Maggiore e San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, il Tempietto longobardo a Cividale del Friuli, il Duomo di Monza e Santa Giulia a Brescia.
Filippo Re