Torino vista da Parco Europa, immersa in un turbinio di nuvole. Foto di Alessandra Macario.
Su questa Variazione di Bilancio il Gruppo Pd, in segno di protesta per il clima di confusione che continua a regnare in Aula e per testimoniare la difficoltà di vivere questo caos, non parteciperà al voto” dichiara la Presidente del Gruppo PD del Consiglio regionale Gianna Pentenero.
“Questo atteggiamento che si ripete puntualmente rischia di compromettere non solo l’efficacia del processo decisionale, ma anche la qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini. Temiamo che anche l’Assestamento seguirà questa stessa logica. La Variazione di Bilancio avrebbe dovuto consentirci di fare le modifiche minime necessarie, invece contiene soprattutto il tema dei fondi per i sottosegretari che ancora non hanno compiti definiti. Diamo le risorse, ma non si indica la regolamentazione, i ruoli e le competenze, che dovrebbero essere stabiliti attraverso il Regolamento” prosegue Pentenero.
“La Variazione di Bilancio, ha dato attuazione agli impegni presi attraverso atti di indirizzo, come ad esempio la destinazione di fondi per la cultura. Riguardo, poi, alle risorse destinate a problematiche più complesse, come i disturbi alimentari, sottolineo che 300 mila euro sono insufficienti per affrontare un problema così delicato, che colpisce soprattutto tanti giovani. Potrebbero rappresentare un gesto simbolico, ma non bastano: bisogna agire con strumenti più strutturali e risposte concrete” aggiunge Gianna Pentenero.
La Presidente del PD ribadisce la volontà di proseguire l’impegno su temi fondamentali per il Piemonte, come la non autosufficienza, la salute mentale, i disturbi alimentari, il dissesto idrogeologico e i trasporti. “L’Assestamento sarà il momento per avviare un percorso di azione su questi fronti, e per affrontare anche le sfide della sostenibilità della spesa pubblica regionale. Il nostro impegno sarà intenso e costante”.
Concludendo, Pentenero condanna fermamente la presentazione di emendamenti finalizzati esclusivamente a risolvere problemi di singoli Consiglieri, privi di una visione d’insieme e non rispondenti alle esigenze del Piemonte. “Questo modo di agire mortifica il ruolo del Consiglio e delle minoranze. Non accetteremo interventi spot o elettorali, ma chiederemo risorse strutturali, perché poche risorse a pioggia non portano a nessuna vera trasformazione”.
I Vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi a Torino e in provincia per alberi caduti o rami pericolanti. È accaduto in corso San Maurizio, in corso Spezia e di fronte all’ospedale Martini. Ad Avigliana sono stati chiusi alcuni giardini e si registrano interventi a Piossasco, Orbassano, Collegno (dove è stato cancellato il concerto di Flowers) a Pianezza e a Volpiano.
Il presidente della Commissione Ambiente: “Al lavoro per individuare compensazioni”
Un emendamento alla Legge di conversione del Decreto Infrastrutture sposta il blocco dei veicoli Euro 5 diesel dal primo ottobre 2025 al primo ottobre 2026 in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. Al contempo, la limitazione andràapplicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con oltre 100.000, anziché 30.000, abitanti. Le Regioni potranno inoltre evitare la nuova limitazione strutturale alla circolazione degli “Euro 5” nei piani di qualità dell’aria mediante l’adozione di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento europeo.
In qualità di Presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Piemonte, accolgo con senso di responsabilità la decisione del Governo di rinviare al 1° ottobre 2026 lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 nei Comuni con oltre 100.000 abitanti. È una scelta che ci offre il tempo necessario per costruire una transizione ambientale più giusta ed efficace, che tuteli la salute senza generare nuovi disagi sociali” – commenta il consigliere Sergio Bartoli del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale.
“Nel nostro territorio – prosegue Bartoli – la qualità dell’aria resta una priorità assoluta. Desidero , però, rassicurare cittadini e imprese: l’obiettivo non è vietare, ma equiparare. Vogliamo raggiungere gli stessi standard di qualità dell’aria attraverso strumenti diversi e più sostenibili, come incentivi per il rinnovo del parco veicolare, potenziamento della mobilità elettrica, interventi sull’efficienza energetica e l’edilizia urbana”.
“La V Commissione – annuncia Sergio Bartoli – è già al lavoro per avviare un confronto con i Comuni interessati, le autorità sanitarie e gli operatori del settore, con l’obiettivo di individuare una strategia regionale condivisa e misurabile. Il tempo che ci separa dal 2026 non deve essere sprecato, ma investito in soluzioni concrete, che mettano al centro il benessere dei cittadini e la competitività del nostro territorio”.
“Il Piemonte ha tutte le capacità per diventare un modello di transizione ambientale intelligente: senza imposizioni, ma con partecipazione, realismo e coraggio istituzionale” conclude Bartoli.

“La sentenza del Tar Piemonte sulla stanza dell’ascolto rigetta i motivi del ricorso legati alla presunta violazione e falsa applicazione della legge 194, confermando la piena legittimità del servizio in convenzione nella struttura ostetrico-ginecologica Sant’Anna di Torino”. Così l’assessore Maurizio Marrone ha risposto ad un’interrogazione di Valentina Cera (Avs) che chiedeva la “chiusura immediata della ‘Stanza dell’Ascolto” al Sant’Anna a seguito della sentenza del Tar che dichiara illegittima la convenzione.
“Il 2 luglio è stata resa pubblica la sentenza del Tar Piemonte che ha accolto il ricorso presentato da Cgil Torino e Piemonte e dall’Associazione ‘Se non ora quando? Torino’, dichiarando illegittima la convenzione tra la Città della Salute di Torino e l’associazione pro-vita che gestisce la cosiddetta ‘Stanza dell’Ascolto’ al Sant’Anna – ha spiegato l’esponente di Avs. La convenzione voluta dalla Giunta regionale – ha aggiunto – è stata oggetto di una precedente interrogazione che denunciava il palese contrasto tra gli statuti delle associazioni coinvolte e i principi della legge 194/1978 di tutela della libertà di scelta delle donne”.
Marrone ha ribattuto che la sentenza ha accolto “esclusivamente il motivo legato all’esperienza, professionalità e formazione dei volontari e delle volontarie attivi nella stanza. Per questo motivo il servizio va considerato meramente sospeso, in attesa che l’Azienda ospedaliera rediga una nuova convenzione sostitutiva di quella impugnata e comunque in via di scadenza, che recepisca appieno i rilievi obbligatori della corte”.
Nel corso del question time è stata data anche risposta alle interrogazioni: “Convogli bollenti sulla tratta ferroviaria Torino-Milano” di Carlo Riva Vercellotti (Fdi); “Quali azioni della Giunta regionale in tutela dei lavoratori e del territorio in merito alla situazione dello Stabilimento Barry Callebaut” di Vittoria Nallo (Sue); “Illegittimità dei fondi erogati, tramite il Fondo Vita Nascente, alle associazioni aderenti al Movimento per la Vita Italiano-Federazione dei Movimenti per la Vita e dei Centri di Aiuto Alla Vita D’Italia alla luce della sentenza del TAR Piemonte sulla c.d. ‘Stanza dell¿Ascolto’” di Alice Ravinale (Avs).
Ufficio Stampa CRP
Le Vallette, Avs: “Le detenute chiedono ascolto”
Nella notte doppia spaccata di vetrine in Galleria Subalpina in centro a Torino. Due ladri con passamontagna hanno rubato pochi euro alla libreria Luxemburg spaccando la vetrina. Anche nello storico caffè Baratti & Milano (nella foto), hanno sfondato le vetrine per entrare. Numerosi gli episodi del genere negli ultimi mesi in città.
Topi a spasso in zona corso Vigevano

Giovedì 10 luglio 2025 alle ore 11, presso la Sala Rossa di Palazzo Civico, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della sua scomparsa, si terrà il convegno “Valdo Fusi (1911-1975): un torinese fuori ordinanza”.
Organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con l’Associazione dei Consiglieri emeriti e il Centro Pannunzio, al convegno interverranno: Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale; Michela Favaro, vicesindaca; Elide Tisi, presidente Consiglieri emeriti; Luigi Fusi nipote di Valdo; Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio; Marcello Maddalena, già procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Torino.

Valdo Fusi (Pavia 9.5.1911 – Isola d’Asti 2.7.1975). Con la famiglia a Torino dal 1929, laureato in giurisprudenza, con una forte propensione ala scrittura, dopo l’8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza in Piemonte. Rappresentante della Democrazia Cristiana nel CLN regionale, fu catturato il 31 marzo 1944 con altri membri del Comitato di liberazione. Nonostante il processo farsa, si salvò dalla condanna a morte e dalla fucilazione al Martinetto che, invece, costò la vita a Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti. Di quel processo Fusi lascerà traccia indelebile con il suo romanzo “Fiori rossi al Martinetto”, definito “la storia della generazione che, pur nel crollo apparente dei valori e nella sensazione diffusa di una crisi generale di civiltà, seppe mantenere la fede nell’Italia libera e la speranza per la pace”.

Dirigente della Democrazia Cristiana, fu consigliere comunale a Torino nel novembre 1946 ed eletto alla Camera nella prima legislatura del 1948. Nel 1951 consigliere provinciale, diventò senatore nel 1958. Non abbandonò mai la carriera forense. Partecipò attivamente alla vita sociale della città: presidente dell’Ente provinciale per il turismo di Torino fra il 1955 e il 1965 e dell’Ordine Mauriziano fra il 1965 e il 1970, nel 1974 ricevette la cittadinanza onoraria.
Questa sera al Cinema Reposi. “la storia di un’agenzia e di un grande reporter di guerra”. Leggi i dettagli su Canavesano e dintorni: