ilTorinese

Ianno’: “Car sharing disabili, uno schiaffo al mondo della disabilità”

”Il tema dei trasporti è indubbiamente una delle priorità per la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Potersi spostare agevolmente all’interno del tessuto urbano, garantisce la partecipazione della persona disabile ad attività essenziali e non, per l’inclusione sociale.

Sarebbe un importante servizio, istituire il car sharing accessibile a  persone con disabilità motoria, per favorire il diritto alla mobilità, autonomia, partecipazione, inclusione sociale.

Allo stesso tempo, pensare, che un operatore di car sharing, introduca nelle flotte auto vetture multiadattate destinate a disabili è pura follia, tenendo conto che esistono diverse tipologie di disabilità.

Se ne era discusso in commissione e gli stessi rappresentanti delle aziende del settore avevano manifestato la problematica relativa alla redditività del servizio, ancora embrionale e la necessità di contributi finanziari da parte pubblica per avviare la sperimentazione, senza contare la poca richiesta di utilizzo.

Eppure, nonostante le criticità emerse in Commissione e in Consiglio comunale e da me evidenziate, a maggio 2023 è stata approvata all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Catanzaro, che ha valore di carta straccia.

Tutte problematiche sottolineate dall’Amministrazione nel Consiglio comunale odierna, che ha ribadito che non ci sono fondi economici e neppure aziende del car sharing disponibili.

Un vero schiaffo al mondo della disabilità, che deve già fare i conti con mille difficoltà e con un atto, che suona come una grande pagliacciata giusto per dare in pasto ai media una finta inclusione, inclusione che appare come il classico specchietto per le allodole ”

Pino IANNO’

Torino Libero Pensiero

Lunedì la cerimonia del Premio Soldati

Lunedì 12 febbraio ore 17 nella storica Aula del Consiglio Provinciale verrà conferito il Premio Mario Soldati 2024 a: prof. avv. Vittorio Barosio , prof . Elda Casetta ,Dott . Laura de Fonseca ,conte prof. Ruggero Grio, Dott. Roberto Pirino, Dott . Bianca Vetrino. A cura del Centro Pannunzio.

Ragazzo ubriaco finisce nella Dora. Salvato dalla polizia

Poco prima della mezzanotte di domenica, alla Centrale Operativa giunge la segnalazione di una persona caduta in acqua nel fiume Dora all’altezza del Campus Universitario. Sul posto, gli agenti intervenuti non riscontrano la presenza di alcuna persona. Successivamente veniva segnalato un secondo avvistamento, questa volta all’altezza del civico 80 di Lungo Dora Siena. I poliziotti, valutando che l’uomo, potesse essere stato trascinato dalla corrente facevano una bonifica del tratto interessato, scelta che dava i suoi frutti quando, sul ponte Rossini, notavano un ragazzo con un giubbotto bianco addosso, completamente bagnato.

Il giovane si presentava agli agenti tremante per il freddo, dolorante e in stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di alcol. In attesa del 118, gli agenti provvedevano a riscaldare l’uomo con l’areazione calda dell’auto di servizio.

Gli agenti apprendevano poi che la persona soccorsa all’altezza del Campus Einaudi scavalcava la staccionata che divide il marciapiede dal terreno scosceso e dopo aver perso l’equilibrio rovinava in acqua, venendo poi trascinato dalla corrente.

All’arrivo degli operatori sanitari l’uomo veniva, poi, trasportato in ospedale in codice verde.

Polizia Postale: un anno di attività in Piemonte e Valle d’Aosta

Il 2023 ha visto la Polizia Postale e delle Comunicazioni porre in campo mirate attività volte a fronteggiare i complessi scenari legati ai crimini informatici.

In particolare l’impegno della Specialità è stato costantemente indirizzato negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche e sensibili, al financial cybercrime e a quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili a forme di fondamentalismo religioso e di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE E ALLE AGGRESSIONI DELLA SFERA SESSUALE MINORILE IN RETE

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2023 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati in danno di minori, con il costante coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) di Roma, punto di riferimento nazionale nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online.

A livello regionale, non sembra ridursi il rischio per bambini e preadolescenti di diventare oggetto di attenzioni sessuali da parte di adulti, mentre giocano online o guardano i loro video preferiti sulle piattaforme social. Le denunce relative ai casi di adescamento online, infatti, unite alla trattazione di fascicoli per attività di iniziativa del Centro Operativo e Sezioni Provinciali, raccontano di un numero di casi in aumento che coinvolgono anche vittime sotto i 13 anni. Nei casi di adescamento, quando l’aggressione è rivolta a minori di quest’età, di fatto essa coinvolge bambini in età preadolescenziale che non dovrebbero avere accesso ai social e che dovrebbero essere puntualmente sorvegliati dai genitori, proprio perché particolarmente fragili per la tenera età.

In molti casi il gioco online costituisce l’occasione per l’approccio sessuale con il minore, proprio per la scarsa diffidenza nelle tecnologie unita all’abilità di costituzione di un dialogo riservato, anche in quei casi in cui il minore aveva in precedenza prestato la massima attenzione nel non accettare amicizie e contatti da sconosciuti sulle piattaforme più propriamente dedicate allo scambio di messaggi e comunicazioni. In rari casi, addirittura, carpita la fiducia, il criminale invita il minore a scaricare unapp di chat nuova, ordinandogli di disinstallarla e reinstallarla ogni giorno, in modo da non essere scoperto nella relazione patologica con la sua vittima anche di fronte ad un controllo genitoriale.

Nell’anno in corso si è rilevato un incremento dei casi di sextortion, considerato negli ultimi anni un evidente fronte di rischio anche per i minori. In passato era appannaggio del mondo degli adulti, attualmente coinvolge frequentemente gli adolescenti, in particolare, in modo preoccupante, ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Questo reato sta coinvolgendo sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati, quali la vergogna e la frustrazione che si ingenera per la difficoltà nel gestire la diffusione di immagini intime, magari legate ad una precoce sessualità.

Fondamentale in tale ambito è l’azione che la Polizia Postale del Piemonte e della Valle D’Aosta svolge nell’ambito della prevenzione, attraverso la continua e costante attività di monitoraggio della rete, per limitare la circolazione di foto e video a sfondo sessuale realizzati con l’utilizzo di minori degli anni 18, sia attraverso i monitoraggi della rete, sia nei contesti divulgativi quali gli istituti scolastici e i momenti di aggregazione in favore dei ragazzi, dei loro genitori e degli insegnanti.

Nondimeno, nell’attività di contrasto, nel 2023 sono stati deferiti già solo a cura del C.O.S.C. di Torino 65 soggetti, mentre lo schema seguente riporta i dati aggregati comprensivi di tutti gli Uffici dipendenti:

 

2022

Tot.

2023

Tot.

 

Detenzione/

diffusione

adescamento

 

Detenzione/

diffusione

adescamento

 

Casi trattati

75

36

111

104

36

140

Indagati

57

11

68

81

17

98

Arrestati

4

0

4

9

0

9

OPERAZIONE LUCIGNOLO Fra le attività di maggior rilievo ricordiamo l’Operazione “Lucignolo”, in seno alla quale il Centro di Torino ha svolto per diversi mesi un’attività sotto copertura su una nota applicazione di messaggistica, finalizzata all’individuazione di soggetti, dediti alla pubblicazione e divulgazione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori degli anni 18 e conclusasi nel decorso mese di ottobre. Oltre 100 investigatori cibernetici della Polizia di Stato sono stati impegnati in tutta Italia nell’esecuzione di 30 perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Torino.

Gli indagati, con l’utilizzo di accorgimenti tecnici volti al mantenimento dell’anonimato, scambiavano in rete materiale illecito di diversa natura, che documentava anche violenze sessuali. I provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria di Torino hanno consentito di denunciare 24 utenti, responsabili di aver condiviso in rete materiale, realizzato mediante lo sfruttamento sessuale di minori, di cui 3 tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione di ingente quantità di materiale di pornografia minorile.

ARRESTO IN FLAGRANZA PER DETENZIONE DI 80.000 FILES PEDOPORNOGRAFICI: L’alta qualità dei rapporti di cooperazione internazionale di polizia in campo cibernetico, unita al costante monitoraggio d’iniziativa della rete volto alla prevenzione e contrasto dei fenomeni delittuosi che possano coinvolgere i minori nella navigazione online, consentono alla Specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche in assenza della proposizione di una formale denuncia da parte del cittadino, la conduzione di iniziative investigative per il contenimento degli effetti dannosi provocati dall’uso distorto degli strumenti di connessione virtuale sul web. È questo il caso, a maggio scorso, che ha portato gli investigatori della polizia postale di Torino ad arrestare un trentatreenne, lavoratore nel campo promozionale-pubblicitario, residente a Torino, trovato in possesso di oltre 80.000 immagini prodotte mediante sfruttamento sessuale di minorenni. Durante la perquisizione informatica, condotta su delega dell’A.G. torinese, gli operatori della Polizia Postale, oltre a constatare l’ingente quantità di files pedopornografici, hanno accertato la classificazione del materiale in cartelle nascoste, talvolta anche oggetto di fotoritocchi mediante l’uso di applicazioni di editing grafico. Si è quindi proceduto all’arresto in flagranza dell’indagato, posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. procedente.

I REATI CONTRO LA PERSONA ONLINE

Per il contrasto ai reati che aggrediscono la sfera soggettiva personale online, si registra un incremento delle fenomenologie attinenti alla normativa di cui al c.d. “Codice Rosso” (stalking, minacce, revenge porn), a fronte di una specifica flessione dei casi di accesso abusivo a profili social, dovuta da un lato all’incisività delle campagne di prevenzione in tema di ricorso agli strumenti di rafforzamento della difesa da questo genere di minaccia, come la configurazione dell’autenticazione a doppio fattore, e dall’altro dall’aumento della percentuale di risoluzione delle problematiche mediante ricorso diretto all’assistenza da parte dei gestori delle piattaforme, con ripristino dello status quo, nei casi meno complessi.

Come detto, aumentano anche le sextortion, fenomeno criminale che nasce dall’approccio su di un social network o chat peer to peer da parte dei criminali, che, spacciandosi per ragazze o ragazzi gentili, manifestano apprezzamenti per le foto pubblicate o per i contenuti video visibili in diretta. La dinamica prosegue con l’invito a condividere per gioco o divertimento immagini intime, e sfocia infine nella richiesta di denaro, accompagnata dalla minaccia di diffondere il materiale tra tutti i contatti, amici e i parenti, in caso di mancato pagamento. In Piemonte, come nel resto del territorio nazionale, si registrano alcuni casi di sextortionanche in danno di minori, 5 nel corso del 2023.

Di seguito uno schema riassuntivo del numero di casi trattati e dei soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Casi trattati

2022

2023

Stalking

5

11

Diffamazione

127

94

Minacce

30

39

Molestie

43

40

Revenge porn

11

20

Sex extortion

92

127

Sostituzione di persona

318

239

TOTALE

636

570

INDAGATI

2022

2023

Stalking

2

3

Diffamazione

23

21

Minacce

16

14

Molestie

7

12

Revenge porn

2

11

Sex extortion

5

30

Ingiurie

1

0

Sostituzione di persona

14

14

TOTALE

70

105

REVENGE PORN Nel mese di agosto la Polizia Postale di Biella, riusciva ad individuare in tempi rapidissimi, un cittadino di origine marocchina, resosi responsabile di gravissime condotte di revenge porn e molestie commesse in danno di una donna conosciuta online. Dopo una breve frequentazione, avvenuta tempo prima, la vittima aveva da subito scorto alcuni atteggiamenti ambigui e anomali da parte dell’indagato, motivo per cui aveva deciso di interrompere immediatamente ogni rapporto; ciononostante, nei mesi successivi, aveva constatato la diffusione online delle proprie immagini intime, dei propri contatti personali, oltre alla creazione di alcuni account fake a lei riconducibili, utilizzati finanche per pubblicare recensioni negative sul sito dell’azienda presso la quale lei stessa lavorava.

Lo stato di ansia e di smarrimento, unito al timore che la situazione degenerasse ulteriormente, ha spinto la donna a recarsi presso la Polizia Postale biellese per denunciare l’accaduto. Gli accertamenti svolti dagli investigatori cibernetici hanno consentito in brevissimo tempo di addivenire all’identità dell’indagato, che, nella ricostruzione investigativa, non si era rassegnato alla chiusura sentimentale da parte della donna, ponendo in essere le condotte delittuose gravemente lesive della sua dignità; gli operatori hanno altresì scoperto che l’uomo aveva volutamente mentito alla donna circa la propria reale identità, utilizzando un nome fittizio con il quale l’aveva raggirata sin dall’inizio della loro conoscenza.

La tempestiva perquisizione locale e informatica disposta dall’Autorità Giudiziaria Biellese, ha permesso agli agenti della Postale di individuare gli svariati account con i quali l’indagato aveva posto in essere le condotte illecite, e le relative immagini utilizzate, nel frattempo cancellate ma recuperate dallo smartphone posto sotto sequestro, ottenendo in tal modo conferme circa gli elementi indiziari raccolti nell’investigazione.

MOLESTIE SOCIAL In tale area di contrasto, si segnala l’attività curata a settembre dello scorso anno, dalla Polizia Postale di Biella, in occasione della quale è stata denunciata una donna di 48 anni, residente in provincia di Vercelli, ritenuta responsabile di una vera e propria persecuzione in danno di una cittadina a lei coetanea, residente nel biellese, che era diventata destinataria di feroci calunnie, diffuse tramite i social network attraverso l’impiego di account falsi. L’indagine ha fatto emergere, attraverso attività di perquisizione informatica condotta dagli specialisti della Polizia Postale, i profili falsi utilizzati e subito dopo cancellati.

ATTACCHI INFORMATICI – MANIFESTAZIONI DI ANTAGONISMO ED ESTREMISMO IN RETE CONTRASTO AL CYBERTERRORISMO

Lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente aggiungersi, ad una matrice puramente criminale, seppur presente, un’origine riconducibile anche ad attori statuali, conseguenza della estrema instabilità dello scenario geopolitico di riferimento.

Il conflitto russo-ucraino ha definitivamente dimostrato come, in epoca attuale, il dominio del cyberspazio abbia assunto una valenza fondamentale. Il dominio cibernetico è così divenuto nuova dimensione, spazio imprescindibile per lo sviluppo delle nuove guerre. Le offensive hacktiviste russe hanno mantenuto una significativa intensità dall’inizio del conflitto, in particolare sono state lanciate decine di offensive contro l’Ucraina e i Paesi NATO. Ad esempio, il gruppo hacker filorusso, NoName057, ha iniziato a lanciare una serie di offensive contro realtà italiane in segno di protesta contro la politica del nostro Paese, definita “russofoba”. Le offensive hanno impattato tra l’altro realtà governative, strutture del comparto sanitario, operatori del trasporto locale, istituti bancari e provider delle telecomunicazioni.

Allo stesso modo, rilevanti sono le proiezioni nel dominio cibernetico del conflitto Israele-Hamas. Sin dall’inizio del conflitto, infatti, gruppi hacker hanno iniziato a dirigere attacchi per compromettere le infrastrutture critiche israeliane, arrecare disservizi alla popolazione, estendendo le azioni ostili ai danni di infrastrutture di paesi occidentali, tra cui l’Italia, ritenuti vicini alla causa israeliana.

Le attività di indagine in questo particolare ambito risultano molto complesse, sia per l’assoluto livello tecnologico e quindi delle capacità tecniche degli attori, sia per la natura transnazionale dell’azione offensiva, che richiede, regolarmente, l’attivazione di canali di cooperazione internazionale. L’ostacolo primario è costituito dalla disomogeneità dei sistemi legislativi nazionali, soprattutto in tema di regole per l’acquisizione della prova digitale e in materia di data retention. La Polizia Postale ha affinato le tecniche info/investigative, implementando l’attività informativa e di monitoraggio ad ampio spettro, esteso anche al darkweb. Per mitigare gli effetti degli attacchi e svolgere un’azione incisiva, il C.N.A.I.P.I.C. del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, con il C.O.S.C. di Torino, ha affiancato per ciascuno dei maggiori incidenti di sicurezza, i responsabili tecnici degli Enti attaccati per i primi accertamenti tecnico/investigativi, in sinergia con gli altri attori pubblici dell’architettura nazionale di cyber sicurezza.

Nel corso del 2023 inoltre, sono stati rinnovati alcuni Protocolli d’Intesa in scadenza fra il C.O.S.C. e le realtà produttive e gli enti pubblici mentre è stato stipulato a Giugno2023 un Protocollo d’Intesa tra il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta e SAGAT S.p.A. Società di Gestione dell’Aeroporto di Torino. Tali protocolli sono finalizzati all’incremento della sicurezza informatica, alla condivisione e all’analisi delle informazioni idonee a prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture IT del settore pubblico e privato.

Le partnership poste in essere, consentono di adottare procedure di intervento e uno scambio informativo utile all’implementazione e all’innalzamento degli standard di sicurezza cibernetica; tra gli scopi peculiari vi è quello di prevenire l’indebita sottrazione di dati nonché qualsiasi ulteriore attività illecita correlata agli attacchi informatici con particolare attenzione alla garanzia di continuità nei servizi di pubblica utilità. In caso di incidente informatico, la Polizia Postale mette a disposizione il proprio expertise e le skillsdegli operatori cibernetici per fronteggiare l’attacco e agevolare il ripristino dei servizi offerti alla collettività.

Di seguito si riportano i dati statistici relativi al territorio Piemontese e della Valle D’Aosta.

 

2022

2023

Alert CNAIPIC

990

698

Attacchi informatici

42

47*

Accessi abusivi Social

799

632

Indagati

4

10

Nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla diffusione di contenuti terroristici online e, in particolare, dei fenomeni di radicalizzazione sul web, il personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni effettua costantemente il monitoraggio del web e svolge attività investigative, sia d’iniziativa che su specifica segnalazione (anche grazie a quelle che giungono dai cittadini tramite il portale del Commissariato di P.S. Online), al fine di individuare i contenuti illeciti presenti all’interno degli spazi e dei servizi di comunicazione online di ogni genere. Il target operativo di tale settore, dunque, si concretizza nella prevenzione e repressione dei reati che utilizzano la dimensione virtuale per finalità terroristiche, minando l’ordine e la sicurezza pubblica per ragioni riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso, sia a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

Il continuo e vertiginoso incremento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e applicazioni di messaggistica istantanea, ha determinato parallelamente un considerevole incremento, ad una platea pressoché illimitata, di qualsiasi tipo di contenuti propagandistici riconducibili al terrorismo, sia di matrice islamista, sia formazioni di estrema destra (neonazismo, neofascismo, tifoserie strutturate, suprematismo), formazioni di estrema sinistra (movimenti di lotta armata, anarchici, insurrezionalisti, antagonisti), formazioni separatiste.L’attività, funzionale al contrasto del proselitismo e alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione estremista religiosa e dell’eversione di estrema destra e antagonista, ha permesso di sviluppare una dedicata attività informativa in contesti di interesse, per oltre 1200 spazi web a livello nazionale oggetto di mirati approfondimenti investigativi; tra questi 30 risorse digitali sono state oscurate poiché caratterizzate da contenuti illeciti.

OPERAZIONE INTERNAZIONALE DI CONTRASTO ALL’ESTREMISMO DI DESTRA SUL WEB: I poliziotti del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia postale e della Digos di Torino, diretti dalla Direzione centrale della polizia di Prevenzione e dal Servizio Polizia Postale, hanno partecipato ad un’operazione internazionale coordinata dalle agenzie Eurojust ed Europolper il contrasto al fenomeno del radicalismo sul web di matrice suprematista e neonazista.

Le indagini hanno evidenziato un network operativo in tutta Europa e rappresentato in Italia da due minorenni di Torino e Salerno.

Sono sei i Paesi interessati, diversi i membri della rete perquisiti e cinque gli arrestati, distribuiti su tutto il territorio del Vecchio continente.

Il gruppo pubblicava su chat private manuali per l’attacco ed il sabotaggio delle infrastrutture critiche oltre a istruzioni per la fabbricazione di armi ed esplosivi ed era pronto a commettere in ogni momento atti violenti contro ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”.

Inoltre, è stato scoperto un vero e proprio culto da parte dei partecipanti verso suprematisti che negli anni si sono resi responsabili di gravi attentati terroristici, come la strage di Utoya nel 2011 o quella di Christchurch nel 2019.

I due minorenni italiani, denunciati dai poliziotti, erano particolarmente attivi nella pubblicazione di frasi d’odio xenofobe e antisemite ed erano fuoriusciti dal gruppo europeo per aderire a un altro gruppo Telegram con posizioni più teorico-ideologiche e meno militanti sul piano operativo.

Ai due sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari oltre ad alcune armi softair, un pugnale con simboli nazisti e riproduzioni di distintivi delle forze di Polizia.

FINANCIAL CYBERCRIME

Le evidenze acquisite nella più recente azione di contrasto ai fenomeni criminali di carattere finanziario hanno permesso di registrare una persistente diffusione di condotte predatorie realizzate attraverso campagne di phishing (anche nelle varianti del c.d. “vishing” e del c.d. “smishing”), consumate in danno di persone fisiche, PMI e grandi società, perpetrate per il tramite di e-mail che, dietro apparenti comunicazioni di Ministeri, organizzazioni pubbliche, istituti di credito ed altri enti, consentono in realtà di  acquisire i dati personali e sensibili, le password di accesso a domini riservati, utili per perpetrare reati contro il patrimonio.

Analogamente, si registra la persistente aggressività sociale delle frodi basate sulle tecniche di social engineering, con particolare riferimento al c.d. BEC fraud, facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso dilagante della rete nelle transazioni commerciali.

L’azione di contrasto realizzata nelle più recenti investigazioni ha offerto evidenze significative in termini di un’oggettiva crescita del livello qualitativo dei contesti criminali impegnati nel c.d. financial cybercrime: la possibilità di realizzare ingenti guadagni attraverso condotte delinquenziali che possono essere realizzate massivamente e su larga scala ha, infatti, inevitabilmente determinato un innalzamento dello spessore delinquenziale dei soggetti attivi, con il conseguente interesse di consorterie criminali un tempo impegnate esclusivamente in altre fenomenologie delittuose.

La particolare natura delle specifiche condotte criminose impone, nell’ottica di un’efficace azione di contenimento, che l’attività investigativa di contrasto debba esplicarsi anche con l’ausilio dei canali ufficiali di cooperazione internazionale, attesa la necessità, in numerosi casi, di ricercare tracce informatiche e finanziarie oltre i confini nazionali. Tale circostanza rende talora complessa la raccolta delle evidenze ricercate, laddove i paesi stranieri impattati nella richiamata ricerca non supportino in maniera collaborativa l’Autorità Giudiziaria italiana.

Nonostante le segnalate difficoltà operative, di ostacolo anche al recupero delle somme provento di frode informatica,  grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, la Specialità è riuscita a recuperare, nell’anno in corso, consistenti somme illecite, riferibili al particolare fenomeno BEC/CEO FRAUD.

La piattaforma, frutto di specifiche convenzioni intercorse, mediante ABI con le maggiori realtà bancarie italiane, consente di porre in essere tempestivi interventi per bloccare le somme sottratte.

Un ulteriore elemento di interesse e di difficoltà operativa è costituito dal sempre più frequente ricorso alle “criptovalute, le cui transazioni (registrate attraverso sistemi di blockchain) si caratterizzano per una maggiore difficoltà di tracciamento.

L’abilità tecnica, richiesta per movimentare capitali ingenti attraverso il ricorso a criptovalute, è stata rapidamente acquisita anche dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso, le quali, nella recente storia, si sono caratterizzate per aver assicurato alle giovani generazioni di affiliati accresciuti livelli di professionalità e specializzazioni funzionali al successo dell’impresa criminosa.

Alla luce della complessiva analisi, è di tutta evidenza, quindi, come settore del financial cybercrime sia un bacino molto remunerativo e, per questo, sempre più appetibile per organizzazioni criminali strutturate, anche estere, che sovente utilizzano gli illeciti profitti, derivanti da tali condotte delittuose per finanziare ulteriori e diversificate attività illecite.

Di seguito i dati registrati sul territorio Piemontese, dove va evidenziato che già solo sul territorio della Provincia di Torino si è registrato un danno patrimoniale stimato di circa 11 milioni di Euro; il che dimostra come le frodi, pur in diverse forme, mantengano un trend pressoché costante, segnalando tuttavia il netto incremento dei soggetti deferiti a vario titolo all’Autorità Giudiziaria nel corso del 2023, in particolare nel settore e-commerce, in linea con il trend nazionale. In linea generale, vi è un incremento del danno patrimoniale rispetto allo scorso anno in tutte le Province del Piemonte e Valle D’Aosta.

Casi trattati

2022

2023

Immobiliari

37

32

Sentimentali

30

65

Falso Trading Online

272

367

Portali E-commerce

907

791

Frodi informatiche (Bec, Sim Swap, Sito clone, vishing, smishing ecc.)

853

959

TOTALE

2163

2214

 

Indagati

2022

2023

Immobiliari

12

7

Sentimentali

4

14

Trading online

12

16

Ecommerce

226

183

Frodi informatiche (Bec, Sim Swap, Sito clone, vishing, smishing ecc.)

54

106

TOTALE

309

326

ARRESTO LATITANTE Tra le operazioni significative in Piemonte, si segnala l’attività svolta dagli operatori del COSC in sinergia con la Polizia Postale di Cosenza, che hanno proceduto al rintraccio ed al conseguente arresto di un 46enne piemontese, nei cui confronti pendeva un ordine di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica di Parma, per complessivi anni 7 e mesi 1 di reclusione e multa di euro 3051,00. Il soggetto, pluripregiudicato, era irreperibile da diversi anni e particolarmente abile nell’ingannare le vittime negli acquisti online. È stato tradito dalla stessa prosecuzione dell’attività criminale, che ne ha permesso la localizzazione in un’area nella periferia di Torino. Seguendo le tracce telematiche disponibili, gli investigatori della Polizia Postale sono riusciti, anche con l’ausilio di operatori della Polizia Scientifica, ad individuarne l’esatta posizione, dando esecuzione all’ordine di carcerazione. Nei confronti dell’uomo – innocente fino a sentenza definitiva – pendono inoltre ulteriori procedimenti penali che, alla luce della recente normativa, erano stati sospesi per irreperibilità e che ora potranno riprendere il loro corso per accertarne le responsabilità in relazione ad ulteriori episodi di truffe on line.

TRADE SCAM Contro il falso Trading, a seguito dei 3 arresti operati nell’ambito dell’operazione Trade Scam a cavallo tra lo scorso anno e il 2023, l’Ufficio ha completato lo studio tecnico mirato delle pagine web sospette e della concatenazione tra queste e le società coinvolte nel riciclaggio del denaro provento delle truffe, giungendo a sequestrare gli spazi web utilizzati per l’attività criminale, tramite i quali erano stati raccolti centinaia di migliaia di contatti di soggetti poi vittime dell’inganno truffaldino; centinaia le transazioni economiche analizzate ed enorme il flusso di dati telematici esaminato per comprendere che i dati venivano aggregati in pacchetti “ready to use” a disposizione delle società. Agli indagati sono stati contestati i reati di abusivismo finanziario e truffa aggravata. L’indagine colpisce uno dei fenomeni economico-criminali più esteso degli ultimi anni, che ha portato migliaia di investitori a perdere tutti i propri risparmi nell’illusione di poter rivoluzionare la propria vita in poche mosse sul web. Dietro queste storie tuttavia si celano gli inganni insidiosi di truffatori senza scrupoli che continuano a ricontattare le vittime anche dopo mesi, persuadendole ogni volta ad effettuare i versamenti “vincenti”. Sul territorio torinese, sono stati rilevati 198 casi nel 2023, con un danno settoriale che tange la cifra di 6.000.000 di euro per i risparmiatori. Forte è l’impegno della Polizia Postale di carattere preventivo, anche tramite convegni e interventi di carattere divulgativo per il pubblico.

COMMISSARIATO DI P.S. ONLINE

L’uso crescente delle nuove tecnologie ha reso necessario il potenziamento di nuovi strumenti di comunicazione che consentissero alla Polizia di Stato di mettersi in contatto diretto con gli utenti del web.

In tale ottica il portale del Commissariato di PS online ha permesso al cittadino, abituato ormai a utilizzare la rete internet per svolgere le principali attività quotidiane, di rivolgersi alla Polizia Postale in qualsiasi momento e ovunque si trovi. Attraverso il computer l’utente può esprimere il proprio disagio per un torto subito, segnalare comportamenti che giudica illeciti e chiedere aiuto per superare difficoltà e problematiche, anche nei casi in cui potrebbe essere fonte di disagio rappresentarle di persona.

La facilità con cui il cittadino ha interagito con la piattaforma dedicata ha reso possibile raccogliere le segnalazioni di quegli utenti che, mossi da spirito altruistico e di collaborazione, si sono rivolti alla Polizia Postale in un’ottica di sicurezza partecipata – nella sua declinazione online, fornendo utili evidenze su fenomeni emergenti potenzialmente lesivi, così contribuendo, in termini di efficace prevenzione, ad evitare che altri internauti potessero cadere nelle trappole della Rete.

L’analisi delle oltre 82.000 segnalazioni ricevute in ambito nazionale dal sito nell’anno 2023 ha evidenziato che in molti casi gli internauti non adottano quelle piccole e necessarie accortezze di cyber hygiene, che consentirebbero loro di prevenire e limitare la maggior parte degli attacchi informatici e il perpetrarsi di attività delittuose. Al fine di migliorare l’attività preventiva è stata ampliata la sezione dedicata agli alert, dove vengono raccolti e pubblicati gli “avvisi agli utenti” che, proprio perché costantemente aggiornati e facilmente raggiungibili, costituiscono un efficace strumento di autotutela messo a disposizione del cittadino.

L’attività più delicata ha riguardato la gestione delle numerose segnalazioni di cittadini che hanno manifestato situazioni di disagio e minacciato di compiere gesti estremi. Nel 2023 a Torino il Centro Operativo ha gestito direttamente 3 segnalazioni della manifestazione di intenti anticonservativi, pervenute per il tramite dell’URP.

ATTIVITA’ DI PREVENZIONE

Se da un lato La Polizia Postale svolge un’incisiva attività di repressione dei reati informatici, altrettanto importante risulta essere l’azione preventiva a tutela dei minori, soprattutto per il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le forme di prevaricazione online, fenomeni che destano grande allarme sociale. L’impegno profuso dagli specialisti della Polizia Postale nell’azione di sensibilizzazione e informazione ha consentito, nell’anno appena trascorso, di realizzare incontri con docenti e genitori in circa xxx istituti scolastici e di coinvolgere oltre xxx studenti. A Torino si sono tenuti incontri in 55 scuole (trend in aumento del 15% rispetto allo scorso anno) con il coinvolgimento di 3450 studenti, oltre a 14 Convegni che hanno registrato la partecipazione di 2640 persone.

Di rilievo è anche la campagna educativa itinerante di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli legati ad un uso non corretto della rete internet da parte dei minori denominata Una vita da social, realizzata a Torino, Aosta, Alessandria e Asti.

Il progetto si cala nella filosofia dei giovani interlocutori, interagendo con un linguaggio comunicativo semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età, coinvolgendo così dai più piccoli ai docenti ai genitori, con la finalità di combattere la violenza e la prevaricazione dei giovani bulli.

Particolare attenzione è stata riservata inoltre al controllo del territorio in favore degli Uffici Postali delle regioni, con particolare riferimento ai momenti di maggiore afflusso di persone legati all’erogazione dei pagamenti mensili gestiti da Poste Italiane S.p.A., che ha visto uno sforzo di incremento del 10% del numero di controlli effettuati, al fine di scongiurare la consumazione di reati predatori in danno degli Uffici e degli utenti.

Finisce sotto un treno, donna muore in stazione

Tragica fine questa mattina per una donna di 60 anni che è stata investita da un treno in stazione ferroviaria a Chivasso. I soccorsi hanno tentato la rianimazione ma la donna è morta dopo essere stata travolta dal treno intercity notturno Salerno-Torino. I passeggeri sono stati dirottati su bus navetta  diretti alla stazione di Torino Porta Nuova.

La Reale Mutua Fenera Chieri’76 strappa un gran punto alla Prosecco Doc Imoco Conegliano

Torino, 15/01/2024

Sconfitta a testa non alta ma altissima per la Reale Mutua Fenera Chieri’76 che porta a casa un punto dal PalaVerde di Villorba, impresa che non era ancora riuscita a nessuno in questa stagione, cedendo al tie-break alla Prosecco Doc Imoco Conegliano al termine di due ore e 29 minuti di gioco.
Coach Bregoli mischia un po’ le carte all’ingresso in campo schierando la coppia centrale Weitzel-Gray e Omoruyi titolare in banda insieme a Kingdon. Nel corso della gara troveranno spazio anche Morello, Anthouli, Rolando, Zakchaiou e Skinner.
Dopo un inizio contratto le chieresi, con uno straordinario lavoro nel muro-difesa, hanno la forza di raddrizzare un primo set che le vedeva in svantaggio 20-13 andando a imporsi 26-28 ai vantaggi. Appannaggio delle venete la seconda frazione (25-19), mentre nella terza le biancoblù di nuovo riescono a capovolgere il punteggio e chiudere 21-25 a loro favore. Il quarto parziale, vietato ai deboli di cuore, vede Conegliano chiudere 30-28 alla quinta palla set dopo aver annullato un match-point a Chieri. A senso unico il tie-break che la squadra di Santarelli si aggiudica 15-9 senza patemi.
Il secondo punto (primo in trasferta) che nella sua storia la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 riesce a strappare alle pluricampionesse venete poggia sia su una grande prova collettiva, all’insegna della tenacia e del carattere, sia sul contributo individuale di tutte le giocatrici chiamate in causa. Una menzione speciale in particolare per Omoruyi (nel suo tabellino 16 punti), Malinov, Spirito e Grobelna (top scorer biancoblù con 23 punti). Dall’altra parte della rete spiccano i 28 punti di Haak e i 21 di Plummer, mentre il premio di MVP viene assegnato a De Gennaro.

Prosecco Doc Imoco Conegliano-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 3-2 (26-28; 25-19; 21-25; 30-28; 15-9)
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Wolosz, Haak 28, Lubian 11, Fahr 1, Plummer 21, Lanier 17; De Gennaro (L); Bugg, Squarcini 11, Robinson-Cook, Gennari. De Kruijf 1. N. e. Piani, Bardaro (2L). All. Santarelli; 2° Lionetti.
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 3, Grobelna 23, Gray 6, Weitzel 12, Kingdon 7, Omoruyi 16; Spirito (L); Morello, Anthouli, Rolando, Zakchaiou 4, Skinner 4. N. e. Papa, Kone (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
ARBITRI: Puecher di Padova e Salvati di Palestrina.
NOTE: presenti 4791 spettatori. Durata set: 31′, 25′, 29′, 36′, 16′. Errori in battuta: 23-13. Ace: 10-6. Ricezione positiva: 50%-51%. Ricezione perfetta: 28%-34%. Positività in attacco: 45%-39%. Errori in attacco: 10-11. Muri vincenti: 5-6. MVP: De Gennaro.

La cronaca
Primo set – L’avvio di gara è tutto delle venete, al punto che sul 10-4 coach Bregoli già esaurisce i suoi time-out. Avanti di 7 punti sul 14-7 e ancora sul 20-13, Conegliano sembra avere il set in mano. Sul 20-14 inizia un altro set: il turno di battuta di Grobelna e una crescita esponenziale del muro-difesa biancoblù propiziano la rimonta di Chieri che riesce ad agguantare il pareggio sul 23-23 con Omoruyi. Plummer dà la prima palla set alle padrone di casa, annullata da Weitzel. Conegliano ha poi altre due set-point. Sul 26-26 l’attacco vincendo di Kingdon vale il 26-27. Nello scambio successivo l’attacco di Gray consegna il set a Chieri (26-28).

COMUNICATO STAMPA

Secondo set – Serrato punto a punto fino al 13-13. Squarcini e Lanier propiziano lo strappo a 19-15 e dà lì in avanti è tutto facile per Conegliano, che dopo aver pure siglato un punto con De Gennaro (20-15) chiude 25-19 con Haak.
Terzo set – Sotto di 3 punti sul 9-6, Chieri si riavvicina a 13-12 (Grobelna) e dopo un intenso tira e molla agguanta la parità a 18 con Omoruyi. Il primo vantaggio chierese arriva sul 21-23 grazie alla neoentrata Skinner. La stessa mette a terra il 21-25 sfruttando al meglio la prima palla set.
Quarto set – Da 10 -10 Conegliano sale a 14-11 e mantiene un’incollatura di vantaggio finché Skinner sigla il 23-23. Zakchaiou, entrata sul 18-15 per Gray, annulla la prima palla set veneta (24-24). Altri due set-point vengono neutralizzati da Skinner e Grobelna. Omoruyi realizza il 26-27 dando a Chieri un match-point: lo annulla Haak. Infine, sul 28-28 Lanier e Haak concludono la frazione 30-28.
Quinto set – Chieri resta a contatto soltanto nelle fasi iniziali. Da 3-2 Conegliano allunga a 6-3, gira il campo ancora sopra di 3 punti (8-5) e nel finale incrementa ulteriormente il vantaggio, facendo scendere i titoli di coda sul 15-9 con un ace di Plummer.

Il commento
Ofelia Malinov: «
E’ stata veramente una bella partita. Quando giochiamo contro Conegliano, se hai un’occasione, sappiamo che bisogna sfruttarla e chiudere subito altrimenti alla lunga hanno la meglio loro. Siamo comunque riuscite a metterle in difficoltà per gran parte della partita e ci sono state tante belle cose per noi, siamo cresciute tanto e questo è importantissimo».

Il Goethe Institut dice addio a Torino?

Il Goethe Institut di Torino chiude i battenti a fine mese? Altro pezzo storico della cultura torinese se ne va via. Proprio così, cultura di Torino per i Torinesi. È dai tempi di Nietzsche che cultura tedesca e cultura torinese si contaminano. Peccato, veramente peccato.
Non c’è proprio che dire:  Torino continua a perdere colpi. Anche culturalmente parlando.
Più di trenta persone vanno a casa senza alcuna alternativa di lavoro. Tutti ne hanno parlato, dai giornali al consiglio comunale e regionale. Tutti con afflati di solidarietà senza, però, risultati pratici per evitare la chiusura. Irremovibile la Ministra degli esteri Annalena Baerbock. È una Verde ed io pensavo, erroneamente, che preferisse la cultura che gli armamenti. Purtroppo è facile intuire il perché. Primo, Torino conta sempre di meno. Secondo, l’interesse tedesco  si rivolge ad altri ” lidi ” in particolare l’est del mondo. Ne sa qualcosa, in negativo, il mio professore Romolo Gobbi che a 86 anni, da buon ” studentello ” novizio si è messo a studiare il Tescesco. Perché?
Da anni canta con cipiglio da baritono in lingua tedesca, poi un libro da lui scritto è stato tradotto in tedesco.
Insomma tutta Torino è rimasta spiazzata da questa improvvida  scelta. È proprio destino che 30 persone che attualmente lavorano al Goethe si debbano trovare altra occupazione?
Forse, in corner, la situazione si rattoppa.
C’è voluto l’intervento del Ministro alla Cultura Sangiuliano. Obbiettivo: contenimento dei costi ed un intervento economico da parte italiana.
In primis il Ministero. Poi speriamo che le varie fondazioni bancarie cittadine facciano il loro dovere. Si potrebbe dire: meglio tardi che mai. Staremo a vedere:  mancano 3 settimane al D-day, sperando che , almeno per una volta la si sfanga ed un pezzo di Torino non venga buttato via.

PATRIZIO TOSETTO

Torino: gravissima donna investita da bus

Questa mattina a Torino tra via Duchessa Jolanda e corso Inghilterra una donna di 66 anni è stata investita da un autobus Gtt della linea 56. E’ stata portata in ambulanza al Cto, sarebbe in gravi condizioni.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Attenzione a penale per recesso anticipato da forniture di luce e gas”

La Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori illustra le novità scattate il 1° Gennaio 2024.

Dal 1° gennaio 2024 rischio penali se recesso anticipato da contratti luce a tempo determinato o a prezzo fisso. Lo rende noto Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Come Unione Nazionale Consumatori abbiamo chiesto ripetutamente a Governo e Parlamento di annullare tale possibilità, depositando le osservazioni al disegno di legge sulla concorrenza appena varata, di abrogare l’art. 7, comma 5 del Decreto Legislativo n. 210 dell’8 novembre 2021, che prevede che il fornitore di energia elettrica possa far pagare ai clienti una somma di denaro in caso di recesso anticipato da un contratto di fornitura a tempo determinato o a prezzo fisso”, precisa il noto legale torinese.

Per poi riprendere: “I consumatori possono sempre cambiare fornitore, ma mentre in generale il recesso non ha costi per il cliente (quando cambia fornitore eventuali costi sono connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto con il venditore entrante, ossia quello nuovo), nel caso di offerte della luce che prevedono un prezzo fisso e la durata del prezzo o del contratto per un tempo determinato (solitamente 12 o 24 mesi) è possibile sia previsto (e solitamente lo è) il pagamento di una somma da parte del cliente in caso di recesso anticipato, ossia se esercita il recesso prima del termine di durata del contratto o del prezzo”.

L’onere per il recesso anticipato deve essere indicato chiaramente nel contratto nel suo importo massimo (la somma di denaro richiesta potrebbe essere ridotta in fase di applicazione) e deve essere specificamente approvato e sottoscritto dal cliente; deve inoltre essere indicato nel riquadro “Modalità e oneri per il recesso” della Scheda sintetica, che riassume le caratteristiche dell’offerta.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.