ilTorinese

In cura al Regina Margherita i bimbi malati arrivati dalla guerra in Ucraina

E’ trascorso ieri il primo giorno in ospedale per i tredici bimbi malati oncologici ucraini arrivati grazie alla Regione Piemonte da Iasi, in Romania.

Sono ricoverati  all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. I bambini, alcuni malati di leucemia, sono molto provati per il lungo viaggio e per la sospensione a causa della guerra, delle terapie.

Con loro ci sono le madri e alcuni fratellini. Questi sono cinque, per i quali dovrà essere trovata una soluzione di ospitalità.

Quale futuro dell’auto per Torino e per il Paese?

La FORD punta su Detroit. La TESLA investe in Europa vicino a Berlino. Dopo l’evasivo discorso di Tavares , il  Governo oltre agli incentivi pensi a come usare la Golden share o la CDP. 

Quale futuro dell’auto per Torino e per il Paese? I pareri sindacali sono diversi . Per Chiarle ( già della CISL) il programma di TAVARES e’ interessante , mentre Airaudo è più pessimista e pensa alla cassa integrazione . Per i francesi che guidano Stellantis, Torino , l’Italia e Katmandu pari sono. Non una parola su Mirafiori. Ancora in stand By la Gigafactory a Termoli mi auguro che  il viaggio parigino di CIRIO e LORUSSO , non serva solo a a capire le condizioni che Stellantis pone al Governo italiano .
A questo punto il Governo che si è mosso solo dopo la minaccia di un Tavolo con i parlamentari di tutte le 10 Regioni interessate e che nel Decreto energia ha stanziato 1 miliardo l’anno per più anni , valuti anche la utilità di usare la golden share o di entrare nello azionariato con la CDP. Molto dipenderà dai contenuti della Mozione Parlamentare che l’on. Molinari aveva presentato a metà gennaio riprendendo la mia proposta. La Mozione ora sta raccogliendo i contributi di tutte le forze politiche e dovrebbe essere votata tra pochi giorni in Parlamento e sarà da guida al Governo per la politica industriale dell’auto .
Torino e l’Italia non possono rinunciare ad avere un ruolo nel futuro dell’auto, che ha ancora importanti contenuti innovativi e ingegneristici.
Siamo purtroppo in ritardo perché il Governo non aveva inserito nella Legge di Bilancio 2022 neanche una lira per l’auto senza che Torino e il Piemonte alzassero la voce.
Ora sarà evidente a tutti i laudatores dei Sindaci di sinistra che non aver puntato con forza sulla industria oltre che sul turismo e sulla cultura ha portato Torino e il Piemonte al declino ma ha tolto al Paese almeno un punto di PIL all’anno ? Se calcolate quanto ha perso la FIAT per gli errori dei suoi dirigenti , per le divisioni sindacali e per il laissez faire di Sindaci che non si sono neanche incazzati col trasferimento della sede fiscale, avrete la dimostrazione di quanto ho scritto all’inizio.
La colpa più grave degli ultimi vent’anni è stata quella di non rendere più competitiva l’area torinese così un amministratore come Tavares, per nulla condizionato dai sentimenti , che ha come obiettivo quello di aumentare gli utili e di conseguenza i suoi emolumenti, sceglie i siti industriali più competitivi e così nella sua Conferenza stampa ha detto che gli stabilimenti italiani dipenderanno dal mercato.
Torino, ora, spaventata dai possibili  tagli di importanti aziende dell’indotto e di migliaia di posti di lavoro  conseguenti all’arrivo dell’auto elettrica , scopre tardivamente la importanza della manifattura ma , abbandonata dalla famiglia  che ha venduto a Peugeot , si trova con interlocutori deboli sia a livello amministrativo che industriale.
Il tutto mentre La FORD punta molto su una Detroit rilanciata , la TESLA investe 5 miliardi  nel suo nuovo  stabilimento europeo vicino a Berlino e Tavares,nella conferenza stampa tenuta nel Paese dei tulipani,  dice che il futuro del Bel Paese nell’auto  e’ legato all’andamento del mercato . A questo si aggiunga che il Governo italiano nella ultima  legge di Bilancio non aveva previsto una lira per il settore senza che Sindaco e i piemontesi nel governo o in parlamento si agitassero troppo.
Ora, anche se un po’ tardivamente, CIRIO e LORUSSO vogliono andare da Tavares a Parigi a chiedere qualcosa, con quali carte in mano? Poche.
Le uniche carte sono nelle mani del Governo che oltre agli incentivi e alla politica industriale dell’auto potrebbe pensare alla golden share o a entrare nel capitale di Stellantis alla pari dello Stato francese.
L’industria dell’auto ha ancora un futuro, in parte da scoprire perché i dubbi sul tutto elettrico crescono mentre salgono anche ipotesi legate ai combustibili che potrebbero usare i motori tradizionali dell’ultima generazione.
Torino è in ritardo perché  , la politica torinese , morti Donat-Cattin e l’Avvocato Agnelli , non ha più avuto peso a Roma, peggio , chi ha amministrato la Città negli ultimi anni l’ha portata al declino e soprattutto non ha creato le condizioni competitive per attrarre investimenti esteri. Ora , in ritardo nella realizzazione della TAV, con due giunte, quella comunale e regionale , deboli, che credibilità abbiamo con Tavares?
Il Governo grazie alle nostre pressioni e all’impegno di Molinari e Giorgetti ha deciso di stanziare nel Decreto  Energia un miliardo all’anno per i prossimi anni da usarsi per incentivare gli acquisti non solo dell’elettrico ma anche delle auto Diesel di ultima generazione e quelle ibride e per la prima volta una parte per una politica industriale del settore necessaria per garantire un futuro all’indietro che sarà penalizzato dal motore elettrico.
Ben diverso però l’approccio con Tavares se il Governo decidesse di calare l’asso della golden share o della partecipazione allo azionariato della CDP.
Tutti i maggiori Paesi industrializzati del mondo vogliono mantenere una forte presenza nel settore automotive e noi rischiamo di perderla?  Non è possibile . Di un settore così pervasivo e innovativo il Piemonte ha e avrà ancora bisogno se vuole rilanciarsi appena troverà una squadra competente e alla altezza del compito.
Quando Torino non era bellissima , come è ora, e la Città era più grigia,  la politica però è l’associazionismo  avevano maggiore peso e sostanza. Morti Donat-Cattin e l’Avvocato Agnelli, Torino a Roma non ha più contato.
Dagli anni 90 , quando il PIL piemontese valeva ancora il 10% del PIL nazionale, chi ha amministrato Torino non si accorse del declino , così come gesti male il Buco di Bilancio . Oggi il PIL piemontese vale il 7,5% della economia nazionale , il PIL procapite ci vede tra il decimo e l’undicesimo posto tra le venti regioni italiane e Torino è in testa a tre classifiche negative : mancanza di sicurezza, disoccupazione giovanile e inquinamento.Questo è ciò che ci lascia chi ha amministrato Torino e il Piemonte negli ultimi venticinque anni.
Ecco perché dobbiamo  difendere a tutti i costi l’industria dell’auto ma dobbiamo contemporaneamente rilanciare Centro ricerche , accelerare il Manifacturing Center, rilanciare Aeroporto , non perdere tempo sulla Linea 2 della Metro e soprattutto accelerare la costruzione della TAV.
Ecco perché ho detto che siamo disponibili a  difendere il settore auto come abbiamo difeso la TAV.
 
Mino GIACHINO 
SILAVORO SITAV SIAUTO

Pedrale: “Sei milioni di euro per una recinzione contro i cinghiali? Servirà allo scopo?”

Ho appreso ascoltando un notiziario televisivo (chiedo  scusa se non sarò  molto preciso perché  l’ho ascoltato una volta  sola) che la Regione spenderà sei milioni di euro per costruire una  lunga recinzione al confine fra Piemonte e Liguria. 

L’ imponente opera dovrebbe fermare l’invasione di cinghiali che si sono  riprodotti eccessivamente in Piemonte ed in Liguria. Ed e’ ovviamente il tentativo di fermare la peste suina provocata dagli stessi cinghiali.  Molti allevatori di suini piemontesi stanno abbattendo i loro allevamenti con gravi danni economici .

In realtà  il problema dei cinghiali in Piemonte non è nuovo ma si trascina da diversi anni. I cinghiali si sono riprodotti negli ultimi  vent’anni in maniera eccessiva nei parchi regionali piemontesi. Da anni sono note le sortite, specie notturne di questi animali che escono dai confini dei parchi e si avvicinano alle cascine o abitazioni,  agli allevamenti. Inoltre danneggiano le coltivazioni specie di mais. Nel passato la Regione aveva anche esaurito i fondi per risarcire gli agricoltori per i danni subiti.

Sono poi noti gli incidenti automobilistici provocati da questi ungulati con gravi danni agli automezzi e alle persone.  Solo due anni fa  due persone in auto  sono morte su un’ autostrada piemontese a causa del transito di alcuni cinghiali . E’ dunque un problema, come sottolineano agricoltori, allevatori e le associazioni agricole, di grande importanza e da affrontare  seriamente. Ho dei dubbi che lo strumento della recinzione (al di là del costo economico ingente) possa davvero risolvere la criticità.  I cinghiali sono in grado di sfondare queste recinzioni.  Credo invece  che sarebbe più proficuo aumentare gli abbattimenti selettivi coinvolgendo di più le associazioni venatorie, guardie dei  parchi e carabinieri forestali. Inoltre per fermare la proliferazione di cinghiali (che sono animali  tutt’altro che in via di estinzione) si dovrebbe procedere alla sterilizzazione di un certo numero di femmine di questi ungulati.  Sono proposte e riflessioni sapendo che è un problema complesso e di non facile soluzione.
Luca Pedrale Presidente Regionale “Noi di Centro”

Gli eventi di “Beppe Fenoglio 22”

Martedì 8 marzo la passeggiata “Il sentiero di Argentina”, con partenza alle ore 14.15 da Manera di Benevello, percorre i sentieri lungo le colline che si affacciano sulla Valle Belbo, luoghi legati alla sfera femminile, alla figura delicata e mai marginale presente nelle opere di Fenoglio (https://www.beppefenoglio22.it/evento/una-passeggiata-sul-sentiero-di-argentina/)

Sempre nella giornata internazionale della donna alle ore 21.00 sul palco del Teatro Sociale G. Busca di Alba andrà in scena per la sua prima assoluta “Raccontami com’era vestita”. Lo spettacolo, liberamente tratto dai romanzi e dai racconti dello scrittore albese, mette in luce le personalità delle donne all’interno delle sue opere. Lo spettacolo, voluto dall’assessore alla cultura della Città di Alba Carlotta Boffa e dal Centro Studi Beppe Fenoglio nell’ambito del Centenario fenogliano, è ideato, diretto ed interpretato da “TUTTE”: collettivo formato da dieci attrici provenienti da sei realtà albesi quali:
“Laboratorio Teatrale Albatros”, “Donchisciottesiamonoi”, “Collettivo Scirò”, “Compagnia Claudio&Consuelo”, “Il Teatrino”, “Teatro di TELA”.
(L’evento a ingresso libero su prenotazione è già tutto esaurito,  comunicato stampa in allegato).


TUTTE – foto di Bruno Murialdo

La prosa fenogliana oltre a calcare le assi del palcoscenico influenza anche la settima arte: sabato 12 marzo alle ore 21 al Cinema Massimo di Torino la proiezione de “Il partigiano Johnny”, restaurata nei laboratori di Cinecittà dall’Istituto Luce con il contributo del Ministero della Cultura, verrà presentata in anteprima nell’ambito del 21° Glocal Film Festival (10-14 marzo 2022) organizzato dall’Associazione Piemonte Movie. Saranno presenti il regista Guido Chiesa, il direttore della fotografia Gherardo Gossi (curatore del restauro), Margherita Fenoglio  e Piero Negri Scaglione. L’iniziativa è in collaborazione con il Centro Studi Fenoglio, il Museo Nazionale del Cinema e la Film Commission Torino Piemonte.
(https://www.beppefenoglio22.it/evento/proiezione-de-il-partigiano-johnny%ef%bf%bc/)


Stefano Dionisi ne Il Partigiano Johnny di Guido Chiesa
Ogni domenica fino a marzo 2023, il Centro Studi Beppe Fenoglio organizza il tour gratuito “Tra le righe di BF22”: undici tappe nel cuore di Alba partendo dalla sede del Centro Studi in piazza Rossetti, per scoprire lo scrittore, il partigiano e anche l’uomo. Un percorso cittadino ad anello per addentrarsi nella vita dell’autore e della sua città partendo alle ore 10.30 da Casa Fenoglio, dimora e bottega di famiglia, passeggiando per le vie del centro, tra il meraviglioso Duomo, il Liceo Classico e il Seminario. In occasione del centesimo compleanno dello scrittore la passeggiata della durata di circa 2 ore si rinnova nella fruizione proponendo materiale di approfondimento per gli appassionati grazie alla preziosa conduzione delle guide di Turismo in Langa e al sostegno della Regione Piemonte (https://www.beppefenoglio22.it/evento/tra-le-righe-di-fenoglio/)

Prosegue fino ale 17 aprile l’esposizione a Palazzo Banca d’Alba che racconterà, come sottolinea Fulvia in “Una questione privata”, “Una maniera di metter fuori le parole” propria dello scrittore albese. Ogni fine settimana sarà possibile osservare come le scelte stilistiche di Fenoglio (i ricorsi, i neologismi) siano diventate oggetto artistico attraverso un processo di esaltazione che lega la scrittura alla fotografia. Partendo dallo studio del prof. Beccaria “La guerra e gli asfodeli” sono state fotografate quindici parole estrapolate dal dattiloscritto originale per raccontare ed esaltare la creazione di uno stile personale e ricercato. Il materiale testuale e video racconterà la ricerca dell’autore mentre il peculiare lavoro di riscrittura porrà il visitatore al centro di un’installazione multimediale e interattiva. L’allestimento della mostra è ideato da Danilo Manassero mentre la stampa fotografica utilizzando la cianotipia è realizzata da Francesca Marengo. (Comunicato stampa a questo link).

Il calendario degli appuntamenti, in continuo divenire, è aggiornato sul nuovo sito del Centenario Fenogliano www.beppefenoglio22.it

CENTRO STUDI BEPPE FENOGLIO
Piazza Rossetti 2, ALBA (CN)
www.centrostudibeppefenoglio.it
info@centrostudibeppefenoglio.it
Tel. 0173 364623

Facebook  https://www.facebook.com/CentroBeppeFenoglio
Instagram @beppefenoglio22
sito www.beppefenoglio22.it
hashtag ufficiale dell’evento #beppefenoglio22

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Fernando Aramburu “I rondoni” -Guanda- euro 22,00
Lo scrittore spagnolo, autore di “Patria”, in questo suo ultimo corposo romanzo il travaglio interiore di un uomo arrabbiato che decide di farla finita con la vita. Ma prima ripercorre la sua avventura terrena in oltre 700 pagine, tra affetti naufragati, delusioni e stati d’animo altalenanti e infiniti.
Voce narrante è quella di Toni, professore di filosofia di 55 che milita nel «PPSS, Partito di chi preferisce stare da solo». Conosce perfettamente il giorno della sua morte dal momento che è stato lui ad averla stabilita, e questo è il monumentale diario di un aspirante suicida. Ha deciso di farla finita di lì a un anno
-precisamente il 31 luglio 2019- e stila questa sorta di conto alla rovescia; un diario di 365 giorni di cui leggiamo l’intima cronaca. Pagine stilate senza farne un eccessivo dramma, anzi scritte con una sorta di disincanto e senza retorica, con una serenità quasi divertita nel constatare l’irragionevolezza del mondo e della vita.

In attesa dell’evento scrive ogni giorno nel suo appartamento che condivide con l’affetto più fedele, la cagnolina Pepa. Possiede una nutrita biblioteca e progressivamente tende a separarsi dai suoi amati libri, ma soprattutto analizza la sua vita e i legami con le persone che hanno incrociato la sua strada.
Lo fa con un misto di cinismo, ironia, spietata messa a ferro e fuoco dei rapporti umani, ma anche della situazione politica della Spagna.

Con l’implacabile bisturi della sua analisi viviseziona tutto e tutti.
Una variegata mappa umana in cui compaiono l’ex moglie Amalia dalla quale fatica a prendere le distanze; i genitori disfunzionali, il padre manesco e la madre che gli sputava nel piatto. Un fratello che mal sopporta, e il deludente e assai problematico figlio Nikita.
Ma c’è anche l’amicizia con Bellagamba che ha perso un piede in un attentato, e poi il contorno di una nutrita messe di episodi familiari, amorosi, di gioventù, di aspettative mancate, emozioni.
Tony si sfoga con la vita, coinvolge una costellazione umana deludente, anche se non se la prende con nessuno. La sua è una sorta di preghiera laica che svela mistificazioni e inganni che fanno parte dell’esistenza.

I rondoni del titolo sono emblematici perché incarnano il suo ideale. Sono uccelli laboriosi che sogna spesso e che volano senza mai posarsi; privi di tormenti esistenziali, non obbligati a interagire con qualcuno, senza i patemi della fede, con la sicurezza che moriranno quando sarà il loro momento. Liberi eternamente e sempre librati nell’aria.

 

Simona Vinci “L’altra casa” -Einaudi- euro 20,00

Il romanzo è ambiento in un’antica villa di Budrio dove s’incrociano le vite di due donne, assai diverse fra loro, accomunate dall’attesa di un grande evento musicale.
Sono la cantante lirica Maura, reduce da un importante intervento chirurgico alla tiroide, che teme di aver perso il controllo della voce. L’altra donna è Ursula, una pianista di origine russa che deve preparare Maura per un concerto. A metterle insieme sono stati i rispettivi compagni, Fred e Marco.
Ma forse la vera protagonista è la casa, detta anche Villa Giacomelli, della quale era stata proprietaria la famosa mezzosoprano Giuseppina Pasqua, vissuta tra 1851 e 1930, e della quale Maura dovrà interpretare i cavalli di battaglia.
Giuseppina Pasqua era stata amica intima del Maestro Giuseppe Verdi, musa e interprete di molte sue opere, prima in assoluto ad aver cantato l’ultima opera Verdiana, “ Falstaff”, nel ruolo di Madame Quickly.
E sembra che non se ne sia mai andata dalla villa, nella quale c’era in passato il pianoforte sul quale si diceva che Verdi avesse suonato, forse anche composto; poi era stato regalato.
La casa è attraversata da scricchiolii sinistri, sibili, rumori indecifrabili; si inizia con piccoli orrori (come un’insalatiera piena di teste di piccione) e in un crescendo si arriva a spaventi e misteri di maggior intensità.
Aspettatevi una narrazione complessa e vorticosa, un misto tra romanzo dell’orrore e del mistero con pagine che virano sul fantastico. Qui la casa vive di vita propria e dirige in qualche modo anche stati d’animo, paure, ansie e azioni dei personaggi -in carne ed ossa- che per un po’ abiteranno tra quelle mura.

 

Amanda Sthers “Promesse” -Rizzoli- euro 17,00

Amanda Sthers è un caleidoscopio di creatività: autrice di romanzi, testi teatrali, canzoni, sceneggiatrice e regista. Oltra ad avere scritto questo romanzo ha anche diretto l’omonimo film “Promises” del 2021 interpretato da Pierfrancesco Savino, Kelly Reilly e Jan Reno. Ed effettivamente la sua scrittura scorre veloce con un ritmo cinematografico.
Il romanzo inizia con il protagonista Sandro che per caso viene a sapere che Laure, il grande amore mancato della sua vita è appena morta. Uno schiaffo in pieno viso che lo sprofonda nei ricordi e lo porta a rivivere alcune fasi della sua vita privilegiata.
Figlio di una francese e un italiano ricchissimo, è il discendente ed ultimo erede di una famiglia altolocata della borghesia laziale.
Fin da bambino ha sempre trascorso le estati nella splendida villa del nonno affacciata sul mare dell’Argentario. Lì aveva respirato un clima particolare; da un lato succube delle elevate aspettative del nonno Giuseppe Brastini d’Alba, patriarca donnaiolo e austero che puntava tutto sul nipote. Dall’altra l’astio del nonno verso la madre di Sandro, semplice infermiera naif che ai suoi occhi si era fatta mettere incinta e aveva accalappiato così il figlio buon partito. Fin dal primo momento la odia, convinto che «Non si incrociano i purosangue e i cavalli da tiro».

Sandro cresce in questa atmosfera, sballottato tra le idee del nonno e la madre che invece lo spinge a cercare se stesso, indipendentemente dalle aspettative della famiglia.
E’ allora che si innamora perdutamente di Laure, un amore potente, corrisposto, ma mai realizzato e vissuto.
Da quel lutto inaspettato scatta nel protagonista lo srotolarsi della sua vita: il suo matrimonio con Bianca, la nascita delle loro bambina, l’amore travolgente per Laure incontrata a una festa, ma mai entrata davvero nella sua esistenza. Sandro faticosamente deve fare i conti con la sua immobilità sentimentale, la malinconia di una vita diretta più che altro dagli altri, un fallimento esistenziale che brucia.

 

Amy Engel “La consuetudine del buio” -HarperCollins- euro 17,50

Questo thriller è stato scritto dall’americana Amy Engel che prima di dedicarsi alla letteratura è stata avvocato penalista. In questa pagine sciorina una sorta di noir ambientato nella provincia rurale americana e inizia con un colpo al cuore. La morte di due amiche dodicenni alle quali l’assassino ha tagliato la gola e poi le ha abbandonate, a soffocare negli ultimi gorgoglii di vita, in uno squallido parco giochi.
Siamo nella sperduta cittadina nei Monti Ozark, dove tutti si conoscono e le vite non sono per niente facili.
Le vittime sono Izzy e Junie, la seconda è figlia della cameriera e ragazza madre Eve Taggert, con alle spalle un passato difficile. Vissuta in una mobile home con una madre border line, dalle frequentazioni maschili discutibili, sempre sulla soglia dell’indigenza, poco attenta ai figli, ma pronta a sbranare chiunque provasse a toccarli. La vita di Eve è sempre stata in salita, l’unico appoggio è suo fratello Cal diventato poliziotto.
Junie era l’unico spicchio di sole nella vita stentata di Eve, frutto dell’incontro casuale e bollente con un giovane di passaggio nel bar dove lei lavorava a 17 anni.
L’altra ragazzina uccisa era la migliore amica di Junie, e i suoi genitori, Zach e Jenny, sono altrettanto devastati dal dolore. Ma Eve non si accontenta delle indagini ufficiali, scava a fondo nelle frequentazioni delle bambine cercando di capire il movente del delitto.
Il lettore si aspetti una serie di colpi di scena continui che porteranno alla luce il segreto legame tra le ragazzine, ambienti inquietanti, rapporti malati e complessi…..

Auto finisce fuori strada: uomo muore per un malore

Oggi, a Nole,  era alla guida della sua Opel quando, probabilmente per un malore, la vettura  è uscita di strada. Prontamente sono intervenuti i soccorsi che hanno tentato di rianimare l’uomo, un 65enne, ma ormai era deceduto. Sul posto anche i vigili del fuoco e la polizia locale.

I fagioli della nonna

Un secondo a base di legumi, semplice e nutriente, valida alternativa alla solita fettina

 

 Ottimo servito fumante con un bel crostone di pane casereccio abbrustolito e un buon bicchiere di vino rosso.

Ingredienti

500gr. di fagioli borlotti lessati
4 cucchiai di passata di pomodoro
100gr. di pancetta affumicata a dadini
1 peperoncino
1/2 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio di aglio
1 foglia di alloro
Sale e olio q.b.

Preparare un bel soffritto con la cipolla, la carota, il sedano, l’aglio, la foglia di alloro ed il peperoncino. Unire la pancetta, lasciar rosolare, aggiungere i fagioli precedentemente lessati e la salsa di pomodoro, cuocere a fuoco lento per circa un’ora. Aggiustare di sale, se troppo asciutto aggiungere poca acqua. Servire bollente con crostoni di pane abbrustoliti.

Paperita Patty

Cyber-guerra, anche a Torino e in Piemonte nel mirino gli aiuti umanitari

Allerta nelle aziende sanitarie e ospedaliere che “in virtù degli aiuti umanitari che si stanno ponendo in essere”  diventano  “obiettivo molto sensibile” degli attacchi informatici

In Piemonte, come nelle altre regioni, è stato diramato un alert dal Csirt, il Computer security incident response team, dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza.

Una comunicazione  con il testo sopra riportato è stata inviata a tutti gli ospedali del Piemonte dal Dirmei, il Dipartimento malattie infettive, che invita quindi ad “alzare al massimo i livelli di sicurezza”, ponendo “massima attenzione alle mail’’

Un fiore per la ricerca Dal 12 marzo al 18 aprile

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LA MARGHERITA PER AIRC 2022

Da nove anni AICG sostiene Fondazione AIRC e la ricerca sul cancro con la margherita solidale italiana 100%

Volto della campagna è Margherita Granbassi che conferma così il suo impegno al fianco dei ricercatori AIRC

Dal 12 marzo al 18 aprile torna a far parlare di sé la «MARGHERITA per AIRC».

In provincia di TORINO hanno aderito: GARDEN CENTER PERAGA (Mercenasco); HORTILUS GARDEN CENTER (Ivrea); LE SERRE FLORICOLTURA GARDEN CENTER (Piobesi Torinese); VIRIDEA (punti vendita di Settimo Torinese e Collegno).

Per il nono anno consecutivo AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio) e i suoi associati, da sempre sensibili e attenti alle iniziative di ricerca e prevenzione sanitaria e di solidarietà, confermano il sostegno alla ricerca sul cancro di Fondazione AIRC proponendo la margherita, fiore che simboleggia la purezza e la fortuna.

La Margherita solidale avrà anche quest’anno il supporto di un’altra Margherita: la conduttrice televisiva e campionessa mondiale di scherma Margherita Granbassi, da anni al fianco di AIRC per informare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della ricerca: “Anche quest’anno a primavera torna a fiorire la Margherita per AIRC, cercatela in uno dei tanti Centri Giardinaggio che aderiscono all’iniziativa. Scegliendo questo fiore ci faremo un bel regalo e daremo un contributo concreto al lavoro di un giovane ricercatore impegnato a rendere il cancro sempre più curabile”.

Aderire all’iniziativa è un’occasione concreta per aiutare la ricerca sul cancro, per trasmettere un forte messaggio di sensibilità e di impegno sociale, nonché di promozione del prodotto italiano da parte dei Centri di Giardinaggio AICG, confermando la grande attenzione della Associazione per la produzione italiana e il Made in Italy.

I fondi raccolti dai garden center durante l’edizione della Margherita 2021 hanno contribuito a sostenere l’ultima annualità della borsa di studio della dott.ssa Giorgia Colombo per il suo progetto biennale “Bersagliare la Nicotinamide Fosforibosiltrasferasi extracellulare (eNAMPT) nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo”. Il progetto della dottoressa Colombo si svolge a Novara presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e si concluderà il 31 dicembre 2022.

I fondi raccolti in occasione dell’edizione 2022 saranno destinati ad una nuova borsa di studio assegnata a un giovane ricercatore.

MADE IN ITALY

  • La «MARGHERITA per AIRC» è una eccellenza interamente italiana: é prodotta in Riviera Ligure di Ponente, in particolare nella Piana di Albenga, dove ogni anno ne vengono coltivati circa 10 milioni di vasi, ed è garantita da FDAI – Filiera Agricola Italiana Spa.

La principale caratteristica del fiore della margherita, pianta perenne che resiste anche a temperature inferiori allo zero, è quella di chiudersi durante le giornate senza sole o di pioggia mentre, di giorno, in presenza di sole ne segue gli spostamenti. Le margherite piacciono molto alle farfalle e alle api.

Ogni pianta di Margherita recherà un’etichetta “parlante” con QR code, grazie al quale sarà possibile accedere a una serie di contenuti speciali: testi, video e immagini per scoprire più nel dettaglio il progetto, le caratteristiche e le informazioni sulla coltura e sulla manutenzione della margherita, oltre alle informazioni su Aicg, AIRC e il progetto di ricerca finanziato in questi anni.

COME E DOVE

Sono numerosi in tutta Italia i centri giardinaggio associati ad AICG (l’elenco completo si trova sul sito www.aicg.itdove si potranno acquistare le piante di margherita solidale al prezzo di 4.50 euro: per ogni margherita venduta, 1.50 euro sarà devoluto ad AIRC per sostenere la nuova borsa di studio istituita anche grazie all’impegno di AICG.

LE BORSE DI STUDIO SOSTENUTE CON LA MARGHERITA PER AIRC

L’iniziativa “Margherita per AIRC”, nata nel 2014 dalla collaborazione tra AICG – Associazione Italiana Centri Giardinaggio e Fondazione AIRC, ha infatti permesso di finanziare alcuni dei migliori giovani talenti della ricerca. Solo negli ultimi anni è stata istituita una borsa di studio triennale assegnata alla Dottoressa Olga Tanaskovic (2017-2019) che ha potuto lavorare sui meccanismi biologici alla base della leucemia e quindi, con i fondi raccolti nel 2020, è stata finanziata una nuova borsa di studio assegnata alla dottoressa Negar Arghavanifard, il suo progetto di ricerca si è svolto presso IFOM – Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano e si è focalizzato sui percorsi molecolari condivisi dalle cellule tumorali e da quelle della placenta. I fondi raccolti dai garden center durante l’edizione della Margherita 2021 hanno contribuito a sostenere l’ultima annualità della borsa di studio della dottoressa Giorgia Colombo per il suo progetto biennale “Bersagliare la Nicotinamide Fosforibosiltrasferasi extracellulare (eNAMPT) nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo”.

International Help a fianco del popolo ucraino

“International Help si mobilita con questa iniziativa a favore del popolo ucraino, martirizzato dalla follia di un autocrate. Nell’occasione ci uniremo a chi sta raccogliendo ogni tipo di aiuti urgenti per le vittime dell’aggressione”, dicono i promotori. La direttrice del coro e le coriste sono ucraine Al termine della esibizione verranno raccolti aiuti per il popolo ucraino grazie a International Help Onlus, Presidente Gianni Sartorio.

Interverranno il Console di Ucraina dr. Dario Arrigotti e il Vice presidente del Comitato per i diritti umani della Regione dr. Giampiero Leo.  A loro spetterà il compito di esprimere la solidarietà ufficiale delle istituzioni, nonchè quello di illustrare i primi provvedimenti già assunti a favore dei profughi ucraini.