ilTorinese

Il bollettino Covid di domenica 20 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.519 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1180 a test antigenico), pari al 7,5% di 20.322 tamponi eseguiti, di cui 17.065 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 966.448, così suddivisi su base provinciale: 79.346 Alessandria, 44.331 Asti, 37.501 Biella, 130.039 Cuneo, 73.449 Novara, 513.364 Torino, 34.356 Vercelli, 34.379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.718 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.965 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 50 (-3 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1267 (+45 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 53.071

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.372.450 ( +20.322 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.948

Sono 4, tra i quali 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 12.948 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.726 Alessandria, 778 Asti, 493 Biella, 1.588 Cuneo, 1.042 Novara, 6.174 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 129 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

899.112 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 899.112 (+1988 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 73.947 Alessandria, 41.833 Asti, 35.027 Biella, 122.517 Cuneo, 70.068 Novara, 479.866 Torino, 31.948 Vercelli, 32.238 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.549 extraregione e 8.119 in fase di definizione.

Trattori e mucche in piazza Vittorio contro le speculazioni

Coldiretti ha portato agricoltori, allevatori e pastori con tanto di trattori e animali al seguito in piazza Vittorio a Torino e in tante altre piazze italiane.

La manifestazione di oggi è stata indetta contro le speculazioni con i prezzi per le famiglie: gli aumenti imperversano  mentre i compensi agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione.

La mobilitazione generale ha coinvolto una trentina di città da Torino a Milano a Firenze, da Piacenza a Cagliari, da Palermo a Cosenza, da Salerno a Roma. Nella Capitale in piazza Santi Apostoli c’era la mucca “Giustina” simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto ed onesto.

Giachino: “Grazie mons. Nosiglia”

Arcivescovo NOSIGLIA , molte grazie per tutto ciò che ha fatto e detto per Torino . Se le Amministrazioni Comunali e Regionali l’avessero ascoltata oggi Torino sarebbe bellissima anche per la metà della Città che sta male.

Egregio Monsignore ,
Nel momento in cui il Santo Padre ha deciso di inviare a Torino un Nuovo Pastore , nel mio piccolo la Voglio ringraziare pubblicamente per il Suo grande impegno a Torino.
Nel 2010 ebbi  l’onore di riceverla in Duomo insieme alle altre Autorità a nome del Governo e posso dire di non aver perso neanche uno dei Suoi interventi più significativi. Mi piaceva incontrarla da Ernesto Olivero nei Cenoni di digiuno di fine anno così come l’ho ascoltata nella Sua Omelia più famosa quella del Ferragosto  2012 alla Consolata quando accuso la Metà della Città che sta bene di non accorgersi della Metà della Città che sta male. Lei in due anni aveva capito benissimo la reale situazione di Torino che, bellissima nella sua parte centrale,  e’ molto più in difficoltà nella sua Periferia.
La Amministrazione comunale invece di capire si urto’ e dimentico’ in fretta quel messaggio. Alcuni parlamentari risposero in un modo ridicolo. Così Torino che era già in declino da oltre dieci anni prosegui il suo calo. La Città non la ascolto’ neanche a Novembre 2015 quando i Vescovi piemontesi guidati da Lei scesero in piazza a denunciare la mancanza di lavoro. Cero quella mattina in piazza Castello angolo via Garibaldi , quando Lei sollecito interventi per il lavoro, non c’era molta gente, nessun Amministratore locale. Quel giorno provai molta tenerezza a vedere l’Arcivescovo di Torino, successore di San Massimo, dire ciò che i giornali e gli amministratori locali non avvertivano. La mancanza di lavoro era un dramma sociale è umano di cui Lei si faceva paladino.
Cambio’ Amministrazione ma non mutò la sostanza. Da Torino se ne andavano aziende e centri direzionali e per il lavoro e per le periferie o quartieri svantaggiati la situazione peggiorava con il crescere dello spaccio e della mancanza di sicurezza. Neanche il mondo della cultura torinese , molto impegnato a sinistra , non si è mai interrogato nel paludatosi Festival della Democrazia della situazione sociale della Città .
Lei , però , non ha mai mollato. Ha dato vita all’Agora’ sociale per aiutare gli Amministratori a capire meglio il dramma sociale crescente. Ancora nel giorno dei Defunti dello scorso anno di fronte al nuovo Sindaco ha lamentato che avessero vinto i partiti che dando molta attenzione alle iniziative musicali o di richiamo turistico in qualche modo pensano più a  far festa .
Marcata la sua attenzione agli ultimi, ai senza tetto o senza fissa dimora, emblematica il suo impegno per l’Embraco. Ho avuto modo di parlare con alcuni di quelli che noi ,insensibilmente, chiamiamo barboni è una di loro mi ha raccontato la diversa disponibilità umana dimostrata da Lei e dalle donne e gli uomini della Caritas in occasione dell’ultimo pranzo natalizio dei poveri.
Ha interpretato meglio Lei , genovese, la  grande tradizione di Carità dei Santi Sociali torinesi  che tanti piemontesi impegnati in politica.
Ecco perché mi fa molto piacere che Ella abbia deciso di rimanere a Torino a vivere la vita delle Parrocchie che rappresentano oggi l’unico luogo di ascolto per i nostri fratelli che sono in difficoltà e hanno bisogno di trovare attenzione , affetto e generosità .
Stamane in una delle Chiese di frontiera, la Chiesa della Madonna della Pace, l’ottimo Parroco ha chiesto di pregare per Lei e per Don Roberto Repole il futuro Arcivescovo, l’ho fatto con grande emozione e partecipazione.
A presto Monsignore e grazie di cuore  di tutto,
Mino GIACHINO 
SILAVORO

Siamo un PO nella m… Attivisti di Extinction Rebellion appesi al ponte della Gran Madre

Riceviamo e pubblichiamo

Due attivisti di Extinction Rebellion hanno aperto degli striscioni con scritto: “Siamo un PO nella merda” ed “Emergenza Climatica ed Ecologica”. Nel frattempo, alcune attiviste si sono sedute a terra in mezzo al traffico, rallentandolo.

 

È una normale domenica mattina. Torino si prepara al Consiglio Regionale aperto del 21 febbraio sullo stato di emergenza ecoclimatica, in cui potranno finalmente intervenire diversi esperti di rilievo regionale e nazionale e diverse associazioni della città. 

 

Alle 11 di questa mattina, due attivisti di Extinction Rebellion si sono calati con gli imbraghi dal ponte della Gran Madre, in centro città, per stendere uno striscione che recita “Siamo un PO nella merda”. Poco dopo, altre attiviste si sono sedute in mezzo al traffico, reggendo dei cartelli con su scritte le proprie paure rispetto alle possibili conseguenze del collasso climatico di cui la comunità scientifica avverte i governi da decenni. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, nessun attivista ha deciso di porre fine alla sua azione. Il traffico del centro città è così andato in tilt, tra il sostegno e la disapprovazione degli automobilisti.

L’obiettivo dell’azione di oggi è quello di informare i cittadini rispetto al Consiglio Regionale aperto che si terrà domani, ottenuto grazie allo sciopero della fame di Ruggero, un attivista di Extinction Rebellion” affermano gli attivisti. “Un consiglio regionale per discutere quali azioni concrete la regione dovrà mettere in atto per affrontare in modo serio la crisi climatica ed ecologica Piemontese”, afferma Delfina, una delle attiviste sedute in mezzo al traffico. 

 

L’azione di oggi rappresenta simbolicamente l’umanità appesa ad un filo, di fronte al rischio imminente di un collasso annunciato da decenni. Siamo un PO nella merda è infatti una frase che, con ironia, vuole mettere in evidenza che anche qui in Piemonte, e a Torino, stiamo già vivendo gli effetti disastrosi di questa emergenza. L’assenza di precipitazioni invernali significative sta causando una grave fase di siccità che comporterà grandissimi rischi per l’agricoltura. Tempeste e alluvioni hanno già colpito il territorio regionale [1, 2]. La temperatura in Piemonte è già aumentata mediamente di 2,1°C per quanto riguarda le temperature massime e di 1,5°C per le minime. Siccità e incendi continuano a mettere a rischio l’agricoltura e la vita stessa dei cittadini piemontesi [3]. 

In questo scenario, l’attuale giunta regionale non ha mai approvato la Strategia regionale sul cambiamento climatico [4] che la Regione Piemonte ha elaborato cinque anni fa e, ad oggi, non ha un piano concreto per azzerare davvero le emissioni climalteranti e arrestare la distruzione degli ecosistemi e la perdita di biodiversità. 

 

Extinction Rebellion torna quindi in azione, per la terza volta in questa settimana [5, 6], nelle strade del centro città con lo scopo di invitare tutta la cittadinanza a raggiungere il presidio convocato per il 21 febbraio di fronte Palazzo Lascaris, in cui verrà proiettata pubblicamente la diretta della seduta del Consiglio Regionale aperto. L’appuntamento è quindi lunedì 21 febbraio alle ore 9, di fronte a Palazzo Lascaris, per una conferenza stampa iniziale con Claudio Cassardo (Università degli studi di Torino), Alberto Poggio (Politecnico di Torino) e Roberto Mezzalama (Comitato Torino Respira). 

È il momento di restituire la voce alla comunità scientifica che per anni è stata denigrata e ignorata dal mondo politico. Chiediamo insieme il cambiamento necessario” concludono gli attivisti.

 

Extinction Rebellion Torino

Nazione Futura e Rinascimento Europeo, al via a Torino la scuola di formazione politica

Costruire il contropotere territoriale. No, non è una riedizione degli slogan dell’Autonomia operaia degli anni di piombo.

È l’obiettivo della scuola di formazione politica organizzata a Torino da Nazione Futura e Rinascimento Europeo. Un obiettivo intelligente per due associazioni legate a Fdi e consapevoli della necessità di creare una classe dirigente meno ridicola di quella attuale. Ogni sabato, da ieri sino a metà maggio, per provare a costruire una alternativa credibile al “Sistema Torino” ed all’attuale Sottosistema che tanti danni hanno provocato alla città.

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Nazione Futura e Rinascimento Europeo, al via a Torino la scuola di formazione politica

Rock Jazz e dintorni La tromba di Byron Wallen e Seeyousound

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Lunedì. Prosegue Seeyousound. Da segnalare “Narciso Em Ferias” film su Caetano Veloso e anche “Suburban Steps To Rockland”.

Martedì. All’Otium Pea Club si esibisce il sestetto Renacerò. Per Seeyousound da segnalare “Italo Disco. The Sparkling Sound Of 80’s” e “Soul Power”. Al Jazz Club suona il pianista Massimo Danilo Ilardo.

Mercoledì. Per Seeyousound “De Andrè # De Andrè -Storia di un impiegato” sul rapporto tra il  padre Fabrizio e il figlio Cristiano presente in sala. Interessanti anche “Tralala” e “The Nowhere Inn “ sulla cantante St. Vincent.

Giovedì. Al Jazz Club è di scena il trio del sassofonista Fuat Sunay. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i bnkr44. Si conclude Seeyousound. Da segnalare “Jagged” su Alain Morissette e “The Blue Danubie” (foto). Al Cafè Neruda suona il quartetto di Barbara Raimondi e Claudio Chiara.

Venerdì.  Al Jazz Club si esibisce il trio acustico del batterista Marco Betti (la sera successiva sempre al Jazz Club con il gruppo elettrico). Al Folk Club per la rassegna “Radio Londra” suona il quintetto del trombettista Byron Wallen. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce Fast Frank & The Hot Shout Blues.

 Al Cap 10100 è di scena  Emanuele Francesconi con il Combo Jazz Quintet. All’Arteficio si esibisce Ninaì. Al Blah Blah suona il trio  Old Skull con il quartetto femminile Dune Aurora.

Sabato.  Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Sasso. Al Cap 10100 si esibisce il Trio Monne con il tastierista Marcello Picchioni. Al Blah Blah si esibiscono i Blue Lies. Allo Ziggy, Heavy Metal con gli Hounds e Evilizers.

Domenica. Per “Novara Jazz “ il trio di Caterina Lazagna  rende omaggio a Billie Holiday mentre al Jazz Club sono di scena le due cantautrici Rosanna De Pace e Anna Castiglia.

 

Pier Luigi Fuggetta

Lascia un biglietto e si uccide gettandosi dal balcone

Un uomo di 84 anni si è suicidato ieri  lasciandosi cadere dal balcone  di un palazzo di via Dante Alighieri a Nichelino.

Sono intervenuti sul posto 118 e carabinieri. Sembrava fosse un incidente domestico poiché era presente una scala ed erano in corso lavori di ristrutturazione. Ma i militari hanno trovato un biglietto in cui l’anziano annunciava di volersi togliere la vita.

La politica in affanno in città e in Piemonte

Ce la farà Torino? Lo spero ma francamente ne dubito.  Contentissimo se sarò smentito.  Ora è ufficiale: l’industria meccanica, di fatto, quasi non esiste più. Precisamente, si era ripreso chi produceva per l’estero.  Praticamente inesistente il mercato interno.  Il viceministro  Gilberto Picchetto ce la mette tutta.  Ma il caro bollette colpisce inesorabilmente. E ce la mette tutta anche il sindaco Stefano Lo Russo, che incassa il sostegno di sindacati e Unione industriale.  Ma è dura, mamma mia se è dura. I funzionari del Comune arrancano persino nello scrivere i progetti per chiedere soldi all’Europa.  Non erano più abituati . Vivacchiavano.  L’organico dovrebbe essere di 12ooo dipendenti.  Ora sono 8000. Ma se si entra in qualsiasi assessorato non si nota un alacre lavorio.  Scomparsi i pentastellati con la loro decrescita felice è rimasta solo la nostra totale infelicità.  Ma non basta: la situazione del verde pubblico, aspetto sintomatico,  ed in particolare la manutenzione del verde, è totalmente fuori controllo con appalti deserti di società provenienti  dal Sud che dopo aver vinto semplicemente sono tentate di non fare i lavori. E c’è attinenza tra la richiesta dei fondi europei ed il verde.  La collina torinese sta franando ed abbisogna di lavori di consolidamento.
Anni di incuria.  Anni di totale abbandono.
Ammetto,  c’è volontà di fare, ma ho paura che la volontà sarà sopraffatta dalla realtà.  Insomma, mi sembra tutto tremendamente in ritardo. Non che in Regione le cose vanno meglio. Da Biella a Torino botte da orbi tra leghisti e Fratelli d’Italia.  E ho usato un eufemismo per dire che si disprezzano. Perché? Diciamola così: un’idea diversa di ciò ché è.  Dunque il più totale immobilismo. Il caso Biella è emblematico.  L’assessore reo di non aver presentato domanda di finanziamento, unica città d’Italia, viene cacciato, ed aggiungo io: giustamente, dalla giunta. Comincia la guerriglia di Fratelli d’Italia.  Vittima il sindaco Corradino e la città che sta a bocca ausciutta.  Dopo viene silurata la sorella di Andrea Del Mastro all’area metropolitana.  Perché? Perché è la sorella di  Del Mastro.  E intanto  nel biellese il Tessile non ridecolla e l’economia stagna. Il governatore Cirio cerca di fare ed essere superiore, fatica molto. Insomma, questa politica, questi politici non danno una bella immagine di se’. Ma Torino è il Piemonte non possono aspettare.
Patrizio Tosetto

Open day pediatrico, 500 bambini vaccinati

Sono quasi 500 (dato delle ore 19.30 di sabato) le famiglie di tutto il Piemonte con bambini tra 5 e 11 anni che hanno aderito all’Open day informativo promosso dalla Regione per avere notizie dettagliate sui vaccini pediatrici e che poi hanno deciso di vaccinare i propri figli.


Altri 2.000 bambini tra i 5 e gli 11 anni sono stati invece vaccinati perché avevano già un appuntamento prefissato.

I genitori hanno potuto recarsi ad accesso diretto senza prenotazione in 16 ospedali o centri vaccinali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Verduno, Novara, Borgomanero, Torino. Ciriè, Chivasso, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivoli, Verbania e Vercelli), dove sono stati accolti da pediatri ed esperti in grado di fornire tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande.

Inoltre, hanno ricevuto copia del volantino con le risposte alle domande più frequenti sull’importanza della vaccinazione pediatrica realizzato dalla Regione con la collaborazione dei pediatri di Fimp, Cipe e Simpef e degli esperti dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Questi due anni di pandemia hanno dimostrato che il Covid colpisce anche in età pediatrica in forme più o meno forti a seconda dei casi e di pregresse condizioni di salute – dichiara la professoressa Franca Fagioli, direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” e direttore dell’Oncoematologia pediatrica della Città della Salute di Torino -. Per questo motivo è indispensabile vaccinare i nostri bambini, perché è stato dimostrato che il vaccino è sicuro ed è l’unica arma per combattere il Covid”.

Vaccinare il proprio figlio è un gesto d’amore, il non farlo un’occasione persa – sottolineano i medici pediatri piemontesi attraverso la voce di Domenico Careddu della Fimp, Gabriella Marostica del Cipe e Vincenzo Roffredo del Simpef -. Protegge i vostri bambini ed i loro contatti e permette loro di ritornare ad una vita normale. Noi siamo a disposizione delle famiglie per fornire tutte le informazioni che possano chiarire i loro dubbi e le loro domande. Perché il vaccino anti Covid-19 – concludono i pediatri – se lo conosci…non lo eviti”.

Riguardo alle varie situazioni in cui possono trovarsi i genitori e i minori per quanto concerne la vaccinazione dei bambini, il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ricorda che: “Nel caso di genitori sposati e conviventi occorre l’accordo di entrambi e il figlio può essere accompagnato al centro vaccinale anche solo da uno di essi, che dovrà però esibire un’autocertificazione di consenso e una copia del documento di identità dell’altro coniuge. Quando un genitore è d’accordo per la vaccinazione e l’altro no, quello d’accordo si può rivolgere all’autorità giudiziaria affinché dia il consenso. In caso di genitori separati o divorziati, se la potestà genitoriale è di uno solo, questo decide; se ce l’hanno entrambi e uno non vuole far vaccinare il figlio e l’altro sì, questi può far ricorso all’autorità giudiziaria affinché dia il consenso. Per i minori in affidamento familiare, la famiglia affidataria deve rivolgersi all’autorità giudiziaria, affinché dia il consenso, in quanto non ha la potestà genitoriale. Infine, per i minori affidati ad una comunità decide il responsabile della struttura di comune accordo con il pediatra di libera scelta”.

“Un libro tante scuole” seconda edizione

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Più di 6mila studenti italiani si cimenteranno, quest’anno, su “L’isola di Arturo” di Elsa Morante

Promotore il “Salone Internazionale del Libro” di Torino, in collaborazione con il “Ministero dell’Istruzione” (main partner  “Intesa San Paolo” con il sostegno dell’“Associazione delle Fondazioni di origini bancaria del Piemonte” e la partecipazione di “Chora Media”), prende il via fra febbraio e marzo di quest’anno la seconda edizione di “Un libro tante scuole”, progetto nazionale di “lettura condivisa” che riunisce attorno ad un romanzo best seller studentesse e studenti da tutta Italia. Dopo il successo della prima edizione nel 2021, dedicata a “La Peste” di Albert Camus, la seconda edizione del progetto vedrà arrivare a marzo sui banchi di scuola un grande classico della narrativa italiana, con la collaborazione della casa editrice “Einaudi”: “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, vincitore del “Premio Strega” nel 1957 e sicuramente tra i romanzi più importanti del secondo Novecento. Il romanzo, che costruisce un fitto dialogo tra l’uomo e il paesaggio, “intreccia – dicono gli organizzatori – due poli insieme concettuali e narrativi, riuscendo a parlare a un pubblico di giovani e adulti: da una parte Arturo e il suo sguardo di ragazzino su ciò che lo circonda, dall’altra un’isola selvaggia in cui la natura detta i tempi delle esperienze di crescita, facendo diventare l’esplorazione uno strumento privilegiato di formazione”. E i numeri confermano l’asserzione. “L’isola di Arturo” in questa edizione speciale (ancora unavolta affidata, per cover ed impostazione grafica, a Riccardo Falcinelli, fra i più calebri art director italiani) raggiungerà infatti più di 6mila studentesse e studenti in tutta Italia, che riceveranno il libro gratuitamente. Il volume entra così a fare parte della “Biblioteca del Salone” e la sua scelta  vuole essere anche un modo per celebrare “Procida Capitale Italiana della Cultura” nel 2022. Il progetto, inoltre, prevede l’“arruolamento” di autrici e autori d’eccezione che accompagneranno ragazze e ragazzi, ma anche il pubblico più adulto, alla lettura del libro della Morante, grazie a lezioni e interventi audio del podcast in sei puntate “Il Salone presenta Elsa Morante”, realizzato in collaborazione con “Chora Media”, scaricabile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite a partire da marzo. Interverranno: la giornalista e scrittrice Angela Bubba, la vincitrice “Premio Campiello 2021” ( con “L’Acqua del lago non è mai dolce”, per “Bompiani”) Giulia Caminito  con Giuliana Zagra, responsabile dell’ “Archivio Elsa Morante” alla “Biblioteca Nazionale Centrale” di Roma, la scrittrice Antonella Lattanzi, lo psicoanalista attento alla poesia e alla letteratura Vittorio Lingiardi, la scrittrice Valeria Parrella ( che con “Almarina” è stata finalista al “Premio Strega 2020” e che oltre al podcast terrà anche una video lezione registrata, il filosofo e storico della biologia Telmo Pievani. Ogni ospite si concentrerà su un aspetto della poetica e delle tematiche di Elsa Morante, fornendo una propria chiave di lettura e un approccio specifico all’opera. E ancora. Dopo il viaggio virtuale alla scoperta della Morante, autrici e autori incontreranno dal vivo studentesse e studenti delle scuole nelle diverse sedi delle “Gallerie d’Italia”, i Musei di “Intesa Sanpaolo” a Milano, Napoli, Vicenza e Torino. Il programma con il dettaglio degli incontri sarà comunicato nel mese di marzo sul sito www.salonelibro.it .

Per rendere visibile il lavoro delle classi sul romanzo e permettere lo scambio e la condivisione, studenti e docenti pubblicheranno poi scritti e recensioni sul Bookblog del Salone, lo spazio di racconto condiviso che il Salone mette a disposizione dei ragazzi e delle scuole, nell’apposita area dedicata al progetto, dove sono già presenti i tanti contributi su “La peste” di Albert Camus. Il momento conclusivo del grande percorso di lettura de “L’isola di Arturo” sarà alla “XXXIV Edizione del Salone del Libro”, con un appuntamento corale aperto a tutte le ragazze e i ragazzi coinvolti nel progetto, in cui saranno chiamati a parlare ospiti da sempre legati alle opere di Elsa Morante.

Per aderire a “Un libro tante scuole”, le scuole devono candidarsi sulla piattaforma SalTo+Infowww.salonelibro.it.

g.m.

Nelle foto:

–         Giulia Caminito

–         Cover edizione speciale “L’isola di Arturo”

–         Valeria Parrella