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Deambrogio (PRC-SE): la raccolta RSA proposta da Cirio fa tornare all’ottocento

In merito alla recente decisione della Giunta Cirio di attivare una campagna beneficiaria di raccolta fondi, con la collaborazione della Chiesa, a favore delle Residenze Sanitarie Assistenziali piemontesi, Alberto Deambrogio, segretario regionale Prc – Se ha dichiarato: “La scelta dell’amministrazione Cirio elimina con un solo colpo più di un secolo di lotte e conquiste per i diritti, riportando la situazione in pieno 800 e cioè allo Stato caritatevole; l’universalità diventa un puro rottame da abbandonare”.

“I non autosufficienti e le loro famiglie, che in Piemonte sono più di 30.000, – continua Deambrogio – si trovano a non essere considerati sia dalle politiche nazionali, senza legge quadro e senza investimenti sufficienti, sia a livello regionale con  i noti tagli delle quote sanitarie esigibili per gli inserimenti dei pazienti nelle RSA. Tutto questo sta avvenendo di fronte all’osceno aumento delle spese militari appena votato a larghissima maggioranza”.

“Durante la pandemia – continua ancora Deambrogio – si è sentito spesso lo slogan ‘nulla sarà come prima’. Ora sappiamo che con la Giunta Cirio la pratica va verso l’approfondimento dei problemi del passato.  Come sostengono CSA e Fondazione di Promozione Sociale occorre investire nell’inserimento  in convenzione dei pazienti e mettere mano alla riorganizzazione delle RSA dopo la pandemia. Se ci sono situazioni in cui le strutture non sono a norma per ospitare i non autosufficienti a suon di tariffe salatissime (in media 3000 euro al mese) queste vanno rapidamente superate, mentre chi ha un parente da assistere deve trovare risposte in base a diritti che si fa finta non esistano”.

“È arrivato il momento – conclude Deambrogio – di unire gli sforzi per rilanciare una discussione pubblica e democratica sullo stato del diritto alla salute in Piemonte e nel Paese. Troppa gente finisce per gestire i propri drammi rinchiusa nella propria dolorosa solitudine. Sono assolutamente d’accordo invece con le proposte di mobilitazione di CSA e Fondazione di Promozione Sociale, l’intervento pubblico va ripreso proprio ora prima che l’800 caritatevole diventi il presente per troppe persone”

Luca e Silvana hanno la Sindrome di Down e si sono sposati. Il documentario

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“LUCA+SILVANA” ARRIVA A TORINO: APPUNTAMENTO AL TEATRO AMBROSIO IL 23 MARZO

Luca e Silvana hanno la Sindrome di Down e vogliono sposarsi: una storia apparentemente
semplice che merita di essere raccontata. Lo sta facendo il regista Stefano Lisci con Cooperativa 19
attraverso l’atteso documentario che il 23 marzo fa tappa a Torino
La pazienza è la virtù dei forti e quindi dopo lunghe attese e rimandi dovuti alla situazione di pandemia il
documentario Luca+Silvana, prodotto da Cooperativa 19 con la regia di Stefano Lisci è pronto per il tour nelle
sale cinematografiche italiane. La storia è semplice, due persone che vogliono sposarsi e passare la vita
assieme, ma non è per tutti così “facile” come sembra.

“Circa tre anni e mezzo fa, dopo una proiezione del documentario Bar Mario, venni contattato da Luca e Silvana, i
quali mi chiesero di realizzare un breve video. In un primo momento non capii la loro richiesta. Successivamente,
quando parlai con Claudia (la madre di Silvana) capii che necessitavano di un video per dimostrare la loro autonomia
nelle faccende domestiche. Ho poi avuto modo di conoscere meglio la loro storia e il video è diventato un vero e
proprio documentario.” Così, il regista Stefano Lisci spiega come è cominciata l’avventura del documentario
“Luca+Silvana“.

La proiezione a Torino è prevista al Teatro Ambrosio, il 23 marzo alle ore 21:00 in collaborazione con le
associazioni Cepim Torino e Associazione Down Torino. Al termine della proiezione sarà possibile assistere al
dibattito con il regista, Stefano Lisci, in diretta Zoom.

Le prenotazioni per tutti gli appuntamenti possono essere fatte sul sito
https://www.movieday.it/event/event_details?event_id=4098

SINOSSI DEL FILM
In 35 anni Silvana ha avuto molti fidanzati, tutti immaginari. Quando Luca si presenta, con le sue lettere d’amore, lei è
scossa, non è abituata ad essere corteggiata. Inizialmente lo rifiuta. Lui però non molla, la conquista con la sua
gentilezza. Il loro è un amore imprevisto, c’è chi li guarda con sospetto, chi incuriosito, in pochi pensano veramente
che tra i due possa esserci un legame profondo, come quello tra due adulti. Sognano di sposarsi e di vivere assieme,
ma per chi ha la sindrome di Down non è così semplice. Passano dieci anni, il loro progetto incontra mille ostacoli
burocratici e non, il matrimonio sembra un miraggio irraggiungibile.
Luca+Silvana, una storia d’amore dal sapore dolceamaro che invita a riflettere sul diritto universale di amare
e condividere la vita con un’altra persona.

IL DOCUMENTARIO
In molti, proprio grazie alle riprese del film, hanno seguito la vicenda personale dei due innamorati bolzanini che a
gennaio 2019 hanno coronato il loro sogno di sposarsi e vivere assieme. Di pari passo è proseguita la produzione del
documentario che ha avuto la sua Première nazionale online il 20 novembre 2020 – spostata da marzo 2020
all’autunno a causa delle misure sanitarie dovute al Covid-19 – all’interno della prestigiosa rassegna Visioni
Italiane di Bologna, nella sezione Visioni Doc. Si è poi proseguito con i festival regionali, la pellicola ha partecipato
al Bolzano Film Festival Bozen 2021 svoltosi in modalità online, nella sezione MADE IN SÜDTIROL, vincendo il
Golden Walther Award assegnato dal pubblico. Dopo la tappa bolzanina il documentario è stato protagonista anche
nella 69° edizione del Trento Film Festival, nella sezione Orizzonti vicini.
Ora è attiva la distribuzione del film attraverso la piattaforma online www.movieday.it, con accesso a più di
200 cinema in tutta Italia. Si tratta di una modalità particolare di distribuzione delle pellicole che conta sulla
collaborazione di associazioni, enti, scuole e singoli cittadini interessati a portare il documentario nella
propria città. Sono due le modalità con cui è possibile organizzare un evento di proiezione del documentario: la
prima prevede la prenotazione di una sala nel cinema della propria città collegato a Movie Day assicurandosi un
numero minimo di spettatori per confermare l’evento; in questo caso chi promuove l’evento non sosterrà nessun costo
in quanto le spese saranno coperte dalle vendite dei biglietti. La seconda modalità, più indicata per chi ha un suo
pubblico e volesse organizzare un evento in un luogo diverso dal cinema (circoli, associazioni, scuole) prevede
l’acquisto della licenza tramite la piattaforma Movie Day.
“Vorremmo che il nostro film fosse anche un’occasione per sollevare un dibattito sulla sindrome di Down e
sui diritti delle persone con disabilità, chiediamo agli interessati al tema di contattarci alla mail
info@cooperativa19.it e organizzare assieme la proiezione”, dichiara Massimiliano Gianotti, produttore del
documentario e parte della troupe composta da: Stefano Lisci (regia), Massimiliano Gianotti (produzione), Beniamino
Casagrande (fotografia), Martino Pellegrini (musiche), Maria Radicchi e Marco Vitale (montaggio), Ambrose Siyanga
Mbuya e Patrick Bruttomesso (suono in presa diretta), Philippe Gozlan (sound design and mix), Gabrielle Cipolla
(color correction), Sonia Galluzzo (graphic design), Elena Antonin (segreteria di produzione), Martin Rattini
(consulente di produzione), Margherita Delmonego (social media manager) e Valentina Cramerotti (ufficio stampa).
La produzione è tutta altoatesina e fa capo a Cooperativa 19, un’impresa culturale e casa di produzione attiva dal
2011 con la mission di contribuire allo sviluppo del territorio attraverso la realizzazione di progetti culturali e prodotti
artistici in grado di coinvolgere le comunità attraverso proposte di qualità, in cui l’arte e la creatività siano stimolo per
una crescita individuale e collettiva. Per vedere il trailer e avere maggiori informazioni sul film c’è il sito www.lucasilvana.it/il-film.
Stefano Lisci è il regista del documentario di origina sarda, classe 1984, diplomato alla Zelig scuola di documentario,
televisione e nuovi media di Bolzano, con specializzazione in fotografia. Dopo il tirocinio sul set di “Piccola Patria” di
Alessandro Rossetto ha lavorato per diversi anni in set cinematografici, tra cui “Anita B” di Roberto Faenza e su quello
di “Sils Maria” di Oliver Assayas. Dal 2015 tiene dei laboratori di cinema nelle scuole medie e superiori. Nel 2016 ha
curato la regia del documentario Bar Mario.
La realizzazione del documentario è stata sostenuta da Mibact e Siae attraverso il programma “per chi crea”, IDM
Film Commission, Lebenshilfe Onlus, Centro Audiovisivi Bolzano, Ufficio Politiche Sociali della Provincia Autonoma di
Bolzano, Ufficio Famiglia, Donna, Gioventù e Promozione sociale del Comune di Bolzano, Rotaract Bolzano ma
anche dai 12.000 euro raccolti con la fortunata e partecipata campagna di crowdfunding sulla piattaforma eppela.

Serra di marijuana nell’appartamento

trovata serra in un appartamento a Mirafiori

Arrestato un trentanovenne dagli agenti del Commissariato San Secondo

Era una vera e propria serra quella che gli agenti del Commissariato San Secondo si sono trovati davanti quando giovedì a seguito di attività info-investigativa hanno fatto accesso in un alloggio del quartiere Mirafiori dopo essere risaliti al suo occupante.

I poliziotti avevano avuto notizia di una possibile coltivazione di marijuana all’interno di un’abitazione del quartiere. Le indagini avevano portato i poliziotti sulle tracce di un trentanovenne italiano residente in zona.

Nel corso della perquisizione a casa dell’uomo, gli agenti trovano 62 piante di marijuana coltivate “indoor”. In una delle camere da letto, era stata allestita una serra artigianale dotata di impianto di areazione/ventilazione, di apposite lampade nonché termometri, umidificatori e temporizzatori. In diversi ambienti della casa e in un box auto, i poliziotti rinvengono anche 760 grammi lordi di marijuana e 300 di hashish, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi, tra cui tre bilance digitali di precisione.

Alla luce dei fatti, il trentanovenne, con precedenti di polizia a carico, è stato tratto in arresto per la violazione delle norme sugli stupefacenti

Rompe la vetrina, si ferisce e ruba 5 paia di scarpe

Individuato e arrestato dagli agenti con al seguito la refurtiva

È stato sorpreso dal personale delle volanti mentre era intento ad assicurarsi la refurtiva, il 20enne italiano che mercoledì sera avrebbe infranto la porta in vetro di un negozio di calzature in C.so Giulio Cesare, avvalendosi di un tombino asportato nei pressi dell’attività, e prelevato cinque paia di scarpe per un valore di un centinaio di euro.

Gli agenti hanno avvistato l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aggirarsi con atteggiamento sospetto e, notando il danneggiamento all’ingresso dell’attività poco distante, hanno deciso di approfondire la vicenda. A breve distanza hanno scoperto il soggetto, che si era tra l’altro ferito, intento ad maneggiare 5 paia di scarpe.

Il 20enne è stato tratto in arresto per furto aggravato anche sulla base delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nella zona e delle tracce ematiche trovate sul posto, compatibili con la ferita riportata dal ragazzo.

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Ruffino: “Giusto allentare misure Covid ma serve cautela”

“L’allentamento delle misure contro il Covid è un fatto positivo che dobbiamo salutare con sollievo e speranza per il futuro. Dopo due anni di contrasto alla pandemia che ha messo in ginocchio molti settori dell’economia nazionale, il Paese ha tutto il diritto di tornare a vivere. E tuttavia, se il bollettino quotidiano indica ancora più di 100 morti al giorno un invito alla prudenza forse va fatto”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione.
“Ciò non significa mortificare i milioni di italiani che con senso di responsabilità e spirito di servizio hanno accettato il lockdown, si sono vaccinati e hanno sempre rispettato le regole, ma se è giusto alleggerire le misure e ripensare alcune restrizioni – conclude – è sacrosanto usare cautela per non doversene pentire in futuro”.

Pd Torino Nord, riunione per il coordinamento

Nella serata del 17.marzo si è tenuta una riunione, delle e dei Segretari del Partito Democratico dei
Comuni dell’area Nord (Borgaro T.se, Brandizzo, Caselle T.se, Leinì, Mappano, San Mauro T.se, Settimo T.se,
Volpiano) presso la Sezione “I MAGGIO” di Brandizzo.

Viste le imminenti e prossime sfide era da tempo emersa la necessità di riorganizzare il Partito con un
coordinamento funzionale principalmente a rappresentare le istanze di un territorio esteso e vasto come il nostro;
un gruppo che si adoperasse immediatamente a creare una cinghia di trasmissione comunicativa con il gruppo
Dirigente Metropolitano, creando strette sinergie e dando maggiore forza alle istanze complessive di un territorio
che ha una estensione di 170 chilometri quadrati e circa 140.000 abitanti.

Vi era, inoltre, la necessità di ragionare in maniera più globale, di Area, senza snaturare le peculiarità di ogni
Circolo e territorio, con la finalità di elaborare iniziative congiunte e massificate volte a favorire la partecipazione
attiva dei nostri cittadini e cittadine mettendoci in posizione d’ascolto, ritornando, dopo due anni complicati nella
speranza che le cose migliorino veramente, il Partito in mezzo alle persone calendarizzando date e iniziative
comuni.

Molti sono i temi che appassionatamente sono stati discussi e che ci uniscono: Asl TO 4, mobilità e trasporti,
infrastrutture, servizi in genere e servizi sociali, collegamenti stradali verso l’aeroporto e ospedali.
Dopo la fase congressuale che ha visto eleggere e/o riconfermare gruppi dirigenti territoriali abbiamo tutti e tutte
insieme elaborato una proposta di Coordinatore e Vice-Coordinatore che potessero essere la sintesi di un nuovo
percorso unanimemente condiviso.

Le scelte sono ricadute come Coordinatore di Area Nord sulla figura di Marco Sciretti, Segretario del PD
volpianese e come Vice-Coordinatore la figura di Luca Torella Segretario della sezione PD Leinì.

Antonio La Luna
Segretario del Circolo Pd di Borgaro
Angelo Previati
Segretario del Circolo Pd di Mappano
Vincenzo Papa
Segretario del Circolo Pd di Brandizzo
Anna Maria Barbero
Segretario del Circolo Pd di San Mauro Torinese
Stefano Oggiano
Segretario del Circolo Pd di Caselle
Nicolò Farinetto
Segretario del Circolo Pd di Settimo Torinese
Luca Torella
Segretario del Circolo Pd di Leinì
Marco Sciretti
Segretario del Circolo Pd di Volpiano

Curling: Romei e Zappone in azzurro per i Mondiali di Prince George

È scoccata l’ora dei Campionati Mondiali per la Nazionale femminile di curling.

Le azzurre,  fino a domenica 27, saranno infatti impegnate sul ghiaccio di Prince George per l’evento iridato. Due le rappresentanti piemontesi che scenderanno in pista in Canada, insieme a Stefania Constantini (Fiamme Oro), Marta Lo Deserto e Giulia Zardini Lacedelli (Curling Club Dolomiti): si tratta della 25enne pinerolese Angela Romei, tesserata per le Fiamme Oro, e della 28enne volverese Veronica Zappone, in forza alla Mole 2020 Ice Skating.

La 42ª edizione del Mondiale vede tredici nazioni ai nastri di partenza: Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Giappone, Corea del Sud, Norvegia, Scozia, Svezia, Svizzera, Turchia e Stati Uniti, oltre all’Italia. Le squadre si sfideranno in un lungo round robin con le prime due classificate che accederanno direttamente alle semifinali, mentre le formazioni piazzate tra il terzo e il sesto posto disputeranno un playoff che metterà in palio gli ultimi pass per la fase a eliminazione diretta. Per le azzurre, esordio in programma quest’oggi – alle 22 italiane – contro le padrone di casa del Canada.

Muore a 40 anni nello schianto con il parapendio

In un incidente nel  pomeriggio di sabato a Pragelato, in Val Chisone, è morto Stefano Berrone, 40 anni di Sauze d’Oulx in Val di Susa

L’uomo, esperto sportivo, a causa di una improvvisa folata di vento, si è schiantato  con il parapendio.

A nulla sono valse le cure al Cto di Torino dove era stato trasportato.

Lascia la moglie e tre bambini.

Capitale del libro: Ivrea in festa

Tenuta La Serra di Cinzano: l’eleganza di una cascina del 700 con grandi vini ed ottimi piatti

Di Augusto Grandi

Terra di grandi vini, il Piemonte. Però nell’immaginario collettivo il territorio vocato alla produzione di rossi e bianchi prestigiosi è limitato alle Langhe, al Monferrato.

Pochi conoscono la qualità di altri territori piemontesi, dal Saluzzese alle colline tortonesi, dal Canavese al Nord Piemonte. O al Chierese. E la sfida dell’agriturismo Tenuta La Serra di Cinzano è appunto rivolta a far conoscere ed apprezzare gli ottimi vini di questo angolo della provincia di Torino.

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