Il Villaggio Kozel al Lingotto Fiere
DURANTE IL TORINO COMICS
Dal 10 al 12 giugno, nel corso della nota manifestazione, spazio a un week-end in compagnia della birra ceca più apprezzata al mondo con degustazioni, giochi e relax
Un’installazione alta 3 metri che rimanda nell’immaginario collettivo al “cavallo” di Troia, arriva a Torino da venerdì 10 a domenica 12 giugno. Si tratta di Olda, il caprone simbolo vivente – da oltre 40 anni – del rispetto per la tradizione della birra e dei valori della comunità di Kozel, la birra ceca più venduta e apprezzata al mondo, con i suoi 4,5 milioni di ettolitri venduti in 48 Paesi. La prima apparizione di Olda, nella primavera del 2021, ha accompagnato il lancio del marchio sul mercato italiano. Oggi segna la ripartenza delle esperienze dal vivo per Birra Peroni, con il Villaggio Kozel.
Il Villaggio Kozel al Lingotto Fiere durante Torino Comics
La tappa torinese del Villaggio Kozel avrà luogo presso il Lingotto Fiere, nell’ambito della XXVI edizione del Torino Comics. Sarà dunque ricreata la suggestiva e ospitale atmosfera di Velké Popovice, dove la birra Kozel è nata, per una tre giorni di birra, giochi e divertimento.
Il “villaggio”, che ha debuttato a Milano lo scorso 20 maggio, facendo poi tappa a Padova e Torino, rappresenta il debutto europeo di questo format per Asahi International. “Kozel ha molto in comune con Birra Peroni: l’altissima qualità del prodotto, il legame con la tradizione, l’appartenenza a un territorio e non ultimo ‘il senso di comunità’. E’ ‘la birra con un villaggio dentro’ e cosa vuol dire villaggio se non stare insieme? Ricreando il villaggio di Velké Popovice coinvolgeremo il consumatore, catapultando nel mondo di Olda, con tanti i momenti all’insegna di leggerezza e spensieratezza” afferma Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director Birra Peroni.
Dalle 9 alle 19 i visitatori del Torino Comics potranno accedere al Villaggio Kozel e ai suoi vari corner, tra cui: un modular bar e un’area chill out in cui rilassarsi degustando Kozel; un’area giochi e, addirittura, un barber shop dove ci si potrà acconciare la barba. Senza dimenticare un foto corner con un photo booth interattivo, da cui sarà possibile stampare live la propria foto a tema Kozel. All’interno di Lingotto Fiere, infine, Kozel verrà venduta in varie aree bar in collaborazione con Autogrill.
Il primo anno di Kozel in Italia: 2 milioni di famiglie l’hanno scelta
Agli estimatori di Kozel, dallo scorso anno, si è aggiunta anche l’Italia. Lanciata sul mercato per arricchire l’offerta premium di Birra Peroni, nei primi 12 mesi di permanenza sul nostro mercato ha ottenuto il consenso di più di 2 milioni di famiglie italiane, con un tasso di riacquisto del 36% (tanto da essere stata inserita da IRI tra i Top Lanci 2021 nel comparto Food & Beverage). Un successo motivato, oltre che dalle sue caratteristiche che la distinguono dalle altre birre europee, anche dallo spazio che i prodotti premium continueranno ad occupare nel carrello della spesa degli italiani. Nel 2022, infatti, il 56% dei consumatori continuerà a scegliere prodotti premium e solo il 12% è pronto a sacrificarne la qualità, in virtù dei nuovi scenari di mercato.
La birra rimane una costante nelle scelte di acquisto e nei consumi degli italiani. In casa o fuori casa, si conferma sinonimo di convivialità: per oltre 8 consumatori su 10 la birra è adatta a qualsiasi occasione (86%) e favorisce la socializzazione (86%). Di fronte allo scaffale, crescono consapevolezza e attenzione nella scelta: la metà degli intervistati sceglie la birra in base al colore (55%), alla provenienza (47%), alle caratteristiche (37%) e allo stile (30%).
La produzione in Italia
Negli ultimi 12 mesi, peraltro, la produzione di Kozel ha interessato in maniera più consistente il nostro Paese. È partita con Kozel Lager, nello stabilimento Peroni di Padova, nel pieno rispetto della ricetta originale che prevede un’attenta selezione delle materie prime e la doppia decozione. Un risultato possibile grazie alla collaborazione tra i mastri birrai e agli alti standard di produzione. E ad oggi, per rispondere alla domanda del mercato italiano, interessa anche lo stabilimento di Roma ed include la variante Kozel Dark.
Kozel Lager e Kozel Dark sono disponibili su tutto il territorio nazionale grazie ad una distribuzione capillare nei più importanti punti di consumo, bar e ristoranti e nelle più grandi insegne di supermercati della grande distribuzione. Ma cosa decreta il successo di questa czech beer? Il desiderio di portare nelle case degli italiani tradizione, ospitalità e collaborazione – i valori di Velké Popovice – grazie al suo carattere divertente e spensierato.
Kozel, la birra che prende il nome da un caprone, nasce nel 1874 a Velké Popovice in Repubblica Ceca. Già presente in 48 Paesi del mondo, Kozel arriva in Italia nella versione Premium Lager (4,6% Vol) e Dark Lager (3,5% Vol), riconosciute universalmente per la piacevole bevibilità e il gusto unico, tanto da aver ricevuto oltre 200 premi in riconoscimento della loro qualità. La fedeltà alla ricetta originale, l’utilizzo di ingredienti di qualità altamente selezionati e il carattere divertente la rendono la birra ceca più apprezzata al mondo. Kozel, prodotta in Italia, nello stabilimento di Padova e Roma, si aggiunge al portfolio di brand Birra Peroni che rafforza così la propria posizione nel segmento delle lager premium internazionali
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I radicali e la “deputinizzazione”
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IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

In manette il rapinatore seriale di farmacie
Personale del Commissariato Mirafiori, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino italiano di 41 anni, gravemente indiziato di avere commesso 4 rapine in danno di una farmacia e si una sala scommesse ubicate nel quartiere “Mirafiori”.
L’uomo era stato tratto in arresto dagli agenti del Commissariato ad inizio maggio per un tentativo di rapina in una sala scommesse. La prontezza della dipendente nel dare l’allarme aveva permesso ai poliziotti di fermare l’uomo nell’immediatezza dei fatti. L’attività di indagine, condotta anche attraverso una approfondita analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti negli esercizi commerciali colpiti ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, il quale si sarebbe reso responsabile, nelle settimane antecedenti al suo arresto, di tre rapine, tutte nella stessa farmacia, e di un altro atto predatorio in una sala scommesse, la stessa che avrebbe poi tentato di rapinare a inizio maggio. Nel caso della rapina della sala scommesse, l’indiziato si sarebbe impossessato della somma di 11000 euro.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, ferma pertanto la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.
Che Italia! Nations League Italia-Ungheria 2-1
Barella(I)
Pellegrini (I)
Aut.Mancini (U)
La “nuova” Italia di Mancini batte l’Ungheria a Cesena.
Gli azzurri rinnovati per 9/11esimi da Mancini hanno interpretato la gara con un impatto concentrato e positivo.Gli Azzurri sono entrati in campo concentrati: i gol del successo portano la firma di Barella e Pellegrini al termine di una bella prestazione.Prestazione convincente dell’Italia che si sono portati al primo posto della classifica del girone di Nations League. Nella prossima partita gli azzurri sfideranno l’Inghilterra.
Al momento l’Italia di Mancini è prima in classifica
Italia 4
Ungheria 3
Germania 2
Inghilterra 1
sabato 11 giugno la Nazionale affronterà l’Inghilterra, che vuole prendersi la rivincita della finale degli Europei,persa esattamente 1 anno fa,anche se, oggettivamente,questo incontro ha un peso molto minore. Ma tutti vorranno vincere. Il match si disputerà a Wolverhampton, senza tifosi e quindi a porte chiuse,proprio perché prima della finale dell’anno scorso tanti tifosi inglesi presero d’assalto lo stadio di Wembley provando ad entrare senza aver pagato il biglietto.La gara inizierà alle ore 20:45 italiane.
Enzo Grassano
“La stagione delle gru”
Fino a marzo 2023
Messaggera delle divinità. Metafora di longevità. Uccello dalla forte valenza simbolica, da sempre in Asia Orientale la gru – per la sua bellezza e per la suggestione delle movenze aggraziate – è genericamente considerata “emblema di buon augurio”. Per la sua capacità di compiere lunghe migrazioni, che fanno pensare all’illusione di un perpetuo ritorno dai luoghi più lontani, in Cina la gru è anche stata associata agli immortali “taoisti” (seguaci dell’antichissima filosofia di Lao Tzu, VI–V secolo a. C, volta al conseguimento dell’immortalità attraverso l’armonia di una vita in totale equilibrio con le leggi naturali e cosmiche), per i quali costituirebbero spesso, secondo l’iconografia tradizionale, il mezzo di trasporto prediletto.
Per comprenderne, dunque, a fondo la magia e l’influsso esercitato sulle culture delle più antiche popolazioni asiatiche, il “MAO-Museo d’Arte Orientale” di Torino, in occasione di una delle periodiche rotazioni eseguite a scopo conservativo, che interessano in questo caso la galleria giapponese, mette in visione per circa un anno, fino al mese di marzo del 2023, una raffinata coppia di paraventi “Gru (tsuru)” del XVII secolo, raffiguranti quindici gru di varie specie allocate in un ambiente palustre, avvolto in una calda nebbia dorata, all’interno di una sala quasi rischiarata dal prezioso sfondo in foglia d’oro dei paraventi, riportato al suo antico splendore grazie al restauro finanziato nel 2011 dall’“Associazione Amici della Fondazione Torino Musei”. Davvero pregevole la cifra stilistica del disegno (quei colli e quelle gambe lunghissime, il piumaggio grigio e la buffa coda arricciata verso il basso) e la pienezza di una cromia che accompagna “pose” le più differenziate ed eleganti in un’armonia d’insieme di grande piacevolezza e lirica suggestione.
Nella stessa sala, troviamo collocata un’altra coppia di paraventi “a sei ante” risalenti anch’essi al XVII secolo e raffiguranti una ricca composizione di “crisantemi in fiore”. Il soggetto è di origine cinese, richiama la stagione autunnale ed è simbolo della vita appartata del letterato lontano dagli incarichi ufficiali. In Giappone conobbe un grandissimo successo, tanto da essere adottato anche come stemma dalla famiglia imperiale: una “corolla di crisantemo dorata a 16 petali”, che evoca lo splendore del sole.
La rotazione conservativa prosegue poi al secondo piano della galleria giapponese con l’esposizione di otto “kakemono”, i delicati dipinti su rotolo verticale, e una selezione di “lacche”, tra cui emerge una scatola per la cerimonia del tè (“chabako”) con fondo rosso e fini tralci vegetali decorati con foglie e fiori in rilievo e in ceramiche di vari colori, metalli dorati e madreperla. Lo stile evocato è chiamato “Haritsu”, dal nome del poliedrico artista Ogawa Haritsu (1663-1747), apprezzato decoratore di lacche polimateriche, pittore nonché poeta di “haiku”, componimenti poetici composti da tre versi per complessive 17 “more” ( sillabe ), nati in Giappone nel XVII secolo e che ebbero grande sviluppo nel corso del periodo Edo (1630 – 1868).
g.m.
“La stagione delle gru”
MAO- Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it
Fino a marzo 2023
Orari: dal mart. alla dom. 10/18
Nelle foto:
– “Gru (tsuru)”, paravento dipinto a sei ante; inchiostro, tempera e “gofun”, su foglia d’oro, supporto di carta; XVII sec.
– Scuola di Sotatsu: “Cespugli di crisantemi”, paravento dipinto a sei ante; inchiostro, tempera e “gofun” su carta; inizio XVII sec.
– “Chabako con rilievi vegetali”, scatola per cerimonia del tè; legno con laccatura rossastra superficiale, decorazione in oro e ceramica, madreperla, metalli e pigmenti; 1800 ca.
L’impatto della pandemia sui giovani
Associazione internazionale Metis Europe/Cooperativa Sociale Mirafiori
A TORINO UN CONVEGNO INTERNAZIONALE
Si terrà a Torino il 9 giugno 2022, nella sede di Confcooperative Piemonte in Corso Francia 329, il convegno dal titolo “Covid 19: e dopo? – l’impatto della pandemia sui giovani, sui professionisti della cura e sul comparto socio-sanitario”.
Un evento di un’intera giornata organizzato nell’ambito dell’associazione internazionale Métis Europe, di cui la Cooperativa Sociale Mirafiori fa parte, che vedrà le relazioni di alcuni esperti nazionali ed internazionali (Santé Mental Europe, Università di Firenze, Università della Bretagna, IIPG.) oltre alla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni nazionali.
Il periodo post-pandemia è stato particolarmente difficile per le giovani generazioni, con conseguenze che se non affrontate tempestivamente ci porteremo dietro per decenni. I neuropsichiatri sono allarmati dall’affollamento delle sale d’attesa dei loro ambulatori, le ospedalizzazioni sono aumentate del 200%, gli insegnanti vacillano, i genitori sono costantemente messi in discussione: ognuno subisce delle conseguenze di quell’inquietudine, di quell’angoscia, di quella fragilità che i più giovani percepiscono distintamente. Questi spesso assorbono così anche le angosce delle loro famiglie. Un processo di adultizzazione che potrà segnarli a lungo.
L’evento organizzato vuole quindi essere una opportunità per guardare alla situazione da punti di vista diversi e analizzare le possibilità di superamento delle difficoltà emerse, così da trovare insieme gli strumenti per fronteggiare quanto sta accadendo. Un momento di confronto tra esperti ed operatori del settore a livello europeo, per condividere problematiche, possibili soluzioni e buone prassi.
Per informazioni ed iscrizioni: Luca Cordaro – info@cooperativamirafiori.com