ilTorinese

Short track, quattro torinesi in Nazionale

Il contingente piemontese si conferma grande protagonista dell’estate azzurra dello short track, con ben quattro atleti della Velocisti Ghiaccio Torino impegnati nei raduni della Nazionale. Lucrezia Casagrande, in particolare, dopo aver preso parte al primo appuntamento del gruppo Junior in quel di Bormio a inizio mese, è stata selezionata per il raduno Senior andato in scena dal 22 al 28 agosto.

Giusto il tempo di smaltire le tossine e la 18enne torinese tornerà nella comitiva Junior, impegnata da ieri e fino a sabato ancora sul ghiaccio di Bormio. E qui si registra un’ulteriore novità. Per lavorare con il gruppo azzurro, oltre agli ormai consueti Alessandro Picchiarelli e Francesco Picco, è stato infatti selezionato un ulteriore talento della società torinese: si tratta di Massimiliano Picchiarelli, tra i più giovani dell’intera delegazione tricolore.

Geomeccanica computazionale per la linea 2 del Metrò: Torino capitale della ricerca internazionale

Una delle pre-conferenze sarà organizzata con InfraTo e mostrerà la progettazione della Linea 2 della metropolitana di Torino

Dal 30 agosto al 2 settembre 2022, il Politecnico di Torino ospiterà la 16esima Conferenza internazionale dell’International Association for Computer Methods and Advances in Geomechanics-IACMAG, il cui tema generale è “Challenges and Innovations in Geomechanics”, dedicato alle sfide e alle innovazioni nel campo della geomeccanica computazionale. La data viene a coincidere con l’anniversario dei 50 anni dalla prima conferenza IACMAG, che si era tenuta negli Stati Uniti nel 1972.

L’evento intende fornire un quadro aggiornato dell’ampio campo della geomeccanica computazionale, ed è organizzato congiuntamente dal Politecnico di Torino (grazie al lavoro del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG), dall’Università di Grenoble e dal Politecnico di Milano, a simboleggiare l’importanza della cooperazione nazionale e internazionale. Torino si è aggiudicata l’evento nel 2018 a Wuhan, sede dell’ultima edizione della conferenza, dopo un testa a testa con la candidatura della città di Graz e della sua università tecnica.

La conferenza si terrà presso il Politecnico di Torino, mentre le altre due sedi ospiteranno corsi pre-conferenza dedicati alla modellazione multiscala dei geomateriali (il 29 e 30 agosto presso il laboratorio 3SR del campus di Grenoble) e ai processi multi fisici nella geomeccanica (il 30 agosto al Politecnico di Milano). Un ulteriore corso pre-conferenza è previsto al Castello del Valentino, organizzato con InfraTo e dedicato alla progettazione della linea 2 della metropolitana di Torino che prevede, progetto unico al mondo, l’attivazione termica di tutti i rivestimenti dei 10 km di gallerie e delle 13 stazioni, utilizzando anche la tecnologia Enertun, brevettata dal Politecnico di Torino. Questa tecnologia consentirà di ricavare energia geotermica per il riscaldamento e raffrescamento delle stazioni di linea, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impronta ambientale dell’opera. Nella giornata di sabato 3 settembre sono previste delle visite tecniche ai cantieri del prolungamento ovest della linea 1 della Metropolitana di Torino e al parcheggio interrato del Politecnico che, con i suoi 172 diaframmi energetici, in attesa della realizzazione della metro 2, costituirà la prima applicazione in Italia di tale tecnologia per dimensioni.

Alla conferenza sono attesi oltre 300 partecipanti da tutto il mondo, pur con alcune aree geografiche ancora penalizzate dalle restrizioni per la pandemia.

La conferenza si svilupperà con lezioni plenarie, ospitate nell’Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnicosessioni parallele presso la corte interrata della sede centrale di Ateneo e alcuni eventi sociali che consentiranno ai partecipanti di conoscere e apprezzare il territorio ospitante. Un evento nell’evento è l’”Innovation Hub”, che consentirà a start-up innovative e detentori di brevetti di presentare brevi pitch e incontrare direttamente i partecipanti al convegno. Le innovazioni nel settore della geomeccanica sono infatti molte e la conferenza proverà a metterle in evidenza e a valorizzarle: dagli aspetti più tradizionali delle tecniche di calcolo a supporto del progetto di opere geotecniche o degli interventi di difesa del territorio fino alle tecniche di monitoraggio delle opere e dell’ambiente, dall’effetto dei cambiamenti climatici fino a sconfinare nei settori dell’energia, dell’intelligenza artificiale, della chimica.

“Organizzare questa conferenza è stata una sfida sopra le nostre aspettative a causa della pandemia che ci ha costretto a rimandare l’evento per ben due volte – spiega il professor Marco Barla, docente del Politecnico di Torino e chair della conferenza – Siamo passati dall’entusiasmo di Wuhan, dove ci siamo aggiudicati l’evento, al quasi panico di dover far fronte ad una situazione del tutto inusuale. Tuttavia abbiamo tenuto duro, pubblicato i proceedings in due fasi e organizzato alcuni eventi online di warming-up per tenere vivo l’interesse. E finalmente possiamo re-incontrarci di persona dopo questi difficili due anni”

“L’organizzazione di un evento internazionale richiede entusiasmo, disponibilità ma anche molte persone – aggiunge Alessandra Insana, docente del Dipartimento DISEG del Politecnico di Torino – Nell’organizzazione abbiamo coinvolto anche molti studenti dell’ultimo anno e laureandi di Ingegneria Civile. Per loro è sicuramente un’occasione unica per entrare in contatto con la comunità scientifica internazionale.”

La conferenza si svolgerà in lingua inglese. Tutte le informazioni di dettaglio e il programma dell’evento si possono trovare sul sito web: www.iacmag2022.org.

Elezioni, ‘Terzo polo’ contro il bipolarismo ‘selvaggio’

Riceviamo e pubblichiamo

Ma dev’essere di Centro e plurale al suo interno.

“Di fronte alla riproposizione del solito e sempre più stantio bipolarismo ‘selvaggio’, la novità del ‘Terzo polo’ può realmente avere uno spazio politico significativo se riesce, però, a spiegare sino in fondo la necessità di ridare cittadinanza ad una scelta di ‘Centro’ nel dibattito pubblico italiano. Un Centro che si rende sempre più necessario ed indispensabile soprattutto se i due schieramenti principali ripropongono quella logica degli ‘opposti estremismi’ che è la causa principale del decadimento della nostra democrazia e della crisi delle nostre istituzioni.
Al contempo, però, il ‘Terzo polo’ dev’essere realmente un soggetto politico riformista e democratico perchè culturalmente plurale al suo interno. Non può, cioè, essere la semplice riedizione, seppur in forma aggiornata e rivista, dell’esperienza politica del PRI o del PLI. Una pluralità, quindi, che non può non avere al suo interno una visibile e e significativa presenza cattolico popolare e sociale. E questo non per mere ragioni di organigramma ma, al contrario, per rappresentare mondi vitali, realtà culturali e settori sociali e popolari che sono, tutt’oggi, privi di una rappresentanza politica adeguata e pertinente. Realtà che non sono rappresentate da un bipolarismo sempre più muscolare e teso solo a delegittimare e a distruggere l’avversario/nemico politico”.

Giorgio Merlo

Con Wizz Air nuova rotta da Torino per la Romania

Wizz Air incrementa il suo network con 2 nuove rotte da e per la Romania nella prossima stagione invernale

Il vasto network di Wizz Air, la compagnia aerea in più rapida crescita d’Europa, si arricchisce ulteriormente con l’annuncio di 2 nuove rotte in partenza dall’Italia che incrementano la già estesa offerta della sua programmazione invernale 2022 (ottobre 2022 – marzo 2023). Le nuove rotte coinvolgeranno gli aeroporti di Treviso e Torino e saranno operative da dicembre.

Anche per l’imminente stagione invernale 2022-2023 Wizz Air continua ad ampliare le sue destinazioni, offrendo ai suoi passeggeri sempre più occasioni per scoprire tutto il fascino delle più belle città europee e non solo. La vastissima gamma di offerte di volo a basso costo che la compagnia aerea mette a disposizione dei viaggiatori cresce ancora con le nuove opzioni da e per l’Italia con nuovi collegamenti verso gli aeroporti internazionali di Craiova e Suceava, in Romania.

I biglietti sono già acquistabili sul sito di Wizz Air e tramite l’app WIZZ.

Oltre alla possibilità di personalizzare la propria esperienza di viaggio, Wizz Air offre ai viaggiatori un’elevata flessibilitàattraverso il servizio WIZZ Flex. Aggiungendolo alla loro prenotazione i passeggeri hanno un ulteriore livello di protezione e possono scegliere di viaggiare in una data diversa o verso una destinazione diversa, oltre ad avere la possibilità di cancellare il loro volo fino a 3 ore prima della partenza senza alcuna tassa e ottenere il 100% della tariffa originale immediatamente rimborsato in credito aereo.

Paulina Gosk, Corporate Communication Manager di Wizz Air, ha dichiarato: “Con l’annuncio di queste nuove rotte, che integreranno la nostra offerta per l’inverno 2022-2023, Wizz Air dimostra ulteriormente il suo impegno nel rimanere l’opzione di viaggio più conveniente per raggiungere destinazioni capaci di rispondere alla domanda del viaggiatore più esigente, così come alle richieste più popolari, fra i propri passeggeri italiani.”

LE NUOVE ROTTE DI WIZZ AIR DALL’ITALIA

DESTINAZIONE

FREQUENZA

TARIFFA A PARTIRE DA*

PARTENZA

TREVISO – SUCEAVA

Lunedì, venerdì

24,99 EUR

16 dicembre 2022

TORINO – CRAIOVA

Martedì, sabato

24,99 EUR

17 dicembre 2022

*Prezzo di sola andata, comprese spese amministrative. Un bagaglio a mano (max: 40x30x20cm) è incluso. Il trolley e ogni pezzo di bagaglio registrato sono soggetti a costi aggiuntivi. Il prezzo si applica solo alle prenotazioni effettuate su wizzair.com e sull’app mobile WIZZ. Il numero di posti ai prezzi indicati è limitato.

Spettacoli, ecomusei, editoria: il Piemonte punta sulla cultura. In arrivo i fondi regionali

In arrivo circa 9 milioni di euro dedicati al comparto della Cultura con i bandi regionali del Piemonte. Restano aperti fino al 30 settembre 2022: 1,4 milioni al settore librario e all’editoria, 6,5 milioni alla promozione culturale (spettacolo, cinema mostre convegni rievocazioni e carnevali) e 720.000 euro per ecomusei e società di mutuo soccorso.

I progetti saranno valutati nel merito e  per molti bandi cambierà  il modo di programmare le attività, distribuite su 36 mesi invece che annualmente, per dare la possibilità di adottare i modelli di sviluppo delle imprese.

È stato infatti approvato dal Consiglio regionale il Programma Triennale della Cultura voluto dall’assessora Vittoria Poggio, ed enti e associazioni spalmando la pianificazione su più anni potranno alzare il livello delle produzioni senza dispersioni economiche. La Regione ripropone tutti i capitoli dell’anno precedente, in più un pacchetto  di 350.000 euro, per accompagnare la trasformazione delle sale cinematografiche in luoghi da cui assistere a eventi culturali o spettacoli in streaming e a incontri tra autori e pubblico o con gli operatori del settore.

Ruba attrezzi dal cantiere ma all’uscita trova i carabinieri

Nella notte a Chieri, intorno alle 2, in corso Torino, vicino a un edificio in fase di ristrutturazione, una pattuglia del locale nucleo radiomobile dei carabinieri  ha arrestato un cittadino romeno 40enne residente a Chieri. L’uomo aveva già caricato in auto diversi attrezzi da lavoro rubati dall’interno del cantiere.

Al Mao “Il Grande Vuoto. Dal suono all’immagine”

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Museo d’Arte Orientale di Torino: un incontro inedito e singolare con la collezione buddhista

Fino al 4 settembre

“Il Grande Vuoto”. Il perché del titolo? Perché il concetto di “vuoto” o “vacuità” è un concetto centrale della dottrina buddhista.

Concetto che non porta in sé una connotazione negativa, così come accade nelle tradizioni culturali e filosofiche europee, ma all’opposto un’accezione positiva “legata in ultima istanza – spiega Davide Quadrio, nuovo direttore del MAO e curatore della stessa mostra – al raggiungimento della consapevolezza, ovvero alla comprensione che la vita, con i suoi continui mutamenti, è impermanenza e interdipendenza, poiché tutto esiste solo in relazione all’altro. Capire questo, e quindi liberarsi dalla sofferenza della vita, si risolve in una dimensione di pace assoluta (nirvana): è qui che si rivela l’essenza del Buddha, che non è divinità, ma appunto Vuoto”.

Ed é intorno a questi non semplici concetti che si articola la rassegna presentata al Museo di via San Domenico, fino al 4 settembre prossimo, come esperienza multisensoriale e come segno forte di speranza per un futuro che si rivela incerto e sconfortante”. Un consiglio per la visita. Che vuole essere visita d’arte, ma anche esperienza mistica di indubbia suggestione. Si abbandoni ogni preconcetto o pregiudizio. E ci si lasci trasportare. Il primo impatto è con un “grande spazio vuoto”. E semibuio. A saturarlo gradualmente, le note del giovane e pluripremiato compositore romano Vittorio Montalti che, per l’occasione, ha composto il brano dal titolo (che tale non poteva essere) “Il Grande Vuoto”, lavoro sospeso “tra composizione e installazione sonora che abita i diversi spazi del Museo”. Sulla magia di quelle note (sospese fra silenzio, sonorità e l’eco dello spazio stesso) i visitatori sono invitati a compiere un “percorso esperienziale e meditativo” per raggiungere il fulcro della mostra in “Sala Colonne”: qui, in uno spazio nero, è infatti esposta una rarissima “thangka” tibetana del XV secolo, la più preziosa delle collezioni del “MAO”, che ritrae Maitreya, il Buddha del Futuro raffigurato in splendide vesti e seduto sul “trono dei leoni”, con le mani atteggiate nella “dharmacakramudra” (il gesto della messa in moto della “Ruota della Legge”), che rivela la sua futura missione di promulgatore della Dottrina, reggendo gli steli di piante e fiori, simboli germinali di una futura liberazione. In un intreccio variegato di forme, gesti rituali e colori, l’arte diventa strumento del “trascendente”, all’origine del “ritratto fotografico” dei “tulku”, cui è dedicata la parte finale della rassegna. Nelle ultime due sale trovano infatti spazio centinaia di fotografie di “tulku”, parte di una collezione di immagini realizzate dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri, che ritraggono i “Buddha viventi”, figure salvifiche la cui “mente di saggezza” rinasce in nuovi corpi per condurre l’umanità verso la salvezza e il “Grande Vuoto… verso la buddhità”. In questo senso non si tratta di semplici ritratti fotografici, ma di autentici oggetti di venerazione: si ritiene infatti che l’immagine abbia il medesimo potere del “tulku” stesso. Questa raccolta, iniziata oltre una decina di anni fa dall’artista Paola Pivi, ha raggiunto migliaia di immagini e costituisce quello che è oggi il più grande archivio di “tulku” al mondo. A corollario della mostra, il “MAO” ha programmato, fino al 4 settembre, una ricca serie di appuntamenti artistici e musicali. I primi sono in agenda per venerdì 13 e domenica 15 maggio, quando, in occasione di “Eurovision Song Contest”, Vittorio Montalti e Gloria Campaner (giovane pianista veneta) suoneranno in anteprima assoluta (dalle 11,30 alle 19) i movimenti che compongono l’opera “Il Grande Vuoto”. Durante le performance Gloria Campaner indosserà una scultura realizzata per l’occasione dall’artista Maurizio Anzeri.

Sabato 28 maggio nella sala polifunzionale del Museo verranno poi proiettati i film “The Reincarnation of Khensur Rinpoche” e “The Thread of Karma” dei registi Ritu Sarin e Tenzing Sonam. Il loro film “Some Questions on the Nature of Your Existence” verrà anche proiettato per tutta la durata della mostra. Dal 21 al 24 giugno l’artista Chrysanne Stathacos sarà ospite del Museo e darà vita a un “mandala” (universo sacro) di specchi e rose con la performance “Blowing roses”. Per info sugli altri appuntamenti: www.maotorino.it

Gianni Milani

“Il Grande Vuoto. Dal suono all’immagine”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it

Fino al 4 settembre

Orari: dal mart. alla dom. 10/18

Nelle foto:

–       “Thangka”, tempera su cotone, XV sec.

–       Vittorio Montalti: Ph. Luca Condorelli

–       “Il Grande Vuoto”: Ph. Perottino

–       Gloria Campaner: Ph. Damiano Andreotti

Vince 1000 euro alle slot e viene immediatamente rapinato

In una sola  sera vince 1000 euro ai videopoker ma viene rapinato pochi istanti  dopo. Il malcapitato è un uomo di 62 anni di Chivasso che in stradale Torino, fuori dal centro scommesse, è stato avvicinato da un malvivente che lo ha rapinato minacciandolo. Gli ha sottratto i 1000 euro appena vinti alle slot.

L’uomo aveva messo i soldi nel borsello a tracolla ma, giunto nel parcheggio, è stato avvicinato dal rapinatore che si è fatto consegnare il denaro.

Si conclude la settima edizione di TODAYS Festival

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Da venerdì 26 a domenica 28 agosto, oltre 10.000 persone di ogni età e provenienza hanno attraversato l’asse nord di Torino per assistere alla settima edizione di TODAYS Festival, tra i più grandi festival di musica riconosciuti in Italia a livello internazionale.


Oltre 30 ore di musica, arte e performance per scoprire artisti fuori dall’ordinario, su un vero e proprio palcoscenico urbano di spazi rigenerati, che ha visto il suo quartier generale nei luoghi di condivisione e aggregazione che sono sPAZIO211 e l’ex fabbrica INCET, nella periferia della città.
In un momento storico di assoluta incertezza, il festival estivo della Città di Torino si è confermato visionario e ambizioso: tre giorni con più di 90 artisti per 16 band e djset, di cui oltre 10 date uniche in Italia sono il risultato di un percorso identitario preciso e focalizzato, che vuole superare la visione di un mondo che già c’è e andare oltre l’inatteso.

TODAYS si conferma l’unico festival in Italia a proporre una line up con più artisti internazionali, provenienti da Stati Uniti, Australia, Inghilterra, Scozia, Svezia, Germania, Francia e Bielorussia.
Non solo gli artisti, anche per gli spettatori si è registrata una crescente affluenza dall’estero, con oltre il 48% del pubblico proveniente ida Inghilterra, Francia, Austria, Slovenia, Svezia, Olanda, Germania, Irlanda, Marocco e Stati Uniti, oltre naturalmente a tutte le regioni d’Italia.

Tra i momenti indimenticabili, l’energia extraterrena di Tash Sultana per un live in cui ogni nota è la risposta perfetta alle domande di sempre, la pioggia battente che non ha fermato nessuno e ha accompagnato il concerto caleidoscopico di FKJ tra divani e luci soffuse, gli attesissimi Primal Scream con un concerto che di
nostalgico ha avuto davvero poco e che ha trovato nella contemporaneità il suo senso, il post-tutto dei Black Country, New Road, i fulmini lontani sul cielo nero sopra l’intensa new wave dei Molchat Doma, le storie folli degli scatenati e un po’ pazzi Yard Act, il concerto intenso e potente di Alynda Lee Segarra, leader degli Hurray
for the Riff Raff e guida magnetica di un mondo sconosciuto che speravamo di ereditare, le scintille irriverenti di Los Bitchos tra cumbia spavalda e tequila vibes, le chitarre soniche, le melodie sognanti e la dipendenza nu-gaze dei DIIV, l’aloha soul al tramonto di Eli Smart – “ne sentiremo parlare” – che ha sostituito
splendidamente i Geese, tutta la libertà di divertirsi degli Squid, gli Arab Strap e il suono di una band che non riemerge nel nostro mondo, ma ci invita a fare un passo dentro al loro.
Immancabili anche per questa edizione i SOLD OUT. La terza giornata di TODAYS oltre 2.000 persone hanno partecipato alla chiusura di un’edizione straordinaria del festival. Se il giorno non basta, è stata poi la notte di TODAYS a popolarsi ancora: all’ex fabbrica INCET si è raggiunto il tutto esaurito con Tamburi Neri e le loro
percussioni ancestrali, distorsioni lontane e testi metafisici, con la pista da ballo di Adiel completamente assorta in una danza tribale ipnotica e con il party della label Periodica Records guidato da Whodamanny e Mystic Jungle.

“Per avere qualcosa da raccontare, bisogna farla. TODAYS è dove le cose succedono, e in questa edizione sono state tante e più belle dei sogni, per ricordarci che se non si è disposti a sacrificare l’usuale, ci si dovrà accontentare dell’ordinario. Esattamente 30 anni fa, negli stessi giorni di agosto in cui si è svolta questa settima edizione di TODAYS, i Primal Scream pubblicavano il loro capolavoro Screamadelica, contenente la canzone-manifesto “Moving On Up”, letteralmente traducibile con l’espressione “in movimento”, ovvero un movimento perpetuo verso l’alto. Essere riusciti a essere “in movimento” ha rappresentato l’essenza e la missione di questa edizione, cioè far muovere uno spettatore da una posizione fissa verso un nuovo punto di vista, osando, andando oltre il convenzionale, sovvertendo ciò che già si conosce per mettersi in gioco e non restare immobile, per progredire in un momento storico come questo in cui gli effetti (anche sul piano culturale) della pandemia sono più che mai reali e presenti, e disfare e rifare diventa un inno alla creatività vera e alla resilienza.
A TODAYS ciascuno ha cercato il proprio “wow”, tornando tutti un po’ bambini e cercando di fare un balzo in avanti verso qualcosa di diverso dal quotidiano: come direbbero i Primal Scream “Come together as one!”, perché ne vale la pena, anzi ne è valsa la gioia”, commenta Gianluca Gozzi, direttore artistico di TODAYS
Festival.
Non solo musica. Anche quest’anno i TOlab si sono rivelati fondamentali, per dare voce a nuove idee grazie al sostegno e alla collaborazione dei numerosi partner e la coprogettazione con oltre trenta tra realtà associative ed eccellenze territoriali.
Luogo del confronto tra innovazione, musica, cultura e green economy è stato il cortile interno dell’ex Fabbrica Incet. La partecipazione all’intenso programma pomeridiano di panel e showcase di TODAYS ha visto sul palco ospiti da tutta Italia, tra professionisti, artisti e stakeholder.
In particolare, grande interesse è stato rivolto al laboratorio partecipativo di idee “A che punto è la notte”, a cura di Associazione FEA, per costruire con le tante realtà del territorio una visione sul come vivere la notte e l’intrattenimento nel presente e progettando il futuro, ripensando lo spazio pubblico dalla fascia preserale a
quella più notturna, facendo coesistere le necessità delle diverse comunità che abitano questo spazio: giovani, residenti, esercenti.
In pieno spirito edutainment, non poteva mancare un talk dedicato alla musica e al bere responsabile con ospiti d’eccezione come Petunia Ollister, content creator, Francesco Pirineo, advocacy manager di Compagnia dei Caraibi e Hamilton Santià, giornalista e autore.
Infine un panel tutto dedicato alla sostenibilità, con una profonda attenzione mirata non solo al presente, ma soprattutto al futuro: Torino Giungla Urbana è l’occasione per immaginare la città verde del futuro, in collaborazione con IREN.

Un festival sempre più sostenibile

Anche quest’anno TODAYS ha rafforzato il suo impegno di responsabilità contro le sfide ambientali cui ci troviamo ogni giorno di fronte: quindici azioni sostenibili e concrete in ambito di trasporti, mobilità, consumo d’acqua, rifiuti, riciclo ed energia per educare, ispirare e motivare ad uno stile di vita più consapevole e rispetto
per le generazioni future. Alcune delle azioni sostenibili sono realizzate in collaborazione con tante realtà della Città e sono state rese possibili grazie alla preziosa partnership con Iren.
TODAYS Festival nel 2022 non è più solo un evento che parla al presente, tutto può, anzi deve, essere declinato al futuro. Ognuno può fare la sua parte!
Come i fulmini che non hanno un loro posto e lo cercano dappertutto, siamo incapaci di fermarci e ancor meno di restare fermi, perché a musica amplifica il coraggio e anche quest’anno è andata in scena la colonna sonora perfetta per non accontentarci mai.
Arrivederci alla prossima edizione nel 2023

In moto contro un muretto: morto ragazzo di 17 anni

Si chiamava Marco Cavaglià, il 17 enne di Cavallerleone morto questa mattina in un incidente autonomo avvenuto a Cavallermaggiore. Il ragazzo percorreva la SP 193 a bordo di una moto (125cc), quando è uscito fuori strada andavo a sbattere contro un muretto in cemento. È morto sul posto.