ilTorinese

In moto contro un muretto: morto ragazzo di 17 anni

Si chiamava Marco Cavaglià, il 17 enne di Cavallerleone morto questa mattina in un incidente autonomo avvenuto a Cavallermaggiore. Il ragazzo percorreva la SP 193 a bordo di una moto (125cc), quando è uscito fuori strada andavo a sbattere contro un muretto in cemento. È morto sul posto.

I Civich trovano 17 bici abbandonate e le donano a un’associazione

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Accade molto spesso che la Polizia Locale, talvolta su segnalazioni dei cittadini, intervenga sul territorio cittadino per recuperare le biciclette abbandonate sul suolo pubblico. Sovente si tratta di carcasse senza ruote, sellino o altre componenti, legate a pali o recinzioni in modo da arrecare intralcio alla circolazione e degrado urbano. Altre volte invece le bici sono integre, anche se portano evidenti i segni del tempo trascorso, esposte alle intemperie in assenza di utilizzo e manutenzione.

In condizioni decisamente migliori si presentano invece i velocipedi confiscati derivanti da sequestri amministrativi.

Da alcuni anni, in questi casi, così come nel caso di tutte le altre merci oggetto di ritrovamenti o sequestri amministrativi, tra cui alimenti a lunga conservazione non scaduti, abbigliamento, biancheria, giocattoli e altri oggetti, l’Ufficio Recupero Veicoli Abbandonati della Polizia Locale adotta la procedura della donazione a rotazione, a favore di Parrocchie, Caritas, Fondazione Banco Alimentare e di tutte le associazioni senza fini di lucro impegnate nel sociale che ne hanno fatto richiesta, rendendo in tal modo riutilizzabili e fruibili prodotti altrimenti destinati alla distruzione.

Durante tutto l’anno, sono centinaia le biciclette, o parti di esse, che vengono recuperate dall’Ufficio Recupero Veicoli Abbandonati della Polizia Locale, anche se soltanto una parte di queste vengono donate alle associazioni. Le bici irrecuperabili, in avanzato stato di degrado, vengono invece destinate alla distruzione, proprio come avviene per tutte le altre merci deperite.

Nei giorni scorsi, questa volta, è toccato all’Associazione Monsù Ciclet, ciclofficina sociale gestita dalla Cooperativa animazione Valdocco, ricevere la donazione di 17 biciclette.

Gli operatori dell’Associazione Monsù Ciclet attivano dei laboratori socio educativi riabilitativi per persone con disabilità dell’intelletto, all’interno dei quali le biciclette vengono restaurate, rese riutilizzabili e reimmesse in circolazione.

Giachino: non è la crisi di governo a rivitalizzare i No Tav

Mino Giachino risponde a Gariglio : Dire che è la crisi di governo ad aver rivitalizzato i NOTAV è una assoluta scemenza.
I NOTAV sono rivitalizzati dalla lentezza esagerata nei lavori  e dal fatto che Amministratori locali PD a sono ancora oggi contrari. Casomai la colpa dei partiti è aver dato la sensazione di non vole parlare della importanza della TAV, mettendo da parte il nostro Movimento delle Piazze SITAV. Il Paese deve accelerare gli investimenti in infrastruttture che portano lo sviluppo come la TAV, come la Nuova Diga al porto di Genova sino al Ponte sullo stretto e alla Rete AV al SUD perché l’Italia diventerà prima in Europa per logistica e turismo e potrà diminuire il peso del Debito pubblico.  L’Italia potrà evitare altri attacchi speculativi se darà chiari segnali sugli investimenti del PNRR ma non solo e se difenderà con forza il proprio sistema industriale e produttivo.
 
Mino GIACHINO 
SITAV

Rientro, traffico intenso ma senza particolari criticità

sulla rete stradale in gestione, circolazione sostenuta soprattutto in direzione nord e verso i centri urbani, senza particolari disagi   

  • divieto di transito ai mezzi pesanti fino alle 22:00 di lunedì 

Traffico intenso ma senza particolari criticità sui circa 32 mila chilometri di rete stradale e autostradale gestiti da Anas (Gruppo FS Italiane) in questo ultimo fine settimana di agosto, contrassegnato dal bollino rosso.

I maggiori flussi di traffico si sono verificati verso nord e in direzione dei grandi centri urbani e hanno fatto registrare una circolazione sostenuta ma scorrevole; il viaggio in auto dei vacanzieri ha interessato, in maniera minore, anche i valichi internazionali di confine. Traffico sostenuto ma scorrevole anche in direzione sud, per i vacanzieri di inizio settembre,

Nei punti nevralgici della rete stradale e autostradale il personale Anas ha monitorato costantemente la situazione per prevenire qualsiasi disagio.

Nella giornata di sabato il traffico è stato sostenuto ma scorrevole sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo” con qualche rallentamento nella mattinata, a Tarsia in provincia di Cosenza a causa di un incidente che ha coinvolto tre veicoli. Circolazione sostenuta anche sulla SS 9 “via Emilia” nel Riminese e lungo la SS 16 “Adriatica” a Ravenna. Infine, nelle zone di montagna, si sono registrati rallentamenti lungo la SS 26 dir “della Valle d’Aosta” nei pressi di Courmayeur.

Nella giornata di  domenica 28 agosto, lungo la penisola italiana si sono verificati temporali che già dal tardo pomeriggio di sabato hanno causato alcuni smottamenti che, nel dettaglio, hanno comportato la chiusura di un tratto della SS 745 “Metaurense” ad Urbania (PU) e della SS 51 “di Alemagna” a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Entrambe le chiusure non hanno però comportato particolari disagi alla circolazione, anche grazie all’istituzione dei percorsi alternativi e alla gestione del traffico in loco da parte delle squadre Anas.

Anche nella giornata di domenica la circolazione si è svolta in modo generalmente regolare.

Traffico sempre sostenuto ma scorrevole sia sulla SS 106 “Jonica” che lungo la A2 “Autostrada del Mediterraneo” con un aumento del traffico – dal primo pomeriggio – nel tratto incluso tra Padula e Baronissi. Nella tarda mattinata si sono registrati rallentamenti anche sulla Tangenziale Ovest di Catania. Dal pomeriggio è atteso un aumento del traffico per gli ultimi vacanzieri che si metteranno in viaggio in verso nord.

Si ricorda che il divieto di transito dei mezzi pesanti resterà in vigore fino alle 22:00 di domenica e per la giornata di lunedì  dalle ore 7:00 alle ore 22:00.

 

 

Con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi per gli utenti e in previsione dell’aumento dei flussi veicolari, Anas ha provveduto a rimuovere, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà di quelli precedentemente attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio. La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims)Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi (link www.stradeanas.it/piani-interventi).

 

Sotto la supervisione h. 24 della Sala Situazioni Nazionale operano 21 Sale Operative territoriali (h24 e h12) tra cui quella dell’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, che opera in affiancamento alla Polizia Stradale. Sulla rete stradale e autostradale, in regime di turnazione, sono presenti circa 2.500 addetti per la sorveglianza, il pronto intervento, l’assistenza agli utenti, il coordinamento delle attività tecniche e di gestione. Il personale ha a disposizione oltre 2.000 automezzi, di questi 1.100 dotati di telecamere, 1.234 pannelli a messaggio variabile e 6230 telecamere fisse.

 

Un viaggio informato

 

Per un viaggio informato le notizie sulla viabilità sono disponibili al link www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2022.

Parte la campagna di Demos per Italia Democratica e Progressista con il PD

Riceviamo e pubblichiamo

DemoS – Democrazia Solidale ha scelto di dare il suo contributo alla coalizione di centrosinistra con suoi candidati nella lista Italia Democratica e Progressista con il PD. Tra questi candidati c’è anche la nostra  Elena Apollonio, consigliera comunale a Torino e segretaria di DemoS Piemonte, che è stata scelta per rappresentare il centro sinistra nel Collegio uninominale del Senato Moncalieri  U02.

Questa scelta è un riconoscimento sia per DemoS, che sta guadagnando peso e visibilità nello scenario politico locale e nazionale, e sia per Elena, di cui tutti conosciamo e apprezziamo le qualità politiche, organizzative e soprattutto umane.

I tempi della campagna elettorale sono strettissimi, per cui vi invitiamo a partecipare all’incontro aperitivo per il lancio della campagna stessa, che si terrà
Lunedì 29 agosto a partire dalle ore 19
presso Circolo Amici di Borgo Vittoria
Coordinate GPS:   44.9987, 7.6932
Moncalieri

DemoS – Democrazia Solidale

La Regione aiuta i negozi di servizio per investire sulla montagna

 3 MILIONI DI EURO PER LE BOTTEGHE DEI SERVIZI

La Regione Piemonte continua ad investire sulla montagna. Dopo il bando per incentivare la residenzialità (10 milioni), il bando sulle scuole (500mila euro), il riparto dei fondi destinati alle Unioni Montane (10 milioni e 700mila euro), la Giunta regionale, su proposta del Vice Presidente ed Assessore alla Montagna, ha approvato la delibera che stanzia la somma complessiva di 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle “botteghe dei servizi” in aree montane.

Cosa si intende per “bottega dei servizi”? Si tratta di esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza: in sostanza veri e propri “terminali” per la pubblica amministrazione sul territorio e nel contempo anche esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti.

Nei mesi scorsi la Direzione dell’Assessorato regionale allo sviluppo della Montagna, per avere un quadro completo delle caratteristiche dei territori montani, ha avviato un’indagine conoscitiva per mappare le aree carenti di servizi e le zone di maggior fragilità economica, sociale e territoriale.

Dall’indagine, che ha interessato 440 Comuni montani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, sono emerse informazioni utili sui servizi alla popolazione e sugli esercizi commerciali presenti sul territorio.

Come sottolineano il Presidente ed il Vice Presidente della Regione, si tratta di una novità assoluta per il Piemonte e di un’altra iniziativa davvero importante a favore della montagna che deve tornare ad essere al centro dell’attenzione delle istituzioni per evitare la desertificazione del territorio con tutte le conseguenze negative che questo comporta dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Il bando è pubblicato sul sito della Regione, scadenza 15 novembre: il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione.

Fiera del peperone, un programma ricchissimo

A meno di una settimana dall’avvio è stato completamente definito e pubblicato il ricchissimo programma della nuova edizione che propone uno sguardo attento alla sostenibilità e al territorio con eventi gastronomici e culturali insieme a TINTO e a molti altri ospiti, tanti spettacoli e il Foro Festival con BOB SINCLAR, MARIO BIONDI, IVANA SPAGNA e CRISTINA D’AVENA

Dal 2 all’11 settembre 2022 a Carmagnola (TO)

ORARIO FIERA: da lunedì a venerdì: ore 18 ● 24 | sabato e domenica ore 10 ● 24

Tutti gli eventi sono gratuiti ad eccezione di alcuni concerti de “Il Foro Festival” | www.fieradelpeperone.it

 

Ad una settima dall’inizio è completamente definito e pubblicato il programma della 73^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo che, come da tradizione, propone 10 intensi giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età.

 

In un’area espositiva di oltre 10.000 mq, con 8 piazze dedicate di cui 6 enogastronomiche2500 posti a sedere e oltre 200 espositori, il Comune di Carmagnola presenta un ricchissimo cartellone con degustazionishow cookingtalk showcene a temastreet foodconcerti e spettacoli di vario genereiniziative solidaliarea bimbiuna grande rassegna commerciale e altro ancora.

 

In un’edizione che dedicherà ampio spazio ai temi di greensostenibilità, cura e promozione del territorio, vengono confermate le principali iniziative inserite con successo nelle ultime due edizioni – come Cà Peperone, il Villaggio del Territorio e Il Salotto della Fiera – e vengono come sempre introdotte delle novità, tra le quali il Peperone Dayil Pizza Village Solidale con parte del ricavato devoluto a progetti solidali, il Salone della Robotica e il “matrimonio” con il Roero ed i suoi vini.

 

Per la quarta edizione consecutiva, il conduttore radiofonico e televisivo TINTO sarà il presentatore dello storico Concorso del Peperone e di altri eventi e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS sarà charity partner con diverse iniziative dedicate a promuovere e sostenere le sue attività.

Il “Il Foro Festival”, iniziativa collaterale dedicata alla musica, propone un programma di alto livello con ospiti principali BOB SINCLARMARIO BIONDIIVANA SPAGNA e CRISTINA D’AVENA.  

In Piazza Sant’Agostino spettacoli gratuiti tutte le sere dalle ore 22 con teatro comico e cabaret, la finalissima della competizione “What’s Your Talent?”concerti e grande spettacolo finale di danza verticale sulla facciata di Palazzo Lomellini a cura della compagnia Il Posto.

 

Per ciò che riguarda l’arte, in collaborazione con l’Archivio Casorati a Palazzo Lomellini si potrà visitare la mostra “Tra magia e geometria. La Pittura di Francesco Casorati. Un percorso artistico indipendente” curata da Elena Pontiggia e nella Chiesa di San Filippo la mostra “Nel Cuore di Maria – 5 secoli di devozione”dedicata al 500° anniversario del primo Voto che la comunità cittadina espresse all’Immacolata Concezione Vergine Maria, Patrona della Città.

 

In www.fieradelpeperone.it è disponibile il catalogo completo con tutte le informazioni sul programma e sugli espositori

La linea che veglia su chi è stato: il Cimitero Monumentale

Oltre Torino: storie miti e leggende del torinese dimenticato

È l’uomo a costruire il tempo e il tempo quando si specchia, si riflette nell’arte

L’espressione artistica si fa portavoce estetica del sentire e degli ideali dei differenti periodi storici, aiutandoci a comprendere le motivazioni, le cause e gli effetti di determinati accadimenti e, soprattutto, di specifiche reazioni o comportamenti. Già agli albori del tempo l’uomo si mise a creare dei graffiti nelle grotte non solo per indicare come si andava a caccia o si partecipava ad un rituale magico, ma perché sentì forte la necessità di esprimersi e di comunicare. Così in età moderna – se mi è consentito questo salto temporale – anche i grandi artisti rinascimentali si apprestarono a realizzare le loro indimenticabili opere, spinti da quella fiamma interiore che si eternò sulla tela o sul marmo. Non furono da meno gli autori delle Avanguardie del Novecento che, con i propri lavori “disperati”, diedero forma visibile al dissidio interiore che li animava nel periodo tanto travagliato del cosiddetto “Secolo Breve”. Negli anni che precedettero il primo conflitto mondiale nacque un movimento seducente ingenuo e ottimista, che sognava di “ricreare” la natura traendo da essa motivi di ispirazione per modellare il ferro e i metalli, nella piena convinzione di dar vita a fiori in vetro e lapislazzuli che non sarebbero mai appassiti: gli elementi decorativi, i “ghirigori” del Liberty, si diramarono in tutta Europa proprio come fa l’edera nei boschi. Le linee rotonde e i dettagli giocosi ed elaborati incarnarono quella leggerezza che caratterizzò i primissimi anni del Novecento, e ad oggi sono ancora visibili anche nella nostra Torino, a testimonianza di un’arte raffinatissima, che ha reso la città sabauda capitale del Liberty, e a prova che l’arte e gli ideali sopravvivono a qualsiasi avversità e al tempo impietoso.

 

Torino Liberty

Il Liberty: la linea che invase l’Europa
Torino, capitale italiana del Liberty
Il cuore del Liberty nel cuore di Torino: Casa Fenoglio
Liberty misterioso: Villa Scott
Inseguendo il Liberty: consigli “di viaggio” per torinesi amanti del Liberty e curiosi turisti
Inseguendo il Liberty: altri consigli per chi va a spasso per la città
Storia di un cocktail: il Vermouth, dal bicchiere alla pubblicità
La Venaria Reale ospita il Liberty: Mucha e Grasset
La linea che veglia su chi è stato: Il Liberty al Cimitero Monumentale
Quando il Liberty va in vacanza: Villa Grock

Articolo 9. La linea che veglia su chi è stato: il Cimitero Monumentale

Il Liberty al Cimitero Monumentale
Il Cimitero Monumentale, un tempo chiamato Cimitero Generale, si trova a Nord della città, in una zona non lontana dalla Dora Riparia, nell’area del Regio Parco. Nel 1827 la città di Torino ne deliberò l’edificazione decidendo di situarlo lontano dal centro abitato, in sostituzione del piccolo cimitero di San Pietro in Vincoli, nel quartiere Aurora. L’opera si poté attuare grazie alla donazione di 300 mila lire piemontesi del marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo. Aperto nel 1828, su progetto dell’architetto Gaetano Lombardi, con disegno a pianta quadrata dagli angoli smussati, il Monumentale fu presto ingrandito con una parte aggiunta a cura dell’architetto Carlo Sada Bellagio, collaboratore di Pelagio Palagi e vincitore del concorso per la realizzazione della chiesa dedicata al primo vescovo torinese, San Massimo. Seguirono poi necessari ampliamenti, e negli anni tra Ottocento e Novecento l’alta società borghese di Torino affidò a celebri scultori il mandato per la costruzione di imponenti edicole funerarie, a solenne affermazione del prestigio raggiunto dalle singole famiglie. Proprio l’estetica Liberty, sintesi raffinata di natura, tecnica e arte, riuscì ad interpretare il compianto pietoso verso il defunto, delineando il triste tema della morte attraverso pure ed efficaci metafore di una grande arte funeraria.

Tra le opere che possiamo visionare in rigoroso e rispettoso silenzio vi è il Monumento Porcheddu, dedicato al grande ingegnere Giovanni Antonio Porcheddu, che ha introdotto in Italia la tecnica delle costruzioni in cemento armato. Figura essenziale per l’imprenditoria torinese, alla sua impresa si devono imponenti opere, quali l’immenso Stadium del 1911 (demolito nel 1946), il progetto dello stabilimento Fiat Lingotto del 1922, il Ponte Risorgimento a Roma. Il monumento, realizzato dallo scultore Edoardo Rubino e dal decoratore Giulio Casanova, è composto da un semplice sacello marmoreo su cui è posto un corpo femminile, lievemente ricoperto da un lenzuolo che ne lascia scoperto il volto e che scivola appena oltre i bordi del sepolcro. Da una parte e dall’altra di questo, quattro figure femminili, due per ciascun lato, vegliano il feretro: quelle che stanno dal lato del capo porgono su questo le mani un poco rialzate come in segno di protezione, dall’altro lato una delle due donne veglia sul corpo con il capo reclino e l’altra alza il braccio sorreggendo una lampada. La compostezza delle figure lascia trasparire una sobrietà di sapore classico, nei gesti, nei panneggi, nella postura, mentre un delicato senso di pietas avvolge con intensità l’intera struttura compositiva. Sullo sfondo compare una particolare croce con tralci stilizzati di rose nella parte verticale e motivi dorati nel lato orizzontale. Al centro della croce una corona di rose bianche è posta intorno all’inquadratura dorata con la scritta “IHS” (sigla intesa come “Gesù salvatore degli uomini”, ma in realtà è la trascrizione latina abbreviata del nome greco di Gesù). Sulla volta del portico che accoglie il gruppo scultoreo, un cielo stellato d’oro mosaicato su fondo blu inquadra una grande croce.

Un’altra opera che richiama la mia attenzione in questo luogo di assordante silenzio è il Monumento Kuster, realizzato da Pietro Canonica nel 1921. Esso mostra una figura femminile con abito succinto che, inarcando la schiena, si solleva con il busto in posa quasi teatrale, ed emerge da un giaciglio posto di fronte ad una croce. I suoi lunghi capelli sono scompigliati dal vento che gonfia anche un drappo posto sulla croce e agita le foglie morbidamente rappresentate sulla bronzea stele verticale. Tra le note di tristezza e di intenso pathos, vi aleggia in primo piano la spettacolarità della scena, la figura si pone come la “divina” del cinema muto, la nuova arte che nei primi anni del Novecento andava affermandosi in città.La protagonista del Monumento Roggeri è una fanciulla inginocchiata e piegata dal dolore, le mani le coprono il volto, e i capelli fluenti e raccolti dietro il capo le scendono fin oltre la schiena. Il lungo abito, movimentato dal panneggio di morbide linee, scende e si posa sul basamento in travertino e in parte lo ricopre. La nota di un patire intenso e irrefrenabile è il messaggio che viene dalla donna che, inginocchiata e chiusa al mondo, sembra pregare, tormentata da un affanno senza fine. Su di un lato, si intravvede appena la firma di O.Tabacchi, allievo di Vincenzo Vela, al quale succederà nella cattedra di scultura presso l’Accademia Albertina di Torino.

È ancora un’altra fanciulla ad essere al centro della composizione funebre del Monumento Maganza, posta tra colonnine in marmo verde Roja, una giovane dal volto delicato, da cui traspare una espressione affranta; una sottile tunica le avvolge lieve il corpo esile, ha un’acconciatura alla moda, con i capelli corti, il volto, appena piegato e reclinato sulla mano sinistra, sembra voler trasmettere un messaggio di triste rimpianto. Alle spalle, marmorei tralci di fiori e, dietro, la croce. Soffermiamoci ancora sull’opera che si trova sulla sinistra, entrando dall’ingresso principale del Cimitero. Si tratta di un gruppo statuario che comprende una figura velata da un ampio panneggio, rappresentata mentre sta per avvolgere in un abbraccio simbolico una giovane figura femminile in piedi, con le braccia abbandonate lungo il corpo e il capo reclinato su una spalla. Dal basamento crescono steli e boccioli di rosa che paiono voler avvolgere i corpi sovrastanti: si tratta di una sintesi di decorazione Art Nouveau, completata dalla dedica dei committenti. L’opera fu eseguita da Cesare Redduzzi, scultore affermato e insegnante di scultura presso l’Accademia Albertina, più noto ai Torinesi come l’autore dei gruppi scultorei allegorici: l’arte, il lavoro, e l’industria, collocati nel 1909 a coronare le testate verso corso Moncalieri del ponte dedicato a Umberto I.
Moltissimi sono i monumenti funebri di squisito gusto Liberty davanti ai quali sarebbe opportuno soffermarsi, e numerose le figure femminili modellate con l’estetica della Nuova Arte, o che, con il loro atteggiamento da “dive” affrante del cinema muto, sorvegliano le anime di chi non c’è più e accompagnano silenziose gli sguardi di chi le va a trovare.

Alessia Cagnotto

Una fresca ricetta di chef Giuseppe Lisciotto

DALLA CUCINA  DEL RISTORANTE DE “LES PETITES MADELEINES” , ALL’INTERNO DEL TURIN PALACE HOTEL

Avevo già raccontato il delicato e strabiliante menù primaverile, in occasione della sua riapertura , del ristorante all’interno del Turin Palace hotel di Torino, ” Les Petites Madeleines” .
Oggi vi descrivo la ricetta che chef  Giuseppe Lisciotto  propone nella carta estiva  del ristorante, da riprodurre facilmente anche a casa, in questo periodo di gran caldo, quando la voglia di mettersi ai fornelli manca. Fresca e saporita, è ideale per realizzare pasti veloci e gustosi, senza appesantire
GAZPACHO E VERDURE DELL’ORTO: 
Ingredienti per 4 persone estratto di Gazpacho: 
180 gr lamponi
380 gr pomodorini privati dei semi
30 gr aceto di lamponi
10 gr scalogno
10 gr sale
400 gr succo pomodoro
La preparazione dell’estratto di Gazpacho :
 
frullare tutti gli ingredienti e filtrare il liquido così ottenuto con un colino
Ingredienti per 4 persone verdure: 
 
40 gr taccole
35 gr piselli
35 gr fave
2 zucchine verdi
2 zucchine gialle
2 carote
1 cetriolo
10 asparagi
40 gr lamponi
Sale
Olio al basilico
Dopo aver messo i lamponi nel congelatore, lavare e tagliare le carote e le zucchine verdi e gialle a brunoise, sbollentarle per 1 minuto in acqua salata e raffreddare in acqua e ghiaccio. Procedere allo stesso modo con le taccole, dopo averle tagliate a losanghe strette. Con uno scavino, realizzare delle palline di cetriolo.
Impiattamento:
In un piatto fondo, porre le diverse verdure posizionandole in modo armonico dopo averle condite con olio . A chiudere il piatto, porre i lamponi ghiacciati a guarnizione e irrorarlo con estratto di gazpacho al lampone.
Chiara Vannini

Parte la stagione all’atelier condiviso di Vanchiglia: tutti gli eventi di Spazio Costanza

Spazio Costanza, atelier condiviso nel quartiere di Vanchiglia, popolato da fumettisti e illustratori, apre le sue porte al pubblico per un calendario ricco di eventi all’insegna dell’arte e della scoperta della città.

Da settembre partiranno ben 3 tour artistici per valorizzare il quartiere, le sue storie e i suoi personaggi.

Da ottobre il programma prevede laboratori di fumetto,  illustrazione digitale e design per chi inizia il suo percorso di disegnatore o vuole approfondire alcune tecniche.

3 tour alla scoperta dell’antico quartiere “del Moschin”

Vanchiglia City Tour – Giovedì 8 settembre – Un percorso di due ore alla scoperta delle curiosità del quartiere, attraverso le voci di Guide Bogianen e gli illustratori di Studio Costanza.

Vanchiglia Painting Cities – Sabato 10 settembre – Un tour fotografico con laboratorio, per scoprire i paesaggi e gli scorci di Vanchiglia e realizzare un progetto personale di pittura su fotografia (con Silvia Cappuccio, pittrice e illustratrice)

Vanchiglia Pareidolia – Sabato 17 settembre – Un tour fotografico con laboratorio, per scoprire nel quartiere i volti e i personaggi nascosti e liberare la fantasia (con Federica Zancato, grafica e illustratrice)

Fumetto, illustrazione, design

Manga Studio – Sabato 15 ottobre – con Andrea Tridico, fumettista e sceneggiatore

Fumetto con Procreate – Sabato 22 ottobre – con Matteo Aversano, fumettista e docente

Tecnica degli strati – Sabato 5 novembre – con Noemi Saviano, designer e artigiana

Un posto di sogni condivisi

“Ci piace l’idea di aprirci alla città, proponendo tante occasioni per valorizzare la via e tutto il quartiere” racconta Federica Zancato, una delle illustratrici di Costanza, “a volte basta una vetrina aperta, un tocco di colore, un’idea condivisa. Se le persone sono curiose del nostro mestiere è sempre bello rispondere, accogliere e raccontare e offrire spunti.”

Per info: Instagram |Facebook | Linktree | workshop.costanza@gmail.com | Studio Costanza, via Buniva 9 bis C, Torino