“Dai libri al Carnevale la Regione alimenta un patrimonio unico del Piemonte”
Arrivano circa 9 milioni di euro con i bandi regionali per tutti i settori che alimentano il patrimonio culturale piemontese: fino al 30 settembre 2022 saranno a disposizione 1,4 milioni per settore librario ed editoriale, 6,5 milioni per la promozione culturale attraverso spettacoli, cinema, mostre convegni, rievocazioni e carnevali e infine 720mila euro tra ecomusei e società di mutuo soccorso.
“Un’opportunità significativa – commenta il responsabile Enti locali della Lega piemontese Andrea Cane – per il Canavese che in questo trimestre estivo sta vivendo la ripartenza del turismo dopo la brusca frenata legata alla pandemia. Con l’approvazione all’unanimità del Programma Triennale della Cultura voluto dalla collega Vittoria Poggio molti enti ed associazioni del Canavese potranno tornare a progettare attività che hanno ricadute importanti sul territorio”.
“Interessante per il tessuto canavesano – prosegue Andrea Cane – il pacchetto sperimentale da 350mila euro per favorire la trasformazione delle sale cinematografiche in luoghi per eventi culturali o spettacoli in streaming. Riconfermato anche il Voucher Fiere che offrirà ai piccoli editori un sostegno economico per partecipare a grandi eventi e il sostegno alle librerie piemontesi e all’editoria per attività di promozione, valorizzazione e sviluppo aziendale, così come il sostegno per attività di promozione della lettura e anche quello per la catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi e dei beni librari. In questo modo si fa il bene del territorio, sia per i turisti sia per i residenti: non posso quindi che essere soddisfatto per tutto ciò che l’attuale Giunta regionale a maggioranza Lega sta facendo per il nostro Canavese”.
Lunedì apertura straordinaria ufficio passaporti
Al fine di agevolare ulteriormente i cittadini residenti nella provincia di Torino è stata disposta dal Questore una ulteriore apertura straordinaria dello sportello dell’Ufficio Passaporti della Questura, sito in Piazza Cesare Augusto 5, per la giornata di lunedì 8 agosto p.v. orario 14.30-17.30, dedicata esclusivamente alla presentazione dell’istanza per il rilascio del passaporto di coloro che non sono riusciti a richiedere un appuntamento sull’Agenda on line e devono partire entro il mese di ottobre 2022.
In questa giornata l’utente può presentare l’istanza senza prenotazione dell’appuntamento sull’Agenda online del sito istituzionale della Polizia di Stato, recandosi presso l’Ufficio portando con se tutta la documentazione richiesta consultabile sul sito della Polizia di Stato all’indirizzo www.poliziadistato.it.
L’iniziativa è replicata per le stesse motivazioni evidenziate quando sono state pubblicizzate le due precedenti aperture straordinarie del 16 e 21 luglio u.s.: aumento esponenziale delle richieste di passaporto – fenomeno che ha interessato l’intero territorio nazionale – determinato, in particolare, dal rinnovato desiderio di trascorrere vacanze all’estero dopo le restrizioni determinate dalla pandemia da covid-19, nonché dalla necessità di munirsi del documento per l’espatrio anche per recarsi nel Regno Unito imposto dalla “Brexit” o, semplicemente, per rinnovare il passaporto scaduto in questi ultimi due anni ed averne la disponibilità per ogni evenienza.
Il rilascio del passaporto avverrà secondo tempistica ordinaria, con facoltà, al momento di presentazione dell’istanza, di delegare una persona di fiducia per il ritiro o di chiederne la spedizione al proprio domicilio tramite assicurata postale.
Nei casi di dimostrata urgente necessità, riconducibile ai soli motivi di salute, di lavoro o studio, la gentile utenza è invitata a consegnare al momento della presentazione dell’istanza la documentazione che attesti l’urgente necessità.
PUBBLICATO IL BANDO PER LE BOTTEGHE DEI SERVIZI.
CONTRIBUTI PER 3 MILIONI DI EURO
LE DOMANDE DAL 30 SETTEMBRE AL 15 NOVEMBRE
E’ stato pubblicato sul sito della Regione il bando da 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle “botteghe dei servizi” in aree montane, in Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.
Le domande di contributo potranno essere presentate dal 30 settembre al 15 novembre 2022.
Il bando è rivolto a microimprese singole, iscritte al registro imprese della Camera di Commercio, e a cooperative di comunità, iscritte all’albo della Regione Piemonte, attive al momento della presentazione della domanda di sostegno.
Il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione.
Le botteghe dei servizi sono esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza: in sostanza veri e propri “terminali” per la pubblica amministrazione sul territorio e nel contempo esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti.
Per il Presidente della Giunta regionale Albero Cirio e per il Vice Presidente ed Assessore alla montagna Fabio Carosso il bando sulle botteghe dei servizi è un ulteriore segnale di attenzione, dopo i bandi sulla residenzialità (10 milioni a favore di chi si trasferisce dalla città alla montagna), sulle scuole (500 mila euro) ed il riparto dei fondi destinati alle Unioni Montane (10 milioni e 700 mila euro). L’obiettivo è ridare nuova linfa alle zone montane, per evitare la desertificazione del territorio e valorizzarne invece i punti di forza non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico.
La pubblicazione del bando è stata preceduta da un’indagine conoscitiva avviata dalla Direzione regionale dell’Assessorato allo sviluppo della montagna per mappare le aree carenti di servizi e le zone di maggior fragilità economica, sociale e territoriale.
Dall’indagine, che ha interessato 440 Comuni montani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, sono emerse informazioni utili sui servizi alla popolazione e sugli esercizi commerciali presenti sul territorio.
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-botteghe-dei-servizi
Mirafiori sarà la casa della 500 e anche la base per la gamma premium di Maserati. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dopo l’incontro che insieme al sindaco di Stefano Lo Russo Torino ha avuto con una delegazione di Stellantis guidata da Davide Mele. Il 20 settembre ci sarà quello con l’amministratore delegato Tavares.
Il presidente ha aggiunto che mantenere gli impegni per la produzione non è però sufficiente a garantire i livelli occupazionali e, per questo, Torino e il Piemonte si candidano a ospitare uno degli hub dell’economia circolare. Ha poi precisato che si stanno raccogliendo i frutti di un metodo nuovo di lavoro, più ordinato, che ci si confronta sulla base di dossier e ordini del giornom e che si parla con i vertici perché occorre un’interlocuzione diretta con chi decide.
Le istituzioni, ha proseguito il presidente, monitorano che il piano industriale, che per Mirafiori prevede 2 miliardi di investimenti, venga attuato in ogni aspetto e si mettono a disposizione perché ciò avvenga non più per dire con tono lamentoso che Stellantis deve stare in Piemonte, ma per dimostrare con i fatti che a Stellantis conviene stare a Torino e in Piemonte. Dal canto suo la Regione metterà a disposizione il sostegno sul piano logistico ed energetico, dimostrando come il territorio può essere competitivo.
Infine, il presidente ha garantito che non ci sarà campagna elettorale che dividerà questo impegno comune.
Ora più che mai è necessario proseguire il confronto e la discussione costruttiva con RFI per elaborare il miglior progetto possibile per la città.
A ribadirlo ancora una volta, sia al Prefetto di
Torino che al Commissario straordinario, è stata l’amministrazione comunale di Rivalta,
intervenuta il 22 luglio scorso al secondo incontro dell’Osservatorio tecnico per la realizzazione
dell’asse ferroviario Torino-Lione.
Questo perché, come emerso durante l’incontro e come riportato nella newsletter
dell’Osservatorio consultabile al link https://www.otinord.it/allegati/6993.pdf, «per quanto
riguarda la nuova linea Avigliana–Orbassano, in forza dell’Ordinanza del Commissario
Straordinario del 5 maggio scorso, RFI ha avviato la progettazione definitiva dell’intervento».
«Il lavoro di progettazione – ha spiegato il vicesindaco di Rivalta Agnese Orlandini – che vede
anche il supporto della consulenza di META, sarà lungo e complesso. Al momento si è riusciti a
prevedere la rimodulazione di un segmento della tratta, principalmente finalizzata alla
conservazione delle residenzialità e alla tutela del patrimonio di San Vittore». «Ma – aggiunge il
vicesindaco – restano ancora criticità importanti, soprattutto in merito alla realizzazione della duna,
alla cantierizzazione e alle interferenze con la viabilità oltre che alla mitigazione degli impatti
idrogeologici e ambientali». A oggi queste criticità non sono state ancora recepite dai tecnici di
RFI e Italfer che hanno il compito di redigere il progetto.
Considerazioni analoghe sono emerse anche in occasione della conferenza stampa organizzata
dall’Unione Montana Valle Susa ad Avigliana il 21 luglio, durante la quale è stata illustrata la nota
inviata alle Commissioni Trasporti di Camera e Senato, al Commissario, alla Regione Piemonte e a
Città Metropolitana. Il documento chiede una rivalutazione e un aggiornamento dei futuri
scenari di traffico, anche in funzione delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie di
distanziamento dei treni. Tale aggiornamento, alla luce dei nuovi scenari europei post pandemici
e bellici, consentirebbe una revisione delle conclusioni assunte dall’Osservatorio nel 2017, in
merito alla possibile saturazione della tratta esistente Avigliana–Orbassano e alla reale necessità
del potenziamento infrastrutturale previsto attraverso la realizzazione di una nuova tratta tra
Avigliana e Torino (la variante Collina Morenica).
Il 27 luglio, infine, si è svolta a Palazzo civico una Commissione consiliare congiunta Opere
pubbliche e Politiche del territorio aperta al pubblico, nella quale il consulente della società
META ha illustrato i percorsi migliorativi sulla progettazione intrapresi con RFI. In
quell’occasione l’amministrazione ha ribadito la volontà di perseguire nella richiesta di un
aggiornamento dei dati di scenario futuro in quanto ritiene doveroso, pur continuando a
interagire con il Commissario Straordinario ed RFI, lavorare per attenuare l’impatto dell’opera e
approfondire la necessità di una nuova linea.
Un’attività di indagine condotta dai poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza ha consentito l’arresto, nelle scorse ore, di un soggetto di nazionalità georgiana, gravemente indiziato della commissione di furti in appartamento, nonché destinatario di due ordini di carcerazione, principalmente riguardanti reati contro il patrimonio.
Le indagini hanno preso origine dalla denuncia di un furto in appartamento ad opera di tre soggetti avvenuto lo scorso 24 Luglio nel quartiere Mirafiori: visionando le immagini riprese da una videocamera di sorveglianza posta all’interno dell’alloggio, gli investigatori erano giunti all’identificazione di uno dei presunti autori del fatto, già noto alle FF.OO.
La stessa persona veniva notata lo scorso sabato pomeriggio proprio dai poliziotti del Commissariato, liberi da servizio, all’interno di un centro commerciale del quartiere Nizza. Pertanto, con l’ausilio di personale di Volante, si procedeva al suo accompagnamento negli uffici di polizia.
Tramite i riscontri dattiloscopici emergevano a suo carico, sotto 2 alias, altrettanti ordini di carcerazione: un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso nel marzo 2021 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze che comporta l’espiazione di 2 anni, 1 mese e 27 giorni di carcere ed un provvedimento di pene concorrenti emesso nell’Aprile 2021 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, per l’espiazione di una pena complessiva di 4 anni, 11 mesi e 27 giorni di reclusione.
Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore dell’indagato, sino alla sentenza definitiva
Revel Nutini (Dlpa) chiede all’assessore Protopapa di rivedere la normativa, che impone obblighi “assurdi e irrealizzabili”.
Riceviamo e pubblichiamo
Porre rimedio a un cortocircuito legislativo che sta danneggiando in modo illogico l’attività venatoria. L’appello arriva dal vicepresidente del Comitato Dlpa (Difesa dei legali possessori di armi), Andrea Revel Nutini, a nome dei 34.069 membri. È rivolto all’assessore alla Caccia della Regione Piemonte, Marco Protopapa.
“Ci troviamo in una situazione assurda – commenta Revel Nutini – creatasi con l’accavallarsi di leggi e deliberazioni, che di fatto ha prodotto un sistema che impedisce l’attività, in contrasto con le leggi nazionali”. Il danno è doppio in questo periodo, perché – aggiunge il vicepresidente Dlpa – “ai cacciatori viene anche richiesto un aiuto per contrastare la proliferazione dei cinghiali, in relazione all’epidemia di peste suina africana”.
Nella lettera aperta inviata all’assessore, “certo di un suo interessamento per risolvere l’errore che sta danneggiando indirettamente la stessa l’amministrazione regionale”, si fa presente che applicando alla lettera tutte le norme, diventa obbligatoria la cosiddetta prova di tiro per ciascuna singola arma posseduta e, d’altro canto, si riducono all’osso le strutture dove effettuare tali prove.
Si allega il testo della lettera aperta inviata dal vicepresidente Dlpa, Andrea Revel Nutini, all’Assessore Regione Piemonte, Marco Protopapa.
Oggetto: Prove di Tiro cacciatori e Emergenza Peste Suina Africana
Spettabile Assessore,
in qualità di vicepresidente del “Comitato DLPA – Difesa dei legali Possessori di Armi” e a nome di tutti i nostri 34.069 membri, desidero evidenziarLe quanto segue:
La legge Regionale Piemontese n. 5 del 19 giugno 2018 ha previsto all’art. 12 comma 6 l’obbligatorietà delle “prove di tiro per la caccia”, con modalità di esecuzione formalmente inapplicabili poiché riferite a vecchie normative, che negli anni sono mutate.
Tale erronea formulazione è stata ripetuta ed inasprita nella successiva Deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2019, n. 130-9037 che ha specificato le modalità operative di tali prove, prevedendo l’assurda l’obbligatorietà per ogni singola arma detenuta.
L’erronea individuazione dei poligoni e dei soggetti “certificanti” tali prove, individua di fatto pochissimi soggetti abilitati, discriminandone altri, prevedendo inoltre titoli e abilitazioni che oggi sono sensibilmente mutate.
Ciò ha generato la messa in dubbio della validità della maggioranza di tali certificazioni, essenziali per l’operatività delle licenze di caccia, con gravi conseguenze per il settore, data l’imminente apertura della stagione venatoria.
L’attuale emergenza nazionale, particolarmente presente in Piemonte, relativa alla Peste Suina Africana ha generato misure straordinarie adottate dalla Regione in merito al contenimento dei cinghiali, per scongiurare il terribile pericolo della contaminazione dei suini domestici, poiché potrebbe provocarne l’abbattimento di centinaia di migliaia di capi, con danni incalcolabili per la filiera Piemontese. Tali misure rischiano pertanto di essere inapplicabili.
Riteniamo necessario e chiediamo un Suo rapido intervento, con una modifica della normativa o una sua eventuale ordinanza di sospensione, in attesa di ulteriori approfondimenti, in modo da risolvere velocemente il possibile blocco di tutte le licenze di selezione ed il regolare e necessario contenimento dei cinghiali.
Confidando nella Sua pronta risposta, le porgiamo i nostri migliori saluti.
Dott. Andrea Revel Nutini
vice presidente Comitato Difesa Legali Possessori di Armi
La prima giornata del Campionato Mondiale di Twirling, in programma fino a domenica al Pala Gianni Asti, ha visto ieri scendere in pedana gli atleti delle categorie Youth, Junior e Senior maschile e femminile che si sono cimentati nel programma corto obbligatorio.
Ottima prova del torinese e azzurro Luca Fasano che ha acceso gli spalti caratterizzati da un caloroso pubblico di tifosi francesi oltre agli italiani. Applausi anche per le esibizioni degli atleti giapponesi storicamente grandi esperti della disciplina del bastone. Nella sezione mattutina di oggi è stato dato il via al turno preliminare Senior femminile e maschile. Alla prova verrà assegnato un punteggio che servirà a determinare chi sarà il primo in classifica della categoria.
Intanto prosegue la vendita dei biglietti che per domenica sfiora le 1.500 unità. “Un numero non previsto considerando che il Mondiale è cominciato solo ieri – ha sottolineato il presidente della Federazione Italiana Twirling. Per noi rappresenta un successo al quale speriamo di aggiungere qualche medaglia azzurra e magari torinese”.
Marco Aceto
Foto: Luca Fasano © Moving Stills
Grazie a questi fondi la GAM acquisirà 12 dipinti di Michele Tocca
La GAM di Torino annuncia che anche quest’anno il museo è tra i vincitori della seconda edizione del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero la GAM acquisirà 12 dipinti di Michele Tocca (Subiaco, Roma, 1983) realizzati tra il 2016 e il 2022.
Le opere acquisite, insieme ad altri dipinti di Tocca, saranno oggetto nel 2023 di una mostra, Michele Tocca. Repoussoir, che porrà il suo lavoro in dialogo con alcuni, meditati, esempi di dipinti tratti dalla collezione di Ottocento della GAM, tra cui opere di Giovanni Battista De Gubernatis, Massimo D’Azeglio, Antonio Fontanesi. La mostra e la pubblicazione renderanno evidente come l’opera di Tocca sappia incarnare una fertile contraddizione: la prima volta dello sguardo che si pone di fronte al mondo per scoprirlo nuovamente nella dimensione dell’istante, e la consapevolezza del “vedersi vedere” – come avrebbe detto Valery – che è la consapevolezza dell’artista di essere immerso nel mondo che va dipingendo e di tutte le strutture di pensiero, di tutti i meccanismi della visione, di tutte le tradizioni dell’arte che entrano in gioco nel suo osservare e nel suo fare.
I 12 dipinti di Tocca rappresentano quanto di meglio la pittura contemporanea sta producendo in Italia e il tramandarsi di sensibilità, di attenzione e d’intelligenza che, attraverso le stagioni dell’arte, approdano a una visione schiettamente attuale dove le premesse concettuali del lavoro sono inscindibili dalla bellezza dell’espressione pittorica e dalla qualità della mano.
La GAM intende dare nuovo spazio d’attenzione all’odierna pittura che si sta dimostrando arte densa di pensiero e di sensibilità insieme. Nelle opere di Tocca, nei tagli e negli affondi del suo sguardo che sembra voler solo aderire alla superficie delle cose, alla più volatile e minuta percezione, emerge non solo la lezione del primo paesaggismo en plein air di Sette e Ottocento, ma tutta la densa stratificazione del tempo. Quel tempo plurimo che appartiene tanto al mondo osservato – con le indelebili tracce della storia – quanto all’atto del vedere da cui Tocca non intende cancellare tutti gli sguardi esercitatisi sulla natura prima del suo, ma sa sorvegliarne la presenza, riconoscerne l’azione e la memoria.
Il titolo Repoussoir è un termine tratto dalla pittura di paesaggio. Dal Seicento olandese alla pittura romantica tedesca, elementi posti in primo piano, come tronchi d’albero o massi, avevano la funzione di spingere, rilanciare lo sguardo dell’osservatore verso la profondità del dipinto e verso il centro dell’immagine. Con funzione simile, in alcuni noti paesaggi della storia dell’arte – da Friedrich a Courbet, ad esempio – degli osservatori sono ritratti di spalle, volti verso il panorama. A volte si tratta dell’artista stesso. Michele Tocca ritraendo di spalle la propria giacca da pioggia, usata per le sue sedute en plein air, trasforma sé stesso – o meglio, l’oggetto che più lo rappresenta – in un repoussoir, isolato in una sorta di umile maestà: un oggetto carico di memoria ma anche un dispositivo della visione pittorica la cui presenza trasforma l’opera in una riflessione sui codici dell’arte.