ilTorinese

7 luglio 1974: Beckenbauer alza la coppa al cielo

Accadde oggi…

Torniamo indietro nel tempo.. esattamente 48 anni fa, era il 7 luglio del 1974: Gerd Muller regala il secondo dei quattro Mondiali di calcio alla Germania Ovest!
La finale è Olanda–Germania 1-2 con la mitica squadra orange del grande Cruijff e l’avvio di gara fa presagire un finale migliore per l’Olanda: la Germania Ovest non tocca il pallone dal calcio d’inizio fino al rigore per fallo di Hoeness su Cruijff. Tira Neeskens, potente e centrale: Maier si butta sulla sua destra e la palla finisce in rete. Sembrava l’inizio del trionfo. Non sarà così. Breitner su rigore al 25’ e Gerd Mueller al 43’ ribaltano il risultato. Nel secondo tempo l’Olanda è nervosa,stanca. La forza atletica dei tedeschi, il tifo sfrenato del pubblico. Finisce 2-1 e Beckenbauer alza la coppa al cielo. La Germania Ovest chiude il Mondiale con 6 vittorie e una sconfitta (nel girone eliminatorio, contro la Germania Est, qualificandosi lo stesso come seconda), 13 gol segnati e 4 subiti.Un trionfo senza brillare ma meritato.

Enzo Grassano

Quella multa sulle strisce invisibili coperte di foglie

LETTERA AL GIORNALE 


Caro direttore, qualche giorno fa trovo una multa per divieto di sosta, allego le foto della strada scattate in quel momento che vi prego di guardare con attenzione.

La situazione è questa:

  1. Il Comune di Torino lascia che le strisce lungo le strade sbiadiscano fino a scomparire
  2. Il Comune di Torino NON pulisce le strade dalle foglie
  3. Mi trovo una sanzione da 42 euro per non aver visto una striscia bianca invisibile
  4. Scrivo alla pec della Polizia Municipale di Torino chiedendo che la sanzione mi sia tolta con una semplice autotutela, procedura semplice e veloce per tutti
  5. La Polizia Municipale di Torino, gentilmente, mi risponde che non accetta l’autotutela, ma devo fare ricorso
  6. Il ricorso, solo di marche da bollo, costa più della multa stessa.

Ditemi voi, cosa ne pensate??? Cosa posso e cosa dovrei fare???

Io, come tanti, finirò per pagare perché costa meno in termini di denaro, ma soprattutto in termini di tempo perso, ritengo però che le istituzioni dovrebbero essere di aiuto e sostegno al cittadino e non “burlarsi” del cittadino nascondendosi dietro procedure formalmente ineccepibili, ma che nella realtà dei fatti portano solo astio tra cittadini e istituzioni.

Dario Concato

Gtt, finanziamento di 50 mln di euro per 300 nuovi bus a Torino

Il Consiglio di Amministrazione GTT ha approvato il contratto di Finanziamento per 50 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking), UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) assistito da Garanzia Italia di SACE e sono state sottoscritte le convenzioni tra GTT e le banche.

 

Nell’ambito dell’operazione Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno agito come Mandated Lead Arranger e Sustainability Coordinator. Intesa Sanpaolo è anche Banca Agente e SACE Agent.

L’erogazione di questo finanziamento è la condizione necessaria per proseguire nel rinnovo della flotta prevista dal Piano Industriale 2021-2023 e va a integrare i fondi disposti dal Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS) e quelli previsti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Piano Industriale, approvato a luglio 2021 e aggiornato a febbraio 2022, prevede l’introduzione in servizio lungo il suo orizzonte, di 292 nuovi mezzi così ripartiti:

  • 120 bus elettrici (equamente divisi tra i produttori BYD e YUTONG; 50 bus BYD già in servizio da settembre).
  • 122 bus urbani a metano CNG della IIA – Industria Italiana Autobus.
  • 50 bus extraurbani ad alimentazione tradizionale euro 6 STEP E prodotti da Iveco Orecchia.

Maulini, il sindaco-maestro della città di Gianni Rodari

L’8 marzo del 1991 a Omegna si spegneva Pasquale Maulini, uno dei protagonisti più importanti delle vicende politiche e culturali del capoluogo cusiano nel secondo dopoguerra.

Era nato il 1° dicembre del 1925 e la sua biografia, nonostante la morte prematura a soli sessantacinque anni, rappresenta l’immagine riflessa di una vita pubblica molto intensa. Dall’età di 14 anni e per vent’anni operaio al laminatoio della Cobianchi, la ferriera nel cuore della città; antifascista, staffetta e partigiano combattente nelle Brigate Garibaldi; protagonista nell’immediato dopoguerra della costruzione dei Convitti Scuola della “Rinascita” (prima a Milano e poi a Torino); a 35 anni diventò insegnante elementare, sindaco di Omegna per cinque mandati, deputato al Parlamento per due legislature (la IV° e la V°), a lungo capogruppo del Pci in Consiglio provinciale a Novara. Negli annali dei resoconti parlamentari della Camera dei Deputati si possono leggere gli appassionati interventi a sostegno delle lotte dei lavoratori della Cobianchi e della Rhodiatoce di Pallanza. Memorabile fu il suo intervento in occasione del 25° anniversario della Repubblica dell’Ossola durante la seduta antimeridiana del 28 ottobre 1969 a Montecitorio quando, a nome del gruppo comunista, prese la parola per quella celebrazione che gli ricordava i suoi “diciotto anni, vissuti nelle Brigate garibaldine di Moscatelli e Gastone, operanti in Valsesia e nell’Ossola, insieme con molti altri giovani, in mezzo a fatti più grandi di noi. E la Repubblica dell’Ossola, le battaglie che la precedettero e la seguirono furono veramente cose grandi”. Come molti che lo conobbero e frequentarono conservo del “Pasqualino”, com’è ancora oggi chiamato con affetto dagli omegnesi, molti ricordi personali per aver condiviso impegno e passione politica negli anni ‘70 e ‘80. Autodidatta tenace e intelligente, uomo colto che amava citare i classici da Victor Hugo a Émile Zola, profondamente legato alla sua formazione umanistica tanto che nei passaggi più difficili della lotta politica teorizzava con concretezza come fossero “gli uomini a fare le bandiere e non le bandiere a fare gli uomini”, Pasquale Maulini ha intrecciato gran parte della sua vita con quella della città attraversata dalla Nigoglia. Un corso d’acqua “ribelle”, l’unico emissario dei grandi laghi prealpini che scorre verso Nord, orgoglio degli omegnesi che le hanno dedicato persino un motto: “la Nigoeuja la va in su; e la legg la fèm nu!”, ovvero: “La Nigoglia scorre in su; e la legge la facciamo noi!”. Accanto all’impegno e alla passione per la politica, Maulini ha sempre coltivato l’ amore per il sapere, la conoscenza, l’istruzione. Animatore e fondatore con Mario Bonfantini, Mario Soldati e Cino Moscatelli del “Premio letterario della resistenza Città di Omegna” fece di questo appuntamento sulle rive del lago d’Orta un momento alto della cultura italiana e internazionale con la presenza di Jean Paul Sartre, Oriana Fallaci, Panagulis, Camilla Cederna e tanti altri. “Pasqualino” scrisse anche dei libri importanti come Omegna Cara, La ferriera e Memoria. Gianni Rodari (nella foto accanto al titolo), suo grande amico e concittadino (nacque nel capoluogo cusiano il 23 ottobre del 1920), curò la presentazione di Omegna Cara. Le parole del più grande scrittore italiano per l’infanzia del ‘900 offrono un’immagine nitida del legame tra Maulini e la sua città. Scrisse, Rodari: “Maulini ama Omegna. Ama il paesaggio in cui è immersa, il sipario di montagne in cui splende, unico spazio aperto, uno dei più bei laghi italiani. Di gran lunga il più bello, per chi è nato sulle sue rive. Ama la gente di Omegna, la sua schiettezza, la sua concretezza, la sua fantasia. Ama i muri di Omegna, compresi quelli delle fabbriche, che non vede come monumenti del profitto ma come monumenti del lavoro: ciò che resta e dura è sempre ciò che ha fatto il lavoro dell’uomo. Ama la città di ieri e quella di oggi, ha fiducia nella città di domani”. Gianni Rodari era ben consapevole che quest’amore era nutrito da una grande passione civile. Di quella passione che “Pasqualino” aveva nel sangue oggi vi sarebbe un gran bisogno ma purtroppo è diventata più che mai una merce rara.

Marco Travaglini

Sanità; Grimaldi (LUV): “Tele Cirio mente sapendo di mentire”

Dietro le buone apparenze solo tagli e riduzione dei servizi. Con lui il personale sanitario è diminuito drasticamente».

“Se i dati presentati oggi saranno confermati, direi che il bluff di Tele Cirio è finito. È riuscito a fermare un’inversione di tendenza che durava dal governo Chiamparino, nonostante il piano di rientro imposto da Roma, quando il personale sanitario aumentò di 728 unità” – attacca Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, a margine della conferenza stampa tenutasi questa mattina in Consiglio regionale. – “Da nostre analisi risulta che nel 2021, oltre alle 300 persone andate in pensione, più di 300 si sono dimesse volontariamente per passare al privato: qualcuno può confermare questo dato o smentirlo? Quante di queste figure sono state sostituite? Da troppo tempo l’unica fonte sulla situazione sanitaria è la propaganda di Cirio, che si scontra però con la quotidianità delle persone che hanno a che fare con la Sanità pubblica piemontese: invece che dover cercare i dati a colpi di accessi agli atti, sarebbe meglio affidare a IRES Piemonte studi specifici utili per fotografare la situazione attuale e per tracciare gli spostamenti del personale sanitario in fuga dal pubblico”.

“In questo scenario apocalittico il lavoro negli ospedali è aumentato ed è diventato molto più complicato, le liste di attesa sono esplose e la lotta al Covid ha consumato le energie di tutto il personale sanitario, che oggi preferisce uscire dalle strutture pubbliche per lavorare nella sanità privata. Occorre creare le condizioni affinché nessuno voglia più scappare dagli ospedali, rendendo quei luoghi di nuovo centrali nella gestione dei pazienti. Il primo passo sarebbe quello di smettere di negare la realtà, svestire il vestito buono e l’alito profumato del televenditore e rimettere al centro la Sanità pubblica nella nostra Regione, cominciando dalla stabilizzazione degli amministrativi precari e dalla proroga di tutti i tempi determinati non stabilizzati” – conclude Grimaldi.

Sitaf: Gariglio (Pd), nomine cda incomprensibili e non trasparenti

 

“La nomina nel Cda di Sitaf da parte di Anas dell’avvocato Francesco Rizzo è incomprensibile ed inaccettabile. La risposta del Ministero Infrastrutture e della Mobilità sostenibile alla interrogazione presentata su questa vicenda è offensiva e fuorviante, perché non chiarisce le modalità di tale indicazione”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio, sull’atto di sindacato ispettivo discusso oggi, mercoledì 6 luglio, a Montecitorio.

“Sitaf è una società strategica per la mobilità del Piemonte e del Nord Italia; é concessionaria per la costruzione e la gestione del traforo del Fréjus e dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Nonostante questo il socio pubblico di minoranza Anas, controllato dallo Stato, ha indicato incomprensibilmente un candidato indipendente senza alcuna esperienza pregressa nel settore. Il gruppo Fs, tramite il Mims, non ha risposto alla domanda: chi e in base a quali criteri ha scelto di nominare l’avvocato Rizzo in Anas. Si tratta di una condotta grave da parte di un gruppo sotto controllo pubblico le cui scelte dovrebbero essere improntate a piena trasparenza”: conclude Davide Gariglio.

Lodovico Passerin d’Entrèves è il nuovo Presidente del Centro Studi Piemontesi

Il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, fondato a Torino nel 1969, è una istituzione pluridisciplinare dedicata allo studio della vita e della cultura piemontese in ogni loro manifestazione, con lo sguardo costantemente rivolto alla tutela del patrimonio culturale e ambientale. La cifra che in qualche modo rende quasi unico nel panorama piemontese (e nazionale) il profilo del Centro Studi Piemontesi è la costante ricerca di equilibrio tra territorio, tradizione, radici, e sguardo internazionale. Accanto alle attività di ricerca e di studio, sono via via state intensificate le iniziative di «socializzazione» dei saperi, di contatto con sempre più ampi pubblici, di coinvolgimento di giovani e qualificati studiosi su tutto il territorio regionale (e non solo) nell’ottica dell’apertura, della condivisione e della conoscenza come unici fattori di conservazione e di tutela del patrimonio materiale e immateriale di una comunità. L’attività istituzionale si caratterizzata per l’impegno scientifico volto a promuovere lo studio della vita e della cultura piemontese in ogni loro manifestazione, nella convinzione che un’identità affondi le sue radici più vere e profonde nel proprio patrimonio storico e culturale. Nelle stanze del Centro sono nate opere storiografiche di grande rilievo (basti pensare al monumentale Epistolario di Massimo d’Azeglio), illustri studiosi hanno contribuito alla crescita delle diverse Collane editoriali che sono andate delineandosi all’interno dei molteplici interessi emersi: oltre 600 i titoli in catalogo che rappresentano nel loro variegato specchio di interessi (arte, letteratura, musica, storia, linguistica, dialettologia, poesia) una miniera alla quale può attingere qualsiasi studioso che voglia avvicinarsi a qualche argomento piemontese.

L’Assemblea dei Soci del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis ha provveduto all’elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2022-2024. Il Consiglio nella sua prima riunione ha eletto Presidente dell’Istituto Lodovico Passerin d’Entrèves.

Il Consiglio è così composto:

Presidente Lodovico Passerin d’Entrèves; Vice Presidente Gustavo Mola di Nomaglio; Consigliere con delega di Direttore Albina Malerba; Segretario Tesoriere Federico Della Chiesa; Consiglieri: Adriana Acutis, Massimo De Andreis, Giuseppe Ferrero, Cristina Giovando, Giacomo Lorenzato,  Rosanna Roccia,  Camillo Venesio. Presidente onorario Giuseppe Pichetto.

Revisori dei conti: Gianluca Ferrero, Giovanni Chieli, Giancarlo Melano (eff.), Carlo Borlandelli, Maria Cristina Gaja (suppl.).

Probiviri: Maria Piera Gandolfo Peyron, Attilio Offman, Alessandro Rosboch.

L’attività istituzionale del Centro Studi Pimontesi prosegue a pieno ritmo nel campo della tutela e promozione della civiltà e del patrimonio culturale del Piemonte, una tra le più significative “regioni” storiche, statuali, politiche d’Europa.

È appena uscito il primo numero della cinquantunesima annata di «Studi Piemontesi», la rivista di storia, arti, lettere e varia umanità pubblicata dal Centro Studi Piemontesi.

È attivo il sito rinnovato del Centro Studi Piemontesi (sempre all’indirizzo www.studipiemontesi.it. Dal sito è possibile associarsi al Centro Studi Piemontesi, rinnovare la quota per l’anno in corso e anche, cliccando su “Dona ora”, fare una donazione. Le pubblicazioni sono elencate nella sezione “Catalogo – Shop”, da cui è possibile acquistare direttamente i libri (i Soci riceveranno via mail o potranno richiedere in Segreteria il Codice Sconto del 30% a loro riservato). Dalla sezione Studi Piemontesi/Numeri scaricabili, è possibile scaricare liberamente i numeri della rivista dal 1972 al 1989, e vedere tutte le notizie che riguardano “Studi Piemontesi”. Nella sezione Archivio si trovano tutte le notizie che riguardano l’Archivio istituzionale, ed è possibile consultare e scaricare schede e indici dei diversi Fondi custoditi. Man mano che procede il lavoro saranno inseriti altri materiali.  Nella sezione Biblioteca si trovano le informazioni per l’accesso in biblioteca e i link al catalogo on line con tutti i volumi via via catalogati in SBN. Sono poi affidate al sito tutte le notizie che riguardano pubblicazioni, attività e iniziative del Centro Studi Piemontesi, e i video pubblicati su YouTube.

“Diritti violati in Tibet, teniamo alta l’attenzione”

“L’87esimo compleanno di Sua Santità il XIV Dalai Lama, che ricorre il 6 luglio, è l’occasione per il Comitato dei diritti umani e civili del Consiglio regionale del Piemonte per esprimere vicinanza e solidarietà alla causa tibetana” – hanno dichiarato Stefano Allasia, Sara Zambaia e Giampiero Leo, componenti dell’Ufficio di presidenza del Comitato.

Il Tibet è un Paese dalla cultura e religione millenarie, che è esistito come nazione indipendente ma la cui identità è stata messa in pericolo dall’invasione della Cina nel 1950, con numerose campagne di persecuzione politica e religiosa – che hanno costretto all’esilio lo stesso Dalai Lama – e un’occupazione che dura ormai da oltre settant’anni.

Pur se dichiarata Regione autonoma della Repubblica popolare cinese, il Tibet non è ancora una terra libera e il suo popolo denuncia il persistere di un grave problema di violazione dei diritti umani.

Ancora oggi, per esempio, chiunque venga catturato con la bandiera tibetana potrebbe essere imprigionato per almeno 7 anni.

“La vita del Dalai Lama è un esempio costante di dedizione alla causa del suo popolo attraverso la strada del dialogo, della compassione e della pace.

In questo giorno di festa per la comunità tibetana ci stringiamo intorno al suo leader carismatico spirituale per dare risonanza alla sua causa”, continuano i componenti dell’Udp. “Compito delle istituzioni e degli organismi istituzionali è anche quello di tenere alta l’attenzione su questioni solo apparentemente lontane: quando parliamo di violazione dei diritti parliamo infatti di un rischio a cui ognuno di noi potrebbe essere esposto”.

Croce Rossa, al via la seconda raccolta alimentare 

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Il  9 luglio: Comitato Regionale del Piemonte con 70 punti vendita coinvolti

 

Sabato 9 luglio 2022 prende il regionale della Croce Rossa piemontese. L’edizione 2021, la prima organizzata su vasta scala ha visto il coinvolgimento di più di 100 punti vendita e 60 comitati del territorio. Anche quest’anno sarà possibile donare generi alimentari di prima necessità per le famiglie seguite dalla Croce Rossa a Torino, provincia e in tutto il Piemonte. Se già normalmente sono migliaia le persone che vengono supportate dalla Croce Rossa ogni anno, ora, a causa della pandemia e del caro-vita, si registra un forte aumento delle famiglie in difficoltà e per questo donare può fare davvero la differenza.

Per conoscere cosa viene raccolto dai volontari e dove si può consultare la pagina web dedicata https://cri.it/piemonte/2022/06/17/raccoltaalimentare2022/.

Dopo il successo dell’edizione 2021 che ha visto coinvolti più di 100 punti vendita e oltre 60 Comitati del territorio piemontese, il 9 luglio 2022 torna la raccolta alimentari regionale della Croce Rossa. In più di 70 tra supermercati, ipermercati e piccoli punti vendita sarà possibile donare generi alimentari per le famiglie indigenti di tutto il Piemonte. Se già prima della pandemia la nostra associazione seguiva in maniera continuativa oltre 6.000 famiglie, oggi i numeri delle persone indigenti sono in aumento, anche a causa del caro-vita e dell’aumento dell’inflazione. I nostri Comitati fanno ogni giorno uno splendido lavoro per garantire dignità e aiuto a questi cittadini, distribuendo generi di prima necessità e trasformando le sedi di Croce Rossa in luoghi sicuri di ascolto e supporto sociale. Questo grazie ad un “volontariato di prossimità” in cui la comunità stessa si prende cura dei suoi membri più fragili. Ma ognuno può scegliere di mobilitarsi per il bene, anche con un gesto semplice come donare un pacco di pasta o una confezione di biscotti alla Croce Rossa, con la sicurezza che quella donazione avrà una ricaduta positiva proprio sul suo territorio. Vi aspettiamo ai nostri stand e carrelli solidali sabato 9 luglio!” dichiara Vittorio Ferrero presidente del Comitato Regionale del Piemonte.

Info: https://cri.it/piemonte/2022/06/17/raccoltaalimentare2022/

Un Meeting Europeo di Fridays for future a Torino

Alla manifestazione sarà presente anche Greta


Caro direttore, siamo le attiviste e gli attivisti di Fridays for Future, il movimento che da tre anni riempie le piazze per chiedere azioni urgenti contro la crisi climatica.

La crisi climatica è un problema gravissimo che riguarda tutte e tutti noi. Per questa ragione riteniamo che sia di fondamentale importanza essere in prima linea per affrontarla.
Occupare la prima linea. È questo il senso di urgenza espresso dalla cantante capoverdiana Mo’ Kalamity nel brano “Frontline”.
“We’re on a deadline
We can’t be blind
Too much iniquity
We have to write another line
Of our history”
Essere in prima linea perché la terra ci sta urlando che è arrivato il momento di agire, perché non possiamo più essere ciechi difronte alle iniquità delle nostre società, perché tutti insieme possiamo scrivere un altro capitolo della nostra storia.
Fin dalle nostre prime campagne abbiamo detto che dobbiamo agire “TUTTI INSIEME, NESSUNO ESCLUSO“. E stiamo continuando su questa linea, reclamando a gran voce giustizia climatica ora!
Per continuare questa battaglia tutti insieme, stiamo organizzando un Meeting Europeo di Fridays for future che si terrà a Torino tra il 25 e il 29 di luglio e vedrà la presenza di più di 500 attiviste e attivisti in rappresentanza di 55 paesi del mondo. Sarà un evento importantissimo in cui si discuteranno questioni di organizzazione e rappresentanza interne così come rapporti e campagne da portare avanti negli anni che verranno.
Negli stessi giorni, sempre a Torino, abbiamo scelto di organizzare il Climate Social Camp assieme a tantissimi altri movimenti, associazioni, collettivi studenteschi e realtà sociali che si occupano della lotta alla crisi climatica e sociale.
Saranno cinque giorni di dibattiticonferenzediscussioni e concerti con ospiti internazionali.
Torino, sarà capitale europea della lotta per la giustizia climatica.
Tutti gli eventi nell’area del campeggio saranno totalmente gratuiti e accessibili a tutte e tutti, perché soltanto assieme possiamo pensare di farcela.
Organizzare l’evento però ha dei costi, e per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Dona ora e sostieni il Climate Social Camp: https://www.retedeldono.it/it/climate-social-camp
Oltre a sostenerci per noi sarebbe importante che condividessi questo messaggio con quante più persone possibili.

Fridays for Future Torino