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Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto: “Your Country Doesn’t Exist”

Terzo appuntamento: “Your Country Doesn’t Exist” (2003, attualmente in corso) del duo spagnolo-islandese Libia Castro & Òlafur Òlafsson

Inaugurazione > Mercoledì 13 luglio, alle ore 18.30

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

Mercoledì 13 luglio, alle ore 18.30 in piazza Bottesini a Torino, inaugura il terzo appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr.

Nell’alternanza creativa dei manifesti 6×3 metri in piazza Bottesini, questa sarà la volta del duo spagnolo-islandese formato dagli artisti di fama internazionale Libia Castro Ólafur Ólafsson, team creativo fuori dagli schemi che porterà a Torino Your Country Doesn’t Exist (Il Tuo Paese Non Esiste), una campagna di progetti artistici iniziata nel 2003 e attualmente in corso.

In attività dal 1997, quella di Castro e Ólafsson è una pratica collaborativa, concettuale, socialmente impegnata e multidisciplinare. Nel corso degli anni, infatti, hanno invitato altri artisti, professionisti e persone di ogni estrazione sociale a lavorare attraverso il binomio arte e attivismo, creando collettivi temporanei.

Nella loro corposa attività hanno ottenuto l’Icelandic Art Price nel 2021 con The Magic Team, un collettivo avviato nel 2017, e il loro lavoro è stato esposto in iniziative d’artista, università, tetti, strade, piazze, musei e biennali, tra le quali l’8ª Biennale dell’Avana, il Museo Van Abbe, Manifesta 7, la 54ª Biennale di Venezia, il CAAC di Siviglia, la Kunst-Werke di Berlino, la 19ª Biennale di Sydney e molte altre.

A Torino portano Your Country Doesn’t Exist (Il Tuo Paese Non Esiste), un progetto che affronta il tema della cittadinanza ponendo in questione l’identità nazionale.

Il progetto è stato presentato per la prima volta alla Platform Garanti CAC di Istanbul nel 2003, un anno segnato dalle più grandi proteste globali contro la guerra, da allora, Your Country Doesn’t Exist ha viaggiato da una nazione all’altra – Bosnia e Herzegovina, Ungheria, Olanda, Islanda, Stati Uniti – intervenendo in contesti differenti e includendo forme e media diversi come poster, performance musicali, opere video, pubblicità televisive e radiofoniche, sculture, francobolli, opere a pavimento per piazze pubbliche e insegne monumentali al neon per le facciate degli edifici (come alla Biennale di Venezia del 2011).

Affermano gli artisti: “Inserendo il termine ‘tuo’ solleviamo il problema dell’appartenenza, dell’avere il controllo; chi possiede il tuo paese, chi possiede i paesi?… anche i paesi sono una costruzione, sono una creazione, li abbiamo fatti, continuiamo a cambiarli…”.

A ogni trasmigrazione il progetto assume nuove vesti e nuovi significati e in piazza Bottesini si connette strettamente alla storia passata e presente del territorio, un territorio “di tutti”, un territorio di approdo dove la diversità, reale e quotidiana, può rappresentare opportunità e ricchezza. A chi afferma il tuo paese non esiste, rispondiamo che è vero, non esiste, perché in Barriera ciò che stiamo creando è un nuovo mondo, un nuovo paese, ancora in divenire, un paese di tutti.

Il progetto artistico di Opera Viva, il Manifesto ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri (Cimasa 50530) in piazza Bottesini.

Merlo: Centro, ora la priorità è la questione sociale. Basta con i populisti

“Pur dovendo fare i conti con le bizze di un partito populista e sempre più lontano da una cultura
di governo come la formazione di Grillo e di Conte, ora la priorità rimane come affrontare una dura
ed inquietante ‘questione sociale’. E le prossime scelte concrete del Governo Draghi in materia
finanziaria non possono non tener conto di questa emergenza se non si vuol creare nel paese un
clima sempre più ingovernabile e delicato anche sotto il profilo della stessa tenuta democratica.
Per questi motivi cresce anche la responsabilità politica di un’area come quella di Centro che,
proprio in questa fase delicata per l’intero paese, si pone come un elemento di equilibrio e di
garanzia per una vera e credibile cultura di governo.
Non possono più essere le forze populiste, anti politiche, demagogiche e qualunquiste a gestire e
a governare il paese in questo frangente. Quando serve moderazione, senso di responsabilità,
intelligenza riformista e cultura di governo, il populismo è semplicemente alternativo a tutto ciò.
E la ‘questione sociale’, adesso, deve diventare la priorità politica e programmatica dell’agenda di
governo. E il Centro, su questo versante, deve essere in prima linea perchè la ‘questione sociale’
è oggi la vera e principale priorità democratica”.

Giorgio Merlo, Presidente Nazionale ‘Noi Di Centro-Mastella’.

Pronto Soccorso di Carmagnola riaprirà il 29 agosto

 

«Il Pronto Soccorso di Carmagnola riaprirà, come previsto, il 29 agosto, h 24, sette giorni su sette. La sua chiusura dall’8 luglio al 28 agosto, già programmata da tempo, si è resa necessaria per completare l’adeguamento e le modifiche degli impianti elettrici nel rispetto delle tempistiche concordate e per garantire la sicurezza dei pazienti».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha risposto ad un’interrogazione sulle motivazioni che hanno portato alla sospensione dell’attività del Pronto Soccorso di Carmagnola e su quali siano i tempi per la sua ripresa.

«Nello specifico – precisa l’assessore Icardi -, l’attività, da effettuare a seguito della separazione dei percorsi ‘Covid’ e ‘non Covid’, in ottemperanza alla norme ministeriali, prevede la messa fuori servizio a blocchi dell’impianto elettrico per l’esecuzione degli interventi inseriti nel progetto e i collaudi finali sugli impianti. A lavori conclusi, è prevista la tinteggiatura degli spazi destinati al percorso Covid».

A Torino vola il turismo internazionale. Anche grazie ai concerti

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I dati dell’Osservatorio alberghiero della Camera di commercio di Torino registrano il successo degli eventi musicali

I grandi concerti ospitati dalla città di Torino dal 30 giugno al 3 luglio hanno richiamato l’attenzione del turismo internazionale sulla destinazione. I dati di affluenza turistica sono stati elaborati dall’Osservatorio alberghiero, strumento di analisi della Camera di commercio di Torino, realizzato in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e con le associazioni di categoria del settore.

L’Osservatorio, a cura di STR Global, raccoglie giornalmente i dati di vendita e pricing di diverse strutture alberghiere aggregandoli in report complessivi e confrontandoli con gli stessi dati degli anni precedenti e con i dati di alcune città di riferimento. Avviato nel 2010, oggi l’Osservatorio raccoglie le informazioni di numerose strutture torinesi, per un totale di 3.707 camere.

Nel periodo preso in esame, dal 26 giugno al 3 luglio, Torino è stata il palcoscenico di grandi concerti tra cui il concerto di Vasco Rossi presso lo Stadio Olimpico e il Kappa FuturFestival presso Parco Dora dal 1 al 3 luglio. Si evidenziano i seguenti risultati straordinari:

· Tasso occupazione settimanale: 71% con un picco del 90% per la notte del 2 luglio;
· Tariffa media per camera settimanale: €100 rispetto ad una media annuale pari a €88;
· Ricavi per camera disponibile a livello settimanale pari a € 1.839.552 (nel 2019 si registrava € 1.536.407). In particolare si segnala il 2 luglio dove emerge la cifra pari a € 354.363 (nel 2019 si registrava € 271.447)
Molto incoraggianti anche le previsioni per il concerto dei Rammstein del 12 luglio.

Secondo Dario Gallina, Presidente di Camera di commercio di Torino: “Ad ogni manifestazione che si svolge in città registriamo ottimi risultati alberghieri, soprattutto dal punto di vista della redditività. Questo ci spinge a lavorare congiuntamente da un lato sull’attrazione degli eventi, non solo musicali e sportivi, ma anche culturali e congressuali, dall’altro sulla programmazione e sulla migliore gestione dei calendari, per un coinvolgimento di tutti gli operatori“.

Torino vuole puntare sui grandi eventi e i concerti rappresentano uno degli ambiti più interessanti e una grande opportunità per la città – sottolinea Mimmo Carretta, Assessore al Turismo e Grandi Eventi – Abbiamo esperienza e capacità per essere attrattivi per i grandi organizzatori di concerti. In questi mesi abbiamo tutti registrato una grande voglia di tornare a vivere gli spazi pubblici e partecipare agli eventi culturali. La Città nella precisa volontà di diventare sempre più internazionale e turistica lavorerà con tutta la filiera che rende attrattiva, dagli albergatori ai commercianti. Solo insieme possiamo centrare questa opportunità per Torino.”

“I flussi turistici generati dai concerti e dai festival come il Kappa dimostrano ancora una volta come gli eventi, musicali e non solo, possano agire da catalizzatore e attrarre turisti a Torino. Gli eventi offrono inoltre la possibilità di puntare su un nuovo target, quello dei giovani che si spostano per partecipare ad essi e scoprono così la città – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – Per questo motivo, da sempre, poniamo l’accento sulla necessità di una programmazione pluriennale che copra anche i mesi estivi favorendo così la destagionalizzazione del turismo a Torino e provincia”.

Come sottolinea Maurizio Vitale, ideatore di Kappa FuturFestival e Presidente di Turismo Torino e Provincia “Sono entusiasta dei dati-record registrati sul nostro territorio, frutto di anni di intenso lavoro sia sul fronte imprenditoriale che sul versante del mio impegno civico da Presidente di Turismo Torino e Provincia.

Le statue “volanti” di Palazzo Madama

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ARTE. VOLANO” NEL CIELO DI TORINO LE 4 STATUE MONUMENTALI DI PALAZZO MADAMA PER TORNARE ALL’ANTICO SPLENDORE

Rimosse dalla sommità con un innovativo intervento di sezionamento, ingabbiate e calate a terra con uno spettacolare sistema di gru dall’altezza di 27 metri: saranno restaurate “live” in un padiglione trasparente visitabile dal pubblico
Indagini specialistiche con magnetoscopi e georadar hanno permesso di scoprire il “cuore” di questi speciali “guardiani” della città
Fase decisiva del grande cantiere di restauro e consolidamento della facciata interamente finanziato da Fondazione CRT

Foto, rendering e video al link:https://vcloud.ilger.com/cloud14/index.php/s/BXxC5w5ZW8ePbSL

Torino, 11 luglio 2022 Giustizia, Liberalità, Magnanimità e Abbondanza spiccano il “volo” nel cielo di Torino per tornare all’antico splendore. Inizierà domani l’operazione dispostamento a terra delle quattro monumentali statue in marmo di Brossasco, alte più di 4 metri e pesanti oltre 3 tonnellate ciascuna, che coronano la balaustra del corpo centrale di Palazzo Madama e raffigurano ermetiche allegorie del “Buon Governo”. Dopo un innovativo intervento di sezionamento, le statue saranno ingabbiate e calate con un eccezionale sistema di gru dall’altezza di 27 metri in piazza Castello, dove verranno restaurate “live” in uno speciale padiglione trasparente visitabile dal pubblico.

Lo spettacolare intervento condotto dalla Cooperativa Archeologia di Firenze e da Arte Restauro Conservazione di Arlotto Cristina Maria, sotto la direzione dell’arch. Gianfranco Gritella rappresenta un momento decisivo del grande cantiere di restauro e consolidamento strutturale della facciata juvarrianadell’edificio, grazie alla sinergia tra Fondazione Torino Musei, da sempre impegnata nella tutela, conservazione e valorizzazione dei beni museali, e Fondazione CRT, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama (17,5 milioni di euro stanziati complessivamente), che finanzia interamente quest’ultimo intervento con un impegno straordinario di 2,4 milioni.

“Quattro capolavori, testimoni della storia e del ruolo di Torino nel Settecento europeo, che per la prima volta, grazie all’illuminato mecenatismo della Fondazione CRT, potremo ammirare da vicino, in un cantiere di restauro offerto all’attenzione e riflessione dei cittadini sul piano di piazza Castello. Un’occasione unica di incontro non solo per comprendere l’arte di uno dei massimi protagonisti della scultura tardobarocca, e i meccanismi della creazione, ma anche per riacquisire coscienza dei valori per secoli propugnati dalla nostra città capitale”, afferma il Presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario.

È certamente un evento più unico che raro vedere le statue volare: non è il set di un film, ma un’avveniristica e spettacolare operazione di recupero storico-artistico, che abbina la tecnologia più innovativa e le migliori maestranze per salvare la grande bellezza della cultura. Un risultato reso possibile dalla sinergia pubblico-privato tra la Fondazione Torino Musei e la Fondazione CRT, da sempre impegnata per la rinascita e la valorizzazione di Palazzo Madama”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

Le statue – formate ciascuna da quattro blocchi marmorei scolpiti e sovrapposti e del peso di circa 3.200 kg – sono opera dello scultore carrarese Giovanni Baratta (1670-1747), chiamato a Torino da Filippo Juvarra a più riprese tra il 1721 e il 1730 per portare a compimento queste sculture e altre opere a Superga, Venaria Reale e nella chiesa torinese di S. Filippo. Furono sbozzate nel laboratorio dello scultore a Carrara, poi trasportate in pezzi separati via nave fino a Savona e, infine, condotte su carri trainati da buoi e muli a Torino, dove furono montate in opera e portate a compimento.

LO STATO DI SALUTE DELLE STATUE. Lo stato conservativo delle statue è oggi assai compromesso e molto eterogeneo. Quella che evidenzia maggiore degrado, anche strutturale, è la statua della Giustizia (la prima verso nord). L’opera fu già smontata e calata a terra una prima volta tra il 1846 e il 1847, in occasione dei lavori di consolidamento delle fondamenta del palazzo, diretti dall’architetto Ernesto Melano e realizzati per l’insediamento nell’edifico del Senato Subalpino.

L’aggressione degli agenti atmosferici, i danni bellici, gli antichi restauri incongrui, l’ossidazione dei perni in metallo che trattengono i singoli blocchi lapidei e i rifacimenti ottocenteschi in marmi diversi hanno causato un degrado diffuso e problematiche di conservazione evidenti anche nella tecnica costruttiva utilizzata dallo scultore settecentesco. Baratta, infatti, adottando una tecnica di antica tradizione, per alleggerire il peso e facilitare il trasporto e il montaggio in opera delle sculture, fece svuotare gran parte del lato posteriore non visibile di ciascuna figura. Il profondo incavo che ne derivò fu poi colmato con una muratura di mattoni e calce, nella quale è infissa una barra in ferro che assicura la stabilità delle statue alla sottostante balaustra alta circa 2 metri. Un complesso sistema di perni e staffe in ferro e bronzo, alcune visibili, altre nascoste all’interno delle statue, ma individuate mediante indagini specialistiche con magnetoscopi e georadar, rivela la tecnica costruttiva impiegata per garantire stabilità alle opere trattenendo intere parti lapidee, scolpite separatamente e poi applicate al corpo principale della statua.

IL SEZIONAMENTO. Il distacco e il trasferimento delle quattro Allegorie dalla base su cui appoggiano sarannoresi possibili dall’allestimento in quota, a 27 metri dal suolo, di speciali macchine operatrici, che utilizzano la tecnica del taglio murario mediante lo scorrimento di un filo diamantato e lubrificato ad acqua, tecnologia tradizionalmente utilizzata nelle cave di estrazione del marmo. Il processo di taglio avviene mediante una macchina a motore elettrico dotata di pulegge su cui scorre ad alta velocità uno speciale cavo metallico ad anello, dotato di uncini costituiti da diamanti artificiali, che avanza su un carrello collocato su guide in acciaio: queste ultime sono posizionate su una piastra di base che garantisce un avanzamento guidato assolutamente lineare e continuo. L’operatore agisce tramite un’unità di comando elettronica a distanza.

L’INGABBIATURA, IL “VOLO” E IL RESTAURO “LIVE”.Contestualmente alla progressione del taglio, che avverrà secondo due direttrici contrapposte e in due fasi operative, nelle fessure così ricavate verranno inserite due piastre in acciaio debitamente sagomate e rinforzate. Su queste piastre verrà fissata una “gabbia”, anch’essa in acciaio, che conterrà a sua volta una cassa lignea in parte aperta, che ingloberà e rende stabili le statue precedentemente pre-consolidate e protette. Al fine di non compromettere l’equilibrio statico dell’architettura marmorea, al posto delle statue rimosse verranno collocate sulla balaustra delle zavorre in calcestruzzo armato di peso equivalente alle statue, zavorre a cui saranno vincolate le ultime strutture del ponteggio superiore e della soprastante copertura provvisoria.

Sollevate da una gru, le statue e le loro imbracature, del peso complessivo di 6.000 kg, verranno calate a terra e poste su basamenti provvisori, in attesa di essere collocate in un padiglione ad hoc che sarà allestito dinanzi a Palazzo Madama, dove avverrà l’intero processo di restauro, visibile direttamente dal pubblico in piazza Castello, anche tramite visite guidate.

Azienda agricola prelevava dal Po 200 litri d’acqua al secondo

I carabinieri forestali di Torino hanno scoperto  un’azienda agricola di San Raffaele Cimena,  che prelevava acqua dal Po, senza autorizzazione, per irrigare vasti terreni coltivati. Circa 200 litri al secondo, venivano prelevati da un sistema di derivazione e convogliati  in un canale con una motopompa. Il sistema era attivo da almeno quindici giorni e si stima  siano stati prelevati dal fiume  72mila metri cubi di acqua, aggravando così la situazione di emergenza idrica del fiume. Per l’azienda agricola scatta una maxi multa, che può arrivare fino a 30mila euro.

Auto si schianta contro un palo e un albero: muore il conducente trentenne

Questa mattina, intorno alle ore 3.00, in Corso Regio Parco all’altezza del Cimitero Monumentale, in prossimità del civico 96, si è verificato un gravissimo sinistro stradale. Per cause ancora da accertare, un veicolo è andato ad urtare contro un palo dell’illuminazione pubblica e successivamente contro un albero.

Nell’impatto ha perso la vita un uomo di 32 anni, unica persona a bordo della Ford Fiesta.

Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e la squadra Infortunistica del Reparto Radiomobile della Polizia Locale.

Scontro con il bus, muore anche il terzo ragazzo: aveva 17 anni

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E’ morto anche Kevin Esposito, uno dei giovani sopravvissuti all’incidente avvenuto ieri mattina in corso Casale. L’auto con a bordo alcuni ragazzi di ritorno dalla discoteca si era scontrata con bus Gtt. Il ragazzo aveva 17 anni ed è stato operato due volte, al San Giovanni Bosco, ma non è stato possibile salvarlo. Altri due giovani erano morti  ieri a seguito dello schianto.

12 luglio 1998: Francia Campione del Mondo!

Accadde oggi

Esattamente 24 anni fa la nazionale francese,attuale Campione del Mondo,
vinse il primo dei suoi 2 titoli mondiali.
Fino agli anni ’90 i blues non avevano mai brillato eccessivamente in campo continentale e mondiale,a parte la Coppa Europa vinta nel 1984 grazie ad un immenso Michel Platini.
Nel 1998
i transalpini avanzarono,con grande difficoltà, nell’eliminazione diretta, superando Paraguay (1-0), Italia (0-0, 4-3 dcr), Croazia (2-1).In finale ecco il  Brasile,forti dei loro quattro (al momento) titoli mondiali.
il primo tempo si chiuse sul 2-0 per la Francia vantaggio dei transalpini, grazie alla doppietta di un marziano  Zinedine Zidane che,con due colpi di testa perfetti, spense qualsiasi velleità dei sudamericani.
Al ’93 furono ancora i francesi, con Emmanuel Petit, a calare il tris: per la prima volta la Francia era campione del mondo.

Tabellino

BRASILE – FRANCIA 0-3

Saint Denis – Stade de France – 12 luglio 1998 – ore 21.00

Brasile: Taffarel, Cafu, Aldair, Junior Baiano, Roberto Carlos, Cesar Sampaio (73’ Edmundo), Dunga, Rivaldo, Leonardo (46’ Denilson), Bebeto, Ronaldo. CT: Mario Zagallo

Francia: Barthez, Thuram, Leboeuf, Desailly, Lizarazu, Karembeu (57’ Boghossian), Deschamps, Petit, Zidane, Djorkaeff (74’ Vieira), Guivarc’h (66’ Dugarry). CT: Aimé Jacquet

Arbitro: Said Belqola (Marocco)

Ammoniti: Junior Baiano (Bra), Descahmps (Fra), Desailly (Fra) 2, Karembeu (Fra)

Espulso: 68’ Desailly (Fra)

Marcatori: 27’/46’ Zidane (Fra), 93’ Petit (Fra)

Enzo Grassano