ilTorinese

Concorrenza, Lega: Stralcio art.10 vittoria buonsenso, ora completare riforma 2019

Lunedì prossimo nell’aula della Camera ci sarà la discussione generale del ddl Concorrenza, senza l’articolo 10. La norma sui taxi è stata infatti stralciata sbloccando cosi una riforma importante e chiesta dall’Europa per il Pnrr. Una vittoria del buonsenso auspicata dalla Lega e dai lavoratori. Se il governo ci avesse seguito subito avremmo evitato le sabbie mobili in cui si era impantanato. Siamo pronti cosi per una rapida approvazione del ddl Concorrenza. Ora bisogna concentrarsi sui decreti attuativi per completare l’iter della riforma previsto dalla legge 12 del 2019 su piattaforme tecnologiche, registro delle imprese e foglio di servizio elettronico per tutelare il modello di Tpl non di linea fondato su decine di migliaia di piccole imprese artigiane e su un tessuto cooperativo di grande valore”.

Lo dicono in una nota i deputati della lega in Commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi, responsabile dipartimento Infrastrutture.

Sul palco di piazza Botticelli Enzo Iacchetti per un’ora e trenta di aneddoti e risate

MATTATORE DELL’ULTIMA DOMENICA DE ‘IL CABARET IN PIAZZA’, LA RASSEGNA UMORISTICA DI PIAZZA BOTTICELLI

Il 24 luglio si conclude la rassegna gratuita di cabaret del Centro Piazza Commerciale Botticelli, con Enzo Iacchetti

 

Si conclude con l’ultimo dei quattro appuntamenti nelle domeniche di luglio “Il Cabaret in Piazza!”, la rassegna di spettacoli con comici e volti noti della televisione del Centro Piazza Commerciale Botticelli (via Sandro Botticelli 85 – Torino), pensata per offrire una nuova opportunità di aggregazione e divertimento estivo sul territorio del quartiere Regio Parco in Circoscrizione 6, a Torino.

Domenica 24 luglio alle ore 18.00 sarà ospite sul palco di piazza Botticelli Enzo Iacchetti per un’ora e trenta di aneddoti e risate. Lo spettacolo verrà, come sempre, presentato e introdotto dallo showman torinese Mauro Villata.

Iacchetti ripercorrerà la sua carriera, esplorando le diverse tappe della propria comicità, della carriera teatrale e televisiva. Di fronte al pubblico di piazza Botticelli verranno rievocati racconti e aneddoti che andranno a svelare segreti professionali e tutto ciò che esiste dietro al lavoro e alla carriera di un personaggio famoso: esordi, prime esperienze, provini televisivi, l’esperienza al Maurizio Costanzo Show e, infine, Striscia la Notizia. E qualsiasi argomento verrà toccato rigorosamente in versione comica. Sul palco, Iacchetti sarà accompagnato dalla sua chitarra ed il pubblico potrà intervenire con domande a tema, per favorire l’improvvisazione di un vero spettacolo di cabaret.

Lo spettacolo è gratuito e si svolge nello spazio pubblico della piazza esterna al complesso commerciale.

Il Centro Piazza Commerciale Botticelli è il polo commerciale al servizio della Circoscrizione 6. Comprende: il Superstore Coop e Trony; attività commerciali e di servizio quali Unigross, Bludental, Atelier Fashion Air e Barber Shop; una food court con La Piadineria, Lino’s Coffe, Sushiko, We Grill e il Fiorfiore Cafè del Superstore Coop.

Per informazioni
https://piazzabotticelli.it/

Elezioni, Grimaldi: Larghi o stretti, rendiamo fertili i nostri campi

Per fermare crisi climatica e sociale.

«Una probabile verità: quest’alleanza di governo non avrebbe comunque retto l’urto di una finanziaria che molti non volevano votare. E forse l’unico appello davvero sensato, ben più che pregare Draghi di restare, sarebbe stato un richiamo alle forze di governo affinché approvassero la manovra e non lasciassero il Paese senza un intervento in grado di affrontare i veri problemi.

Le destre ruggiscono sicure di governare a breve. Se pensate che la partita sia chiusa, fermatevi: questo post non fa per voi. Se invece avete qualche minuto proverò a scrivere ciò che penso si debba fare.

I ragazzi e le ragazze di oggi hanno paura di sognare o anche solo immaginare il proprio futuro sul nostro pianeta fra 10, 20 o 30 anni. Sanno che le secche dei laghi, l’erosione inarrestabile dei ghiacciai, la siccità che uccide prati e raccolti, gli incendi che divorano i boschi non sono gli effetti di una strana estate. Sanno che sono la vigilia di anni sempre più duri, se non agiremo ora e in maniera radicalmente coraggiosa sulla crisi climatica. Con un programma di vera riconversione energetica, con un investimento enorme sul trasporto pubblico, con un piano di riforestazione del Paese. Non sono loro l’ultima e l’unica generazione che potrà fermare tutto questo. Lo sono tutte quelle che vivono oggi in Italia e sul pianeta Terra.

Tanti e tante non riescono a vivere con dignità nemmeno il presente. La crisi sociale – che può essere affrontata solo insieme alla crisi ambientale – ci impone di agire sul salario minimo legale, sulla fine dei contratti pirata, sul rinnovo di tutti i contratti collettivi nazionali, su una vera legge sulla rappresentanza del lavoro, sull’estensione del reddito di cittadinanza, sulla parità salariale fra uomini e donne, sulla riduzione e redistribuzione dei tempi di lavoro, sulla garanzia di una pensione agli adulti e ai giovani di oggi.

I diritti delle persone non sono ancora pieni. Continua a mancare una norma che permetta il riconoscimento di entrambi i genitori per i figli di coppie omogenitoriali. Continua a mancare un congedo di paternità che consenta una vera redistribuzione del carico famigliare. Ancora i bambini e le bambine nati qui da genitori stranieri non sono considerati cittadini italiani. Ancora permangono la vergogna dei Centri per la Permanenza e il Rimpatrio e della legge Bossi-Fini.

Ci sono battaglie vitali che dobbiamo portare avanti e vincere, solo attorno a queste si possono immaginare future alleanze. I campi non sono solo larghi o stretti. I campi devono essere fertili, hanno bisogno di acqua, di sole e soprattutto di lavoro e sudore.

Immagino molte delle vostre obiezioni. Ma no, questo non è un programma della sinistra radicale o degli ambientalisti della prima ora: sono urgenze di sopravvivenza, civiltà, giustizia e democrazia senza cui non usciremo da questa crisi.

Solo lasciando che a rappresentarle e dar loro voce siano figure davvero capaci, appassionate, autorevoli per l’intelligenza e non per il nome, potremo farle diventare proposta concreta. Nessuno ha già vinto, ma dobbiamo sapere che cosa ci stiamo giocando».

 Imbarchino dà il via a una grande festa nel giorno del suo terzo compleanno

 Imbarchino dà il via a una grande festa nel giorno del suo terzo compleanno e, per l’occasione, ripropone in versione ridotta il modello di apertura senza sosta 24h testato a settembre 2021Dalle ore 8:00 di sabato 23 luglio alle 03:00 di lunedì 25 Luglio, Imbarchino celebra quindi i suoi tre anni di riapertura al pubblico, con uno speciale programma di eventi non-stop, insieme a RBL | Radio Banda Larga, Imbarchino Soundsystem, APART, Tai Rona e PiroPiro, Kid Carmine, TSAO!, Cinemambiente.

 

Fra le tante iniziative culturali proposte, oltre a guardare insieme l’alba nella splendida cornice del Po, anche una proiezione cinematografica, una mostra ed uno Sleeping Concert. Iniziative che vedranno protagonisti artisti locali e stranieri, tra cui il collettivo multidisciplinare APART, i musicisti Tai Rona e PiroPiro, e infine le band indipendenti TSAO! e Kid Carmineoltre alla crew di dj Imbarchino Soundsystem – queste ultime tre composte da membri del team fisso di Imbarchino.

 

Sabato 23 luglio, dalle ore 17, va in scena la Mostra & DJ-Set a firma APART, la community internazionale di artisti multidisciplinari contemporanei a cavallo tra pittura, arti visive, street art e musica, con la partecipazione di ben nove aristi e cinque selector musicali.

Si prosegue alle 22:00, con Space Cake, il programma radiofonico condotto da Spacerenzo su RBL.MEDIA che torna in onda dopo una lunga pausa, in occasione del terzo compleanno di Imbarchino, con una diretta speciale di 4 ore in compagnia di amici e selector musicali, fino alle 2 del mattino, in filodiffusione all’Imbarchino dalla cabina di RBL e in diretta su www.rbl.media.

 

Domenica 24 Luglio è in programma l’atteso sleeping concert  SPRAWL, una listening session notturna curata dal dj, selector e musicista israeliano Tai Rona, accompagnato da improvvisazioni live del musicista barese PiroPiro.

Nate come pratiche di ascolto collettivo nella natura durante il lockdown, le  listening session SPRAWL (termine inglese per “distendersi”) portano gli ascoltatori ad abbandonarsi al sonno tra musica ambientale e suoni familiari che portano rilassatezza, benessere e contatto col mondo del sonno. La sessione di SPRAWL avrà luogo in Sala Remi all’Imbarchino e condurrà i suoi ascoltatori in un viaggio onirico dalle 2:00 fino all’alba alle 6:00 circa. A seguire una colazione all’Imbarchino, inclusa nell’ingresso alla listening session (prenotabile online su Eventbrite) per cominciare al meglio una nuova giornata e guardare l’alba sul fiume insieme ai selector di Imbarchino Soundsystem, che si riuniscono accompagnandoci con la loro musica, fino alle 12:00.

In serata inoltrata, di fronte alla collinetta dell’imbarchino, Andrea e Simone del team di Imbarchino si esibiranno live con i propri progetti musicali, rispettivamente Kid Carmine e TSAO!, dalle 19:00 alle 21:00.

 

L’apertura continuativa di Imbarchino per il suo compleanno si concludono con il quarto appuntamento di ImbarKino – Il Cinema nel Prato con la pellicola islandese “La Donna Elettrica“, presentata in collaborazione con Cinemambiente, il festival internazionale di cinema dedicato a tematiche ambientali.

 

Il modello ‘Imbarchino sempre aperto’, seppur in forma più ridotta, è il frutto di un esperimento riuscito avvenuto nel mese di settembre 2021, testando lo scenario di apertura 24 h, 7 giorni su 7 che ha riscosso  un grande successo di pubblico ed elevati risultati numerici, con ad alti flussi di frequentazione. (Fra gli effetti ottenuti a settembre, una media di circa 520 accessi quotidiani, fra le 64 attività gratuite realizzate nel corso della settimana di apertura ininterrotta – di cui 30 tra la mezzanotte e l’alba – erano inoltre state prodotte 74 ore di dirette radio, nel solo orario notturno.)

 

I numeri prodotti mostrarono già allora come i flussi abbiano ottenuto l’effetto di migliorare anche la frequentazione dell’area circostante il Parco, per preparare un esame, sorseggiare un drink, far parte di un programma radiofonico o godersi un concerto all’alba in una zona verde della Città, rendendo quest’area della città più viva e accessibile, soprattutto in orari della giornata che fino a qualche tempo fa non era abitudine frequentare.

 

Gioco d’azzardo: dalla Regione il piano per ridurre la dipendenza

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Su proposta del presidente della Regione, Alberto Cirio, e dell’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha approvato  gli indirizzi per le azioni di comunicazione, informazione ed educazione finalizzate alla sensibilizzazione della popolazione sul gioco d’azzardo patologico per il biennio 2022-2023.

«Le iniziative di comunicazione e informazione – spiegano il presidente Cirio e l’assessore Icardi – rientrano nell’ambito della prevenzione e della riduzione del rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Vogliamo informare in modo  capillare la collettività su cosa sia il gioco d’azzardo e su quali conseguenze possa scatenare, stimolare la presa di coscienza dei giocatori problematici e delle loro famiglie sulla gravità della situazione e sulle sue possibili ripercussioni, promuovendo percorsi di avvicinamento e presa in carico da parte di strutture specialistiche di diagnosi e cura, attuare un sistema integrato di comunicazione e sensibilizzazione più ramificato sui territori, in modo da far emergere i soggetti maggiormente a rischio di dipendenza».

Le azioni di sensibilizzazione riguarderanno tutta la popolazione dai 15 ai 64 attraverso strumenti e messaggi differenziati a seconda della fascia di età. L’attività di informazione verrà svolta anche negli istituti scolastici, con un coinvolgimento attivo soprattutto degli studenti delle scuole superiori.

In dettaglio, ecco le attività a cui verrà dato corso nel il biennio 2022-2023, in coerenza con la Legge regionale 19/2021 e in attuazione del Piano regionale approvato dal Ministero della Salute:

–  Predisposizione e distribuzione del materiale informativo dedicato al Gap

– Organizzazione tour informativi sul territorio piemontese (Gap Tour) in luoghi ad alta frequentazione

– Organizzazione di incontri informativi presso i Comuni piemontesi e le associazioni interessate

– Spot televisivi e radiofonici

– Campagne sui media locali e nazionali e sui social media

– Attività informativa e partecipativa presso gli istituti scolastici con spettacoli tematici rivolti agli studenti delle scuole superiori

La spesa complessiva sarà di 580 mila euro. Inoltre, per il servizio di numero verde regionale e la formazione degli operatori è prevista una spesa massima di 20 mila euro per il 2022.

Per i diversi ambiti di intervento, saranno coinvolti le pubbliche Amministrazioni locali, le Asl, gli Ordini professionali, le Associazioni di consumatori, l’Ires, l’Ufficio scolastico regionale, le Associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti), le Organizzazioni del Terzo Settore, le Parrocchie, il Volontariato Sociale e gli altri soggetti interessati.

Dopo 2 anni di pandemia i Testimoni di Geova tornano nei luoghi pubblici

Caro direttore, i Testimoni di Geova, noti in tutto il mondo per la loro attività di evangelizzazione, tornano a contattare le persone nelle strade e nelle piazze di tutta Italia.

La loro attività in presenza era stata sospesa nei luoghi pubblici nel marzo 2020 a causa della pandemia di COVID-19, prima ancora che le autorità emanassero istruzioni in tal senso sulle attività religiose. In tutto il mondo a partire dal mese di giugno 2022 sono riprese le attività di evangelizzazione nei luoghi pubblici ad eccezione del contatto casa per casa, che rimane sospeso. È stata ripresa anche l’assistenza spirituale nelle carceri.

“I Testimoni di Geova di Torino sono regolarmente presenti con gli espositori mobili, pronti a offrire pubblicazioni bibliche gratuite a chiunque ne faccia richiesta”, afferma Daniele Clementi, portavoce dei Testimoni di Geova per il Piemonte. Anche se non è più richiesto dalla legge, quando svolgono quest’opera volontaria, i Testimoni di Geova continueranno a indossare una mascherina come precauzione a tutela della salute propria e degli altri.
Nel periodo della pandemia i Testimoni di Geova hanno adottato misure sanitarie di grande cautela, continuando comunque a contattare le persone attraverso lettere, telefonate e altri metodi virtuali. Anche le riunioni religiose si sono tenute senza interruzioni su una piattaforma di videoconferenze, e dall’aprile di quest’anno sono riprese in formato ibrido (cioè contemporaneamente in presenza e in videoconferenza).

La decisione di tornare a incontrare le persone nelle aree pubbliche arriva giusto in tempo per invitare tutti a partecipare al prossimo congresso online dal tema “Cercate la pace”. L’evento, che sarà suddiviso in sei appuntamenti postati su jw.org nel corso di luglio e agosto, ha lo scopo di aiutare le persone a sviluppare pace interiore e a imparare a vivere in pace con gli altri. In Piemonte ci sono più di 21mila Testimoni di Geova, in più di 238 congregazioni di lingua italiana e altre 64 in cui i partecipanti possono seguire i programmi in ben 16 diverse lingue. Si possono trovare ulteriori informazioni sulle attività dei Testimoni di Geova sul sito ufficiale, jw.org.

Daniele Clementi
Portavoce dei Testimoni di Geova per la Lombardia-Piemonte e Valle D’Aosta

L’Alzheimer e l’inquinamento del pianeta: una relazione pericolosa da far terminare il prima possibile

Nella nostra società, sempre più tecnologica, la popolazione vive in condizioni assai migliori
rispetto alle generazioni del passato e la vita tende ad allungarsi sempre più e, di conseguenza le
persone, con il passare degli anni, sono sempre più soggette a un decadimento fisico e cognitivo.
Quest’ultimo è legato a una più o meno rapida involuzione cerebrale tale da condurre l’anziano in
uno stato, più o meno grave, di demenza. Fra queste forme la più comune è il morbo di Alzheimer,
una malattia progressiva, le cui caratteristiche sono rappresentate per lo più dalla perdita di buona
parte delle capacità intellettive, in particolare della memoria, con conseguenti gravi disagi nella vita
quotidiana, in cui vi saranno notevoli difficoltà per il suo nomale svolgimento.
L’Alzheimer è una malattia inesorabilmente destinata a peggiorare nel corso degli anni. Nelle sue
fasi iniziali, la perdita di memoria è modesta, ma con il progredire della malattia, gli individui
perdono la capacità di continuare correttamente una conversazione e non sono più in grado di
riconoscere il loro ambiente. È possibile rallentare temporaneamente, ma non arrestare, il
peggioramento dei sintomi della demenza e migliorare la qualità della vita delle persone colpite
dall’ Alzheimer e quella dei loro familiari. Le cause dell’insorgenza della malattia comprendono
probabilmente una combinazione di fattori genetici, lo stile di vita e le condizioni ambientali in cui i
pazienti si trovano a vivere. L’importanza di uno qualsiasi di questi fattori nell’aumentare o
diminuire il rischio di sviluppo del morbo di Alzheimer può variare da persona a persona. La
malattia si presenta con il carattere di malattia genetica dominante; oltre l’età, vi è una maggiore
incidenza della malattia nel sesso femminile in proporzione maggiore rispetto ai pazienti di sesso
maschile; inoltre, si devono tenere in debita considerazione le alterazioni dovute a esiti di traumi
cranici. La malattia di Alzheimer rappresenta il 60-80% dei casi di demenza e non fa parte del
corredo sintomatologico involutivo proprio dell’invecchiamento; il maggiore fattore di rischio noto
è l’aumento dell’età, e la maggior parte delle persone affette da Alzheimer ha mediamente circa 65
anni, ma esistono forme in cui la malattia ha un esordio assai precoce.
A tutte le cause fino ad ora accertate, recenti studi hanno dimostrato che l’insorgenza della malattia
sia facilitata, fino al 40% di aumento dei casi, in ambienti in cui vi sia un elevato inquinamento
atmosferico.
Il miglioramento della qualità dell’aria, in particolare in zone in cui vi sia una bassa circolazione di
veicoli a combustione può migliorare le capacità cognitive della popolazione, riducendo in maniera
significativa il rischio di contrarre la malattia. Per inquinamento atmosferico si intende l’alterazione
dell’aria che respiriamo, in particolare nelle aree urbane dove, oltre ai gas di scarico, le analisi
chimiche hanno dimostrato la presenza di composti dannosi, quali metalli e minuscole particelle
sospese nell’aria. La maggior parte delle ricerche si è concentrata su un componente
dell’inquinamento atmosferico noto come particolato fine o PM 2.5 – minuscole particelle sub-
millimetriche 40 volte più piccole del diametro di un capello umano, che vengono inalate
inconsapevolmente, non essendo avvertibile la loro presenza.
L’esposizione a lungo termine, o il trovarsi occasionalmente esposti ad alti livelli di inquinamento
atmosferico, nel lungo periodo risultano pericolosi, poiché si verificano condizioni patologiche in
grado di determinare danni consistenti ai principali apparati dell’organismo perché la struttura del
corpo umano è altamente interconnessa ed è per questo motivo che, oltre a polmoni, apparato cardio
circolatorio e fegato, il danno da inquinamento ambientale, colpisce anche il cervello poiché è
verosimile che, le sostanze inquinanti, veri e propri veleni, raggiungano le cellule cerebrali
attraverso il flusso sanguigno.
Studi sui topi hanno dimostrato una correlazione evidente fra la respirazione di aria inquinata e il
danno cerebrale: i topi che sono rimasti esposti all’aria inquinata proveniente da strade ad alta
intensità di traffico, mostrano cambiamenti biologici, corrispondenti ai danni cerebrali tipici delle
neuropatie degenerative ed in particolare dell’Alzheimer, fra questi un aumento dei livelli della
proteina amiloide, uno dei segni distintivi di tale malattia, anche se i ricercatori puntualizzano che ,
​a seguito di studi di imaging del cervello umano, un aumento della proteina amiloide del cervello,
da solo, non significa necessariamente che possa svilupparsi la malattia di Alzheimer.
Gli studi effettuati in varie parti del mondo hanno infatti dimostrato come gli anziani che vivono in
luoghi con una maggiore riduzione dell’inquinamento atmosferico, possano subire un declino più
lento della loro funzione cognitiva e, di conseguenza, abbiano minori probabilità di soffrire di
qualsiasi forma di demenza.
È dunque importante che si lavori nella direzione auspicata dalle correnti giovanili che chiedono a
gran voce di poter vivere in un ambiente più sano e pulito. Sono loro i futuri fruitori dell’ambiente
di cui adesso le generazioni più anziane sono responsabili, non essendovi più dubbi che la riduzione
dell’inquinamento atmosferico causato, ad esempio, dai veicoli a combustione, può migliorare la
funzione cognitiva dei cittadini e ridurre il rischio di vari tipi di demenza, in particolare il morbo di
Alzheimer.
Un indubbio beneficio, dunque, capace di avere un notevole impatto non solo sulla salute della
popolazione, ma anche sull’economia globale, poiché, a cascata, è causa di insorgenza di malattie
con conseguente aumento delle spese mediche, intasamento delle strutture sanitarie e inevitabile
diminuzione della produttività dei lavoratori. L’inquinamento atmosferico esercita inoltre una
influenza negativa sui terreni, sulle foreste e le acque in genere con un meccanismo che perpetua il
diffondersi di un ambiente insalubre in cui siamo immersi che vede, proprio a causa di queste
condizioni, l’aumento dell’anidride carbonica, il responsabile principale del cambiamento climatico,
di cui proprio in questi giorni vediamo le nefaste conseguenze sul pianeta, in grave sofferenza come
mai è avvenuto prima.
Il legame diretto fra inquinamento e Alzheimer è dunque, senza dubbio alcuno, un ulteriore motivo
per accelerare l’introduzione di abitudini più sobrie nella gestione della nostra vita, a cominciare da
una migliore ottimizzazione del traffico urbano, imponendo una graduale rinuncia alle abitudini
legate ad un ancor troppo eccessivo consumo di combustibili fossili, evitando la follia di quelli che
appaiono inutili e disastrosi comportamenti dell’ essere umano, capaci solo di creare danni
irreversibili al macrocosmo del pianeta che, inevitabilmente, si ripercuotono in maniera negativa,
nel microcosmo rappresentato dalle strutture del nostro perfetto, ma delicato, organismo.
Rodolfo Alessandro Neri

Abusi sessuali su una ragazza, in manette 25enne

La Polizia ha arrestato un uomo di nazionalità somala di 25 anni per violenza sessuale avvenuta  a Biella il 12 luglio ai danni di una ragazza ventenne.

Il giudice per le indagini preliminari ha emesso il provvedimento di carcerazione sulla base della richiesta avanzata dal procuratore della Repubblica che ha coordinato l’attività di indagine svolta dalla Squadra mobile.

Una docufiction racconterà Vittorio Emanuele II e il Proclama di Moncalieri

Il Proclama di Moncalieri”

format: docufiction

durata: 30′ ca

conduttore: Bruno Gambarotta

regia e sceneggiatura: Lorenzo Gambarotta

Laura Pompeo, Assessore alla Cultura del Comune di Moncalieri, nell’intento di valorizzare il Castello, ha voluto e promosso, tramite la locale Pro Loco, un progetto che andasse oltre alla semplice e benemerita visita guidata, per raccontare la storia di alcuni dei personaggi che hanno abitato il Castello.

Vittorio Emanuele II (interpretato da Mario Bois) fece del Castello la sua dimora prediletta fin dalla sua infanzia e da qui emanò il Proclama di Moncalieri primo e drammatico atto di un regno che approderà all’Unità d’Italia.

La docufiction racconta la complessa e affascinante storia pre risorgimentale che, a partire dalla parabola di Carlo Alberto (interpretato da Paolo Tibaldi), attraverso i moti rivoluzionari, l’esilio a Firenze, gli intrighi di palazzo, arriva all’atto finale: la consegna, in seguito alla sconfitta di Novara, della corona al figlio Vittorio Emanuele.

In questi giorni sono in corso le riprese relative al periodo di formazione di Vittorio Emanuele e del fratello Ferdinando al Castello di Moncalieri.

I due giovani Principi (Tommaso Martino e Federico Robaldo) rispettivamente dai 10 e 12 anni fino ai 19, per volere del Re Carlo Felice furono sottoposti a un’educazione ferrea, affidata ad uno stuolo di precettori interpretati da Carlo Panero (Cesare Saluzzo), Paolo Corvo (André Charvaz) Giorgio Armando (padre Isnardi), Walter Lunetti (Ettore de Sonnaz) e governanti (Mascia Penna, Chiara Cuniato, Marta Chioatero).

Oltre a Carlo Alberto e ai suoi figli Vittorio Emanuele e Ferdinando, la docufiction farà rivivere molti altri affascinanti personaggi. Maria Adelaide, Maria Teresa, il Cancelliere Metternich, il Feldmaresciallo Radetzky, il Conte della Rocca, sono solo alcune delle figure che danno vita alle vicende che portarono all’emanazione del “Proclama di Moncalieri”.

La realizzazione della docufiction è resa possibile anche dalla virtuosa collaborazione di alcune associazioni di rievocazione (Gli Amici del Parco della Battaglia, La Bela Rosina et Soa Gent, etc) e del Museo Risorgimentale di Novara diretto dallo storico Paolo Cirri, che hanno permesso le riprese della battaglia di Novara.

Il progetto è finanziato dal Comune di Moncalieri e dalla Presidenza della Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino (Giovanni Quaglia)

Aggiungerei anche che siamo molto orgogliosi di questo lavoro di Bruno e Lorenzo Gambarotta: si colloca lungo la linea della valorizzazione della storia e dell’identità del nostro territorio, nostra priorità.

“Le vicende del Proclama di Moncalieri meritavano senz’altro un approfondimento in forma di docufiction, per raggiungere un pubblico vasto e rendere giustizia alle scelte nel complesso lungimiranti prese da re Vittorio Emanuele II in un momento delicatissimo – sintetizza soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Il tutto sviluppato e girato, in una marcata condivisione di intenti con Fondazione Crt che ha concesso un finanziamento corposo, nei luoghi originali in cui si dipanarono le vicende. Vicende che portarono il re a firmare proprio qui, nel Castello di Moncalieri, il Proclama il 20 novembre 1849. Si tratta di una pagina di storia cui si guarda ancora oggi come un punto di svolta. Disponendo lo scioglimento della Camera dei Deputati e la convocazione di nuove elezioni, Vittorio Emanuele II aprì la strada alla successiva ratifica del trattato di pace con l’Austria e favorì l’imporsi di uno Stato nuovo, con un gruppo dirigente capace e una politica liberale solida. Va rilevato l’intento di Vittorio Emanuele di salvare un ancora fragile sistema costituzionale. La stagione che ne seguì portò in un decennio il re e il gruppo dirigente del piccolo Regno di Sardegna alla ribalta della storia nazionale, con l’unificazione dell’Italia nel 1861. Siamo molto orgogliosi di questo lavoro di Bruno e Lorenzo Gambarotta: si colloca lungo la linea della valorizzazione della storia e dell’identità del nostro territorio, nostra priorità”.

Le origini piemontesi di Fernandel 

Fernandel, il grande attore, cantante e regista francese che interpretò Don Camillo nei film tratti dalle opere di Giovannino Guareschi, nacque a Marsiglia l’8 maggio del 1903 da genitori piemontesi, originari di Perosa Argentina in Val Chisone.

Joseph Countandin e Désirée Bédouin, padre e madre di Fernand Joseph Désiré Contandin erano emigrati oltralpe in cerca di fortuna. Il suo cognome esatto era Coutandin, di origine occitana e abbastanza diffuso in quelle zone come in tutte le valli addossate alle Alpi italo-francesi. All’anagrafe però venne trascritto in modo errato, diventando Countandin. Come ricordava Aldo Molino su “Piemonte Parchi” nel marzo del 2014, in un articolo intitolato sul tema “risalendo da Pinerolo la valle percorsa dal torrente Chisone, oltrepassata Perosa poco oltre la rupe sulla quale svettano le poche rovine di un cupo maniero (il Bec Dauphin che sino al 1713 segnava in confine tra Savoia e Francia), un cartello stradale invita ad una digressione sulla sinistra informandoci che proprio da questi luoghi era originario il celebre attore francese Fernadel“. Per molto tempo, a ricordare le radici perosine del grande attore c’era solo un cartello stradale piuttosto originale: “Borgata Countandin – Maison des Parents de Fernandel”.Recentemente all’illustre valligiano sono state dedicate alcune iniziative (“Un certain sourire”, con due mostre – una dedicata al cinema e l’altra alla musica – dove sono raccolti documenti sulla vita artistica e personale di Fernandel) e sui resti della casa della famiglia Countandin,nell’omonima borgata di Perosa, è stata posta una targa commemorativa. Fernand Joseph Désiré Countandin salì per la prima volta sul palcoscenico a cinque anni, accanto al padre, un impiegato con la passione per il varietà che si esibiva nei teatri di rivista della Provenza.

Imparò così l’arte della vaudeville ma da giovane fece anche altri lavori per poter vivere. Fernandel agli inizi della carriera calcò le scene come cantante e caratterista nei caffé-concerto marsigliesi e nizzardi. Nell’aprile del 1925 si sposò e si narra che in quel giorno nacque anche il suo nome d’arte, quando la suocera esclamò, presentando il marito della figlia: “Voilà le Fernand d’Elle!”. Il debutto cinematografico risale al 1931 ma la vera svolta avvenne vent’anni dopo, nel 1951 , grazie alla serie di film incentrati sulla figura di Don Camillo, l’irascibile e sanguigno sacerdote della bassa parmense costantemente in lotta con il sindaco comunista Giuseppe Bottazzi (Peppone), interpretato da Gino Cervi. Fernandel si spense a sessantotto anni a Parigi, il 26 febbraio 1971. E’ sepolto nel piccolo cimitero Passynel XVI arrondissement, al margine ovest della capitale francese, sulla rive droite della Senna.

Marco Travaglini