ilTorinese

Uomo si sdraia sui binari e muore sotto il treno

A Carmagnola un uomo è morto ieri travolto da un treno sulla linea  Torino-Fossano-Cuneo. Sono in corso accertamenti della Polfer ma si tratta di un suicidio: il macchinista lo ha visto sdraiarsi sui binari all’ultimo momento e non ha fatto in tempo a fermare il convoglio. La circolazione ferroviaria  è rimasta interrotta per un paio d’ore.

Chiude Terra Madre: oltre 350 mila passaggi a Parco Dora

/
 

Una scommessa vinta, una grande festa popolare, gioiosa e all’insegna della pace, intorno al cibo buono, pulito e giusto

Terra Madre Salone del Gusto 2022 chiude, il lavoro di Slow Food continua. Da martedì gli oltre 3.000 delegati arrivati da 130 Paesi, che per cinque giorni hanno portato a Torino uno spirito di festa, l’entusiasmo per essersi ritrovati in presenza quattro anni dopo l’ultima volta e il desiderio di cambiare il sistema alimentare, torneranno a casa. Rigenerati da un appuntamento che per Torino e l’intero Piemonte è storia, e rafforzati nella convinzione che il mondo possa essere salvato a tavola, con gusto.

 

«Per cinque giorni, a Terra Madre si è fatta politica: alimentare, economica, climatica, sociale» ha dichiarato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. «Terra Madre è una festa popolare, la dimostrazione che il cibo buono, pulito e giusto è un elemento di gioia e un ponte di pace tra i popoli. Ma questa edizione riafferma con forza la consapevolezza che la produzione alimentare è anche uno straordinario strumento di contrasto alla crisi climatica e alle ineguaglianze sociali».

Una Terra Madre giovane ed entusiasta

 

La 14esima edizione di Terra Madre, organizzata da Città di Torino, Slow Food e Regione Piemonte, è stato un successo di pubblico. In cinque giorni, l’evento ha registrato oltre 350 mila passaggi di visitatori: un pubblico che ha accolto con entusiasmo la scelta di Parco Dora, dando ragione agli organizzatori che hanno voluto parlare di rigenerazione a partire dall’ex area industriale, oggetto di un processo di riqualificazione ancora in atto. L’esperienza acquisita in questa prima volta a Parco Dora rappresenta un prezioso bagaglio che consentirà di mettere a punto, in futuro, un evento ancor più rispondente alle esigenze di pubblico, espositori, partner e organizzatori.

 

«Ringrazio Slow Food per aver creduto alla scommessa di organizzare questa edizione a Parco Dora che non nasce con la vocazione di ospitare grandi eventi – ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo –. Come amministrazione, crediamo all’opportunità di rendere luoghi della città come questo capaci di ospitare manifestazioni importanti. Il bilancio di questi cinque giorni è più che positivo, ma come ogni prima edizione sarà preziosa per correggere quelle pochissime cose che possono essere migliorate: penso, ad esempio, agli allacci elettrici e agli scarichi, e alla segnaletica dei parcheggi».

 

«I giorni di Terra Madre sono rilevanti dal punto di vista culturale ed educativo – ha aggiunto Matteo Marnati, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte –. Vedere così tanti giovani e studenti è importante perché qui non si promuove soltanto il cibo, ma un approccio sistemico a tutte le tematiche che ne derivano, come la crisi climatica che ci troviamo ad affrontare. Il nostro augurio è che la prossima edizione accolga un pubblico ancora più vasto e interessato».

 

«Sono stati giorni di crescita – ha affermato Marta Messa, segretaria generale di Slow Food – frutto dello scambio di esperienze, buone pratiche e idee. Le comunità arrivate a Terra Madre hanno raccontato la biodiversità del mondo, dimostrando che offre soluzioni immediate e sostenibili. Abbiamo incontrato tanti produttori e agricoltori che ci hanno detto che, prima di conoscere Slow Food avevano perso la speranza: grazie all’evento sono tornati a crederci».

È stata una festa dei giovani e per i giovani: decine di migliaia di ragazze e ragazzi sono stati protagonisti di Terra Madre, hanno condotto conferenze e tavole rotonde, organizzato momenti di formazione rivolti ai coetanei in ambito agricolo, costruito il cartellone delle attività dello spazio di Slow Food Youth Network e dell’Area Giovani Turismo Agricoltura, palcoscenici dell’attivismo e delle politiche rivolte alle giovani generazioni allestito nel cuore di Parco Dora.

 

E giovanissimi sono anche gli oltre 600 volontari che hanno permesso lo svolgimento dell’evento: 270 studentesse e studenti dei licei torinesi Cattaneo, Cottini e Lagrange impegnati come sentinelle ecologiche, 150 alunne e alunni del Gioberti e del Mazzarello che hanno accompagnato i delegati assistendoli anche nelle traduzioni, e oltre 100 ragazze e ragazzi dell’istituto alberghiero Colombatto che hanno messo a disposizione la loro esperienza nei Laboratori del Gusto e in molte altre aree di degustazione. Entusiasmante la grande partecipazione delle scolaresche, con oltre 1000 studentesse e studenti che hanno partecipato agli appuntamenti su prenotazione nel Giardino dell’Educazione, oltre a tutti gli altri che hanno seguito i percorsi a libera partecipazione.

 

Palcoscenico delle idee

 

Terra Madre ha messo al centro l’importanza del suolo: è lì, e non nelle stalle degli allevamenti industriali o nei laboratori dove si fa ingegneria genetica, che nasce il cibo vero.

 

La rigenerazione parte dall’invisibile, dai prati stabili che conservano la biodiversità naturale assicurata da decine di specie erbacee spontanee: a Terra Madre è stato presentato il progetto che mira a difenderli e ad aumentarne la superficie, promuovendo i prodotti lattiero-caseari ottenuti da animali allevati al pascolo. E all’allevamento è dedicato anche il documento di posizione di Slow Food, intitolato Oltre il benessere: gli animali d’allevamento meritano rispetto, che riafferma l’urgenza di modificare l’approccio tra uomo e animali, che non sono e non possono essere considerati semplici mezzi di produzione.

 

A Torino è stata lanciata anche la rete Slow Fiber, nata dall’incontro tra Slow Food e alcune aziende virtuose della filiera del tessile che vogliono rappresentare il cambiamento positivo attraverso un processo produttivo sostenibile, volto alla creazione di prodotti belli, sani, puliti, giusti e durevoli.

 

La rigenerazione, tema della manifestazione, è stata affrontata da diversi punti di vista. Due esempi per tutti: la rinascita delle terre alte, simboleggiata dal recupero e dalla valorizzazione dei boschi di castagni da parte della rete Castanicoltori, e l’importanza di riavvicinare le città, luogo del consumo, alle campagne, da dove arriva il cibo che portiamo in tavola, attraverso un ripensamento delle politiche alimentari urbane che coinvolga anche la ristorazione collettiva. E il contributo alle food policy secondo Slow Food è arrivato anche dalle amministrazioni comunali e dalle istituzioni presenti a tutti i livelli regionali, nazionali e internazionali.


Cibo significa solidarietà (come il sostegno della rete Slow Food alle comunità dell’Ucraina), integrazione e giustizia sociale, lavoro, diritti e naturalmente anche salute: se, da un lato, l’alimentazione è all’origine dell’insorgere di determinate patologie, dall’altra una dieta sana e uno stile di vita attivo rappresentano la prima forma di garanzia per una vita longeva e in salute. Particolarmente significativo e ricco di spunti di riflessione il calendario degli eventi organizzati all’interno dello spazio dedicato proprio al rapporto tra cibo e salute.

 

Per dare un futuro al cibo – The Food regenerAction continues

 

Il cibo è piacere: ma per continuare a goderne occorre modificare le abitudini alimentari di ciascuno di noi. Ecco quattro cose che tutti noi possiamo fare da subito, quattro modi per rigenerare le nostre abitudini alimentari:

  • non sprecare: un terzo del cibo prodotto viene buttato via, un fallimento epocale secondo Slow Food;
  • meno carne, più legumi: «l’eccedenza delle proteine animali nelle diete occidentali è fuori da ogni logica e ha conseguenze enormi sul clima e sulla salute», le parole di Carlo Petrini fondatore di Slow Food;
  • a tavola, distinguiti! La biodiversità è buona e utile: scegli, ad esempio, le varietà ortofrutticole meno diffuse, i pani con farine di grani antichi, i formaggi a latte crudo;
  • segui la stagione: consumare gli alimenti locali, al momento giusto dell’anno e coltivati secondo princìpi agroecologici significa anche difendere la sovranità alimentare dei popoli.

Fare la differenza è possibile, anche individualmente: sul sito di Slow Food è disponibile il Regeneraction Toolkit, per scoprire concretamente che cosa ognuno può fare per combattere il sistema alimentare globale oggi dominante.

 

A garantire il successo della manifestazione il contributo di tutti i partner coinvolti che hanno apportato i propri contenuti e animato con i loro appuntamenti il programma: tra gli altri vogliamo ricordare le regioni, tutte rappresentate nel Mercato degli espositori e con spazi di incontro e degustazione allestiti da quasi tutte le istituzioni regionali che hanno aderito al progetto di Terra Madre; i main partner Iren, Lavazza, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, QBA – Quality Beer Academy di Radeberger Gruppe, Reale Mutua, UniCredit; gli enti patrocinatori, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero per la Transizione Ecologica, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Anci e i sostenitori Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria, Fondazione Compagnia di Sanpaolo e Fondazione CRT. Un ringraziamento speciale va alla Camera di Commercio di Torino con cui, insieme all’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, abbiamo messo in contatto oltre 100 buyer da più di 10 Paesi con i 700 espositori del Mercato.

Sbarca a Torino To Listen To, prima edizione: un festival di musica elettronica che omaggia le sue radici

/

Da oggi fino al 3 ottobre una settimana di concerti, lecture e workshop nel segno della musica elettronica.

Ma non aspettatevi scatenati dj set alla Club To Club. “To Listen To– Festival dell’ascolto sperimentale è tutta un’altra musica, che più che allo stordimento mira alla consapevolezza. Il progetto, alla sua prima edizione, è ideato da SMET, la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino e si dipana in diversi luoghi: l’Imbarchino del Valentino, lo StudiumLab di Palazzo Nuovo, dove venerdì si è tenuta l’anteprima, il Cinema Massimo e il Conservatorio Giuseppe Verdi di via Mazzini. Se l’accostamento musica elettronica e Conservatorio, tempio della formazione classica, sembra insolito, per comprenderlo è necessario fare un tuffo nel passato, di almeno mezzo secolo. Nel 1964 il torinese EnoreZaffiri, pioniere della musica elettronica in Italia, fonda SMET, lo Studio di Musica Elettronica di Torino e nel 1968 istituisce presso il Conservatorio di Torino un Corso Sperimentale di Musica Elettronica, secondo solo a quello voluto da Pietro Grossi a Firenze nel 1965. Oggi alla guida di SMET c’è il geniale sperimentatore Stefano Bassanese, curatore di questo festival che pone al centro l’ascolto consapevole, senso imprescindibile per ogni atto creativo che non si finisce mai di acuire e raffinare in un mondo dominato dal frastuono. Ogni giorno due appuntamenti live al Conservatorio, uno alle 18.30 l’altro alle 20.30 dove si avvicenderanno artisti già affermati, studenti ed ex-studenti del Conservatorio, inframmezzati alle 19.45 da riflessioni sull’ascolto condotte da musicologi, sociologi, filosofi. Il foyer del Conservatorio accoglierà il pubblico con installazioni multimediali insolite che stuzzicheranno la fantasia senza complicate e sbruffone ricercatezze intellettuali, il tutto è inserito in una giocosa “sfida dell’inaudito” per riappropriarci di un senso importante, un po’ appannato. È anche un’opportunità per conoscere grandi maestri della musica contemporanea che hanno intrapreso percorsi fuori dai canoni. È il caso di Jean-François Laporte, artista eclettico del Quebec che mescola sound art, performance, installazione e arte digitale con gli insoliti strumenti acustici di sua invenzione come la “table de babel”, il “trompesax”, l’orgue de sirènes”. E c’è anche il nostro Davide “BoostaDileo con un suo brano per pianoforte “Music for piano with magnetic strings” il 28 settembre  e “Paper view, per suoni di carta ed elettronica” il 1° ottobre in anteprima assoluta.

Tra gli altri appuntamenti off da non perdere: i dj set all’Imbarchino e la serata di chiusura del 3 ottobre al Cinema Massimo con la sonorizzazione live di Zalamort, film del 1924 di Emilio Ghione.

GIULIANA PRESTIPINO

Tutti i concerti, le lecture e i workshop sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Tutte le informazioni su:

https://www.to-listen-to.it/

Eletti a Torino e in Piemonte: 13 a 2 per il Centrodestra

/

In Piemonte, in 13 collegi uninominali su 15 vince il centrodestra.

Riccardo Magi candidato alla Camera di +Europa e Andrea Giorgis candidato del Pd al Senato sono gli unici due parlamentari del centrosinistra eletti,  in collegi uninominali di Torino città. Tutti gli altri 13 collegi uninominali piemontesi sono stati conquistati dal centrodestra che registra  una netta vittoria. Il Pd è il primo partito solo nel capoluogo dove FdI supera il 20% dei consensi. Un po’ sotto la media nazionale M5S, con l’ex sindaca Chiara Appendino che conquista il 13,8% dei consensi collocandosi  al terzo posto sull’uninominale di Torino. Vince però  un seggio con il proporzionale. Va meglio del resto d’Italia il terzo polo che supera nel centro di Torino  il 10%. I parlamentari da eleggere in Piemonte sono complessivamente 43 tra deputati e senatori.

Trattori, polenta e tradizioni agricole alla Fiera di Bosconero

Bosconero, 5° FIERA DELL’AGRICOLTURA, la manifestazione è riuscita nonostante le previsioni di maltempo, specialmente nella giornata di domenica

La kermesse canavesana dedicata al territorio e i suoi prodotti chiude i battenti con segno positivo. La sfilata molto originale dei trattori, le tradizioni agricole raccontate ai visitatori hanno fatto si che anche in questa edizione “quasi normale” dopo il Covid, abbia contribuito a invogliare gli organizzatori a pensare all’ edizione numero 6. Un buon successo anche al “Pranzo del Contadino” organizzato dalla Pro Loco, senza dimenticare la polenta in piazza, organizzata dagli Alpini e il gruppo della Rusà. L’appuntamento è per settembre 2023.

Piemonte, Centrodestra al 53%. Pd primo partito a Torino

/

Elezioni politiche, il giorno dopo

Anche in Piemonte la vittoria nelle urne va al Centrodestra con il 53% dei consensi. Il Pd resta primo partito a Torino, ma tallonato da Fratelli d’Italia che supera il 20%. Nei collegi uninominali della città vincono Andrea Giorgis (Pd), Andrea Magi (+Europa) e Augusta Montaruli (FdI). L’affluenza nel capoluogo regionale cala di 10 punti rispetto alle precedenti elezioni per il Parlamento. In Piemonte il Centrosinistra è al 28%. Tra i dati ancora non definitivi:  M5s e Lega al 10%, Azione-Italia Viva all’8,5%, Sinistra Italiana 6,4%.

Agriturist Piemonte: buona affluenza, costi triplicati  

Complessivamente abbiamo registrato un buon andamento per quanta riguarda le presenze nelle aziende agrituristiche della nostra Regione” dice Lorenzo Morandi presidente di Agriturist Piemonte “con un ritorno di turisti stranieri abbastanza soddisfacente”.

In Piemonte prosegue Morandi “si è riscontrato, in generale, un incremento degli ospiti suddivisi più o meno equamente tra italiani ed europei. Cominciano a ritornare in numeri abbastanza significativi anche turisti americani, canadesi e altri extra europei”.

Recuperate e, in alcuni casi superate, le presenze degli anni pre pandemici, con una durata dei soggiorni di circa tre giorni fino a una settimana. A frenare gli entusiasmi è l’aumento esponenziale dei costi: le bollette in un anno sono praticamente triplicate, i costi di Gpl per le cucine sono cresciuti dal 200 al 300% e anche quelli delle altre materie prime hanno subito incrementi quasi insostenibili.

Come tutte le attività imprenditoriali, quella dell’ospitalità nelle aziende agricole si confronta costantemente con il mercato e subisce le ripercussioni dell’aumento esponenziale dei costi delle merci dovuti alla guerra in Ucraina, ma anche alla grave, prolungata carenza idrica. Gli agriturismi sono principalmente aziende agricole dove l’ospitalità è un’attività accessoria a quella di coltivazione o allevamento e pertanto si vedono doppiamente penalizzati dall’impennata dei costi.

 

Agriturist, Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio, prima associazione di agriturismo in Italia, è stata costituita dalla Confagricoltura nel 1965, per promuovere e tutelare l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente (ha ottenuto per questo, nel 1987, il riconoscimento ministeriale di Associazione ambientalista), il paesaggio e la cultura rurale.

 

Torino torna alla ribalta internazionale con gli ST Star Awards di Londra

Il gruppo Scuola Leonardo da Vinci compie 45 anni e viene riconosciuto per la seconda volta come miglior organizzatore di soggiorni linguistici in Italia.

Il 3 settembre scorso, nella prestigiosa sede di Grosvenor House a Londra, alla presenza di migliaia di professionisti del settore delle vacanze studio nel mondo, si è svolta la cerimonia di assegnazione degli STAR AWARDS. Il gruppo Scuola Leonardo da Vinci, rappresentato da Chiara Avidano e Wolfango Poggi – rispettivamente Direttori delle scuole di Torino e Milano – ha conseguito per la seconda volta consecutiva l’ambito premio, che ne decreta il riconoscimento di miglior gruppo di scuole per l’organizzazione dei soggiorni linguistici in Italia da parte degli operatori internazionali di questo settore turistico.

Come ogni anno la rivista internazionale Study Travel Magazine(https://studytravel.network/magazine/overview) ha organizzato un sondaggio per premiare le organizzazioni educative che nel mondo si dedicano ai soggiorni linguistici e alle vacanze studio. Grazie alle preferenze espresse da operatori e esperti del settore il prestigioso premio STAR AWARDS (https://studytravel.network/star-awards/past-winners/2022) quest’anno è stato di nuovo assegnato al gruppo Scuola Leonardo da Vinci, che proprio in questi giorni sta festeggiando i suoi 45 anni di attività.

“La premiazione – afferma Chiara Avidano, Direttrice della Scuola di Torino è stata un’esperienza incredibilmente emozionante. Sembrava di essere alla notte degli Oscar con tanto di conduttore che annunciava «The winner is…». Quando ci hanno nominati e il pubblico ha iniziato ad applaudirci mi sono venuti i brividi. Sono stati ripagati tutti gli sforzi che negli ultimi due anni abbiamo fatto per resistere. Fra l’altro non capita tutti i giorni di partecipare ad un evento così prestigioso e elegante: ci siamo davvero sentiti ambasciatori dell’Italia e dello stile italiano nel mondo”.

Davvero un importante traguardo raggiunto dal gruppo che, dal 1977, ha portato in Italia più di 200.000 studenti internazionali, provenienti da oltre ottanta Paesi del mondo e che quest’anno ha registrato un grande incremento di presenze in tutte le scuole del gruppo: Firenze, Milano, Roma, Torino e Viareggio.

“Si tratta di un importante risultato non solo per le nostre scuole – dice Chiara Poggi, fondatrice insieme al marito Hans Gedeon Villiger del gruppo – ma per l’Italia intera perché questo prestigioso premio focalizza sul nostro Paese l’attenzione di migliaia di tour operator internazionali emè un forte segnale di ripresa per un settore che è stato martoriato dalla pandemia e che ora vede finalmente la luce”.

“In questi quasi 45 anni di attività – aggiunge Hans Gedeon Villiger – abbiamo portato in Italia più di 200.000 studenti internazionali interessati ad imparare la lingua italiana e a conoscere lo straordinario patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Siamo stati innovativi perché ci siamo rivolti a tutti, ai giovani e agli studenti più maturi attraverso il nostro programma Dolce Vita”.

Il settore delle vacanze studio è stato messo duramente alla prova dalla pandemia, ma la capacità di innovazione e sperimentazione delle nuove generazioni ha permesso al gruppo Scuola Leonardo da Vinci di trasformare la crisi in un’opportunità di crescita.

“All’inizio della pandemia – afferma Wolfango Poggi, direttore della scuola di Milano – abbiamo temuto il peggio perché i nostri studenti non potevano arrivare in Italia e avevamo grandi responsabilità verso gli oltre 100 dipendenti che lavorano nelle nostre scuole. Grazie alla creazione di un nuovo format per la didattica online non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche di fatto una buona campagna di branding e, non appena è stato possibile, i nostri studenti sono ritornati a riempire le nostre aule. Così adesso la formazione che offriamo è doppia: in sede e online!”.

Prima della pandemia il gruppo Scuola Leonardo da Vinci portava in Italia una media di 5.000 studenti all’anno provenienti da oltre ottanta Paesi del mondo e ora che si può di nuovo viaggiare le scuole del gruppo sono letteralmente esplose. “Alcuni importanti mercati, come la Russia e la Cina, sono per il momento spariti – dice Guido Poggi, Direttore della scuola di Roma e Viareggio – ma sono stati compensati da altri ed i segnali di ripresa ci sono perché la voglia di Italia non manca. Dalla riapertura, infatti, il nostro programma di maggior successo è l’Italian tour che permette ai nostri allievi di organizzare un itinerario nelle nostre bellissime destinazioni trovando una didattica e una struttura organizzativa uniformi”.

È stato molto bello e produttivo – conclude Chiara Avidano – partecipare alla fiera internazionale che fa da cornice alla premiazione. C’era un’atmosfera di grande gioia perché finalmente si ritornava a fare il nostro lavoro di promozione in presenza. Abbiamo potuto conoscere nuove agenzie e incontrare di nuovo colleghi e amici che non vedevamo da tempo e vi assicuriamo che l’amore che gli stranieri hanno per il nostro Paese è immenso”.

Giornata nazionale dei locali storici: Torino e Piemonte protagonisti

GIORNATA NAZIONALE DEI LOCALI STORICI D’ITALIA: SABATO 1° OTTOBRE PIEMONTE PROTAGONISTA CON 18 EVENTI DEDICATI.

PORTE APERTE NEI LUOGHI CULT DELLA RISTORAZIONE E OSPITALITÀ MADE IN ITALY

Laboratori che hanno scritto l’eccellenza del gusto e piccoli gioielli della pasticceria, arredamenti che fermano il tempo e luoghi che hanno ospitato i protagonisti della storia del nostro Paese. Sono i Locali storici d’Italia, alberghi, ristoranti, pasticcerie, confetterie e caffè simbolo della ristorazione e dell’ospitalità made in Italy che, sabato 1° ottobre, apriranno le loro porte per svelare aneddoti, ricette e frequentazioni illustri a visitatori e curiosi. Organizzata dall’Associazione Locali storici d’Italia, la Giornata Nazionale è un evento diffuso in tutto il territorio italiano che, per l’edizione 2022, incorona Torino “capitale della memorabilità”, protagonista del calendario con ben 13 (su 90) iniziative in programma, a cui si affiancano i 5 eventi previsti nel resto della Regione.

Durante la giornata, nel capoluogo sarà infatti possibile scoprire i segreti di statisti e ministri del Risorgimento che frequentarono il Caffè Del Cambio, specchiarsi all’Albergo Ristorante San Giors come un commerciante del passato o sedere al Caffè Plattidove leggeva Luigi Einaudi. Non mancano le pillole per gli amanti della letteratura, che potranno rivivere le suggestioni de “Il Cimitero di Praga” di Umberto Eco tra le pareti del Caffè Al Bicerin, o fare un salto fuori provincia per esplorare una delle soste preferite di Fenoglio, il Bar pasticceria Converso di Bra (CN), o pranzare al Ristorante Corona di San Sebastiano Curone (AL) sulle tracce di D’Annunzio. E se, di nuovo a Torino, il Caffè pasticceria Baratti & Milano risuona al ricordo di Mascagni, l’Antico ristorante Porto di Savona annovera tra i clienti del jet-set Luis Sepulveda, Nanni Moretti e Raoul Bova. Tra i paladini del palato, la Pasticceria Pfatisch, che per l’occasione proporrà una degustazione delle sue creme spalmabili, l’inventore dei tramezzini, il Caffè Mulassano, il Caffè Elena con vermouth di Giuseppe Carpano, la Gelateria Pepino 1884 con i gelati Pinguino e la Confetteria pasticceria Stratta con i suoi gianduiotti. Deviazione in provincia, invece, per fare una sosta nel regno dei “nocciolini”, il Caffè pasticceria Bonfante di Chivasso, e a San Giorgio Canavese per assaggiare i “biscotti della Duchessa” della Pasticceria Roletti 1896. Spazio al gusto anche con le altre degustazioni in Regione, con le proposte dolcissime della Pasticceria Barberis di Valenza (AL), le paste di meliga e Monregalesi al rhum del Bar caffè pasticceria Grigolon(Mondovì – CN) e le bruschette gourmet del Caffè delle Rose Bistrot di Verbania (VB).

I 200 Locali storici d’Italia sono tutelati e valorizzati da oltre 45 anni dall’omonima Associazione, devono avere almeno 70 anni di storia e devono conservare ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), ma anche presentare cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri. La Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia è organizzata grazie al sostegno dalle aziende storiche e socie sostenitrici Birra Forst, Lavazza, Acqua Minerale San Benedetto e Select.

Il programma dell’evento (in continuo aggiornamento) con i dettagli sulle singole iniziative è pubblicato su www.localistorici.it; per le prenotazioni è necessario rivolgersi ai singoli locali aderenti.

Elenco dei locali aderenti alle iniziative in Piemonte, aggiornato al 22 settembre 2022:

Torino: Albergo Ristorante San Giors; Caffè Al Bicerin;Pasticceria Pfatisch; Pasticceria Stratta; Gelati Pepino 1884;Caffè Elena; Caffè Mulassano; Ristorante Del Cambio; Antico Ristorante Porto di Savona; Caffè Pasticceria Baratti & Milano; Caffè Platti; Caffè Pasticceria Bonfante (Chivasso); Pasticceria Roletti 1896 (San Giorgio Canavese).

Cuneo: Caffè Pasticceria Converso; Bar Pasticceria Grigolon(Mondovì).

Alessandria: Ristorante Corona (San Sebastiano Curone);Pasticceria Barberis (Valenza).

Verbano-Cusio-Ossola: Caffè delle Rose Bistrot (Verbania).

To Listen To, il festival di SMET, Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino

Dal 26 settembre al 3 ottobre 2022 la città di Torino vedrà, ascolterà e interagirà con To Listen To, il festival ideato e organizzato da SMET – Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino.

L’obiettivo del festival è uscire dai percorsi prestabiliti per ricongiungersi, come singoli e come comunità, a ciò che è inudito: l’ascolto diventa elemento indagatore della qualità, della ricerca e dell’alterità.

Attraverso la fruizione immersiva, possibile grazie alla disponibilità delle tecnologie elettroacustiche più avanzate, ci si troverà in esperienze d’ascolto inconsuete, lontane dal mainstream e dalle abitudini quotidiane.

Dalle sperimentazioni organologiche del canadese Jean François Laporte ai suoni visionari dell’affermato compositore Mauro Lanza, passando per il padre di ogni ricerca sperimentale John Cage per arrivare al sound capace di coinvolgere anche le generazioni più giovani di Davide “Boosta” Dileo.

In collaborazione con il Dipartimento Studi Umanistici – Università di Torino, Museo Nazionale del Cinema, RBL Radio Banda Larga – L’Imbarchino, Production Totem Contemporain MontrealTo Listen To sarà un festival diffuso che avrà vita in luoghi e spazi diversi della città di Torino.

Nuove fruizioni, nuovi modi, nuove esperienze comunitarie in una settimana densa di appuntamenti

Tutti i concerti, le lecture e i workshop sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. 

Per maggiori informazioni https://www.to-listen-to.it/