ilTorinese

Traffico di auto rubate. Nei guai carrozziere e commerciante

La Polizia di Stato ha proceduto a sottoporre tre persone agli arresti domiciliari e una quarta agli obblighi di firma.

Dopo un anno di indagini e con l’ausilio delle telecamere nascoste collocate dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino nei pressi di una carrozzeria di Piossasco (TO), si è riusciti a definire tutti i passaggi di un presunto traffico finalizzato al riciclaggio di auto rubate.

Le auto, secondo le ipotesi d’accusa, dopo essere state rubate e consegnate al carrozziere, venivano smontate per riparare vetture sinistrate che, nel frattempo, un commerciante d’auto della zona aveva acquistato a prezzi stracciati.

La vettura “ripulita”, sulla quale venivano apposte la targa e i dati identificativi della vettura sinistrata, risultava sempre il frutto di un accurato assemblaggio tra le due vetture.

Unitamente al carrozziere e al commerciante è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emesse dal GIP del Tribunale di Torino, anche colui che rubava le auto “procurandole” al carrozziere.

L’obbligo di firma è stato invece applicato ad un complice del carrozziere, un meccanico che, secondo le ipotesi di accusa, si adoperava per “smontare” alcune parti del veicolo per adattarle alla “nuova” autovettura.

In alcuni casi venivano danneggiate le auto per “simulare” falsi incidenti stradali e falsi danni alla carrozzeria come nel caso di un professionista, un c.d. “tirabolli” che veniva ripreso dalle telecamere mentre “martellava” la carrozzeria di una Panda simulando danni da grandine.

Fra le undici autovetture individuate vi è anche una costosa autovettura, una AUDI S1 rapinata a Cavaion Veronese (VR) nel marzo 2021 ad una persona che l’aveva posta in vendita e che, mentre la stava facendo provare ai potenziali acquirenti, veniva scaraventata giù dalla vettura. L’auto, portata nella carrozzeria di Piossasco, veniva quindi “ripulita” utilizzando numero di telaio e targa della classica vettura sinistrata. L’autovettura in questione veniva poi recuperata in Germania dagli inquirenti attraverso l’Interpol.

Environmental, Social e Governance (ESG). La Misurazione della Sostenibilità

Si è svolta presso l’Aula Magna del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazionedell’Esercito, la conferenza dal titolo ESG – La Misurazione dellaSostenibilità” in collaborazione con ESG European Institute e Studio legale Improda.

Alla presenza di personalità del mondo dell’impresa, della culturae di una rappresentanza di Ufficiali frequentatori, il  Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, nel suo indirizzo di saluto ha sottolineato come la misurazione della sostenibilità rappresenta un passaggio fondamentale per realizzare effettive ed efficaci azioni di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La giornalista Chiara Pacilli ha moderato l’evento nel corso del quale sono intervenuti il Presidente della Fondazione Città Italia e CEO Studio Legale Improda, Alberto Improda, il Manager Avio e Vice Presidente ESG European Institute, Letizia Macrì, l’ArtExpert e Direttore del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, Carolyn Christov-Bakargiev, il Presidente IREN e ESG European Institute, Luca Dal Fabbro, il Presidentedell’Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj, il Presidentedella Camera di Commercio di Torino e Vice PresidenteFederazione Mondiale delle Camere di Commercio, Dario Gallina, e il già direttore del Piano Strategico di Torino, Paolo Verri.

Nel corso della conferenza è stata messa in luce come la misurazione delle performance ESG sia fondamentale per sviluppare un’economia ed un’industria più sostenibile. Oggi per valutare un’impresa o un investimento non basta più guardare aisoli dati finanziari. Sempre più spesso le decisioni di investimentoe le valutazioni sui piani aziendali non si basano esclusivamentesu parametrifinanziari”, ma tengono conto anche dei fattori“extra-finanziariovvero dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance), che giocano un ruolo fondamentale neldeterminare la strategia di sostenibilità di un investimento nelmedio-lungo periodo

Dietro l’acronimo ESG ci sono tre termini molto chiari: Environmental, Social e Governance: si tratta di tre dimensionifondamentali per verificare, misurare, controllare e sostenerel’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di unaorganizzazione o di uno Stato. Il processo di definizione degliobiettivi e della misurazione dei fattori ESG è avviato ma ancorain grande evoluzione.      

L’intervento si colloca nell’ambito degliIncontri Culturali a Palazzo Arsenale“, progetto educativo rivolto principalmente agliUfficiali frequentatori, e rappresenta un tradizionale strumentoformativo della Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Come riabilitare i cani killer. Ecco il progetto

NASCE  #INZAMPE 
Il progetto nasce nel 2022 da un’idea della Dott.ssa Vassilia Sacco (volontaria Associazione Casa di Axel) e di Ivan Schmidt (Dog Trainer Professional). Queste due figure decidono di fondere le loro conoscenze e competenze per un obbiettivo comune, ossia quello di «rimettere in piedi», pardon, «in zampe», (da qui il nome del progetto) animali che in un qualche modo sono finiti in un vortice di sfortuna, animali che a causa dell’uomo, sono stati messi alla gogna o condannati dalla società.
Purtroppo, a causa di informazioni sempre più sensazionalistiche si è creato un retaggio di
disinformazione che a sua volta è autore di forti pregiudizi e psicosi nei confronti dei cani, in
particolare di alcune specifiche razze. Sempre a causa di ciò, questi cani vengono definiti
irrecuperabili, ingestibili e pericolosi per la società. Sopprimendo oppure isolando questi soggetti le persone credono di essere al sicuro, salvi e vendicati. Il «Killer» è di fatto un incompreso, probabilmente privato delle sue condizioni di benessere etologico e fisico arrivando ad agire per frustrazione, dolore, irritazione o disperazione.
Lo scopo del progetto (no-profit) è volto a:
• Riabilitare questi soggetti sia dal punto di vista clinico (molti veterinari rifiutano di visitare
questi animali per paura) in quanto una forte componente dell’aggressività potrebbe avere
origine fisiologica.
• Riabilitare questi soggetti dal punto di vista comportamentale.
• Riabilitare questi soggetti dal punto di vista mediatico e sociale per favorirne una sana
integrazione nella società.
L’obbiettivo e il sogno degli ideatori è quello di ridare un nome, una dignità, un riscatto nella società a questi animali meno fortunati. Una sorta di missione riabilitativa (senza scopo di lucro) di animali condannati all’isolamento o peggio ancora all’eutanasia, indirizzata a privati, enti o associazioni.
Le candidature possono essere inoltrate a progettoinzampe@gmail.com con la descrizione del caso specifico.
Chi sono i progettisti:
La Dott.ssa Vassilia Sacco è volontaria 2016 dell’Associazione La Casa di Axel e si occupa
principalmente delle adozioni in particolare di molossi e Terrier, dove si assicura che i medesimi animali vengano seguiti anche post adozioni da professionisti del settore. Attualmente in formazione propedeutica per l’operatività in K9 Mantrailing, in formazione continua nell’ambito della riabilitazione comportamentale con specializzazione nei cani disabili.
Ivan Schmidt, Dog Trainer Professional istruttore di fama internazionale, specializzato in K9
Mantrailing e nella rieducazione comportamentale di soggetti aggressivi, fobici e disabili con docenze accademiche in tutta Europa (Spagna, Francia, Italia, Svizzera).
“Ci sono animali che ci entrano sotto la pelle, nel sangue, nell’anima. Animali che in un qualche modo sono finiti in un vortice di sfortuna, animali che a causa di un errore umano sono stati condannati dalla società. A noi piace credere nel riscatto, nella rivincita nella seconda possibilità. Ci piace credere che anche per loro ci possa essere un posto piacevole con noi” (Vassilia & Ivan)
Ph: Nella foto i progettisti Ivan Schmidt e Vassilia Sacco con il cane meticcio “Ottone” che rappresenta il primo caso del progetto.

Riparte la serie A: Napoli-Torino e Juventus-Bologna

Riparte la serie A

Ottava giornata
Sabato 1 ottobre ore 15
Napoli-Torino

Domenica 2 ottobre ore 20.45
Juventus-Bologna

Riparte la serie A dopo le 2 vittorie dell’Italia che sono valse la qualificazione alle semifinali di Nations League.
Toro e Juve riprendono la corsa al campionato cercando di sfruttare al meglio l’ottava giornata affinché non si allontanino troppo dai rispettivi obiettivi:minimo quarto posto per i bianconeri,il settimo posto per i granata.
Tutto questo prima della pausa di quasi 2 mesi causa mondiale di calcio in Qatar.
Il Toro di Juric cercherà punti a Napoli contro la capoclassifica partenopea guidata, magistralmente,da Luciano Spalletti: sarà difficile ma non impossibile.I granata recuperano Miranchuk ma dovranno fare ancora a meno di Ricci e Pellegri.
I bianconeri di Max Allegri sono in piena crisi d’identità e di gioco.Sulla carta un compito agevole contro il Bologna per ottenere tre punti toccasana ma si sa non esistono gare facili.
Mancheranno i lungodegenti infortunati Pogba e Chiesa:tutti presenti gli altri componenti della rosa juventina.

Formazioni probabili

Napoli (4-3-3)
Meret

Di Lorenzo

Rrahmani

Kim

Mario Rui

Anguissa

Lobotka

Zielinski

Lozano

Simeone

Kvaratskhelia

TORINO
Milinkovic-Savic

Buongiorno

Schuurs

Rodriguez

Singo

Lukic

Linetty

Lazaro

Radonjic

Vlasic

Sanabria

Juventus (3-5-2)

Szczesny

Danilo

Bonucci

Bremer

Cuadrado

Rabiot

Paredes

Locatelli

Kostic

Vlahovic

Milik

BOLOGNA

Bologna (4-2-3-1):

Skorupski

De Silvestri

Lucumi

Posch

Lykogiannis

Medel

Schouten

Orsolini

Soriano

Barrow

Arnautovic

Enzo Grassano

Il congresso dei geometri

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Si tiene giovedì 29 e venerdì 30 settembre 2022 l’evento “Geometri. Professione e futuro”, organizzato dal Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, con Fondazione Geometri Torino.
Due giorni di incontri, proposte e dibattiti sulle sfide attuali e sull’evoluzione della professione del geometra, all’NH Hotel Santo Stefano, in via Porta Palatina n. 19 a Torino.
Il convegno è realizzato con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino e grazie al contributo di Galileo ing., Analist Group, Geoweb, Geo Network e Deal Service.
Proseguendo il grande lavoro svolto in questi anni dal Collegio, al primo giorno di lavori partecipano anche studenti delle scuole CAT (Costruzioni Ambiente Territorio) degli IIS “Erasmo da Rotterdam” di Nichelino e “Buniva” di Pinerolo. Una presenza massiccia e significativa, in considerazione dei temi trattati, che vertono anche su scuola e università.
“Abbiamo compiuto un grande sforzo organizzativo, sottolinea Luisa Roccia, presidente del Collegio. Nelle dieci sessioni dei due giorni affrontiamo insieme ad esperti tutti i temi fondamentali della nostra professione e della sua evoluzione, dalle tecnologie alle norme, dalla visione sul futuro alla pratica quotidiana, dall’informatizzazione alla sicurezza. Aspetti che in questi ultimi quattro anni, pur tra le difficoltà causate dal periodo pandemico, abbiamo sviluppato con impegno e azioni concrete”.
Le due giornate di lavoro consentono ai geometri partecipanti di acquisire crediti formativi. Il costo di partecipazione è di euro 15,00. Gratuito per gli under 35.

Iscrizioni attraverso il portale ISIFORMAZIONE: www.isiformazione.it
Al seguente link un’immagine di Luisa Roccia, presidente del Collegio dei Geometri di Torino e
Provincia: https://www.dropbox.com/s/d4gcq4ts98g0it4/luisa_roccia.jpg?dl=0 Il programma generale del convegno:
https://www.dropbox.com/s/otc8z66t5tonvtz/programma_generale.pdf?dl=0
Per maggiori informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Collegio:
011.537756 – dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13,30, lunedì e mercoledì anche dalle 14 alle 17, segreteria@collegiogeometri.to.it

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

AGGIORNAMENTO DELLA CAMPAGNA VACCINALE

Da venerdì 30 settembre sul portale www.IlPiemontetivaccina.it al via la preadesione alla 4^ dose per gli over 12, che potranno richiederla anche in farmacia e dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Da lunedì 3 ottobre invece in Piemonte si passerà alla chiamata diretta per gli over 60 che non hanno ancora preaderito, in modo da incentivare la copertura vaccinale della fascia di età maggiormente esposta al rischio di forme più gravi di contagio.

I 60-79enni quindi, una volta maturati i tempi per la 4^ dose, riceveranno in automatico l’sms di convocazione presso uno degli hub delle aziende sanitarie locali. In alternativa potranno sempre prenotare la 4^ dose in farmacia o presso il proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Sempre da lunedì 3 ottobre in Piemonte partirà la chiamata diretta degli immunodepressi per la 5^ dose.

QUARTE DOSI

Sono circa 430 mila (quasi 20 mila in farmacia) le quarte dosi somministrate ad oggi in Piemonte, regione che continua a confermarsi tra le più virtuose nella campagna vaccinale anti Covid.

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

Il Piemonte presenta un’incidenza di 290.4 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 19-25 settembre), a fronte del valore nazionale di 243.6.

Gli epidemiologi della Regione Piemonte rilevano che, a fronte del basso numero di ospedalizzazioni che continua a registrarsi, l’incremento del contagio nelle ultime due settimane sta sostanzialmente ripetendo l’andamento dello scorso anno: si tratta di un periodo sul quale influiscono il rientro dalle ferie, la ripresa dell’attività scolastica e l’arrivo della stagione autunnale.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 26 settembre si attesta al 4.2%(il valore nazionale è 5,4 %) e quella delle terapie intensive all’1% (il valore nazionale è 1,3%), mentre la positività dei tamponi è all’11,7%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 19 settembre nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron 5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune sue sottovarianti.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 19al 25 settembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.773.

Suddivisi per province: Alessandria 149, Asti 93, Biella 95, Cuneo 267, Novara 149, Vercelli 65, VCO 83, Torino città 279, Torino area metropolitana 557.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 12.410 (+3345).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 1040 (+166), Asti 653 (+154), Biella 665 (+185), Cuneo 1.867 (+527), Novara 1041 (+358), Vercelli 453 (+85), VCO 584 (+154), Torino città 1.956 (+574), Torino area metropolitana 3.901 (+1091).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 19 al 25 settembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 290.4 in aumento (+36,9%) rispetto ai 212.1 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 143.2 (+33,8%).

Nella fascia 25-44 anni è 299.7 (+43,5%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 321.5 (+ 38,5%).

Nella fascia 60-69 anni è 315.6 (+21,8%).

Tra i 70-79 anni è 314.6 (+21,2%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 224 (+ 17%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 19 al 25 settembre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in aumento in tutte le fasce.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 190.5 (+12,7%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 216.2 (+37,1%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 340.7 (+84,1%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 379.2 (+93%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 236.3 (+100,4%).

“Non chiamarmi più ‘capo’!”

Diario minimo urbano…vedere e ascoltare per credere

Gianni Milani

Genio è decisamente peggiorato. Tantissimo. Non mi devi più chiamare “capo”! Gliel’ho detto mille volte…ma non lo capisce. Niente da fare! E’un continuo, ogni volta che gli passo davanti: “Ciao, capo! Tutto bene, capo? Hai bisogno, capo?” Ebbasta. Mi ha proprio rotto i coglioni! Adesso non passo più di lì, se no mi incazzo sul serio. E non perché è nero. Ci mancherebbe! Proprio io! E’ che non mi va di essere chiamato “capo”. E allora capiscilo una volta per tutte! Dagli un taglio! Dimmi “ciao Genio” o “ciao” … e basta! Genio è furioso. Urla al vento e ai passanti- che non vede neppure- il suo odierno problema. Che oggi è personificato in quel giovane e gentile ragazzo di colore sempre posizionato all’ingresso del supermercato frequentatissimo del corso. E che per qualche spicciolo è sempre pronto ad aiutare e a dare una mano a quanti – vecchiette e vecchietti soprattutto – escono a spesa fatta con sporte, borsoni e carrelli pieni. Non so il suo nome. E’alto e magrissimo. E gentile, dicevo. Parla a monosillabi l’italiano. Solo qualche parola. Poche. Parole che ha sentito da altri. Magari sul barcone affollato su cui è miseramente (ma almeno lui ce l’ha fatta) riuscito ad approdare in Italia, lasciandosi dietro il suo mondo, il suo “tutto”, per poi arrivare qui a Torino. Non so per quali vie traverse. Non so nulla di lui. Come e dove vive? Dove dorme? So solo che saluta tutti con un Ciao, capo, tutto bene? Ciao, mamma! O (a me, per esempio) Ciao, papà.. e la nonna (mia suocera)? Non fa male e non dà fastidio a nessuno. Anzi, si presta a dare una mano, per un caffè e una brioche, alle persone più anziane che vede in difficoltà. Come il suo amico, qualche isolato dopo, che, ramazza in mano, pulisce il marciapiedi dove un cartone a terra, con qualche riga scritta, invita a lasciare in un raccoglitore di plastica (difficilmente colmo a fine mattinata) qualche spicciolo, magari il resto del giornale acquistato all’edicola di fronte. Genio non ce l’ha con loro. Ci mancherebbe. Genio (ve ne avevo già parlato, qualche mese fa) non vuole semplicemente essere chiamato “capo”. E lo urla ai due venti. Un pensiero e una rabbia che sbottano in un gridare “fuori senso” e mal contenuto. Un’incazzatura fermentata nel silenzio di casa, forse per giorni, e che oggi è diventa cascata di sfogo al mondo intero. I passanti lo osservano. Sempre più curvo, passi sempre più lenti, dietro – malamente trascinato a mano – il carrello della spesa. La sua “mala solitudine” (ricordate?) lo sta impietosamente divorando. E’ un pugnale ben puntuto che gli trafigge il corpo l’anima e il cuore. I capelli sempre più lunghi bianco-giallognoli (ormai definitivamente dimentichi dell’esistere di quel benefico efficace liquido chiamato shampoo), i pantaloni sempre più larghi, magro magro, la mascherina debitamente portata a coprire il mento (!), da cui fatica a nascondersi perfino la lunga incolta (da chissà quanto?) barba bianca che fa capolino da ogni angolo del volto. “Che succede, Genio?” provo a fermarlo dal suo imprecare e dagli sguardi curiosi, alcuni (a firma di imbecilli) perfino divertiti e ridanciani. Ci conosciamo da trent’anni io e Genio. Un passato per entrambi da insegnanti. Poi altre strade per lui. La morte, qualche anno fa, della dolcissima moglie. I figli giustamente fuori gioco (del tutto o quasi) con le loro vite. Genio è solo. E qualche volta lo grida, a modo suo, al mondo, precipitando lungo un burrone da cui niente e nessuno (e, credo, nemmeno lui) può ormai salvarlo. “Eh, che succede?”, mi risponde. Succede che sono stufo d’essere preso per il culo, sentendomi chiamare tutti i giorni “capo” da quel ragazzotto, che poi mi fa anche pena, davanti al supermercato. Adesso per andare al bar non ci passo più. Mi faccio tutto il mercato. E’ meglio. Per un attimo pare calmarsi. Provo a fargli cambiare discorso. Macché. A me, proprio a me ‘capo’. Proprio a me che non ho mai sopportato quelli che sono o si sentono ‘capi’ facendolo pesare ai sottomessi (per loro) con le parole e con la violenza. Lo spirito sessantottino non s’è spento del tutto in Genio. E poi ‘capo’, non so perché ma mi ricorda troppo il ‘kapò” dei lager nazisti. E con l’aria che tira oggi nel mondo! E da noi! Ahi, non addentriamoci in politica. Cambio le carte. Ma senti un po’, Genio, hai fatto un po’ di ferie quest’estate? Non l’avessi mai detto! Mi sembra ancor più imbufalito. Ferie? Ma io le ferie non mi ricordo neanche più cosa sono! Ah sì, le ultime le ho fatte una decina d’anni fa, mi pare al mare, prima che se ne andasse la mia povera Caterina. Le parole inciampano nella memoria. Per un attimo. E poi Sai cosa mi viene in mente quando sento parlare di ferie? Mi vengono in mente la ‘Feriae Augusti’, quando studiavamo latino al liceo e anche alle medie ai nostri tempi. Ricordi? E ti so ancora perfino dire quando Ottaviano Augusto le istituì. Ci pensa una frazione di secondo. Era il 18 a. C. per ricordare ai Romani la presa di Alessandria e la triste fine di quei due là, lui soprattutto mica tanto furbo, Marco Antonio e l’irresistibile Cleopatra. Genio si è calmato. Genio, ancora oggi e nonostante tutto, uomo di grandi letture. La sua salvezza. Fa un gesto con la mano destra al cielo. Con l’altra trascina sbilenco il carrello della spesa, ingiallito e grigiastro come lui. Non mi saluta neanche. S’avvia (sul marciapiede opposto al supermercato) borbottando …18 a. C.? Boh…A casa devo andare a controllare. Alla prossima, Genio!

Gianni Milani

Al via il progetto europeo GigaGreen, guidato dal Politecnico di Torino

Per realizzare la futura gigafactory sostenibile

 

Il progetto è finanziato con quasi 4,7 milioni di euro dall’Unione Europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe, finalizzato allo sviluppo di processi di produzione di celle sostenibili e sicure per le batterie agli ioni di litio.

 

L’iniziativa è sostenuta da un consorzio multidisciplinare di 16 partner che comprende centri di ricerca, università, società di consulenza, fornitori di materiali e produttori di celle di 8 paesi europei

 

Prende il via GIGAGREEN, un progetto guidato dal Politecnico di Torino e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe con l’obiettivo di sviluppare processi di produzione di celle per batterie sostenibili e sicure, facendo così dell’Europa un leader globale della produzione di batterie agli ioni di litio.

Per 48 mesi GIGAGREEN, formato da altri 16 partner provenienti da 8 diversi paesi europei – oltre al Politecnico anche Sustainable Innovations, ABEE, Solvionic, Leclanche, Nanomakers, Università di Parma, Università Politecnica di Valencia, Sintef, Inegi Porto, Cic Energigune, Arlanxeo, Alphanov, Manz Italy, CETIM e Johnson Matthey – lavorerà per realizzare la gigafactory sostenibile del futuro, posizionando l’Europa all’avanguardia del mercato globale nella catena del valore delle batterie agli ioni di litio, fondamentali per la prossima generazione di veicoli elettrici.

Il gruppo di Elettrochimica del Politecnico di Torino coordina il progetto e sfrutterà la sua linea pilota per realizzare alcuni piccoli prototipi oltre alla caratterizzazione e testing

Il Politecnico di Torino è la prima università italiana ad avere una piccola linea pilota utile allo sviluppo delle linee di produzione di celle a ioni di litio che sono utilizzate nelle gigafactory europee. Inoltre, tale linea supporterà anche la formazione di nuove figure professionali cosi richieste a livello europeo: infatti secondo le ultime stime

saranno necessari 800.000 nuovi lavoratori nel settore.

Per rispondere a questa necessità di formazione, il Politecnico di Torino ha ideato un percorso ad hoc sull’energy storage con corsi specifici di formazione. Progetti come GIGAGREEN daranno l’opportunità a molti studenti e studentesse di arrivare preparati/e all’appuntamento con la transizione elettrica dei prossimi anni.

Il progetto propone un piano di ricerca strutturato per sviluppare e scalare nuovi processi di produzione di elettrodi e componenti di celle che seguono un approccio Design to Manufacture (DtM) basato sui dati per raggiungere gli obiettivi prefissati di ottimizzazione della flessibilità delle fabbriche, scalabilità dei processi e sostenibilità complessiva delle linee di produzione.

In questo senso, il progetto si occuperà della ricerca di processi di produzione degli elettrodi che garantiscano le massime prestazioni, velocità di produzione, sicurezza ed efficienza dei costi con il minimo impatto ambientale e consumo energetico nella progettazione della cella, facilitando anche il riutilizzo e il disassemblaggio. L’approccio DtM, supportato da soluzioni digitali come i Digital Twins, consentirà lo sviluppo di concetti facilmente scalabili e automatizzati che risolvono le esigenze della prossima generazione di gigafactory di celle europee.

In sintesi, GIGAGREEN rappresenterà un punto di svolta per l’industria manifatturiera delle celle dell’UE, poiché si ritiene che i suoi risultati contribuiscano a una transizione graduale tra gli attuali metodi di lavorazione – ottimizzati da approcci per tentativi e non pronti per una produzione di massa flessibile – e la fabbrica di celle agli ioni di litio del futuro, basata su tecnologie più ecologiche, più economiche, più sicure, migliori, più pulite, digitalizzate e flessibili.

Grazie ai progressi apportati da GIGAGREEN, l’industria dell’UE sarà in grado di utilizzare rapidamente i risultati relativi alla lavorazione ad acqua dopo il 2026, in modo da migliorare immediatamente le prestazioni e la competitività dell’industria grazie a materiali progettati e migliorati per funzionare e per essere lavorati in tali condizioni, e aprire la strada verso le tecniche di lavorazione degli elettrodi a secco come prossima rivoluzione tecnologica nella produzione degli ioni di litio.

Attualmente, la capacità produttiva globale di celle è di 60 GWh, principalmente nei paesi asiatici come Cina, Giappone e Corea. Con l’incremento della domanda di mercato di batterie per veicoli elettrici, che si prevede aumenterà significativamente nel tempo fino a 247 GWh nel 2054. Per questo motivo la capacità di produzione di celle deve tenere il passo e si stima che l’Europa potrebbe acquisire 250 miliardi di euro all’anno entro il 2025 se sviluppasse rapidamente ed efficacemente un’industria di produzione di celle di successo da zero. L’aumento della capacità di innovazione della catena di valore delle batterie a celle dell’UE, grazie all’adozione di elettrodi a base d’acqua e a secco, può posizionare le gigafactory europee all’avanguardia del mercato globale, grazie al valore aggiunto apportato dai principi della DtM, attirando così nuovi investimenti e generando posti di lavoro.

GIGAGREEN è uno dei tanti progetti del partenariato BATT4EU che lavorano per la creazione di un panorama di ricerca e sviluppo UE, in grado di generare sinergie efficaci tra gli attori del mercato delle batterie e di contribuire al trasferimento della produzione di celle dall’Asia all’Europa. Uno dei vantaggi iniziali dei Paesi dell’UE è la loro vicinanza agli impianti di assemblaggio dei veicoli e la solida catena di fornitura automobilistica costruita negli ultimi 20 anni.

Le innovazioni apportate dal progetto avranno un impatto diretto sul miglioramento degli ecosistemi di innovazione nei paesi dell’UE, riducendo al contempo i costi di produzione e migliorando di conseguenza il posizionamento di questi paesi nella competizione per la collocazione di nuovi impianti di produzione di celle avanzate.

“GIGAGREEN ci darà certamente la possibilità di sviluppare nuove competenze – spiega la professoressa Silvia Bodoardo, coordinatrice del progetto – uniche nel contesto nazionale, nella produzione di celle, di formare giovani leve pronte a lavorare nelle nascenti gigafactories che speriamo presto insediate nel nostro territorio.

 

Riconosciuto grazie ai tatuaggi e arrestato il ladro seriale dei negozi

La Squadra mobile ha individuato e arrestato un 30enne responsabile di 7 furti con effrazione a Novara. Il ladro  agiva di notte e colpiva attività commerciali, ristoranti, parrucchieri ma non solo. Ha cercato  di rubare nella sede dell’Asl e dell’università. L’uomo è stato ripreso dalle telecamere ed è stato arrestato  anche grazie ai tatuaggi.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Merlo: Torino e Piemonte, ora si riparte dal Centro

“Il risultato importante e significativo ottenuto da Azione-Italia Viva a Torino e provincia e nell’intero Piemonte conferma che esiste un grande spazio politico al ‘Centro’.

E in vista dei prossimi appuntamenti elettorali – comunali e soprattutto regionale – è del tutto ovvio che
occorrerà fare i conti con questo soggetto politico che proprio nel Piemonte ha avuto un risultato
politico ed elettorale di tutto rilievo.Un consenso frutto di un messaggio politico preciso accompagnato da un forte radicamento
territoriale. Si tratta, adesso, di irrobustire ed affinare ulteriormente questo progetto politico e far
sì che diventi un punto di riferimento insostituibile per chi vuol competere realmente alle prossime
elezioni locali. È del tutto ovvio, nonchè scontato, che chi pensa di costruire un progetto politico
democratico e riformista in Piemonte e che non sia condizionato dal populismo dei 5 stelle e da
ogni approccio massimalista ed estremista, dovrà avviare un dialogo con il nuovo partito di
‘Centro’ guidato a livello nazionale da Matteo Renzi e Carlo Calenda”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, esponente Italia Viva.