ilTorinese

Artissima, la fiera che stimola gli spettatori alla comprensione dell’arte contemporanea

IL COMMENTO

Si è conclusa domenica 6 novembre scorso la 29esima edizione di Artissima, la famosa fiera d’arte contemporanea del capoluogo piemontese. Una tra le principali fiere di arte in Italia e l’unica rassegna italiana esclusivamente dedicata all’arte contemporanea che può vantare la presenza di gallerie d’arte provenienti da tutto il mondo.

Una delle principali novità di quest’anno è stata la direzione per il primo anno da parte di Luigi Fassi, nominato direttore della fiera lo scorso febbraio con un incarico triennale. In aggiunta all’esposizione fieristica (Main Section, Monologue/Dialogue, New Entries, Art Spaces & Editions), Artissima si è strutturata in tre sezioni curate dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate agli artisti emergenti (Present Future), alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea (Back to the Future) e al disegno (Disegni). Da quest’anno le tre sezioni curate sono tornate ad essere presentate nel padiglione fieristico con stand monografici e su piattaforma digitale con un approfondimento specifico. Sin dalla sua fondazione, nel 1994, Artissima si è sempre caratterizzata per unire la presenza nel mercato internazionale a una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca.

Andando ad Artissima, infatti, si va alla scoperta di ricercatori, gente che sperimenta.
In un’epoca in cui esiste la macchina fotografica, la rappresentazione della realtà è già assolta dalla fotografia stessa. Per questo motivo l’arte contemporanea è un’arte concettuale e non figurativa.
L’arte contemporanea è fondamentalmente concettuale e per comprenderla non si può prescindere dalla conoscenza dell’artista, da che cosa abbia voluto rappresentare, dal messaggio che ha voluto inviare, dalle sue emozioni ed il suo stato d’animo in quel momento.Il verso di Dante “Amor, ch’a nullo amato, amor perdona” è il verso più conosciuto ma di cui nessuno sa il suo esatto significato: per apprezzarne la bellezza bisogna innanzitutto conoscerne il significato.
Così come una tela di Pollock, un quadro di Kandinsky. Come sempre l’arte è relativa, non assoluta.

Come diceva Picasso l’artista con la A maiuscola è un contemporaneo così contemporaneo che i suoi contemporanei lo considerano un anticipatore. L’arte contemporanea però non può non piacere, al massimo non la si comprende, non la si capisce perchè è sperimentazione, ricerca pura. Perchè non può non piacere qualcosa che non si è capito.L’arte è relativa perchè tutti i movimenti artistici sono ricerca, per questo le varie correnti finiscono sempre con il suffisso -ismo. Ll’impressionista è colui che rappresenta lo stesso soggetto in momenti diversi e in lui ogni momento suscita emozioni, sensazioni e stati d’animo diversi.
Dopo tutto l’arte può essere definita come la capacità di un artista nel rappresentare un’epoca attraverso i mezzi espressivi dell’epoca e quelli della nostra epoca adesso sono: neon, installazioni, materiali metallici, cemento, vetro, video, il 3D. Arrivederci alla prossima edizione!

Emanuele Farina Sansone

Foto L. Barozzino

Donny Hathaway pioniere della musica “soul”

MUIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE

Sento voci, vedo persone

Sento voci di molte persone

Sento voci, vedo persone

Sento voci di molte persone

Dire che tutto è tutto”

Considerato dalla rivista Rolling Stones uno dei pionieri della musica “soul”, inserito nella lista della medesima rivista alla posizione 49 tra i 100 cantanti più grandi di sempre, con il tempo non ha mai smesso di influenzare artisti provenienti dalla realtà afroamericana anche contemporanea e non solo, i quali lo hanno citato tra le loro fonti d’ispirazione; tra questi troviamo: Stevie Wonder, Alicia Keys, Beyoncé, R. Kelly, Chris Brown, John Legend, Amy Winehouse, George Benson, Justin Timberlake, Christina Aguilera, Anthony Hamilton e tanti altri.

Sto parlando di Donny Hathaway, Nato a Chicago, figlio di Drusella Huntley e nipote di Martha Pitts, cantante di gospel, Hathaway comincia a cantare nel coro gospel della chiesa con la nonna fin dall’età di tre anni. Si è diplomato alla Vashon High School nel 1963. Ha avuto la possibilità di studiare musica grazie ad una borsa di studio presso la Howard University di Washington, dove conosce Roberta Flack, con la quale instaura un forte sodalizio umano ed artistico durato fino alla sua morte. Abbandona la Howard University nel 1967, subito dopo aver ricevuto offerte di lavoro nel mondo della musica.

Lavora a Chicago, inizialmente come produttore ed autore presso la Twinight Records, dove ha la possibilità di collaborare con artisti come Aretha Franklin, Jerry Butler, Curtis Mayfield, The Staples Singers, Carla Thomas, ma il suo debutto discografico avviene nel 1969, anno in cui firma un contratto con la Atco Records, della quale esponente di spicco e produttore è King Curtis, e pubblica il suo primo singolo The Ghetto, Pt. 1 contenuto nel LP Everything Is Everything, acclamato dalla critica.

Ma voglio raccontarvi una cosa. L’indirizzo è prestigioso: 160 Central Park South, Manhattan.

L’edificio è bellissimo – 44 piani e ben 509 camere in stile Art Dèco. E’ li dal 1931 con un’insegna rossa alta sei piani sul tetto, visibile in tutta la città.

Il presentatore del Saturday Night Live ne parlava spesso: ”le nostre star dormono tutte li, alla Essex House” diceva.

Un’icona di New York dunque. Ma anche un edificio maledetto. Nasconde molti misteri e conta molte morti. La prima è Sarah Berlinger, madre della più grande star degli anni quaranta e cinquanta milton Berle, l’uomo che per l’America è Mr Television.

La donna abitava in un appartamento della Essex House e venne ritrovata morta all’età di 77 anni una mattina del 1954.

Anche la star del cinema muto Mary Boland è morta in una camera della Essex House nel 1965 come il grande compositore Igor Stravinskij che ha vissuto qui dal 1969 al 1971, anno della sua morte.

Ma questi non sono misteri ma quello di Donny si.

Il 13 gennaio 1979, New York si sveglia con questa notizia:”il corpo senza vita del cantante Donny Hathaway nato 33 anni fa è stato ritrovato dal portiere dell’Essex House, sul marciapiede di fronte all’hotel. Un volo di quindici piani.

Le indagini della polizia svelano una verità terribile: la porta della stanza è chiusa dall’interno e non ci sono segni di scaso. Il vetro della finestra è stato rimosso ed appoggiato sul letto. Donny si è suicidato. La prima a non crederci è la sua migliore amica Roberta Flake (killing me softly) che però ammette di averlo visto, negli ultimi tempi, come alienato, depresso…come se la sua anima si stesse spezzando.

Da alcuni anni gli è stata diagnosticata una schizofrenia paranoide per la quale prende molti farmaci.

Ricorda che qualche settimana prima, durante la registrazione dell’ultimo album, fermò tutti e disse che degli uomini bianchi stavano entrando nella sua testa per rubare la sua musica.

La Essex continua ad essere un luogo misterioso, il 19 settembre 2009 una donna d’affari di Dubai, Andree Bejani, viene ritrovata nella sua camera con la gola tagliata.

La polizia arresta il manager dEll’hotel, Derrick Praileu.

La morte è un mantello calato all’improvviso, capace di convertire in buio la delicata docilità della luce sopra le cose; Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.”

Aspetto di sapere come è stato questo ascolto!

Chiara De Carlo

 

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

La Makeup artist Tarannom truccherà al casting shooting di Torino le finaliste di miss Paradisia

Il 20 a Torino e il 27 a Saint Vincent si terranno due giornate di presentazione, casting e shooting per le ragazze che vorranno entrare nel tour 2023 legato a miss Paradisia. Il contest ideato dal patron Beppe Berlier ha molte novità da preannunciare per l’edizione del nuovo anno in primis la collaborazione come agente con il più prestigioso concorso al mondo, miss Grand international.


In queste 2 occasioni verrà presentato il piano di miss Paradisia 2023 e i suoi collegamenti importanti per la moda e miss Grand international Italy di cui il patron è anche agente. Saranno tante le novità che le ragazze scopriranno in anteprima compreso lo shooting che sarà loro offerto in esclusiva . Le finaliste testimonial 2022 sotto citate invece saranno truccate dalla bravissima Makeup artist Tarannom e pettinate dalla giovane ex finalista Martina musso. Erica Vacchiero miss Paradisia, Giorgia Giacobbe miss sorriso charme, alessia Notario miss web, Chiara d’aloia miss cinema Paradisia, Giulia Vezzoso miss eleganza Paradisia ed Elisa Scala miss Edelweiss scatteranno invece per la campagna pubblicitaria delle tappe del nuovo anno. È possibile partecipare o saperne di più scrivendo al 3274744451 numero ufficiale di Paradisia Event.

Primark inaugura il nuovo store a Le Gru

È stato inaugurato oggi il nuovo punto vendita Primark presso il centro commerciale Le Gru, che ha creato oltre 150 nuovi posti di lavoro a livello locale

• Questo punto vendita rappresenta il primo in assoluto nell’area nord-occidentale e il 12° negozio Primark in Italia

Grugliasco (TO), 8 novembre 2022 – Primark, il rivenditore di moda internazionale, ha
inaugurato oggi il suo nuovo store nella città di Torino, il primo punto vendita in
Piemonte. Il negozio è situtato all’interno del centro commerciale Le Gru nel Comune di
Grugliasco, in provincia di Torino, e rappresenta il 12° punto vendita di Primark in Italia.
Questa apertura creerà oltre 150 nuovi posti di lavoro a livello locale.


Con una superficie commerciale di circa 4.600 metri quadrati su un piano, il nuovo negozio di
Torino offrirà l’esperienza in-store per cui Primark è da sempre famosa. I clienti di Primark Le
Gru potranno così acquistare le ultime tendenze e i capi basic delle collezioni abbigliamento
uomo, donna, bambino, beauty, lifestyle e casa – compresi i prodotti a marchio ‘Primark Cares’
in continua crescita. I clienti troveranno anche un’ampia scelta di prodotti a tema natalizio.
Dall’abbigliamento per le serate con gli amici ai maglioni festivi da abbinare con i propri cari,
passando per i ‘FamJams’ per tutta la famiglia, alle decorazioni natalizie e agli articoli beauty
must-have come il ‘Glow Gift Set’ e le palette di ombretti. I clienti di Le Gru troveranno
sicuramente l’acquisto natalizio perfetto, qualunque sia il loro budget.

L’offerta impareggiabile di Primark, in termini di trend moda e must-have, ha conquistato il
cuore dei clienti italiani sin dal primo negozio che il retailer ha aperto ad Arese, in provincia di
Milano, nel 2016. Questo nuovo punto vendita rappresenta un ulteriore passo in avanti nella
strategia di espansione di Primark nel Bel Paese. Dall’inizio di quest’anno Primark ha, infatti,
inaugurato 4 nuovi store in Italia, tra cui il flagship store e headquarter per l’Italia a Milano in
Via Torino, gli store di Chieti e Bologna durante il periodo estivo, arrivando così fino ad oggi
con l’apertura di Primark Le Gru a Torino. Primark aprirà un nuovo negozio in Italia entro la
fine dell’anno nel centro commerciale ‘Campania’ di Caserta, mentre sono previste due nuove
aperture nelle città di Bari e Venezia nel 2023 – rispettivamente nei centri commerciali
‘Casamassima’ e ‘Nave De Vero’.

All’inizio di questa settimana, Primark ha ospitato un esclusivo evento dedicato agli amici e ai
familiari dei dipendenti, che sono stati invitati a festeggiare tutti insieme l’apertura del negozio
visitandolo in anteprima e scoprendo l’entusiasmante offerta di prodotti disponibile.
Luca Ciuffreda, Head of Sales Italy di Primark, ha dichiarato: “Primark Le Gru rappresenta
un’ulteriore pietra miliare nella strategia di espansione di Primark in Italia, in quanto porta a 12
il totale dei nostri store nel Paese. Siamo felici di inaugurare il nostro nuovo negozio prima
dell’alta stagione festiva, offrendo così ai clienti l’opportunità di acquistare la nostra fantastica
offerta prima di Natale. Che si tratti di prodotti basic per la famiglia o dell’abbigliamento da
party, sappiamo che i nostri clienti adoreranno la nostra offerta. I nostri colleghi hanno, infatti,
lavorato duramente per offrire ai nostri nuovi clienti un’esperienza in-store straordinaria e non
vediamo l’ora di accoglierli nelle prossime settimane”.

“Siamo orgogliosi che Primark abbia scelto Grugliasco e Le Gru per aprire un nuovo punto
vendita in un momento così difficile”, ha affermato il Sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito.

“Sono sicuro che questo sia un buon investimento e che tale presenza sia importante per tutta
la nostra economia diventando motore di occupazione sul nostro territorio e variegando, così,
l’offerta commerciale della città. Sui 150 assunti circa 30 sono grugliaschesi e per noi è fonte
di grande gioia. Quello che oggi fa Primark è un atto di fiducia per la nostra città. Li ringraziamo
anche perché Grugliasco si conferma città attrattiva per aziende, multinazionali e grandi
marchi sviluppando tutto il suo potenziale e manifestando la sua piena attrattività economica,
fatta di commercio storico e di presenze nuove, che producono nuova linfa”.

Luis Pires, Head of Country di Klépierre Italia, ha dichiarato: “Il taglio del nastro di Primark
a Le Gru rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di crescita e ammodernamento del nostro
intero portfolio italiano. Da un lato, infatti, consolida il ruolo di leadership del Centro
Commerciale Le Gru situato alle porte di Torino, in un bacino di utenza che abbraccia l’intero
territorio regionale e oltre; dall’altro, dà continuità al piano strategico di sviluppo degli asset di
Klépierre. L’obiettivo, in una logica di costante innovazione e potenziamento, è quello di
intercettare sul mercato le eccellenze in tutti i settori merceologici e di consolidare dunque la
leadership del portfolio di Klépierre in Italia”.

Green Pea, alla scoperta del primo centro commerciale dedicato ai temi della Sostenibilità

“Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita”.

Per godere di questo momento di “lucidità” nel bel mezzo della città, potete andare alla scoperta di Green Pea- il primo primo centro commerciale dedicato ai temi della Sostenibilità situato nel quartiere Lingotto di Torino. L’ edificio è unico nel suo genere per forme e architettura e i servizi spaziano dal benessere, al desing offrendo ai consumatori un’esperienza wellness a 360° gradi.

Il progetto è opera di Oscar Farinetti, il creatore di Eataly, conosciuto in tutto il mondo per la tutela e la valorizzazione dei prodotti gastronomici Made in Italy. Questa volta la sua sfida era quella di creare un luogo in cui la tutela dell’ambiente incontrasse l’architettura e potesse rispondere in modo innovativo alle esigenze dei consumatori. Quello che ne è venuto fuori è un grande centro commerciale, totalmente eco- friendly, snodato su 5 piani che spaziano dal food and beverage, all’abbigliamento per finire con una terrazza dedicata all’ Optium completa di SPA. I primi 4 piani sono dedicati al neg-otium ovvero al lavoro: life-style, architettura e arredamento, abbigliamento sostenibile e beauty con annessa libreria.

Il terzo piano ospita il bistrot “100Vini&Affini” e il ristorante stellato “Casa Vicina”. L’ultimo piano è dedicato, invece, all’ Otium, un momento di pace che aiuti l’uomo allo sviluppo di nuove idee. Per rispondere a questa esigenza, la grande terrazza dell’ultimo piano, ospita una SPA, due piscine idromassaggio, una sauna, un bagno turco e la prima piscina a sbalzo su Torino. Tutto qui è creato in armonia con la natura con l’obiettivo di rispettare il pianeta. Se Eataly era nato per la tutela dei prodotti che mettiamo sulla tavola, questo posto ha l’intento di completare il percorso, garantendo servizi che soddisfino i consumatori in tutti gli aspetti della vita.

 

Il focus di Green Pea è il Rispetto dell’ambiente. Per questo l’edificio è interamente costruito con legno, acciaio e vetro. Anche la vernice Airlite è studiata in modo da eliminare l’80% dell’inquinamento e il 90% dei virus. All’esterno vi sono dei grossi smartflowers di Enel X che alimentano l’energia dell’edificio seguendo l’andamento della luce solare. Allo stesso modo funzionano le pensiline fotovoltaiche e le sfere eoliche esterne, entrambe in grado di creare energia in modo naturale. Non è solo quello che si vede ad essere studiato in modo eco- friendly, ma anche quello che sta nelle fondamenta di questo posto.

Sotto il centro commerciale c’è una serra idrica di capienza pari a 110 litri di acqua che recupera l’acqua piovana e viene riutilizzata per bagnare piante e fiori presenti nell’edificio e per dare acqua agli scarichi. E’ presente anche un sistema geotermico in grado di risparmiare all’ambiente ben 300 kg di Co2..
Il piano zero ospita tutti i servizi connessi ai beni essenziali: una lavanderia totalmente sostenibile che riduce la dispersione dell’acqua, Iren per la luce e il gas, TIM con tante offerte legate alla comunicazione sostenibile, fino ad arrivare alla mobilità con Stellantis &You Torino che,oltre alle auto elettriche e ibride, ha a disposizione scooter e monopattini. Il primo piano, invece, è dedicato all’architettura con tante soluzioni eco-solidali e materiali Made in Italy. Il secondo piano è totalmente incentrato sull’abbigliamento, con un interessante sezione iniziale focalizzata sui materiali. Solo per citarne alcuni è presente un campione di cotone biologico, uno di nylon rigenerato, un campione di lana vergine tinta in modo naturale (mediante l’utilizzo delle erbe), la lana grezza merino certificata a livello internazionale. Tra i materiali più insoliti, tramite un Partner Green Pea, c’è anche un pezzo di copertone di bicicletta riutilizzato per creare portachiavi e borse. Oltre all’abbigliamento, il piano offre una sezione di beauty con un ampliamento dei marchi presenti. La scelta dei brand si basa su due criteri differenti: alcuni vengono selezionati per i metodi di distribuzione, altri le tecniche di lavorazione totalmente sostenibili. Per quanto riguarda i primi sono aziende che riducono lo spreco derivante dall’eccessiva produzione dei capi, creando solo il pezzo richiesto ed evitando gli accumuli in magazzino.

 

I secondi, invece, utilizzano delle tecniche eco-solidali come il riciclo, le tinture o l’utilizzo del materiale sostenibile. Tra i capi in esposizione vi sono quelli di un’azienda che basa la produzione sul riciclo della plastica che viene pescata dai mari trattandola fino a diventare un tessuto. Vi è, poi, un marchio che produce solo in un certo giorno alla settimana e solo sulla base della richiesta del consumatore.
Il terzo piano ospita “100ViniAffini” e “Casa Vicina” e una zona dedicata alla libreria con un focus ambientale.Chiude il percorso il bellissimo terrazzo Otium Rooftop che, oltre ad un’esperienza di relax, regala una vista unica in modo da diventare un’oasi di pace e tranquillità nel bel mezzo della città. Così, Green Pea diventa un luogo unico nel suo genere, non solo per l’architettura ma anche per i servizi offerti, facendosi strada come il primo centro commerciale sostenibile e futuristico.

 

 Valeria Rombolà
Foto: Antonio Roseti

 

Rilancio Toro!

14esima giornata serie A
Mercoledì 9 novembre
Ore 20.45
Torino-Sampdoria

Il Torino deve rimettersi in carreggiata e scendere dall’altalena delle prestazioni ora positive e poi, immediatamente dopo,negative.Ci vuole continuità di risultati ed anche di gioco unità ad una maggior personalità. Dopo la sconfitta a Bologna, i granata ospiteranno,nel turno infrasettimanale di campionato,la Sampdoria,squadra penultima in classifica ma desiderosa di far punti:guai sottovalutarla.Per i granata i 3 punti sono, comunque,un obbligo.Il tecnico del Toro Juric ha diversi dubbi di formazione e ci sarà qualche avvicendamento tra i calciatori.
Formazioni

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Singo, Lukic, Ricci,Vojvoda; Radonjic, Miranchuk;Sanabria.

SAMPDORIA (3-5-2): Audero; Murillo, Ferrari, Colley; Bereszynski, Rincon, Villar, Djuricic, Murru; Gabbiadini, Caputo.

Enzo Grassano

 

Apre il nuovo supermercato Esselunga di corso Bramante

Mercoledi 9 novembre apre il nuovo punto vendita di Esselunga a Torino, in corso Bramante, proprio di fianco al concorrente Carrefour.

Il nuovo ipermercato ha una superficie di 2.500 metri quadri  e un parcheggio interrato di 500 posti auto.

La catena Esselunga si è accollata la realizzazione dei  lavori su strade e marciapiedi circostanti  per 2,3 milioni di euro, compresa la pista ciclabile in via Giordano Bruno, aiuole e semafori.

Al “Pannunzio” per conoscere Caravaggio

INCONTRO DI APPROFONDIMENTO  MERCOLEDI 9 NOVEMBRE PRESSO LA SEDE DEL CENTRO 
MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE ALLE ORE 17,30 in via Maria Vittoria 35h, incontro con Franco MORO, autore dell’affascinante saggio edito da Allemandi: “CARAVAGGIO SCONOSCIUTO”, dove viene indagata, con interessanti  scoperte,  l’attività  giovanile del genio lombardo prima del suo arrivo a Roma. Con l’autore dialogherà Ettore GHINASSI.

Controvento

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

 

La scorsa settimana la Federal Reserve, la banca centrale americana, ha alzato per l’ennesima volta i tassi di interesse ufficiali.

Si tratta del prezzo del denaro che viene utilizzato dalle banche quando prestano soldi tra di loro e, di conseguenza, il riferimento per i finanziamenti, i mutui e le cedole pagate dai titoli di Stato (che rappresentano pur sempre un debito da rimborsare a scadenza).

La brutta notizia non è tanto, l’attesissimo, rialzo dei tassi (dello 0,75%) quanto le parole che il governatore, Jerome Powell, ha utilizzato nel commentare la sua decisione: “Abbiamo ancora del cammino da fare (per poter dire di essere arrivati al livello dei tassi d’interesse desiderato n.d.r.) e i dati economici ci suggeriscono che il livello al quale dovremo arrivare sarà più elevato di quanto pensavamo”.

Insomma, la strada si preannuncia più lunga, tortuosa e con il vento contrario (dato da un’economia ancora troppo forte, con una disoccupazione bassissima) di quanto si poteva sperare.

Il mercato azionario, reduce da un paio di settimane tranquille nella irragionevole aspettativa che presto la Federal Reserve si sarebbe accontentata di quanto già fatto negli ultimi mesi, alzando i tassi dallo zero (fino al primo aumento dello scorso marzo) all’attuale 4%, ha innescato una brusca retromarcia.

La determinazione della banca centrale statunitense a indurre un rallentamento dell’economia che freni, per poi invertirlo, l’attuale trend inflazionistico non può più essere messa in dubbio.

Per raggiungere questo obiettivo la Fed è pronta a tenere a freno gli spiriti bollenti degli investitori finanziari, rovesciando secchiate gelate sulle loro teste non appena queste si rialzano.

Mercati finanziari forti, infatti, collidono con l’obiettivo di frenare l’economia (solo una recessione può riuscire ad arrestare i rialzi dei prezzi di beni e servizi) in quanto, con la loro salita e il conseguente arricchimento degli investitori, rappresentano un supporto non richiesto (e attualmente non benvenuto) all’economia statunitense.

La lezione dello scorso luglio, quando le parole di Powell a corredo di un aumento dei tassi, “non abbiamo ancora deciso se in futuro dovremo ritoccare i tassi in modo più aggressivo”, era stata interpretata in modo troppo ottimistico (“forse sta pensando di sospendere gli aumenti del costo del denaro…”) da Wall Street, con una salita nei giorni successivi di più del 10%.

Beninteso: la Fed non ha nulla di personale nei confronti dei mercati azionari, semplicemente non può permettere che la loro forza scoraggi gli americani dal ridurre i loro consumi (rallentando così le pressioni sui prezzi e l’inflazione).

Non tutto il male viene per nuocere, però.

La certezza che la banca centrale statunitense (e con lei, al traino, di quella europea) farà tutto ciò che necessario per stroncare l’inflazione, riportandola sotto controllo, potrebbe alla fine rassicurare gli investitori obbligazionari, che beneficiano di una riduzione dei timori sull’inflazione futura.

Il rendimento dei titoli obbligazionari dovrebbe proteggere il potere d’acquisto della moneta dall’inflazione (attuale e futura) e si muove perciò nella sua stessa direzione.

La relazione tra le quotazioni ed i rendimenti è tale che quando questi ultimi scendono (per il timore di una recessione) le prime salgono, per la gioia degli investitori.

Esattamente il contrario di quanto avvenuto negli ultimi due anni quando la salita dei tassi, frutto dell’impennata dei prezzi al consumo, ha provocato ai risparmiatori perdite superiore a quanto visto negli ultimi quarant’anni (bruciando i guadagni di molti anni).

Per le azioni, infine, non è il caso di disperarsi troppo: la possibilità che si sia già toccato il fondo si è assottigliata ma più che a nuovi crolli dovremo abituarci ad un andamento ondivago, con rimbalzi/eccessi di ottimismo e correzioni/prevalenza del realismo, sino a quando il traguardo, recessione più inflazione in discesa, non si profilerà all’orizzonte e le stime sugli utili aziendali saranno state ridimensionate dai livelli ancora troppo ottimistici.

Ci vorranno ancora alcuni mesi da percorrere in salita e con il vento contrario in faccia ma alla fine rivedremo la discesa: a quel punto il rallentamento economico avrà fatto il suo lavoro e sarà nuovamente tempo per i signori della moneta di ridurre i tassi di interesse e di stimolare l’economia.

Perché, dopo tutto, Dio fornisce il vento ma è l’uomo che deve alzare le vele!