ilTorinese

La nuova comunicativa musicale dell’Ensemble Tamuz con l’Unione Musicale

Lunedì 14 aprile, al teatro Vittoria, alle ore 20, giunge al traguardo per questa edizione la serie “L’altro suono” che l’Unione Musicale celebra con l’Ensemble Tamuz proponendo due magnifici quartetti d’archi di Boccherini e di Schubert.

L’Ensemble Tamuz, nato nel 2017 a Berlino, riunisce musicisti di diverse nazionalità, con la comune passione per il repertorio musicale meno esplorato dell’età classica e romantica, da riproporre in esecuzioni storicamente informate. Nell’intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale, i musicisti raccontano: “Il fatto di prevenire da Paesi, tradizioni e culture diverse è un grande arricchimento umano, di conseguenza musicale. La nostra ricerca interpretativa, volta al lato comunicativo ed emozionale si riflette e trova corrispondenza nello scambio musicale e umano tra noi, cinque amici dai background così diversi”.

La loro ricerca storica e filologica, oltre agli aspetti interpretativi, include anche quelli relativi alla ricezione. Le musiche a cui gli artisti dell’Ensemble si dedicano erano originariamente destinate ai privati, dove erano suonate fra famigliari e amici: una situazione completamente diversa da quella molto formale dei concerti attuali. Per questo i musicisti hanno messo in campo una serie di strategie per riportare in vita quell’approccio conviviale in chiave moderna.

“Come musicisti freelance – spiegano i musicisti – ognuno di noi ha fatto esperienza della crisi che sta attraversando la musica classica nel rapporto con il pubblico. Mettere in discussione la struttura tradizionale del concerto è stato un punto di partenza per la nostra riflessione su questo tema. Pensiamo che la distanza con il pubblico vada ridotta tornando a una dimensione più umana nel fare musica, che si basi sulla comunicazione  e l’interscambio, un maggiore focus sulla natura espressiva ed emozionale e, pertanto, più imperfetta nell’interpretazione, ponendo maggiore attenzione all’evento unico del concerto come evento aperto al dialogo e all’estemporaneità. Spesso suoniamo in cerchio con il pubblico intorno a noi, abbattendo la distanza tra palco e platea, luce e buio, entrata del pubblico e ingresso artisti. Con il nostro pubblico ci piace chiacchierare, intrattenerci, prendere un bicchiere di vino, scambiare commenti e critiche , e questo influisce sul nostro fare musica, perché stiamo raccontando una storia a qualcuno, comunicando con tanti individui e non con una massa indistinta e impersonale”.

I due Quintetti in programma a Torino presentano un’impronta intimista importante, che favorisce la complicità tra pubblico e artisti. Boccherini ha scritto i suoi quintetti quando risiedeva a Madrid presso la corte spagnola, dove impartita lezioni e faceva musica con il quartetto costituito dai membri della famiglia reale, aggiungendosi ai due violini, viola e violoncello. Il Quintetto di Schubert, per quanto sia musica di straordinaria profondità e dal colore quasi lunare, fu concepito in un ambiente cameristico, per un’esecuzione intima tra amici e dilettanti, ed è a questa dimensione che aspira l’Ensemble Tamuz con la sua lettura.

Biglietti: online sul sito www.unionemusicale.it oppure presso la biglietteria dell’Unione Musicale in piazza San Carlo 206

Orari: martedi-venerdi dalle 10.30 alle 14.30 – mercoledì dalle 13 alle 17. Il giorno del concerto dalle ore 19.30 presso il botteghino del teatro Vittoria, in via Gramsci 4.

Mara Martellotta

La Brigata ebraica e la liberazione. Il contributo degli ebrei nella Resistenza, ottant’anni dopo

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A cura di: Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini, Associazione ItaliaIsraele di Torino, Centro Studi Nazionale Brigata Ebraica. Con la collaborazione di: Associazione Camis de Fonseca, FNISM – Federazione Nazionale Insegnanti, Consolato Polacco di Torino, Comunità ebraica di Torino

In mostra: dal 15 aprile al 4 maggio | Associazione Camis De Fonseca (Via
Pietro Micca, 15 scala A – 1 piano – Torino), tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore
20:00, chiusura domenica 20 e lunedì 21 aprile

Aperture speciali per visite scuole professori e associazioni scrivere a: info@fondazionecdf.it e lorenzo.cabulliese@fondazionesalvemini.com

Il 25 aprile 2025 si celebreranno gli ottant’anni dalla Liberazione. In occasione di un
anniversario tra i più significativi della storia del nostro Paese, la Fondazione di studi
storici Gaetano Salvemini, Associazione Italia-Israele di Torino, Centro Studi Nazionale
Brigata Ebraica, con la collaborazione di Associazione Camis de Fonseca, FNISM –
Federazione Nazionale Insegnanti, Consolato Polacco di Torino, Comunità ebraica di
Torino intendono fornire uno sguardo di approfondimento a una delle pagine meno
conosciute e più ripudiate della storia della Resistenza: il contributo della popolazione
ebraica nella lotta al nazifascismo.

Gli ebrei sono stati soggetti nel periodo della Seconda guerra mondiale a una
persecuzione e a uno sterminio sistematico senza precedenti, universalmente
riconosciuto, studiato e approfondito, entrato nei libri di storia dalle scuole elementari
ai corsi universitari. Ciò che invece per anni è stato spesso omesso e dimenticato è il
ruolo della Brigata Ebraica nella lotta di Resistenza e il suo valore nella Liberazione
dell’Italia dal nazifascismo.

Nel novembre 1944 sbarcò a Taranto, fra le truppe destinate alla VIII armata inglese,
una brigata di volontari composta da circa 5.000 uomini con un sorprendente vessillo.
Il vessillo era sconosciuto, ma su di esso vi era un simbolo che tutti avevano già visto:
la stella gialla a sei punte del popolo ebraico. I soldati erano tutti ebrei.

Molti dei volontari della Brigata Ebraica provenivano infatti dalla Palestina del Mandato
Britannico, l’antica Terra di Israele, altri dall’Europa, altri ancora dal Canada, Sud Africa
e Australia. Gli ebrei arruolati nell’esercito britannico in Palestina erano assai più
numerosi: circa 30.000, tuttavia, la Brigata Ebraica fu l’unica a combattere il
nazifascismo sotto una bandiera propria.

Il progetto prevede l’esposizione della mostra “La Brigata Ebraica e la Liberazione”
dal Centro Studi della Brigata Ebraica di Milano e una serie di eventi ad essa correlati
nelle date di apertura dell’esposizione. Inoltre, è prevista una formazione docenti
accreditata sul ruolo delle minoranze religiose nel processo di Liberazione: nello
specifico sugli ebrei e sui valdesi, con l’invito a tutti gli istituti scolastici e i docenti a
portare in visita le proprie classi all’installazione.

Attività:
– Formazione docenti: “Le minoranze religiose nella lotta di Liberazione”
14 aprile 2025 h 16:00 | Liceo Einstein | “I valdesi nella Resistenza” con Bruna
Peyrot

28 aprile 2025 h 16:00 | Polo del ‘900 | “Gli ebrei nella Resistenza” con Stefano
Scaletta

Al fine di fornire uno strumento didattico a tutto tondo, sarà inoltre prevista una
formazione docenti accreditata attraverso la FNISM per la durata di due incontri
da due ore ciascuno sul ruolo delle minoranze religiose nella Resistenza. Nello
specifico verrà approfondito il ruolo dei valdesi grazie al contributo della storica
Bruna Peyrot e quello degli ebrei e della Brigata Ebraica grazie al contributo dello
studioso Stefano Scaletta.

– Proiezione del film “In our own hands” (Soli nelle nostre mani), martedì 15
aprile ore 18:00 Presso l’associazione Camis De Fonseca (Via Pietro Micca, 15
scala A – 1 piano – Torino), durata di 1 ora e 20 minuti con sottotitoli in italiano; a
cura del Museo della Comunità ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner. La
storia nascosta della Brigata Ebraica durante la Seconda Guerra Mondiale; regia
di Chuck Olin

– Presentazione libro “La Brigata ebraica tra guerra e salvataggio dei
sopravvissuti alla Shoah (1939-1947)” di Stefano Scaletta martedì 22 aprile ore
17:30 Presso l’associazione Camis De Fonseca (Via Pietro Micca, 15 scala A – 1
piano – Torino). Dialogheranno con l’autore: Davide Riccardo Romano, Silvio
Zamorani e Stefano Magni

– Proiezione del film “Freedom is not a gift from heaven” (La libertà non piove
dal cielo) venerdì 25 Aprile ore 18:00 Presso l’associazione Camis De Fonseca
(Via Pietro Micca, 15 scala A – 1 piano – Torino), durata 1 ora con sottotitoli in
italiano, con Simon Wiesenthal 1994; regia di Willy Lindwer

– Presentazione del libro di Ugo Rosenberg “Tutto iniziò da quel finestrino. La
storia di Kurt Rosenberg” (edizionicroce 2024), lunedì 28 Aprile ore 18:00
presso l’associazione Camis De Fonseca (Via Pietro Micca, 15 scala A – 1 piano –
Torino), dialoga con l’autore Ulrico Leiss de Leimburg, Console Onorario della
Repubblica di Polonia a Torino che mostrerà anche il breve documentario
storico “Dalla Polonia in Israele. I soldati ebrei dell’Armata di Anders”, prodotto
dal Consolato Polacco in Italia.

– Mostra “La Brigata Ebraica e la Liberazione”
La mostra prevede una serie di dodici pannelli esplicativi sul contributo degli
ebrei nella Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra e sulla storia
della Brigata Ebraica. A completare l’esposizione, due teche con materiale
originale e due manichini con riproduzione di divise.

La mostra sarà inaugurata martedì 15 aprile alle ore 13:00 sino alle ore
20:00 presso gli spazi dell’Associazione Camis De Fonseca, con aperitivo. E’
prevista un’anticipazione dell’inaugurazione riservata ai giornalisti alle ore
11:00 del medesimo giorno.

Interverranno: Marco Brunazzi (presidente Fondazione Salvemini), Laura Camis
De Fonseca (presidente Associazione Camis De Fonseca), Dario Disegni
(presidente Comunità Ebraica di Torino), Davide Riccardo Romano (direttore
Centro studi Brigata Ebraica), Stefano Scaletta (curatore della mostra), Marco
Carlo Zanetti (presidente Associazione Italia Israele di Torino).
È prevista una conferenza stampa di presentazione della mostra riservata ai
giornalisti alle ore 12:00 del medesimo giorno, con la presenza del
curatore Stefano Scaletta.

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: I giovanissimi e la guerra – Paola Del Din, la patriota – Lettere

I giovanissimi e la guerra
L’ausiliaria della Rsi Marilena Grill, barbaramente violentata e uccisa da un gruppo di partigiani all’età di 17anni, è stata ricordata ad 80 anni dalla sua  tragica fine dall’emissione di un francobollo. Un fatto eccezionale, se consideriamo le difficoltà che incontrò un libro su di lei scritto da Massimo Novelli. Il liceo d’Azeglio di Torino, di cui la ragazzina era alunna, ignorò il libro così come ignora il francobollo. Non c’è da stupirsene, ma da esserne indignati, perché larga parte di quella scuola si identifica nel “fascismo degli antifascisti”, come diceva Flaiano.
Gimmi Curreno  scappò dal Real Collegio Carlo Alberto mentre studiava, per unirsi ai partigiani di Martini Mauri che combattevano nel Cuneese. Venne fucilato all’età di 16 anni dai fascisti ed ebbe la medaglia d’oro al Valor Militare. A 80 anni dalla sua morte eroica, quando  davanti al plotone di esecuzione gridò via l’Italia e viva il Re ,nessuno lo ha ricordato, se escludiamo un mio pezzo sul Corriere. Era anni fa uscito un libercolo  dal titolo “Mauri e i suoi”, in una collana diretta dal noto storico di Torre San Giorgio, che ignorava totalmente il nome di Curreno. Miserie indecenti perché a scribacchiare il libro fu un piccolo pittore di Almese, non so dire se artista o imbianchino, che sarebbe stato anche  partigiano con Mauri di cui il comandante non mi aveva mai parlato. Ma io voglio trarre una riflessione che vada oltre questi fatti. La guerra civile porta dei giovanissimi a fare scelte anzi tempo.
Nella Grande Guerra i giovani falsificavano l’identità per andare al fronte, ma quasi sempre venivano rimandati a casa. Solo al Duca Amedeo d’Aosta venne consentito di essere arruolato a 16 anni, ma sicuramente non venne mandato in prima linea, come afferma certa agiografia. Mandare dei ragazzini in guerra fu proprio della Rsi, che sfrutto’ l’entusiasmo di quelli che Luciano Violante definì i ragazzi di Salò. Per altri versi dalla seconda guerra mondiale in poi sono state vittime i civili, bambini compresi. La guerra aerea ha distrutto intere città, quella nucleare americana in Giappone ha fatto un massacro infame. La guerra nucleare che stiamo rischiando dovrebbe portare i potenti del mondo a più miti consigli . Il 25 aprile io festeggerò soprattutto la fine della guerra anche se tanti fanatici maramaldi non deposero le armi e condussero una guerra civile personale. L’unico grande valore da celebrare è quello della pace che Kant sognava perpetua. Non sono un pacifista perche’ quella posizione favorisce le guerre, come diceva Pannella. Ma di fronte ad un disastro nucleare che può significare la fine del mondo, io sto dalla parte di chi opera per salvare la pace contro chi fomenta la guerra.
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Paola Del Din, la patriota
La prof. Paola Del Din, la partigiana autonoma, anzi la patriota menzionata dal re  Carlo III nel suo discorso al Parlamento è la Presidente onoraria della Fivl  di cui segue da sempre  l’attività. E ‘un simbolo della lotta di Liberazione ed è l’unica Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza  vivente, anche  per il suo servizio come agente dello Special Operations Executive (Soe) britannico durante la Seconda guerra mondiale. Paola Del Din è la partigiana friulana della Brigata Osoppo, che a 101 anni è tra gli ultimi testimoni delle operazioni dietro le linee, compiute dai servizi segreti britannici e per questo è entrata nel discorso al Parlamento italiano di Re Carlo III. Per i suoi 100 anni aveva ricevuto gli auguri del sovrano, tramite l’ambasciatore britannico in Italia Edward Llewellyn, nel 2023, oltre a quelli del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che l’aveva citata in una sua lettera al “Corriere della Sera” in occasione del primo 25 aprile da premier.
Del Din fu addestrata dal Soe e paracadutata in Friuli esattamente 80 anni fa: proprio oggi ricorre infatti l’anniversario dell’inizio della missione Bigelow a cui era stata assegnata la patriota. “So che in questo giorno stiamo tutti pensando a Paola, che ora ha 101 anni, e rendiamo omaggio al suo coraggio”, ha dichiarato Carlo III nel suo intervento alle Camere riunite. Del Din, prima di entrare ufficialmente tra le file del Soe nell’estate del 1944, aveva compiuto su incarico della Osoppo e del maggiore Manfred Czernin, ufficiale di collegamento britannico paracadutato in Friuli, un’altra missione ad alto rischio per portare documenti top secret al comando alleato superando la linea del fronte a Firenze. Inoltre ha sempre mantenuto un legame forte col Regno Unito, andando diverse volte a Londra nel dopoguerra, e con alcuni ufficiali conosciuti durante l’addestramento come agente. La prof. Del Din va ricordata per due altri fatti che l’hanno resa invisa alla sinistra : si è battuta per la difesa di Trieste italiana che i partigiani rossi volevano dare a Tito ed è stata durante il referendum idealmente  dalla parte del re Umberto II  con cui mantenne un rapporto anche durante il lungo esilio. Essere in contatto con lei da molti anni anche nella Fivl di cui è stata insuperabile presidente, è per me un titolo di onore. Suo fratello Renato, ufficiale degli Alpini , cadde durante la guerra di Liberazione nel 1944 e anche lui venne insignito della Medaglia d’oro al Valor Militare. E’ strano che il nome di Paola sia risuonato in Parlamento da parte del Re e per anni sia stato ignorato da chi ritiene che la Resistenza verde o azzurra, in una parola tricolore, non sia vera Resistenza.
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quaglieni penna scritturaLETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Da un torinese a un altro
Gentile Professor Quaglieni,Sono un torinese da anni residente all’estero. Per puro caso mi è capitato di leggere un suo articolo su Il Torinese, a proposito dei molti ristoranti tradizionali che hanno chiuso a Torino in questi ultimi anni. La lettura mi ha riportato ai miei anni giovanili e, come a lei, ha risvegliato molti cari ricordi.Vorrei condividere con lei solo un pensiero. I molti ristoranti da lei citati avevano tutti una personalità: arredamento, tipo di cucina, menu, titolari. Erano inconfondibili. Oggi, mi pare che imperi una standardizzazione dello stile, per cui le porzioni sono minimaliste, la decorazione dei piatti più importante della sostanza dei medesimi, gli ingredienti devono avere un pedigree più altisonante di un cavallo da corsa (guai se le cipolle rosse non sono di Tropea e il parmigiano non è stagionato 60 mesi).Si è persa la spontaneità e con essa, in qualche modo, l’allegria della convivialità. In compenso i clienti sono diventati tutti critici di cucina e sputano sentenze su Trip Advisor. Un caro saluto   
Riccardo Maria Radic

 

Condivido tutto il suo discorso. I locali che piacevano a noi non ci sono più. Forse c’è a Pino la Pigna d’oro  dove la famiglia Perotto mantiene ancora  una coerenza preziosa e rarissima, vera rara avis. In città si mangia male e aveva ragione Mario Soldati nel dire che solo in Provincia è meglio. Ma anche nei paesi è difficile trovare  oggi la buona trattoria di un tempo. Non voglio essere castrofista, ma come mangiano i giovani mi fa rabbrividire. Anche nelle case alle pentole è stato sostituito il microonde e la casalinga cucina in pigiama e d’estate in slip, magari fumando. E’ un altro mondo. Ho pena per questi giovani e per il loro futuro gastronomico e no. La convivialità si è persa del tutto. E’ meglio se andiamo al Centro  e al Sud. Torino è rimasta la città della Fiat e dei barachin, diventati tramezzini insipidi da acquistare al bar o al supermercato insieme ad una bottiglia di Coca Cola.
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Liberali
Perché, secondo lei, che è uno dei maggiori studiosi della storia del liberalismo, i liberali sono di fatto scomparsi come partito dalla scena politica italiana? Non così,  almeno in parte,  è  accaduto in Europa.    F. Arrighi
I motivi sono molti e risalgono al secondo dopo guerra quando i liberali si rivelarono incapaci di tener testa ai tre  partiti di massa: Dc, Psi, Pci. Buona parte del partito liberale di prima della dittatura fascista finì nella Dc,  nell’Uomo Qualunque e nei monarchici che nel 1953 ebbero un grande successo. Con la morte prematura nel 1945  di Marcello Soleri allora ministro del tesoro e loro massimo leader indiscusso, i liberali ebbero segretari mediocri. Lo stesso Malagodi fu troppo espressione della Confindustria.

 

Malagodi
Ma a dare la mazzata finale fu il trasferimento dalla destra alla sinistra della Dc del partito liberale voluto da Zanone che nel 1976 segnò il crollo di un partito che nel 1972 si stava quasi  riprendendo, tornando al governo. Un partito liberale collocato alla sinistra della Dc fece scappare i liberali verso la Dc. L’ultima mazzata la diede Tangentopoli perché anche il pli si fece prendere con le mani del sacco. La fine la decretò Costa,  chiudendo il partito e la sede storica di via Frattina per non pagare i debiti ed ottenere un seggio da Berlusconi per sè e i suoi amici. Berlusconi lanciò lo slogan della “Rivoluzione liberale” che illuse i residui liberali rimasti. Zanone ed altri invece scelsero il Pd dove il liberalismo era poco di casa . Un vero partito liberale non so se e quando potrà rinascere . Da un po’ di tempo sono nati in Italia  i conservatori che non sono di per sé liberali, anzi. FI attuale è la meno lontana dal liberalismo, anche se non diede  adeguato spazio a liberali veri come Martino e Biondi. Ma il discorso è più complesso perché, ad esempio, l’anarco – liberalismo sembra sedurre, senza avere possibilità di affermarsi politicamente: le semplificazioni argentine della motosega non si attagliano all’Europa. Oggi in un momento di esaltazione violenta  dei dazi da parte di  Trump  viviamo nel periodo storicamente più  illiberale: un ritorno al Medio Evo.

Alberto Fabris nuovo segretario generale della Cisl Medici Piemonte

Alberto Fabris, 58 anni, chirurgo oncologo presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, è il nuovo segretario generale della Cisl Medici Piemonte. L’ha eletto il Consiglio generale della Federazione al termine del congresso che si è svolto nella serata di venerdì 11 aprile 2025 nella sede Cisl Piemonte di via Sant’Anselmo 11, a Torino. Fabris succede a Mariasusetta Grosso che ha guidato la federazione negli ultimi anni. Ad affiancare Fabris in segreteria regionale saranno Paola Anna Silvaplana e Claudia Di Santo. All’assise regionale hanno preso parte il reggente della Cisl Medici nazionale e segretario confederale, Ignazio Ganga, e il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti. Fabris, che si è laureato in Medicina e Chirurgia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Torino nel 1991, è padre di 4 figli e sin dagli esordi ha svolto attività sindacale nella sua azienda ospedaliera. Fino a qualche settimana fa ha ricoperto il ruolo di segretario generale della Cisl Medici Torino-Canavese. Impegnato nel mondo del volontariato, pratica l’apnea e il kayak ed ama i viaggi in camper. “La parola chiave – ha detto Fabris dopo la sua elezione – è ‘insieme’. Solo così potremo lavorare con profitto e sinergia nel difficile e complicato ambito del sistema socio-sanitario regionale, continuando a confrontarci sulle questioni di merito e sui problemi del personale medico e della dirigenza sanitaria all’interno di tutte le strutture della nostra regione”.

Isabella Dalbesio entra nella giunta del Coni Piemonte

Isabella Dalbesio entra nella giunta del Coni Piemonte, è un importante tassello che porta il nostro baseball e softball a sedersi al tavolo del consiglio regionale, di cui eletto all’unanimità l’avvocato Stefano Mossino.
La professoressa Delbesio eletta come rappresentante di Federazione con 25 voti, porta competenza, progettualità e soprattutto metterà a disposizione di tutti l’esperienza dirigenziale nell’ambito scolastico.
All’atto dell’elezioni ha dichiarato “Sono sicuramente entusiasta di questo risultato. L’elezione è merito anche del lavoro fatto sul territorio da parte di chi mi ha preceduto come presidente regionale e di chi ha saputo portare grandi eventi che hanno messo in luce l’efficienza organizzativa della nostra realtà. Come federazione il rapporto con le Istituzioni è di fondamentale importanza per la crescita del nostro movimento. Le criticità del settore sport negli ultimi anni sono aumentate e bisogna fare i conti con la difficoltà nel reperire le risorse. La sfida è trovare nuove opportunità e sviluppare progetti al passo con le esigenze delle società. “
All’ufficialità sono arrivate le congratulazioni di Sabrina Olivero, oggi consigliere federale FIBS.
“Desidero esprimere le mie più sincere e sentite congratulazioni a Isabella Dalbesio, Presidente FIBS Piemonte, per la sua elezione in Giunta CONI Piemonte.
Questo risultato è motivo di grande orgoglio per tutto il movimento del baseball e del softball piemontese, che potrà ora contare su una rappresentanza autorevole e appassionata all’interno dell’organo di governo dello sport regionale.
Isabella ha sempre dimostrato competenza, visione e dedizione, e sono certa che anche in questo nuovo ruolo saprà farsi portavoce delle esigenze e delle ambizioni del nostro mondo sportivo, contribuendo a far crescere tutto il sistema sportivo piemontese.
A lei va il mio personale in bocca al lupo, con la certezza che saprà affrontare questa nuova sfida con la determinazione e la passione che la contraddistinguono”.
FIBS Federazione Italiana Baseball Softball

Sant Jordi 2025. Torna a Bardonecchia la Festa del Libro

Tra gli ospiti Andrea Bouchard, autore del libro “Fuochi d’artificio”, da cui è tratta la serie in onda su Rai Uno.

Appuntamenti con autori, incontri con le scuole, gruppi di lettura ed anche un Tè letterario. L’Amministrazione Comunale di Bardonecchia conferma il suo impegno per la diffusione dei libri e della lettura e, con la Biblioteca Civica, organizza la seconda edizione di Sant Jordi, Festa del Libro e delle rose.

Dal 14 al 16 aprile sono, quindi, in programma incontri con le scuole di Bardonecchia, dall’infanzia all’Istituto Frejus. I bambini ed i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere diversi autori e confrontarsi con loro su più tematiche.

Il 18 aprile, alle 21, in Biblioteca si terrà l’appuntamento “La Veille. Storie vere delle Alte Valli” con Francois Beaume, scrittore francese ed artista, ed il giornalista Quentin Raverdy, per raccontare ed ascoltare storie ed aneddoti realmente accaduti, storie personali, della propria famiglia e della tradizione.

Il 23 aprile, alle 16, al Palazzo delle Feste, è in programma, invece, il gruppo di lettura “Tè letterario – Suggerimenti di lettura al sapore di rosa”.

A chiudere la rassegna, il 24 aprile, alle 21, l’incontro con Andrea Bouchard, autore del libro “Fuochi d’artificio”, da cui è tratta la serie di Susanna Nicchiarelli, in gran parte girata nei territori della Val di Susa, in onda su Rai 1 i prossimi 15,22 e 25 aprile.

“La Settimana del Libro, organizzata dal Comune e dalla Biblioteca Civica di Bardonecchia, è una bella occasione per coinvolgere le persone, di ogni età, al rapporto con la lettura” commenta l’assessore con delega al culto del bello e del benessere Maria Teresa Vivino.

“In occasione della Festa di Sant Jordi, festa del libro per eccellenza – prosegue – ci saranno, infatti, numerosi incontri con autori per i bambini ed i ragazzi delle scuole, oltre a molti appuntamenti per i più grandi. E la ricchissima settimana si concluderà il 24 aprile, alle 21, al Palazzo delle Feste, con l’incontro con Andrea Bouchard, autore del libro, che ha dato vita alla serie televisiva ‘Fuochi d’artificio’, in onda su Rai 1 proprio in queste settimane. Benessere è anche lettura, prendersi del tempo per sé – conclude l’assessore Vivino – speriamo di accogliere tante persone alla nostra Settimana di Sant Jordi”.

 

Torino e il Piemonte protagonisti della Design Week al Braverybar di IAAD

 

Lo spazio collettivo delle tre scuole italiane del Gruppo AD Education è stato dedicato al paralympic design, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026.

Ieri in visita la vicesindaca di Torino Michela Favaro e workshop finale con Sorgenia e la partecipazione di Bebe Vio.

 

IAAD. ambasciatore di Torino e del Piemonte al Braverybar della Design Week 2025. L’appuntamento, organizzato nel contesto di Isola Design Festival 2025 al Basic Village Milano, è ideato e organizzato da IAAD. con le scuole di alta formazione appartenenti al circuito AD Education (Accademia Italiana e SAE Institute).

 

Il tema scelto per questa edizione, BE AWARE: rethinking paralympic design, si concentra sul rapporto tra design e limite, in vista dei prossimi Giochi Olimpici invernali e ha come obiettivo esplorare le potenzialità del design e di come possa trasformare vincoli e sfide in opportunità, sviluppando soluzioni innovative che ridefiniscono la relazione tra l’essere umano e i suoi limiti. Per farlo ogni giorno gli studenti si sono confrontati con workshop a tema, incontrando designer, professionisti e motivational speaker. Ogni tema è stato sviluppato in partnership con realtà internazionali come il Comitato Italiano Paralimpico, Gruppo Mondo, Genny Mobility, Pininfarina, Toyota Material Handling, Decathlon Adaptive Sport, Sorgenia.

 

Tante le realtà torinesi e piemontesi presenti, a partire dalla mostra di Truly Design, crew di artisti nata nel 2003 a Torino da una passione per graffiti, graphic design, illustrazione e pittura, che ha esposto foto, arazzi e disegni dei loro lavori dedicati a sport e inclusività. Tra gli ospiti della settimana Michela Locati, fondatrice di Hello Tomorrow Agency di Torino; Gregory Leperdi, atleta di sledge hockey di origine francese naturalizzato torinese; Gianluca Bocchetta fondatore di Velvet Studio; Andrea De Beni, ex giocatore di basket, speaker e comunicatore; Raffaella Traverso, Head of Global External Relation di BasicNet; Luciano Cina, Head of global Social Media di BasicNet; Livio Milanesio, Communication Strategist e Storyteller presso Wedoo. Tra le aziende sostenitrici il Gruppo Mondo, realtà internazionale che realizza campi e piste in tutti i contenenti ma la sua sede ad Alba, nel cuore del Piemonte.

 

Oggi, sabato 12 aprile, giornata di visite con la presenza della Vicesindaca del Comune di Torino Michela Favaro e di Bebe Vio, ospite del workshop finale sul tema disabilità ed energia realizzato con Sorgenia.

 

La Vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro ha visitato il Braverybar allestito in occasione del Salone del Mobile di Milano, “Un esempio – ha sottolineato – della bella collaborazione tra eccellenze torinesi, come IAAD e Truly design. E che ha scelto un tema importante, cioè il rapporto tra design, innovazione e disabilità, ospitando nel corso della settimana discorsi di grandi atleti con le disabilità fisiche che hanno raggiunto grandi traguardi. Iniziative che ben si inseriscono nel lavoro dell’amministrazione comunale perché la città sia sempre di più alla portata di tutte e di tutti, inclusiva e sostenibile”.

 

Alessandro Colombo, direttore generale del gruppo AD Education e di IAAD. tira le somme di questa esperienza: “È stata una settimana di grande fermento con laboratori, mostre e talk su sport paralimpici e design. Il design sempre di più può essere applicato ad ambiti che vanno oltre il prodotto e può avere un impatto sociale importante. Questa settimana ci ha dato una grande lezione: abbiamo parlato di disabilità ma ancora di più di grandi abilità. Il nostro obiettivo è che i nostri studenti e studentesse possano progettare in futuro un mondo che sia più inclusivo e per tutti”.

 

Con questa iniziativa, IAAD., Accademia Italiana e SAE Institute, con una community di 2500 studenti, 600 docenti, confermano il loro impegno nel promuovere il talento e l’innovazione, creando un ponte tra formazione e contemporaneità. Attraverso un approccio formativo che unisce teoria e pratica, le scuole del circuito AD Education accompagnano la crescita di una nuova generazione di designer capaci di affrontare e reinterpretare le sfide del presente come quella dell’inclusività sociale. Eventi come il BRAVERY BAR favoriscono sinergie tra il mondo accademico, professionale e aziendale, offrendo al pubblico una visione dinamica e inclusiva del design. Un progetto che ribadisce la missione di formare menti pronte a trasformare il futuro.

 

Manon Lescaut di Giacomo Puccini: Lirica a Corte nella Palazzina di Caccia di Stupinigi

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Domenica 13 aprile, ore 19

 

 

Primo successo maturo e consapevole di Puccini (Torino, Teatro Regio 1893), Manon Lescaut rilegge in chiave sentimentale e patetica un romanzo moralistico settecentesco dell’abate Prévost, Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut (1731). La vicenda scabrosa e tragica degli amori tra la giovane Manon e l’effervescente Des Grieux, che era già stata messa in musica da Daniel Aubert (1856) e Jules Massenet (1884), si accende di romanticismo e musicalità appassionata, plasticamente testimoniando il conflitto tra il vizio e la virtù in una favola dal sapore amaro ma dalla struggente malinconia.

 

INTERPRETI

Eugenia Braynova, soprano

Dario Prola, tenore

Paolo Grosa, pianoforte

Roberto Tagliani guida il concerto

 

PROGRAMMA

Tra voi, belle, brune e bionde (Des Grieux, cavatina)

Cortese damigella… Donna non vidi mai (Des Grieux, Manon, scena e aria)

Vedete? Io son fedele alla parola mia (Des Grieux, Manon, scena)

In quelle trine morbide (Manon, aria)

Tu, tu, amore? Sei tu, ah, mio immenso amore? (Manon, Des Grieux, scena e duetto)

Ah! Manon mi tradisce (Des Grieux)

Intermezzo (pianoforte)

Tutta su di me si posa… Le mie colpe travolgerà l’oblio (Manon, Des Grieux)

 

LIRICA E MUSICAL A CORTE

Per la rassegna domenicale nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, organizzata in collaborazione con STM – Scuola del Teatro Musicale e Fondazione Ordine Mauriziano, il Teatro Superga propone tre appuntamenti con concerti antologici della grande lirica per Lirica a Corte: Lucia di Lammermoor (9 marzo), Mefistofele (30 marzo), Manon Lescaut (13 aprile); e tre di teatro musicale per Musical a Corte: Tim Burton & Musical (17 novembre), Shakespeare in Musical (23 marzo), Opera in Musical (6 aprile). Tutti gli appuntamenti sono preceduti da un aperitivo di benvenuto incluso nel prezzo.

 

Info

Domenica 13 aprile 2025, ore 19

Lirica a Corte nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi – Nichelino (TO)

Manon Lescaut

Biglietto: prezzo 38,50 euro

011 6279789 biglietteria@teatrosuperga.it

www.teatrosuperga.it

IG + FB: teatrosuperga

Orari biglietteria: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19

I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Superga, sul luogo dell’evento nei giorni di spettacolo dalle ore 18, online su Ticketone.it

BAR BELLO, il nuovo concept bar al terzo piano di GreenPea

Un giorno per fare tutto quello che ti piace.  O anche solo per stare nel chill…

BAR BELLO, il nuovo concept bar al terzo piano di GreenPea a Torino, apre finalmente al pubblico in grande stile, con una giornata tutta da vivere, piena di cose da fare, ascoltare e… mangiare.

L’evento avrà inizio alle ore 10 con una buonissima colazione, seguita da una lezione di yoga.

Dj set, brunch, laboratori per i più piccoli e test drive per i grandi, il live di Federico Martelli alias “Bello Bello” e un ricco aperitivo prima della chiusura alle ore 20.

L’ingresso a “Bar Bello” e alle sue attività di intrattenimento di domenica 13 aprile è gratuito per tutta la giornata, previo accredito obbligatorio.

Domenica 13 aprile – dalle ore 10 alle ore 20
GREEN PEA terzo piano 

Oggi si corre ‘La Mezza di Torino’, previste modifiche viabili

Domenica 13 Aprile si svolgerà la manifestazione sportiva denominata ‘La Mezza di Torino’, gara podistica di tipo competitivo sulla distanza di 21 km, all’interno della quale si svolge anche la gara sulla distanza di 10 km denominata ‘La Dieci di Torino’. La Mezza effettuerà due giri del percorso mentre la Dieci un solo giro. La gara partirà alle ore 08.30 dal tratto di via Po compreso tra piazza Castello e via San Francesco da Paola.

Il percorso (21 km – 2 giri; 10 km, 1 giro)
Partenza da via Po angolo via Bogino, poi piazza Vittorio Veneto (centrale), lungo Po Diaz, corso Cairoli (pista ciclabile area Garibaldi), Ponte Umberto I, corso Moncalieri (semi carreggiata ovest lato fiume), Ponte Isabella, rotonda Dante (lato nord/est), corso Sclopis, via Petrarca, corso Massimo D’Azeglio (carreggiata laterale est), sottopasso Lanza (carreggiata est) corso Dogliotti (uscita sottopasso, carreggiata est), piazza Polonia, corso Dogliotti (carreggiata ovest), sottopasso Lanza (carreggiata ovest), corso Massimo D’Azeglio (carreggiata est), corso Vittorio Emanuele II (carreggiata centrale), corso Cairoli (carreggiata principale), lungo Po Diaz, piazza Vittorio Veneto (perimetrale sud), via Principe Amedeo, via Accademia Albertina, via Po (inizio secondo giro),  piazza Vittorio Veneto (centrale), lungo Po Diaz, corso Cairoli (pista ciclabile area Garibaldi), Ponte Umberto I, corso Moncalieri (semi carreggiata ovest), Ponte Isabella, rotonda Dante (lato sud/est), corso Galileo Galilei (semi carreggiata est), corso Galileo Galilei (semi carreggiata ovest), Rotonda Dante (lato sud/ovest), corso Dante (semi carreggiata sud), corso Dante (semi carreggiata nord), Rotonda Dante (lato nord/ovest), corso Sclopis, via Petrarca, corso Massimo D’Azeglio (carreggiata laterale est), sottopasso Lanza (carreggiata est) corso Dogliotti (uscita sottopasso, carreggiata est), piazza Polonia, corso Dogliotti (carreggiata ovest), sottopasso Lanza (carreggiata ovest), corso Massimo D’Azeglio (carreggiata est), corso Vittorio Emanuele II (carreggiata centrale), corso Cairoli (carreggiata principale), lungo Po Diaz, piazza Vittorio Veneto (perimetrale sud), via Principe Amedeo, via Accademia Albertina, via Po (arrivo, termine gara).

Chiusure stradali
Dalle ore 7.50 alle ore 11.30 circa, l’area interessata dal percorso sarà soggetta a chiusure o modifiche viabili. L’intero tracciato di gara sarà interdetto alla circolazione veicolare dalle ore 7.50 fino a cessate esigenze. Via Po, nel tratto tra piazza Castello e via San Francesco da Paola sarà chiusa per tutta la durata della manifestazione compresi i periodi di allestimento e disallestimento e comunque tra le ore 04.00 e le 15.00.

Via Battisti (da via Bogino), via Carlo Alberto (da via Battisti) e via Virginio (da via Verdi) saranno chiuse dalle 07.50 alle 11.30 e comunque sino al transito del fine corsa all’arrivo.

Principali chiusure viabili: corso Cairoli (carreggiata est), corso Moncalieri in direzione Moncalieri, corso Dante nel tratto corso Massimo D’Azeglio-Ponte Isabella, tutto corso Galileo Galilei (ma sarà garantita l’uscita dal parcheggio sotterraneo), Sottopasso Lanza ambo le direzioni, corso Massimo D’Azeglio carreggiata est e laterale est (direzione nord), corso Vittorio Emanuele II (tratto D’Azeglio-ponte Umberto I). Lungo Po Cadorna sarà coinvolto in alcune fasi di chiusura, indicativamente sino alle 08.45. Corso Massimo D’Azeglio carreggiata laterale est, tratto ponte Balbis – corso Dante: chiuso dalle 07.50 alle 10.45 circa (da corso Bramante – ponte Balbis).

Ponti chiusi
– Ponte Vittorio Emanuele I: chiuso in direzione Gran Madre dalle 07.50 alle 08.45 circa; sarà aperto da San Maurizio verso la Gran Madre dalle 08.45 circa;
– Ponte Umberto I, chiuso dalle ore 07.50 alle 11.00;
– Ponte Isabella (con rotonda Dante, Corso Galileo Galilei e corso Dante), chiuso in entrambe le direzioni dalle 07.50 alle 10.45.

Sottopassi chiusi
Il sottopasso Lanza è percorso di gara per entrambi i giri; chiusura dalle 07.50 sino a cessate esigenze.

Ponti aperti
Ponte Sassi;
Ponte Regina Margherita;
Ponte Vittorio Emanuele I (da Gran Madre in direzione centro);
Ponte Balbis.

Assi viabili aperti
piazza Castello resterà sempre aperta; divieto di ingresso in via Po;
via Verdi sarà percorribile sino a via Rossini con obbligo di svolta a sinistra – verso corso San Maurizio;
ponte Sassi;
corso Regina Margherita e ponte Regina;
corso Casale e piazza Gran Madre
corso Moncalieri, tratto Gran Madre – Fiume, ambo le direzioni;
corso Moncalieri, tratto Fiume – ponte Isabella, aperto  in direzione nord;
corso San Maurizio e via Napione;
via Giolitti e via Cavour;
corso Cairoli, solo carreggiata laterale Ovest;
corso Vittorio Emanuele II, eccetto tratto D’Azeglio – Cairoli;
corso Bramante e ponte Balbis;
corso Massimo D’Azeglio, solo in direzione sud nel tratto Vittorio Emanuele – Bramante;
corso Unità d’Italia (tutto) e corso Dogliotti (solo in superficie).

Divieti di sosta
Lungo tutto il percorso sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli, compresi i velocipedi, i veicoli elettrici e quelli riferibili alla mobilità sostenibile (monopattini e assimilabili), dalle 00.30 di domenica 13 aprile, fino al termine della manifestazione (ore 11.30).

Parcheggi sotterranei
Vittorio Veneto – L’accesso e l’uscita del parcheggio su entrambi i lati della piazza saranno chiusi dalle 07.00 alle 12.00.

Aree Taxi
Saranno sospese le seguenti aree adibite allo stazionamento dei taxi:
Vittorio Veneto – dalle 07.00 alle 11.30 di domenica 13 aprile;
viale Virgilio–dalle 07.00 alle 11.30 di domenica 13 aprile.

Trasporti pubblici
I percorsi di alcuni mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno deviazioni. Per dettagli sulle linee deviate, visionare il sito internet di GTT https://www.gtt.to.it/cms/ alla pagina https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/11856-la-mezza-e-la-dieci-di-torino-domenica-13-aprile-2025-variazioni-linee

Divieto bottiglie e contenitori idonei all’offesa
Dalle ore 07.00 alle 12.00 di domenica 13 aprile e sino a cessate esigenze, sarà vietata la vendita per asporto, la cessione a qualsiasi titolo, il consumo e la detenzione in luogo pubblico di cibi e bevande contenuti in contenitori in vetro e/o metallo che possano essere impropriamente utilizzati costituendo pericolo per la pubblica incolumità nell’intera area di via Po e di piazza Vittorio Veneto (ORDS 84).