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Cruciani protagonista con “Via Crux” al Lago dei Salici di Caramagna

Il 15 marzo 

Il conduttore de ‘La Zanzara’ racconterà il suo ultimo libro dialogando con il giornalista Maurizio Scandurra. Special guest la web star Luca Scazzi e il Canepardo.

Sabato 15 marzo a Caramagna Piemonte (CN) l’appuntamento imperdibile è con un’ospite d’eccezione. Sarà infatti Giuseppe Cruciani il protagonista assoluto della serata-evento presso l’elegante cornice del ‘Lago dei Salici’, rinomato wedding & congress center fra i più ampi e raffinati in Italia nel suo settore.

L’ideatore e conduttore de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, l’iconico programma e podcast radiofonico più ascoltato in Italia, salirà sul palco nel corso di una vivace cena-spettacolo per affrontare al meglio, con il piglio critico, la sagacia e la verve inarrestabile che lo contraddistinguono, la sua crociata culturale “Contro il politicamente corretto”: sottotitolo di ‘Via Crux’, il suo bestseller pubblicato a luglio 2024 da ‘Cairo Editore’ recentemente diventato altresì anche un one-man-show teatrale che registra continui sold-out e apprezzamenti di critica e pubblico crescenti ovunque.

Un’occasione unica per confrontarsi a ruota libera con una delle voci più libere e irriverenti del giornalismo italiano, pronta a smascherare con puntuale precisione tutti gli inganni manifesti e occulti del nostro tempo. Rompendo gli argini, scardinando prospettive, strappando maschere in nome della verità troppo spesso artefatta a fini strumentali proprio con la complicità sfacciata dei mezzi d’informazione.

A dialogare con lui sarà Maurizio Scandurra, giornalista e saggista cattolico che proprio lo stesso Cruciani ha trasformato in uno degli opinionisti ricorrenti de ‘La Zanzara’. Special guest Luca Scazzi con il fidatissimo Canepardo, il dog più famoso di TikTok, entrambi diventati ormai da tempo un vero e proprio fenomeno social diffusissimo e altrettanto ilare che grande successo hanno riscosso anche durante lo scorso Festival di Sanremo a spasso per la cittadina ligure.

Giuseppe Cruciani è la voce degli italiani onesti, che lavorano, producono e difendono il mondo così com’è”, esordisce “Capitan” Giovanni Riggio, amministratore del ‘Lago dei Salici’ (www.lagodeisalici.com). Un giornalista e un intellettuale libero che incarna appieno la voglia di riscatto di un popolo e un Paese stanchi e stufi del giogo di bufale strumentali soltanto ai grandi poteri. Poterlo avere nostro ospite è davvero un onore, per condividere un momento di confronto sul futuro che ci attende tra un concetto e una battuta, fra un pensiero e una risata, in un clima conviviale e sereno”.

Proprio nel 2025 il ‘Lago dei Salici’ celebra il primo trentesimo anniversario dalla fondazione, che dal 1995 l’ha reso una location di primo piano sempre più richiesta e frequentata da ogni parte d’Italia per matrimoni, cerimonie pubbliche e private, set cinematografici e ricorrenze aziendali.

L’incontro a cena con Giuseppe Cruciani vuole essere il battesimo di un anno per noi speciale, con un calendario ricco di iniziative dui primo piano da condividere con chi ci segue da sempre insieme alle grandi figure e personalità del nostro tempo”, chiosa soddisfatto Giovanni Riggio, General Manager del premiato Event Center di Caramagna Piemonte, che alla carriera imprenditoriale affianca anche una passione attoriale verace che l’ha visto parte attiva, oltre che come concorrente in programmi tv di successo quali ‘Forum’ (con Barbara Palombelli), ‘Guess my age’ (con Max Giusti) e ‘Avanti un altro’ (con Paolo Bonolis e Luca Laurenti), anche in svariate pellicole accanto a personaggi del calibro di Antonio Zequila, Enzo Salvi, Denise Richards e Lorenzo Flaherty.

Per informazioni e prenotazioni su cena seduta e menù, tel. 0172 89236, oppure Whatsapp 392 0653237, con possibilità di pernottamento aggiuntivo in hotel per chi ne fa richiesta (a soli 2 km dalla location dell’evento).

Incendio in casa, una persona ustionata

Nella notte a Coassolo a causa di un incendio in una abitazione, una persona è rimasta ustionata. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri di Venaria che ricostruiranno la dinamica del rogo. (foto archivio)

“Torino città delle donne” al Circolo dei Lettori

Un omaggio alla citta’ e alle sue protagoniste

Mercoledi’ 19 febbraio alle 19 sara’ presentato al Circolo dei lettori di Torino il libro “Torino citta’ delle donne -nelle parole di 22 protagoniste”. Insieme all’autrice, Maria La Barbera (nella foto), parteciperanno l’Assessora alla Cultura di Torino Rosanna Purchia, il vice direttore della Stampa Gianni Armand Pilon e lo storico Gianni Oliva.

Torino citta’ delle donne e’ una interessante e vivace collezione di interviste fatte a 22 torinesi, di origine e di adozione, attraverso cui l’autrice, giornalista e sociologa, racconta  l’affezione per Torino, le sue potenzialita’ e la gratitudine nei confronti di una citta’ che non ha bisogno di assomigliare ad altre.  Le  straordinarie torinesi  che hanno partecipato a questo progetto editoriale posseggono una visione complessa e articolata della citta’ e hanno un comune denominatore: l’amore per Torino . Un tema importante trattato nel libro e’ quello del lavoro che andrebbe intrapreso per  fare di Torino  un luogo ancora piu’ attraente, sviluppare ulteriormente le sue potenzialita’ e risolvere quei problemi che la tengono ancora  troppo salda al suo  passato nonostante sia indiscutibilmente una laboratorio di idee e rappresenti un modello ispirazionale.

Le 22 protagoniste del libro sono:

Maria Caramelli, Evelina Christillin,  Maria Luisa Cosso, Sara D’Amario, Elena D’Ambrogio Navone, Elsa Fornero, Alessandra Giani, Paola Gribaudo, Piera Levi-Montalcini, Marina Marchisio, Licia Mattioli, Camilla Nata, Margherita Oggero, Enrica Pagella, Antonella Pannocchia, Laura Pompeo, Paola Prunastola Filippi di Baldissero, Fulvia Quagliotti, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Giulietta Revel, Carola  Vallarino Gancia Bianco di San Secondo Biondi, Tiziana Viora.

 

 

La Spina della didattica, il Politecnico si integra con la città

La Fondazione Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino rinnovano la loro collaborazione con un accordo strategico della durata di 6 anni. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo del territorio attraverso il trasferimento di conoscenza e la valorizzazione della formazione e delle attività culturali e sociali.

 

Focus del nuovo accordo è la realizzazione della nuova Spina della Didattica presso il Campus delle Ingegnerie (la Cittadella Politecnica), un progetto ad alto impatto che si inserisce nel piano di sviluppo del Politecnico e che punta ad integrare sempre più il campus con la città e a ripensare gli spazi per una formazione moderna, esperienziale e innovativa.

La Fondazione mette a disposizione del Politecnico 12 milioni di euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori stanziamenti per progetti di natura strategica, quali ad esempio il sostegno alle proof of concept, in continuità con le misure già sostenute in programmazioni precedenti che hanno mostrato un’elevata dimensione di impatto. In parallelo, l’Ateneo si impegnerà ad integrare i contributi ricevuti con formule di co-finanziamento. La firma della rinnovata collaborazione si inserisce nel nuovo modello di sostegno al sistema universitario ripensato dalla Fondazione con l’obiettivo di garantire maggiore coerenza con il mandato rettorale, semplificare le procedure e amplificare l’impatto delle iniziative sostenute.

 

Le università rivestono un ruolo strategico nella crescita del capitale umano e nell’innovazione, poiché creano le condizioni ideali per attrarre talenti e sviluppare competenze. La competitività del sistema accademico dipende dalla capacità di integrare formazione, ricerca e innovazione, aggiornando i modelli didattici e creando spazi dove studenti, docenti, ricercatori e imprese possano collaborare e sperimentare soluzioni per il futuro. In questo contesto, la Spina della Didattica rappresenta un progetto centrale per promuovere una formazione moderna e interdisciplinare, capace di avvalersi delle nuove tecnologie. La Fondazione continua a sostenere iniziative che favoriscano la condivisione di conoscenza, con un focus particolare sulla valorizzazione delle competenze nei settori chiave per lo sviluppo del territorio. Queste iniziative mirano a costituire un nuovo modello di attrazione per investimenti strategici”. Dichiara Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

L’accordo sottoscritto oggi rappresenta una profonda evoluzione nei rapporti fattivi e consolidati tra Politecnico e Fondazione Compagnia di Sanpaolo – commenta il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati La condivisione di intenti nella valorizzazione della formazione, dell’innovazione e della conoscenza si rispecchiano in questo atto che vede porre le basi per un importante intervento non solo per l’Ateneo, ma anche per la Città e il territorio finalizzato ad attrarre talenti attraverso una formazione di eccellenza. La nuova Spina della Didattica è il luogo simbolo della cultura politecnica, con la sua didattica basata sul progetto, sul fare e sulla interdisciplinarità”.

Il Politecnico si aprirà sempre più alla città, con un campus senza muri, integrato e accogliente e innovativo. “Per questo motivo – anticipa Corgnati – vogliamo fin da ora incrementare il senso di appartenenza a un progetto che riguarderà tutte e tutti. Nei prossimi mesi lanceremo, per la prima volta nella storia del Politecnico, una campagna di raccolta fondi che permetterà, a partire dai singoli individui fino alle principali imprese del territorio, di contribuire alla realizzazione della nuova Spina della Didattica, lasciando una memoria, un segno tangibile, del proprio impegno a sostenere questo grande progetto. Il Politecnico, grazie all’accordo con Fondazione Compagnia di San Paolo che diventa partner nella costruzione del progetto, si conferma un attore attraverso cui si creano e concretizzano le sperimentazioni di Università moderna, con modelli didattici innovativi per affrontare la sfida di collocare l’Ateneo tra principali università tecnologiche europee”.

Il progetto della Spina della Didattica si inserisce nel più ampio e già avviato piano edilizio del Politecnico di Torino che investe l’intera città, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Ateneo come punto di riferimento internazionale tra le migliori università tecnologiche europee. La nuova infrastruttura ospiterà spazi adatti a una didattica moderna, innovativa ed esperienziale: 4.000 mq di aree per la didattica, più di 1.500 mq di spazi per lo studio, laboratori sperimentali, spazi per l’interazione tra studenti e team, 500 mq di ristoro e soft spaces, uno spazio eventi flessibile, 2.500 mq di spazi depermeabilizzati e 25 nuove alberature, che saranno terminati entro il 2029.

 

Quello che sigliamo oggi è il primo accordo specifico, rivolto a un progetto ben riconoscibile e definito, che Fondazione Compagnia di San Paolo ha voluto sostenere, prediligendo la concentrazione della destinazione delle risorse rispetto alla loro frammentazione. In questo contesto istituiremo anche un comitato di verifica dello stato di avanzamento della realizzazione e dello sviluppo della nuova Spina della Didattica, composto dalla governance dell’Ateneo e di Fondazione Compagnia di San Paolo. Il Politecnico sta inoltre prevedendo strumenti innovativi per la costruzione e la progettazione della Spina, nell’ottica della semplificazione delle attività”, commenta Vincenzo Tedesco, Direttore Generale del Politecnico.

La Fondazione ribadisce il proprio impegno nel rafforzare il legame tra ricerca, impresa e territorio anche per il Piano Pluriennale 2025-2028, ma con un nuovo approccio orientato a potenziare progetti realmente trasformativi. Passiamo infatti dal precedente modello di sostegno continuativo e parcellizzato su più attività alla stipula di accordi strategici mirati alla realizzazione di una, massimo due, iniziative. Le collaborazioni con le Università non saranno più vincolate a cicli triennali fissi, ma avranno una programmazione a lungo termine. Gli Atenei con una nuova governance riceveranno fondi per l’intero mandato di sei anni, come il Politecnico, mentre quelli in fase di transizione otterranno risorse proporzionate alla durata residua del rettore in carica. In entrambi i casi, l’obiettivo è sostenere progetti capaci di tradurre la conoscenza in iniziative concrete, con un impatto misurabile e duraturo sulla crescita economica e sociale, a livello locale e internazionale. L’ investimento complessivo destinato a questi accordi è di 20 milioni di euro”.

Conclude Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Juventus – Inter 1-0

I bianconeri vincono con  l’Inter 1-0. La rete è di Francisco Conceicao al 29′ del secondo tempo. I nerazzurri si fermano in classifica a -2 punti dal Napoli. Commenta l’allenatore juventino Thiago Motta: “è stato un primo tempo complicato contro una squadra molto forte che gioca bene,  ma noi l’abbiamo rispettata troppo”.

Si finge carabiniere e truffa anziana. Arrestato

I carabinieri  di Villastellone hanno arrestato per truffa in concorso un 27enne,  noto alle forze dell’ordine, per essersi spacciato per  carabiniere, insieme a un complice, per rubare  denaro a un’anziana. La donna ha ricevuto una telefonata nella quale si  diceva che il figlio aveva preso una multa da 5mila euro e che un carabiniere sarebbe passato da casa a ritirarli. La donna ha consegnato contanti e preziosi che sono stati poi recuperati dai militari dell’Arma.  Il complice è ancora  ignoto, mentre l’arrestato è in carcere a Torino.

 

Perché abbiamo bisogno di gentilezza

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Terza parte 

Il comportamento della persona gentile nasce dalla considerazione che “Io sono un essere umano come te e riconosco in te la stessa umanità che ho io, la medesima fragilità e debolezza che ci rende umani e che ci accomuna”.

“Io ti capisco e ti voglio bene, anche se non ti ho mai visto prima e magari non ti vedrò mai più.” La gentilezza è una disposizione d’animo, spesso qualcosa di naturale, ma si può anche imparare, meglio se da giovani: in famiglia, e a scuola.

Qui sarebbe bene si tornasse a insegnare ai ragazzi l’educazione civica, cioè la gentilezza della convivenza, e l’importanza della cortesia finalizzata alla qualità delle relazioni umane e sociali.
Se c’è un contesto nel quale la mancanza di gentilezza è intollerabile, è proprio il rapporto di coppia.

Perché la gentilezza è una declinazione dell’amore, contiene sempre amore, e non vi può essere amore senza gentilezza. La gentilezza inizia dal rapporto che abbiamo con noi stessi, dalla nostra capacità di essere amorevoli e veramente rispettosi di noi stessi.

Essere gentili con noi è il primo e indispensabile presupposto per essere gentili e rispettosi verso il nostro prossimo. Partendo dalla fiducia e dalla equilibrata considerazione che abbiamo per noi stessi, elementi che sono alla base dell’autostima.

E quanto più avremo rispetto, per le persone, ma anche per gli animali e per le cose, tanto più il nostro atteggiamento sarà caratterizzato da una gentilezza non di comodo ne’ di maniera, ma espressione profonda dell’anima.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della terza e ultima parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Polledro, il violinista ritrovato di Piová. Dal Teatro Regio al concerto con Beethoven

A Piová Massaia, borgo del Monferrato astigiano, nacque Giovanni Battista Polledro (1781-1853) violinista e compositore allievo del maestro Maurizio Calderara di Casale Monferrato che impartì lezioni quotidiane per oltre tre anni al musicista piovese attivo nella prima metà del 1800, oggi dimenticato, che raggiunse una celebrità di dimensione europea. Il padre Teodoro, vista la passione del figlio per il violino già sviluppatasi dall’infanzia, lo affidò al primo violino astigiano Gaetano Vay apprendendo l’arte e l’abilità che lo distingueranno tra gli altri violinisti.
Nel 1796 il quindicenne Polledro si trasferì a Torino e diventò allievo del maestro Pietro Paris della Regia Cappella, trovando impiego l’anno successivo nell’orchestra del Teatro Regio con un compenso di 100 lire tramite Gaetano Pugnani, uno dei migliori violinisti dell’epoca e primo virtuoso della Camera Reale. Polledro si trasferì nel 1805 da Torino a San Pietroburgo e Mosca, nel 1811 a Varsavia e Bratislava, nel 1812 a Berlino e Lipsia, raggiungendo una fama continentale che nessun musicista avrebbe potuto vantare, tranne Mozart. Il 6 agosto 1812 a Karlsbad avvenne l’incontro tra il modesto Polledro e il grande Beethoven che rese celebre il nostro violinista. I due musicisti organizzarono in sole dodici ore un concerto di beneficenza definito “un povero concerto dei poveri”, dedicato ai superstiti dell’incendio della città di Baden.

Beethoven lo accompagnò al pianoforte riferendo che il “signor Polledrone aveva suonato bene dopo aver superato il suo abituale nervosismo”. Nel 1816 la competizione tra i monarchi europei proiettò Polledro dal re di Sassonia come primo violino per 1500 talleri e Dresda fu definita la città della musica di Corte grazie al suo virtuosismo. Definito uno dei più eccellenti concertisti dell’epoca, fu assunto a Praga nel 1821 come maestro di cappella. In quello stesso anno si concludeva il regno di Vittorio Emanuele I° il quale, costretto anche dalla ribellione al suo governo dei militari della Cittadella, abdicava in favore del fratello Carlo Felice. Molto assente da Torino, Carlo Felice preferiva soggiornare a Genova e in Savoia, oppure nei castelli di Govone e di Agliè. Per risollevare le sorti del suo Teatro, ritornato all’antico appellativo di Regio, richiamò in patria Giovanni Battista Polledro conosciuto in Europa come uno dei pochi emuli di Paganini.

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Il compenso per il suo ritorno fu di 5000 lire equivalenti ai 1500 talleri percepiti in Sassonia, oltre ad un alloggio nei Palazzi Reali, facendo conoscere ai torinesi le grandi composizioni del classicismo viennese acquistando partiture di editori tedeschi. Nel 1831 Polledro rivendicava l’importanza della funzione del direttore d’orchestra in sostituzione del tradizionale ruolo del primo violino che imponeva un ruolo subalterno all’orchestra e al direttore. Fu fortemente contestato dall’autoritarismo della Società dei Cavalieri, rinato gruppo di aristocratici avversi alla sua ventata di novità. Dopo la morte di Carlo Felice la società fu sciolta con l’avvento di Carlo Alberto, non incline alla musica, assegnando ad una gestione impresariale le sorti del Teatro Regio ed il Teatro Carignano.

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Le sue più importanti composizioni furono la Missa Solennis per coro e orchestra e la Sinfonia Pastorale. Acquistò due violini, un Amati e un Guarneri del Gesù, le industrie cremonesi che produssero l’eccellenza della liuteria mondiale unitamente a Stradivari. A Torino nel 2012 è stata fondata l’orchestra da camera Giovanni Battista Polledro diretta dal maestro Federico Bisio, intitolata all’ultimo rappresentante della scuola violinistica piemontese. La storia dell’illustre piovatese è emersa grazie alle ricerche dell’avvocato Paolo Lupo e della professoressa Clelia Parvopassu.

Armano Luigi Gozzano 

Strade provinciali: conclusi i lavori a Coassolo e Corio

A Coassolo Torinese è stato completato e collaudato l’intervento di ricostruzione del corpo stradale al km 0+900 della Provinciale 246 del Creus, un tratto interessato da un esteso movimento franoso. I lavori sono costati 300.000 euro e sono stati finanziati nell’ambito della Missione 2 del PNRR e delle Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. Dopo aver eseguito alcuni interventi di ricarica della pavimentazione stradale danneggiata, per consentire un limitato transito veicolare, sono stati realizzati due elementi del muro di sostegno in cemento armato, al piede della scarpata stradale, lunghi 15 metri ciascuno e fondati su micropali lunghi 15 metri, vincolati con tiranti a trefolo di tipo definitivo da 40 metri. Il controllo delle escursioni della falda è stato affidato ad una batteria di dreni suborizzontali da 25 metri, mentre la regimazione del deflusso dell’acqua è stata attuata con canalette metalliche, a monte della strada e del coronamento di frana (che fungono da fosso di guardia) e sul lato di monte della strada, per convogliare tutti i deflussi delle acque di piattaforma stradale.

Corio, con una spesa di 205.000 euro, finanziata nell’ambito della Missione 5 del PNRR e della Strategia nazionale per le aree interne, è stato completato e collaudato l’intervento di sistemazione della pavimentazione stradale e delle protezioni laterali lungo la Strada Provinciale 22 del Colle Forcola tra il km 13+400 e il km 14+600. L’intervento è consistito nella posa di barriere stradali di sicurezza e in opere di stabilizzazione del corpo stradale, accompagnate da una sistemazione della canalizzazione per lo smaltimento delle acque piovane e dal rifacimento della bitumatura.