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Una racchetta gigante in piazza San Carlo

Questa mattina piazza San Carlo si è trasformata in un grande quadro in movimento grazie al flashmob “Finals in Frame”. L’evento, che ha suscitato la curiosità dei cittadini e dei turisti di passaggio in piazza, è stato organizzato dalla Città di Torino nell’ambito del programma di animazione del centro cittadino per celebrare le Nitto ATP Finals.

Accanto alla racchetta, composta dai volontari della Città di Torino e delle scuole di tennis locali, hanno completato la scena una pallina da tennis gigante e sette cartelli animati dai partecipanti per formare le scritte “Ace”, “Game” e “Set”. Un tributo al mondo del tennis che varcherà i confini di piazza San Carlo, grazie al web e ai social, inviando un messaggio da Torino a tutto il mondo.

Cento anni fa nasceva Ugo Buzzolan

Cento anni fa nasceva Ugo Buzzolan, il più autorevole critico televisivo italiano. Generazioni di torinesi, e non solo, lo ricorderanno di certo, firmava la sua rubrica su “La Stampa” con una sigla divenuta celebre: ” u.bz.”. Inventore di un genere nuovo, destinato ad avere grande fortuna, viveva la sua funzione di critico quasi come una missione: puntuale, attento, acuto, nemico di ogni eccesso, si impose come il più onesto ed il più temuto dei cronisti televisivi.

Buzzolan portò avanti  numerose battaglie, denunciando già allora le straripanti interruzioni pubblicitarie, l’emarginazione del teatro in tv, la scomparsa degli spazi per le proposte culturali, dalla musica ai libri, e si faceva sovente portavoce di tutti i suoi lettori che per per anni non riuscirono a vedere la terza rete della Rai perché il segnale era irrangiungibile. Sapeva essere pungente ma sempre con garbo: su “La Stampa”, nel 1980, Ugo Buzzolan parlando dello sceneggiato televisivo italiano, osservava che ” abbiamo il primato assoluto delle riduzioni dei romanzi dell’Ottocento. I magazzini della Tv traboccano di tube, crinoline, cuffie e mustacchi, di lumi a petrolio, di occhialini e carrozze”.

Proprio lui che era stato il più innovativo già ai tempi della televisione sperimentale con i primi “originali televisivi”, opere scritte appositamente per il piccolo schermo, trasmesse dalla Rai ancora prima dell’annuncio ufficiale del gennaio 1954. Per il Centenario della sua nascita, mercoledì 13 novembre, alla Mediateca Rai di Torino, al Palazzo della Radio di via Verdi, verrà ricordato dai figli Arturo, Angelica e Dario con la visione di “Eravamo giovani”, un originale televisivo del 1955, dove tra l’altro, oltre a Antonella Lualdi e Franco Interlenghi, recita anche una giovane attrice, Cecilia Ciaffi, la moglie di Buzzolan.

Igino Macagno

Quali politiche possono aiutare il sistema industriale torinese?

Quali politiche possono aiutare il sistema industriale torinese, da tempo in bilico fra crisi ed eccellenze, e quale contributo può ritagliarsi la Città in questa prospettiva: sono stati gli argomenti al centro dell’ultima seduta della commissione Lavoro a Palazzo Civico

Per analizzare la situazione e valutare possibili inziative, il presidente Pierino Crema ha invitato la vicesindaca Michela Favaro, l’assessore Chiavarino e i rappresentanti dell’Unione industriali di Torino Marco Gay, della ConfArtigianato Nicola Scarlatelli e dell’API – Associazione delle piccole e medie imprese Alberto Russo che sono intervenuti presentando un documento comune.

Nel documento, illustrato durante l’incontro, i tre rappresentanti del mondo imprenditoriale torinese hanno posto l’accento su diverse questioni. La prima riguarda l’estrema complessità della situazione attuale, contraddistinta da una forte instabilità politica ed economica in Europa e nel mondo, che si riverbera inevitabilmente nel nostro Paese. Un panorama nel quale la manovra governativa di Bilancio, appena presentata, conferma i limiti delle risorse pubbliche disponibili e porta i responsabili delle associazioni di categoria a ribadire la necessità di fare affidamento sugli investimenti privati per rilanciare lo sviluppo del territorio. Di conseguenza, ritengono che la Città debba rispondere realizzando le condizioni per offrire un ambiente sicuro ed accogliente, capace di attrarre questi investimenti, innovando e migliorando le infrastrutture e la mobilità, semplificando la burocrazia. Per diventare snodo strategico nell’assetto continentale.

Insieme, per muovere capitaligenerare valore e creare occupazione, le amministrazioni e le aziende locali dovranno puntare forte sulle eccellenze del territorio. Non solo l’automotive, dentro una crisi che non può essere risolta con incentivi e misure temporanee, che non deve essere abbandonata ma rilanciata con interventi specifici e urgenti. E vanno messi in vetrina l’aerospazio, che sul territorio conta 450 aziende, 35mila addetti per un valore di 8 miliardi di euro l’anno; il settore energetico che deve valorizzare le fonti rinnovabili per accrescere la competitività; l’innovazione e la ricerca, che possono contare su un sistema universitario di livello.

“Ci viene chiesto di unire le forze per affrontare sfide epocali, dobbiamo essere pronti a raccogliere quell’appello” dichiara Crema nel concludere i lavori. “Soprattutto – precisa il presidente della commissione – ci viene chiesto di superare le divisioni di un passato recente, una richiesta già arrivata in altre sedi dalle organizzazioni sindacali e che ritengo vada raccolta per lavorare ad un progetto comune di tutela e rilancio del settore produttivo della città”.

Chemioterapia e cure dentali. Come aiutare chi ha bisogno?

UN LETTORE CI SCRIVE

Caro direttore,

sono un invalido 100% grave con tumore al pancreas passato nei polmoni dal 2021, sto lottando ogni giorno. Le chemioterapie oltre ad avermi rovinato l’intestino hanno compromesso anche i denti e con una colonstomia la mia condizione è peggiorata, non potendo più masticare in quanto mi sono rimasti 7 denti. Sono andato da Dental School a Torino dove mi hanno tolto altri 7 denti con la mutua. Da un mese sono tornato in implantologia, perché senza denti e con una colonstomia ogni settimana finisco con ambulanza al pronto per blocco all’intestino. Ma alla visita mi dicono che devo pagare 800 euro per denti removibili, il pagamento deve essere fatto in anticipo in una unica soluzione. Ho una pensione minima di 700 euro e con questi dobbiamo vivere io e mia moglie in aiuto ho l’assegno d’inclusione. Ho chiesto una rateizzazione di 200 euro al mese. Mi hanno risposto che dovevano chiedere perché erano strutture private a fare il lavoro e non Dental School di città della salute. Dopo due mesi non mi hanno mai dato risposta, regolarmente ogni settimana finisco al pronto a causa della condizione che mi hanno lasciato estraendo il 70% dei denti. Ma come è possibile, che un invalido nelle mie condizioni debba soffrire perché la mutua non permette di rateizzare l’intervento? E perché rivolgendosi alla mutua ti indirizzano da un privato per l’implantologia? A questo punto mi chiedo se c’è qualche studio dentistico che possa fare il lavoro con la rateizzazione considerando le mie condizioni economiche e le mie patologie?

Giachino: “A 6 anni dalla Grande Manifestazione SITAV la TAV e’ ancora più importante”

“Dimenticare quella Piazza come hanno fatto stamane i quotidiani torinesi e’ grave. Nella Storia recente di Torino non vi è stata un’altra manifestazione così partecipata ed organizzata dalla Società civile.   In questi anni la Tav è stata tenuta ferma o rallentata . I ritardi nella realizzazione costano miliardi di PIL mancati e maggiori costi per i trasporti e per le aziende e 2,5 miliardi in più per la realizzazione dell’opera. Con quella Piazza la Società Civile come disse Cirio riuscì a fare ciò che la politica non fu in grado di fare”.
Così Giachino, l’anima dei SITAV, come l’ha definito La Stampa, stamane a Torino in un Convegno all’Hotel Diplomatic cui sono intervenuti l’on. Comba, l’on. Merlo e Salvatore Vullo.
Da trent’anni Torino cresce meno della media nazionale nonostante Olimpiadi e tante altre cose, solo la TAV ci rilancerà nel mercato europeo e mondiale. Gli effetti della bassa crescita si vedono nella diminuzione del PIL procapite che agli inizi del 2000 era venti punti in più sulla media europea e oggi è leggermente sotto la media europea. Come hanno detto gli artigiani ci sono ventimila aziende in difficoltà , oltre diecimila negozi in meno. Errori della Fiat e di Stellantis cui si aggiungono gli effetti pesanti della decisione europea voluta e votata dal PD di puntare solo sull’auto elettrica hanno messo in crisi l’auto italiana ed europea e conseguente l’indotto . La vendita di auto elettriche , troppo cara, non decolla particolarmente in Italia .La produzione italiana di auto quest’anno non riuscirà ad arrivare a 300.000 mentre lo scorso anno aveva raggiunto quota 450.000 , dal 1.900.000 auto prodotte nel 1989 quando la FIAT era prima in Europa per quota di mercato.
Nell’ attesa del Tavolo Auto convocato dal Ministro Urso per Giovedì 14 novembre al Ministero di via Veneto, forte e’ la polemica sul fondo auto Giorgetti ridotto in Finanziaria. Il fondo Giorgetti da 8,7 miliardi era nato nel 2022 dalla iniziativa di Mino Giachino  che accortosi che nella ultima Legge di Bilancio di Draghi non vi era un euro per il settore automotive lancio’ la proposta di dar vita a una Mozione parlamentare tra tutti i deputati delle regioni in cui vi sono stabilimenti auto. La proposta venne recepita nella Mozione Molinari che portò il Governo a stanziare 8,7 miliardi in 9 anni a favore del settore. Una parte di quei fondi è stata utilizzata come incentivi che hanno tenuto su un po’ la domanda sino a quando il Ministro Urso ha chiesto di finalizzare i soldi al rilancio della produzione italiana a 1 milione di auto l’anno. E’ da questo braccio di ferro che è nata la proposta di Tavares di portare a Torino a fine 2025 la 500 ibrida. In questi mesi dal mondo della imprenditoria sono emerse critiche agli incentivi cosicché il Governo nella Legge di Bilancio ha cambiato strategia e ha ridotto il fondo cambiandone la destinazione all’aiuto alle aziende dell’indotto .
Commenta Giachino: “Il PD che ha la responsabilità di aver votato in Europa la decisione che sta causando una forte riduzione della produzione delle auto endotermiche , ora chiede al Governo di ripristinare il fondo per gli incentivi. Dov’era due anni e mezzo fa?
Intanto il calo delle vendite sta mettendo a rischio gli stabilimenti come si vede dalla decisione di Wolkswagen di chiudere alcuni stabilimenti e dalla decisone analoga della Nissan.  A Mirafiori la produzione rimarrà ferma sino a inizio anno con ricadute sulla economia cittadina perché ovviamente la cig riduce gli stipendi del 40% circa con effetti immediati sulla riduzione dei consumi e del commercio. Contemporaneamente i due investimenti miliardari relativi alla TAV e alla Linea 2 della Metro, che avrebbero potuto dare un bel contributo alla economia  locale , procedono con esasperante lentezza, il tutto mentre il vecchio traforo ferroviario verso la Francia è fermo causa una frana complicata in terra francese.  La scelta strategica degli ultimi Sindaci di Torino  di puntare tutto sul turismo e sulla cultura non riesce a pareggiare ciò che abbiamo perso nel settore industriale così Torino si è impoverita come hanno anche dichiarato più volte gli ultimi due Arcivescovi torinesi , Nosiglia e Repole. Stupisce che ancora ieri il Sindaco Lorusso , preoccupato più per la sua popolarità che per le difficoltà economiche e sociali della metà della Città che non sta bene , ha dichiarato di puntare sui Grandi Eventi. Mentre Bucci a Genova punta sugli investimenti nel porto , nelle infrastrutture e fa di tutto per attrarre investimenti dall’estero , a Torino si punta sui Grandi eventi che danno molta visibilità ma lavoro per dieci quindici giorni al massimo. Gli economisti che puntavano molto sulle star-up debbono misurarsi con i dati non esaltanti pubblicati dai giornali economici. Tutte le start-up insieme occupano 15.000 persone. Non si frena così la fuga all’estero dei neolaureati ci vuol altro. La stessa CGIL da tempo chiede al Sindaci di cambiare marcia”.
Giachino che fu il primo nel 2009 a denunciare il Declino e che ha avuto il merito di aver guidato il trasferimento a Torino della Autorità dei trasporti, che nel 2018 organizzò insieme alle madamin la Grande Manifestazione SITAV che convinse Salvini a votare contro la mozione dei grillini contraria alla TAV e che nel 2022 si mosse per primo contro la Legge di Bilancio  di Draghi che non aveva stanziato una lira a favore del settore auto , oggi fa un appello ai giornali, alle Associazioni produttive e alle forze politiche e sociali perché si accelerino gli investimenti per la TAV, per la Tangenziale, per la Linea 2 della Metro, per la difesa del settore auto e indotto che per i prossimi vent’anni potranno dare ancora molto alla economia torinese e piemontese, offrendo posti di lavoro a tempo indeterminato per i diplomati e i  neolaureati oltre a sviluppare il settore dell’aerospazio, dell’ informatica e dei semiconduttori.

Ruffino (Azione): “Tassare i giganti web, Gasparri pensa a Musk?”

“Maurizio Gasparri chiede al governo di tassare i giganti del web ben oltre i miseri introiti che pagano allo Stato. Sono d’accordo con lui. Gasparri pensa anche al proprietario di migliaia di satelliti geostazionari e di quella connettività ultraveloce che è Starlink, cioè a Elon Musk? Se così, sono di nuovo d’accordo con lui. Si tratta solo di sapere se anche Giorgia Meloni è d’accordo con Gasparri e con la sottoscritta”. È il commento  dell’on. Daniela Ruffino (Azione).

Il derby è bianconero: Juve – Toro 2-0

La Juve vince sul Toro: è  2-0 nel derby subalpino della 12esima giornata di Serie A. Sono le reti di Weah al 18′ e di Yildiz all’84’ a decretare la vittoria bianconera. La squadra di Thiago Motta è ora in classifica a 24 punti con l’Inter. Napoli in vetta a 25. Granata fermi a quota 14.

Nitto Atp Finals, inaugurato il Fan Village dei record

Sono tantissimi i cittadini e i turisti che si sono messi in coda ieri per visitare in anteprima il Fan Village delle Nitto ATP Finals 2024, completamente rinnovato, per l’iniziativa speciale “Family Day”. Nel suo primo giorno di apertura, il Village è ad ingresso gratuito.

Alle ore 12 sono state presentate le otto coppie di tennisti che si sfileranno per il titolo. Applauditissimi i doppisti azzurri Simone Bolelli e Andrea Vavassori, qualificati alle Finals dopo un annata segnata da grandi successi, che esordiranno sul campo dell’Inalpi Arena lunedì 11 novembre alle ore 18.

“Ho sognato a lungo di partecipare e a questo torneo – ha raccontato al pubblico Andrea Vavassori – e l’anno scorso, dopo aver visto la finalissima tra Sinner e Djokovic con tantissimo tifo, ho pensato a quanto sarebbe stato bello venire a giocare qui. È un onore essere qui con Simone, un grande amico prima di un partner, e invito tutti i tifosi a continuare a supportarci con questo calore, perché ne avremo bisogno”. “Veniamo qua da protagonisti – ha aggiunto Simone Bolelli – abbiamo fatto una grande annata, e daremo di tutto sul campo per fare il nostro meglio. Vincere le Finals sarebbe un sogno, qui ci sono grandissime coppie e tutto è molto equilibrato, ma ce la metteremo tutta.”

All’inaugurazione erano presenti il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano e l’assessore allo Sport della Città, Domenico Carretta. Chiamato sul palco per il saluto delle istituzioni, il Sindaco ha dato il benvenuto a tutti i presenti e, in particolare, ai non torinesi: “Tutta Torino è vestita da tennis e ATP Finals, abbiamo lavorato tutti questi mesi per rendere la città accogliente e funzionante. Quest’anno sarà un’edizione ancora più importante, grazie alla presenza degli azzurri Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel doppio e di Jannik Sinner, che arriva qui da numero 1″.

Ha commentato l’assessore Tronzano: “un fan village sempre più ampio che ha consentito agli atleti un vero e proprio bagno di folla. Per regione l’investimento nelle Atp si sta rivelando proficuo visto che c’è un grande ritorno economico sul territorio e una sempre maggiore partecipazione di ragazzi alle scuole di tennis.”

Il Fan Village in questa edizione ha un ruolo sempre più centrale e offrirà nuove forme di intrattenimento e di coinvolgimento attivo del pubblico delle Nitto ATP Finals. Con un sensibile ampliamento degli spazi (+30% della superficie), sono 5200 le persone che potranno essere ospitate in contemporanea nei tre padiglioni. Quest’anno tutti gli appassionati – anche quelli che non avranno l’opportunità di assistere dal vivo ai match dei campioni, ma che desiderano comunque respirare l’atmosfera dell’evento – potranno vivere l’esperienza Finals grazie ai servizi e alle possibilità offerte dal Fan Village: per accedere al Fan Village sono infatti disponibili biglietti “ground” al costo di 10 euro (3 euro per le persone con disabilità e 8 euro per i tesserati FITP). L’accesso è invece sempre gratuito per chi possiede un biglietto per i match delle Finals.

Nel padiglione ristorativo sarà presente un maxischermo di 60 mq. che permetterà agli appassionati di “immergersi” nello spettacolo della Inalpi Arena e di non perdersi nessun istante delle partite.  Novità anche per gli spazi dedicati alle attività sportive, ridefiniti per migliorare i flussi del pubblico e per rendere più piacevole e completa la conoscenza delle discipline federali: saranno presenti tutti gli sport della racchetta, con campi di pickleball, beach tennis, padel e, inoltre, un corner dedicato agli eSports.

fonte: TORINO CLICK

Il sindaco presenta il Bilancio: “Garantire i servizi e ridurre il debito”

Prosegue l’azione di risanamento finanziario dei conti del Comune. In un contesto generale ancora critico con prospettive di crescita economica non incoraggianti, la Città di Torino vara una manovra finanziaria per il 2025 -2027 che garantisce tutti i servizi ai cittadini, assorbendo i maggiori costi dovuti alle pressioni inflazionistiche degli ultimi anni, mantiene le agevolazioni Isee per sostenere famiglie numerose e in condizioni di difficoltà economiche, anche quelle recentemente innalzate per calmierare gli adeguamenti Tari. Aumentano gli investimenti destinati alla manutenzione di verde e suolo e a servizi sociali, educativi, trasporto disabili, cultura, sport, turismo e commercio.

Questa in estrema sintesi la fotografia del bilancio previsionale 2025-2026-2027 che il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli hanno presentato ieri ai principali interlocutori della società civile: organizzazioni sindacali, rappresentanti del mondo economico e industriale, fondazioni, associazioni sportive e del terzo settore.

A garantire l’equilibrio finanziario dei conti contribuiscono ancorale risorse straordinarie chieste e ottenute dalla Città attraverso il “Patto per Torino” per il periodo 2022-2042, che, per quanto nel triennio siano in flessione, nel 2025 porteranno nelle casse comunali 97milioni e una minore previsione di spesa per le quote di interessi a copertura dei mutui (-12% sulla media del triennio).

Il sindaco Stefano Lo Russo spiega: “Prosegue il nostro impegno nel risanamento finanziario dell’Ente che ci permetterà, al termine del mandato, di guardare al futuro con maggiore ottimismo, consentendoci una programmazione di lungo respiro grazie ad una rilevante riduzione della situazione debitoria. Un’azione che si accompagna ad un quadro generale di grande trasformazione non solo urbana avviata grazie alle risorse straordinarie provenienti da fondi europei nel segno delle quattro priorità individuate da questa amministrazione ovvero sviluppo, coesione, sostenibilità e cura. Il lavoro va nella direzione di costruire la città del futuro attraverso il dialogo e il confronto con i cittadini e i corpi intermedi come stiamo facendo per il nuovo piano regolatore generale e come facciamo da qualche anno per il bilancio previsionale anche attraverso questo incontro”.

“Siamo soddisfatti perché nonostante la tempesta perfetta di una congiuntura economica particolarmente sfavorevole, rispettiamo tutti gli obiettivi prefissati di risanamento e rilancio della Città oltre a quelli del Patto per Torino – aggiunge l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli – confermando il livello dei servizi offerti alla cittadinanza. C’è un risultato in particolare che voglio evidenziare: siamo riusciti a ridurre le quote di copertura del disavanzo rispetto al piano di rientro originario. Stiamo parlando di un importo di ben 80milioni di euro, in linea con quel patto di solidarietà intergenerazionale che ci induce a valutare sempre le conseguenze che le nostre azioni di oggi avranno sui cittadini di domani”.

Per assicurare il buon funzionamento della macchina comunale sarà garantito il turn over e confermati i piani d’assunzione che per il 2025 prevedono 400 nuovi ingressi. Nel periodo 2022-2027, grazie alle assunzioni già effettuate e a quelle programmate, viene sostituito 1 dipendente su 4 in uscita.

Aumentano gli stanziamenti per il trasporto delle persone con disabilità (+10,9% nel triennio) e quelli per i servizi sociali e l’edilizia abitativa pubblica (+1,6%) che potranno contare su 7,7milioni di euro in più rispetto alla previsione del triennio precedente. Con i 178milioni previsti per il 2025 verranno ampliate tra le altre cose le accoglienze solidali per famiglie, persone fragili, anziani, migranti adulti e minori e assicurata la continuità delle prestazioni sociali e sociosanitarie.

+11% per i servizi educativi che permetteranno tra le altre cose l’incremento dei livelli del servizio offerto per i nidi e le scuole d’infanzia ed il potenziamento dell’offerta del servizio estivo.

+3,3% di stanziamento per cultura, eventi, sport, turismo e commercio. I 36milioni previsti per il 2025 permetteranno di garantire il sostegno agli enti culturali, rafforzando il coinvolgimento delle periferie, di mettere in campo attività di promozione sportiva per giovani e over 60 e di potenziare la promozione turistica e i grandi eventi.

In significativo aumento, +36% rispetto all’anno 2021 anche lo stanziamento destinato alle manutenzioni ordinarie. 3,7milioni in più (+16% sulla media del triennio) verranno destinati alla manutenzione del verde mentre ammonta a 3milioni l’aumento della spesa destinata alla manutenzione del suolo (+15,75%rispetto al triennio).

Per il capitolo degli investimenti straordinari occorre ricordare che ammonta a 2,6miliardi il totale delle risorse investite sulla città tra fondi Pnrr, React, Pon metro, finanziamenti statali e che serviranno a cambiarne il volto.

Dopo il confronto con le categorie di questa mattina, il documento arriverà alla Giunta comunale per l’approvazione giovedì 14 novembre. Lunedì 18 novembre avrà invece inizio l’iter in Consiglio Comunale con il passaggio nelle varie Commissioni mentre lunedì 16 dicembre sarà il momento della discussione e del voto in Sala Rossa.

TORINO CLICK

Beni confiscati alle mafie, l’85% non è riutilizzato

Oltre l’85% dei beni confiscati alle mafie, in Piemonte, non è riutilizzato: sono 330 i complessi immobiliari espropriati alla malavita organizzata nella nostra regione, divisi in 1181 unità catastali. Di queste solo il 14,39% (170) viene riutilizzato, “un numero molto basso, considerato che il Piemonte è settima regione in Italia per numero di beni, la seconda del nord dopo la Lombardia. Ma terzultima per riutilizzo” ha detto Maria Josè Fava, coordinatrice regionale di Libera durante l’audizione in commissione Legalità, presieduta da Domenico Rossi.

Il 10,33% (122) è rappresentato da immobili destinati ma non riutilizzati e il 75,28% (889) è ancora in capo all’Agenzia nazionale.
La provincia con più beni è Torino, seguita da Cuneo, Biella, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli e Vco.
“È errato pensare che le mafie siano interessate solo ai grandi centri, si concentrano anche sui piccoli comuni perché ci sono meno forze di polizia, c’è meno attenzione della stampa e bastano pochi voti per essere eletti. La situazione deve essere migliorata, spesso ci scontriamo con organizzazioni che utilizzano tutti gli strumenti giuridici per evitare il sequestro”, ha proseguito Fava.
“Occorre dare maggiore sostegno ai piccoli centri, dobbiamo aumentare ulteriormente le risorse messe a disposizione dalla Regione per i bandi di assegnazione. È anche necessario superare lo scoglio del cofinanziamento del 50% che, soprattutto per i comuni minori, è uno sbarramento che spesso preclude alla partecipazione. Si potrebbe distinguere tra grandi e piccoli comuni, come fa la Lombardia. Ugualmente, sempre prendendo spunto dalla regione a noi vicina, serve una linea di finanziamento per i soggetti del terzo settore che direttamente gestiscono i beni confiscati”, ha aggiunto Rossi.
Durante la seduta è stato presentato il “geoblog” progettato da Libera, piattaforma che ha il duplice intento di valorizzare il riutilizzo sociale dei beni confiscati in Piemonte e di fornire uno strumento di analisi e di monitoraggio sull’applicazione della Legge 109/96.
Nato nel 2008, è uno strumento interattivo che permette di scoprire i luoghi nei quali la criminalità organizzata ha cercato di insediarsi, investendo capitali illeciti nell’acquisto di immobili e aziende.
Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Marina Bordese (Fdi), Gianna Pentenero (Pd), Elena Rocchi (Lista Cirio), Alberto Unia e Pasquale Coluccio (M5s).