Music Tales, la rubrica musicale
“Queste strade non portano a nulla
Queste persone parlano, non dicono nulla
Gli attori non hanno una parte
le persone di cuore senza cuore
troverò una nuova folla, farò un nuovo inizio”
Questo canta in “so long” Lisa Marie Presley.
Non riesco ad identificarne il significato se non in un disagio nel vivere in una città, in una situazione a lei poco consona, anzi molto scomoda.
Quasi a voler dire (farò un nuovo inizio n.d.r.) che avrebbe trovato pace solo allora.
Ed oggi siamo a pochi giorni dalla sua “pace”.
Riposa per sempre una artista, figlia d’arte (e che arte) che, come il padre, è diventata una cantante, guadagnandosi il titolo di Principessa del Rock and Roll.
Lisa Marie è nata il 1 febbraio 1968 a Memphis, nel Tennessee e secondo il libro di memorie “Priscilla, Elvis & Me”, ha avuto un’infanzia davvero privilegiata. Per il suo quinto compleanno suo padre le ha regalò una slot machine e per il suo ottavo compleanno ha ricevuto una pelliccia di visone e un anello di diamanti.
Ha vissuto durante i suoi primi anni nella famosa Memphis Mansion che apparteneva a Elvis, ma la lasciò all’età di quattro anni dopo che i suoi genitori si lasciarono. Nonostante questo fu un’ospite regolare quando faceva visita al genitore, fino alla morte della star.
Presley è stata sposata quattro volte.
Dal 1994 al 1996, la cantante è stata sposata con Michael Jackson, ma si erano conosciuti 20 anni prima, nel 1974 a Las Vegas. Dopo anni senza vedersi e senza che nessuno se lo aspettasse, nel 1994 annunciarono in un comunicato di essersi sposati nella Repubblica Dominicana con una cerimonia molto intima. Si diceva che fosse un finto matrimonio e che stessero insieme per interesse. Da allora sono diventati la coppia più bizzarra, affascinante e mediatica del momento. La loro prima apparizione pubblica è stata agli MTV Awards, dove il cantante baciò sua moglie davanti a tutti.
Lisa Marie una volta ha parlato dei rapporti intimi che ha avuto con il Re del Pop, dicendo che erano “selvaggi e intensi”. “Era straordinario a letto”, affermò. E a quanto pare Michael aveva rapporti sempre vestito. Lisa Marie disse di non averlo mai visto come mamma l’ha fatto. Durante loro prima notte insieme, lui le chiese di essere in camera da letto al buio e quando finirono lei corse in bagno per uscirne 20 minuti dopo truccata, in pigiama e vestaglia. Lisa disse anche che lui le chiese di indossare gioielli costosi e di fare giochini particolari. Tuttavia alcuni dipendenti di Neverland affermarono che i due non ebbero mai veramente alcun rapporto intimo.
Insieme al suo primo marito Danny Keough, Lisa divenne un membro di spicco di Scientology. I due festeggiarono su uno degli yacht dell’organizzazione la luna di miele e crebbero i due figli nelle loro convinzioni. Si dice che la star della musica fu influenzata da John Travolta. Nel 2012 Lisa annunciò però che non ne faceva più parte.
Per Lisa, la morte di suo figlio Benjamin fu insuperabile. Il giovane tolse la vita all’età di 27 anni. Il suo corpo fu ritrovato nel luglio 2020 nella villa di famiglia a Calabasas (California). I tabloid statunitensi hanno descritto la morte come “scioccante ma allo stesso tempo non scioccante”. Il giovane aveva infatti una lunga storia di dipendenze.
Dipendente anche lei dagli antidolorifici, come ha raccontato la star stessa nella prefazione al libro ‘The United States of Opioids’: “Mi è bastata una breve prescrizione di antidolorifici in ospedale per sentire il bisogno di continuare a prenderli”. Dieci anni dopo il suo ultimo matrimonio si è ritrovata dipendente da questi antidolorifici e totalmente al verde.
“Tutto nasce sempre da un eccesso: la grande arte è nata da grandi terrori, grandi solitudini, grandi inibizioni, instabilità, e ogni volta le ha sapute equilibrare.”
Non ho mai amato la sua discografia quindi ho faticato a trovare un brano che mi fosse almeno un po’ simpatico alle orecchie.
A voi “so long”
Chiara De Carlo
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Premio Mimmo Candito, i vincitori
La giuria della seconda edizione del Premio Mimmo Candito – per un Giornalismo a Testa Alta, composta dal Presidente Paolo Griseri (La Stampa), Marina Forti (Internazionale), Simona Carnino (vincitrice della prima edizione) e Vincenzo Vita (Il Manifesto) ha così votato:

Il progetto di Letizia Tortello sulla condizione delle donne in Marocco ha il pregio di un programma preciso e definito, in grado di raccontare la difficile transizione della società marocchina verso il superamento della tradizionale disparità di genere. Lo fa proponendosi di ascoltare le testimonianze delle associazioni di donne marocchine e raccontare le realtà in cui, al contrario, la loro condizione è ancora soggetta a forti discriminazioni.
Più che nella contrapposizione un po’ macchiettistica tra modernità e medioevo, l’interesse del progetto è proprio nella realtà sempre più embricata che lega Italia e Marocco. Non solo a Torino, la città italiana con il maggior numero di residenti di origine marocchina, ma anche in molti altri centri della Penisola. Le donne che emigrano dal Marocco sono spesso badanti, colf, commercianti, fanno parte della nostra società. L’influenza reciproca tra le due culture di riferimento determinerà inevitabilmente un pezzo del nostro futuro.
Chi sono i vincitori
Federica Tourn, professionista freelance piemontese, autrice di reportage internazionali da zone calde, esperta di problematiche

Ieri il Museo del Cinema di Torino ha assegnato il premio Stella della Mole all’attore americano Kevin Spacey, due volte premio Oscar per “American Beauty” e “I soliti sospetti”. L’attore, noto anche per la celeberrima serie “House of cards”, a Torino da alcuni giorni, ha tenuto una masterclass alla Mole e ha introdotto la proiezione di “American Beauty” al cinema Massimo. Alla masterclass sono intervenuti il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e il presidente del Museo Enzo Ghigo.
Prosegue il trasferimento degli uffici e del personale nella nuova sede unica, nell’ambito di un percorso che si concluderà entro giugno 2023. A darne aggiornamento l’assessore al bilancio Andrea Tronzano, nel corso della prima commissione regionale presieduta dal presidente Carlo Riva Vercellotti .
Aumentare da 60 a 100 euro lordi la tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive volontarie dei medici del Pronto soccorso. Lo prevede il Disegno di legge 241, “Disposizioni per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza nel sistema dell’emergenza-urgenza”, sul quale la Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, ha espresso parere favorevole.
Il provvedimento, illustrato dal presidente della Giunta Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi, dovrebbe approdare oggi in Aula.
Definiti i relatori di maggioranza Stecco (Lega) e Paolo Ruzzola (Fi) e di minoranza Domenico Ravetti (Pd), Sarah Disabato (M5s) e Francesca Frediani (M4o-Up).
Cirio ha sottolineato che, dopo la riorganizzazione dei Pronto soccorso, anche questo provvedimento rientra nella strategia regionale per ovviare alla carenza di personale nei pronto soccorso e limitare il ricorso alle esternalizzazioni. Giovedì è previsto un incontro con le associazioni sindacali per prevedere riconoscimenti anche per infermieri e operatori sanitari.
Icardi ha osservato che i medici urgentisti svolgono un lavoro particolarmente stressante e non di rado si trovano a ricoprire anche un ruolo di servizio sociale, visto l’alto numero di codici verdi e di accessi impropri al Pronto soccorso.
Sono intervenuti, per richieste di delucidazioni, i consiglieri Domenico Ravetti, Raffaele Gallo (Pd), Disabato (M5s), Frediani(M40-Up), Mario Giaccone (Monviso) e Ruzzola (Fi).
Il deputato comunica all’Ambasciatore il patrocinio politico di un condannato a morte.
“Ho comunicato all’Ambasciatore dell’Iran che intendo assumere il patrocinio politico di Mohsen Rezazadeh Gharagholou, 21 anni, come tantissimi coetanei arrestato durante una manifestazione, detenuto, torturato e condannato a morte a seguito di un processo iniquo. Il nostro ruolo politico e istituzionale ci impone di agire: è il momento di esercitarlo per opporsi alle uccisioni illegali a seguito dell’uso ingiustificato della forza, agli arresti arbitrari di massa, alle sparizioni forzate, alle torture, alle condanne a lunghe pene detentive o a morte a seguito di processi iniqui, che continuano ad avvenire in Iran” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra che, come altri parlamentari, si è attivato con una lettera rivolta all’Ambasciatore Mohammad Reza Saburi.
“Decine di persone, tra cui tre minorenni, rischiano oggi l’esecuzione in Iran per la loro lotta contro un regime violento, ingiusto e ferocemente patriarcale” – prosegue Grimaldi. – “Con questo gesto cerchiamo di tutelarle individualmente, chiedendo all’Ambasciatore di fornirci con la massima urgenza le informazioni che riguardano lo stato di salute fisica e mentale e l’iter giudiziario che riguarda la persona, nonché la garanzia di un contatto regolare con la famiglia e della scelta di un avvocato di fiducia”.
Venerdì 20 gennaio prossimo presso il Centro Studi San Carlo in via Monte di Pietà 1
Il gruppo Giovani Ucid promuove venerdì 20 gennaio prossimo alle 18.30 l’evento “Fede e Metaverso , binomio possibile?”, insieme all’Economy of Francesco, presso il Centro Studi San Carlo in via Monte di Pietà 1, a Torino.
Il metaverso è un concetto di spazio online 3D e virtuale che permette collegamenti e interazioni tra utenti, permeando aspetti fondamentali della nostra realtà quotidiana. Le applicazioni del metaverso sono pressoché infinite, al pari delle attività che possono essere svolte al suo interno, con risparmi in termini di costi e efficienza.
“Metaverso” è un termine coniato da Neal Stephenson nel libro appartenente alla cultura cyberpunk “Snow Crash” nel 1992, descritto dall’autore come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite Internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio Avatar. Il metaverso è uno spazio virtuale in cui le differenze con la realtà si assottigliano fino ad essere quasi impercettibili. Il metaverso porta con sé una serie di domande e riflessioni alle quali è necessario dare una risposta, in quanto dobbiamo prepararci a viverlo, a fronteggiare rischi e incognite e, al contempo, sarebbe opportuno iniziare a predisporre le regole che non ci facciano trovare impreparati di fronte al sopraggiungere di quesiti giuridici difficilmente risolvibili con le regole che abbiamo. Il Metaverso risulta uno spazio libero con strade, negozi, locali, creato da alcuni programmatori indipendenti , al cui interno le persone interagiscono e si spostano tramite i loro avatar. Questo mondo digitale assorbe le vite delle persone e le costringe a vivere un’esistenza alternativa per sfuggire a una realtà difficile, in minuscoli appartamenti. Il metaverso diventa, quindi, uno spazio libero e aperto che si contrappone a una vita reale claustrofobica e, in questo spazio, la differenza tra le classi sociali è rappresentata dalla risoluzione del proprio avatar e dalla possibilità di accesso a luoghi esclusivi.
Questo evento rappresenta il primo di una serie, nel corso della quale verranno esaminati impatti e prospettive sul bene comune e della società moderna.
A presentare l’evento sarà Daniele Lonardo, Presidente del Gruppo Giovani Ucid di Torino, avvocato e Europrogettista presso lo studio Legale Associato “Ambrosio & Commodo” di Torino, che dialogherà con l’avvocato Riadi Piacentini, fondatore di ThinkLegal, e con Edoardo Di Pietro, fondatore di Wando Agency.
Informazioni presso la segreteria Ucid di Torino ucid@ucidtorino.it
GALLO – RAVETTI (PD): “LIVELLI DI ASSISTENZA – EMERGENZA URGENZA: UN PROVVEDIMENTO CHE ARRIVA IN RITARDO. OCCORRE RIDISEGNARE UNA SANITA’ PUBBLICA CHE RISPONDA ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI”
16 gennaio 2023 – “Abbiamo espresso, in Commissione, un voto favorevole al testo del disegno di legge “Disposizioni per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza nel sistema dell’emergenza-urgenza” che domani verrà esaminato dall’Aula di Palazzo Lascaris. Tuttavia, riteniamo che questo provvedimento risponda con grande ritardo alle esigenze della nostra sanità che richiederebbe una completa revisione globale e non soltanto per quanto concerne l’emergenza-urgenza” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti, relatore di minoranza del provvedimento.
“Molto spesso – proseguono gli esponenti dem – i cittadini si trovano costretti a affidarsi al pronto soccorso per l’assenza di vere politiche territoriali che consentano loro di ottenere risposte in tempi brevi senza dovere affrontare i tempi di attesa infiniti che contraddistinguono il nostro sanitario. Con un’offerta migliore a livello territoriale, una sinergia e una collaborazione più stretta tra tutti gli attori del sistema sanitario, si potrebbe evitare il boom di accessi nei pronto soccorso. Secondo Agenas, infatti, gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso sono il 30% del totale. Di questi il 95% sono codici bianchi, ovvero prestazioni sanitarie che non sono riconosciute come “urgenti””.
“La sanità pubblica deve essere riformata e potenziata – concludono Gallo e Ravetti – ma, ancora una volta, abbiamo rilevato come su questo tema, il Presidente Cirio, oggi presente in IV Commissione, mantenga una posizione troppo vaga. Occorre una trasformazione profonda del nostro sistema, occorrono certezze: il nostro sistema sanitario e il suo livello di prestazioni possono essere rilanciate soltanto attraverso una riforma profonda e una maggiore e più stretta interazione tra medici di base, ospedali, specialisti. Le risposte alle richieste che provengono dai cittadini devono essere date investendo sulla sanità pubblica, migliorandola, ridisegnandola e non affidandosi ai privati. E poi si deve investire sulla prevenzione, sulla ricerca perché farlo significa investire sul futuro dell’umanità che dovrà e potrà essere migliore. Purtroppo dobbiamo constatare che siamo lontani da tutto questo”.
Il Martedì dei ragazzi a Moncalieri
L’inverno è freddo, bianco, sonnacchioso… ma anche ricco di giri in slitta, battaglie a palle di neve e cioccolata calda: per il ciclo «Il martedì dei ragazzi», organizzato dalla biblioteca Arduino di Moncalieri (via Cavour 31), martedì 24 gennaio alle ore 17,30 il Piccolo Anfiteatro Millecolori ospita «L’inverno nelle storie». Letture per bimbi fino a 6 anni a cura di Alessandra Biglietti. E’ il Piccolo Anfiteatro Millecolori ad ospitare questo ciclo di eventi dedicati ai più piccoli: uno spazio magico, decorato con i disegni vivaci di Ludovica Paschetta, per leggere insieme circondati da “un bosco di libri”. Partecipazione gratuita con prenotazione, tel. 011.6401600 (un solo accompagnatore per ogni bambino).