ilTorinese

All’Auditorium Rai “Un sopravvissuto di Varsavia” di Arnold Schönberg

Per la Giornata della Memoria l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino 

 

Rievoca la strage nazista in un ghetto polacco il capolavoro di Arnold Schönberg “Un sopravvissuto di Varsavia” op. 46, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e il suo direttore onorario Fabio Luisi proporranno in occasione della Giornata della Memoria.

Il concerto è in programma giovedì 26 gennaio alle 20.30 e venerdì 27 gennaio alle 20.00, giorno designato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite quale ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. I due concerti, che si terranno presso l’Auditorium RAI Arturo Toscanini di Torino, saranno trasmessi da RAI Cultura in diretta differita su Rai5 alle 21.15 e in streaming su RaiPlay, oltre che in diretta su Radio 3 e nel circuito Euroradio.

La voce recitante è quella di Francesco Micheli, affiancato dal Coro maschile “Ruggero Maghini”, preparato da Claudio Chiavazza.

“L’arte di Schönberg – afferma Francesco Micheli – è stata capace di svelare elementi della realtà assolutamente inediti. Nello scavo degli abissi dell’uomo, infatti, la dodecafonia è stata capace di svelare stati emotivi che nessuno aveva mai saputo rivelare. Il “Sopravvissuto di Varsavia”, avvalendosi di questi strumenti rivoluzionari, ha costruito un poderoso monumento contro l’Olocausto, costringendoci a rivivere la tragedia del protagonista, emblema del dramma di un popolo.

Con una potenza evocativa che nessun film o documentario può eguagliare – conclude Micheli – questo capolavoro è davvero il miglior modo per onorare il Giorno della Memoria, in cui il passato torna a essere un presente atroce, che nessun revisionismo può rinnegare”.

“Un sopravvissuto di Varsavia” op. 46, per voce recitante coro maschile all’unisono e orchestra, è un brano di Arnold Schönberg che questi compose nel 1947, in sole due settimane, una volta conclusa la Seconda Guerra Mondiale, scrivendone anche il testo. Articolato in un unico movimento, con un organico piuttosto originale, all’orchestra e al coro maschile aggiunge anche la voce recitante, che, invece di cantare il testo, lo declama, conferendo una leggera intonazione melodica, che prevede di intonare le sillabe di un testo su un’unica nota. Con questo brano l’autore volle rievocare la persecuzione nazista contro gli ebrei e, per comporlo, si ispirò al racconto di un ebreo che, miracolosamente, fuggì dal campo di sterminio di Varsavia. La musica è composta secondo lo stile dodecafonico e segue i vari momenti del racconto, la cui drammaticità è sottolineata da numerosi strumenti a percussione presenti nell’orchestra. Il brano inizia proprio con l’orchestra che crea un’atmosfera cupa e opprimente e con la voce recitante, sostenuta sempre dall’orchestra, capace di sottolinearne i punti più salienti; la tromba, ad esempio, rievoca il risveglio improvviso dei prigionieri. Il coro dei condannati, che eleva un inno a Dio andando incontro alla morte, chiude drammaticamente il brano.

Il lavoro sinfonico corale di Schönberg è intriso di tensioni tragiche e apocalittiche. Si tratta di una sorta di Sprechgesang (parlato cantato) che ha il compito di rievocare il genocidio. Il testo, elaborato in inglese dallo stesso compositore, si chiude con l’antica preghiera ebraica Shema Yisroel, affidata al coro maschile all’unisono, simbolo di dolore e pessimismo, testimone dello scetticismo di Schönberg rispetto all’umanità e alla possibilità di una vera e propria redenzione.

I biglietti sono in vendita online sul sito dell’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino.

Mara Martellotta

 

Informazioni: 011 8104653

Biglietteria.osn@rai.it

www.osn.rai.it

Scienza e creatività in musica

2022 PROGRAMMA 2023XXXI edizione  

I CONCERTI DEL POLITECNICO

POLINCONTRI MUSICA  

 

POLITECNICO DI TORINO    

Aula Magna “Giovanni Agnelli”

corso Duca degli Abruzzi 24  

inizio concerti ore 18,00  

Secondo appuntamento per la programmazione del ciclo Scienza e Creatività in coproduzione con Rivolimusica, Scene dal vivo, Istituto Musicale Città di Rivoli, lunedì 30 gennaio ore 18 presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino.

“Negli iconismi di Kircher la pretesa dell’esattezza scientifica produce il più dissennato delirio della fantasia, così che diventa veramente impossibile, più che nell’opera scritta, discernere il vero dal falso. In fondo quello che dobbiamo a Kircher è l’idea che sulla scienza e sulla tecnica si possa sognare”. (Umberto Eco)

Giorgio Strano, responsabile delle Collezioni del Museo Galileo di Firenze, ci racconta misteri e bellezze del geniale e discusso Organum Mathematicum di Kircher, in dialogo con l’arpa celtica di Elisa Petruccelli e il flauto traverso di Claudia Fassina.
Athanasius Kircher fu gesuita, filosofo, storico e museologo tedesco che ebbe, tra le tantissime, l’intuizione di creare una macchina “omnia in omnibus”, un’enciclopedia all’avanguardia, depositaria del sapere: dall’Aritmetica e Geometria a Fortificatoria, Cronologia, Horografia, Astronomia, Astrologia, Steganografia, Musica.

L’unico esemplare originale di Organum Mathematicum (XVII secolo) è conservato in ottimo stato proprio presso il Museo Galileo.

per il ciclo Scienza e Creatività 

in coproduzione con l’Istituto Musicale Città di Rivoli 

Lunedì 30 gennaio 2023       L’organum mathematicum di Kircher

Giorgio Strano responsabile delle Collezioni del Museo Galileo di Firenze

Elisa Petruccelli arpa celtica  

Claudia Fassina flauto traverso

Giorgio Strano
Responsabile delle collezioni presso l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, svolge attività di ricerca e di divulgazione soprattutto nel campo della storia dell’astronomia. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste di storia della scienza italiana e straniere. Ha collaborato alla realizzazione di mostre sulla storia della scienza e dell’astronomia: Scienziati a Corte (2001), Machina Mundi (2004), La relatività da Galileo a Einstein (2005), Il Telescopio di Galileo (2008-2009), Astrum2009. Astronomia e strumenti da Galileo ad oggi (2010). È membro della Scientific Instrument Society e della ScientificInstrument Commission della IUHPST. Dal 2007 al 2020 è stato general editor della collana Scientific Instrument and Collections, edita da Brill.

Elisa Petruccelli
Dopo aver studiato canto moderno si avvicina al mondo dell’arpa con Silvia Bonino. Si specializza nella tecnica e nel repertorio irlandese e scozzese con Enrico Euron e Gráinne Hambly. Partecipa a masterclass con: Laoise Kelly, Gráinne Hambly, Rachel Hair, Seana Davey Enrico Euron e Anne Gaelle Cuif. Laureata in Lettere Antiche segue i corsi della SIEM e i seminari del Centro Goitre per la formazione e la didattica. Nel 2019 ottiene la qualifica di Operatore Sistema Goitre dopo il percorso triennale di Didattica Musicale “Insegnare musica ai bambini”.
È tra i soci fondatori della Celtic Harp International Academy per promuovere la conoscenza e la ricerca sui diversi aspetti storicoculturali, artistici e stilistici dell’arpa celtica attraverso masterclass, festival, concerti e conferenze. Dal 2020 organizza il Festival internazionale di Arpa Celtica di Pamparato in cui partecipa come docente e concertista. Insegna arpa celtica e svolge laboratori di propedeutica musicale in scuole primarie e dell’infanzia. Suona come arpista e cantante nel gruppo folk CelticStrings e studia danza irlandese presso l’Accademia di Danze Irlandesi Gens d’Ys.

Claudia Fassina

Si avvicina al mondo musicale giovanissima e inizia a studiare flauto traverso sotto la guida di Marco Giaccaria. Nel 2006 consegue la licenza triennale per compositori e strumentisti di teoria e solfeggio presso il conservatorio “G. Verdi” di Torino e nel 2008 si approccia allo studio di batteria e percussioni etniche. Negli anni entra a far parte di formazioni musicali di vario genere come polistrumentista e questo la porterà a suonare in numerose situazioni concertistiche, in Italia e all’estero, a pubblicare album e a incidere parti strumentali come ospite in diverse produzioni. 

Dal 2016 si avvicina alla formazione ABRSM (The AssociatedBoard of the Royal Schools of Music) da cui conseguono nel 2018 il diploma di performance in flauto traverso ARSM e nel 2021 il DipABRSM, diploma in flauto traverso, with distinction

Attualmente è docente di batteria e flauto traverso e si sta dedicando alla composizione di brani 

per uno spettacolo teatral-musicale.

POLINCONTRI Orario: 9.30 – 12.45 Tel. +39 011.090.7926/7806 – fax +39 011.090.7989e-mail: Polincontri@polito.it  – www.polincontri.polito.it/musica/

Strategia sul tessile, Tovaglieri (Lega): “più controlli su importazioni extra UE”

Negli emendamenti alla Strategia europea sul tessile annunciati più controlli sulle importazioni extra UE, maggiori informazioni ai consumatori e difesa dell’occupazione femminile.

«Occorre che l’Europa sostenga e rafforzi il proprio settore tessile, non solo perché strategico per la crescita economica, ma anche perché, in un mercato globale caratterizzato da una competizione sempre più aggressiva e senza regole, rappresenta un modello di rispetto dell’ambiente nelle fasi produttive e un esempio di come sia possibile coniugare la sostenibilità con la qualità».

Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione Industria del Parlamento europeo, intervenendo  alla sessione dedicata alla “Strategia UE sulla sostenibilità del tessile”, che segue come “relatrice ombra” per il gruppo Identità e Democrazia. 

Tovaglieri, che proprio di recente ha visitato le più importanti industrie tessili del Biellese e incontrato i rappresentanti del settore, durante il suo intervento ha annunciato che presenterà emendamenti alla Strategia sul tessile «che si focalizzeranno sulla tracciabilità e accessibilità delle informazioni per il consumatore e sulla sensibilizzazione ai costi ambientali e umani della fast fashion di bassa qualità. Insisteremo anche sulla necessità di effettuare maggiori controlli sulle importazioni extra-UE, di riportare in Europa le produzioni e di non gravare le piccole e medie imprese con nuove normative comunitarie, che aumentino oneri e burocrazia». 

Infine, come membro della Commissione Parità di genere, l’eurodeputata lombarda ha ricordato la preponderanza del lavoro femminile nel settore tessile e moda. «Tutelare il tessile europeo – ha concluso Tovaglieri – significa quindi sostenere le donne che lavorano a tutti i livelli della filiera come imprenditrici, dirigenti, tecniche e operaie». 

L’aula che vorrei: un progetto per la scuola

Da giovedì 26 gennaio 2023 riparte e si amplia il progetto L’Aula che vorrei, avviato nel 2022 per la prima volta in Italia da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con l’Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini di Torino, che ha coinvolto classi del primo ciclo di istruzione,per sperimentare un nuovo modo di fare scuola.

Anche nel 2023 l’aula si trasferisce in museo, dove gli insegnanti possono avvalersi delle collezioni e degli ambienti del palazzo per consolidare competenze e attivare nuovi percorsi di apprendimento.

La classe ha a disposizione un ambiente riservato, ma svolge molti momenti dell’attività didattica anche negli spazi del museo in linea con le diverse lezioni. Le sale, gli oggetti in esse custoditi e il Giardino Botanico Medievale faranno da cornice e contemporaneamente da supporto ai contenuti didattici e agli obiettivi previsti.

Attraverso questa esperienza innovativa di apprendimento, i docenti intendono valorizzare le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti, favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca anche attraverso interventi adeguati nei riguardi della diversità.

Oltre all’ospitalità e alla co-progettazione dei contenuti, Palazzo Madama interagisce con le classi attraverso laboratori tematici gestiti dai suoi Servizi Educativi, che andranno a rafforzare gli argomenti condotti dagli insegnanti in aula; a seconda delle tematiche che saranno trattate nelle settimane di permanenza in museo, i conservatori potranno mettere a disposizione alcune opere normalmente a deposito, in modo da consentire un’osservazione diretta e favorire una comprensione globale degli oggetti in collezione.

Quest’anno il progetto coinvolge anche l’Istituto Europeo di Design di Torino: giovedì 26 gennaio, dalle ore 10 alle ore 13, Maurizio Francesconi, docente di Storia della moda e Semiotica della moda,terrà la sua lezione a Palazzo Madama, che metterà a disposizione dei suoi 44 studenti la nuova Sala tessuti del museo con un’importante esposizione di tessuti e moda della sua collezione, che comprende circa4.000 manufatti ed è tra le più importanti in Italia.

Sempre il 26 gennaio, nel pomeriggio, inizierà il primo appuntamento di formazione dei nuovi cinquanta docenti della secondaria di I grado: la novità di quest’anno è che, oltre alla scuola Salvemini, aderiscono al progetto tre nuovi istituti, le scuole Cairoli (Circoscrizione 2), Alighieri-Kennedy (Circoscrizione 4) e Calamandrei (Circoscrizione 8), per un totale di 10 classi, che vanno ad ampliare il bacino di provenienza e le ricadute sul territorio cittadino.

A partire dal mese di marzo e fino alla fine di maggio i 200 studentilavoreranno in museo per utilizzare collezioni, edificio e spazi verdi come dispositivo didattico.

 

Sciopero benzinai, 47 impianti aperti a Torino per garantire il rifornimento di carburante

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E’ partito nella serata di ieri lo sciopero di 48 ore consecutive degli impianti di distribuzione di carburante. La protesta, indetta dalle organizzazioni sindacali dei benzinai terminerà, per ciò che riguarda la rete ordinaria, alle ore 19 di domani, giovedì 26 gennaio.

La legge prevede che durante lo sciopero dovrà comunque essere garantito un servizio minimo. A Torino saranno 47 i distributori che resteranno aperti durante i due giorni della protesta.

Si tratta degli impianti di via Loria 1/G e corso San Maurizio 40/L, nel territorio della circoscrizione 1; corso Agnelli 4/D, corso Agnelli 109/F, via Artom 2/a, piazzale Caio Mario 430, via Guido Reni 167, corso Orbassano 374/D, corso Siracusa fronte 120, corso Tazzoli 183/A, via Vigliani 176/A nella circoscrizione 2; via Cialdini 22/A, corso Racconigi 194/D, largo Racconigi 191/E (angolo via Malta), corso Trapani 79/G, nella circoscrizione 3; piazza Chironi 12/G, via Cossa 150, via Lessona 84/A, corso Marche 9/A, corso Telesio 15/G, corso Umbria 18/G nella circoscrizione 4; corso Grosseto 284, corso Grosseto 162/A, corso Grosseto 338 (angolo via Sansovino), strada Pianezza 385/A (angolo corso Regina Margherita), via Sansovino 55/A, corso Toscana 43/A nella circoscrizione 5; piazza Bottesini 10/G, via Botticelli 62/A, strada Settimo 110/A, strada Settimo 368/Bis/A, corso Romania 460, strada San Mauro 135/A, Lungo Stura Lazio 150/A, corso Vercelli 272/A, stazione di servizio “Stura Nord” nel territorio della circoscrizione 6; corso Casale 329/A, corso Casale 400/A, corso Casale 292/A, corso Casale 412/A, via Cigna 40/B nel territorio della circoscrizione 7; corso Giambone 75, corso Marconi 19/P, corso Maroncelli 50, piazza Muzio Scevola 2/A, piazzale San Gabriele Di Gorizia 181/E, corso Unione Sovietica 93/A nel territorio della circoscrizione 8.

In Regione la legge sui tatuaggi

Le donne operate al seno in seguito a un tumore potranno fruire gratuitamente, presso le strutture sanitarie regionali, di un tatuaggio medico per la ricostruzione dell’areola mammaria. Per tale finalità, la legge “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing” ha stanziato 50mila euro.

Questa la principale novità stabilita dalla legge sui tatuaggi, presentata da Sarah Disabato (M5s) e sottoscritta da altri consiglieri di maggioranza e opposizione, che è stata approvata  all’unanimità dal Consiglio regionale, dopo un lungo percorso di confronto con gli operatori del settore svolto dalla Commissione Sanità.
Un apposito regolamento, redatto dalla Giunta regionale entro sei mesi, stabilirà le modalità di attuazione della nuova norma che prevede anche regole precise sul percorso di formazione degli operatori che realizzano i tatuaggi, sulle regole igieniche da rispettare nei locali adibiti a questa attività e anche sanzioni per chi non le rispetta.

“Con questa legge – ha dichiarato al termine della discussione in aula la prima firmataria Sarah Disabato (M5s) – offriamo maggiori tutele ai cittadini e agli operatori e possiamo anche agire sull’abusivismo. Abbiamo raggiunto l’importante traguardo che permetterà ai cittadini che hanno subito un’operazione di mastectomia di ottenere gratuitamente la prestazione di pigmentazione areola-capezzolo, come già previsto nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ma mai realizzato: serve a cancellare le cicatrici e migliorare il recupero psicologico dopo il tumore”.

Alessandra Biletta (relatrice di maggioranza) ha espresso il parere favorevole di Forza Italia: “Questo provvedimento rafforza e riconosce la professionalità dei tatuatori con un apposito corso formativo. Tutela la salute con requisiti di sicurezza e igiene e prevede contributi regionali per i tatuaggi sulla zona areola capezzolo delle donne operate al seno”.

Anche Sara Zambaia (altra relatrice di maggioranza) si è espressa favorevolmente a nome della Lega: “C’è stata una grande collaborazione per arrivare a normare un campo molto delicato che agisce sul corpo delle persone. Sono stati migliorati i corsi di formazione, i luoghi, il tipo di attività. Anche a tutela degli operatori stessi perché in questo settore c’è tanto abusivismo. Infine c’è la straordinaria possibilità per le donne operate al seno di ricostruire una parte importante delle loro femminilità. È un grande regalo che la Regione fa alle donne che hanno vissuto un grave disagio anche psicologico”.

Il consigliere Diego Sarno (Pd, relatore di minoranza), è intervenuto sottolineando che “il tema della formazione e della legalità è molto importante in questo ambito, la nuova legge dà dignità e autorevolezza ad un mondo che finora era percepito come poco professionale. Il tatuaggio medico previsto per le donne operate al seno costituisce un giusto allargamento della sanità pubblica, elemento trascurato dalla maggioranza in questi tre anni”.

Al termine sono intervenuti a favore anche i consiglieri Silvana Accossato (LUV) e Mario Giaccone (Monviso).

 

Statale del Monginevro chiusa per maltempo ai mezzi pesanti

A causa delle condizioni avverse, sulla strada statale 24 “del Monginevro” facendo seguito ad analogo provvedimento adottato dall’Autorità Francese sulla RN 94, il proseguimento della SS24 in territorio francese, il tratto Cesana (Km 89,400) – Claviere al confine di Stato (96,460) è provvisoriamente chiuso ai mezzi pesanti aventi massa superiore alle 26 tonnellate. Si ricorda inoltre che lungo la SS24 vige l’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo dal km 55,200 al Confine di Stato.

(foto archivio)

Tre proiettili sparati contro auto: forse scambiata per cinghiale

Ieri un automobilista stava viaggiando in una strada nel territorio di Castellamonte quando il suo veicolo è stato colpito da tre proiettili, che hanno perforato la carrozzeria. Forse si è trattato di un cacciatore che, tra le piante, ha scambiato il movimento della vettura per un cinghiale. I proiettili ritrovati sono infatti quelli solitamente impiegati per la caccia agli ungulati. Altra ipotesi è che gli spari siano stati indirizzati a quell’auto volutamente per qualche ragione di vendetta personale. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri.

Agnelli, torinese e cosmopolita fuori ordinanza

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni 


Vent’anni ci separano dalla morte di Giovanni Agnelli e difficilmente dimenticherò il clima straordinario che si creò nel
Duomo di Torino per i suoi funerali in cui si mescolavano autorità importanti e semplici cittadini. Fuori dal tempio migliaia di operai Fiat  che accolsero con un applauso il feretro di Agnelli e con i fischi il presidente del consiglio Berlusconi.

Cosa resta dell’avvocato dopo vent’anni?

Già nel centenario della nascita non ci fu a Torino nessuna iniziativa degna per ricordare un torinese cosmopolita fuori ordinanza, davvero unico nella storia della città.

Finora forse quasi nessuno ha colto la necessità di storicizzarlo, andando oltre i miti e oltre le facilidemonizzazioni.

Ad esempio, al Liceo d’Azeglio, dove lo commemorai vent’anni fa, il giovane Agnelli venne rimandato in tutte le materie per un 7 in condotta, ma, appena ottenuta la Maturità, Agnelli, ufficiale di Cavalleria, partecipò alla campagna di Russia e a quella in Africa settentrionale durante la seconda guerra mondiale.

Due aspetti contrastanti che rivelano una personalità poliedrica.

L’avvocato nel 1966 subentrò a Valletta nella presidenza della Fiat. Sentì la necessità di fare della Fiat un’impresa davvero internazionale, ma con la mente e il cuore saldamente a Torino. Oggi non è più così.

Va ricordato che Agnelli trovò un sindacato troppo ideologico che non ebbe solo l’intenzione di difendere i dipendenti, ma di mettere in crisi l’azienda. Gli anni terribili successivi all’autunno caldo videro in fabbrica  anche dei fiancheggiatori  del terrorismo e un clima di scontro frontale che solo la marcia dei Quarantamila riuscì ad arginare. La politica non seppe fare la sua parte ed Agnelli cedette alla seduzione dell’assistenzialismo statale indotto dalla politica dell’ad Romiti.

La Fiat non seppe prevedere neppure la concorrenza straniera che stava minacciando il mercato italiano fino ad allora egemonizzato daisuoi marchiEssa incominciò a perdere capacità produttiva e competitività. Il prestigio internazionale del suo Presidente servì a portare i giochi olimpici invernali a Torino, ma non fu sufficiente a preservare un marchio in crisi.

Credo si possa parlare di un autunno della Fiat che divenne un gelido inverno con la morte del suo presidente.

Piero Bairati fu lo storico rigoroso e imparziale di Valletta, Agnelli meriterebbe un lavoro simile a quello che pubblicò la Utet in una collana ormai estinta.

Ebbi modo di conoscerlo, di parlare e di cenare anche con lui e con donna Marella. L’amicizia con Mario Soldati, con Jas Gawronski e con Giorgio Forattini mi ha consentito di conoscere bene l’avvocato.

Era uno uomo sofisticato, ma anche semplice. Jas Gawronski ha da poco pubblicato da Aragno un libro in cui c’è anche un ritratto dell’amico che merita grande attenzione.

 

A teatro “Vaduccia: l’importante è che ci sia qualcuno”

Prosegue a partire dal 24 gennaio, la stagione 2022/2023 del teatro Marcidofilm!, con in calendario, fino al 29 gennaio, la pièce dal titolo “Vaduccia: l’importante è che ci sia qualcuno”

 

Riprende il 24 gennaio la stagione 2022/2023 del teatro Marcidofilm!, che propone quattro titoli tra le produzioni più recenti della Compagnia, oltre all’appuntamento annuale con le serate di poesia, in collaborazione col Salone del Libro di Torino.

Dal 24 al 29 gennaio prossimi sarà in scena la pièce “Vaduccia: l’importante è che ci sia qualcuno”, adattamento di Marco Isidoridel testo originale di Abraham B. Yehoshua, dal titolo “L’amante”.

Dal 28 febbraio al 5 marzo prossimi saranno in scena le “Memorie del sottosuolo” di Fedor Dostoevskij.

Dal 9 al 14 maggio prossimi si potrà assistere allo spettacolo “Happy Days in Marcido’s Field 2022”

Il 21 maggio sarà di scena la pièce “Nadotti/Marcido/Berger.

La programmazione si apre con “Vaduccia: l’importante è che ci sia qualcuno”, per la trasposizione e regia di Marco Isidori,produzione di Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa 2021, con l’autorevole interpretazione di Maria Luisa Abate, che mette in scena vaneggiamenti e senilità, a metà tra i sentimenti di una israeliana e di un giovane arabo integrato. La pièce racconta la storia di una novantasettenne ebrea che, nell’ultimo scorcio della sua vita, risvegliatasi da una malattia che le aveva tolto ogni consapevolezza vitale, rendendola un minerale (una pietra, afferma lei di sé medesima), si trova a dover condividere la vita quotidiana con un ragazzo arabo piovuto quasi dal cielo. La vecchia, di nome Vaduccia, stravagante, piena di pregiudizi, carica delle eredità emotive della sua esistenza, non solo riesce a relazionarsi col suo giovane nemico, ma a giungere a provare per esso un sentimento amoroso.

Il linguaggio con il quale la storia viene portata in scena, risulta vorticosamente ritmico, puntualmente oggettivo e diabolicamente simbolico. La performance dell’interprete, la straordinaria Maria Luisa Abate, si avvita con fatale inesorabilità in un parossismo non solo interpretativo ma anche fonico, approdando quella compiutezza teatrale che rappresenta uno dei cardini della ricerca scenica dei Marcido. Qui per “compiutezza” si intende non soltanto l’immersione totale, vale a dire senza scampo o via di fuga, nell’estremo dolore del confronto con la propria inadeguatezza, ma anche la necessità di riuscire a superarsi per donare al pubblico un forte momento di comunione sentimentale.

MARA MARTELLOTTA

 

Teatro Marcidofilm!

Torino, Corso Brescia 4/bis interno 2

Orari recite da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 16.00

Informazioni e prenotazioni: 011 8193522 – 3393926887 -3287023604

info.marcido@gmail.com