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È partita la campagna di comunicazione promossa dalla Città di Torino sul Fondo Sociale 2023, un contributo economico che la Regione Piemonte e l’Amministrazione Comunale riservano agli assegnatari di casa popolare che non hanno potuto pagare le bollette dell’anno precedente.
La quota minima per accedere al Fondo va pagata entro e non oltre il 31 marzo 2023.
Requisiti necessari sono il possesso di un ISEE 2023 non superiore ai 6.525,73 euro (si può richiedere gratuitamente ai Caf) e l’aver pagato le bollette riferite al 2022 per un importo pari al 14 per cento del reddito lordo dell’anno 2021 del nucleo familiare e comunque non inferiore a 480 euro, anche per i redditi pari a zero. Nel calcolo deve essere inserito il reddito di cittadinanza eventualmente percepito nel 2021. Cartoline e locandine informative su questa importante opportunità saranno distribuite nei Servizi della Città (anagrafe servizi sociali, sportelli, Urp) e attraverso i display luminosi all’interno del trasporto pubblico Gtt.
Inoltre gli enti gestori del patrimonio edilizio della Città di Torino hanno previsto un servizio di raccolta e compilazione delle domande:
Atc – dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00; venerdì dalle 9.00 alle 12.00 chiamando il numero 011.3130504 oppure inviando una email a: prenotazionifondo@atc.torino.it indicando nome, cognome, e recapito telefonico.
CIT – invio domande a fondosociale@cit-torino.it
Dopo il via libera della Città Metropolitana sono iniziati in questi giorni i lavori di
installazione del nuovo impianto di illuminazione a LED. Il tratto di strada interessato ha
uno sviluppo di poco meno di 2 km e corre parallelo a via San Luigi, sul lato sinistro della
strada in direzione Torino, dall’intersezione con via Einaudi fino alla rotatoria della
Provinciale 174, all’altezza del raccordo con la Provinciale 6.
Una volta completato, il progetto di illuminazione del percorso ciclabile renderà la pista
fruibile anche la sera e nelle ore notturne aumentando la sicurezza degli utenti e –
indirettamente – dell’intera zona raggiunta dal servizio. Ad essere illuminata non sarà
però solo la ciclabile: l’intervento lungo via San Luigi prevede di illuminare anche la
carreggiata stradale, compresi quei tratti in cui pista e carreggiata non sono contigui.
La ciclabile verrà dotata di 28 pali di illuminazione alti 4,5 metri, con lampade a LED a 48
Watt. Altri 59 pali, alti 9 metri, verranno installati a bordo strada: 18 saranno dotati di
corpi illuminanti a LED da 90 Watt, gli altri 41 con lampade LED da 72 Watt. Il consumo
complessivo è stimato in 6Kw/h. Le lampade saranno dotate di driver elettronico con
funzione “autodimmer” in grado di regolare la potenza di carico per la gestione del
flusso luminoso in funzione della luce naturale e per il risparmio energetico.
Spiega Sergio Muro, sindaco di Rivalta: «questo intervento ha una duplice e importante
funzione: da un lato consente ai civilisti di poter percorrere in sicurezza la pista ciclabile
anche in orario notturno o con scarsa visibilità e dall’altra illumina la via San Luigi che è
una delle arterie principali della nostra viabilità. Un’attenzione rivolta a tutti gli utenti
della strada con l’obiettivo di rendere la nostra viabilità più sicura e fruibile».
L’intervento ha un costo complessivo di 300.000 € ed è finanziato per 130.000 € da fondi
PNRR Linea M2C4 “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e
l’efficienza energetica dei comuni”.
I lavori sono stati consegnati il 30 gennaio e dovranno essere realizzati entro la metà del
mese di maggio
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO |
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Gli indici dei prezzi al consumo di Gennaio 2023 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).
Nel mese di Gennaio 2023 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 118,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,1% rispetto al mese precedente e del +10,4% rispetto al mese di Gennaio 2022 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +1,5% sul mese precedente e +8,9% su gennaio 2022. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano -1,6% rispetto al mese di dicembre 2022 e +14,7% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,6% sul mese precedente e +4,8% rispetto a gennaio 2022.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,2% su base congiunturale e +14,8% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari +1,2% sul mese precedente e +12,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici -3,1% sul mese precedente e +48,3% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sia sul mese precedente che sull’anno precedente,
Altri Beni +0,6% sul mese precedente e +6,2% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -0,1% su base congiunturale e +3,7% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +1,1% sul mese precedente e +3,2% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,1% sul mese precedente e +5,3% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti -2,9% sul mese precedente e +6,4% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,3% sul mese precedente e +1,1% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,4% rispetto al mese precedente e +6,0% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Gennaio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
(p.v.)
Duecento nuovi posti letto a Torino per studenti e studentesse interessate e che presenteranno domanda entro il 24 febbraio.
Edisu Piemonte ha infatti indetto un avviso per raccogliere le dichiarazioni di interesse per l’assegnazione di 200 posti letto con l’erogazione gratuita del servizio residenziale per il secondo semestre dell’anno accademico 2022/2023.
Potranno accedere alla graduatoria gli studenti e studentesse iscritti a un qualunque corso di laurea o dottorato presso gli Atenei torinesi, con un Isee universitario inferiore a 60mila euro e che abbiano conseguito il numero minimo di credito previsto.
“Si tratta di un ulteriore impegno per rafforzare il diritto allo studio in Piemonte offrendo nuovi posti letto a studentesse e studenti. Un’importante opportunità che mi auguro gli interessati colgano” ha commentato il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.
La dichiarazione di interesse debitamente compilata, deve pervenire entro il 24 febbraio 2023 entro le ore 24.00, e dovrà essere presentata dal diretto interessato, maggiorenne, corredata da fotocopia del documento d’identità in corso di validità e codice fiscale del richiedente e potrà essere inoltrata via mail all’indirizzo:
assegnazioniresidenze@edisu-piemonte.it
Maggiori informazioni sul sito www.edisu-piemonte.it
Un autoarticolato carico di bottiglie di vetro si è incendiato nella galleria ‘Cels’ della A32 Torino-Bardonecchia, nei pressi di Chiomonte.
Tre squadre dei Vigili del fuoco, il 118 e Arpa sono giunti sul posto. I tecnici hanno misurato le concentrazioni dei principali inquinanti in aria e controllato la gestione delle acque di spegnimento.
Non si registrano feriti.
(foto di repertorio)
Nel pomeriggio allarme bomba all’Oval di Torino, dove è in corso la fiera internazionale A&T sull’innovazione.
Una telefonata anonima ha fatto scattare l’allerta che ha fatto intervenire polizia, unità cinofile dei carabinieri e vigili del fuoco.
Si tratta del terzo allarme bomba scattato in questi ultimi giorni nel capoluogo piemontese: il primo ad una filiale di banca e ieri in un ufficio postale. (ANSA).
“Ho preso la decisione per un’operazione militare. La Russia non farà lo stesso errore due volte nel compiacimento dell’Occidente. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire in Ucraina sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto, smilitarizzeremo, liberemo ed elimineremo il nazismo in Ucraina con una operazione militare speciale“. Con queste parole, in diretta televisiva, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato al suo popolo l’avvio della guerra in Ucraina. In Italia erano le 03,50 del 24 febbraio 2022.
A un anno di distanza dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina è arrivato il momento di considerare che la pace, la libertà, la giustizia e i diritti sono un tutto unico, indivisibile e si conquistano ogni giorno, per tutto il tempo che ci è dato vivere.
Sono sufficienti le preghiere, gli appelli, le fiaccolate, le manifestazioni? Possiamo disarmare il prepotente di turno solo con questi gesti? O è il tempo della denuncia, dello schierarsi con decisione al fianco di chi soffre, di chi non ha panni per coprirsi, di chi non ha più lacrime per piangere?
Le nostre fedi ci insegnano che la nostra forza è frutto di costanti e pazienti mediazioni; credere ci impone di batterci sempre e comunque per il bene comune anche di chi vive lontano da noi.
Dobbiamo arrenderci all’ idea che la distruzione dell’Ucraina è arrivata al punto di consentire sempre meno margini di intesa? Migliaia di morti militari e civili, donne e uomini torturati, stupri, infrastrutture annientate, economia fatta a pezzi, bambini rapiti, esodi di massa.
Si parla troppo delle operazioni militari, delle avanzate, degli arretramenti, di razzi, di carri armati, di missili. Troppo spesso si tace su quella umanità dolente costretta a vivere nelle stazioni della metropolitana, nelle cantine, nelle buche scavate dalle bombe. Una vita da topi. Come dimenticare lo sgomento dei piccoli, la rassegnazione dei vecchi, gli ammalati senza medicine e cure. Il silenzio degli innocenti: l’altra faccia della guerra che noi dalle nostre case confortevoli, calde e illuminate misuriamo con i metri conquistati o perduti ogni giorno sul terreno degli scontri. Travolti da una vita superficiale e smemorante.
Cosa dire allora alla ragazza ucraina Ludmila quando urla alle nostre coscienze: “Mio fratello Vassilij di soli vent’anni si è perso in guerra a novembre. Era di stanza a Backhmut, quindi c’è una buona possibilità che sia morto. Ma fino ad ora non sono riusciti a trovare il suo corpo perché quel territorio è occupato“.
Ludmila è una delle migliaia di anime che vagano in quell’inferno alla ricerca di un senso per sopravvivere, di una notizia che procuri speranza, di una protezione che sia efficace e duratura. Da allora è in cammino verso Est alla ricerca di Vassilij e oggi le sue parole da quell’urlo di dolore sono diventate quasi una preghiera: “Dal 21 novembre – dice in un sussurro – ho vissuto di nostalgia per mio fratello, ora mi sono resa conto che il Padre è con lui e quindi non l’abbiamo perso. E allora se il Padre si prende cura di lui, perché devo rattristarmi”?
Non possiamo certamente abbandonare un popolo intero che sta subendo sacrifici inenarrabili per resistere all’invasore, ma abbiamo altresì il dovere morale di aiutare a cercare ogni altra strada seriamente praticabile, che porti a risparmiare vite e sofferenze tanto al popolo ucraino, quanto alle centinaia di migliaia di giovani russi, incolpevolmente lanciati nel crogiuolo della guerra, da un dittatore che non tollera alcuna voce libera nella sua stessa federazione russa.
Forse occuparci della pace in Ucraina significa anche seminare con ancora più determinazione una speranza fondata in questo nostro tempo dell’indifferenza.
Per questo proponiamo di unirci nella preghiera personale e di gruppo nella giornata del 24 febbraio – data anniversario della seconda invasione armata in Ucraina. Ci ritroveremo alle 22,30 di giovedì 23 febbraio al Centro culturale Dar al Hikma Via Fiochetto, 15 Torino per riflettere insieme sulla strada da seguire per chiedere la pace. Alla mezzanotte e un minuto ci uniremo nella preghiera comune fra appartenenti a religioni diverse.
Il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi”.
Il Comitato Interfedi della Città di Torino
“La sua storia è inutile e crudele”
“Migliaia di vite segnate. Milioni di euro bruciati. L’idoneità strutturale è compromessa come la storia di quel luogo. Tra poche ore probabilmente le autorità diranno che il CPR di Torino chiuderà per ristrutturazione, a causa dei roghi dei giorni scorsi. Noi diciamo una cosa semplice, da anni: non si riapra più” – dichiarano il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, e tutti gli amministratori e le amministratrici di Sinistra Ecologista: Jacopo Rosatelli, Alice Ravinale, Emanuele Busconi, Sara Diena, Valentina Cera, Alberto Re, Samuele Stefanuto, Elena Variara, Francesco Pongiluppi, Beppe Piras, Ilaria Genovesee Francesca Gruppi.
“Insieme a quelle porte e a quelle mura si chiuda una volta per tutte una delle pagine più vergognose e disastrose del nostro Stato di diritto” – proseguono gli esponenti rosso-verdi.
“Nella nostra città c’è bisogno di investimenti per garantire i diritti delle persone, dalla sanità all’accesso alla casa: non vengano spesi altri soldi pubblici per riaprire una struttura inutile e crudele”.