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Moda Pandemica. Una mostra che raccoglie sorprendenti fotografie a colori

ArtPhotò presenta insieme alla neonata Eikon un progetto fotografico nato durante il drammatico periodo del Coronavirus, precisamente durante l’ultimo mese di quarantena del 2020: quando il mondo era come immobile, tratteneva il respiro, la sicurezza del quotidiano e delle sue abitudini, ridere amare divertirsi scoprire sperare si spezzavano nell’attesa, nel dubbio senza speranza. Fotografare il dolore e il silenzio sembrava allora l’unico scenario possibile.

La giovane autrice del progetto Marta Scavone frequentava da remoto i corsi dell’ultimo anno di IED. Le fu chiesto di realizzare un progetto fotografico sul Coronavirus. Marta si interroga, guarda questo mondo rovesciato: qual è diventato ora il concetto di ciò che è sostenibile, come si trasforma il comportamento di noi spavaldi consumatori di mode, come usare la fotografia non solo per documentare ma anche come terapia…? Ad esempio ha ancora senso fare scatti di moda, uno dei grandi palcoscenici della fotografia? Così matura questo progetto, apparentemente stonato, provocatorio, paradossale, articolato lavoro di razionalità e creatività che oppone al dramma il grido di una normalità da ritrovare per sentirsi di nuovo vivi. La tragedia si capovolge nel suo contrario, un modo per ricomporre e lasciarsi dietro il ricordo di mesi terribili.

Dopo diversi interrogativi e riflessioni ho sentito la necessità di raccontare un aspetto diverso della pandemia che potesse donare un sorriso in un momento in cui tutti avevamo bisogno di speranza. Mi avevano colpito i tanti articoli su internet, le statistiche in televisione sui comportamenti di consumo, di approvvigionamenti fuori controllo e di picchi di vendite inimmaginabili di moltissimi articoli come i dispositivi medici, alcuni prodotti alimentari, oggetti per combattere la noia o soddisfare un improvviso desiderio. Perché non raccontare il fenomeno attraverso le mie grandi passioni: la fotografia, la moda ed il teatro? È stato per me di grande aiuto: poter dirottare le mie ansie, creare sostenuta dalla costante voglia di continuare a sperare.”

Il risultato è fresco, giocoso, gradevole ma nello stesso volutamente uno choc. Le immagini del progetto “Moda Pandemica” richiamano scopertamente nell’estetica un sapore retrò degli anni ’50, perché Marta si autoritrae con i vestiti da lei creati sulla base di ciò che nei mesi ‘’impossibili’’ era diventato normalità, materiali, oggetti, strumenti che aiutavano a sentirsi sicuri, immuni, protetti. La macchina fotografica dunque come strumento di immaginazione, di creazione.

Potrebbe essere una sorta di analisi economica, “l’impatto del Coronavirus sul mercato italiano”; ma si converte subito in un insieme multidisciplinare in cui all’interno coesistono più forme d’espressione artistica: fotografia, moda e performance. E poi l’idea di portare le immagini in esposizione cercando un titolo più accattivante, dal vago sapore surreale: Moda Pandemica. Una mostra che raccoglie dodici sorprendenti fotografie a colori, con oggetti e installazioni.

Marta realizza e fotografa un abito elegante, frivolo, divertente ma con che cosa? Con i guanti! nel marzo del 2020 l’articolo che ha fatto registrare la maggiore crescita delle vendite: il 300%. I consumatori ricercavano prodotti in grado di aumentare il livello delle difese immunitarie. I guanti che formano un gonnellino che riprende quello leggendario di Joséphine Baker, i guanti che avvolgono il seno, che fanno la cresta e oltre ad indossarli sulle mani fuoriescono anche dalle scarpe. Con la stessa ironia Marta gioca con le boccette dell’alcool e le bustine dei disinfettanti in una posa da equilibrista come a mantenere le distanze dagli altri. Nella seconda settimana di marzo dell’anno maledetto il consumo di alcool e disinfettanti cresce del 240%. Arriva ad inventare un abito nuziale con uno degli articoli che ha registrato un raddoppio negli acquisti: la carta igienica! E quanto è fantasioso tutto quel bianco: un vero abito alla Vivienne Westwood! Una cintura di rotoli di carta igienica che morbidamente decorano l’estivo abitino bianco ricamato con ……. E una pettinatura assolutamente vintage con i rotoli di carta vuoti che sembrano bigodini pop. Il tocco del ventaglio e dei guanti e quell’aria ingenuamente seducente rendono l’immagine un piccolo capolavoro di raffinata estetica. I fondali mutano di colore quando ad esempio deve esibire gli “insettorepellenti” che a maggio, sempre del 2020, erano saliti in vetta alle classifiche di vendita del 230%! Un’accurata messa in scena sull’abito sganciante del giallo insetticida con gli zampironi effetto grandi bottoni che decorano anche la pettinatura verso l’alto come il movimento del fumo che si attorciglia in su quando fuoriesce dal marchingegno. Marta è sempre attenta a mettersi in posa, a fissare se stessa con cura e ricercatezza. Pose eleganti che solamente chi ha fatto esperienza nella danza riesce a creare con tanta semplicità.

L’influenza di artiste da Claude Cahun a Cindy Sherman – che hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi – è evidente seppur con una originalità che pongono Marta all’inizio di un lungo sorprendente percorso che sarà tutto da seguire.

Bio di Marta Scavone

Nata a Torino nel 1998. Diplomata al liceo artistico in Fashion Design nel 2017 e in seguito, seguendo le orme di mio nonno fotografo, mi sono iscritta allo IED di Torino dove mi sono laureata nel 2020, con il massimo dei voti, in Arti Visive e Fotografia. Ho concluso il mio percorso universitario realizzando un progetto che unisce più discipline artistiche. Nel 2021 ho partecipato alla mostra collettiva “Fotografi a Torino” tenutasi nell’Accademia delle Belle Arti di Torino. Nel 2023 realizzo la mia prima mostra personale dal titolo “Moda Pandemica”. Nel 2023 sono rientrata tra gli artisti finalisti selezionati per la call “30 Under 30 Women Photographers”, promossa da Artpil.

Multidisciplinarità è una parola chiave del mio processo creativo, in quanto il mio approccio mette insieme diversi mezzi espressivi: la fotografia, l’arte, la moda e la performance teatrale. L’unione e la sperimentazione di questi linguaggi mi consente di indagare temi attuali o condivisi in modo creativo ed unico. Oltre la fotografia mi applico nella danza e nel teatro altre mie passioni da diversi anni. Possiedo uno studio fotografico personale e mi sono specializzata nei settori della fotografia commerciale, di moda e nella fotografia di architettura legata alla ristrutturazione di immobili storici.

Testo di Tiziana Bonomo

Innovare, creare, costruire pensando che il linguaggio della fotografia riesca ad esprimere i pensieri, le idee dell’autore. Ecco cosa è riuscito a Marta Scavone una giovane artista che sin dall’infanzia ha sempre avuto una personalità creativa ed eccentrica, una sensibilità molto marcata. Una giovane ragazza con idee decisamente chiare, intraprendere una carriera artistica. L’impegno è notevole e il risultato di “Moda Pandemica” lo dimostra proprio attraverso la fotografia: il suo mezzo espressivo.

La macchina fotografica come strumento di immaginazione, di creazione.

Un progetto nato durante i mesi drammatici del Coronavirus: il mondo come immobile, che trattiene il respiro, la sicurezza del quotidiano e delle sue abitudini, ridere amare divertirsi scoprire sperare che si spezza nell’attesa, nel dubbio senza speranza. Fotografare il dolore e il silenzio sembra l’unico scenario possibile.

Marta si interroga appena scoppia la pandemia, guarda questo mondo rovesciato: qual è ora il concetto di ciò che è sostenibile, come si trasforma il comportamento di noi spavaldi consumatori di mode, come usare la fotografia non solo per documentare ma anche come terapia… Ad esempio ha ancora senso fare scatti di moda, uno dei grandi palcoscenici della fotografia? Così matura questo progetto, apparentemente stonato, provocatorio, paradossale. nasce grazie ad un articolato lavoro di razionalità e creatività che oppone al dramma il grido di una normalità da ritrovare per sentirsi di nuovo vivi. Marta ama avere certezze, elementi consistenti sui quali ritagliare il suo estro e realizzare i suoi scatti. La tragedia così si capovolge nel suo contrario, un modo per ricomporre e lasciarsi dietro il ricordo di mesi terribili. Il risultato è fresco, giocoso, gradevole ma nello stesso volutamente uno choc. richiama scopertamente nell’estetica un sapore retrò degli anni ’50, perché Marta si autoritrae con i vestiti da lei creati sulla base di ciò che nei mesi ‘’impossibili’’ era diventato normalità, materiali, oggetti, strumenti che aiutavano a sentirsi sicuri, immuni, protetti.

Marta realizza e fotografa un abito elegante, frivolo, divertente ma con che cosa? Con i guanti! nel marzo del 2020 l’articolo che ha fatto registrare la maggiore crescita delle vendite: il 300%. I consumatori ricercavano prodotti in grado di aumentare il livello delle difese immunitarie. I guanti che formano un gonnellino che riprende quello leggendario di Joséphine Baker, i guanti che avvolgono il seno, che fanno la cresta e oltre ad indossarli sulle mani fuoriescono anche dalle scarpe. Con la stessa ironia Marta gioca con le boccette dell’alcool e le bustine dei disinfettanti in una posa da equilibrista come a mantenere le distanze dagli altri. Nella seconda settimana di marzo dell’anno maledetto il consumo di alcool e disinfettanti cresce del 240%. Arriva ad inventare un abito nuziale con uno degli articoli che ha registrato un raddoppio negli acquisti: la carta igienica! E quanto è fantasioso tutto quel bianco: un vero abito alla Vivienne Westwood! Una cintura di rotoli di carta igienica che morbidamente decorano l’estivo abitino bianco ricamato con ……. E una pettinatura assolutamente vintage con i rotoli di carta vuoti che sembrano bigodini pop. Il tocco del ventaglio e dei guanti e quell’aria ingenuamente seducente rendono l’immagine un piccolo capolavoro di raffinata estetica.

I fondali mutano di colore quando ad esempio deve esibire gli “insettorepellenti” che a maggio, sempre del 2020, erano saliti in vetta alle classifiche di vendita del 230%! Un’accurata messa in scena sull’abito sganciante del giallo insetticida con gli zampironi effetto grandi bottoni che decorano anche la pettinatura verso l’alto come il movimento del fumo che si attorciglia in su quando fuoriesce dal marchingegno. Marta è sempre attenta a mettersi in posa, a fissare se stessa con cura e ricercatezza. Pose eleganti che solamente chi ha fatto esperienza nella danza riesce a creare con tanta semplicità.

L’influenza di artiste da Claude Cahun a Cindy Sherman – che hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi – è evidente seppur con una originalità che pongono Marta all’inizio di un lungo sorprendente percorso che sarà tutto da seguire.

Titolo Moda Pandemica

Fotografie Marta Scavone

Curatela Tiziana Bonomo

Organizzazione Eikon di Gianni Oliva in collaborazione con ArtPhotò

Dove Studio Gianni Oliva, piazza Statuto 13, Torino

Inaugurazione martedì 21 marzo 2023 dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Durata 21marzo – 18aprile 2023 Su appuntamento

Per informazioni tel.: 348 8605091marta.scavone98@gmail.com

 

Biennale Democrazia, dal 22 marzo “Ai confini della libertà”

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Ottava edizione


Da mercoledì 22 a domenica 26 marzo 2023, a Torino. Più di 220 relatori dal mondo per oltre 100 appuntamenti  in 17 sedi in città e 4 percorsi tematici

Da mercoledì 22 a domenica 26 marzo torna a Torino Biennale Democrazia, manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino, ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky, che dal 2009 si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Giunta quest’anno all’ottava edizione, il cui titolo è Ai confini della libertà, ha come obiettivo è tornare a riflettere sul complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro e fuori le frontiere della nostra società. La manifestazione accoglie oltre cento incontri, più di duecentoventi ospiti italiani e internazionali, cinque mostre e il contributo di circa centocinquanta volontari. Come ogni anno, gli eventi saranno registrati e resi disponibili sul sito della manifestazione.
In cinque giorni, una riflessione a partire da quattro itinerari tematici, quattro diverse prospettive per discutere e ragionare assieme attorno ai grandi temi che riguardano la libertà, a cui quest’anno si andranno ad aggiungere le sezioni Democrazia Futura, dedicata ai giovani e alle scuole di ogni ordine e grado, e Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio.
Per rappresentare la libertà e i suoi confini, è stata scelta l’opera Red Square, parte del progetto Spectrum, dell’artista Federica Landi, grazie alla collaborazione con CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia di Torino.Il programma di Ai confini della libertà  
L’edizione 2023 si apre mercoledì 22 marzo alle ore 17.30 al Teatro Carignano con un dialogo dal titolo Come nasce una dittatura fra la giornalista e attivista turca Ece Temelkuran e la reporter e scrittrice Francesca Mannocchi. Nella stessa giornata, Mannocchi sarà ospite presso la Casa Circondariale Lorusso e Cotugno per condividere con i detenuti la sua esperienza a Kiev. Biennale Democrazia avvia così un ciclo di incontri che pone l’attenzione sul carcere, cioè sul luogo in cui, per definizione, la libertà è limitata. La giornata inaugurale si chiude alle OGR Torino con Il giorno del giudizio, spettacolo di e con Giancarlo De Cataldo, che indaga la figura del giudice.L’ottava edizione di Biennale Democrazia prevede un programma ricchissimo che si sviluppa lungo le direttrici dei quattro percorsi tematici: Liberi tutti!, una riflessione su come le società democratiche affrontino le sfide imposte dai nuovi sconvolgimenti sociali; Conflitti di libertà, un’indagine sulle questioni geopolitiche più attuali, dentro e fuori l’Europa; La libertà come format, un ragionamento sul deterioramento del dibattito pubblico; Immaginare la libertà, un momento per ripensare al futuro attraverso l’arte e la letteratura.Tra gli ospiti internazionali, oltre la già citata Ece Temelkuran: l’esperto di politica e cyberspazio Stéphane Grumbach; Rahel Jaeggi, filosofa della scuola di Francoforte; Xavier Tabet, italianista da Parigi; Isabelle Ferreras, filosofa, autrice del Manifesto del lavoro; l’economista dell’ILO Uma Rani; lo storico e politologo Jean-François Bayart; il filosofo e storico Mikhail Minakov; lo storico Bohdan Shumylovych; e per finire l’archeologo di fama internazionale David Wengrow.

Inoltre, i tanti ospiti italiani: Amedeo Balbi, Alessandro Barbero, Alice Borgna, Luca Bottura, Annalisa Camilli, Barbara Carnevali, Maria Chiara Carrozza, Matilde Cassani, Carolyn Christov-Bakargiev, Gherardo Colombo, Francesco Costa, Silvana Dalmazzone, Serena Danna, Giancarlo De Cataldo, Concita De Gregorio, Ida Dominijanni, Federico Faloppa, Marianna Filandri, Francesco Filippi, Marcello Flores, Paolo Flores d’Arcais, Francesco Frisari, Franco Gabrielli, Enrico Galiano, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, Massimo Giannini, Daniele Giglioli, Paolo Giordano, Enrico Giovannini, Elena Granaglia, Maria Laura Lanzillo, Davide Livermore, Simona Malvezzi, Francesca Mannocchi, Massimo Mantellini, Fabrizio Maronta, Fabio Merlini, Matteo Nucci, Damiano Palano, Antonio Pascale, Valentina Pazé, Laura Pepe, Mauro Pescio, Simone Pieranni, Carlo Pietrini, Veronica Raimo, Enrica Rigo, Vanessa Roghi, Silvia Romani, Cecilia Sala, Matteo Saudino, Igiaba Scego, Simonetta Sciandivasci, Luca Scuccimarra, Antonio Scurati, Giorgia Serughetti, Walter Siti, Luca Sofri, Valdo Spini, Sofia Ventura, Paola Viganò, Stefano Visentin, Chiara Volpato, Loris Zanatta.

L’evento di chiusura dell’ottava edizione di Biennale Democrazia sarà domenica 26 marzo alle ore 21 alle OGR Torino con lo spettacolo Mosca 1966. Processo alla letteratura, di e con Ezio Mauro.

Gli spettacoli e gli eventi speciali 
Il programma di Biennale Democrazia si arricchisce anche di numerosi eventi e spettacoli. Tra i tanti, sono attesi a Torino sabato 25 marzo anche Fedez e Luis Sal, con il loro famosissimo podcast Muschio Selvaggio, che avrà come ospite speciale Gustavo Zagrebelsky. Kento, Lucariello, Oyoshe e Oltre le barre Crew si esibiranno all’Hiroshima Mon Amour in un concerto e dj set dal titolo Portami là fuori – Rap fuori le s{barre}. Al teatro Gobetti va in scena Songs of Freedom dell’Accademia dei Folli, uno spettacolo sull’intima connessione tra musica e libertà. Arriva a Torino per Biennale Democrazia anche il podcast originale RaiPlay Sound di Mauro Pescio Io ero il milanese, live a Off Topic nella serata del 23 marzo. Sabato 25 marzo, infine, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ospita un progetto speciale: una sonorizzazione dal vivo di Andrea Costa del film muto del 1912 I Mille di Alberto Degli Abbati, nell’ambito della mostra Hero. Garibaldi icona pop.

Il programma completo e tutte le informazioni logistiche e sui biglietti sono disponibili sul sito
www.biennaledemocrazia.it

 

Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica in collaborazione con Polo del ’900, Università di Torino, Politecnico di Torino.
Main Partner: Intesa Sanpaolo; con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione CRT; con il contributo della Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e Unione Industriali Torino.
Partner: Smat e Reale Mutua; con il sostegno delle OGR Torino, Torino Social Impact, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Media Partner: Rai Cultura, Rai Radio 3, La Stampa, Limes.
Partner Tecnico: Combo – Torino.
Charity Partner: Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus.

Semaforo antismog, livello 0 (bianco) fino a mercoledì 22 marzo

In vigore le sole misure strutturali

 

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a mercoledì 22 marzo 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Ultimo giorno per l’annullo. Negli uffici postali la cartolina per la Festa del papà

Poste Italiane dedica una colorata cartolina filatelica alla Festa del Papà del 19 marzo, un’occasione per ogni collezionista o per chi vuole festeggiare in modo originale una giornata speciale e un modo per sostenere il valore della scrittura e custodire nel tempo un ricordo della festività.La cartolina può essere acquistata (costo 1,00 €) online sul sito poste.it, i 19 Uffici Postali con sportello filatelico della provincia di Torino e nello “Spazio Filatelia” di Torino, dove fino al 22 marzo sarà anche disponibile l’annullo tondo con datario centrato mobile.

Piazza San Carlo, chiesta la condanna in appello a 18 mesi per l’ex sindaca Appendino

La Procura generale al processo d’appello  in corso a Torino per gli incidenti in Piazza San Carlo in occasione della finale di Champions League del 2017, ha chiesto la conferma della condanna a 18 mesi di reclusione per l’ex sindaca Chiara Appendino.

Oggi parlamentare del  Movimento 5 Stelle è chiamata in causa come sindaca per quel che accadde la sera del 3 giugno 2017, quando le ondate di panico tra la folla in  piazza per seguire sul maxischermo la finale di Champions League causarono  oltre 1.500 feriti e successivamente  la morte di due donne.

Ravetti vice presidente Pd in Regione

“Abbiamo deciso di nominare il collega Domenico Ravetti Vicepresidente del Gruppo Pd per rafforzare e potenziare l’azione del Partito Democratico sui diversi fronti sui quali saremo impegnati nei prossimi mesi: dalla modifica dello Statuto e della legge elettorale fino al Bilancio di previsione e agli ultimi provvedimenti che dovremo discutere nella parte finale di questa legislatura” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“L’esperienza e la preparazione di Ravetti – prosegue l’esponente dem – saranno importanti per affrontare le sfide che ci aspettano e, a nome di tutti i Consiglieri regionali del Partito Democratico, voglio ringraziarlo per la disponibilità che, ancora una volta, ha dimostrato”.

Onorare le donne (anche) il 21 marzo

In occasione del 21 marzo – proclamata dalle Nazioni Unite “Giornata mondiale per l’eliminazione della discriminazione di origine razziale” abbiamo ritenuto come coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” e Comitato per i Diritti Umani della Regione di promuovere e sostenere una serie di iniziative e di azioni di sensibilizzazione.

Queste si sono concretizzate in vari momenti di lavoro comune e di incontri – culturali, sociali, culinarie, tra persone, i particolare donne, di comunità etniche e nazionali diverse. Fra queste, le due più significative possono essere considerate quelle svoltesi sabato 18 e domenica 19 marzo (giornate particolarmente propizie, perché festive).

La prima si è concretizzata in una festa/convegno, a partire dalle h 18.00 di sabato 18 marzo, presso il Centro Dar al Hikma e curata in particolare dalla Associazione Italo Egiziana “Cleopatra” presieduta dal dr. AmirYounes, nel corso della quale sono state premiate 16 donne di tutto il mondo. Donne esemplari per le loro qualità e capacità di dialogo, inclusività, interazione e difesa dei diritti umani: Iraniane, Ucraine, Nord africane e Medio Orientali in particolare provenienti da Marocco, Egitto, Siria, Somalia, Venezuelane, Cubane e Peruviane in rappresentanza del Centro e Sud America e ancora Romene e Moldave. Fra di loro due italiane Suor Giulietta (italiana ma di origine brasiliana) e l’assessora al Comune di Torino Carlotta Salerno. La premiazione e la serata  sono state condotte dal prof. Younis Tawfikpresidente del Centro Dal al  Hikma e dal dr. Giampiero Leo, portavoce del Coordinamento interconfessionaledel Piemonte  Noi siamo con voi e vice presidente del Comitato per i diritti umani.

Hanno partecipato altre varie autorità tra le quali la Consigliera Nadia Conticelli in rappresentanza del Sindaco di Torino, mentre sono arrivati forti saluti di adesione dall’assessora comunale Gianna Pentenero, dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e dalla Consigliera regionale con delega ai diritti umani e civili Sara Zambaia.

La seconda ha avuto luogo domenica 18 presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli, a cura e grazie della associazione “Polski Kot.

Una serata di musica e festa, nella quale si sono potute godere la musica e i canti di associazioni culturali polacche che hanno concretamente interagito con musiciste e musicisti italiani della dell’associazione “Pietra Tonale”, producendo effetti sonori e musicali veramente interessanti e intriganti, insieme alla proposta di futuri, ancora più intense, forme di collaborazione. La serata è stata introdotta dalla presidente di Polski KotDaria Sitek alla presenza del Consigliere Giampiero Leo in rappresentanza del Comitato diritti umani e della Fondazione CRT.

Torino celebra le vittime della mafia e ricorda i morti di Cutro

Con una cerimonia ieri sera davanti a Palazzo Civico l’associazione Libera ha ricordato le vittime innocenti delle mafie in occasione della giornata, che da ventotto anni, ne celebra la memoria e l’impegno.

Presenti la vicesindaco Favaro che ha ribadito “l’impegno della Città a restituire alla collettività entro la fine di quest’anno almeno tre immobili confiscati alla criminalità”, gli assessori Purchia, Rosatelli, Salerno, Tresso, consiglieri comunali, metropolitani e regionali, rappresentanti delle istituzioni e della società civile e tanti cittadini.

In una piazza che si è riempita di fiaccole accese, tra bandiere, gialle, arancio e fucsia e cartelli con le immagini di alcune vittime di mafia legate al territorio piemontese sono stati letti 1069 nomi, 115 di bambini, vittime innocenti delle mafie, censiti fra il 1860 al 2022.

Sul selciato anche 88 fiori di carta, uno per ciascuna delle vittime del naufragio di Cutro. “Con questi fiori di carta celebriamo anche questi morti perché anche dietro quella tragedia c’è una cultura mafiosa, una cultura di violenza, della mancanza di giustizia e della dignità delle persone”, ha detto nel suo intervento la referente di Libera Piemonte, Maria Jose Fava.

Vittime che saranno ricordate anche oggi a Milano durante la manifestazione nazionale contro le mafie promossa da Libera con l’appoggio di un ampio cartello di istituzioni, associazioni e movimenti a cui parteciperanno tante persone provenienti da tutta Italia che si riuniranno per chiedere verità e giustizia e domandare un paese libero dalle mafie e dalla mentalità mafiosa, che sappia costruire democrazia e giustizia per tutti e tutte, qualunque sia la loro provenienza geografica.

Due quarantenni palpeggiano ragazzine alla sfilata di Carnevale

I carabinieri hanno denunciato due uomini di 40 anni. Ora sono indagati per violenza sessuale per aver aggredito sessualmente quattro ragazzine di 13 e 14 anni alla sfilata del carnevale di Borgaretto. I presunti aggressori appartengono a uno  dei gruppi folkloristici  del canavese. Avrebbero avvicinato e palpeggiato quattro ragazzine, che poi sono riuscite a fuggire.

Signora quarantenne in monopattino sulla direttissima La polizia la multa

Un nuovo caso di monopattino che circola su tangenziale o autostrada. Questa volta si è trattato di  donna di 40 anni  che è stata multata: sul suo monopattino circolava infatti sula direttissima autostradale Torino-Caselle. La centrale operativa del Compartimento polizia stradale di Torino ha inviato una pattuglia sullo svincolo di Borgaro, dove  era stata segnalata la presenza della donna.