ilTorinese

Ferrovia Torino-Milano, a Settimo presto i lavori per le barriere antirumore

Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha affidato i lavori per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle barriere antirumore nel comune di Settimo Torinese alla rete di imprese Rete Costruzioni Ferroviarie.

La gara ha un valore complessivo di oltre 45 milioni di euro.

Gli interventi di progettazione esecutiva e realizzazione consentiranno l’installazione di barriere antirumore su entrambi i lati della linea ferroviaria, dalla stazione di Settimo Torinese in direzione sia di Milano che del capoluogo piemontese per un’estensione complessiva di circa 7,4 km.

Il progetto, nel rispetto della normativa vigente, è finalizzato a mitigare il livello acustico a beneficio del territorio settimese attraversato dalla linea ferroviaria.

ColtivaTo: Con i piedi per Terra. A Torino il Festival Internazionale dell’Agricoltura

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Venerdì 31 marzo, a Torino alla Cavallerizza Reale, inaugura con Ilaria Capua e Antonio Pascale la prima edizione di

 

ColtivaTo
Con i piedi per Terra

 

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

 

31 marzo – 2 aprile

 

Il programma completo del Festival su www.coltivato.com

La cartella stampa completa a questo link 

 

 

Torino, 27 marzo 2023. Inaugura venerdì 31 marzo 2023, a Torino alla Cavallerizza Reale, con Ilaria Capua e Antonio Pascale, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Alle ore 16.00, dopo la presentazione a cura di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo, imprenditore e responsabile scientifico del Festival, che condurrà l’evento, e i saluti istituzionali di Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), che interverrà con un videomessaggio, Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte), Paolo Chiavarino (Assessore al Commercio e ai Mercati della Città di Torino), Stefano Geuna (Rettore dell’Università degli Studi di Torino) e Fabrizio Galliati (Membro della Giunta della Camera di commercio di Torino), Ilaria Capua, Senior Fellow of Global Health presso la sede europea della Johns Hopkins University SAIS interverrà sul tema Salute Circolare, la salute del futuro; seguirà l’intervento Il grano e la pietra diAntonio Pascale, direttore artistico del Festival, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

 

Ilaria Capua ci spiegherà perché la salute degli esseri umani è strettamente legata a quella delle altre creature della terra quali animali e piante, ma anche alla salute degli altri elementi dell’ambiente. La pandemia, l’emergenza climatica e la crisi alimentare ci hanno mostrato che la salute va affrontata come un sistema integrato: per sviluppare tale prospettiva è necessario un approccio allo studio della salute che sia più ampio e che includa le scienze sociali e le discipline umanistiche. A seguire, Antonio Pascaleracconterà una entusiasmante, divertente storia della natura umana attraverso il grano, che in qualche modo ha formato la civiltà, ed è simbolo di vita e protezione dalla morte.

 

ColtivaTo proseguirà nel corso della giornata con una proiezione cinematografica e un concerto: al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 20.45 si terrà la proiezione del film  Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio, un collage di vari filmati, spesso accelerati o rallentati, che vogliono principalmente raffigurare lo sviluppo della civiltà attuale così come la conosciamo noi. Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, alle 20.30, sarà possibile assistere a Elfi, Acqua e Giardini, il concerto dei migliori diplomati della Scuola, con brani di David Friedman, Casey Cangelosi, Carlo Boccadoro, Gioacchino Rossini, Pietro Mascagni, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Lehár, Claude Debussy.

 

Il Festival sarà anticipato da un evento ospitato al Circolo dei lettori, il 29 marzo alle ore 10.00: i LIII Incontri Fitoiatrici, intitolati Cambiamenti climatici e malattie delle piante, con Elisa Palazzi (Università di Torino), Federico Spanna (Regione Piemonte), Massimo Pugliese, Giovanna Gilardi, Maria Lodovica Gullino, Angelo Garibaldi (tutti Università di Torino) e Lorenzo Marini (Università di Padova).

 

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare ilcambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival –ColtivaTo.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

 

ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.

PH MANUELA GOMEZ

 

 

Rischio sismico: il Politecnico di Torino lo spiega con i Lego

MI LEGO AL TERRITORIO- IL PROGETTO DI UN TEAM DI STUDENTI DEL POLITECNICO TORINO REALIZZATO INTERAMENTE CON I MATTONCINI COLORATI PER SENSIBILIZZARE SUI RISCHI SISMICI E IDROGEOLOGICI

A Cremona&Bricks 2023 presso CremonaFiere il 15 e 16 Aprile 2023

Politecnico Torino

Cremona, 30 Marzo 2023– Portare l’attenzione del pubblico verso il rischio ambientale e la sua prevenzione attraverso modelli in scala costruiti totalmente in LEGO®: con questo obiettivo un team del Politecnico di Torino, composto da studenti di ingegneria e architettura accomunati da uno spiccato interesse per la Protezione Civile e la prevenzione ambientale, prenderà parte in maniera attiva all’evento Cremona&Bricks, organizzato da CremonaFiere in collaborazione con l’Associazione Cremona Bricks, che si svolgerà in Fiera a Cremona il 15 e 16 Aprile.

Ci occupiamo di sensibilizzazione sui rischi naturali, sismico e idrogeologico, mediante dei modellirealizzati in LEGO®- spiegano i ragazzi del team Mi Lego Al Territorio – che permettono di simulare ed osservare in prima persona gli effetti dei terremoti e dei fenomeni alluvionali in modo coinvolgente ed istruttivo. Per questo sviluppiamo dei progetti in collaborazione con enti qualificati, come la Protezione Civile ad esempio. Riteniamo che sia importante fin dalla più giovane età imparare ad agire in modo corretto di fronte alle emergenze e a saperle riconoscere, perché ciò permette di diventare cittadini attenti e responsabili, in grado di evitare comportamenti incauti o situazioni di pericolo e crediamo che i LEGO® siano il modo migliore per farlo”.

Cremona&Bricks promuove il valore formativo del gioco, evidenziando la versatilità del LEGO® come strumento per rappresentare la realtà come modello – dichiara Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere -. I mattoncini permettono un’analisi efficace ed interattiva di problematiche concrete e agevolano lo sviluppo di soluzioni funzionali e alla sensibilizzazione su argomenti attuali e delicati. In questo senso, Cremona&Bricks diventa strategico trait d’union tra scuola, università, mondo professionale e società e il gruppo Mi Lego Al Territorio ne è la prova”.

I ragazzi porteranno a Cremona&Bricks dei modelli costruiti da loro su cui simulare, con l’acqua corrente, un’alluvione e delle frane. Il pubblico potrà interagire tramite delle costruzioni realizzate in base alla propria creatività che verranno poi inserite sul modello stesso prima della simulazione dell’allagamento. Su una pedana, inoltre, simuleranno una scossa di un terremoto in tre intensità diverse e i relativi effetti su due edifici, uno progettato correttamente e un altro mal progettato. Anche in questo caso il pubblico potrà interagire provando a stabilizzare l’edificio testandolo sulla pedana.

“Alluvioni e terremoti: mattoncini e sicurezza in città” questo il titolo delle attività interattive per il pubblico che si svolgeranno in maniera continuativa nei due giorni di Manifestazione presso la spazio espositivo del gruppo Mi Lego Al Territorio, nell’area “espositori singoli” del Padiglione 2.

Nell’arco delle due giornate, inoltre, i ragazzi del team proporranno il workshop di approfondimento “Costruzioni antisismiche: come funzionano i terremoti e come resistere ad essi” per riflettere, partendo dal gioco delle costruzioni e dalle attività proposte con i loro modelli, sull’attuale tema del pericolo sismico e sulle soluzioni da adottare per prevenirne le conseguenze.

Dichiarazione dei redditi e cripto valute: quale rapporto?

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Le rappresentazioni virtuali di valore, conosciute anche come valute virtuali, possono essere definite, nella prassi quotidiana, come criptovalute.

Gli users hanno la possibilità di acquistare le criptovalute o scambiarle, anche con dei soggetti non professionali.

Sicuramente in questo contesto, il capitolo più importante è quello costituito dalla dichiarazione de redditi. Di particolare importanza sono le novità introdotte recentemente dalla Legge di Bilancio 2023.

Di particolare importanza, in questo senso, è l’articolo 1, comma 126, della Legge n. 197/2022 – anche conosciuta come Legge di Bilancio 2023 – che è andata a ridefinire la normativa fiscale relativa alle valute virtuali, che sono detenute da soggetti fiscalmente residenti in Italia.

La nuova norma, in estrema sintesi, ha fatto rientrare nei redditi diversi di natura virtuale le eventuali plusvalenze e tutti gli altri proventi, che possono derivare dal rimborso o dalla cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di una qualsiasi cripto-attività, indipendentemente dalla loro denominazione.

A disciplinare i criteri, che devono essere adottati in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, sono stati definiti dalla Legge n. 197/22. In questo caso il legislatore ha fornito precise indicazioni per i contribuenti che hanno effettuato degli investimenti speculativi nelle criptovalute. Sicuramente la novità più importante rispetto al passato, riguarda il fatto che i proventi, che vengono realizzati tramite il rimborso, la cessione, la permuta o la detenzione delle criptovalute, debbano rientrare direttamente nella categoria dei redditi diversi ex articolo 67, comma 1, lettera c-sexies del TUIR.

Il successivo articolo 68, comma 10 del TUIR prevede che queste plusvalenze siano costituite, in estrema sintesi, dalla differenza tra il corrispettivo che è stato percepito l’eventuale valore nominale delle criptovalute permutate e il costo o valore iniziale di acquisto. Le plusvalenze, che si determinano in questo modo, devono essere sommate alle minusvalenze.

Nel caso in cui le minusvalenze dovessero risultare superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, il contribuente ha la facoltà di portare in deduzione integrale all’ammontare delle plusvalenze, nel corso dei successivi periodi fiscali.

Ma non deve andare oltre il quarto. Per poter ottenere questa deduzione, è necessario che le minusvalenze vengano dichiarate all’interno della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale si sono realizzate.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Approvato il protocollo d’intesa per il nuovo ospedale di Torino

È stato approvato nel corso di una seduta straordinaria della giunta comunale il protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Città di Torino e Azienda Sanitaria Locale per la realizzazione del nuovo ospedale nella zona nord della Città.

Il nuovo ospedale sorgerà sull’area di proprietà comunale situata tra corso Regina Margherita e corso Lecce attualmente adibita a spazio per spettacoli viaggianti ed eventi temporanei e occuperà una superficie territoriale di 59mila metri quadrati. Il progetto non interesserà l’utilizzo delle aree limitrofe del parco e, nel documento, l’Asl – di

concerto con la Città – si impegna a mantenere il bilancio non negativo in termini di suolo consumato, con particolare riferimento al territorio della Circoscrizione Quattro.

“Una volta conclusi i lavori – spiega il Sindaco Lo Russo – avremo enormi benefici anche in termini di impatto ambientale e consumo energetico: le aree verdi aumenteranno e l’efficienza della nuova infrastruttura garantirà minori emissioni di CO2 con effetti positivi sulla qualità dell’aria, riducendo peraltro considerevolmente i consumi energetici.

Siamo soddisfatti del lavoro che, in un clima di collaborazione istituzionale, abbiamo portato avanti con la Regione e che viene recepito all’interno di questo documento. La salute dei torinesi è un bene prioritario e l’offerta di qualità del sistema pubblico è condizione strategica per la nostra Città: in questo senso il nuovo ospedale darà un contributo fondamentale”.

Il protocollo definisce inoltre le modalità e il cronoprogramma della progettazione dell’opera. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, in carico all’Asl Città di Torino, dovrà essere affidato entro il prossimo mese di settembre mentre il progetto dovrà essere completato entro giugno 2024. Al fine di assicurare un efficace coordinamento del percorso tecnico-amministrativo gli enti si impegnano inoltre a costituire un tavolo tecnico che collaborerà con l’Asl, quale stazione appaltante, per definire le linee guida alla progettazione dell’ospedale, con particolare riferimento ai principi di sostenibilità ambientale a cui la progettazione dovrà ispirarsi, e a garantire un costante aggiornamento e confronto sull’avanzamento del progetto. L’investimento previsto è di circa 185milioni, comprensivi dei costi di acquisto delle aree, delle spese tecniche e delle eventuali opere di compensazione ambientale.

Considerato che gli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia hanno più di un secolo di vita e versano in condizioni critiche poiché non più adeguati ai nuovi modelli organizzativi e a fronteggiare eventuali future emergenze sanitarie, la realizzazione del nuovo ospedale si rende indispensabile per poter garantire al territorio una struttura in grado di rispondere ai diversi bisogni e di far fronte alle mutate esigenze delle nuove strutture sanitarie, che richiedono un modello tecnologicamente avanzato e contemporaneamente flessibile, aperto al territorio e con costi sostenibili.

“Oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti verso l’obiettivo di dotare la città di un nuovo ospedale pubblico- spiega l’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni– in sostituzione di strutture obsolete ed energivore che non sono più in grado di reggere il carico sanitario. Il protocollo stabilisce che l’intervento si limiterà all’attuale area che ospita le giostre e che verrà accompagnato dalle opportune compensazioni di consumo di suolo. Un ospedale urbano di queste dimensioni dovrà dialogare armonicamente con il tessuto circostante, inclusa la salvaguardia della fruibilità del parco. Seguiremo attentamente la progettazione anche in termini di qualità dell’architettura del nuovo edificio, che sarà dotato di impiantistica all’avanguardia e risponderà ai massimi standard di sostenibilità ambientale“.

“Obiettivo comune – aggiunge l’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli –  è quello di favorire l’umanizzazione delle cure, intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica. Ci impegniamo, inoltre, a perseguire l’integrazione tra ospedale e territorio e ad attuare un politica di diffusione delle prestazioni cliniche e socio-sanitarie e delle azioni a tutela della salute, anche attraverso la riqualificazione delle strutture esistenti degli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia. Tutto il percorso sarà condiviso con la Conferenza socio-sanitaria e sarà sviluppato in un confronto permanente con il territorio, con le professionalità sanitarie e con le altre organizzazioni di rappresentanza”.

Il protocollo avrà una durata di 24 mesi dalla data di sottoscrizione, prevista già nei prossimi giorni.

“Mario Lattes. Teatri della memoria”, in mostra alla Reggia di Venaria

Una suggestiva mostra per celebrare il centenario della nascita del poliedrico intellettuale ed artista torinese

Fino al 7 maggio

Immagine guida della mostra è il memorabile (per segno grafico e colore) “Autoritratto” del 1990, in cui l’artista si dipinge con forte impronta espressionista all’interno di un teatrino che è vita (sintesi di una visione pittorica ed esistenziale sottilmente giocosa ma non meno inquietante) attorniato da immagini di ambigui e improbabili attori, marionette, uccellacci, presenze visionarie e figure antropomorfe che paiono assorbirne la più intima essenza per farlo partecipe vero, cilindro nero con ingombrante macchia rossa in testa, del racconto.

Non capocomico o burattinaio. Ma parte viva, anch’egli, di quel teatrino che è, per lui (per tutti?) esistenziale, ironica sia pur terrifica quotidianità. “Autoritratto” molto diverso, ma in stretta connessione dialogica, con l’altro “in posizione diagonale” (anch’esso presente in mostra) del 1959: atteggiamento pensoso sulla vacuità del fondo vermiglio, essenziale la scelta cromatica e cifre stilistiche che riflettono illustri ascendenze dai tratti informi ed ombrosi del viennese Schiele, come del russo (naturalizzato francese) Soutine. Editore e artista di frenetica e multiforme operatività – pittore, incisore e scultore – ma anche promotore culturale e intellettuale fra i più prestigiosi del Novecento italiano, Mario Lattes(Torino, 1923 – 2001) è ricordato, fino a domenica 7 maggio, nelle “Sale delle Arti” alla “Reggia di Venaria”, con la retrospettiva dall’emblematico titolo “Teatri della memoria”, comprendente oltre cinquanta opereuna decina mai esposte –  realizzata dalla “Fondazione Bottari Lattes” (nata nel 2009 a Monforte d’Alba e a lui dedicata dalla moglie Caterina Bottari Lattes) in occasione del centenario della nascita dell’artista.

Curata dall’incisore Vincenzo Gatti, la rassegna venariese si propone anche, e ben ci riesce, di indagare passo passo i vari esempi delle sperimentazioni concettuali, linguistiche e tecniche operate assolutamente “in proprio”, in oltre mezzo secolo di attività, da Lattes, che, come scriveva nel 2008 Marco Vallora in occasione di un’ampia retrospettiva a lui dedicata presso l’“Archivio di Stato” subalpino, “è sempre là dove non te lo attendi”. Dagli inizi vagamente astratti e informali (mai sfacciatamente eversivi e contenuti in un decennio che va dagli anni ’50 ai ’60) a una narrazione marcatamente espressionista di visionaria e fantastica figurazione la mostra documenta quanto Lattes sia sempre particolarmente interessato alle “capacità metamorfiche” del materiale, in particolare del supporto cartaceo, “manipolato al limite della sofferenza”, fino all’“incisione”, per lui “frontiera estrema, senza ritorno e senza colore, per celebrare il definitivo elogio dell’ombra”, di quel malinconico pessimismo ed “epico senso dell’inconcludenza umana” propriamente legati alle sue radici, così come alle memorie e alla consapevolezza della propria “frammentata” identità ebraica. Un “dark side”, un “lato oscuro” che pulsa anche nei contesti domestici, apparentemente più consueti.

Una grande teca, nell’ultima sezione della mostra, ospita la collezione di marionette storiche di Lattes, mentre all’interno della stessa sala il pubblico troverà un manichino a grandezza naturale, nonché la presenza in molte opere pittoriche di bambole e fantocci, perturbanti testimoni di un sentimento che respinge e seduce nel contempo. Come in un teatro privato, qui l’artista mette inscena quelli che sono i suoi stati d’animo: nel “Teatrino” (1990), per esempio, il teatro è il luogo materiale e trasfigurato di tante fantasie di Lattes. In questo palcoscenico agiscono le sue marionette, “ma può anche essere metafora del luogo dove si consumano i drammi o le commedie del gran teatro della memoria”. L’esposizione si inserisce all’interno di un percorso che interesserà tutto il 2023, dedicato alle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Mario Lattes. Per la ricorrenza, è stato anche pubblicato un volume monografico  edito da “Silvana Editoriale”, a cura di Vincenzo Gatti e di Alice Pierobon (introdotto da un saggio critico di Claudio Strinati), che offre una retrospettiva sull’intera produzione artistica di Lattes.

Nel 2023 si celebrano anche i 130 anni della “Casa editrice Lattes”, realtà storica torinese che dalla fondazione, da parte del nonno Simone Lattes, nel 1893 a oggi ha accompagnato e formato con i propri testi scolastici intere generazioni di studenti italiani.

Gianni Milani

“Mario Lattes. Teatri della memoria”

“Reggia di Venaria”, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Fino al 7 maggio

Orari: dal mart. al ven. 9,39/17; sab. dom. e festivi 9,30/18,30

 

Nelle foto:

–       “Autoritratto”, olio su tela, 1990

–       “Autoritratto”, olio su tela, 1959

–       “Fiori”, china, 1966

–       “Teatrino”, olio su tela, 1990

–       Cover Monografia “Mario Lattes”, Silvana Editoriale

Da Paideia uova e idee regalo per aiutare i bambini con disabilità e le loro famiglie

Anche quest’anno tornano le proposte benefiche di Fondazione Paideia per festeggiare la Pasqua all’insegna della solidarietà. Presso il Centro Paideia, in Via Moncalvo 1, Torino, sono disponibili le uova di cioccolato solidali con un’esclusiva sorpresa pensata per tutti i bambini e le bambine. Un dono che è un doppio gesto d’amore: per chi lo riceve e per le famiglie con bambini con disabilità di cui Paideia si prende cura ogni giorno.

Sarà possibile scegliere tra uova di cioccolato finissimo al latte e uova di cioccolato fondente extra al 60%, nel formato 200 g, confezionati singolarmente in un incarto colorato adatto a grandi e piccini, disponibili con una donazione minima di 15 euro. Un pensiero speciale che si trasforma in ore di terapia per i bambini con disabilità, supporto sociale e psicologico per le mamme e i papà, sostegno economico straordinario per le famiglie più fragili, ma anche materiale per le attività creative, per dare a tutti la possibilità di vivere insieme momenti felici, nonostante le difficoltà quotidiane.

Scegliere una Pasqua solidale con Paideia significa essere accanto, anche in un momento di festa, ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.

Dove trovare le uova di Pasqua Paideia:

  • al Centro Paideia (in Via Moncalvo 1, Torino, dietro la Gran Madre) dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 19:00, fino a venerdì 7 aprile;
  • nella sede milanese di Fondazione Paideia, in via Caradosso 16, Milano, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18;
  • è possibile prenotare le uova e riceverle al proprio indirizzo, con un contributo aggiuntivo per le spese di spedizione, scrivendo a sostenitori@fondazionepaideia.it o chiamando lo 011 0462400.

La Pasqua è arrivata anche in Bottega Paideia, in via Villa della Regina 9/D a Torino! Il negozio dal cuore solidale alle spalle della Gran Madre ha aperto le proprie porte in vista della primavera, con articoli per la casa, per i bambini, per la cura della persona e tante idee regalo benefiche e ricercate con cura e con amore.

Ogni acquisto fatto in bottega è importante, perché contribuisce a regalare momenti felici alle famiglie che frequentano il Centro Paideia ogni giorno. Il ricavato delle vendite viene infatti utilizzato per il finanziamento di progetti e attività a sostegno delle famiglie con bambini con disabilità.

Un’idea, quella di Bottega Paideia, che nasce da lontano. Spiega infatti Paola Giubergia, consigliera della Fondazione Paideia: “La scintilla è scattata quando ero a Parigi e ho visitato Merci, il negozio creato dalla famiglia Cohen del celebre marchio Bonpoint. Un luogo dove moda e design sono al servizio della solidarietà, perché tutto il ricavato è destinato in beneficenza. Lì ho capito che avrei voluto portare un progetto simile a Torino”. Un progetto che, in breve tempo, si è trasformato in un’importante realtà. “Inizialmente ci siamo dedicate all’oggettistica per casa e cucina – prosegue Paola Giubergia –, poi col tempo la Bottega ha ampliato l’offerta per cercare di soddisfare le varie esigenze delle persone, diventando oggi un luogo di incontro in cui, consigliati dalle volontarie, trovare idee regalo carine e originali. Il tutto con un importante valore aggiunto: quello della solidarietà”.

Tra le tante cose che rendono speciale la Bottega una è sicuramente la presenza delle nostre volontarie che, secondo la loro personalità, ti accompagnano e consigliano alla scoperta delle novità che quotidianamente arrivano”, racconta Ludovica Rayneri, responsabile della Bottega Solidale.

Per chi abita fuori Torino è possibile scegliere la propria idea regalo con consegna direttamente a casa, collegandosi sullo shop online www.bottegapaideia.it.

Orari Bottega Paideia

Fino a venerdì 7 aprile

Lunedì: chiuso
Martedì-Sabato: 10.00-13.30 || 15.30-19.00
Domenica: chiuso

Bottega Paideia – Via Villa della Regina 9/D, Torino

 

Azzurri arrivederci a giugno

l’Italia di Mancini tornerà in campo a giugno per le semifinali di Nations League.

Dopo le prime due giornate del girone di qualificazione agli Europei 2024 contro Inghilterra e Malta, vittoria contro i maltesi e sconfitta contro gli inglesi,la data da ricordare leggendo il calendario è quella del 15 giugno, quando l’Italia affronterà in Olanda la Spagna in semifinale di Nations League e, nel caso di passaggio del turno, la vincente di Olanda e Croazia per la conquista del Trofeo.
Perché è importante vincere il trofeo?
Se una delle quattro nazionali che hanno disputato la fase finale della Nations League non riesce a qualificarsi a Euro 2024 attraverso il percorso dei gironi può ancora sperare di farlo con i playoff grazie al piazzamento in Nations League oppure con la vittoria della Coppa che arricchisce,ulteriormente,l’albo d’oro della nazione vincitrice.

Enzo Grassano

Sequestrati 350 kg di alimenti non in regola in alcuni esercizi di San Salvario

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del personale della Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, dell’ASL-SIAN, della SPRESAL, e dell’Ispettorato del Lavoro.

Complessivamente l’attività di ieri pomeriggio ha consentito:

ü l’arresto di quattro individui;

ü la denuncia in stato di libertà di una persona;

ü l’identificazione di 70 persone;

ü il controllo di 11 veicoli;

ü la chiusura di 2 attività commerciali;

ü il sequestro di 360 kg di alimenti e di 55 litri di bevande;

ü il rinvenimento di 300 grammi di hashish;

ü sanzioni per oltre 65.000 euro.

Nel corso dell’attività, gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Nizza hanno arrestato 4 persone. Tre cittadini marocchini sono stati fermati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio nelle aree di via Belfiore e via Saluzzo, per lo stesso reato una quarta persona è stata denunciata in stato di libertà. Complessivamente, durante il controllo, sono stati sequestrati 300 grammi di hashish.

Un cittadino brasiliano di 39 anni, invece, è stato arrestato poiché aveva a carico un ordine di carcerazione per il reato di rapina. L’uomo era stato condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione.

Nel corso delle attività, sono stati anche controllati alcuni esercizi commerciali. In particolare, in una macelleria di via Saluzzo è stata riscontrata la presenza di prodotti privi di etichettatura in lingua italiana e alimenti da forno di cui non si poteva rintracciare la provenienza. Pertanto, ASL e Polizia Municipale sequestravano complessivamente 350 kg di prodotti da alimentari e 55 litri di bevande privi di etichettatura. La Polizia Municipale sanzionava l’esercizio per 11100 euro per diverse sanzioni amministrative, altri 1500 euro venivano comminati da personale ASL-SIAN per le carenze igienico sanitarie e 16700 euro da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Durante il controllo infatti veniva riscontrata la presenza di due lavoratori senza regolare contratto nonché violazioni relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro.  Tali violazioni comportavano la sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni di norma.

Successivamente, in un bar di via Giotto, veniva riscontrata la presenza di un laboratorio di pasticceria abusivo, dove erano anche presenti macchinari malfunzionanti. Per detta violazione, l’ASL-SIAN intimava l’immediata cessazione di tale attività, sanzionando l’esercizio per 3000 euro. La Polizia Municipale emetteva ulteriori sanzioni per oltre 11200 euro per diverse violazioni amministrative. Anche in questo esercizio veniva riscontrata la presenza di due lavoratori sprovvisti di regolare contratto oltreché di violazioni relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Alla sospensione dell’attività si affiancava una sanzione di 19200 euro emessa dall’Ispettorato del Lavoro.

Infine, un minimarket di via Galliari è stato sanzionato per oltre 2200 euro dalla Polizia Municipale per diverse violazioni amministrative.

L’attività di ieri pomeriggio si inserisce nei servizi di controllo straordinario del territorio pianificati dalla Questura di Torino in diverse aree della città. In particolare, da inizio anno, alle aree limitrofe alla stazione ferroviaria Porta Nuova, oltre alla quotidiana attività di controllo del territorio, sono stati dedicati 16 controlli straordinari, alcuni dei quali ad alto impatto. L’attività ha portato all’identificazione di oltre seicento personel’arresto di sette persone, la quasi totalità per i reati di spaccio, l’emissione di cinque DACUR con specifico divieto di accesso alla stazione Porta Nuova, e zone limitrofe, per la durata di un anno, il controllo di quasi trenta esercizi commerciali nel quartiere San Salvario ed elevate diverse sanzioni amministrative a causa di inadeguatezze dal punto di vista igienico sanitario e, talvolta, alla chiusura degli stessi.