ilTorinese

Accordo Confindustria e Intesa Sanpaolo, 12,5 miliardi a sostegno della sfida delle imprese piemontesi

·       Declinazione territoriale dell’accordo nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, con focus sul tema della transizione sostenibile e dell’indipendenza energetica delle pmi

·       Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, il Piemonte si posiziona ai primi posti in Italia per la capacità di innovare, con un ammontare di ricerca e sviluppo pro-capite pari a 723 euro, e per la creazione di valore sul territorio, con un avanzo commerciale di 13 miliardi di euro nel 2022

·       Il Centro Studi Confindustria sottolinea come l’accelerazione delle due transizioni, quella digitale e quella ambientale, sia cruciale per il sistema produttivo italiano; in alcuni settori, soprattutto quelli energy intensive, come evidenzia l’incrocio dei dati di produzione industriale e di incidenza dei consumi energetici dello scorso anno, è una priorità assoluta

·       Nel 2022 le imprese del territorio hanno reso ulteriormente più efficienti i loro processi produttivi e intensificato l’autoproduzione di energia. Lo scorso anno in Piemonte la produzione da impianti fotovoltaici ha registrato un aumento del 12,2%

 Presentata  a Torino agli imprenditori piemontesi la declinazione territoriale dell’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, nell’ambito di un incontro che ha messo in luce le prospettive economiche del territorio e le leve per la crescita. Siglato nell’ottobre 2021, in una congiuntura economica ancora condizionata dalla pandemia, il protocollo nazionale allora sottoscritto dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dal CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, individuava alcuni strumenti utili per affrontare la crisi. Oggi l’Associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi e il Gruppo bancario rafforzano la collaborazione in un contesto diverso, ponendo l’accento sul tema della transizione sostenibile e dell’indipendenza energetica delle pmi.

 

Ad aprire i lavori, i saluti di Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriali TorinoAnna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha illustrato il percorso congiunto banca-associazione. Marco Gay, Presidente Confindustria Piemonte, e Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle D’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo sono entrati nel merito dell’attuazione territoriale del protocollo, sostenuto da un plafond di 12,5 miliardi di euro nell’ambito dei 150 miliardi stanziati a livello nazionale.

 

Emanuele Orsini, Vice  Presidente  per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria e Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, si sono confrontati su competitivitàinnovazione sostenibilità. Sono i tre driver indicati dal protocollo per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo in coerenza con le linee guida del PNRR, ponendo al centro della collaborazione azioni a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazionerafforzamento della struttura finanziaria patrimonialepotenziamento delle filiere sostenibilità.

 

Il contributo di analisi economica è stato curato da Giovanni Foresti, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

 

DICHIARAZIONI

 

Emanuele Orsini: Le imprese italiane stanno affrontando uno scenario particolarmente complesso, in cui la principale preoccupazione è legata al forte e repentino rialzo dei tassi, determinato dalla politica monetaria della Bce, che ne peggiora la situazione finanziaria già appesantita dall’ampio ricorso al debito necessario per rispondere alla pandemia e alla crisi su energia e materie prime. In questo sce­na­rio sono sco­rag­gia­ti i nuo­vi in­ve­sti­men­ti. Proprio ora che svolgono un ruo­lo cen­tra­le per af­fron­ta­re la tran­si­zio­ne di­gi­ta­le e so­prat­tut­to quel­la so­ste­ni­bi­le. Tran­si­zio­ni che rap­pre­sen­ta­no per le im­pre­se un’im­per­di­bi­le op­por­tu­ni­tà di ag­gior­na­men­to dei mo­del­li di bu­si­ness, e quin­di di cre­sci­ta e au­men­to di com­pe­ti­ti­vi­tà. Il PNRR resta una leva strategica da sfruttare appieno. Inoltre, nel contesto della delega fiscale, sarà essenziale puntare su una ri­for­ma che fa­vo­ri­sca gli investimenti qualificati e la pa­tri­mo­nia­liz­za­zio­ne del­le im­pre­se. Il lavoro fatto in questi ultimi anni – ribadito con l’accordo siglato nell’ottobre 2021 da Bonomi e Messina – è strategico e ha anticipato le tendenze in atto, mettendo a disposizione delle imprese un set integrato di misure per sostenerne la liquidità e per consentire loro di guardare al futuro, stimolando gli investimenti che consentiranno di affrontare le transizioni da protagonisti”.

 

Stefano Barrese: L’azione congiunta con Confindustria si coniuga al nostro impegno complessivo ad attivare erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI nell’arco del PNRR. Il percorso che le nostre imprese devono intraprendere verso la transizione ecologica, energetica ed ambientale è reso più complesso dal contesto di volatilità sul mercato delle materie prime e dalle diverse crisi che abbiamo visto susseguirsi in questi anni difficili. Tuttavia, l’obiettivo prioritario è assicurare alle PMI tutto il supporto necessario per affrontare questo percorso con strumenti adeguati messi in campo grazie al patto fra banca, associazioni di categoria e non ultimo il settore pubblico. Riconfermiamo oggi la disponibilità nell’ambito dell’accordo con Confindustria di 12,5 miliardi di euro per le imprese piemontesi e rinnoviamo altresì l’impegno ad incentivare programmi di transizione verso un’economia più sostenibile e di autonomia energetica, offrendo alle imprese consulenza per l’autovalutazione green, nonché strumenti finanziari per arginare il rischio di ulteriori aumenti del costo delle forniture con le necessarie coperture“.

 

Marco Gay: “A tre anni dal lockdown e ad uno dall’inizio del conflitto russo-ucraino, il Pil del nostro Piemonte è tornato ai livelli pre-pandemia. Ciò è avvenuto anche grazie a strumenti come quello che presentiamo oggi, che hanno aiutato a sostenere le esigenze delle imprese di ogni dimensione. Il ruolo delle Pmi nella nostra economia è sempre più centrale, anche nella capacità di innovazione, attrazione e sviluppo dell’export. Poter accompagnare la transizione tecnologica e ambientale, sostenendo gli investimenti e il ruolo delle filiere, è una leva per lo sviluppo e la crescita nel medio e lungo termine“.

 

Giorgio Marsiaj: “L’obiettivo di questo accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria è esattamente ciò che serve a noi imprenditori non solo per ripartire, ma per far crescere le nostre imprese. Le nuove regole richiedono alle banche di includere la valutazione dei rischi ESG delle imprese nei loro processi di concessione e monitoraggio del credito. Ciò determina soprattutto una forte pressione sulla disclosure delle informazioni da parte delle imprese, tenute a fornire informazioni al mercato e agli stakeholder sul livello di sostenibilità della loro catena di fornitura. Riteniamo che avere standard di rendicontazione allineati a livello internazionale e semplificati per le PMI sia utile per il Sistema e concorra a creare lavoro in Piemonte come in tutto il nostro Paese. È un aspetto fondamentale per rendere sostenibile l’intero sistema economico e sociale”.

 

Anna Roscio“La nuova sfida per le imprese si gioca intorno alla sostenibilità nel suo senso più ampio ossia ambientale, sociale e di governance. Con oltre 1,2 milioni di imprese clienti dalle micro realtà fino a quelle con 350 milioni di fatturato, di cui quasi 100.000 in Piemonte, sosteniamo investimenti in digitalizzazione, innovazione, trasferimento tecnologico, transizione ambientale ed energetica, anche grazie alle garanzie pubbliche di Sace e alle provviste Bei.  Le risorse del PNRR sono una grande chance e attraverso la nostra piattaforma Incent Now, aziende grandi e piccole possono individuare i bandi più adatti e accedervi con la nostra consulenza”.

 

Stefano Cappellari: La lunga collaborazione con Confindustria ci ha portati a sviluppare un confronto con il tessuto produttivo che è stato determinante per rispondere alle reali esigenze delle imprese e del territorio. Intesa Sanpaolo vuole essere vicina alle imprese non solo con il credito, ma anche individuando le migliori soluzioni per la crescita, in un’ottica di filiera che coinvolga anche le piccole. Il Piemonte ha molti punti di forza. Lo testimonia il forte aumento delle esportazioni che sono passate da 38 miliardi di euro nel 2008 a quasi 60 miliardi di euro nel 2022. Nella Regione c’è una consolidata rete di filiere, impegnate tra l’altro in un positivo sforzo per accorciare le distanze nella catena di fornitura.  Alcuni settori, quali la meccanica, il food, l’aerospazio sono in crescita ed hanno superato i valori pre-Covid. L’automotive, che sta attraversando una storica transizione tecnologica, con le migliaia di posti di lavoro che rappresenta, è un settore strategico: vogliamo restare al fianco delle imprese che ne scriveranno il nuovo capitolo in una sfida da affrontare assieme“.

 

 

IL SISTEMA PRODUTTIVO DEL PIEMONTE
A cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

 

Il 2022 è stato un anno positivo per l’economia italiana che ha registrato una crescita significativa del PIL (+3,8%), un risultato superiore alla media dell’Area Euro, raggiunto grazie al rimbalzo del turismo (il fatturato del settore a prezzi correnti è già oltre i livelli pre-covid), al traino delle costruzioni (sostenute dai generosi incentivi alle ristrutturazioni) e alla buona evoluzione dell’industria manifatturiera. Le prospettive per l’anno in corso sono positive, seppure in un contesto di rallentamento: il turismo potrà crescere grazie al ritorno dei viaggiatori extra-europei, mentre la manifattura potrà contare su una ritrovata competitività, forte di un’alta diversificazione, di filiere ramificate a livello locale e di un’accelerazione degli investimenti. Tra il 2016 e il 2022 gli investimenti italiani in macchinari, ICT, R&S e software sono aumentati del 20,7%. Nello stesso periodo in Germania l’aumento è stato pari al 7,5%. Un contributo importante è venuto dal Piano nazionale industria 4.0 che ha consentito all’Italia di invertire il trend precedente.

Le previsioni per il 2023 sono positive anche per il Piemonte, che in ambito italiano si distingue per innovazione e internazionalizzazione. Si posiziona, infatti, al secondo posto per R&S pro-capite (pari a 723 euro), poco alle spalle dell’Emilia Romagna. Primeggia poi per propensione all’export, grazie alla sua elevata vocazione industriale. Il Piemonte può contare su un ricco tessuto di piccole imprese che lavorano in filiera con imprese capofila di medie e grandi dimensioni, spesso localizzate in distretti industriali (Intesa Sanpaolo ne ha mappati dodici). Nella regione sono poi attivi due poli tecnologici, l’ICT di Torino e il polo aerospaziale del Piemonte. Questo ricco tessuto produttivo mostra un’alta capacità di creare valore sul territorio: l’avanzo commerciale, ovvero la differenza tra export e import, nel 2022 è stato pari a 13 miliardi di euro. Le esportazioni sono passate da 38 miliardi di euro nel 2008 a 59 miliardi nel 2022. Lo scorso anno si è registrata una crescita del 18,5%. Il contributo maggiore è giunto da automotive (+36,6%), chimica (+28%), prodotti alimentari (+18,5%) e meccanica (+11,3%), che insieme rappresentano il 55% delle esportazioni piemontesi.

Il complesso e incerto scenario esterno rende ancora più urgenti gli interventi in efficienza, green, tecnologia e innovazione, capitale umano e inclusione sociale. Si tratta di temi tra loro strettamente connessi che richiedono un forte impegno sul fronte ESG. Il Piemonte già oggi si distingue in ambito italiano. Nel 2022 le imprese del territorio hanno efficientato ulteriormente i loro processi produttivi e intensificato l’autoproduzione di energia. Lo scorso anno in Piemonte la produzione da impianti fotovoltaici è stata pari a 2.144 GWh (il 7,6% del totale), in aumento del 12,2%.

Il successo della twin transition, green e digitale, passa anche dalla valorizzazione del capitale umano, attraverso l’inserimento in azienda di giovani con elevate competenze, il potenziamento e la riqualificazione del personale. L’ingresso dei giovani nel board aziendale si traduce molto spesso in un rafforzamento dell’impegno in innovazione e attenzione all’ambiente: tra le imprese fondate prima del 1980 il numero di brevetti ogni 100 imprese è pari a 180; ci si ferma a 34 tra le imprese senza giovani; lo stesso vale per le certificazioni ambientali. Su questo fronte i margini di miglioramento sono notevoli anche in Piemonte, dove solo il 15,9% delle imprese manifatturiere ha under quarantenni all’interno dei board.

 

I CONTENUTI DELL’ACCORDO

 

La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria ha una storia più che decennale. Nata da un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009, infatti, sono stati sottoscritti una serie di accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Sono stati declinati e condivisi temi cruciali quali: internazionalizzazione, sostegno alle filiere produttive, investimenti in ricerca e innovazione, valorizzazione degli aspetti qualitativi del credito. Queste iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese e pmi con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.

L’attuale accordo, della durata di 3 anni, è stato firmato il 18 ottobre 2021 da Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria e da Carlo Messina, Consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.

·      Digitalizzazione e innovazione

Per affrontare la transizione digitale e garantire una crescita sostenibile e duratura, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese strumenti e programmi per migliorare i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e metodologie. Nell’ambito dell’accordo, è centrale l’impegno a supportare i nuovi investimenti, così come la consulenza per cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021.

·      Sostenibilità

Intesa Sanpaolo e Confindustria intendono imprimere massimo impulso e sostegno ai processi di transizione delle imprese verso un’economia digitalizzata e green per renderle sostenibili e resilienti, agevolando l’adozione di strategie di crescita fondate sulla sostenibilità e sull’evoluzione verso il modello della circular economy. In particolare, Intesa Sanpaolo ha attivato un plafond per i nuovi S-Loans, una linea specifica di finanziamenti sostenibili, che si affianca a quello destinato agli investimenti in circular economy.

 

·      Rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale

Per accompagnare le imprese in questa fase di ripresa e di rilancio economico è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow e a promuovere la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria dell’impresa. Un obiettivo che l’accordo si propone di centrare favorendo la diffusione di una cultura aziendale più attenta alla diversificazione delle fonti finanziarie e al corretto bilanciamento tra debito e capitale di rischio, attraverso la valorizzazione delle coperture pubbliche.

·      Valorizzazione del ruolo delle filiere

L’accordo dà seguito anche alla collaborazione già avviata con Confindustria nell’ambito del programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, che sarà esteso a nuovi comparti produttivi garantendo lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza, per incrementare occupazione e investimenti. In un mercato e in un contesto di rilancio come quello attuale, il rapporto di filiera può diventare uno straordinario moltiplicatore e facilitatore per l’accesso al credito da parte delle imprese minori, facendo leva sulla forza e solidità dei champion del made in Italy e del loro merito di credito, di cui possono beneficiare tutti i fornitori. Dall’avvio del programma nel 2015, Intesa Sanpaolo ha sostenuto 837 filiere, coinvolgendo circa 20 mila fornitori con un giro d’affari complessivo di quasi 100 miliardi di euro.

 

Infine, Intesa Sanpaolo e Confindustria riconoscono la rilevanza delle capacità manageriali e delle competenze dei dipendenti come fattori di successo determinanti per la competitività delle imprese e si impegnano ad adottare e promuovere azioni a sostegno dell’occupazione, della formazione e della continuità aziendale, in particolare della gestione del passaggio generazionale, incentivando l’imprenditoria femminile e lo smart working.

 

 

 

 

 

Le “Gerusalemme” del Piemonte

Mamma, è Pasqua… li turchi non ci fanno arrivare a Gerusalemme per visitare i Luoghi Santi! “Tranquilli figli miei, Gerusalemme è dappertutto”.

La paura del Turco alle porte dell’Europa angosciava sempre di più la Cristianità europea, non solo a livello politico e militare, ma anche religioso. Cominciò così a diffondersi in Occidente un intenso bisogno spirituale di riprodurre anche nelle nostre terre i luoghi della Terra Santa verso la quale il tradizionale pellegrinaggio stava diventando troppo pericoloso per la presenza musulmana e per l’avanzata in Asia dei sultani ottomani. Per sostituire il cammino religioso nella città di Gesù nacquero i Sacri Monti, una serie di cappelle incastonate sulle alture oppure vennero costruite in varie città copie della Rotonda dell’Anastasis o dell’edicola del Santo Sepolcro. La Settimana Santa ci porta alla Pasqua e ci ricorda che Gerusalemme è ovunque, non solo in Israele. Durante il Venerdì Santo interi paesi, soprattutto nel Meridione, si trasformano in quartieri gerosolimitani con gruppi di persone che sfilano per strada e accompagnano Gesù verso il calvario lungo la “Via dolorosa”. Ogni anno, nei giorni della Settimana Santa, molte località rivivono con sacre rappresentazioni la Passione del Signore e ogni Giovedì Santo fioriscono i “Santi Sepolcri”. È difficile trovare una chiesa senza le quattordici stazioni della Via Crucis che ripercorrono il cammino percorso da Gesù dall’accampamento di Pilato alla collina del Calvario. Gerusalemme è dovunque, in ogni luogo. Nei secoli passati, da Roma transitavano le strade che i pellegrini percorrevano per raggiungere Gerusalemme e visitare i luoghi della Passione di Gesù ma non tutti potevano permettersi un viaggio del genere, perché troppo costoso, lungo e pericoloso.
Quindi, per rimediare, furono costruite in Italia e in gran parte dell’Europa medievale chiese paragonabili al Santo Sepolcro della Città Santa. La conquista araba della Palestina e il fallimento delle Crociate fecero crescere il fenomeno in tutta la penisola italiana. Diventati inaccessibili i Luoghi Santi ai cristiani per la presenza dei nuovi conquistatori pezzi di Terra Santa vennero ricreati in Italia. Da quel momento tante Gerusalemme immaginarie spuntarono ovunque, da nord a sud, dal Piemonte alla Sicilia, come alternativa al vero pellegrinaggio. Dalla via Francigena alle “romee” dirette a Roma le strade si affollarono di riproduzioni della Rotonda dell’Anastasis o dell’edicola del Santo Sepolcro per richiamare la Basilica del Santo Sepolcro nella Città Santa. Alla fine del Quattrocento in varie regioni italiane emerse una nuova forma di devozione, quella dei Sacri Monti o delle “Gerusalemme”, piccole città santuario formate da tante cappelle collocate sulle fiancate di un’altura che riproducevano fedelmente l’aspetto dei vari Luoghi Santi situati a Gerusalemme. Chi non poteva recarsi nella Città Santa per motivi d’età, di salute o di condizioni economiche doveva accontentarsi di questa nuova forma di culto che trovò le sue espressioni più vere e autentiche, per quanto riguarda il Piemonte, nei Sacri Monti di Varallo Sesia, Crea, Orta e Domodossola che si collegano idealmente a Gerusalemme. E così sorse il Sacro Monte di Varallo, una sorta di “Nuova Gerusalemme”, in provincia di Vercelli, per iniziativa di un frate francescano, Bernardino Caimi, che, tornato dalla Terra Santa verso la fine del’400, ricostruì a somiglianza dei luoghi della Palestina un complesso di cappelle con centinaia di statue, affreschi e scene della vita di Gesù e Maria. Ad Asti in corso Alfieri si trova una Rotonda medioevale a pianta ottagonale. Fu costruita all’inizio del 1100 imitando la celebre chiesa del Santo Sepolcro sull’onda dell’entusiasmo per la conquista cristiana di Gerusalemme. Anche la “Rotonda” di Asti è una piccola Gerusalemme italiana disseminata sul territorio della penisola. Un bel libro sull’argomento è “Andare per le Gerusalemme d’Italia”(Il Mulino) di Franco Cardini. Lo storico medievista guida il lettore alla scoperta di santuari come il Sacro Monte di Varallo, il complesso delle Sette chiese a Bologna, il Santo Volto di Lucca, San Vivaldo (Firenze), Acquapendente nel Senese, il Santo Sepolcro di Brindisi, la cripta del Santo Sepolcro a Milano e tante altre realtà “per ritrovarne le memorie e rivivere le emozioni di quel primitivo pellegrinaggio”.
Filippo Re
nelle foto
l’Edicola del Santo Sepolcro a Gerusalemme
il Sacro Monte di Varallo
cappelle del Sacro Monte di Varallo

Senza patente, con l’auto della mamma investe un uomo. Scappa ma ci ripensa

Un ragazzo  di 19 anni, senza avere mai preso la patente, alla guida della Fiat Punto della mamma ha investito un anziano che stava attraversando via Torino all’angolo con piazza Di Vittorio a Nichelino.

Il giovane è poi scappato mentre l’uomo è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Moncalieri, dove gli è stata riscontrata una frattura al perone con prognosi di 35 giorni. Poco dopo, però, il ragazzo è tornato sul “luogo del delitto”. È stato denunciato dalla polizia locale per omissione di soccorso, fuga e lesioni stradali e si è preso una multa da 5 mila euro.

Trasporti, Pd: “Nel bilancio mancano 11,5 milioni”

TRASPORTI. VALLE E AVETTA (PD): “CIRIO TAGLIA SUI TRASPORTI”

I consiglieri del Pd Daniele Valle e Alberto Avetta: “Si riducono le risorse per il trasporto ferroviario e per i servizi minimi degli enti locali: altro che mobilità sostenibile!”.

 

«Nel Bilancio regionale che andremo a discutere la prossima settimana sono previsti pesanti tagli al trasporto pubblico locale. I fondi per il trasporto ferroviario regionale e locale destinati all’Agenzia per la Mobilità piemontese passano da 31 milioni e 500mila euro a 30 milioni, quindi con un taglio di ben 1,5 milioni di euro. La quota regionale di cofinanziamento per gli enti locali destinati ai servizi minimi di trasporto pubblico è ridotta di ben 10 milioni di euro. Stando così le cose i nostri pendolari e studenti dovranno rassegnarsi a disagi e disservizi, a viaggiare su vagoni strapieni e ad aspettare bus sui quali capita di non non riuscire neppure a salire. In Consiglio regionale chiederemo che vengano quanto meno ripristinati gli stanziamenti dell’anno passato, perché non possiamo accettare che la Regione Piemonte alzi bandiera bianca e nulla faccia per migliorare la mobilità sostenibile con tutto ciò che ne consegue in termini di ricaduta sull’ambiente».

 

Daniele VALLE – vice Presidente Consiglio regionale e relatore di minoranza del Bilancio

Alberto AVETTA – Consigliere regionale PD e vice Presidente Commissione Trasporti

Merlo: PNRR, risorse finanziarie a rischio per i piccoli Comuni

“La grande opportunità dei fondi legati al PNRR rischiano di trasformarsi in autentici boomerang
per le opere e gli interventi individuati dai piccoli Comuni italiani. Sono molti, purtroppo, gli
elementi che portano a questa amara conclusione. Perchè oltre ad una questione di cassa che
non è affatto secondaria per i piccoli Comuni, il vero nodo da sciogliere resta quello legato alla
complicazione burocratica. È di tutta evidenza, del resto, che con la sovrapposizione di soggetti
predisposti al controllo da un lato e alla sostanziale impossibilità per i piccoli Comuni di assolvere
a questo compito dall’altro, l’epilogo rischia di essere solo quello di rinunciare di fatto a quelle
ingenti risorse finanziarie.
Insomma, si corre il serio rischio che la stragrande maggioranza dei Comuni italiani – che
rappresentano la vera ossatura istituzionale del nostro paese – debbano rinunciare, di fatto, a
queste risorse. Non sarebbe un buon biglietto da visita per il sistema delle nostre autonomie locali
ma, soprattuto, per i territori che concretamente devono governare tutti i giorni”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

La festa delle uova Pasqua e Pasquetta alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 9 e lunedì 10 aprile 

“La festa delle uova” è una caccia al tesoro per famiglie cantata, recitata e anche “risolta” per accumulare il maggior numero di uova. Tra indovinelli, filastrocche, canzoni e piccoli rompicapi, la caccia comincia dal cortile d’onore e termina nel padiglione centrale alla scoperta di vere e proprie uova. In premio, per chi avrà trovato il maggior numero di uova, l’ingresso alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per tutta la classe del bambino vincitore.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 9 e lunedì 10 aprile, ore 15.45

La festa delle uova

Durata dell’attività: 1 ora e 15 minuti circa

Costo: 5 euro + il biglietto di ingresso

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

www.ordinemauriziano.it

Info e prenotazioni: 011 6200634 (dal martedì al venerdì) o stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

Chi l’ha visto il Toro?

29esima giornata serie A
Torino-Roma 0-1
Dybala rig.

Che fine ha fatto il Toro?
Seduto,svogliato inconcludente e già in vacanza.Una squadra che è il fedele specchio della società:vivacchiare in serie A,salvandosi senza soffrire con zero ambizioni di crescita e di qualificarsi a giocare una qualsiasi coppa Europea,uno stato di nullità come da 18 anni a questa parte.
La gara di oggi è stata l’ennesima conferma di come la testa sia già in vacanza ma attenzione mancano 9 giornate alla fine e tutto potrebbe succedere sia in visione negativa ma anche positiva!
La Roma si impone 1-0 su rigore in una gara noiosa con un paio di tiri a testa.La formazione di Mourinho torna al successo in trasferta, grazie al rigore realizzato da Dybala ad inizio primo tempo, e sale a 53 punti al terzo posto davanti a Milan e Inter. Il Torino lotta ma non riesce a superare la difesa giallorossa e resta a 38 punti,con 16 punti di vantaggio sul Verona a 22 punti,in piena zona retrocessione.Forse è meglio tornare dalla vacanza cara società e giocatori.Non si sa mai.
Buona Pasqua cari lettori.

Enzo Grassano

Curling: campionato Junior, le ragazze dello Sporting Pinerolo vincono il Tricolore

Si conclude come meglio non si poteva immaginare la stagione del curling per il movimento piemontese che sale sul trono italiano nella categoria Junior Femminile. Merito del team targato Sporting Pinerolo guidato da Marco Mariani e formato da Rachele Scalesse, Letizia Gaia Carlisano, Lucrezia Grande e Rebecca Mariani che, sul ghiaccio di Cortina, ha stupito e dominato la final four superando per 8-2 nell’atto per il titolo le “cugine” del team DI.FO.B del Curling Club (Anna Maria Maurino, Rebecca Dezzani, Roberta Tosel, Giorgia Maurino) in una storica sfida tutta pinerolese. In campo maschile, invece, medaglia di legno per il team dello Sporting Pinerolo (Fabio Fernando Carlisano, Francesco Vigliani, Andrea Gilli, Stefano Gilli, Enrico Santopaolo) che si è dovuto inchinare al Bormio neo campione d’Italia, al Trentino Cembra e al Dolomiti Sottsass Fontel.

La prof chiede di ritirare il cellulare e l’allieva tira fuori un coltello

Ha solo 14 anni la studentessa della scuola media San Francesco di Biella che ha estratto un coltello dallo zaino, quando l’insegnante l’ha rimproverata per aver usato il cellulare durante le lezioni. A quel punto la ragazzina si è messa a girare per la classe e per i corridoi con fare minaccioso fino all’arrivo della polizia. La  studentessa è stata denunciata da parte dell’istituto scolastico.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Pasqua è sinonimo di open air, open air è sinonimo di This is Indie

DOMENICA 9 APRILE 2023 ore 14

SPAZIO211

VIA CIGNA 211, 10155, TORINO

THIS IS INDIE

Open Air di Pasqua

Pasqua è sinonimo di open air, open air è sinonimo di This is Indie 💛

Tutto il meglio della musica indie e del nuovo pop italiano, da Calcutta a Tananai, da Lazza a Liberato, dagli Arctic Monkeys ai Franz Ferdinand, passando da quelle hit Instagram e Tik Tok che ognuno di noi ha sentito almeno una volta scrollando i social.

8 ore di musica in cui suoneremo:
CALCUTTA, BLANCO, RKOMI, COSMO, MADAME, COEZ, PSICOLOGI, FRAH QUINTALE, THEGIORNALISTI, GAZZELLE, MACE, ARIETE, PINGUINI TATTICI NUCLEARI, CHIELLO, LIBERATO, POP X, MYSS KETA, CARL BRAVE x FRANCO126, COMA COSE, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, SANGIOVANNI, MARA SATTEI…

 

ma anche:
ELODIE E MARRACASH, FEDEZ E ACHILLE LAURO, ELISA E TIZIANO FERRO, ZERO ASSOLUTO E NEGRAMARO, E POI ARCTIC MONKEYS, THE STROKES, THE BLACK KEYS, JET, BLUR, FRANZ FERDINAND, THE FRATELLIS, VAMPIRE WEEKEND, MUSE, PHOENIX, MGMT, TAME IMPALA…

CONCERTINI
Gabriel Zanaga
Lunar
Meez
+ more TBA

 

DJ SET
This is Indie

 

CHILL-OUT AREA
Porta il tuo asciugamano e buttati sul prato!

 

FOOD TRUCK
Panino e birrette immancabili!

DOORS H 14

 

BIGLIETTO SUPER EARLY BIRD 5€ + DDP

BIGLIETTO EARLY BIRD 10€ + DDP

BIGLIETTO REGULAR 15€ + DDP

 

PREVENDITE ATTIVE

clicca il bottone qui di seguito