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La commemorazione della Battaglia dell’Assietta, combattuta il 19 luglio 1747 tra i francesi di Luigi XV e l’esercito sabaudo di Carlo Emanuele III, ha una particolare rilevanza nella storia della regione Piemonte. La battaglia si svolse per il controllo della cresta dell’Assietta e del colle delle Finestre, che erano fondamentali per assediare le fortificazioni militari presenti ancora oggi sulle montagne olimpiche. Nonostante la disparità di forze in campo, l’esercito piemontese vinse la battaglia, e la famosa frase del conte di San Sebastiano, “bogia nen” (non ti muovere), divenne un simbolo di resistenza per il popolo piemontese.
“Vi aspetto numerosi domenica mattina al Colle dell’Assietta. Quest’anno abbiamo cercato di curare ogni minimo dettaglio per dar vita alla rievocazione, simbolo identitario del Piemonte – esordisce Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte – Abbiamo previsto ad esempio, solo per gli over65enni, la possibilità di salire utilizzando gratuitamente un servizio navette. Si tratta di un avvenimento che è divenuto per i piemontesi un punto di riferimento e di orgoglio nella ricostruzione della propria storia: una delle poche grandi vittorie in campo aperto, con enormi perdite per il nemico francese e poche da parte sabauda. Proprio per queste ragioni la battaglia dell’Assietta è diventata un momento determinante della nostra identità. Non è, quindi, casuale che dal 1968 la Festa del Piemonte si celebri proprio all’Assietta. Pertanto invito tantissimi piemontesi a ritrovarsi come ogni anno al Colle per celebrare non tanto una vittoria militare, certamente significativa, ma per riscoprire e dare nuovo valore, tutti insieme, alle nostre radici”.
“Continuare a commemorare i luoghi della Battaglia dell’Assietta e quei soldati – ha dichiarato Enrico Tenivella, presidente dell’Associazione Festa del Piemonte al Colle dell’Assietta” – è un atto di rispetto e gratitudine verso coloro che hanno sacrificato le proprie vite per difendere la nostra terra e le nostre tradizioni. Questa commemorazione ci permette di onorare la loro memoria e di preservare il loro eroismo per le generazioni future. Ci consente inoltre di mantenere viva la nostra identità regionale e di rinsaldare il legame con il nostro territorio. È un momento in cui possiamo riflettere sulle nostre radici, sulla nostra resilienza e sul valore della libertà. Questa commemorazione rappresenta un legame vivo tra le generazioni passate, presenti e future, e ci unisce come comunità piemontese.
Sponsor della giornata sarà Alberto Marchetti con i Maestri del gusto che offriranno lo Zabà, zabaione al Marsala, prodotto solo con ingredienti di filiera.
”per gli animali d’affezione delle fasce sociali più deboli”
«Sono orgoglioso che il Piemonte sia la prima Regione in Italia a offrire questa prestazione sanitaria a favore degli animali da compagnia – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -. L’iniziativa, voluta dall’assessore regionale leghista al Benessere animale Chiara Caucino, si pone come un fiore all’occhiello per il Piemonte e, allo stesso tempo, una pietra miliare nel sostegno alle persone svantaggiate, per le quali un’animale di affezione rappresenta molto più di un amico, ma un vero e proprio compagno di vita che dona amore e affetto con comprovati effetti anche terapeutici sull’umore e contro il senso di solitudine».
Inaugurato a Settimo Torinese, in via Regio Parco 64, l’ambulatorio sociale veterinario, che offre un servizio gratuito per curare gli animali d’affezione che vivono con le persone in carico ai servizi sociali.
«Gli ambulatori veterinari sociali in Piemonte si trovano in quattro aree interaziendali, alle quali si aggiungono le Asl TO3 e TO4, e garantiscono prestazioni sanitarie gratuite a favore degli animali di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali. Ogni area ha una Asl capofila che gestisce il progetto. Gli ambulatori servono le circa 260.000 persone in carico ai servizi sociali, buona parte delle quali possiede un animale d’affezione, garantendo le prestazioni di base – dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Nei giorni scorsi è stato, inoltre, sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e il presidente della Lega Antivivisezione Gianluca Felicetti, in base al quale gli utenti degli ambulatori veterinari sociali dislocati in Piemonte potranno avvalersi, oltre a quelli già previsti, di ulteriori servizi, come la sterilizzazione chirurgica e l’inoculazione del microchip per i gatti, presso cliniche veterinarie convenzionate con le sedi locali della Lav. I volontari delle sedi locali agevoleranno il trasporto di cani e gatti delle famiglie non auto munite e verificheranno la necessità di ulteriori beni di prima necessità, come i cibi medicati per animali affetti da particolari patologie».
Gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia del proprio animale, evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà.
Ingredienti:
1 uovo intero
130gr zucchero
50 gr. burro
370ml.latte fresco intero
60gr. farina di cocco
50gr. farina bianca
2 cucchiai di succo di limone
Scorza grattugiata di un limone
1 bustina vanillina
Zucchero a velo e farina cocco per decorare.
Far fondere il burro e lasciar raffreddare.
Montare nel mixer l’uovo intero con lo zucchero, aggiungere il burro, il latte, il succo del limone e la scorza grattugiata, la vanillina, la farina bianca e la farina di cocco.
Foderare una teglia (diametro 18) con carta forno.
Versare l’ impasto e infornare a 160gradi per 30 minuti poi, a 180 gradi per altri 30 minuti circa. Quando fredda decorare con zucchero a velo e farina di cocco.
Conservare in frigo, servire fredda.
Ottima preparata il giorno prima.
Paperita Patty
CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60
Ma questi del garage rock americano di metà anni Sessanta… come se la cavavano al volante?
Gli aneddoti sono svariati e coloriti e possiamo davvero affermare che gli incidenti non erano poi così rari e le “escursioni fuori pista” e fuori carreggiata tra i campi di grano e mais abbondavano. Sotto questo aspetto si distinguevano anche i membri della band “The Shades of Blue”, che a quanto pare avevano un rapporto a dir poco “conflittuale” con volanti e veicoli a motore. Formatisi nell’area tra Danville e Urbana (Champaign) nell’Illinois nel 1966, vedevano la presenza di Tim Frazier (V, b), Chuck Holmstead (V, chit, tr), Cloyd Shank (V, chit), Mike Supp [e poi Bill Cunningham] (V, org), Rick Miller [e Danny Odum] (V, batt). La quantità di gigs ed esibizioni era piuttosto folta e non mancavano le date in agenda, sia in Illinois che in Indiana, anche grazie all’attività e ai già numerosi agganci del manager, nientemeno che Irving Azoff, ancor oggi grande “boss” del management musicale americano. “The Shades of Blue” erano sostanzialmente in monopolio sui teen clubs delle aree tra Champaign, Danville, Mattoon, Paris, fino a Decatur ad ovest, ad est e oltre fino a Lafayette in Indiana. I buoni agganci “strategici” consentivano anche di operare come “side band” a nomi come Cryan’ Shames, Archie Bell and The Drells, Shadows of Knight, The One-Eyed Jacks. Ed era nel corso del viavai tra date e comparsate che chi guidava l’auto o il van a volte ci vedeva quasi doppio… e tra alcool e sonno si finiva per compiere memorabili escursioni fuori strada tra i campi. Il sound della compagine (influenzato da Byrds, Beatles e Turtles) piaceva molto nel giro dei college, tanto che ben presto Frazier e compagni diventarono “campus band” all’Illinois State University. Le radio erano particolarmente benevole nella programmazione e nei palinsesti, basti pensare al rapporto quasi fraterno con Larry Lujack di WLS Radio di Chicago (ora di Cumulus Media).
Manco a dirlo… “The Shades of Blue” parteciparono e vinsero all’Eastern Illinois Fair Battle of the Bands, dove a dire il vero il manager Azoff si era adoperato a farsi “amici” i giudici del concorso; in occasione dell’esibizione il batterista Miller cadde addirittura dalla pedana, dando un schienata micidiale sul retro del palco, ma stoicamente ritornò al suo posto nel giubilo generale. L’effetto della vittoria alla “Battle of the Bands” si concretizzò non tanto in termini di programmazione, quanto piuttosto in occasioni di registrazione in studio (come succedeva quasi regolarmente per i vincitori). Ne derivarono due 45 giri incisi nel lasso di tempo di 2/3 anni: il primo “Not The Way Love Should Be” [Frazier – Shank] (836R-1030; side B: “You Must Believe Me” [C. Mayfield]), il secondo “The Time Of My Life” [Frazier] (600; side B: “Turn Turn Turn”), entrambi con etichetta autoprodotta Shades Records; come nota di colore… al ritorno dalle registrazioni di questo secondo 45 giri, altro colpo di sonno improvviso e nuova “escursione fuori strada”. La programmazione radiofonica accolse con favore entrambe le incisioni e la band fece capolino anche in TV sul canale WCIA di Champaign. A differenza di altri gruppi lo scioglimento non avvenne in modo improvviso o in relazione ad eventi esterni, ma semplicemente i vari componenti si allontanarono dall’area geografica originaria, per trasferirsi chi in Florida, chi in Indiana, entro il 1972.
Gian Marchisio
Il nuovo locale YOUNGO porta il divertimento e “un tratto di strada” dentro il centro commerciale
Un tratto di strada direttamente all’interno di un centro commerciale. Per la prima volta in Italia – grazie al progetto curato da UrbanUtopia di Rete Doc Società Cooperativa, studio di Arte e Rigenerazione urbana – la street art entra da protagonista in uno shopping center. Il nuovo centro amusement YOUNGO, che ha appena aperto i battenti all’interno del Centro Commerciale Lingotto di Torino, ha scelto di affidare la decorazione delle proprie pareti a Reser, writer torinese tra i massimi rappresentati contemporanei nella scena graffiti writing italiana e internazionale.
I progettisti dello spazio YOUNGO, brand dedicato al divertimento e al tempo libero di tutta la famiglia, hanno deciso di immergere le attrazioni più cool del momento, pensate per coinvolgere interattivamente i ragazzi di tutte le età, in un contesto di creatività urbana, in perfetta coerenza stilistica con l’atmosfera post-industriale in cui si colloca il Centro Commerciale Lingotto.
Dal 1994 Reser trae continua ispirazione da ciò che lo circonda, lasciando traccia della sua arte su muri, lungolinea delle stazioni e treni in Italia, ma anche all’estero, in Capitali europee come Amsterdam e Parigi. Inconfondibile, seppure in continua evoluzione, lo stile che si ritrova nei suoi pezzi, tag e throw up in varie contesti, città ed eventi.
“Abbiamo accolto con entusiasmo – spiega Fabrizio Cardamone, direttore del centro commerciale – la decisione del team YOUNGO di portare dentro le pareti del nostro centro un progetto di street art. Le superfici, trasformate in vero e proprio cemento rovinato, e le luci, con l’aiuto dei LED wall, ricreano perfettamente l’atmosfera di fermento creativo: come agorà del nostro tempo ci piace offrire ai giovani e giovanissimi luoghi attrattivi, che possano essere anche di stimolo creativo”.
Orari apertura
Dal lunedì al venerdì: 10:00 – 22:00; sabato e festivi: 10:00 – 23:00
Per supportarla è attiva la campagna di crowdfunding su Eppela, tra le iniziative vincitrici del bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita Crt
Un progetto che in 10 anni ha portato alla luce a Torino la prima squadra di calcio femminile nel mondo della disabilità sul territorio italiano.
Questo è Insuperabili Women, progetto nato dalla passione e della missione di Insuperabili, società sportiva che promuove il calcio per persone con disabilità motoria, cognitiva, intellettiva, relazionale e comportamentale.
L’iniziativa fa parte delle campagne che hanno vinto il bando +Risorse lanciato da Fondazione Sviluppo e Crescita Crt in collaborazione con Eppela, principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based (basata sul sistema delle ricompense).
Grazie al sostegno dei cittadini che potranno contribuire alla realizzazione del progetto “Benvenute in campo – Insuperabili Women” l’associazione si pone l’obiettivo di raddoppiare in una stagione il numero di atlete con disabilità presenti all’interno delle sedi Insuperabili – ad oggi la squadra Insuperabili Women è costituita da 15 atlete con diverse disabilità e 5 coach (allenatori di calcio, psicologi, educatori) anch’esse donne – e dare un esempio, ispirare altre società sportive che possano seguire la nostra strada
È previsto il cofinanziamento delle offerte raccolte secondo il meccanismo del matching grant, per cui, al raggiungimento del 50% dell’obiettivo, fissato a 5 mila euro, le donazioni saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT
Gli assessori Pentenero, Purchia e Tresso hanno partecipato nella Villa della Regina, al ricevimento organizzato per la festa della Repubblica francese. Un appuntamento per celebrare l’evento più importante per la Repubblica francese, la presa della Bastiglia il 14 luglio 1789 e la Festa della Federazione, esattamente un anno dopo, nel 1790, che celebra l’unione della Nazione.
Per la Città di Torino è stata l’occasione per ricordare il rinnovo del Patto di Collaborazione con la Città di Lione, avvenuto lo scorso giugno, con l’obiettivo di favorire attività di confronto e scambio su temi comuni come la gestione del verde pubblico e la valorizzazione dei fiumi. Dopo oltre 120 anni, inoltre, l’anno prossimo la prestigiosa gara ciclistica del Tour de France vedrà tra le tappe italiane la Piacenza-Torino, che attraverserà vari territori della nostra regione per concludersi proprio in città.
Gli assessori hanno infine ringraziato il Console Generale francese Revardeaux che ha annunciato oggi la conclusione del suo mandato.
In piazza Bottesini, Barriera di Milano, la “Natura Morta” dei gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio per “Opera Viva. Il Manifesto”
Lunedì 17 luglio, ore 18,30
La location è sempre quella: lo spazio pubblico di metri 6×3 di piazza Bottesini, in Barriera di Milano. Alla sua nona edizione (con più di cinquanta artisti italiani e stranieri coinvolti nel tempo) “Opera Viva. Il Manifesto”, progetto artistico ideato nel 2015 da Alessandro Bulgini e oggi promosso dall’“Associazione Flashback”, da quest’anno ha cambiato titolo diventando “Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni”, presentandosi, con eccentrica bizzarria, concentrato sul concetto di “ribaltamento”: in gioco, nessuna figura curatoriale, solo gli artisti di volta in volta ospitati e lui … Luigi, l’addetto alle affissioni, che (un po’ stravagante qual è) appenderà tutte le immagini capovolte. Se volete, dunque, prendervela con qualcuno, sapete a chi rivolgervi. Del resto, però, nessuna lamentela è finora pervenuta da parte degli stessi artisti. Complici anche loro? Certo che sì. E dunque una motivazione, tecnicamente e artisticamente accettabile, ci sarà. Niente rimbrotti, quindi, al povero Luigi l’addetto alle affissioni, che, evidentemente, fa solo ciò che gli è stato detto di fare. Andiamo perciò alla ricerca delle motivazioni.
E allora, ben attenti! Trovatevi lunedì 17 luglio, alle ore 18,30, al solito posto in piazza Bottesini, in Barriera di Milano. Lì si terrà il secondo appuntamento di questa nuova edizione di “Opera Viva”. Luigi probabilmente non ci sarà. Ma non cercatelo, perché troverete già ben affissa l’opera “Natura morta” dei fratelli-gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, torinesi, classe ’78. Ovviamente, anch’essa affissa ben bene in alto e al contrario. Come volevasi dimostrare. La foto è quella di una cinciallegra imbalsamata, con il suo cartello di inventario e il suo piccolo trespolo, proveniente dal deposito della collezione del “Museo Don Bosco” di “Storia Naturale” di Torino. Escluse sbadataggini o stravaganze da parte del solito Luigi l’addetto alle affissioni, “l’opera – spiegano i responsabili – riflette sui concetti di arte e natura, e sulla loro relazione”. E continuano: “Siamo di fronte alla morte o alla vita eterna? Museificazione della vita o sua duplicazione? Fotografia? Scultura? Scienza? Trofeo? Merce? In un’epoca di catastrofico cambiamento climatico e di urbanizzazioni selvagge, affiorano tentativi di resistenza ecologica nel cemento, di arte non istituzionale che si ramifica nei quartieri. La piccola cincia ci obbliga a un punto di vista nuovo. Per farlo si fa gigante e pop, esce dal suo nido – o dal suo deposito – e ci osserva, ma, anche questa volta, a testa in giù”. Insomma, il motivo (fatevene una ragione!) sta nella voglia – attraverso il capovolgimento delle immagini- di imprimere al gesto artistico, anche nel momento espositivo, un cambio di direzione, una performativa “mutazione”. Siamo di fronte a un’ azione provocatoria. E la storia dell’arte contemporanea non manca certo di “azioni provocatorie”. Giustamente i responsabili di “Opera Viva” ricordano il gesto di Marcel Duchamp (fra i più iconici artisti del secolo scorso, animatore del dadaismo e del surrealismo, nonché del ready-made e dell’assemblaggio) che nel 1917, rovesciando un “orinatoio” lo trasformò nell’opera “Fontana”, firmata con lo pseudonimo “R. Mutt”, mai esposta al pubblico, andata perduta nell’originale, ma di cui esistono ancor oggi, in giro per il mondo, numerose repliche. Azione provocatoria. Per l’appunto. Per l’artista di origini francesi, che certo non mancava di fantasia e di surreale visionarietà, significava la necessità di un cambiamento nei modi di fare arte. E “anche oggi, in Piazza Bottesini si attua – concludono i responsabili – quel gesto di avanguardia, in un mondo nuovo in cui si cerca di esplorare ogni linguaggio, nell’obiettivo ostinato di far congiungere l’arte con la vita”. Tant’é. Osservare con attenzione per credere. E lasciate in pace il povero Luigi l’addetto alle affissioni. Che non ne può niente.
Tutti residenti ed operanti a Torino gli artisti selezionati per “Opera Viva” edizione 2023, dopo Sergio Cascavilla (ospitato il mese scorso) e Gianluca e Massimiliano De Serio, i prossimi appuntamenti saranno con Luigi Gariglio, Turi Rapisarda, Pierluigi Pusole ed Alessandro Bulgini.
Gianluca e Massimiliano De Serio lavorano insieme come registi e artisti dal ’99. Hanno esordito nel lungometraggio per il cinema con “Sette opere di misericordia” (2011), presentato nel concorso internazionale del “Festival di Locarno”. “I ricordi del fiume” (2015), ha avuto l’anteprima al “Festival di Venezia”, così come l’ultimo lungometraggio di finzione, “Spaccapietre” (2020), unico italiano in concorso alle “Giornate degli Autori”. Protagonisti dei loro lavori, sia nel cinema che nelle installazioni, sono identità sradicate, o identità collettive e interstiziali, in un percorso ibrido tra messa in scena, memoria e performance.
Per info: “Flashback Habitat”, tel. 393/6455301 o www.flashback.to.it
Gianni Milani
Nelle foto:
– Gianluca e Massimiliano De Serio: “Opera Viva”
– Gianluca e Massimiliano De Serio: “Natura morta”
Prosegue l’attività di controllo della Polizia Locale nell’ambito delle azioni del piano di governo della notte predisposto dall’amministrazione comunale per il contrasto alla malamovida.
Questa notte, in piazza Vittorio Veneto, gli agenti hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un ragazzo di 19 anni, di nazionalità marocchina, sottoposto ad identificazione durante i controlli. Le verifiche, come noto, sono indirizzate a impedire la vendita di bevande alcoliche a minori e a prevenire furti e scippi in zone di forte concentrazione di adolescenti e giovani negli orari notturni.
Alla richiesta di documenti, il diciannovenne ha tentato la fuga provocando anche alcune lesioni a uno degli agenti. Il giovane è stato poi bloccato in via Bava angolo via Pescatore. Il fermato è risultato già destinatario di un provvedimento di custodia cautelare che lo costringeva agli arresti domiciliari che, nella stessa giornata, aveva già violato una volta.
“Il risultato di questa operazione- spiega l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero- è particolarmente significativo perché offre un importante segnale di contrasto alle cosiddette baby gang, in una zona recentemente oggetto anche di danneggiamenti all’arredo urbano. Questo fermo nasce inoltre nell’ambito del monitoraggio della movida e dei fenomeni ad essa collegati in tutta l’area, che ha portato di recente anche a provvedimenti di chiusura di alcuni esercizi commerciali poco rispettosi delle regole sulla somministrazione e vendita di bevande alcoliche”.