ilTorinese

Semaforo antismog, fino al 12 aprile le misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a mercoledì 12 aprile 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

 

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Più esteso, veloce ed ecologico. Torino investe sul trasporto pubblico: 437 nuovi bus e 70 nuovi tram

Oltre 700 milioni di lavoriprolungamento della metropolitana con altre 4 stazioni2 linee tramviarie e 30 chilometri di binari in più. Sono i numeri del trasporto pubblico torinese dei prossimi anni, presentati in conferenza stampa dal sindaco Stefano Lo Russo, insieme all’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta e dall’amministratore delegato di GTT Serena Lancione.

 

Servizio più capillareaffidabilità dei passaggi e comfort dei mezzi sono i pilastri della riorganizzazione che, da qui al 2027, si propone di rendere metro, autobus e tram la scelta più facile, oltre che la più sostenibile,  per andare al lavoro, a scuola o all’università e per muoversi all’interno della città, con tempi di attesa massimi di 8 minuti. Cruciali per raggiungere questo obiettivo sono il prolungamento della linea 1 della metropolitana sino a Cascine Vica, il potenziamento del sistema tramviario con nuovi percorsi, l’introduzione del sistema BRT (Bus Rapid Transit) e l’arrivo di nuovi mezzi  (+70% della flotta rinnovata) con una forte crescita di quelli elettrici, più ecologici e silenziosi.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo“Il trasporto pubblico locale è un tassello fondamentale nella nostra strategia di sviluppo della Città. Qualità del servizio, ammodernamento della flotta e una chiara visione della Torino che vogliamo sono state le basi del lungo e impegnativo lavoro di studio e progettazione di questi mesi che oggi viene presentato e che include una pluralità di azioni che si svilupperanno nei prossimi anni. L’obiettivo è dare alle cittadine e ai cittadini un trasporto pubblico economico, efficiente e sostenibile, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e in linea con le politiche ambientali dell’Agenda 2030. Vogliamo un trasporto pubblico che diventi realmente competitivo con i mezzi  privati e sia fortemente interconnesso e intermodale con il Servizio Ferroviario Metropolitano e la mobilità dolce. Pianificare il trasporto pubblico significa infatti pianificare l’intera Città e sarà proprio l’intreccio del nuovo TPL e degli investimenti che stiamo facendo con la pianificazione urbanistica e con il nuovo piano regolatore la sfida che vogliamo cogliere nei prossimi anni.”

La parola chiave è “rete prioritaria estesa”: una spina dorsale, strutturata sulla metropolitana (l’attuale linea 1 e la futura linea 2) insieme alla rinnovata rete tranviaria, servita da veicoli ad alta capienza e ad alta frequenza, permetterà collegamenti più rapidi in e da tutte le zone della città. Verso di essa convergeranno le diverse linee di collegamento creando una rete che verrà co-progettata tenendo conto delle esigenze dei singoli territori.

Dichiara l’Assessora ai Trasporti Chiara Foglietta: “Torino ha già una importante rete tranviaria, non sfruttata in tutte le sue potenzialità. Abbiamo quindi programmato tutte le possibili estensioni, realizzabili entro i prossimi 5 anni e nel frattempo abbiamo chiesto a Gtt di rimettere in esercizio tutti i tratti di rete tranviaria utilizzabile. Quello che presentiamo oggi è lo scheletro della rete di forza attorno al quale nei prossimi mesi andremo a costruire – insieme alle circoscrizioni e ai territori – le reti di adduzione –  Siamo già pronti però per dare risposte certe a richieste che i territori chiedono a gran forza da tempo: il ripristino della gestione tranviaria della linea 13 in orario serale e nei giorni festivi, il ripristino della gestione tranviaria della linea 10 nei giorni festivi e nei periodi di chiusura delle scuole, il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella”.

A ridurre i tempi di attesa concorreranno la priorità semaforica per i mezzi pubblici, per i quali lungo alcuni percorsi saranno dedicate corsie preferenziali e l’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina, per evitare code causate da auto in transito o in sosta sugli spazi destinati al passaggio di bus e tram. I nuovi bus saranno più rapidi ma anche più ecologici: grazie anche ai fondi del Pnrr quelli elettrici passeranno dall’11 al 63% del totale con considerevoli vantaggi per la qualità dell’aria in città (-61% di Co2 e -95% di particolato nelle emissioni).

Conclude l’Amministratore Delegato di GTT Serena Lancione: “Nei prossimi 4 anni il servizio di trasporto pubblico a Torino sarà completamente rinnovato grazie agli investimenti previsti dal PNRR e da GTT. Siamo orgogliosi di essere in prima linea insieme alla Città di Torino in questa sfida di cambiamento che configurerà un sistema di trasporto cittadino ecologico, più veloce e affidabile. Entro il 2026 con 70 tram e 437 nuovi autobus urbani la nostra Azienda metterà in atto un significativo rinnovamento del parco; l’età media della flotta autobus urbana scenderà al di sotto dei 5 anni. Al termine di questi interventi più di 8 viaggi su 10 a Torino saranno a trazione elettrica, totalmente ecologici e sostenibili. Il servizio sarà  più attrattivo e stimiamo di aumentare i passeggeri di quasi 15 milioni rispetto al 2022. Torino sarà anche una delle prime Città in Italia ad avere una linea “Bus Rapid Transit”, autobus elettrici con ricarica a capolinea che con caratteristiche simili al servizio tranviario offriranno un’elevata capacità di trasporto passeggeri e maggiore velocità negli spostamenti. Efficienza e qualità del Trasporto Pubblico sono ormai considerate un indice primario per dare a una città la patente di grande metropoli europea e non solo.  Credo che anche sotto questo profilo avremo le carte in regola per raggiungere questo obiettivo”.

Le prime novità riguarderanno il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella.

Fratello e sorella anziani trovati morti soli in casa

Due fratelli anziani sono stati trovati morti nella propria abitazione, i corpi in stato di decomposizione. Il ritrovamento questa mattina in via Bagnolo, a Bibiana, da parte della polizia locale, insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. I due, Domenico e Luciana Pacchiotto, di 92 e 89 anni vivevano soli in condizioni precarie di salute e di igiene. Nei mesi scorsi erano stati ricoverati in una rsa, ma sono rientrati nella propria abitazione il 20 marzo. In fase  di accertamento la causa della morte.

Sanità, Pd: “Basta numeri fantasiosi sulle assunzioni”

11 aprile 2023 – Anche oggi il presidente della Giunta regionale vola di fantasia sui numeri del personale sanitario. Oggi vanta un saldo positivo di 1000 assunzioni sul 2022 (siamo già a più 50 rispetto a venerdì scorso, niente male!) Come sia stato possibile assumere 1000 persone in più, spendendo 50 milioni di euro in meno, è un mistero.

I numeri dicono che nel 2022 il saldo è negativo di 1003 unità: 218 medici, 401 infermieri, 90 OSS e 296 amministrativi in meno e 2 tecnici in più.

Se vogliamo contare pure gli assunti a tempo determinato superiori a un anno, si migliora di poco, siamo a meno 642: 136 medici, 238 infermieri, 29 OSS, 258 amministrativi in meno e 19 tecnici in più. Il personale da assumere quindi c’è, lo dimostra il continuo ricorso al personale a tempo determinato (e ai gettonisti). E lo dimostrano le differenti prestazioni delle aziende, con alcune che riescono a assumere.

Questi sono numeri che ci hanno fornito le Aziende sanitarie, una per una, su carta intestata e tramite PEC: documenti che siamo pronti a mettere a disposizione insieme a una calcolatrice. E che coincidono, guarda che caso, esattamente con la stima dei sindacati: 50 milioni di risparmio comportano 1000 dipendenti in meno.

Di questi dati abbiamo anche la serie storica, che dimostra un saldo positivo dal 2016 al 2019 e negativo nel 2020, nel 2021 e nel 2022 (nonostante molte amministrazioni, anche durante il covid, abbiano fatto concorsi per i tempi indeterminati con migliaia di partecipanti, ad esempio il Comune di Torino nell’estate del 2020).

Agli annunci e alle bugie del Presidente della Giunta regionale ci possiamo ormai abituare, non ci rassegneremo però al peggioramento dei servizi sanitari, al soffocamento della sanità pubblica, alle discriminazioni economiche dei malati. È ora che il Piemonte si dia una mossa.

Daniele Valle Pd

Tecnologie all’avanguardia, il Mauriziano rinnova le attrezzature

Inaugurate due innovative tecnologie mediche dell’ospedale Mauriziano di Torino

Sono state presentate e inaugurate due innovative apparecchiature di elevato standard tecnologico per l’ospedale Mauriziano di Torino.

La prima è il nuovo Tomografo a Tecnologia Ibrida, installato presso la Medicina Nucleare dell’ospedale Mauriziano (diretta dal dottor Riccardo Emanuele Pellerito).

Grazie all’importante finanziamento di 520.000 euro della Fondazione Compagnia di San Paolo, è stato possibile sostituire un obsoleto Tomografo con una nuova apparecchiatura a tecnologia ibrida che integra le immagini di medicina nucleare SPET con quelle radiologiche della TC. Ha inoltre permesso di acquisire un sofisticato programma informatico di dosimetria radiante.  

L’impegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nel campo dell’innovazione tecnologica in ambito sanitario privilegia progetti capaci di incidere concretamente sui bisogni della collettività, sostenendo interventi che siano in grado di generare un impatto misurabile sull’efficienza del sistema sanitario e sulla qualità dell’assistenza fornita.

Tra il 2015 e il 2019 la Fondazione ha erogato oltre 11,8 mln di € sul territorio torinese in questo settore, cui vanno poi aggiunti gli 11 milioni di euro del Bando Attrezzature, lanciato nel 2019 che ha sostenuto 15 interventi a favore di Aziende sanitarie della Città Metropolitana di Torino: in particolare per la nuova SPECT-CT, acquistata dall’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, la nostra Fondazione ha erogato un contributo di € 520.000, con l’obiettivo di permettere alla struttura di aumentare ulteriormente il livello di qualità delle prestazioni fornite e di sicurezza per pazienti e operatori.

Le sostanziali innovazioni implementano la diagnostica di routine per numero e per qualità di prestazioni, ma soprattutto introducono sistemi di calcolo dosimetrico delle radiazioni utilizzate nei trattamenti con isotopi, core business del reparto e frontiera della medicina nucleare moderna.

Questi sistemi migliorano sensibilmente la medicina di precisione che favorisce un approccio mirato ed individualizzato alle esigenze di cura del singolo paziente.

La seconda presentata ed inaugurata si chiama TrueBeam. E’ operativo presso la Radioterapia universitaria dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dalla professoressa Maria Grazia Ruo Redda) un nuovo acceleratore lineare. L’acquisizione di tale apparecchiatura ha comportato un investimento da parte dell’Azienda con fondi propri di 3.750.000 mila euro.

Il TrueBeam è un acceleratore lineare di ultima generazione progettato per l’esecuzione di trattamenti di radioterapia di altissima precisione e complessità. Tale acceleratore consente di somministrare alte dosi di radiazioni in sedi anatomiche poste in stretta prossimità di tessuti sani, preservandone quest’ultimi, mediante l’utilizzo di tecniche volumetriche a modulazione di intensità (VMAT), stereotassiche, di radiochirurgia (SRT) e adattative.

Le caratteristiche che maggiormente contribuiscono alla precisione del nuovo Linac sono la rapidità di erogazione della dose di radiazioni, che avviene in tempi brevissimi, e la possibilità di acquisire immagini radiologiche (Cone beam-CT) dell’anatomia del paziente, prima della seduta di terapia, in maniera tale da poterne definire quotidianamente e con notevole precisione la posizione del volume bersaglio da irradiare e degli organi sani limitrofi da preservare. (Radioterapia Guidata dalle Immagini).

Tale tecnologia permette quindi di valutare eventuali errori di posizionamento del paziente, e di correggerli attraverso movimenti del lettino robotizzato dell’accelerare che può non solo traslare, ma anche ruotare attorno ai tre assi spaziali individuando le soluzioni più ottimali

Inoltre, l’acquisizione della Cone beam-CT permette di evidenziare e correggere eventuali variazioni della posizione del volume tumorale bersaglio da trattare, legate ad esempio a movimenti involontari del corpo, oppure al non idoneo riempimento di organi sani circostanti (ad esempio retto e/o della vescica per le neoplasie prostatiche).

E’ possibile inoltre, sulla base del controllo delle variazioni anatomiche, di risposta al trattamento, geometriche e dosimetriche che possono verificarsi durante la radioterapia, utilizzare strategie complesse per ottimizzare, adattare e riadattare il piano di trattamento radioterapico e la sua erogazione (Adaptive Radiotherapy).

Al fine di migliorare ulteriormente la precisione del trattamento radioterapico, il nuovo acceleratore dell’ospedale Mauriziano è dotato di un complesso sistema che permette di monitorare il movimento respiratorio del paziente, sincronizzando l’erogazione della dose quotidiana con le fasi della respirazione.

Infine, la maggior accuratezza del trattamento radioterapico si traduce in una riduzione del rischio di tossicità correlato all’irradiazione degli organi sani circostanti, con conseguente minore incidenza degli effetti collaterali e possibilità di utilizzare dosi radianti più elevate, con maggiore efficacia terapeutica.

Il Presidente della Regione e l’Assessore regionale alla Sanità, intervenuti entrambi all’inaugurazione, si sono complimentati con il Direttore generale dell’ospedale Mauriziano, il personale sanitario e tutti i collaboratori che hanno consentito il raggiungimento di questa innovativa implementazione strutturale, sottolineando come l’adeguamento tecnologico, alla pari del costante aggiornamento professionale, costituisca un elemento fondamentale per garantire la migliore Sanità pubblica ai cittadini. Uno speciale ringraziamento è andato alla Fondazione Compagnia di San Paolo, sempre impegnata nel concreto supporto della Sanità.

Addio a Francesco Camusso, ex sindaco di Pinerolo e politico di spicco

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Francesco Camusso fu sindaco di Pinerolo nel 1980 e fu esponente di spicco della DC e successivamente di Forza Italia. Io lo ricordo compagno di scuola al Collegio San Giuseppe di Torino durante gli anni del Ginnasio in cui si rivelò uno studente di effervescente intelligenza, poco incline a sottostare alla disciplina che allora era assai dura. Francesco si era quasi “specializzato“ a creare fastidio all’anziano professore di Matematica Agostino Verrua d’Oltremare che non riusciva a mantenere la disciplina in classe, malgrado fosse un matematico di valore e un uomo di rara raffinatezza umana. Francesco lo disturbava incessantemente senza subire la sua reazione. Nessuno di noi allievi fu in grado in qualche modo di farlo desistere perché era anche molto simpatico. Passò  l’anno e Camusso si trasferì a Pinerolo. Lo rividi qualche anno dopo quando eravamo già laureati e lui era stato eletto giovanissimo consigliere provinciale della Democrazia cristiana negli anni di maggiore fulgore di quel partito che ebbe nel Pinerolese una delle sue roccaforti con Edoardo Calleri di Sala e tanti deputati e consiglieri regionali della Coltivatori direttivi che divennero persino deputati europei. Solo Donat Cattin perse il Collegio senatoriale a vantaggio di Susanna Agnelli. Camusso non riuscì a farsi rinnovare nel secondo mandato di sindaco e capitò  l’assurdo di due liste democristiane contrapposte. Fu l’inizio della fine con polemiche arroventate e volgari contro  di lui da “cui non nessuno avrebbe acquistato un’auto usata“. Neppure il periodo di ”Forza Italia” gli consentì di riprendersi e di andare oltre il Pinerolese: ne avrebbe avuto le capacità, al di là dallo stile un po’ guascone della sua giovinezza. Ogni volta che ci incontrammo fu sempre gentile con me e, sapendo delle origini pinerolesi di mio Padre , ebbe delle particolari attenzioni nei suoi confronti. Mi invitò anche come oratore ufficiale in qualche cerimonia.  Il mio giudizio  su di lui resta positivo, fu un cattolico liberale che non cedette mai alle seduzioni dei comunisti che combatté con fermezza in ambienti in cui la presenza valdese – quasi sempre di sinistra – rendeva il discorso cattolico pieno di dubbi e di incertezze. Camusso avrebbe meritato ben altro rispetto al posto di sindaco, forse il suo carattere, per quanto dotato di una notevole  capacità politica, gli ha impedito di andare oltre come meritava. Tanti democristiani e tanti esponenti di “Forza Italia” erano persone mediocri che fecero carriere che a Francesco furono ingiustamente negate. Oggi a lui va reso l’onore delle armi anche da parte di chi lo ha combattuto ed ostacolato.

Gravi due operai schiacciati da un carrello meccanico e da un furgone

Ancora due gravi incidenti sul lavoro in Piemonte. Oggi si sono verificati nella provincia del Verbano Cusio Ossola.

A Ornavasso un operatore ecologico di 52 anni è stato investito dal suo stesso  furgone e ha riportato lo schiacciamento del torace e del bacino.

Invece a Domodossola un operaio sessantenne, di Omegna, in un’azienda che opera nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione, ha riportato lo schiacciamento del torace per il movimento di un carrello mentre effettuava un intervento su un tornio.

Montagna: al via il corso di formazione UISP per tecnici

NASIM E SINA QUANDO LA MONTAGNA  E’ UNA METAFORA DELLA VITA

 

Un corso di formazione e due ospiti molto importanti, quando la montagna non è solo tecnica ma anche scuola di vita.

La Uisp Piemonte ha avviato un nuovo corso di formazione nazionale per tecnici, che si dovranno occupare di arrampicata sportiva, siti naturali, strutture artificiali e boulder.

La prima lezione, introdotta dal responsabile nazionale della formazione montagna e responsabile SdA Piemonte Ermanno Pizzoglio, si è trasformata subito in una piacevole sorpresa con la presenza di Nasim Eshqi e Sina Heidari due esponenti che danno voce in Europa alle donne iraniane, per combattere il regime di quel Paese.

Nasim, dopo l’ultima escursione sulle Alpi, ha deciso di non tornare più a Teheran, dove è nata e cresciuta, di restare in Europa, protetta con discrezione dalla comunità degli alpinisti.

Nasim Eshqi, quarant’anni e una vita ad arrampicare, ha deciso di svelarsi, e di mettere a disposizione degli attivisti il suo profilo Instagram “per diventare la voce degli iraniani che vogliono il cambio del regime”.

Per anni Nasim ha avuto una doppia vita. In montagna seguiva le sue leggi, quelle che l’hanno resa libera, senza costrizioni né hijab da indossare.

In città invece era obbligata a rispettare quelle della Repubblica islamica per sopravvivere. Sin da ragazzina, quando si allenava di nascosto dalla famiglia nella pratica delle arti marziali: “Mi sono rifiutata di partecipare a una competizione internazionale di kickboxing per non indossare il velo. Non volevo essere usata dal regime”. E così, 17 anni fa, ha trovato la sua strada. Su una parete, appesa a una roccia. Con lei Il suo compagno, Sina Heidari, anche lui alpinista.

“Quando ho iniziato ad arrampicare, c’erano solo cinque donne che praticavano free climbing. La montagna è una metafora della vita, non ci si può tirare indietro dicendo che non è possibile andare avanti. Niente è impossibile. Se trovi un ostacolo, devi imparare a superarlo”, dice. “Se un sentiero si chiude, ne apri un altro. La montagna ti permette di superare limiti, debolezze, esplorare te stessa, capire chi sei”.

Ad accogliere Nasim e Sina, anche la responsabile della formazione e vicepresidente nazionale Patrizia Alfano e il responsabile delle Sda montagna uisp nazionale Sebastiano Lopes.

E’ stata presentata la formazione Uisp, come parte di un grande progetto culturale, di” sport insegnato bene”, fatto di valori e persone, e ribadito quanto lo sport possa essere importante nella lotta per la libertà, l’emancipazione e l’affermazione dei diritti.

Con questa convinzione, Uisp nata 75 anni fa esattamente nello stesso anno della Costituzione, si accinge a celebrare in tutta Italia il 25 aprile con centinaia di tornei, gare e incontri.

Al via sette progetti di mobilità sostenibile tra Stellantis e Politecnico

Oggi al Politecnico di Torino il Chief Technology Officer (CTO) di Stellantis Ned Curic, il Rettore Guido Saracco e il vice rettore per le politiche interne Stefano Corgnati hanno dato ufficialmente il via ai sette progetti finanziati nell’ambito del protocollo d’intesa siglato a fine 2022 con l’obiettivo di rafforzare le attività di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare.

L’accordo per il quadriennio 2022-2026 supporta le attività di ricerca volte ad accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sostenibile nel medio e lungo periodo, oltre al Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo. I sette progetti avviati formalmente oggi riguardano infatti soluzioni per la mobilità a zero emissioni e la riduzione dell’impatto ambientale e vedranno il finanziamento di borse di dottorato e di tesi di laurea magistrale.

I progetti hanno un approccio fortemente interdisciplinare e coinvolgeranno più dipartimenti e Centri Interdipartimentali del Politecnico. In particolare, cinque riguardano lo sviluppo di vetture ibride ed elettriche e si occuperanno di batterie innovative, progettazione di pacchi batterie per nuovi veicoli, semiconduttori di nuova generazione per l’elettronica dei motori, accumulo dell’idrogeno per le vetture che utilizzano questo carburante e soluzioni per aumentare l’efficienza dei piccoli e medi veicoli per il delivery. nell’ambito della riduzione dell’impatto dell’intera filiera produttiva – dalle materie prime allo smaltimento degli scarti – i progetti riguarderanno invece la cattura, l’accumulo e il riutilizzo delle emissioni di CO2 e la definizione del  Life Cycle Assestment (LCA) ottimale.

Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha ricordato: “La collaborazione con Stellantis si dimostra, come in passato, motore di uno sviluppo tecnologico essenziale per il nostro tessuto economico ed offre preziose opportunità di formazione ai nostri studenti preparandoli per le richieste del mercato. Grazie a questa sinergia i nostri ingegneri saranno formati per affrontare le sfide di una società che cambia sempre più velocemente”.

“Lavorare insieme ci rende più forti e creativi grazie alle eccellenze tecnologiche e umane su cui possono contare Stellantis e il Politecnico di Torino. Affrontare la complessità della mobilità di domani richiede infatti un approccio aperto e basato su un ecosistema collaborativo globale. Questo ci consente di far progredire le nostre conoscenze e trovare risposte innovative alle sfide di domani, a  beneficio dei nostri clienti e della società in genere”, ha sottolineato il Chief Technology Officer di Stellantis Ned Curic.

 

Dolore e rinascita

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano
C’è un incanto che inebria nel morire all’IO, rinascere alla vera vita, assistere alla propria trasformazione.
Generalmente, questo avviene quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
Il dolore rovescia la vita, ma può determinare il preludio di un rinnovamento.
Voliamo sempre alto e facciamoci portare laddove potremo sempre altalenarci con la consapevolezza che tutto può rinfiorarsi…