ilTorinese

Ivrea Canoa Club alla competizione giovanile FICK di Canoa Slalom

Ivrea Canoa Club parteciperà alla prima competizione nazionale giovanile FICK di Canoa Slalom a Subiaco il prossimo 1 e 2 aprile con due gare tra sabato e domenica. La nostra squadra agonistica sarà impegnata nelle categorie Slalom K1 e C1 e in numerose gare a squadre per iniziare al meglio la stagione, collezionare punti preziosi e potersi confermare per il terzo anno al vertice della classifica nazionale di canoa Slalom.

I nostri atleti conosceranno un campo gara importante sul fiume Aniene. Il Canoanium Club di Subiaco è noto agli appassionati per essere sempre presente nelle competizioni nazionali e internazionali annoverando nel proprio albo d’oro atleti di punta della nazionale italiana come Roberto Colazingari e Flavio ed Elena Micozzi, plurimedagliati anche ai mondiali di Ivrea.

I tecnici federali e selezionatori per la squadra nazionale Under 16 avranno gli occhi attenti e critici per valutare il miglioramento dei ragazzi di Ivrea. Il nostro club sa di aver lavorato molto nella pausa invernale e ci sono importanti aspettative da parte del tecnico Lorenzo Biasoli che segue i nostri ragazzi da diversi anni e che li accompagnerà nella lunga trasferta a più di 700km da casa.

Ivrea Canoa Club parteciperà alla competizione con 15 giovani promesse. Tra questi, Brando Belot e le gemelle Ester e Viola Gambella, tutti classe 2007 che sono cresciuti molto e sono attesi sul campo gara di Subiaco, un canale impegnativo di secondo grado. Questo è il pensiero di Lorenzo Biasoli, tecnico selezionatore federale e responsabile tecnico dell’Ivrea Canoa Club. E aggiunge, a Subiaco potremo avere anche altre sorprese con le giovani atlete cadette, in gara per guadagnarsi la selezione nella squadra nazionale Under 16. Per tutti gli altri sarà l’occasione di crescere e confrontarsi assieme a circa 150 atleti di qualità provenienti da tutta Italia.

La prova di Subiaco rappresenta quindi un importante appuntamento che apre ufficialmente la stagione agonistica giovanile del 2023 per l’Ivrea Canoa Club.

L’ufficio stampa del club è a completa disposizione per fornire maggiori informazioni sulla gara e i suoi atleti.

Marcolino / “Facce da scuola” 3

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTÀ

Quarant’anni fa, a Vallette…I “migliori” anni della mia scuola

 

Gianni Milani

Entrò per primo, in tutta la sua imbarazzante evidenza, il copioso moccio al naso. A seguito fece il suo sgangherato ingresso anche lui: Marcolino (Marco), portatore sano e ben conscio di quel mocciolone che arrivava a lambirgli, deformandone i contorni, il labbro superiore. E che lui cercava, con ampie inutili spatolate di lingua, di ricacciare all’indietro. Pulirsi col fazzoletto?  Manco a parlarne. Quello era il suo acclarato segno d’identità che lui aveva deciso di incollarsi addosso in ogni importante e decisivo passo della sua vita. E il primo giorno di scuola, ad anno abbondantemente iniziato, non era forse passo importante? Il primo giorno di una nuova scuola, poi. Al suo braccio, bianco come un cencio e senza il fiato per profferire un , il giovane, educato educatore. Lungo magro allampanato. Luigi, il “santo” educato educatore. Piegato ma non vinto. Ovvio…la classe scoppiò senza ritegno in una fragorosa, assordante risata. Miii…Che schifo…!, il commento più pacato e salottiero delle raffinate donzelle. I maschi si espressero invece con ben altre sonorità e coloriti anziché no contributi verbali. Una frazione di secondo e Marcolino si svincolò dalla presa del quasi “beato” Luigi e, con una sorta di ghigno lamentoso, iniziò a correre come un demone alato per l’aula, travolgendo tutto e tutti e di più. E rideva. Rideva e non parlava. Rideva e non parlava e correva. Del resto, non avrebbe quasi mai parlato. Per tutto l’anno scolastico, solo qualche borbottio e molti no sottolineati con una trafila di sorrisi ironici, ingrugniti e testardi. Eravamo sotto Natale.  Marcolino dribblò con destrezza l’albero natalizio, scansò a rotta di collo il presepe, con una furia tale che pure al Bambin Gesù parvero drizzarglisi i capelli dorati in testa e terminò la folle corsa, con un acrobatico tuffo all’indietro, sulla sedia in prima fila lato muro. Schiena a parete, in improbabile equilibrio sulle due gambe posteriori della sedia, il banco davanti accessorio praticamente inutile: fu quella la sua posizione ufficiale per quasi tutto l’anno scolastico.

E sì, perché la filosofia di Marcolino era proprio questa. Presentarsi al mondo e ripararsi dalle sue norme e dalle sue beffe, giocando solo ed esclusivamente sul lato della negatività, della maleducazione e dell’antipatia. Impegno scolastico neanche a parlarne. La scuola, come la comunità in cui l’avevano “costretto” a vivere, era per lui un mezzo attraverso il quale gridare tutta la sua ribellione al mondo. All’esser stato “chiamato” al mondo. E, a 11 anni, portato a Torino, dalla natia Puglia. Con il ricordo che di sicuro batteva forte di una madre di cui si avevano, almeno a scuola, scarsissime notizie e che viveva al paese con altri figli e con un padre di cui invece nulla si sapeva.  Preparazione scolastica pressoché nulla. Intelligenza tanta. Troppa! Lontano dai genitori, da fratelli e sorelle, in prima media era arrivato (non ricordo il perché) a Torino, affidato ai servizi sociali e alloggiato in una comunità protetta con altri tre o quattro ragazzi affidati, come lui, ad un gruppo di giovani che per loro rappresentavano il mondo intero. Marcolino era biondissimo, era un  meridionale del Foggiano, di quelli che testimoniano ancor oggi con i loro capelli chiari e l’attitudine a svilupparsi in lungo più che in largo, il passaggio remoto per quelle terre millennarie di antichi civilissimi popoli del nord. Da lì arrivava Marcolino con i suoi 11 anni e un concentrato da brivido di paure, delusioni ed infinite amarezze. E tristezze. Avrei voluto parlargliene. Eccome! Ma non c’era verso. Marcolino rifiutava ogni forma di dialogo. Per mesi fu animale solitario. Un giorno, secondo quadrimestre abbondantemente inoltrato, leggo su quello che aveva solo più la parvenza di un quaderno  Se non ci fosero (sic!) Elisa e Salvatore sarei già scapato(sic)!. Ecco! Elisa e Salvatore. I suoi “unici” compagni di classe. Elisa, piccola, minuta, capelli ricci, occhi color del cielo, un sorriso indifeso di una dolcezza che ti pugnalava al cuore. Salvatore, il buon “Garrone” deamicisiano. Un colosso di ragazzo, che, arrivato dalla Sicilia, viveva solo con il padre, muratore o meglio “capomastro”, come diceva lui. Manone anche le sue da muratore. Che erano servite in più occasioni proprio per tirare fuori dai guai Marcolino. Salvatore era il suo santo protettore. Elisa, forse, la sua prima cottarella. Vicino a lei, miracolosamente, il mocciolo spariva e il biondo piccolo-grande vichingo di Puglia tentava perfino di darsi un’aggiustatina ai riccioli d’oro. Si andava verso la fine dell’anno scolastico. L’ultimo giorno di scuola – in programma la festicciola prevacanziera – fu quasi un finale da film. Di quelli, però, tristi tristi. Marcolino non si presentò. Fino alla fine volle giocare il suo ruolo di duro e dannato. Nessuno se l’aspettava. Salvatore, ammutolito, si scolò da solo almeno due bottiglie magnum di aranciata, seduto al posto del suo “compagno da proteggere”.

Dietro, Elisa non toccò una pasta. Gli occhi più azzurri che mai e lucidi e tristi. In mano, il foglio lasciato sotto il banco il giorno prima proprio da lui, da Marcolino. Stavano lì, in quegli sgorbi quasi illeggibili, il suo ultimo “ciao” ed il suo infinito “grazie”: “Grazie…profe…Elisa…Salvatore”. Marcolino non tornò più alla “Carlo Levi”. Chissà dov’era volato? Chissà dove avrebbe continuato a correre, moccio al naso e disperata solitudine sotto pelle. Lo vedo ancora macinare fughe fra i banchi e nei corridoi della scuola (dietro, affannati ed ululanti, orde di bidelli…si chiamavano ancora così allora, quelli che da tempo vanno sotto il nome di personale ATA!) gridando al mondo, con la stranezza di un sorriso senza logica apparente, tutta la sua disperazione. Fino all’improvviso fermarsi braccato dalle manone da muratore di Salvatore e sedato dagli occhi azzurri della piccola e triste Elisa. Un gigante dal cuore d’oro e un angelo d’irreale bontà. Quanti ne avrai ancora trovati lungo la tua strada, piccolo biondo Marcolino?

Gianni Milani

SMaILE. Bilancio di un percorso durato due anni

Simple Methods of Artificial Intelligence for Learning and Education

Presentazione degli output finali sul progetto di ricerca che insegna alla Generazione Z
l’intelligenza artificiale (IA) attraverso la gamification e l’empowerment.
www.smaile.it

IL PROGETTO
SMAILE – Simple Methods for Artificial Intelligence Learning and Education – è un progetto di ricerca
diretto dal Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino e la Royal
Holloway University of London che ha iniziato il suo percorso due anni fa.
Risultato vincitore della prima edizione del bando “Intelligenza Artificiale” promosso dalla
Fondazione Compagnia di San Paolo, SMAILE si avvicina alla conclusione e “si racconta”, dopo
due anni di intenso lavoro di ricerca applicata, ma anche con incontri, presentazioni e partecipazioni
attive a convegni, seminari e festival su scala nazionale*.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progetti di ricerca innovativi e finalizzati
all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’intelligenza artificiale e con una ricaduta
concreta sul territorio in termini economici e sociali. Attraverso il “Bando Intelligenza Artificiale”,
giunto alla seconda edizione con la collaborazione di Fondazione CDP, promuoviamo progetti che
guardano verso il futuro, rivolti a chi, in questo futuro, sarà assoluto protagonista: i giovani” – ha
dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia – “Il progetto SMaILE
rappresenta la concreta dimostrazione dell’importanza di un dialogo costruttivo tra l’intelligenza
artificiale e l’ambito dell’educazione al fine di trovare soluzioni innovative per la formazione dei
cittadini di domani”.

Il target primario del progetto è stato la Generazione Z, ovvero i ragazzi nati tra il 1997 ed il 2010,
quelli che porteranno avanti il cambiamento iniziato con il “nuovo mondo” post-pandemia, che non
hanno mai conosciuto il mondo senza internet. Questi giovani, rispetto alle generazioni precedenti,
hanno una maggiore consapevolezza sulle questioni che incidono sul loro futuro come l’inquinamento,
le energie rinnovabili, la riduzione dei rifiuti, ecc. Il sovraccarico di informazioni li porta ad essere
pragmatici e ad identificare immediatamente le risposte, privilegiando la velocità all’analisi
approfondita. Il progetto si è rivolto anche ad altri target, a partire dai docenti delle scuole in cui sono
state realizzate le attività di training e di laboratorio.
GAMES 4 AI – Insegnare l’IA attraverso la Teoria dei Giochi e la Gamification
A cura del Professor Giacomo Como (Politecnico di Torino) e del suo Team
GAMES4AI di SMAILE utilizza concetti di Teoria dei Giochi insieme a tecniche di Gamification con
l’obiettivo di sviluppare una metodologia pedagogica innovativa per insegnare i principi dell’Intelligenza artificiale.

Nel corso dei due anni, tra le attività di GAMES 4AI di SMaILE si evidenzia lo sviluppo di una survey
gamificata (Survey Game). Attraverso un percorso interattivo di 10 domande, questo strumento ha
permesso agli utenti di accostarsi ad alcuni dei temi fondamentali dell’IA e di scoprire il proprio profilo
all’interno di questo ambito, stimolando così la loro curiosità e aumentando la consapevolezza sulle
enormi opportunità e i rischi connessi a questa nuova tecnologia.
Parallelamente, in collaborazione con la Royal Holloway University di Londra, i ricercatori di GAMES4AI
hanno ideato e progettato la SMaILE-App, un’applicazione che è composta da dieci sotto-giochi,
ciascuno dei quali si concentra su un argomento fondante della Teoria dei Giochi e dell’Intelligenza
Artificiale. Ognuno dei temi associati a questi sotto-giochi è stato poi approfondito in brevi video
animati, visibili anche nella SMaILE-App.
Attualmente, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento, i ricercatori di GAMES 4
AI stanno conducendo una valutazione d’impatto della SMaILE-App attraverso uno studio controllato
randomizzato che coinvolge più di 1.000 ragazzi e ragazze di seconda media, 60 classi di 20
scuole distribuite su tutto il territorio piemontese. Al termine della sperimentazione, in accordo con
l’Ufficio Scolastico Regionale, verrà offerta a tutti gli insegnanti coinvolti una formazione specifica
sui temi affrontati nel progetto al fine di promuovere un utilizzo efficace degli strumenti proposti.

SMaILE App
A cura della Professoressa Sara Bernardini dell’Università Royal Holloway di Londra e del suo Team

Nel contesto del progetto SMaILE, questo gruppo di lavoro ha creato un’applicazione per dispositivi
mobili, la SMaILE App, che per permette agli studenti di imparare l’intelligenza artificiale (IA)
giocando. L’applicazione è stata realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, gli enti
territoriali AIACE e il Convitto Nazionale Umberto I e l’azienda MelaZeta, specializzata in grafica di
applicazioni di gioco.

La SMaILE App scompone concetti complessi di IA in nozioni più semplici, rendendoli accessibili ad un
ampio spettro di giovani utenti. L’applicazione si rivolge in particolare agli studenti delle scuole
secondarie inferiori e superiori, ma può essere fruibile anche da ragazzi di età diversa. Attraverso
l’interazione con la SMAILE App, gli studenti possono comprendere i concetti principali dell’IA in modo
approfondito. Questa conoscenza profonda permette loro non solo di diventare utenti responsabili della
tecnologia IA, ma anche e soprattutto di creare strumenti IA ed applicarli per risolvere problemi in
diversi campi.

L’applicazione si presenta come un macro-gioco educativo che contiene micro-giochi, ciascuno dei
quali si incentra su un argomento specifico di IA, per esempio l’apprendimento automatico, la
pianificazione, l’ottimizzazione etc. Nel suo insieme, l’applicazione affronta un ampio spettro di
argomenti di IA e permette agli studenti di comprenderne i concetti fondamentali in modo approfondito
grazie al metodo interattivo e ludico che adotta.

La modalità principale del gioco è il city building. Lo studente è chiamato a costruire la sua città, di
cui è il sindaco, attraverso un gioco di posizionamento di tessere. Lo scopo è quello di rendere la città il
più sostenibile possibile, costruendo parchi, scuole, ospedali e altre strutture in modo razionale,
gestendo il traffico e così via. Una volta che la città è stata costruita ed è popolata dai cittadini, essa
deve essere manutenuta per garantire un alto livello di sostenibilità. Il sindaco si impegna in questo
istruendo i vari assessori, che sono i motori di IA che lo assistono.

La SMAILE App presenta anche uno spazio di approfondimento in cui gli studenti possono vedere
video che spiegano i vari argomenti in modo dettagliato, sempre nel contesto del gioco in cui sono
stati introdotti, e uno spazio “cinema” in cui gli studenti capiscono come l’IA possa essere sfruttata in
campo artistico come strumento creativo.

La SMAILE App sarà scaricabile da App Store e Google Play per mobile e tablet appena terminata la
fase di sperimentazione.

EmpAI di SMaILE
A cura del Professor Matteo Baldoni e della Professoressa Monica Bucciarelli dell’Università di Torino e del loro Team
I Dipartimenti di Informatica e di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino hanno
sviluppato una piattaforma educativa, con attività ludiche di training, per stimolare nei ragazzi alcune
abilità cognitive “innate” che possano facilitarli nella comprensione dei sistemi di Intelligenza
Artificiale (IA).
L’idea alla base del progetto è stata quella di preparare i giovani a comprendere un mondo sempre più
digitalizzato, potenziando le capacità che già possiedono, fondamentali per lo sviluppo del pensiero e
del ragionamento e per affrontare situazioni complesse della vita quotidiana.
Per fare questo EmpAI ha condotto una sperimentazione biennale che ha coinvolto più di 500
bambini di 5° primaria e di 1° secondaria di primo grado, al fine di valutare l’efficacia di un
programma di intervento volto a potenziare tutte quelle abilità cognitive utili allo sviluppo delle capacità
di programmazione e di IA. I ricercatori hanno erogato a scuola un corso di coding strutturato e di IA
in cui sono state integrate una serie di attività ludico-esperienziali di tipo unplugged, ovvero che non
richiedono l’utilizzo del computer. Attività che hanno allenato in modo giocoso abilità cognitive dei
bambini come la capacità di differenziare la sintassi dalla semantica, di classificare dati, di monitorare
un obiettivo, di pianificare.
EmpAI mira a coinvolgere in modo attivo e proficuo tutto il mondo della scuola: a tal fine è stato creato
il sito web http://empai.di.unito.it/ per guidare insegnanti naïve rispetto ai temi di IA all’utilizzo di
un curriculum educativo di base in IA. Il sito offre la possibilità di prendere visione e scaricare tutto il
materiale utile per erogare le lezioni di coding e le attività di potenziamento delle abilità. Resta incluso
anche uno spazio di discussione e confronto tra insegnanti e ricercatori e lezioni mirate ad una
formazione specifica degli insegnanti.
I Partner territoriali attivi sul progetto SMaILE sono sei:
1. Convitto Nazionale Umberto I con il quale sono stati organizzati vari workshop all’interno
della scuola per facilitare la progettazione dell’applicazione SMaILE App;
2. AIACE che ha organizzato svariati laboratori con le scuole e ha dato ampio spazio al
progetto durante il Festival del cinema Sottodiciotto;3. La fabbrica dei giocattoli Quercetti che ha lavorato concretamente sul gioco Enigma;
4. Pop Ai che si è occupata di organizzare tutto l’evento finale (presentato in data odierna);
5. Ente Valutatore Fondazione Bruno Kessler IRVAPP (Trento) che ha lavorato su vere e
proprie sperimentazioni sul campo;
6. Giffoni Innovation Hub che si è preso cura della divulgazione del progetto anche a livello
nazionale, grazie alla Community di Giffoni e al Giffoni Next Generation.

* Nel corso di questi due anni il progetto SMAILE ha partecipato a diversi eventi di divulgazione su scala
nazionale, tra gli altri si citano:
• una Masterclass e un Workshop al Giffoni Film Festival, edizioni 2021 e 2022;
• numerosi workshop di co-progettazione della SMaILE-App presso il Convitto Nazionale Umberto
I di Torino;
• Vari laboratori didattici al XXXIV Salone Internazionale del Libro di Torino, al convegno “A
scuola di futuro” organizzato da Avanguardie Educative e alla Biennale di Tecnologia 2022;
• Tavole rotonde al Festival delle Scienze di Roma 2022 e al Convegno Internazionale
School4Thinking&Judging;

• Festival Sottodiciotto (AIACE), edizioni 2021 e 2022.
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Droga e armi in borgo San Paolo a Torino, nove arresti

All’esito di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, volta al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino nei confronti di 9 indagati, gravemente indiziati della violazione degli art. 73 e 74 del D.P.R. 309/90.

L’esecuzione dei provvedimenti è stata effettuata dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, con il concorso del personale del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta e del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

L’attività investigativa aveva tratto avvio da una precedente indagine condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento di Polizia Ferroviaria, a seguito del suicidio di un giovane avvenuto nel giugno 2021; i conseguenti accertamenti avevano portato alla luce un fiorente traffico di sostanze stupefacenti posto in essere in una ben definita area territoriale del quartiere San Paolo di Torino.

Secondo l’ipotesi d’accusa, gli elementi raccolti dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile appaiono idonei a configurare gravi indizi di esistenza di una struttura associativa, della quale avrebbero fatto parte gli odierni arrestati, dei quali sarebbero stati delineati gli specifici ruoli ricoperti (promotori, addetti alla vendita o “sentinelle”).

Gli indagati, in base agli elementi indiziari raccolti, avrebbero provveduto all’approvvigionamento, allo stoccaggio, allo smistamento ed infine alla vendita al dettaglio delle sostanze stupefacenti, operando all’interno del complesso di case di edilizia popolare ubicate in questo c.so Racconigi 25, del quale avevano acquisito il totale controllo, trasformandolo in una vera e propria “piazza di spaccio”.

Nel corso delle investigazioni, protrattesi per circa sei mesi, gli investigatori effettuavano l’arresto in flagranza di 7 persone, responsabili a vario titolo della violazione della normativa sugli stupefacenti e sulle armi, sequestrando oltre 30 chilogrammi di hashish, 250 grammi di cocaina e 200 grammi di marijuana, nonché due pistole Beretta cal. 22 ed un fucile Jager dello stesso calibro.

Proprio il sequestro delle armi, secondo l’ipotesi dell’accusa, consentirebbe di affermare il notevole spessore criminale del gruppo investigato, che non esitava ad intimidire i clienti che non provvedevano al pagamento delle forniture o gli stessi sodali che non rispettavano le direttive dei vertici dell’organizzazione.

“Dottore, vorrei la pillola azzurra”

La funzione erettile, spesso mitizzata e orgoglio maschile fin dall’adolescenza, è destinata con l’avanzare dell’età ad attenuarsi diventando una disfunzione, comunemente chiamata impotentia coeundi cioè incapacità di coire (copulare).

Da 25 anni viene in aiuto di quanti soffrano di tale problema un farmaco, commercializzato in pillole blu, in grado di risolvere temporaneamente quella disfunzione; altri farmaci sono nati su quella scia, con effetti e durata diversi ma finalizzati allo stesso risultato.

Tralasciando gli effetti collaterali, la posologia e i rischi in caso di assunzione concomitante di altri farmaci, che devono essere valutati con il proprio medico curante, salta all’occhio come questo farmaco sia in grado di restituire, almeno saltuariamente, il piacere del rapporto sessuale nei maschi che, per svariate ragioni, ne siano privati.

Se a richiedere questo farmaco al proprio medico sono, però,ragazzi di 20 anni la cosa diventa preoccupante.

Secondo alcuni medici di base sarebbe aumentato in modo esponenziale negli ultimi 10 anni il numero di ragazzi, poco più che adolescenti, che si rivolgono al proprio medico curante perché prescriva loro quella pillola azzurra perché permetta loro un’attività  altrimenti negata.

E’ evidente che la richiesta al medico sia solo la punta dell’iceberg di  un fenomeno che va investigato, analizzato, compreso e, ove possibile, risolto.

Intanto l’età tra i 20 ed i 30 anni è quella dove maggiore è la prestanza fisica ed una disfunzione che si verifichi più volte in breve tempo dovrebbe portare ad analisi e visite mediche anziché ad aggirare il problema; non è da escludere una componente psicologica dovuta, anche, all’abuso di pornografia online, all’ansia da prestazione o alla mancanza di autostima.

Come ho sostenuto spesso nelle mie conferenze la pornografia online mostra una finzione scenica confezionata per il risultato finale e non per la narrazione reale e porta chi ne faccia uso, specialmente i giovani che ancora non posseggono gli strumenti culturali idonei, a considerare ciò che vedono come il giusto modo di approcciarsi al/alla partner non considerando che, dietro al prodotto che stanno guardando, vi sia un sapiente montaggio teso ad enfatizzare alcuni aspetti della narrazione a detrimento di altri (niente preliminari che hanno, appunto, una funzione preparatoria).

Lo stile di vita, inoltre, contribuisce notevolmente alla disfunzione: alcool, abuso di farmaci, sindrome metabolica contribuiscono a generare e cronicizzare questa disfunzione al punto che gli stimoli sessuali cadono nel dimenticatoio.

Anche la cannabis, attraverso il suo recettore CB2, sembra coinvolta nel mancato afflusso di sangue ai corpi cavernosi penieni determinando ipso facto la disfunzione erettile.

Quand’è, quindi, che i ragazzi pensano ai rapporti sessuali? Quando, nel rapporto di socializzazione, nella conquista di un altro individuo si accorgono che dall’altra parte ci si aspetta qualcosa che non si è più in grado di dare, che al pranzo al fast food, allo spettacolo di skateboard o alla nottata in disco occorre aggiungere qualcosa, che la relazione senza sesso è solo un’amicizia, anche per la controparte.

Chi abbia almeno 50 anni ricorderà come, durante l’adolescenza, il pensiero corresse sempre alla conquista, anche fisica, di questa o quella compagna di scuola, o di quella ragazzina conosciuta in vacanza, o della vicina di casa dei nonni e l’aspetto sessuale era tutt’uno con quello relazionale.

Una società che è peggiorata in modo esponenziale, che non ha interesse né capacità di far crescere in modo corretto i propri eredi, che per denaro li uccide lentamente vendendo loro alcool quando sono ancora nella scuola dell’obbligo e non vigilando sulle infrazioni, che non trasmette un corretto piano alimentare per le nuove generazioni è destinata a scomparire cedendo il passo a quanti, per religione o per educazione, resistono invece a questi canti delle sirene.

Spesso parliamo di minorenni: perché allora i medici non allertano le famiglie e, ove necessario, i servizi sociali perché venga posto un freno alla lucida follia distruttiva di questi giovani?

Perché non prevenire, con l’educazione nelle scuole, in rete, in TV anziché cercare di curare bombardandoli di farmaci con effetti talvolta  palliativi, più spesso non risolutivi?

Un messaggio ai giovani: se ce l’avete col mondo intero che vi sta trattando da schiavi, da ultimi, anziché suicidarvi lentamente con uno stile di vita dannoso perché non andate alla radice del problema dimostrando di saper andare controcorrente ed emergere lentamente dalla massa?  Meglio una vita da leone solitario che pochi anni da pecora in un gregge.

Sergio Motta

Al via il Congresso nazionale Dc

La DC inizia il primo aprile 2023, con Cuneo e Trento, le assemblee provinciali per l’elezione dei delegati al XX^ Congresso Nazionale del partito.

Il tema del Congresso è

LA DC CON I POPOLARI EUROPEI PER UN’EUROPA PROTAGONISTA DI PACE, SOLIDARIETA’ E SVILUPPO.

Un tema attuale ed impegnativo che rappresenta in modo efficace la tradizione del Partito e l’attenzione alle sfide immediate, anche in preparazione delle elezioni europee del prossimo anno.

La chiamata a raccolta, con metodo democratico e partecipativo, di tutti i soci della Dc, chiamati ad eleggere il nuovo gruppo dirigente nazionale, rappresenta in modo evidente la vocazione popolare di Partito che ascolta e fa scegliere i propri iscritti.

Un metodo abbandonato da tanti e da troppo tempo che riparte nella Dc da domani fino alla conclusioni, a Roma, del 7 maggio.

Speed: 25 azzurri a tutto sprint in Polonia

Nel week end doppio appuntamento nella Coppa Europa Speed senior e giovanile

A Tarnow i velocisti italiani impegnati nei testa a testa sui 15 metri verticali. Sabato si corre per i podi senior; Domenica a caccia delle Palme dei campioni 17 giovanissimi italiani, suddivisi nelle tre categorie, U16, U18, U20

Roma, 31 marzo 2023 – E’ appena sbarcata in Polonia, la delegazione azzurra della Fasi, che da domani, a Tarnów, nel primo week end di aprile, sarà impegnata nella Coppa Europa Senior e nella Coppa Europa Giovanile della specialità Speed. Sono 25 i velocisti azzurri accompagnati dallo Staff della Nazionale, 13 ragazze e 12 ragazzi che da domattina saranno impegnati sulle avveniristiche pareti della Accademia sportiva della Università di Scienze Applicate della città polacca. Sabato sarà la volta della gara riservata ai senior. Dopo il riscaldamento pomeridiano scatteranno nelle qualifiche dalle 17,30 alle 19 i nostri otto alfieri: Luca Robbiati, Adriano Egidi, Sofia Bellesini, Marco Rontini, Erica Piscopo, Alice Strocchi, Sofia Milani, Andrea Bortolotto. Prima le “run” femminili, quindi a seguire le maschili. Se ci saranno azzurri in fnale li vedremo dalla 19,30 alle 20,30 ed a seguire vi saràla cerimonia di premiazione. Il giorno dopo, domenica, che siano “Palme” da campioni, quell rincorse ancora sui 15 metri verticali polacchi, dai nostri 17 azzurrini in gara. Negli junior under 20 si batteranno Sofia Bellesini, Alessandro Giorgianni , Francesco Govoni, Marco Rontini e Daniele Balestrazzi. Negli U18 Sara Arcozzi, Sofia Milani, Alice Strocchi insieme a Samuele Graziani e a Ludovico Borghi. Quindi tra gli U16, avremo in gara Alessandro Trezzi, Francesco Ponzinibio, con Alice Marcelli, Emma Campa, Margherita Giudici, Zoe Pavia, Eva Mengoli.
Per ciascuna delle tre categorie giovanili, dalle 12 alle 14 di domenica vi saranno le qualifihe. Le finali giovanili in programma tra le 15 e le 16 (ora locale) con succesivi podi.
La spedizione federale arriva in terra polacca, molto carica, dopo l’adrenalinico record europeo 5’18 realizzato da Matteo Zurloni in Coppa Italia. Uno sprint in verticale mozzafiato quello del fortissimo neoprimatista lombardo, che rivedremo in gara solo a fine mese in Coppa del Mondo, ma che porta fiducia ed entusiasmo al Team Italia, consapevole dell’impegnativo percorso intrapreso verso Parigi 2024.

Appuntamenti e iniziative a Nichelino

 

Prevenzione gratuita della leishmaniosi

L’Amministrazione mette a disposizione, fino a esaurimento dei 100 posti disponibili, il test per la leishmaniosi e la visita veterinaria gratuiti per i cani iscritti all’apposita anagrafe regionale i cui proprietari sono residenti sul territorio di Nichelino.

Per prenotarsi è necessario inviare una mail a ufficiotutelaanimali@comune.nichelino.to.it indicando il numero di chip del cane e l’indirizzo di residenza del proprietario.

I proprietari che rientreranno nel programma di prevenzione saranno contattati direttamente dalla Clinica Veterinaria delle Alpi per l’appuntamento.

Visita della delegazione senegalese in occasione della Giornata dell’Indipendenza del Senegal

In occasione della Giornata dell’indipendenza del Senegal che ricorre il 4 aprile, è prevista la visita della delegazione del Comune di Tivaouane Peulh Niaga con la quale è attivo un programma di cooperazione.

Saranno presenti il vice sindaco Aboubakar Ka e i funzionari del Comune Dia Mamadou e Gaye Boury.

L’incontro istituzionale si terrà martedì 4 aprile 2023 alle 10.00 in Sala Mattei (Palazzo Comunale in Piazza G. Di Vittorio 1).

Leggi e vola. Letture per bambini 0-6 anni

I Nidi di Nichelino propongono un ciclo di incontri gratuiti con letture ad alta voce per i piccoli lettori di domani.

Nido XXV Aprile: i martedì dalle 16.30 alle 17.30. Prossimi appuntamenti 4 e 18 aprile – 2 e 16 maggio – 6 giugno.

Nidi Cacciatori e Puccini: i giovedì dalle 16.30 alle 17.30. Prossimi appuntamenti 13 aprile (Puccini) e 27 aprile (Cacciatori) – 11 maggio (Cacciatori) e 25 maggio (Puccini) – 1 e 14 giugno (Cacciatori) e 22 giugno (Puccini). Qui sarà anche attivo il servizio di prestito libri.

Per informazioni:

Nido XXV Aprile – via XXV Aprile 105 – mail nido25aprile@comune.nichelino.to.it

Nido Cacciatori – via dei Cacciatori 21/2 -mail nido.cacciatori@proges.it – Tel. 0116271420

La Partita del Cuore 2023

Venerdì 14 aprile appuntamento alle 19.00 al Campo Sportivo di via Confalonieri a Moncalieri per la 2° edizione della Partita del Cuore che vede sfidarsi, a scopo benefico, le Amministrazioni di Nichelino e Moncalieri in una partita di calcio a 7.

L’ingresso è a offerta libera e l’intero ricavato sarà devoluto a Fondazione Ricerca Molinette Onlus. Prof. Francesco Novelli e ad Associazione DONNATEA APS.

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Uomo muore lanciandosi dalla finestra del secondo piano

Un uomo ospite di una casa di riposo aCavour si è gettato da una finestra del secondo piano ed è morto sul colpo. L’uomo, 60 anni,  soffriva di depressione. Inutili i tentativi del 118 di salvarlo. Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Cavour che hanno verificato il gesto volontario da parte del 60enne.

Dl bollette, Grimaldi: in realtà è un omnibus con condono

Roma, 31 mar. -“Pubblicato oggi in GU, il cosiddetto ‘Decreto Bollette’ (Dl 30 marzo 2023, n. 34) in realtà si chiama ‘Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali’.
In sostanza, un omnibus con condono. Meno male che la decretazione non dovrebbe essere usata per interventi disomogenei…
Cosa si intende per ‘adempimenti fiscali’? Il famoso scudo, o tregua, o condono, che si è letteralmente cercato di infilare ovunque: nel nuovo testo, i reati di omesso versamento di ritenute dovute o certificate, omesso versamento di Iva e indebita compensazione ‘non sono punibili quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità e nei termini previsti’, lèggiamo dalla GU.
Sperano che nessuno se ne accorga chiamando il decreto con un nome-civetta. Aspettiamo il decreto in Parlamento per dare battaglia”. Così Marco Grimaldi, capogruppo in commissione Bilancio di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.