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Torino ospita l’Earth Day, per costruire un futuro migliore

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Tra le 100 città che si sono impegnate a diminuire le proprie emissioni con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica,  Torino diventa per un giorno la capitale della tutela dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici. “Per tornare ad esserlo ogni anno”, ha detto l’Assessore alla Transizione ecologica Chiara Foglietta, nel corso della presentazione oggi alla Cavallerizza Reale dell’Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del mondo.

Il 22 aprile, dalle 10 e fino a mezzanotte, ai Giardini reali e alla Cavallerizza, si susseguiranno una serie di appuntamenti conclusi da un concerto per la Terra con  l’obiettivo di sensibilizzare al tema della sostenibilità e generare un cambiamento culturale in grado di incidere sullo stile di vita personale a partire da piccoli gesti quotidiani più rispettosi dell’ecosistema. “Eventi come questo servono a risvegliare la nostra coscienza climatica, a fare cultura e spiegare che o si agisce adesso o il futuro sarà invivibile”, ha ricordato nel suo intervento l’Assessora, sottolineando come” la Città indica la strada, ma solo insieme, istituzioni e cittadini, riusciremo a raggiungere l’obiettivo della neutralità”

L’evento proporrà molte attività dedicate ai giovani, protagonisti nella transizione verso un mondo più sostenibile. Laboratori informativi per bambini e una grande Caccia al Tesoro consentiranno ai  partecipanti di imparare a conoscere quei  piccoli gesti che ognuno può compiere quotidianamente per rendere la propria vita e città più sostenibile. Numerose saranno anche le attività dedicate ai più grandi, con momenti di yoga e mindfulness condotti dall’associazione Wake Up!

L’Earth Village, un’area dedicata al mondo della divulgazione e al confronto tra tutti i protagonisti del Cambiamento, vedrà il succedersi di divulgatori, fondazioni, NGO, scienziati e content creator. Tra questi, sarà presente anche il Salone Internazionale del Libro di  Torino, che proporrà – in collaborazione con AWorld – uno scambio di libri (di cui una parte donata dal Salone stesso) con lo scopo di incentivare la lettura

La giornata sarà animata da diversi momenti, in particolare la Fondazione Compagnia di San Paolo renderà noti i risultati della challenge “Sostenibili per natura” attivata all’interno dell’app AWorld per potenziare gli obiettivi di “Sportivi per Natura”, il bando lanciato nel 2022 per sostenere gli enti sportivi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nel periodo post-pandemico e per promuovere i benefici di uno stile di vita sano uniti alla protezione dell’ambiente.

La Fondazione – ha ricordato questa mattina il segretario generale, Alberto Anfossi – negli ultimi anni ha inserito la tutela ambientale fra le proprie linee di azione e Earth Day Torino 2023 guarda alle urgenze in materia ambientale ponendo le persone al centro in ottica di attivazione e coinvolgimento diretto per dare il proprio contributo nella lotta globale al cambiamento climatico”

Nel corso della giornata artisti, musicisti, divulgatori e influencer prenderanno parte alle attività e ai panel in programma. Saranno presenti per testimoniare il proprio impegno nella salvaguardia dell’ambiente anche la cantante Rose Villan ed Elisa, madrina di una nuova grande operazione di forestazione che prenderà il via con la piantumazione di  un ippocastano all’interno dei Giardini Reali di Torino.

All’interno dei Giardini Reali avrà luogo, inoltre, l’Earth Market by Green Pea & Barone Ostu: uno spazio di vendita e di scoperta dedicato al mondo del vintage e del second hand.

Durante le manifestazioni ci sarà spazio anche per il divertimento, il palco darà infatti voce a Massimiliano Loizzi che farà divertire il pubblico con il suo comedy show Il Tour Buonista portato adEarth Day Torino 2023 grazie alla collaborazione con il Torino Fringe Festival.

A partire dalle 19, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia), condurrà insieme ad Anna Olivero (editor in chief di AWorld) il Concerto per la Terra. Sul Main Stage di Earth Day, all’interno dei Giardini Reali, prenderà vita una speciale performance live – gratuita e aperta a tutti – che farà ballare e cantare il pubblico sulle note di grandi musicisti, tutti attivamente impegnati sulle tematiche di sostenibilità promosse da Earth Day. Sul palco si alterneranno Saturnino, Marlene Kuntz, Syria, Ensi, Epoque, Frero, Klaus, Leon Faun e molti altri. Un momento conclusivo che vuole non solo celebrare la Terra, ma soprattutto lanciare un appello alla protezione del Pianeta, perché non abbiamo un Pianeta B.

Organizzata da AWorld e Club Silencio con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, la giornata sarà gratuita e carbon neutral.

“Speriamo che il messaggio legato alla Giornata per la Terra arrivi forte e chiaro a quante più persone possibili, non solo in Italia ma nel mondo”, affermano Alessandro Armillotta, CEO e Co-Founder di AWorld e Alberto Ferrari, Presidente di Club Silencio.

Le celebrazioni di Earth Day Italia di Roma e Torino, saranno trasmesse in streaming sulla piattaforma RAI Play, e durante tutta la giornata verranno realizzati collegamenti tra le due manifestazioni per dare risalto ai momenti salienti.

Dibattito in Sala Rossa sulla ex caserma La Marmora

L’assessora Gianna Pentenero ha risposto, ieri pomeriggio in Consiglio Comunale, alla richiesta di comunicazioni, da parte dei gruppi consiliari di Torino Bellissima, Fratelli d’Italia e Torino Libero Pensiero, in merito all’occupazione, da parte del comitato EsseNon e del centro sociale Gabrio, della caserma Lamarmora e dell’area antistante ex Nebiolo.

L’Assessora ha evidenziato come le aree occupate siano già state affidate ai proprietari, mentre la Città, attraverso il settore Patrimonio, ha messo in sicurezza il magazzino di sua proprietà.

Pentenero ha ricordato come i proprietari e il comitato stesso abbiano effettuato un confronto sul progetto con l’assessorato all’Urbanistica, attraverso il quale alcune proposte avanzate dal comitato stesso sono stati accolte. La motivazione con la quale è avvenuta l’occupazione sabato è nuova rispetto a quella di un anno fa, poiché sia l’area verde sia lo spostamento della strada hanno trovato soluzione nel nuovo progetto.

Dopo l’intervento dell’Assessora, si è sviluppato il dibattito.

Per Enzo Liardo (Fd’I) siamo arrivati al paradosso. Questa città è prigioniera di continue rivendicazioni. Torino come può essere appetibile verso possibili investitori. Fanalino di coda nello sviluppo al nord, per Liardo, continuiamo a rincorrere questi gruppi che non si capisce bene cosa vogliano.

Giuseppe Iannò (Torino Libero pensiero) si chiede che programmi abbiano l’Amministrazione e il tavolo della sicurezza. Forze di estrema sinistra che continuano a vandalizzare la città e nessuno fa nulla per fermarle. Askatasuna, il Gabrio, vanno contenuti, non hanno nulla a che vedere con la protesta contro l’Esselunga. Ostacolano le azioni forti realizzate per il bene di questa città.

Il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ricorda di avere chiesto più volte il ripristino della legalità in quella zona. Sgombero del Gabrio e realizzazione del Centro congressi sull’area ex Westinghouse. Non è bastato a luglio salvare Comala per il Comitato Essenon che non riconosce l’autorità delle istituzioni e pensa di farsi giustizia da solo. Non hanno ottenuto quello che volevano, hanno occupato. Per Firrao una situazione insostenibile: più gli si lascia spazio, più se ne prendono.

Al netto della considerazione che questa città non abbia bisogno di nuovi centri commerciali, il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca ricorda che ci sono due modi per protestare, fare sentire la propria voce per salvaguardare il territorio. Uno è quello del Comitato per il Parco del Meisino, pacifico, che dialoga con le istituzioni, trova un progetto alternativo, lo presenta per discuterlo. Poi c’è il modo di un comitato che in maniera abusiva, illegale, occupa uno spazio che non gli compete, commettendo dei reati. Ricca invita a soffermarsi sulle differenze azioni: una pacifica e intelligente, l’altra commettendo dei reati. Il sindaco dovrebbe prendere una posizione chiara, chiedendo immediatamente lo sgombero.

Per Nadia Conticelli (PD) il tema pone diverse questioni che per comodità politica vengono sovrapposte. Ribadisce che l’occupazione è un reato e gli immobili occupati vanno sgomberati. Ma la Sala Rossa può esprimere un giudizio politico, fare partire un appello, l’ordine pubblico dipende da altri. E il problema dell’ordine pubblico non deve mettere in ombra l’altra importante questione riguardante la possibilità di rivedere il progetto, salvaguardando il verde e lo spazio di protagonismo giovanile sviluppato in quell’area e oggi piuttosto frequentato.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) evidenzia come il problema risieda in un’area abbandonata da decenni, e come dopo dieci anni ancora non sia stata avviata progettazione, con dubbi su utilità del supermercato. Qui, sottolinea, c’è un tema che non si può legare al tema di reato poiché non si può far finta di non sentire chi pone questioni sull’area.

Giovanni Crosetto (FD’I) ritiene di aver sentito tutto e contrario di tutto. Considera non chiara la linea di maggioranza mentre le occupazioni abusive vanno condannate. Le posizioni sfumate non sono funzionali a rendere Torino attrattiva.

Secondo Paola Ambrogio (FD’I) sono gravi le parole di Pentenero visto che la Giunta ha dovuto scendere a patti con chi oggi occupa, mentre non è chiara la posizione di sindaco e Giunta visto che parte della maggioranza non ritiene occupazioni fatto grave. La consigliera, al contrario, rivendica di essere fiera per aver firmato il disegno di legge che prevede il carcere per le occupazioni abusive.

Secondo Sara Diena (Sinistra ecologista) bisogna riflettere sul fatto che molte persone stanno mettendo a rischio fedina penale per far sentire propria voce

Per Silvio Viale l’occupazione è forma di lotta per chi pensa di bloccare l’operazione. Ritiene che sia possibile sacrificare un pezzo di parco nell’interesse della città e che quando partirà il cantiere si sgombererà, operazione che la Città sosterrà con fermezza.

Nella replica conclusiva, l’assessora Pentenero ribadisce di non avere mai dichiarato che si voglia in qualche modo giustificare l’occupazione. Ma che sia invece competenza delle autorità competenti. E aspettare che vengano fornite indicazioni in merito, non vuole dire avere scarsa attenzione verso le occupazioni. Ogni episodio va contestualizzato. Quest’area è già stata assegnata ed esiste un progetto con una sua definizione, ma se i tempi dell’Urbanistica non si sono ancora completati è per dare prima risposte ai cittadini, non solo quelli riuniti in comitato. Se prendiamo l’atto in sé, viola la legge, è illegittimo. Ma per Pentenero si deve valutare la situazione nella sua complessità e mettere in campo una progettualità condivisa.

3 aprile 2023

La Gam celebra la scultura italiana dagli anni Quaranta agli Ottanta

Esposte 50 opere, anche grazie al contributo della fondazione De Fornaris

 

Alla Gam di Torino sono in mostra cinquanta sculture provenienti dalle collezioni del Museo e realizzate tra il 1940 e il 1980 da quaranta artisti in un periodo di grande fermento artistico.

Ad accrescere  la raccolta, con importanti acquisizioni, ha contribuito la Fondazione De Fornaris.

“Mi fa piacere che la Gam inauguri una mostra dedicata alle sculture italiane – ha spiegato il presidente della Fondazione De Fornaris, Piergiorgio Re. La scultura rappresenta, infatti, unambito al quale la Fondazione ha da sempre prestato attenzione”.

L’esposizione si intitola “Viaggio al termine della statuaria. Scultura italiana 1940-1980 dalle collezioni Gam”.

Sono cinquanta le opere esposte, realizzate da quaranta artisti,  significative dei cambiamenti in atto nella scultura italiana nell’arco di quei quattro decenni.

“La scultura  è riuscita a liberarsi – spiega il direttore della GamRiccardo Passoni – dal celebre verdetto espresso da Martini che considerava questa disciplina “lingua morta”, per sperimentare nuove tecniche e nuovi soggetti”.

Tra le sculture presenti i ferri di Franco Garelli e Nino Franchina, i bronzi di Umberto Mastroianni e Pietro Consagra, le nature morte di Piero Gilardi.

La mostra è introdotta dal monumentale “Il ritratto di Eva” di Eduardo Russo, che dialoga con ‘La pazza’ di Sandro Cherchi. Tra gli altri capolavori assoluti presenta Miracolo (Olocausto) di Marino Marini, la scultura concetto spaziale con i tipici tagli, realizzata da Lucio Fontana, e la coppia delle Donnine di Mainolfi.

Gli anni Sessanta sono rappresentati dai lavoro di Mario Ceroli, Giuseppe Uncini, Nicola Carrino, Pietro Gallina. In mostra compare anche il tappeto natura intitolato “La zuccaia”, omaggio a Piero GIlardi, recentemente scomparso.

Il percorso si conclude con le opere degli anni Settanta, inizio anni Ottanta, con i lavori specchianti di Michelangelo Pistoletto e l’opera in vetro ferro e neon, di Nanda Vigo, intitolata ExotericGate.

MARA MARTELLOTTA

Efficienza energetica per le imprese,  il via al bando

Aperto  lo sportello per il bando da 92 milioni di euro che prevede due misure: una per l’efficientamento energetico, l’altra per la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili.

Aperto da alcuni giorni lo sportello del bando, dedicato alle imprese, per l’efficientamento energetico con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia primaria, e per la promozione delle energie rinnovabili.

Il bando, prima misura avviata con il Fondo regionale di sviluppo sostenibile 21-27, e poggia su una dotazione finanziaria totale di 91 milioni e 800 mila euro e si declina in due azioni: la prima, con una dotazione di 68 milioni di euro è volta alla realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e per l’utilizzo efficiente dell’energia, interventi di efficientamento energetico degli edifici delle imprese, l’installazione di sistemi per l’automazione degli edifici e interventi di sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico.

Per la seconda azione, con dotazione di 23 milioni e 800 mila euro, sono ammissibili interventi per la promozione delle energie rinnovabili realizzati unitamente agli interventi di efficientamento energetico quali ad esempio la realizzazione di impianti di cogenerazione a fonti rinnovabili e ad alto rendimento, l’installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare fotovoltaica, impianti per la produzione di energia termica a partire dall’energia dell’ambiente, quindi geotermica, solare termica o da biomassa; la produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile e, infine, la realizzazione di sistemi di accumulo o stoccaggio dell’energia.

L’obiettivo è quello di efficientare gli impianti per la produzione ma anche gli edifici delle imprese per abbattere i consumi di energia primaria e di conseguenza i costi legati al consumo, e, per quanto riguarda le rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera perseguendo così gli obiettivi della sostenibilità ambientale.

Per il presidente della Regione, e gli assessori all’Ambiente ed Energia e allo Sviluppo e Attività Produttive si tratta di una misura che avvia un percorso molto importante e atteso, non solo per abbattere i costi energetici ma anche per rendere le imprese piemontesi più competitive.

Ulteriori informazioni ai seguenti link

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-efficienza-energetica-energie-rinnovabili-nelle-imprese

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/sviluppo-energetico-sostenibile/bando-efficienza-energetica-energie-rinnovabili-nelle-imprese

Ex caserma La Marmora, Ambrogio (Fdi): “si chiama occupazione”

“Bisogna essere chiari: quanto successo nelle giornate del fine settimana presso la ex caserma La
Marmora ha un nome ben preciso e si chiama occupazione. Le affermazioni rese oggi in Consiglio
comunale dall’Assessore Pentenero e da una parte estremista della maggioranza di sinistra gettano
solamente fumo negli occhi ai cittadini e sminuiscono la gravità degli episodi.
Sbaglia l’Assessore Pentenero a chiamare “gruppi sociali” gli occupanti, questi sono militanti del
centro sociale Gabrio – che, tra feste abusive, schiamazzi e fuochi d’artificio in spregio ad ogni
regolamento comunale, sono già causa di grave disturbo al quartiere – e così vanno definiti. È
evidente che queste occupazioni devono essere contrastate e presto saranno disponibili nuovi
strumenti per le Amministrazioni e le Forze dell’Ordine. Da fiera prima cofirmataria del ddl in esame
al Senato della Repubblica che prevede la reclusione da due a cinque anni per l’occupazione abusiva
di privato domicilio o dimora non posso che rimarcare l’impegno di Fratelli d’Italia nel contrasto ai
fenomeni di illegalità e occupazioni abusive. Non sono così sicura, invece, che possano affermare lo
stesso i consiglieri della maggioranza Lo Russo”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.

Omicidio della ricercatrice Valentina Tarallo Arrestato in Senegal dopo 7 anni l’ex fidanzato

E’ considerato responsabile dell’omicidio di 7 anni fa ed è stato arrestato a Dakar. La vittima era Valentina Tarallo, ricercatrice di La Loggia che fu uccisa uccisa l’11 aprile 2016 nel quartiere dell’ospedale universitario di Ginevra, dove lavorava. Il presunto omicida è  di doppia nazionalità senegalese e italiana, ed è sempre stato l’unico indagato. Aveva avuto una relazione con la giovane donna. Era stato identificato grazie alle impronte digitali sulla spranga con cui era stata uccisa la ragazza, allora 28enne. La ricerca è durata sette anni.

Studenti all’Opera

IL MIGLIOR PUBBLICO PER L’OPERA LIRICA SONO I RAGAZZI”

Circa 300 alunni dell’Istituto Gino Strada vedranno “Opera Pop – Il Barbiere di Siviglia”, l’ultimo spettacolo di Casa Fools nell’ambito del progetto che divulga in modo semplice e potente il melodramma.
Lunedì 3 e martedì 4 aprile dodici classi si recheranno nel teatro di via Bava 39 per scoprire l’opera buffa
di Rossini in cui non ci si annoia mai

Lunedì 3 e martedì 4 aprile andranno in scena due repliche speciali di “Opera Pop Live – Il Barbiere di Siviglia”: in platea ci saranno infatti 300 studenti dell’Istituto Gino Strada che per la prima volta si recheranno a Casa Fools per scoprire il capolavoro di Rossini. Le classi assisteranno a uno spettacolo che, sfruttando i principi del teatro di narrazione e del teatro di figura, crea un mix unico a metà tra lo stile della giullarata e quello del teatro musicale.

Lidea di portare Opera Pop nelle scuole è nata dall’incontro con l’Istituto Gino Strada (ex Ricasoli) che si distingue per l’attenzione alle attività teatrali e musicali. Nel 2021 le due realtà si sono conosciute all’interno del Comitato di quartiere Vanchiglia e da allora è nata la collaborazione che è proseguita negli anni con una serie di laboratori-spettacolo di divulgazione sui grandi classici dell’opera e della letteratura, realizzati nelle classi da Casa Fools e di cui Opera Pop Live – Il Barbiere di Siviglia è l’ultimo tassello.

I bambini e i ragazzi sono il pubblico migliore per l’Opera Lirica, perché non hanno pregiudizi su questo genere – esordisce Luigi Orfeo, autore e interprete di Opera Pop – “narrerò agli studenti la storia del Barbiere di Siviglia a partire dalla musica, perché è per la sua struttura musicale che continuiamo ad ascoltare quest’opera ancora oggi. È una commedia brillantissima dove gli incidenti e i travestimenti esplodono come dei fuochi d’artificio che abbagliano per un’ora il pubblico”.

Non appena Casa Fools ci ha proposto di realizzare spettacoli-didattici abbiamo subito aderitoprosegue Oscar Maroni, preside dell’Istituto Gino StradaInsegnare attraverso esperienze dirette è uno degli obiettivi dell’Istituto Gino Strada e in questo senso Opera Pop Live permette agli alunni di scoprire e approfondire conoscenze musicali e letterarie in modo appassionante e divertente. Crediamo molto nell’approfondimento dei linguaggi artistico-espressivi. Da diversi anni abbiamo integrato la proposta didattica con laboratori di canto, danza, teatro, cinema e fotografia”.

Lo spettacolo ricalca lo stile dell’omonimo podcast, un lavoro di contaminazione tra parola e musica in grado di far parlare questo genere in modo più attuale e comprensibile. Opera Pop Live rientra infatti nell’ambito di un progetto più ampio di Casa Fools di avvicinamento al melodramma che si compone del podcast Opera Pop che in due stagioni ha appassionato tantissime persone in tutta Italia che non avevano mai visto l’Opera e delle anteprime nei Teatri Lirici, brevi presentazioni in musica per introdurre il pubblico, soprattutto i più giovani, all’opera che sta per andare in scena, restituendo le chiavi di lettura per comprendere ciò che accadsul palco. Da quest’anno si aggiunge il percorso didattico per far nascere la passione per il melodramma tra i banchi di scuola.

Opera Pop è un progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese e con il contributo di +Risorse e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.

I Fools in numeri:

Più di 150 gli allievi che partecipano ai 6 laboratori di Casa Fools: Bimbi, Original, Play, Sing, Ciak, Comunicare ad Arte;

Circa 200 i bambini coinvolti nei progetti dentro e fuori Casa Fools;

Un podcast “Opera Pop” per divulgare l’Opera Lirica in modo innovativo e coinvolgente;

Oltre 30 abitanti del quartiere compongono il Cartellone Condiviso: una giuria che seleziona gli spettacoli della nuova stagione, un gruppo eterogeneo che porta il dibattito teatrale fra chi non è professionista del settore

la newsletter di filosofia teatrale “La Lettera” per guardare e ragionare sul presente attraverso il teatro

2 appuntamenti per le famiglie: i “Sabati da favola”, lettura animate e laboratori creativi in collaborazione con la libreria “La Barchetta di Carta” e la “Locanda Leggera” e le “Domeniche Spettacolari”, le giornate dedicate al teatro per l’infanzia con magia, burattini e storie mirabolanti accompagnate da golose merende

Salute e sport con i calciatori del Torino

Un centinaio di ragazzi hanno partecipato all’iniziativa promossa da Ausilia Onlus, giunta al suo terzo appuntamento. Schuurs, Buongiorno e Gemello presenti all’evento.

Venerdì 31 marzo, presso la Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi di via Gorizia 112/A, si è tenuta una giornata gratuita dedicata alla promozione della salute rivolta alla fascia d’età compresa tra 0 e 14 anni.

L’iniziativa – promossa da Ausilia Onlus in sinergia con l’ASL Città di Torino, l’Istituto di Medicina dello Sport di Torino e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo – ha visto la partecipazione di un centinaio di bambini e ragazzi. Medici specialisti hanno effettuato visite urologiche pediatriche, valutazioni posturali ortopediche per il piede e visite per l’idoneità sportiva agonistica.

I calciatori del Torino FC Perr Schuurs, Alessandro Buongiorno e Luca Gemello sono intervenuti per augurare buona Pasqua ai piccoli utenti. Un pomeriggio all’insegna della salute, dello sport e della solidarietà.

L’iniziativa è giunta al suo terzo appuntamento e le Giornate andranno avanti fino alla fine dell’anno con cadenza mensile. Da dieci anni Ausilia Onlus è in prima linea insieme ad enti e associazioni benefiche per organizzare eventi solidali e attività di sostegno e prevenzione rivolte ai più giovani. Le giornate di promozione della salute sono dedicate alla promozione di corretti stili di vita, all’educazione sanitaria rivolta al benessere dei giovanissimi al loro supporto diretto.

Paolo Ceruzzi, Presidente Ausilia Onlus: “Crediamo che la prevenzione, soprattutto in giovane età, sia fondamentale per un corretto e sano stile di vita. Siamo grati alla ASL Città di Torino, a Fondazione Compagnia di San Paolo e all’Istituto di Medicina dello Sport e per essere i nostri compagni di viaggio fino alla fine dell’anno. Inoltre, siamo lieti di essere ospitati dalla Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, dove centinaia di bambini potranno ricevere visite gratuite una volta al mese. Naturalmente non posso fare a meno di ringraziare il Torino FC e i calciatori finora intervenuti che hanno reso queste giornate uniche per noi e per i nostri piccoli utenti”.

Dott. Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino: “Ringrazio Ausilia O.D.V. per aver proposto all’ASL Città di Torino questo importante progetto di prevenzione e promozione della Salute, che viene realizzato anche mediante l’utilizzo di tecniche di gioco-terapia, che sono risultate essere molto apprezzate dai bambini e dai ragazzi, insieme alle loro famiglie”.

Ricercati scoperti dalla polizia. Devono scontare anni di carcere

L’intensificazione dei servizi effettuato dalle Volanti dell’UPGSP e dei Commissariati di P.S. cittadini ha portato alla individuazione di tre persone colpite da provvedimenti restrittivi della libertà personale.

In un caso, il ricercato, un cittadino italiano di 34 anni, è stato fermato dagli agenti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza in servizio di controllo del territorio in Corso Massimo d’Azeglio mentre si spostava a bordo di una motocicletta. Dai primi accertamenti effettuati e sulla base dell’identità fornita oralmente, non avendo lo stesso un documento con sé, il giovane risultava non avere mai conseguito la patente di guida per condurre il mezzo. Sospettando che il giovane potesse nascondere altro, i poliziotti lo conducevano negli uffici del Commissariato per ulteriori accertamenti. Grazie ai riscontri forniti dalla comparazione delle impronte digitali nel database nazionale, emergeva a suo carico, sotto altro nome, un provvedimento di ripristino di un ordine di carcerazione per l’espiazione di una pena di 11 mesi e 26 giorni di reclusione per reati inerenti agli stupefacenti. Pertanto, oltre ad essere sanzionato per guida senza patente,  il trentaquattrenne è stato condotto in carcere in esecuzione della misura.

Poche ore prima, sempre i poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza, a seguito di accurate ricerche effettuate tramite la comparazione di diverse banche dati, hanno rintracciato altri due soggetti ricercati.

Si tratta di un 43enne di nazionalità rumena e di un 34enne marocchino destinatari anche loro di provvedimenti restrittivi della libertà personale.

Il primo dovrà scontare 6 mesi in carcere a seguito di aggravamento della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali; il secondo, 1 anno e  4 mesi ai domiciliari per reati inerenti alla ricettazione.

Consegnato anche a Torino l’olio del Giardino della Memoria

Quest’anno ricorre il trentunesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo.

Al loro fianco perirono i poliziotti incaricati della loro tutela Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi. Un anno dopo “Cosa Nostra”, all’apice della cd. Strategia stragista, si rese responsabile dei terribili attentati a Firenze, Roma e Milano.

Nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio, in particolare dove l’auto con i tre agenti di scorta fu catapultata, sorge oggi un giardino, curato dall’Associazione “Quarto Savona Quindici” (così dal nome della sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova di Antonio.

Su questo terreno insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa, ed è da ognuna di esse che è stato estratto l’olio che verrà consacrato nella messa crismale della settimana santa e verrà utilizzato come olio santo nel corso di questo anno liturgico, assurgendo a simbolo di redenzione e divenendo segno per tutti dell’autenticità e della profondità del sentimento religioso.

In occasione della celebrazione del precetto pasquale, il Questore di Torino, accompagnato dal cappellano della Polizia di Stato don Cristiano Massa, e avvalendosi di una rappresentanza di Funzionari della Polizia di Stato, ha consegnato all’Arcivescovo metropolita di Torino e Vescovo di Susa, S.E.R. Monsignor Roberto Repole, al Vescovo di Pinerolo, S.E.R. Monsignor Derio Olivero, ed al Vescovo di Ivrea, S.E.R. Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, le ampolle d’olio opportunamente messe a disposizione dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per tutte le Questure d’Italia.

Con questo gesto vogliamo prendere parte al percorso di rinascita avviato, lo scorso anno, dalla Questura di Palermo e dall’Associazione “Quarto Savona Quindici” che, per la prima volta, in occasione del trentennale delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, ebbero l’idea di donare l’olio del Gardino della Memoria di Capaci alla Chiesa siciliana. L’iniziativa – accolta con entusiasmo dalla Conferenza Episcopale Italiana e, da ora, estesa a tutte le diocesi d’Italia – è testimonianza del costante impegno delle istituzioni nel contrasto al crimine organizzato e dell’importanza che viene attribuita alla memoria.