ilTorinese

Addio a Francesco Camusso, ex sindaco di Pinerolo e politico di spicco

/
IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Francesco Camusso fu sindaco di Pinerolo nel 1980 e fu esponente di spicco della DC e successivamente di Forza Italia. Io lo ricordo compagno di scuola al Collegio San Giuseppe di Torino durante gli anni del Ginnasio in cui si rivelò uno studente di effervescente intelligenza, poco incline a sottostare alla disciplina che allora era assai dura. Francesco si era quasi “specializzato“ a creare fastidio all’anziano professore di Matematica Agostino Verrua d’Oltremare che non riusciva a mantenere la disciplina in classe, malgrado fosse un matematico di valore e un uomo di rara raffinatezza umana. Francesco lo disturbava incessantemente senza subire la sua reazione. Nessuno di noi allievi fu in grado in qualche modo di farlo desistere perché era anche molto simpatico. Passò  l’anno e Camusso si trasferì a Pinerolo. Lo rividi qualche anno dopo quando eravamo già laureati e lui era stato eletto giovanissimo consigliere provinciale della Democrazia cristiana negli anni di maggiore fulgore di quel partito che ebbe nel Pinerolese una delle sue roccaforti con Edoardo Calleri di Sala e tanti deputati e consiglieri regionali della Coltivatori direttivi che divennero persino deputati europei. Solo Donat Cattin perse il Collegio senatoriale a vantaggio di Susanna Agnelli. Camusso non riuscì a farsi rinnovare nel secondo mandato di sindaco e capitò  l’assurdo di due liste democristiane contrapposte. Fu l’inizio della fine con polemiche arroventate e volgari contro  di lui da “cui non nessuno avrebbe acquistato un’auto usata“. Neppure il periodo di ”Forza Italia” gli consentì di riprendersi e di andare oltre il Pinerolese: ne avrebbe avuto le capacità, al di là dallo stile un po’ guascone della sua giovinezza. Ogni volta che ci incontrammo fu sempre gentile con me e, sapendo delle origini pinerolesi di mio Padre , ebbe delle particolari attenzioni nei suoi confronti. Mi invitò anche come oratore ufficiale in qualche cerimonia.  Il mio giudizio  su di lui resta positivo, fu un cattolico liberale che non cedette mai alle seduzioni dei comunisti che combatté con fermezza in ambienti in cui la presenza valdese – quasi sempre di sinistra – rendeva il discorso cattolico pieno di dubbi e di incertezze. Camusso avrebbe meritato ben altro rispetto al posto di sindaco, forse il suo carattere, per quanto dotato di una notevole  capacità politica, gli ha impedito di andare oltre come meritava. Tanti democristiani e tanti esponenti di “Forza Italia” erano persone mediocri che fecero carriere che a Francesco furono ingiustamente negate. Oggi a lui va reso l’onore delle armi anche da parte di chi lo ha combattuto ed ostacolato.

Gravi due operai schiacciati da un carrello meccanico e da un furgone

Ancora due gravi incidenti sul lavoro in Piemonte. Oggi si sono verificati nella provincia del Verbano Cusio Ossola.

A Ornavasso un operatore ecologico di 52 anni è stato investito dal suo stesso  furgone e ha riportato lo schiacciamento del torace e del bacino.

Invece a Domodossola un operaio sessantenne, di Omegna, in un’azienda che opera nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione, ha riportato lo schiacciamento del torace per il movimento di un carrello mentre effettuava un intervento su un tornio.

Montagna: al via il corso di formazione UISP per tecnici

NASIM E SINA QUANDO LA MONTAGNA  E’ UNA METAFORA DELLA VITA

 

Un corso di formazione e due ospiti molto importanti, quando la montagna non è solo tecnica ma anche scuola di vita.

La Uisp Piemonte ha avviato un nuovo corso di formazione nazionale per tecnici, che si dovranno occupare di arrampicata sportiva, siti naturali, strutture artificiali e boulder.

La prima lezione, introdotta dal responsabile nazionale della formazione montagna e responsabile SdA Piemonte Ermanno Pizzoglio, si è trasformata subito in una piacevole sorpresa con la presenza di Nasim Eshqi e Sina Heidari due esponenti che danno voce in Europa alle donne iraniane, per combattere il regime di quel Paese.

Nasim, dopo l’ultima escursione sulle Alpi, ha deciso di non tornare più a Teheran, dove è nata e cresciuta, di restare in Europa, protetta con discrezione dalla comunità degli alpinisti.

Nasim Eshqi, quarant’anni e una vita ad arrampicare, ha deciso di svelarsi, e di mettere a disposizione degli attivisti il suo profilo Instagram “per diventare la voce degli iraniani che vogliono il cambio del regime”.

Per anni Nasim ha avuto una doppia vita. In montagna seguiva le sue leggi, quelle che l’hanno resa libera, senza costrizioni né hijab da indossare.

In città invece era obbligata a rispettare quelle della Repubblica islamica per sopravvivere. Sin da ragazzina, quando si allenava di nascosto dalla famiglia nella pratica delle arti marziali: “Mi sono rifiutata di partecipare a una competizione internazionale di kickboxing per non indossare il velo. Non volevo essere usata dal regime”. E così, 17 anni fa, ha trovato la sua strada. Su una parete, appesa a una roccia. Con lei Il suo compagno, Sina Heidari, anche lui alpinista.

“Quando ho iniziato ad arrampicare, c’erano solo cinque donne che praticavano free climbing. La montagna è una metafora della vita, non ci si può tirare indietro dicendo che non è possibile andare avanti. Niente è impossibile. Se trovi un ostacolo, devi imparare a superarlo”, dice. “Se un sentiero si chiude, ne apri un altro. La montagna ti permette di superare limiti, debolezze, esplorare te stessa, capire chi sei”.

Ad accogliere Nasim e Sina, anche la responsabile della formazione e vicepresidente nazionale Patrizia Alfano e il responsabile delle Sda montagna uisp nazionale Sebastiano Lopes.

E’ stata presentata la formazione Uisp, come parte di un grande progetto culturale, di” sport insegnato bene”, fatto di valori e persone, e ribadito quanto lo sport possa essere importante nella lotta per la libertà, l’emancipazione e l’affermazione dei diritti.

Con questa convinzione, Uisp nata 75 anni fa esattamente nello stesso anno della Costituzione, si accinge a celebrare in tutta Italia il 25 aprile con centinaia di tornei, gare e incontri.

Al via sette progetti di mobilità sostenibile tra Stellantis e Politecnico

Oggi al Politecnico di Torino il Chief Technology Officer (CTO) di Stellantis Ned Curic, il Rettore Guido Saracco e il vice rettore per le politiche interne Stefano Corgnati hanno dato ufficialmente il via ai sette progetti finanziati nell’ambito del protocollo d’intesa siglato a fine 2022 con l’obiettivo di rafforzare le attività di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare.

L’accordo per il quadriennio 2022-2026 supporta le attività di ricerca volte ad accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sostenibile nel medio e lungo periodo, oltre al Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo. I sette progetti avviati formalmente oggi riguardano infatti soluzioni per la mobilità a zero emissioni e la riduzione dell’impatto ambientale e vedranno il finanziamento di borse di dottorato e di tesi di laurea magistrale.

I progetti hanno un approccio fortemente interdisciplinare e coinvolgeranno più dipartimenti e Centri Interdipartimentali del Politecnico. In particolare, cinque riguardano lo sviluppo di vetture ibride ed elettriche e si occuperanno di batterie innovative, progettazione di pacchi batterie per nuovi veicoli, semiconduttori di nuova generazione per l’elettronica dei motori, accumulo dell’idrogeno per le vetture che utilizzano questo carburante e soluzioni per aumentare l’efficienza dei piccoli e medi veicoli per il delivery. nell’ambito della riduzione dell’impatto dell’intera filiera produttiva – dalle materie prime allo smaltimento degli scarti – i progetti riguarderanno invece la cattura, l’accumulo e il riutilizzo delle emissioni di CO2 e la definizione del  Life Cycle Assestment (LCA) ottimale.

Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha ricordato: “La collaborazione con Stellantis si dimostra, come in passato, motore di uno sviluppo tecnologico essenziale per il nostro tessuto economico ed offre preziose opportunità di formazione ai nostri studenti preparandoli per le richieste del mercato. Grazie a questa sinergia i nostri ingegneri saranno formati per affrontare le sfide di una società che cambia sempre più velocemente”.

“Lavorare insieme ci rende più forti e creativi grazie alle eccellenze tecnologiche e umane su cui possono contare Stellantis e il Politecnico di Torino. Affrontare la complessità della mobilità di domani richiede infatti un approccio aperto e basato su un ecosistema collaborativo globale. Questo ci consente di far progredire le nostre conoscenze e trovare risposte innovative alle sfide di domani, a  beneficio dei nostri clienti e della società in genere”, ha sottolineato il Chief Technology Officer di Stellantis Ned Curic.

 

Dolore e rinascita

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano
C’è un incanto che inebria nel morire all’IO, rinascere alla vera vita, assistere alla propria trasformazione.
Generalmente, questo avviene quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
Il dolore rovescia la vita, ma può determinare il preludio di un rinnovamento.
Voliamo sempre alto e facciamoci portare laddove potremo sempre altalenarci con la consapevolezza che tutto può rinfiorarsi…

Boomers contro Millennials. Al Circolo dei Lettori

Martedì 11 aprile ore 18.30

Circolo dei Lettori Torino

Via Bogino 9

BENIAMINO PAGLIARO

presenta

BOOMERS CONTRO MILLENNIALS

Dialoga con

ALBERTO CIRIO

ANDREA MALAGUTI

 

Beniamino Pagliaro
BOOMERS CONTRO MILLENIALS. 7 BUGIE SUL FUTURO E COME INIZIARE A CAMBIARE
In libreria per HarperCollins, pp 160, euro 17,50

Le sette bugie raccontate ai millennials:

Bugia 1. La promessa

Bugia 2. La libera scelta

Bugia 3. Il mattone

Bugia 4. La scrivania

Bugia 5. La pensione

Bugia 6. La democrazia diretta

Bugia 7. Il cambiamento impossibile

Sette luoghi comuni. Sette bugie. Da “studia tanto e tutto andrà bene” a “se lavori come si deve presto avrai i soldi per comprare casa”, da “la politica si occuperà dei giovani” a “ormai facciamo sempre così, è troppo tardi per cambiare”: così Beniamino Pagliaro racconta i problemi che le generazioni recenti si sono trovate ad affrontare, dai contratti meno tutelati a pensioni fantasma e quantomai ipotetiche, sempre con la certezza di trovarsi poi, per la prima volta in più di un secolo, più poveri dei propri genitori.

C’è un motivo se i cosiddetti giovani – concetto applicato con disinvoltura e che comprende, oramai, due generazioni e mezzo – fanno più fatica ad affermarsi nel mondo del lavoro, mettono su famiglia più tardi, non comprano più casa e vivono una preoccupazione crescente, quasi un’ossessione nei confronti dell’emergenza climatica. Con questo brillante e divertente saggio Pagliaro racconta, partendo dai dati ed esperienze dirette, i problemi che affliggono la nostra realtà, e propone di aprire un fronte di dialogo: l’interazione tra la classe dirigente attuale, appartenente alla generazione dei Baby boomers, e quella futura, rappresentata dai Millennials, non può più essere ridotta a una dimensione di eterno conflitto. Non si deve più parlare di colpe, bisogna piuttosto trovare, una volta per tutte, non un capro espiatorio ma soluzioni a problemi urgenti e attuali.

Boomers contro Millennials si prefigge l’obiettivo di creare una narrazione innovativa. È un libro sul recente passato, sul presente e soprattutto sul futuro: per sconfiggere luoghi comuni e sanare abitudini malsane e radicate nella nostra cultura occorrono strumenti, libri e testimonianze che permettano di pensare il mondo in un modo nuovo. Tutti insieme.

BENIAMINO PAGLIARO

Nato a Trieste nel 1987, Beniamino Pagliaro è giornalista, caporedattore di “Repubblica” e fondatore di “Good Morning Italia”. Scrive di economia e politica e il suo libro più recente è Attenzione! Capire l’economia digitale ti può cambiare la vita (Hoepli, 2018).

La tecnica dell’acquerello si impara a Miradolo

Dal 15 al 30 aprile la Fondazione Cosso ospiterà uno scenario nel verde per sperimentare la  tecnica dell’acquarello

 

Dal 15 al 30 aprile prossimo il castello di Miradolo , in provincia di Torino, si trasformerà in uno scenario perfetto per sperimentare la tecnica dell’acquerello. La Fondazione Cosso proporrà, infatti,un corso di base ad acquerello di 4 incontri e un corso di secondo livello, en plein air, per imparare a osservare i fiori e le piante che si risvegliano in primavera, facendo scoprire i colori di questa stagione e della natura e sperimentando le tecniche di colore per creare un erbario grafico.

Gli incontri sono in programma il 15, 22, 29 e 30 aprile, dalle 10 alle 12, a cura di Elena Tortia.

Costo degli incontri a persona per 4 incontri: 40 euro

Castello di Miradolo, via Cordonata 2, San Secondo di Pinerolo.

Prenotazioni obbligatorie prenotazioni@fondazionecosso.it

Sabato 15 e domenica 16 aprile la Fondazione Cosso presenterà  la conclusione del progetto Ulisse  alla  scoperta della mostra “Christo e Jeanne- Claude Projects” oltre duecento studenti hanno progettato e organizzato quattordici passeggiate narrative,  di cui cinque dedicate specificamente alle famiglie, con bambini dai 5 ai dieci anni.

Prenotazione obbligatoria: 0121 502761

Prenotazioni@ fondazionecosso.it

 

MARA MARTELLOTTA

Scontro tra auto e moto in centro, morto il centauro

Incidente mortale ieri in centro a Torino in  corso Vittorio Emanuele, all’angolo con corso Inghilterra, dove una moto si è scontrata con un’auto. Morto sul colpo il motociclista a bordo della sua Honda Hornet. La vettura, una Panda, si è ribaltata per lo schianto. I tre occupanti  dell’auto sono rimasti feriti lievemente e sono stati trasportati al Cto.

Denny Mendez torna sul palco in “Cose di ogni giorno” 

15 APRILE
TEATRO BLU – BURIASCO

16 APRILE
TEATRO VECCHIO MERCATO – GASSINO TORINESE

DENNY MENDEZ TORNA A TEATRO NEI PANNI DI RINA IN COSE DI OGNI GIORNO

Storico negozio chiude dopo quasi un secolo di attività

Il negozio di casalinghi Vaccarino, molto noto a Novara come punto di riferimento per liste nozze abbasserà per sempre le serrande. I due fratelli Paolo e Alessandro Vaccarino hanno infatti deciso di chiudere l’attività avviata dalla loro famiglia nel 1925.  Così il negozio storico di corso Cavour specializzato in porcellane e casalinghi sta svuotando gli scaffali con sconti dal 30 fino al 70%.

NOTIZIE DAL PIEMONTE