ilTorinese

I “Diavoli rossi” delle Langhe

Da Sergio Squarotti – Socio dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti” – Torino riceviamo e pubblichiamo questa ricerca a carattere storico

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La Ricerca Storica sulla guerra partigiana nelle Langhe, per il periodo dal settembre 1943 al giugno 1944 è stata effettuata dal sottoscritto nel corso di una trentina d’anni (dal 1994 al 2020), depositata presso gli Istituti Storici della Resistenza di Torino, Asti e Cuneo, riportata in vari “Quaderni”, per un totale di circa 2200 pagine, con il titolo:

Storia controversa della guerra partigiana nelle Langhe – settembre 1943 – giugno 1944

con la storia della formazione partigiana di Mombarcaro della quale fece parte Beppe Fenoglio

La Ricerca, iniziata in modo del tutto casuale, dopo una visita all’Istituto Storico della Resistenza di Torino, dove il sottoscritto si era recato per vedere se vi fosse qualche documento riguardante il proprio padre Bartolomeo che era stato un Partigiano, si è via via col tempo sviluppata in una vera e propria Ricerca Storica riguardante la formazione partigiana che si era formata a Mombarcaro alla fine del 1943, della quale fece parte Beppe Fenoglio, da lui denominata “Stella Rossa” in una delle versione del romanzo “Il partigiano Johnny”. Per tale formazione partigiana la storiografia è risultata piuttosto carente, per non dire assente, tanto che le uniche fonti trovate sono quelle di due “romanzieri”: il già citato Beppe Fenoglio ed Armando Prato. Quest’ultimo ha fornito qualche informazione, purtroppo non sempre del tutto precisa, nei suoi due romanzi “L’inafferrabile Lulù” e “La perla delle Langhe”. Molto più preciso è stato Fenoglio, che seppur in forma romanzata, ha narrato eventi che hanno trovato conferma in testimonianze rintracciate e persino in documenti dei Fascisti (Notiziari della G.N.R. Cuneo). Lo stesso si può dire per i componenti del Comando di quella formazione: ad eccezione del “Tenente Biondo”, del quale era stato pubblicato il nome (Giorgio Ghibaudo) dal prof. Renzo Amedeo e da Mario Giovana nei loro libri pubblicati, sugli altri vi era il buio più assoluto. Nei saggi storici pubblicati sono stati trovati solo brevi accenni allo “sbandamento di Mombarcaro” del 3 marzo ’44, nel quale Fenoglio venne coinvolto, con l’eroica morte del “Tenente Biondo”.

Con una difficile e lunga ricerca, anche grazie al fortunato ritrovamento di alcuni ex Partigiani ancora in vita e con buona memoria, il sottoscritto è riuscito a trovare i nomi degli altri componenti di tale Comando, compreso quello del fantomatico “Commissario Némega”, che per alcuni “Storici” non era neanche esistito ma se l’era inventato Fenoglio, del quale è anche stato trovato il vero nome: era il padre del sottoscritto ! Particolarmente difficoltoso è stato trovare il nome del “Capitano Zucca” : Nicola Lo Russo. E’ stato anche risolto il caso della presenza dei “due Zucca” citati da Mario Giovana nel suo libro e dello “Zucca genovese” citato da Beppe Fenoglio: era il “secondo Zucca”, si chiamava Demetrio Desini ed operava nella zona di Benevello – Tre Cunei. Per il quarto componente di quel Comando, il “Maresciallo Mario”, il suo nome (Ernesto Gargano) è stato trovato dal sottoscritto nel verbale della sua fucilazione, nell’Archivio ISTORETO.

Beppe Fenoglio abbandonò la banda partigiana di Mombarcaro in occasione dello sbandamento del 3 marzo 1944. La sua preziosa testimonianza termina quindi con gli eventi successi fino a tale data. La Banda, che lui aveva nominato “Stella Rossa”, che secondo i Garibaldini era il Distaccamento “Langhe” della IV Brigata Garibaldi, continuò ad operare nelle Langhe.

Alla fine di marzo ‘44 avvennero dei fatti gravi che portarono all’allontanamento di “Zucca” (il comunista torinese Nicola Lo Russo) dalle Langhe e la sua sostituzione con un ufficiale, il tenente Luigi Fiore (“Tenente Gigi”). Il Distaccamento “Langhe” della IV Brigata Garibaldi assunse la denominazione “Comando Patrioti Sezione Langhe”, nome la cui esistenza è stata comprovata da dei “timbri” che venivano messi su documenti vari, soprattutto buoni di requisizione di cibarie. La scoperta è del sottoscritto, grazie ad una segnalazione trovata su un Notiziario della GNR pubblicato dall’Istituto della Resistenza di Cuneo (“Da Cuneo a Mussolini”, a cura di Michele Calandri). Di questo “Comando” non si trova alcuna menzione nei libri di Storia sulla guerra partigiana nelle Langhe che sono stati pubblicati.

Di questo Comando “PATRIOTI”, grazie a delle testimonianze trovate, è risultato che con il “Tenente Gigi” facevano parte: il padre del sottoscritto (in qualità di Commissario, citato a volte con lo pseudonimo “Nino” o con il nome di battaglia “Sergio” o con quello di “Ivan” (come nell’ordine del giorno col quale venne data notizia della costituzione della I^ Divisione Garibaldi “Piemonte” e della XVI Brigata Garibaldi) ed il “Tenente Lupo” Alberto Gabbrielli. I Partigiani vennero organizzati in piccole Squadre raggruppate in due Distaccamenti: Distaccamento “Biondo” e Distaccamento “Filippo”, dedicati a due Caduti durante lo sbandamento di Mombarcaro, rispettivamente agli ordini di Bartolomeo Squarotti e del “Tenente Lupo”. Quelli del Distaccamento “Biondo” erano anche conosciuti come “Diavoli Rossi”, denominazione che potrebbe essere già stata utilizzata dalla squadra del “Tenente Biondo” a Mombarcaro (secondo la testimonianza, rilasciata per scritto, da un ex Partigiano che aveva fatto parte di essa).

Dal Comando Garibaldino di Barge (Gustavo Comollo e Pompeo Colajanni “Barbato”), “Zucca” (Nicola Lo Russo) venne rimandato nelle Langhe con funzioni di Ufficiale di Collegamento. Per fatti che non è stato possibile appurare con certezza, venne incriminato per “tradimento” e fucilato al Montoso il 5 maggio 1944. Una delle possibili cause potrebbe essere stata che aveva intenzione di costituire una Brigata di “Stella Rossa” nelle Langhe. Progetto che poi cercò di portare a termine un altro dei componenti dell’ex Comando di Mombarcaro: Ernesto Gargano “Maresciallo Mario”, nel luglio 1944 (testimonianza di Renato Testori del CLN di Torino). “Mario” fu costretto a passare con gli uomini che lo avevano seguito con la formazione “Autonoma” del maggiore “Mauri”. I Garibaldini non gliela perdonarono e nel marzo 1945, essendo riusciti a catturalo, lo fucilarono “per diserzione”!

Nelle vicende dell’ex Distaccamento “Langhe” della IV Brigata Garibaldi si inserisce l’episodio della liberazione di quattro Comunisti dal Carcere di Asti, tra i quali Celestino Ombra. Ad operare il colpo, con pieno successo, il 24 marzo 1944, sono tre Partigiani agli ordini di Bartolomeo Squarotti. I quattro liberati vengono condotti nelle Langhe e trovano ospitalità presso il Distaccamento comandato dal “Ten. Lupo” Gabbrielli. Non passa molto tempo, i rapporti tra Ombra ed i componenti del Comando Patrioti Sezione Langhe diventano via via sempre più difficili e conflittuali. Ombra sollecita il Comando Garibaldino di Barge ad inviare nelle Langhe “dei Compagni affidabili” per prendere il comando della formazione. Da Barge inviano il tenente Giovanni Latilla “Nanni” e l’esponente comunista Luigi Capriolo. Da testimonianze ed altre fonti trovate, è emerso che la causa del contendere sarebbe stata dovuta al fatto che i Patrioti delle Langhe avrebbero avuto l’intenzione di staccarsi dalle Garibaldi per costituire una Brigata socialista (“Matteotti”) nelle Langhe.

La questione piuttosto “spinosa” venne risolta dal Comando dello SD-SS di Torino, inviando nelle Langhe una squadra di SS italiane agli ordini di Adelmo Guerraz, per dare supporto alla Squadra antipartigiana costituita dall’UPI di Asti, i “Diavoli Neri” al comando del criminale Emilio Poggi.

Con la collaborazione di spie e traditori infiltrati nei Patrioti delle Langhe, le SS riescono a catturare l’intero Comando Patrioti nella notte tra il 16 ed il 17 maggio 1944. Il giorno 17 viene scatenato un rastrellamento a vasto raggio nelle Langhe, con la cattura di 55 giovani Patrioti delle Langhe (su un organico di 80). I catturati vengono portati nel carcere di Asti. In maggior parte saranno deportati o consegnati ai Repubblichini (dati rilevati dal registro del Carcere di Asti). Bartolomeo Squarotti, con due dei giovani della Squadra Comando ed un altro ancor più giovane partigiano, vennero fucilati a Mussotto d’Alba il 1° giugno ’44. Il “Tenente Gigi” Luigi Fiore, con tre dei giovani della Squadra Comando ed uno dei quattro Comunisti che erano stati fatti evadere dal Carcere di Asti, Giuseppe Vairo, che quella notte era con loro, vennero caricati sul treno per Torino per essere poi deportati. Durante il viaggio, il convoglio dovette fermarsi a causa dell’interruzione della linea ferroviaria per un sabotaggio operato dai dei Partigiani socialisti, del gruppo di Carlo Cattaneo. Il “Tenente Gigi” riuscì a scappare, restando solo leggermente ferito. Riuscì a raggiungere Mango, dove la sua famiglia, che era di Carmagnola, aveva due cascine. Nella notte del 30 giugno, dei “Partigiani” lo prelevarono e di lui non si ebbero più notizie. Un ex partigiano di Carmagnola ha dichiarato che i Mezzadri di Fiore, al processo per la dichiarazione della sua “morte presunta”, avrebbero detto che quei Partigiani erano “Garibaldini”. Nel frattempo i Garibaldini hanno preso il controllo dei sopravvissuti al rastrellamento ed hanno costituito la XVI Brigata Garibaldi.

Come riportato all’inizio, questa Ricerca Storica è stata consegnata agli Istituti della Resistenza di Torino, Cuneo ed Asti. A cura del sottoscritto la Ricerca è stata inserita in un sito caricato in Rete: http://www.diavoli-rossi.it/

Il sottoscritto ha creato anche un Gruppo su FB: Guerra Partigiana nelle Langhe.

Per la vicenda del “Tenente Gigi” è stata aggiunta nel sito, nel 2022, nella Sezione 3, un aggiornamento: vedere i capitoli 53.1. – 53.2. – 53.3.:

http://www.diavoli-rossi.it/Sezione-3/a0-capitoli/DR3-53-1_Aggiornamento-capitolo-27.pdf

http://www.diavoli-rossi.it/Sezione-3/a0-capitoli/DR3-53-2_Aggiornamento-capitolo-31.pdf

http://www.diavoli-rossi.it/Sezione-3/a0-capitoli/DR3-53-3_Aggiornamento-capitolo-43.pdf

e-mail: diavoli.rossi.langhe@gmail.com

 

Nelle foto:

 

Bartolomeo “Nino” Squarotti – Commissario-Comandante della banda “Stella Rossa” di Mombarcaro (Distaccamento “Langhe” della IV Brigata Garibaldi “Cuneo”), poi componente del “Comando Patrioti Sezione Langhe” come Commissario e Comandante del Distaccamento “Biondo” (i “Diavoli Rossi”). Nomi di battaglia utilizzati: “Ivan” e “Sergio”. “Nino” era lo pseudonimo col quale veniva abitualmente chiamato in famiglia e dagli amici e conoscenti.

Meghi: Margherita Mo “Meghi” – staffetta partigiana della formazione “Autonoma” di Piero Balbo “Poli”.

La baita utilizzata dal Comando Patrioti delle Langhe come una delle sedi del Comando, situata sulla collina sovrastante il torrente Riavolo, tra Cissone e Roddino. E’ dove avvenne l’imboscata delle SS del Comando SD-SS di Torino nella notte tra il 16 ed il 17 maggio 1944. Una scattata nel 1997, l’altra nel 2017.

Trovato uomo impiccato a un albero

Un passante ha dato l’allarme dopo aver visto il corpo di un uomo impiccato a un albero nei pressi della piscina comunale di Ciriè.  La vittima, un senza fissa dimora, potrebbe avere un’età tra i 60 e i 70 anni. Non sono stati ritrovati documenti. I carabinieri e il medico legale hanno verificato la volontarietà del gesto.

Uomo urtato da un treno cade, batte la testa e muore

Aveva 43 anni l’uomo morto nella  notte dopo essere stato urtato  da un treno merci, mentre si trovava alla stazione di Moncalieri. In base alle informazioni della polizia l’uomo sarebbe stato colpito dal convoglio in transito: cadendo ha battuto la testa sul selciato ed è morto sul colpo.

Scorribanda al supermercato: arrestati per rapina

Tre persone, due ventiduenni e una ventiseienne, tutti cittadini albanesi sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di PS San Secondo poiché gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso e lesioni personali.

Nel pomeriggio di mercoledì, gli agenti intervengono per un presunto furto in un supermercato di corso Montecucco. I poliziotti fermano una persona corrispondente alla descrizione fornita dalla Centrale Operativa in via Bardonecchia. L’uomo, un ventiduenne, indossa un paio di scarpe da ginnastica corrispondenti a quelle trafugate pochi istanti prima dall’esercizio commerciale e nasconde nelle tasche un prodotto di cosmetica, anch’esso oggetto di rapina. Nella circostanza, il ventiduenne, per garantirsi la fuga, aveva infatti spintonato personale addetto alla sicurezza.

Contestualmente, un altro equipaggio della Polizia di Stato apprende che insieme al ventiduenne c’erano altre due persone che avrebbero partecipato all’azione aggredendo un secondo addetto alla sicurezza. Nell’occasione, sempre per guadagnarsi la fuga, i due avrebbero colpito il malcapitato con pugni e graffi utilizzando anche delle bibite in lattina. Gli agenti rintracciano entrambi in via Marsigli, dove vengono fermati e tratti in arresto.

Grandine, la Regione ha avviato le procedure per lo stato di calamità

Una grandinata di eccezionale intensità si è abbattuta ieri  pomeriggio su vaste zone delle Langhe, Monferrato e Roero, tra Cuneese e Astigiano, nel Torinese e nell’Alessandrino.
Dai primi riscontri i danni all’agricoltura risultano importanti. Una iniziale ricognizione dei tecnici dell’Arpa ha stabilito che risultano colpiti in maniera particolare i comuni di Santena, Poirino e Pralormo, nel Torinese, Cisterna d’Asti, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, Serole e Roccaverano nell’Astigiano, Montà, Santo Stefano Roero, Moltaldo Roero, Canale, Castellinando d’Alba, Priocca, Vezza d’Alba, Castagnito, Guarene, Piobesi d’Alba, Corneliano d’Alba, Barbaresco, Neive, Alba, Treiso, Mango, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Trezzo Tinella, Castino, Cortemilia nel Cuneese, e Spigno Monferrato, nell’Alessandrino. Una mappatura più esaustiva e una valutazione dell’intensità delle precipitazioni è in corso in queste ore.
Oggi i funzionari dell’Assessorato regionale all’Agricoltura effettueranno un sopralluogo per valutare i danni e le procedure da attivare a fronte di calamità naturali ed eventi metereologici di tale portata.
«Ci arrivano segnalazioni di chicchi grandi come palline da tennis e di ingenti danni alle coltivazioni» spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.
«Ci siamo immediatamente mobilitati: già ieri sera – aggiunge il presidente Cirio – sono andato  in alcune delle località colpite per verificare la situazione e domani i nostri funzionari eseguiranno una serie di sopralluoghi per una prima stima dei danni. Abbiamo già attivato tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità perché i danni sono enormi e gli agricoltori dovranno essere risarciti».

Formazione giovani agricoltori, iscrizioni al corso regionale di 150 ore

E’ partito il 3 luglio il corso di formazione di 150 ore per giovani agricoltori e nuovi agricoltori organizzato da Regione Piemonte in collaborazione con Inipa Nord-Ovest, Cia Consulenze Piemonte e Agripiemonteform.

Il corso ha lo scopo di formare i giovani che si insediano in agricoltura per sviluppare competenze e conoscenze di alto livello e migliorare la loro capacità tecnica ed imprenditoriale.

Anche la formazione è un aspetto importante della vita di un agricoltore perché permette di essere più preparati nel cogliere le novità in campo produttivo e ambientale e nell’adeguare la propria azienda agricola alle normative, così da poter partecipare all’assegnazione dei contributi europei tramite i bandi regionali” sottolinea l’assessore all’agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa.

La necessità di questa formazione specifica nasce da un Decreto del Ministero dell’Agricoltura che impone ai nuovi insediati una qualifica professionale che, in mancanza di specifici titoli di studio agricoli, si ottiene tramite un corso di 150 ore con esame finale su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale e della dimensione sociale.

Questa specifica formazione, insieme agli altri requisiti previsti dal Decreto, consentirà ai giovani che si insediano di accedere all’assegnazione dei diritti all’aiuto previsti per i nuovi agricoltori dalla Comunità europea.

A tal fine la Regione Piemonte ha recentemente deliberato per individuare le materie del corso e le modalità di svolgimento dello stesso.

Nelle docenze sono coinvolti, oltre a funzionari regionali e a vari esperti di specifici settori regionali, anche docenti dell’Università di Torino.

Il corso, della durata di 3 mesi, prevede lezioni in presenza e tramite formazione a distanza, oltre a uscite didattiche per conoscere realtà produttive e aziende agricole “modello”, così come istituti di ricerca piemontesi.

All’esame finale il candidato presenterà il bussiness plan della propria azienda, preparato con il supporto dei

“Fuori Campo”… al via la seconda edizione

A Moncalieri due serate di concerti, spettacoli live, goloso street food e doppia “Notte Bianca dei Saldi” in tutta la città

Venerdì 7 e sabato 8 luglio

Moncalieri (Torino)

L’estate moncalierese accende i riflettori sull’edizione 2023, la seconda, di “Fuori Campo”, la grande rassegna diretta da Francesco Astore e Stefano Pesca che, venerdì 7 e sabato 8 luglio,  invaderà le vie della città fino ai piedi del “Castello Reale”, patrimonio Unesco dal 1997, con un serie di eventi che si concentreranno al “Giardino delle Rose”, in “Piazza Vittorio Emanuele II” e in via San Martino 27, sede di “Casa Sprissetto”. Per due serate consecutive prenderà vita una fitta programmazione di concerti dal vivo (gratuiti), con ben 12 tra artisti e band presenti di grande richiamo nazionale e internazionale, street food di qualità a cura di “Rolling Truck Street Food” e il coinvolgimento di tutti i commercianti per lo shopping sotto le stelle con la doppia “Notte Bianca dei Saldi” oltre a “Una Notte al Castello”, l’evento che riprende il format “Una notte al Museo”, ideato e realizzato dall’Associazione Culturale “Club Silencio” con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia.

Il via, venerdì 7 luglio, alle 18,30, con una line up d’eccezione che vedrà protagonisti gli attesissimi Savana Funk, eccellenza italiana del funk afrobeat, freschi di esibizione nel tour sold out di Willie Peyote e al “Concertone del Primo Maggio” di Roma; la band bolognese sarà preceduta dalla musica di SamooMakepopAlp King“Orchestra Batti e Ribatti” Franco CLH.

Si continua sabato 8 luglio alle 19, con un’altra ricca infornata di artisti guidati dall’esibizione straordinaria di Mista P, dj e performerfinalista del “Red Bull Threestyle WorldChampionships”, mentre prima di lui saliranno sul palco Liede, stella dell’indie-pope co-autore, insieme al moncalierese Alberto Bianco, del brano presentato da Giorgia a Sanremo “Parola dette male”, e poi Funky ClubApollo QuattroI Like ThisAlp King e Franco CLH.

Nella stessa serata all’interno dello splendido “Giardino delle Rose” si svolgerà l’evento speciale organizzato da “Club Silencio” con Plastica (alias Matilde Ferrari), producer, polistrumentista e dj, finalista allo “Jäger Music Lab 2019” di Berlino, uno dei più rilevanti showcase di musica elettronica.

E il programma non finisce qui. In concomitanza, infatti, con l’avvio dei saldi estivi, per tutte e due le giornate di venerdì e sabato, le vie del centro storico, ricche di negozi e attività commerciali, faranno le ore piccole con la “Notte Bianca dei Saldi”: le aperture saranno prolungate fino alla mezzanotte affinchè chiunque possa soddisfare la propria voglia di shopping, approfittando degli sconti e di una cornice cittadina assolutamente suggestiva.

E, per finire, oltre alla ricca proposta musicale e alle vetrine accese fino a tardi, sarà anche possibile gustare il meglio dello street food di qualità grazie al “Rolling Truck Street Food” (organizzato da “Nova Eventi” con il patrocinio del Comune di Moncalieri) che porterà i migliori Food Truck nazionali e internazionali da venerdì 7 fino a domenica 9 luglio(venerdì dalle 18, sabato e domenica dalle 11) in Piazza Caduti per la Libertà meglio conosciuta come la “piazza del mercato” di Moncalieri. Saranno tre giornate all’insegna del matrimonio perfetto tra spettacoli, musica, shopping  e cibo “da strada” con food truck (o “chioschi-furgone”) che proporranno specialità per tutti i gusti, per gli amanti della cucina italiana (e di quella più specifica regionale) o internazionale. Con “Awakte Zaperoco” ad esempio si andrà in Messico con  tacos, nachos e burritos, mentre per i dolci “fuori casa” si potranno gustare i Churros, tipici della cucina spagnola o i Churritos di quella latino-americana. Da accompagnare con un buon calice di vino (la scelta è la più varia) o con una fresca birra. Magari artigianale. Dalle rosse alle bionde, ce n’è per tutti i gusti.

g. m.

Nelle foto:

–       Savana Funk

–        Plastica (Matilde Ferrari)

–       Mista P

“Note” e “voci” dal territorio al Forte di Bard

“Bard Fest”, ospite d’eccezione il cantautore spagnolo Tonino Carotone

Venerdì 7 luglio

Bard (aosta)

Fra gli appuntamenti inediti di “Estate al Forte di Bard 2023”, quello con “Bard Fest”, in programma per venerdì 7 luglio, nasce come evento (da non perdere per gli appassionati di musica a “largo spettro”) volto a dare spazio e palco a gruppi, dj e musicisti della Vallée e del vicino Canavese.

Undici, fra artisti e gruppi, si alterneranno, a partire dalle 18, nelle piazze d’Armi e Gola, sotto il coordinamento artistico di Paolo Passanante, per arrivare alle 22 con il concerto del cantautore spagnolo Tonino Carotone, che a Bard porta il suo ultimo “Etiliko Romantiko”. La serata sarà presentata da Andrea Balestrieri. Biglietto unico 10 euro; gratuità 0 – 18 anni.

Ad esibirsi per primi in piazza d’Armi saranno i cinque componenti (alla voce Antonella Berlier) de “Le Bistrot des Nuages”, interpreti solo e unicamente di musica francese, canzoni storiche – che hanno comunque ispirato anche la canzone italiana, quella di Fabrizio De André su tutte, nata sotto il mito di George Brassens – e non di rado rivisitate in quella chiave swing e manouche propria del grande chitarrista francese Django Rheinardt che, partendo dal musette, approdò al gipsy jazz. A seguire andranno ad esibirsi i “Discovers”, “Bisanzio”, “Antico Sem”, “Voodoo Lake”,“Regione Trucco” e la giovane aostana Helen Aria, al suo attivo già alcuni album, l’ultimo “Proxima Centauri” del 2022 (Prod. Momo Riva).

In piazza di Gola, si potrà invece assistere alle esibizioni di “Dj set by Armando Martellini e Bob Sinisi”, “Sara & The Fab Hamsters” e “Thar Na Mara”.

Ospite d’eccezione, come detto, l’artista basco di Burgos (Castiglia e Leòn) Tonino Carotone(al secolo Antonio De La Cuesta), con il suo ultimo “Etiliko Romantiko” (15 brani, cantati in italiano, spagnolo, inglese, francese e greco) in cui il cantautore celebra il suo amore per l’Italia e per i Paesi del Mediterraneo in generale, oltre ad evidenziare la sua devozione per la vita e la propria vicinanza agli “ultimi”, ideale da sempre condiviso con il suo grande amico Don Gallo. I suoi miti musicali: Fred Buscaglione (per il look, in particolare) e Renato Carosone, da cui deriva il nome d’arte e con cui ha avuto l’onore di incidere un’ indimenticabile versione di “Tu vuò fa l’americano”. Carotone arriva in Italia per la prima volta nel 1995 ma raggiunge successo e grande pubblico solo nel 2000 con l’album “Mondo difficile” che diventa subito “Disco d’Oro”. Nel 2017 viene battezzato “Cittadino romagnolo nel Mondo” dalla famiglia Casadei per l’interpretazione in spagnolo del celebre successo “Romagna Mia”. Nel novembre del 2021 pubblica per “Maninalto!” “Whisky Facile” l’album tributo al suo grande idolo Fred Buscaglione, in occasione delle celebrazioni per i suoi 100 anni dalla nascita ( Torino, 23 novembre 1921). L’anno seguente lo ritroviamo nel disco degli “Africa Unite”cantando il brano “Tuyo”, colonna sonora della fortunata serie Tv “Narcos” prodotta da “Netflix”.

g.m.

Per info: “Forte di Bard”, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125 833811 o www.fortedibard.it

Nelle foto:

–       Tonino Carotone

–       Helen Aria

–       “Le Bistrot des Nuages”

Nuovi servizi per gli utenti degli ambulatori di veterinaria sociale

L’assessore Caucino: «Questa sinergia rappresenta un importante passo avanti nel progetto degli Ambulatori Veterinari Sociali e garantirà un’assistenza ancora più completa e di estrema qualità». Per la LAV si tratta di «un’iniziativa importante che favorisce concretamente la convivenza con gli animali familiari, prevenendo abbandoni, maltrattamenti e randagismo. Siamo felici di poter dare il nostro contributo per renderla ancora più efficace».

Un modo concreto per migliorare la convivenza con cani e gatti, prevenendo incuria e abbandoni. Ecco il valore dei 15 Ambulatori Veterinari Sociali, inaugurati in queste settimane, l’iniziativa della Regione Piemonte, che da oggi può contare anche sul contributo della LAV (Lega Anti Vivisezione), che andrà ad integrare i servizi base già previsti per potenziare l’assistenza ai cani e gatti che vivono nei nuclei familiari seguiti dai servizi sociali regionali.

Ieri  presso il Palazzo della Regione Piemonte, l’Assessore all’Infanzia, alle Pari Opportunità e con delega al Benessere Animale, Chiara Caucino, e il Presidente LAV, Gianluca Felicetti, hanno firmato il Protocollo d’intesa grazie al quale gli utenti degli ambulatori di veterinaria sociale, oltre alle visite generali, agli esami e ai vaccini messi a disposizione nei 7 ambulatori presso le Asl di Torino, Cuneo e Verbano-Cusio Ossola, potranno avvalersi di ulteriori servizi come la sterilizzazione chirurgica e l’inoculazione del microchip per i gatti, presso cliniche veterinarie convenzionate con le sedi locali LAV piemontesi.

«Questa intesa con la Lega Anti Vivisezione, sia nazionale che locale – spiega l’assessore Caucino – rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso che questa giunta ha intrapreso nella cura degli animali d’affezione in carico alle persone seguite dai servizi sociali. Nell’ottica che abbiamo seguito fin dal primo giorno – ovvero quella delle sinergie – andiamo a rafforzare, per ora, quasi la metà, sette su quindici, dei nostri nuovi Ambulatori Veterinari Sociali, offrendo servizi aggiuntivi e ancora più mirati ai bisogni dei nostri amici a quattro zampe». «Fondamentale – prosegue Caucino – è il valore aggiunto che verrà offerto dalla LAV, che da decenni si occupa di benessere animale. Un know how che farà davvero fare un salto di qualità importantissimo negli ambulatori in cui i volontari opereranno, garantendo, di conseguenza, più prestazioni e soprattutto un servizio della migliore qualità possibile. Auspico, anzi, sono certa – conclude Caucino – che questa collaborazione offrirà risultati positivi, concreti e tangibili e che possa essere un punto di partenza in vista di possibili nuove iniziative. Ringrazio quindi la LAV, il suo presidente nazionale e i suoi vertici locali – oltre che tutti i volontari – per la sensibilità e la disponibilità subito mostrata e per l’entusiasmo con cui hanno aderito a questa iniziativa».

Non solo: nell’ottica di massimizzare la fruibilità dei servizi degli ambulatori di veterinaria sociale, i volontari delle sedi locali LAV agevoleranno il trasporto dei cani e dei gatti delle famiglie non auto munite e verificheranno la necessità di ulteriori beni di prima necessità, come ad esempio i cibi medicati per animali affetti da particolari patologie.

A fronte dello stanziamento di 310mila euro previsto dalla Regione Piemonte lo scorso dicembre per finanziare la messa in opera degli ambulatori presso le Asl veterinarie, LAV metterà a disposizione 25mila euro di fondi propri, che intende incrementare grazie ad attività di raccolta fondi ad hoc.

«Appena saputo del pionieristico progetto della Regione Piemonte abbiamo dato subito la nostra disponibilità per supportarlo e integrarlo in quanto si allinea perfettamente con le attività a sostegno delle famiglie con animali che vivono in condizioni di fragilità sociale che la nostra associazione porta avanti da diversi anni per tutelare il prezioso legame che le tiene unite, attivando tutte le misure necessarie per favorire la convivenza – evidenzia Gianluca Felicetti, Presidente LAV – Siamo lieti di far parte del circolo virtuoso innescato da questa iniziativa e ci auguriamo che l’esempio della Regione Piemonte venga seguito non solo da altre Regioni, ma anche dal Governo. Con l’occasione della presentazione della prossima Legge di Bilancio, intendiamo infatti rinnovare le nostre richieste al Ministro dell’Economia Giorgetti e al Parlamento per realizzare un fisco che realmente agevoli la convivenza con cani e gatti, abbassando l’ingiusta attuale pressione fiscale su cibo e prestazioni veterinarie equiparate a ‘beni di lusso’ anche per chi ha adottato un quattrozampe e aumentando la detraibilità delle spese per curare gli animali».

Academy per filiera, il lavoro cresce

FESTIVAL LAVORO BOLOGNA, CHIORINO:
“L’OCCUPAZIONE IN PIEMONTE CRESCE ANCHE GRAZIE ALLE ACADEMY DI FILIERA CON PERCORSI FORMATIVI SU MISURA SCRITTI DALLE IMPRESE”
“Per strutturare un processo di crescita, per creare nuove opportunità di lavoro e per sviluppare la competitività delle imprese del Piemonte abbiamo investito sulla formazione, perché non c’è competitività senza competenze e le competenze si sviluppano dove c’è formazione qualificante. In Piemonte abbiamo cambiato il paradigma del sistema della formazione professionale, un tempo intrappolato nella cosiddetta offerta “a catalogo” che non rispondeva né ai bisogni delle imprese, né alle effettive criticità di un territorio. Oggi invece, attraverso una politica attenta alle trasformazioni in atto e perennemente in ascolto con il mondo produttivo, nascono percorsi “su misura”  scritti dalle imprese stesse che quindi rispondono alle reali esigenze del mercato, che soddisfano e permettono alle imprese il proprio rilancio in termini di competitività così come creano le condizioni per chi è in cerca di un’occupazione di aver un posto di lavoro pressoché assicurato, stabile e qualificante al termine del percorso di formazione. Ho immaginato e disegnato le Academy per filiera, perché è sulle filiere che il sistema economico e produttivo Italiano si fonda; attraverso la formazione sosteniamo la crescita su tutti i fronti e a tutti i livelli delle nostre imprese che fanno grande questa Nazione sotto l’unico grande brand riconosciuto al modo qual è il ‘Made in Italy’ ” .  Lo ha dichiarato  l’Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino nel corso del panel “Le Politiche Attive, il punto di vista delle Regioni” alla 14^ Edizione Festival del Lavoro Bologna.