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Scopri le meraviglie di Malta: il tuo viaggio da Torino

C’è un arcipelago nel cuore del Mar Mediterraneo che offre un mix affascinante di storia millenaria, paesaggi incantevoli e vivace cultura mediterranea. Se stai cercando una destinazione che abbia tutto, le isole di Malta, Gozo e Comino sono il posto giusto per te.

Partiamo col dire che raggiungere Malta da Torino è facilissimo. Ryanair ha infatti puntato su Torino per voli diretti verso Malta. Ogni settimana da Torino-Caselle partono 2 voli che vi catapulteranno in quest’isola affascinante in circa 2 ore senza scali.

Una volta arrivati a Malta, non resta che decidere cosa visitare e come organizzare il soggiorno.

Partiamo dalla capitale Valletta, una città fortificata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Esplora i vicoli pittoreschi, ammira il Grand Harbour e scopri la magnifica architettura barocca dei suoi edifici. Mdina, l’antica capitale dell’isola, è invece conosciuta come  “la città silenziosa”, ed è di origine fenicia e piena di fascino storico. Perdetevi tra le sue stradine e godetevi la sua atmosfera rarefatta e misteriosa.

Non dimenticate una tappa ai templi di Ħaġar Qim e Mnajdra, templi megalitici tra i siti più antichi del mondo, risalenti a oltre 5.000 anni fa. E infine le spiagge di Malta: l’isola è circondata da acque cristalline e spiagge incantevoli. Da Golden Bay a Blue Lagoon, non c’è che l’imbarazzo della scelta per rilassarsi e godersi il sole maltese.

Ovviamente su una guida turistica troverete tutte queste informazioni e scoprirete anche le isole di Gozo e Comino. Noi però vogliamo carpire dritte, suggerimenti su cosa fare, luoghi segreti da scoprire e lo abbiamo fatto con una chiacchierata al Direttore di Visit Malta, Ester Tamasi.

Incominciamo con il programma estivo. Cosa offrono Malta, Gozo e Comino per l’estate 2023? 

Il calendario eventi di Malta è ricco tutto l’anno, di certo però è d’estate che gli appuntamenti si alternano serrati accogliendo i turisti con un’agenda sempre variegata. Tanti i concerti e i festival musicali estivi come l’Isle of MTV, il più grande festival gratuito d’Europa alla sua quindicesima edizione maltese e che raduna nomi del pop e della dance di livello mondiale (quest’anno sul palco ci saranno anche i One Republic). Altro grosso evento musicale sarà il SummerDaze Malta dal 15 al 18 agosto per cui è prevista un’ interessantissima lineup che piacerà molto al pubblico italiano.

Ci sono anche appuntamenti più raffinati come l’International Jazz Festival, oppure eventi di carattere enogastronomico come il Malta Food Festival.

 

Quali sono le specialità gastronomiche che si possono gustare a Malta?

Sicuramente tutti dovrebbero assaggiare i pastizzi¸ il tipico street food maltese disponibile in molti bar per pochi spiccioli: si tratta di una sfoglia salata che nelle sue forme più classiche è ripiena di ricotta oppure di una saporita crema di piselli. Suggerisco di assaggiare anche la ftira, definito patrimonio immateriale, il pane maltese così importante per la cultura locale da essere acquisito tra i beni patrimonio Unesco. Grandi classici della tavola maltese sono inoltre le portate a base di coniglio e, quando è stagione, quelle con la lampuga, un pesce che si trova nei nostri mari soprattutto a settembre. Gli amanti del pesce devono in ogni caso non perdersi la località di Marsaxlokk: sul porticciolo dove sono attraccati i luzzu, i colorati pescherecci maltesi, si affacciano molti ristorantini di pesce che qui viene servito freschissimo, da degustare magari al termine di una passeggiata al mercato della domenica mattina.

In generale la cucina maltese è basata su ingredienti freschi e tipici dell’area mediterranea come i pomodori, i capperi, le olive con cui si preparano ottimi spuntini e aperitivi che si possono degustare accompagnati da una bottiglia di vino maltese o da una freschissima Cisk, la birra prodotta sulle nostre isole.

 

Se promettiamo di non venire tutti insieme, ci dice dove va quando vuole rilassarsi e qual è la sua spiaggia preferita?

Contrariamente a quanto spesso si pensa, a Malta, Gozo e Comino ci sono molte spiagge sabbiose. Viste le dimensioni dell’arcipelago è facilissimo fare beach hopping e spostarsi da una spiaggia all’altra e da un’isola all’altra, anche nello stesso giorno. Le spiagge sabbiose più famose sono a nord dell’isola principale e me (e non solo a me) piace molto andare a Ghajn Tuffieha, un’ampia baia dalla forma semicircolare che al tramonto si infiamma in tutte le sfumature del rosso e dove si può bere un drink in completo relax ammirando lo spettacolo della natura. Però a chi cerca il massimo della privacy, suggerisco di organizzare un’escursione attorno alle isole in barca a vela, per scovare le calette più protette e meno frequentate.

Per girare Malta è necessaria l’auto o si può usufruire dei mezzi pubblici?

La rete dei mezzi pubblici a Malta funziona bene ed è facile raggiungere in bus praticamente tutte le attrazioni principali. A chi preferisce però noleggiare un mezzo proprio, ricordo che la guida a Malta è all’inglese: Malta è stata a lungo una colonia britannica e questo ha lasciato in eredità molti aspetti della cultura locale. Oltre alla guida a destra, ad esempio si possono ancora scorgere in giro le tipiche cabine telefoniche rosse e ci sono hotel dove si può degustare un ricco high tea all’inglese.

 

Cosa non bisogna assolutamente dimenticare di acquistare da portare a casa?

Un tipico souvenir maltese potrebbe essere un oggetto in vetro soffiato o una finissima filigrana d’argento. A Gozo, inoltre si confezionano ancora pizzi al tombolo. Se si preferisce un prodotto gastronomico suggerisco di portarsi a casa qualche ġbejniet, piccoli formaggi di capra, tipici dell’isola di Gozo, che vengono conservati sott’olio o stagionati nel pepe. Un’ottima idea è anche una bottiglia di eccellente olio d’oliva – ci sono alcune qualità di olive che esistono solo a Malta – o di vino.

 

So che deve rimanere super partes, ma ci suggerisca il suo locale del cuore dove passare una serata, bere un drink o assaggiare una specialità.

A Malta ci sono tanti rooftop bar dove passare serate sorseggiando ottimi cocktail, soprattutto nella zona di St. Julian’s, ma quando mi voglio rilassare scelgo uno dei localini di Valletta dove si suona musica jazz dal vivo.

 

Per ulteriori approfondimenti, vi suggeriamo il sito e il blog ufficiali di Malta. E non dimenticate di mandarci una cartolina, anche virtuale!

 Lori Barozzino

Valutazioni ambientali più snelle, Piemonte più competitivo

Il Consiglio regionale approva la nuova legge

L’assessore all’Ambiente Marnati: «Con questa legge il Piemonte sarà più attrattivo e competitivo»

Approvata dal Consiglio regionale la nuova legge sulle valutazioni ambientali (Valutazioni Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Autorizzazione integrata ambientale) il cui obiettivo è quello non solo di semplificare, attraverso un testo molto più snello, ma dare anche maggior chiarezza normativa ed evitare l’eccessiva proliferazione di norme e permettere l’applicazione uniforme dei vari procedimenti (VIA, VAS e AIA) sul territorio regionale.

 «Massima semplificazione, chiarezza normativa, più trasparenza – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Così il Piemonte diventerà più attrattivo e competitivo, ci saranno ricadute positive sia sul regime delle imprese sia nei confronti dei cittadini. Grazie alla sburocratizzazione si permette alle imprese di agire con maggior celerità.  Con questa legge investire in Piemonte sarà economicamente più vantaggioso rispetto a molte altre regioni italiane che hanno oneri di istruttoria molto più elevati rispetto ai nostri, e, per le pubbliche amministrazioni, gli oneri saranno gratuiti».

 Festival delle Città Identitarie a Trino vercellese

Dal 21 al 23 luglio a  Palazzo Paleologo

Tra gli ospiti Gabriele Lavia, Luca Ward, Alessandro Sallusti e Patrizia Mirigliani

Gli spettacoli, su tre serate, toccheranno i temi più distintivi dell’identità trinese:
Cavour, la tipografia, il riso, la danza

cittaidentitarie.it/festival/viii-edizione-trino

Torino, 11 luglio 2023 – Arriva in Piemonte il Festival delle Città Identitarie: sarà infatti Trino, cittadina in provincia di Vercelli, a ospitare una delle tappe della rassegna itinerante nata per far conoscere i simboli culturali, storici e artistici delle città di provincia italiane attraverso il teatro, la musica, i libri e le persone che le hanno rese grandi. Dopo l’avvio a Potenza, a fine giugno, il Festival toccherà Loano dal 22 al 24 agosto. I Festival sono realizzati con il contributo del Ministero della Cultura e del Centro per il Libro e la Lettura del MIC, con il patrocinio della Regione Piemonte per la tappa trinese.

La manifestazione è stata presentata questa mattina nel Grattacielo Piemonte alla presenza degli assessori regionali alla Cultura Vittoria Poggio e alle Politiche sociali Maurizio Marrone, del sindaco di Trino Daniele Pane con l’assessore agli Eventi e Manifestazioni Mariateresa Alvino, dell’ideatore e direttore artistico del Festival Edoardo Sylos Labini.

Dal 21 al 23 luglio, nella città del Conte Camillo Benso di Cavour, dove fiorì l’arte della tipografia e si stampò la prima copia della Commedia con l’aggettivo «Divina», si alterneranno sul palco il maestro del teatro italiano Gabriele Lavia, che renderà omaggio a Dante Alighieri interpretando i più noti canti dell’Opera del grande Maestro; uno dei nostri doppiatori più amati, Luca Ward che, accompagnato dalla chitarra di Daniele Stefani, sarà in scena con Edoardo Sylos Labini – ideatore e direttore artistico dei Festival – per raccontare uno dei capisaldi del neorealismo italiano: Riso Amaro. Un racconto teatrale attraverso le immagini più famose del film ambientato nelle risaie vercellesi, per far scoprire agli spettatori un pezzo importante della storia d’Italia e del tessuto sociale di una comunità che oggi ha bisogno di rinascere. Sempre per Riso AmaroMiss Italia 2022 Lavinia Abate con Patrizia Mirigliani, patrona del famoso concorso di bellezza, ricorderà come Silvana Mangano, protagonista della famosa pellicola, iniziò la sua carriera partendo proprio da quella passerella. E ancora, l’attore Sebastiano Tringali che reciterà alcuni brani tratti dai più importanti discorsi di Cavour, che proprio nel borgo di Trino aveva fissato il suo buen retiroTorneranno poi a esibirsi Arianna, da giovanissima volto e voce ufficiale della Disney con la band diretta dal maestro Valeriano Chiaravalle, e Federico Palmaroli in arte #Osho con i suoi irriverenti meme satirici ormai divenuti cult. Infine, Premio Speciale a Mariuccia Bolle, mamma dell’etoile dei due mondi Roberto Bolle, che proprio a Trino deve i suoi natali e l’inizio della sua straordinaria carriera.

Tra i protagonisti della prima giornata, venerdì 21 luglio, il direttore di Libero Alessandro Sallusti, con il quale Edoardo Sylos Labini dialogherà sulla situazione della stampa in Italia e sui grandi tema di attualità culturale e politica. 

In chiusura, domenica 23 luglio, nel chiostro del palazzo comunale di Trino, non poteva mancare un intermezzo di danza, affidato a Barbara Altissimo, coreografa, performer e regista, protagonista del teatro-danza contemporaneo in Italia, che condurrà un’esperienza teatrale aperta alla cittadinanza: un cantiere itinerante, un laboratorio di tre giorni che diventa spettacolo e che vede come protagonisti i cittadini del piccolo borgo piemontese. Con lei, gli attori Gualtiero Scola e Pier Luigi Massoglia

Sempre domenica, presso il Borgo Ramezzana, appuntamento con Leggere le Città Identitarie, che vedrà protagonista il libro di Indro Montanelli Dante Alighieri, ovvero Durante di Alighiero degli Alighieri, in un incontro moderato da Angelo Crespi, giornalista, critico d’arte, saggista e drammaturgo italiano.

“Giuseppe Gabellone. Km 2,6”… di scotch

Ritorna alla “GAM” di Torino, l’artista – scultore e fotografo – brindisino, con un video giovanile, sintesi perfetta dell’intera sua sperimentazione artistica

Fino al 1° ottobre

A 27 anni dalla sua mostra personale (“Campo 6”) ospitata alla “GAM” di Torino, in collaborazione con l’allora neonata “Fondazione Re Rebaudengo”, Giuseppe Gabellone, artista brindisino (oggi residente a Parigi) ritorna, fino al 1° ottobre, negli spazi della “Videoteca” del Museo di via Magenta, presentando il video “Km 2,6”, acquisito dalla “Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT”, assicurando così alla Collezione della “VideotecaGAM” un’opera cardine della stagione artistica degli anni Novanta. Erede fra i più rappresentativi dell’“Arte Povera” e della “scultura post-minimalista” (fra gli studenti –  allievi all’“Accademia” di Bologna e a Brera di Alberto Garutti – che diedero vita a Milano al cosiddetto “Gruppo di via Fiuggi”), Gabellone (classe ’73) ha sempre rincorso sperimentazioni artistiche volte ad indagare la relazione fra “bidimensionalità” e “tridimensionalità”, coniugando in un tutt’uno linguaggi scultorei e fotografici, alla ricerca persistente, come ebbe a scrivere Francesco Bonomi in occasione di una sua personale del 2002 al “Museum of Contemporary Art” di Chicago, di idee che in sé contenessero i concetti di “presenza e assenza”. In quest’ottica si colloca anche “Km 2,6”, il video presentato alla “GAM” e realizzato, in una forma che sta fra l’idea di scultura e la dimensione filmica, nel ’93. Dice bene Elena Volpato, curatrice della mostra: “Il video è una di quelle rare opere che arrivano precocissime nel percorso di un artista eppure sembrano già contenere tutto intero il nucleo del suo pensiero. L’intelligenza che anima quel video si è andata infatti sviluppando con assoluta coerenza, in questi trent’anni, nella varietà dei frutti che va producendo”. Unità di misura lineare, quei “Km 2,6” diventano “misura di durata”.  La lunghezza indicata è quella del nastro adesivo che Gabellone, nel video, va dipanando tutt’attorno ai mobili e agli esterni della sua casa di famiglia in Puglia, fino a inglobare in un’unica “ragnatela scultorea” anche alcuni alberi del giardino. Allo svolgersi dello scotch risponde lo scorrere del nastro magnetico che registra l’opera, traducendo lo spazio in tempo e il tempo in spazio. “Ogni singolo frame del video è in realtà una scultura – ancora la Volpato – e lo è doppiamente per via del monitor, un vecchio ‘hantarex’ il cui utilizzo si andava rarefacendo proprio in quell’inizio degli anni Novanta, ma che per i primi decenni della storia del video d’artista aveva prestato al linguaggio elettronico un volume, da solido minimalista, che sarebbe poi andato perduto nella consuetudine delle proiezioni e degli schermi piatti”.

A completare la rassegna, una serie di 8 fotografie“Untitled”, datate 2009: fotografie di fotografie, immagini di sculture, di paesaggi che contengono sculture e anche cifre pittoriche “nel cromatismo che vira la stampa originale”. Sculture, quelle di Gabellone, “laboriosamente artigianali”, che spesso l’artista distrugge, ad additare l’effimero del reale, non prima di averle debitamente fotografate e quindi esistenti solo in quanto immagini fotografiche. Immagini fisse, drappi in cui si racconta di bambini che ridono all’aria aperta o di “volumi ancorati nello spazio, che al contempo si gonfiano sotto l’azione del vento che le modella come fossero bandiere”. Fra grezze manipolature di materiali di scarto dal legno all’acciaio all’alluminio all’argilla, in una sorta di “trasparenti scatole cinesi – conclude Elena Volpato – che contengono, una dentro l’altra, tutte le discipline artistiche attraversate dal pensiero dell’artista con il piacere di dissolverle una nell’altra, fino a liberare l’immagine come pura forza mentale”.

Gianni Milani

“Giuseppe Gabellone. Km 2,6”

“GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea”, via Magenta 31; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

Fino al 1° ottobre

Orari: da mart. a dom. 10/18. Chiuso lunedì

Nelle foto:

–       Giuseppe Gabellone: “Km 2,6”, video, colore, sonoro, 30’, 1993, “Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT”

–       Giuseppe Gabellone: “Untitled”, stampe digitali, 2009, courtesy l’artista e “ZERO…”, Milano

Ultimi giorni raccolta firme per i Referendum contro l’invio di armi all’Ucraina

 

Bravi (PdF): Firmare per i referendum è un segnale forte contro la guerra”

Firmare per i referendum contro l’invio di armi all’Ucraina costituisce un segnale forte contro la guerra – ha osservato Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia Piemonte  che è assolutamente importante giunga al Governo Meloni e alla sua maggioranza parlamentare, impegnata fin da quando era ancora all’opposizione nell’inviare verso Kiev ogni tipo di munizione e sistema d’arma, oltreché finanziamenti a palate“.

Le ragioni di fondo a favore dei quesiti referendari promossi dal gruppo Generazioni Future  osserva Bravi  risiedono anzitutto nell’articolo 11 della nostra Costituzione Repubblicana, in base al quale l’Italia non solo non fa ricorso alla guerra, ma la ‘ripudia’proprio, e quest’espressione così forte ed icastica tronca alla radice qualsiasi interpretazione ‘elastica’ dell’affermazione costituzionale, collocando la massiccia fornitura di armi all’Ucraina che il governo Meloni sta portando avanti in una chiara violazione della nostra Cartafondamentale“.

Una seconda ragione di sostegno – prosegue Bravi  risiede nella scelta delle priorità nell’azione di governo rispetto alla situazione dei cittadini: l’inflazione sta divorando rapidamente il potere d’acquisto degli italiani, un quarto dei quali è ormai al di sotto della soglia di povertà e lotta ogni settimana per sopravvivere e non finire per strada (o per smettere di restarci), mentre un terzo dei nostri connazionali ormai rinuncia a curarsi: non ci sembra davvero che all’Italia oggi ‘avanzino risorse’ per armare fino ai denti un paese che non è neppure nostro alleato, men che meno che ‘avanzino’ TREDICI miliardi di euro di spese militari AGGIUNTIVE programmati ogni anno dalla maggioranza di CentroDestra“.

Esorto quindi ogni cittadino a firmare per tali referendum, ormai solo più online al sito web generazionifuture.org  ha concluso Bravi  come ha fatto ogni membro maggiorenne della mia famiglia: non possiamo mancare a questa preziosa opportunità per tentare di arginare la deriva bellicista del governo e dell’intera Unione Europea, che rischia di trascinare l’intero continente nel vortice di una guerra generalizzata“.

Giachino: “La questione autostrade ritorna centrale”

La questione autostrade ritorna centrale per il futuro dei trasporti e della economia del Paese. Paghiamo le colpe di chi non ha fatto le manutenzioni straordinarie  ma paghiamo anche i gravi errori politico strategici  sulle infrastrutture degli anni 70.

L’incidente , per fortuna non tragico, di domenica scorsa  sulla A12 che sta causando code chilometriche per i turisti ma soprattutto per la economia del nostro Paese che da almeno un anno cresce più delle altre economie europee ma per recuperare il gap degli ultimi vent’anni ci vorrà molto tempo e stabilità di governo.
Come ha detto il Vice Ministro RIXI il 55% della nostra rete autostradale è vecchio, costruito cioè negli anni 60. E per fortuna le autostrade del mare, che sbloccai nel 2008 durante la mia esperienza organizzativa,  hanno trasferito strutturalmente una parte del traffico verso la Spagna che da oltre 10 anni salpa con la nave da Livorno e raggiunge Barcellona.
Paghiamo caro il blocco della costruzione delle autostrade del 1975 voluto da un emendamento comunista ispirato dall’on. Lucio Libertini.
Già quando venne decisa la costruzione della Autostrada del sole la sinistra del PCI non ne capiva la necessità. Negli anni 61-62 , su l’Unita’ si  chiedeva che, in alternativa alle autostrade, la costruzione di Scuole e Ospedali. Cosi nel 1964 il giorno della inaugurazione della Autostrada del Sole sulla prima pagina della Unità ci si chiedeva ancora della sua utilità. Appena ve ne furono le condizioni, la sconfitta della DC alle amministrative del  1975  e la presa di distanza del PSI di De Martino, il PCI presento’ un emendamento nel corso della discussione della Legge Bucalossi sull’uso del suolo col quale si bloccava per legge la costruzione delle autostrade. Questa norma verrà soppressa dal Governo Amato solo nel 2001. Ecco spiegato il ritardo del nostro Paese nella dotazione infrastrutturale . Un ritardo che ci è costato molto dal punto di vista economico perché la lentezza dei trasporti merci o della logistica ha un costo così come la congestione del traffico ha sicuramente inciso nella lotta alla incidentalità stradale e nella attrattivita’ economica.
Negli anni 2000 la esplosione del Movimento NoTav, No Gronda etc ha bloccato la costruzione di altre infrastrutture strategiche causando la minore crescita della economia e del lavoro del nostro Paese, come la TAV, la Gronda di Genova etc. Dopo il 2011 la costruzione di infrastrutture e’ nuovamente diminuita.
Solo con la nostra grande Manifestazione SITAV torinesi del 10 Novembre 2018  si è interrotta questa opposizione plasticamente evidenziata dal voto del Senato del 7,8.2019 largamente contrario alla mozione No Tav dei cinque stelle.  Senza quel Movimento SITAV il Governo Conte prima e Draghi poi non avrebbero dato così tanto spazio alle infrastrutture nella scrittura del PNRR.
Ora il nuovo Governo deve , nell’interesse nazionale, sbloccare e accelerare la costruzione della TAV , della Gronda di Genova etc. Trasporti e logistica competitività contribuiscono ad attrarre nuovi investimenti produttivi di cui abbiamo bisogno come il pane. D’altronde lo si vede proprio nel porto di Genova dove la decisione di costruire la nuova Diga e il completamento dei lavori del Terzo Valico stanno attirando tutti i grandi operatori mondiali dello shipping a investire nel porto , come se nella mia Torino a Mirafiori arrivassero investimenti di produttori esteri di auto .
Ora non possiamo più perdere tempo , aumentare gli investimenti pubblici da inoltre un forte contributo alla maggiore crescita della nostra economia e rilancerebbe il Vecchio Triangolo Industriale che negli ultimi anni è stato sopravanzato dal Nord Est.
Mino GIACHINO 
Presidente di SAIMARE  spa

Forza Italia: abbiamo spinto Lo Russo a partecipare a un blitz della polizia

SICUREZZA, ROSSO, FONTANA E PETRARULO (FI): SE CON UNA RICHIESTA DI CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE APERTO LO RUSSO PARTECIPA AI BLITZ DELLA POLIZIA SIAMO PRONTI ANCHE A CHIEDERE UN CONSIGLIO APERTO

“Se solo attraverso la richiesta di un Consiglio Circoscrizionale aperto abbiamo spinto il Sindaco Lo Russo a partecipare ad un blitz della polizia, in pieno stile sovranità come ci hanno sempre raccontato dal PD, allora siamo pronti a rilanciare e domandare anche un Consiglio Comunale Aperto sul tema”. La chiosa arriva dai coordinatori provinciale e cittadino di Forza Italia il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana e dal responsabile cittadino del Dipartimento Sicurezza Raffaele Petrarulo.

“Sinceramente non è nello stile di Forza Italia partecipare ai blitz delle forze dell’ordine. Abbiamo un altro senso delle istituzioni. Annotiamo che prima la nostra conferenza stampa e poi l’esito nefasto del sondaggio di gradimento del sindaco lo hanno portato a tentare di uscire goffamente dall’angolo. Non è con la spettacolarizzazione di un intervento degli agenti che si risolvono anni di inerzia sul tema della sicurezza. Serve un cambio di passo totale, per esempio bisognerebbe spostarsi dalla comfort zone dove ha deciso di compiere la sua passerella Lo Russo e spostarsi in via Montanaro, Largo Giulio, Via Santhià, Largo Palermo, piazza Bottesini, Corso Vercelli solo per citare alcuni esempi. Ancora uno sforzo signor sindaco che magari riusciamo a rimettere in sicurezza una porzione di Torino!”. Concludono gli esponenti azzurri.

 Preioni (Lega): “valutazioni ambientali  con una norma semplificata e pragmatica”

Il Consiglio regionale del Piemonte ha votato a favore delle nuove disposizioni riguardanti le valutazioni ambientali strategiche, l’impatto ambientale e le autorizzazioni ambientali integrate.
“Le norme proposte sono volte a semplificare e uniformare il quadro normativo – ha commentato Alberto Preioni presidente dal Gruppo consiliare regionale della Lega Salvini Piemonte – riguardante le autorizzazioni di valutazione di impatto ambientale e  strategica.
Le ricadute di questa legge si faranno sentire sia sulle imprese sia sui cittadini. Per quanto riguarda le aziende con questo nuovo regime garantiremo costi minori rispetto ad altre regioni italiane, che hanno oneri di istruttoria più elevati. Pertanto, investire in Piemonte risulterà meno oneroso rispetto ad altre regioni.
I cittadini godranno di una semplificazione delle procedure burocratiche legate alle valutazioni ambientali. Un impianto moderno e pragmatico, che mira a favorire lo sviluppo sostenibile della Regione, garantendo un equilibrio tra gli interessi economici e quelli ambientali attraverso semplificazione, chiarezza normativa, trasparenza con lo scopo di far diventare il Piemonte più attrattivo e competitivo”.

Visita al Castello di Rivoli con Carolyn Christov-Bakargiev

Agnolo Gaddi
Angelo annunciante, Redentore, Vergine annunciata, 1387-1388
tempera e oro su tavola, 100 x 38,5 cm, 98 x 38,3 cm, 100,3 x 38,4 cm
Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
deposito a lungo termine Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
L’Esperienza dell’Arte

Carolyn Christov-Bakargiev, Essere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione

giovedì 13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

Il 13 luglio 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Cerruti, guiderà il pubblico in una visita speciale alla scoperta dei segreti di Francesco Federico Cerruti e della sua raccolta d’arte e oggetti preziosi. Il rapporto privilegiato del collezionista con il libro e la legatura sarà affrontato esaminando un’importante opera della collezione: le cuspidi raffiguranti l’Angelo annunciante, il Redentore e la Vergine annunciata, 1387-1388, del pittore fiorentino Agnolo Gaddi.

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli
La conferenza, per un numero massimo di 16 persone, si tiene nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprende una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.

Carolyn Christov-Bakargiev

Scrittore, storico dell’arte e curatore. Attualmente è Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, Rivoli-Torino. Nel 2019 ha ricevuto l’Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence. È stata Edith Kreeger Wolf Distinguished Visiting Professor in Art Theory and Practice alla Northwestern University, Chicago (2013-2019). È stata Direttore Artistico della Biennale di Sydney nel 2008, di dOCUMENTA (13) a Kassel, Banff, Alessandria-Cairo e Bamiyan-Kabul nel 2012 e della Biennale di Istanbul nel 2015. Fra le sue maggiori pubblicazioni: Arte Povera (Londra 1999).

Ied e Gallerie d’Italia: immagini dai confini della città

IED E GALLERIE D’ITALIA DI INTESA SANPAOLO PRESENTANO IL PROGETTO

“IL MARGINE FA LA PAGINA – IMMAGINI DAI CONFINI DELLA CITTÀ”:

SEDICI RICERCHE FOTOGRAFICHE SULLA CITTÀ DI TORINO PER RACCONTARNE STORIE, VITE E PECULIARITÀ OLTRE GLI STEREOTIPI

 

Nell’ambito di Bureau Metamorfosi, progetto triennale di indagine sulla Città, IED Torino presenta le ricerche fotografiche realizzate dagli studenti del corso di Fotografia e dal 18 luglio diffuse in tutta la città grazie alle collaborazioni con GTT e IGP Decaux.

 

Torino, 11 luglio 2023 – IED Torino presenta “Il Margine fa la pagina – Immagini dai confini della città”, progetto nato in partnership con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e secondo capitolo del percorso triennale di indagine sulla città di Torino, Bureau Metamorfosi.  Il progetto ha visto la curatela di Giulia Ticozzi, coordinatrice del corso triennale di Fotgrafia IED Torino e la supervisione di Antonio Carloni, Vice Direttore Gallerie d’Italia – Torino, oltre che l’importante contributo di quattro esperti, Maurizio Cilli, Francesca Berardi, Arianna Arcara e Giulietta Fassino, e la guida del fotografo e docente Luís Aniceto. “Il Margine fa la pagina – Immagini dai confini della città” sarà fruibile dal 18 luglio al 15 settembre presso le Gallerie d’Italia – Torino nella sala immersiva del museo di Piazza San Carlo.

Se la prima tappa di Bureau Metamorfosi aveva esplorato il tema del Centro città, con il nuovo progetto l’Istituto Europeo di Design presenta sedici ricerche fotografiche realizzate da altrettanti studenti e studentesse del corso triennale di Fotografia, che hanno indagato da diverse e inedite prospettive scene di vita quotidiana, persone e storie di quegli angoli periferici di Torino dalle molteplici suggestioni e dai confini incerti, non solo geografici ma anche sociali, antropologici e architettonici. Con un approccio che li ha coinvolti dal punto di vista didattico, ma  anche nelle vesti di abitanti in prima persona della città, gli studenti hanno raccontato quartieri come Barriera di Milano, Madonna di Campagna, Mirafiori e Falchera Vecchia senza avere vincoli tematici: ne è nata un’indagine libera ed eterogenea, svincolata dal concetto di “città dormitorio” e di degrado associato spesso alle zone urbane periferiche. Il ventaglio di storie ha raccontato infatti una città rivelata, con una visione oltre gli stereotipi di quartieri, esaltandone la quotidianità fatta di vita, lavoro e socialità.

Gli sguardi fotografici degli studenti e delle studentesse sono passati dal raccontare la vita di alcune Associazioni sul territorio alla trasformazione e abbandono di luoghi, testimonianza di un tessuto industriale ora inevitabilmente rivoluzionato; dalla prima scuola ucraina di Torino a quelle situazioni che vedono incrociare generazioni, etnie e gruppi sociali differenti; dalle barriere architettoniche alla quotidianità di universitari e di chi sembra non dormire mai, come i protagonisti dello street food per eccellenza, il kebab. Gran parte del progetto si compone di ritratti e street photography, come per esempio in Crux Via, ricerca incentrata su Parco Dora, visto come baluardo del libero arbitrio, in quanto crocevia immobile e testimone ogni secondo di combinazioni diverse di elementi in grado di dare vita a infiniti risultati, scenari e istantanee.

“Il margine fa la pagina” si diffonderà inoltre dal 18 luglio nella città. Grazie alla collaborazione con GTT e IGP Decaux i manifesti e i progetti fotografici occuperanno gli spazi pubblicitari di strade e pensiline, in una forma di narrazione e di restituzione alla città che nelle sue diverse sfaccettature ha ispirato il progetto.

 

“Questo lavoro, che segna la seconda tappa di un progetto triennale realizzato in collaborazione con Gallerie d’Italia Torino – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino – testimonia come i fotografi siano oggi interpreti del contemporaneo da diversi punti di vista: economico, sociale, culturale, paesaggistico e siano figure con molteplici sbocchi professionali che vanno dal foto reporter alla fotografia di moda, dalla fotografia di prodotto e pubblicitaria alla fotografia editoriale”.

Antonio Carloni, Vice Direttore Gallerie d’Italia – Torino, dichiara: “Con questo secondo capitolo del percorso triennale di indagine sulla città di Torino realizzato con lo IED abbiamo nuovamente voluto affidare a giovani studenti avviati alla professione della fotografia l’occasione di raccontare i cambiamenti della nostra città, concentrandoci questa volta sulle periferie. Un racconto per immagini che testimonia al tempo stesso come le Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo siano diventate un luogo di riferimento per l’osservazione dell’attualità e per comprendere le trasformazioni del presente attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea”.

Fotografie di: Ballerini Giulia, Bergadano Alessio, Campi Pietro Maria, Celia Sara, De Stefano Luca, Figliuolo Silvio Giovanni Maria, Geraci Gian Marco, Idda Caterina, Lombardo Federico, Luigi Pietro Antonio, Puntillo Stefano, Riva Emanuele, Scalzeggi Alessandro David, Sorbello Erika, Terlizzi Andrea, Verduci Greta, studenti del 2° anno del corso triennale di Fotografia IED Torino.