ilTorinese

Spaccio: ai domiciliari nascondeva 60 mila euro in contanti in casa

Nell’ambito di un servizio di polizia giudiziaria volto al contrasto dell’illecito traffico di sostanze stupefacenti, un cittadino italiano di 27 anni, sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare nella sua abitazione nell’eporediese, è stato sottoposto ad approfondito controllo da personale della Polizia di Stato del Comm.to di P.S. di “Ivrea e Banchette”.

All’interno dell’appartamento del giovane, presso il quale poco prima dell’inizio dell’attività veniva riscontrato un via-vai di soggetti verosimilmente riconducibili al mondo dello spaccio, i poliziotti identificavano due persone, non lì residenti, una delle quali, alla vista della polizia, cercava goffamente di nascondersi fra il letto e il termosifone della camera.

Nell’alloggio non è stato rinvenuto stupefacente ma, occultato in diverse stanze, all’interno di un barattolo e di alcuni portadocumenti, anche nel mobile sotto al livello della cucina, i poliziotti hanno trovato un ingente quantità di denaro divisa in mazzette, per una cifra complessiva di 32.799 €. Il ventisettenne non è stato in grado di fornire giustificazione in merito alla provenienza del denaro. I poliziotti hanno anche rinvenuto e sottoposto a sequestro un quaderno riportante alcuni conteggi riferiti a dei “pezzi” non meglio identificati.

Ritornati nello stesso alloggio appena 48 ore dopo, ai fini della notifica al giovane della sospensione della misura della detenzione domiciliare e l’immediata traduzione in carcere disposta dal magistrato dell’Ufficio di Sorveglianza di Vercelli, gli agenti hanno proceduto a nuova perquisizione dei locali, rinvenendo, occultate in un barattolo ed in alcune buste di plastica, oltre 500 banconote di vario taglio, per una cifra complessiva di 27650 €, per un ammontare complessivo di oltre 60 mila € se sommato a quello rinvenuto due giorni prima.

Anche questo denaro è stato sottoposto a sequestro, mentre il ventisettenne è stato tradotto in carcere ove continuerà a scontare la sua pena.

Ecco come i cinghiali danneggiano le colture

Coldiretti spiega come i cinghiali danneggiano le semine di mais. Come potete osservare, i cinghiali fiutano i chicchi appena interrati e seguono la fila con grande precisione scavando con il grifo e mangiando uno per volta i singoli semi. Risultato: il campo è da riseminare. Accade che si debba riseminare anche 2-3 volte.

Si tenga presente che per seminare un ettaro di mais servono circa 270-300 euro di semi.

 

Art FLaw dove l’arte si sposa con il collezionismo e la divulgazione artistica

Nasce un nuovo progetto artistico 

 

Art FLaw è il nome del progetto conduttore sia della mostra di arte contemporanea promossa da FolLaw Avvocati a Torino, studio legale multidisciplinare operativo nel settore del diritto dell’arte, sia il titolo della mostra di arte contemporanea da loro promossa.

Legalità e diritto, unito alla passione dell’Avvocato Maurizio Marangon, collezionista, amante dell’arte e studioso dello stesso mercato, sono sfociate e confluite in un progetto di divulgazione artistica.

Le opere di questa prima edizione di Art FLaw sono state selezionate dalla curatrice Giulia Turati e sono di altissimo livello, avendo la peculiarità, che taluni forse considerano un difetto, di essere nuove.

Presentano il pregio della fatalità verso un futuro promettente e quotazioni calibrate rispetto al percorso di Art Market intrapreso dagli autori.

Con Art FLaw diventa fruibile l’arte, rimane intatta, pulita e non speculativa.

Pittura, grafica, scultura e installazione sono i linguaggi interpretati da Alma Gianarro, nella pittura contemporanea e grafica, Bianca Mancin artista grafica e Graphic Designer editor di Art FLaw Massimiliano Salvi, scultore, pittore, titolare e creatore delle opere all’interno del laboratorio d’ingegno “Lo Yeti felice”, e Orma il Viandante, alias Manuele Mannisi, street artist unico nel suo stile per la realizzazione di opere da esposizione oltre che di murales, Sara Francesca Molinari, artista multidisciplinare e accademica, pittura, performance e installazione, e 7 Apo, Fabio Desantis, pittore con la peculiarità di realizzare tele artistiche con la resina per pavimenti spatolata.

Le opere sono presentate al vernissage da esperti d’arte come la dottoressa Vanessa Carioggia, la professoressa Patrizia Scaglia e hanno tra i loro sponsor Italia Arte, Museo MIIT, Madama srl, Howden- Assiteca, lo Studio Srl, 4 house, Sax the bit e lo Yeti Felice Laboratorio.

La mostra viene presentata il 22 maggio e sarà visitabile, previo appuntamento, presso la sede FolLaw Avvocati, tramite gli artisti stessi e attraverso gli avvocati Marangon, Federica Cresto e la curatrice d’arte Giulia Turati.

MARA MARTELLOTTA

Ascom al fianco delle attività in Galleria Subalpina

Ascom Confcommercio Torino e provincia sta monitorando con attenzione l’evolvere della situazione riguardante l’acquisizione della Galleria Subalpina da parte del fondo americano Blackstone. Fin dall’inizio, abbiamo sottolineato la necessità di proteggere le attività da operazioni che seguono una logica puramente economica che non ha nulla a che vedere con il valore intrinseco, e per alcuni aspetti immateriale, del luogo.

Durante le numerose interlocuzioni con l’Assessore Chiavarino e l’Amministrazione Comunale, abbiamo costantemente sottolineato l’importanza storica e culturale dei negozi e dei locali presenti nella Galleria e abbiamo chiesto di intervenire anche se si tratta di uno spazio privato. La Galleria esprime un patrimonio identitario della città non solo per i torinesi, ma anche per i turisti che rimangono stupefatti dall’atmosfera unica che vi si respira e dalla qualità delle attività che vi si svolgono. Il commercio tradizionale, qui come altrove, rappresenta un elemento distintivo e autentico dell’ambiente cittadino, della piazza e del centro storico, un autentico fiore all’occhiello che nessuno desidera veder scomparire.

Purtroppo, dobbiamo parlare di “necessità di protezione” per queste attività, laddove sarebbe più naturale concentrarci sulla “valorizzazione” che meritano. Confidiamo perciò che il Comune di Torino riesca a raggiungere un accordo nella trattativa con Blackstone, al fine di preservare la decina di attività presenti. Siamo al fianco del Comune per sostenere una trattativa che favorisca gli imprenditori e gli esercenti presenti nella Galleria, affinché possano continuare a contribuire alla bellezza e all’unicità di Torino.

In arrivo i fondi contro il dissesto di montagne, colline e sponde dei fiumi

Aperto  il bando da 5 milioni di euro per interventi di sistemazione idrogeologica di situazioni di dissesto in ambito montano, collinare e lungo le sponde dei fiumi.

Le risorse fanno parte della programmazione dei Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (Fesr) 2021-2027 e sono destinate agli Enti gestori delle Aree protette e alle Unioni Montane.

«Interventi di manutenzione del territorio e prevenzione del dissesto sono sempre più fondamentali. Lo dimostrano gli intensi eventi meteorologici che hanno coinvolto il Piemonte negli ultimi giorni dove l’immediata attivazione della macchina di allerta e monitoraggio della protezione civile e gli interventi di manutenzione avviati già da alcuni anni sui fiumi e sui versanti, hanno consentito di contenere i danni e superare la situazione di difficoltà – spiegano il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il vicepresidente Fabio Carosso – L’obiettivo di questa misura, insieme ad altre messe in campo dalla Regione Piemonte, è la messa in sicurezza dei territorio per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e prevenire il rischio idrogeologico in territori, come quelli montani e collinari che presentano particolari fragilità, ma nei quali è particolarmente importante garantire il rispetto degli habitat e degli ecosistemi».

Le risorse sono infatti finalizzate anche a sostenere la resilienza dei territori, attraverso il finanziamento di progetti di intervento a tutela delle Aree Protette e di Siti della Rete Natura 2000, ovvero lungo la dorsale montana che include la rete sentieristica di collegamento con il sistema delle Aree Protette della Regione Piemonte.

«Un’altra misura messa in campo da Regione Piemonte sui Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici che dimostra la tempestività di risposta della Regione e la grande attenzione per il territorio, oltre alla capacità di gestire al meglio le misure europee con l’obiettivo di permettere agli enti beneficiari di aver accesso alle risorse con molta velocità – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – I cambiamenti climatici, i cui effetti sono ormai ben visibili, impongono una rapida risposta perché ci sarà sempre più frequentemente l’alternanza di periodi siccitosi a periodi di precipitazioni intense e concentrate in un breve lasso di tempo. E il maltempo che ha colpito il Piemonte nei giorni scorsi testimonia come velocemente si possa passare da una situazione di carenza d’ acqua ad una di eccesso, con conseguenti rischi idrogeologici per il territorio».

Nella programmazione dei fondi FESR 21-27 del Piemonte alla transizione ecologica è destinata la somma di 475 milioni di euro.

Le domande potranno essere presentate fino alle ore 12 del prossimo 22 novembre.

Ulteriori e più dettagliate informazioni al link:

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/interventi-sistemazione-idrogeologica-situazioni-dissesto-ambito-montano-collinare-ripariale

FOTO MARIO ALESINA

Torino: la cura della carie viene dal mare

SARA GANDOLFI VINCE IL PREMIO NAZIONALE GIOVEDÌSCIENZA CON LA RICERCA: “CARIE E IPERSENSIBILITÀ DENTALE: LA CURA ARRIVA DAL MARE”

 

Sono i giovani il futuro della ricerca. È con questa convinzione che da oltre 12 anni esiste a Torino il Premio Nazionale GiovedìScienza, assegnato al miglior ricercatore under 35 proveniente da un Ente di ricerca Italiano.

La giuria, Tecnica e Popolare, ha premiato quest’anno tre ricerche in campo medico.

Il primo premio – dal valore di 5000 € – è andato a Sara Gandolfi con la ricerca dal titolo “Carie e ipersensibilità dentale: la cura arriva dal mare”.

“La sensibilità dentale può avere molte cause, tra cui, appunto, le carie – spiega la vincitrice del Premio Sara Gandolfi, ricercatrice presso il CNR – Istituto di Scienza, tecnologia e sostenibilità per lo sviluppo dei materiali ceramici di Faenza. Alcuni batteri, detti cariogeni, producono acidi che corrodono lo smalto dentale, fino ad arrivare a “bucarlo”, lasciando scoperto lo strato sottostante, ovvero la dentina. Il progetto di ricerca si concentra sulle lische di pesce, scarto della filiera del cibo, da cui estraggono prima la parte organica e in seguito la parte minerale costituita dal fosfato di calcio. Questo va a depositarsi sui tubuli dentali della dentina scoperti, agendo come tappo e contrastando la sensibilità dentale”.

Il secondo classificato è Alberto Sogari, Università degli studi di Torino – Dipartimento di Oncologia con la ricerca dal titolo “La colibactina: la palestra in cui i tumori imparano a difendersi dalla chemioterapia”.

“Alcuni dei batteri residenti nel nostro intestino possono aiutare in diversi modi lo sviluppo del tumore al colon, questo a causa della produzione di colibactina, tossina in grado di modificare il DNA delle cellule tumorali promuovendone lo sviluppo – spiega Alberto Sogari.  La colibactina allena le cellule tumorali a sopportare un carico costante di mutazioni al DNA, quindi, quando si inizia un trattamento con un farmaco chemioterapico, il tumore è già “allenato”. Anche tumori allenati alla colibactina possono essere sensibili ad altri tipi di chemioterapia, quindi questa tossina diventa un marcatore per scegliere la terapia migliore”.

Si aggiudica il terzo posto Francesco Saccoliti, Istituto italiano di tecnologia – Genovacon una ricerca in farmacologia dal titolo “Alla pesca del bersaglio”.

L’elemento chiave del farmaco è una molecola organica in grado di colpire componenti cellulari il cui malfunzionamento caratterizza la malattia – spiega Francesco Saccoliti. L’interazione del farmaco con tali “bersagli” (target) consente di ristabilirne la funzionalità armonica che conduce ad uno stato di benessere. La ricerca di Francesco Saccoliti spiega come basandosi sui target cellulari si disegnano e sintetizzano farmaci in grado di legare questi bersagli e, in seguito alla loro azione, ristabilire lo stato di salute. Compiere il percorso inverso, cioè dal farmaco all’individuazione del target, potrebbe consentire di migliorare la comprensione di malattie complesse così da velocizzare la scoperta di nuove terapie sempre più mirate, razionali e sicure”.

 

Altri tre premi in denaro dal valore di 3000 euro ciascuno sono stati assegnati a seguito della competizione:

·         PREMIO SPECIALE ELENA BENADUCE, riservato a lavori di ricerca che si distinguono per le ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita e assegnato dalla Giuria Popolare, va a Francesco Saccoliti.

·         PREMIO GIOVEDÌSCIENZA FUTURO, assegnato al miglior studio di fattibilità, è stato vinto da Giulia Tomagra, ricercatrice presso l’Università di Torino – Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco con la ricerca dal titolo “Quantumania” e il mondo della nanoscienza”. (Comunicato stampa dettagliato in allegato).

·         PREMIO INDUSTRIA 4.0, dedicato alla miglior proposta di progetto sviluppato partendo dal concetto di “Industria 4.0” è stato assegnato alla dottoressa Vittoria Laghi, ricercatrice presso il Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e dei materiali dell’Università degli Studi di Bologna con il progetto “WAAMGRID”.  (Comunicato stampa dettagliato in allegato).

 

Il Premio nazionale GiovedìScienza è nato nel 2011 per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza, per offrire loro risorse e strumenti per divulgare le proprie ricerche.

Dodici edizioni hanno coinvolto 700 candidati, 360 donne e 340 uomini80 le candidature pervenute per l’edizione 2023, 53 ricercatrici e 27 ricercatori, provenienti dalle principali università e centri di ricerca italiani. 135 referees hanno valutato i candidati e selezionato in base al merito scientifico la rosa dei dieci finalisti.

Iannò (Libero Pensiero): “Car sharing per disabili? Pura e semplice utopia”

“Il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti, indubbiamente. 

A mio avviso, la mozione approvata ieri in Consiglio comunale sulla possibilità di rendere i servizi di car sharing accessibili a tutte le persone con disabilità, con le tecnologie attuali, è pura e semplice utopia.

Gli ostacoli da superare sono veramente tanti, uno su tutti la diversa mobilità ridotta del guidatore, che rende particolarmente difficile trovare autoveicoli che si possano adattare a tutti i tipi di disabilità.

Altro motivo di difficoltà, emerso anche durante la discussione nella competente Commissione consiliare, la disponibilità degli operatori del servizio di car sharing di attrezzare il loro parco vetture di veicoli multiadattati è praticamente nulla, sia per i costi, sia perchè occorrerebbe ammodernare le auto molto spesso.

Un’altra domanda mi porrei, quanti sono i disabili che, visti i costi, utilizzerebbero le auto del car sharing?

In conclusione, dico che è decisamente votare un documento e dare false aspettative per un mondo che già soffre come quello della disabilità!

Torino, 23 maggio 2023

 

Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero

Lega: Alessandria un polo del Sapere, della Medicina e della Cura

Daniele Poggio, Vittoria Poggio e Alessandro Stecco (Lega Salvini Piemonte): “Con il riconoscimento del ‘SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo’ come Azienda Ospedaliera Universitaria e il primo Irccs a carattere pubblico del Piemonte facciamo di Alessandria un polo del Sapere, della Medicina e della Cura all’avanguardia a livello nazionale”

Approvata in Consiglio regionale del Piemonte la delibera che riconoscerà l’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria, sede anche del Dipartimento attività integrate ricerca e innovazione, come Azienda Ospedaliera Universitaria.

“La comunità di Alessandria e tutta la sua provincia – puntualizza il leghista alessandrino Daniele Poggio – stanno vivendo una stagione di progressi sanitari senza precedenti, grazie alla precisa volontà di questa maggioranza di cui la Lega è la prima forza. Aver portato al ministero la deliberà che farà del ‘SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo’ una Azienda Ospedaliera Universitaria rappresenta un ulteriore tassello in una più ampia strategia che ha il suo cardine nella realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria”.

“Avere un’Azienda Ospedaliera Universitaria sul nostro territorio – aggiunge Poggio – significa fare di Alessandria e della sua provincia un punto di riferimento all’avanguardia per l’intera Sanità regionale. Da un lato potenzieremo ancora di più la nostra vocazione di polo didattico e del sapere, proprio oggi che il primo gruppo di studenti si laureerà in Medicina ad Alessandria. Dall’altro creeremo un polo, insieme con il primo Irccs pubblico del Piemonte, che saprà attrarre qui conoscenze e pazienti, senza che questi siano costretti loro malgrado a guardare fuori regione. In qualità di proponente, vorrei anche ricordare la mia legge regionale sull’Odontoiatria Solidale che oggi permette l’accesso alle cure dentarie anche a chi, per un momento di fragilità economica e sociale, ne sarebbe altrimenti escluso. Una rete al servizio della salute e dell’assistenza che non ha precedenti, ad Alessandria come nel resto del Piemonte”.

“L’avvio della procedura per l’individuazione dell’Aso di Alessandria quale azienda ospedaliero-universitaria – ha quindi aggiunto l’assessore alessandrina Vittoria Poggio – è un’altra pietra miliare di un percorso avviato nel 2019, quando, insieme all’Asl di Alessandria, è stato dato l’avvio alla procedura di riconoscimento quale Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico Irccs. Il nuovo iter conferma l’attenzione che la Regione, in particolare dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, sta dedicando al territorio Alessandrino, ribadendone la centralità a livello provinciale e l’eccellenza a livello Regionale”.

“L’avvio delle procedure per la costruzione del nuovo ospedale – ha aggiunto Vittoria Poggio – trova tuttavia un ostacolo nella posizione del Comune di Alessandria a guida Pd-5 stelle, che ci auguriamo vengano superate nell’interesse dello sviluppo della città e della sua crescita come punto di riferimento del territorio alessandrino, come è normale che sia per un capoluogo e per un’amministrazione che tiene solo al bene dei suoi cittadini, senza soffermarsi troppo sulla paternità delle scelte”.

“Un iter – commenta il leghista Alessandro Stecco, medico e professore universitario – che abbiamo avviato come Regione tre anni fa assieme ai vertici dell’Università del Piemonte Orientale, Rettore e Presidente della Scuola di Medicina, oltre che alla direzione aziendale, seguendo in parallelo l’altro l’iter molto importante, quello del riconoscimento quale primo Irccs a carattere pubblico del Piemonte, e che consentirà di ottimizzare le potenzialità sanitarie legate all’assistenza, alla didattica e alla ricerca, e che avrà una ricaduta e un indotto di grande beneficio, in termini di attrattività e competitività nella Medicina e nei Servizi all’utenza”.

“Un momento importante per la sanità regionale – ha proseguito Stecco, docente presso l’Università del Piemonte Orientale -: questa opportunità di aggiungere la definizione di policlinico universitario all’ospedale già sede di un corso di medicina, che oggi ha più di 50 studenti che si laureeranno nel 2024 e che progressivamente aumenteranno fino a 80 in un percorso progressivo di radicazione dell’insegnamento della Medicina oltre che dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. In futuro si avrà la possibilità quindi di rendere Alessandria sede di alcune delle Scuole di Specializzazione e questo renderà tutto il polo didattico scientifico e sanitario di ulteriore estrema attrattività”.

“La decisione di oggi – puntualizza infine Stecco – conclude la parte regionale dell’iter, testimoniando la volontà della Regione di traghettare la sanità piemontese e in questo caso alessandrina verso un’evoluzione migliorativa rilanciandola verso il futuro. Ora proseguirà presso il ministero: per concludere l’iter servirà un decreto interministeriale dei dicasteri della Sanità e dell’Università, che sarà poi seguito da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.

Il Piemonte avrà 64 nuove aree gioco per bambini

Il Piemonte avrà 64 nuove aree gioco per bambini. È quanto emerso dalla risposta dell’assessore all’infanzia e alla famiglia Chiara Caucino, all’interrogazione del consigliere cinque stelle Sean Sacco che, nell’ambito dei question time, ha interrogato la Giunta per sapere se, per il 2024, sono stati previsti nuovi finanziamenti per la realizzazione di parchi gioco diffusi per i bambini e le famiglie da parte dei Comuni piemontesi.

“Visto il successo della prima edizione 2022 dell’iniziativa “Giochiamo all’aria aperta” – ha specificato in aula l’assessore Caucino – la Regione ha deciso di destinare nuove risorse sul bilancio finanziario 2022-2024. A seguito dell’istruttoria, sono risultati finanziabili 64 parchi gioco che saranno completati entro il prossimo mese di ottobre, grazie ad un finanziamento pari a 749.508 mila euro. Più di 100 sono state le domande risultate ammissibili pervenute da parte dei Comuni; la Regione sta valutando di aprire un nuovo bando per consentire lo scorrimento delle poche domande rimaste fuori e poterle cosi finanziare tutte”.

“È fondamentale – ha ribadito Sacco – che i bambini abbiano a disposizione spazi all’aria aperta per giocare e socializzare, a maggior ragione dopo i due anni di pandemia che hanno costretto tutti a casa.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del consigliere Pd Domenico Ravetti su chiarimenti in merito all’esito dell’appalto per l’apertura dei tanto attesi servizi sanitari presso il Presidio Ospedaliero di Tortona (R.R.F., Piattaforma Ambulatoriale e Pronto Soccorso; di Domenico Rossi Pd su Quali tempi e risorse per la realizzazione del ponte sul fiume Ticino a Oleggio: di Alberto Avetta Pd su Nuovo ospedale di Ivrea: a quando la localizzazione?; di Silvana Accossato Luv su Futuro dell’ospedale di Settimo Torinese;  di Silvio Magliano Moderati su Carenza di Semaglutide per i diabetici: come si sta organizzando la Regione Piemonte?;  di Ivano Martinetti M5S su Domande poco opportune nei questionari di orientamento scolastico redatti dal sistema regionale di orientamento; di Sarah Disabato M5S su Depotenziamento del servizio dialisi presso il CAL di Caluso; di Francesca Frediani Gruppo misto-M4O Unione Popolare su Ospedale civico di Settimo Torinese, quali azioni dopo l’asta di vendita andata deserta?

Invasione di trailer a Forno Canavese

 

Si profila un’autentica invasione sabato a Forno Canavese (TO) per il ritorno del Trail del Monte Soglio, una delle prove offroad su lunga distanza fra le più amate della primavera nazionale. A una settimana dall’evento era ormai prossimo il traguardo dei 1.000 iscritti, che considerando ancora coloro che sono in lista d’attesa verrà sicuramente superato. Interessante il fatto che c’è una certa uniformità di adesioni sui tre percorsi previsti, senza contare che già oltre 230 ragazzini hanno detto sì al Bocia Trail, la prova promozionale riservata ai più piccoli.

L’invasione prevista a Forno Canavese non sarà solo da parte dei concorrenti. E’ infatti stata già messa a punto una straordinaria macchina organizzativa, con oltre 300 volontari che saranno dispiegati sul percorso e nell’allestimento di tutti i servizi per il prima e il dopo gara. Un apporto necessario considerando l’ampiezza del territorio interessato dal trail.

Ricordiamo le prove in programma: il Gir Lung è di 73 km per 4.300 metri di dislivello; il Gir Curt di 38 km per 2.300 metri, c’è poi il Gir Vulej di 16 km per 900 metri aperto anche ai non competitivi. La gara, inserita nel PiemonTrail Challenge e nei calendari Iuta e Csen, avrà il suo epicentro in Via Aldo Moro, da dove prenderà il via alle ore 6:00 per la gara lunga, alle 8:00 per la media e alle 17:00 per il Vulej. Nella mattina si svolgeranno anche le prove per i più piccoli, a partire dalle ore 10:00.

Il ritiro di pettorali e pacchi gara si potrà effettuare già al venerdì, dalle 18:00 fino alle 22:00 al Palazzetto Sergio Benetti, in prossimità della partenza. La segreteria riaprirà sabato alle 4:30. Sempre sabato sarà possibile pranzare e cenare sul posto, con DJ set e festa fino a sera tarda. Come da tradizione per il Trail del Monte Soglio.

Per informazioni: Asd Monte Soglio Trail, www.trailmontesoglio.it