ilTorinese

Il team social Ryanair promuove Torino

Con i reels e le stories si stima di raggiungere oltre 10 milioni di persone

Fino a oggi 27 maggio, da alcuni giorni,  soggiorna a Torino il team social Ryanair, seguito da Turismo Torino e Provincia in sinergia con Torino Airport, con l’obiettivo di promuovere la destinazione sui canali social della compagnia attraverso Instagram, Facebook & YouTube.
Camilla, Connor e Alicia, social media manager e content creator di Ryanair, hanno un compito ben preciso: catturare con le loro camere e smart phone gli aspetti più salienti e rappresentativi di Torino dal punto di vista turistico pubblicando in lingua inglese e spagnola al fine di raggiungere le varie fan base affinché i follower scelgano Torino come meta di viaggio.
La città verrà quindi raccontata nei suoi diversi aspetti: dalla Torino insolita a quella dell’art de vivre sino a cosa fare in 24 ore e alle specialità enogastronomiche attraverso i loro format di comunicazione “This Or That”, “Cabin Crew’s big day out”, “Instagram Spots” e “What I Ate in a Day in Turin”.

Si stima che i reels, le stories e i video  realizzati raggiungano oltre 10 milioni di persone.

Tale attività rafforza l’investimento iniziato con la campagna di comunicazione, finanziata da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, con la collaborazione di VisitPiemonte e Turismo Torino e Provincia e la partnership della stessa compagnia aerea, al fine di posizionare Torino e il Piemonte tra le destinazioni europee più desiderate e accessibili attraverso due fasi: la prima, attivata nei mesi di febbraio e marzo 2022 e la seconda, dal 23 dicembre 2022 a fine febbraio 2023 sfruttando i canali messi a disposizione dalla compagnia tra cui Facebook, Instagram, Hero Banner ecc..

Da quando nel novembre 2021 la compagnia aerea Ryanair ha aperto una base all’aeroporto di Torino sono, ad oggi, ben 35 le rotte inaugurate tra nazionali ed internazionali e oltre 13 milioni i passeggeri trasportati da/per Torino da inizio operazioni.

Venerdì 2 giugno  in piazza san Carlo il volontariato “esce dagli schermi” con VolTo

 

Si fa conoscere anche ai giovani con la presenza di un servizio di orientamento al Volontariato

 

Venerdì 2 giugno prossimo in piazza San Carlo dalle 15 alle 21.30 il volontariato ‘esce dagli schermi’.

Ogni anno in occasione della ricorrenza del 2 giugno, data di celebrazione della nascita della Repubblica italiana, scendono in campo forze armate e corpi militari che restituiscono un quadro parziale del nostro meraviglioso dettato costituzionale.

A partire dalla sua promulgazione la Costituzione italiana è stata oggetto di una rilettura da parte degli obiettori di coscienza, portando alla reinterpretazione del concetto di ‘difesa della patria’ e passando da una visione militare di tutela del territorio a un impegno verso i più fragili.

Alla luce della possibilità di effettuare il servizio civile, il centro servizi per il volontariato VolTO ETS, insieme ai partner che hanno aderito all’iniziativa, vuole festeggiare la Festa della Repubblica con un evento in piazza, il 2 giugno prossimo, per celebrare l’impegno degli enti del Terzo Settore che compiono azioni di solidarietà sociale. Sarà anche presente il servizio di orientamento al volontariato di VolTo.

Il programma del 2 giugno prevede una inaugurazione con saluti istituzionali, un videogioco musicale e un dibattito su giovani e volontariato con i Giovani del Centro Studi Sereno Regis e della Città Metropolitana di Torino.

Mara Martellotta

FOTO VINCENZO SOLANO

La Giornata Nazionale del Cavallo a Pinerolo

La Giornata Nazionale del Cavallo nasce per celebrare, finalmente, questo bellissimo animale (ma a noi non piace chiamarlo animale) e perché tutti, o quasi tutti, hanno la loro Giornata Nazionale. Tutti meno il cavallo.

Così ci ha pensato la No-Profit Passione Cavallo ideando la Giornata Nazionale del Cavallo e noi di Club Cavallo Italia, il club di chi ama i cavalli, abbiamo abbracciato e gestiamo questo straordinario progetto che rende, finalmente, omaggio al cavallo, a questo splendido animale al quale l’uomo deve moltissimo e che, senza di esso, non avrebbe mai raggiunto i traguardi odierni.

La Giornata Nazionale del Cavallo si celebra a cadenza annuale dall’ultima domenica di maggio 2022 e per tutti gli anni successivi, una data che ha grandi contenuti, tradizioni e storia riferita al cavallo.

L’ultima domenica del mese di maggio del 1250 risulta infatti essere la prima data conosciuta di quando l’uomo, in Italia, ha iniziato la sua lunga vita assieme al cavallo.

Probabilmente in Italia l’uomo ha iniziato prima di questa data la sua vita assieme al cavallo ma la prima data certa è, appunto, l’ultima domenica di maggio del 1250.

Da qui la decisione di celebrare la Giornata Nazionale del Cavallo l’ultima domenica di maggio.

I dettagli sono a Vostra disposizione nella Pagina Ufficiale dell’evento: https://www.clubcavalloitalia.it/la-giornata-nazionale-del-cavallo/

Il programma dell’evento prevede:

  • Aspettando la Giornata Nazionale del Cavallo con una visita guidata alla Caserma del Reggimento Corazzieri in Roma sabato 27 maggio
    • Presentazione di Clop, la mascotte della Giornata Nazionale del Cavallo

    • Visita ai musei dedicati al cavallo ed alle carrozze e nel dettaglio:

    • Il Museo delle Carrozze in Palazzo Farnese a Piacenza
    • Il Museo Storico della Cavalleria in Pinerolo (TO)

    • Il Museo Civico della Carrozza in Codroipo (UD)

    • Il Museo della Carrozza in Macerata

    • Il Museo della Carrozza in Villa Pignatelli (NA)

  • Premiazione del Premio Speciale Lorenz dei concorsi nazionali:
    • Il Disegno per la Giornata Nazionale del Cavallo
    • La Fotografia della Giornata Nazionale del Cavallo
    • Premiazione dei vincitori dei concorsi nazionali:

    • Il Disegno per la Giornata Nazionale del Cavallo

    • La Fotografia della Giornata Nazionale del Cavallo

  • Ricordando la Giornata Nazionale del Cavallo con una visita al Centro di Coordinamento e Servizi a Cavallo della Polizia di Stato a Ladispoli, in una data successiva al 28 maggio

Grano, gli agricoltori piemontesi: “Crisi disastrosa”

«Chiediamo che il Governo e le autorità competenti vigilino sul prezzo del grano, per evitare che le aziende agricole siano costrette ad abbandonare la produzione per scarsa redditività. Abbiamo lanciato una campagna di mobilitazione nazionale per far fronte alle principali cause della crisi che sta investendo le aziende del comparto, denunciando il vertiginoso crollo delle quotazioni e gli insostenibili costi di produzione. Oltre che sul grano duro, in Piemonte l’allarme è scattato soprattutto sul grano tenero, che qui rappresenta la produzione di riferimento. Senza un prezzo consono alle spese sostenute, le aziende andranno incontro al tracollo».

Così il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, in vista della stagione della mietitura, richiama l’attenzione sulla situazione del mercato cerealicolo.

«Non si può invocare il ruolo degli agricoltori soltanto quando l’emergenza mette a rischio la fornitura delle derrate alimentari – osserva Carenini – e dimenticarsene quando si tratta di pagare il conto. Prima con la pandemia e poi con la guerra, ci è stato chiesto di produrre. L’anno scorso, a ottobre, abbiamo seminato il grano con il gasolio a un euro al litro e il prezzo del concime al massimo storico. Adesso che ci apprestiamo alla mietitura, sono scattate le speculazioni e il prezzo è crollato, con la prospettiva di veder importare il grano dall’estero e spacciarlo per italiano. Tutto questo, sulla pelle dei produttori e dei consumatori».

Il prezzo del grano nelle ultime settimane, come riferisce ancora il presidente di Cia Piemonte, è sceso del 40 per cento, mentre quello della pasta sullo scaffale è aumentato in media del 30 per cento. L’Italia si trova nella paradossale situazione di rappresentare il primo Paese europeo per produzione di grano duro ed il secondo al mondo per importazione dello stesso cereale, con le quotazioni del grano Made in Italy costrette ad allinearsi a quelle delle produzioni estere che registrano standard qualitativi, di salubrità e costi di produzione molto più bassi rispetto a quelli italiani.

«Per questo – conclude Carenini – chiediamo il riconoscimento dei costi medi di produzione ai cerealicoltori e maggiori controlli sull’etichettatura, l’istituzione della Commissione Unica Nazionale del grano per una maggiore trasparenza dei prezzi, il potenziamento dei contratti di filiera tra agricoltori e industria e l’avvio immediato del Registro telematico dei cereali. Una battaglia imprescindibile in primo luogo per gli interessi generali di tutela del Made in Italy, oltre che dei produttori e dei consumatori».

A Ivrea inizia “La grande invasione. Festival della lettura”

Incontri, lezioni, reading teatrali, rassegne stampa, musica, show: tutte le forme della lettura si riuniscono per l’XI edizione del “Festival”

Da giovedì 1 a domenica 4 giugno

Ivrea (Torino)

I libri tornano “grandi protagonisti” e pacifici “invasori” della Città, da giovedì 1 a domenica 4 giugno, con l’XI edizione de “La grande invasione. Festival della lettura di Ivrea”, curata da Marco Cassini e Gianmario Pilo, con Marianna Doria e Ludovica Giovine per “La piccola invasione”, dedicata ai lettori più giovani.Sull’importanza dell’evento, dedicato alla memoria di Paolo Bisone (fotografo e amico del Festival) a dirla lunga sono, da subito, i numeri:  più di cento gli ospiti in programma, di cui quattro internazionali, per un totale di 120 incontri, 6 mostre e 36 lezioni.

Si parte, dunque, giovedì 1° giugno, alle 18, nel Cortile del “Museo Garda”, dove  nell’ambito dell’inaugurazione, la classe 2023 del Master “Il lavoro editoriale” della “Scuola del Libro”presenta e intervista (in collaborazione con la “Fondazione Bellonci”) i finalisti del “Premio Strega”. A chiudere la prima giornata saranno Alessandro Bergonzoni e Gabriele Romagnolicon un dialogo sulla scrittura e sulla lingua italiana, dal titolo Lingua, linguaggio, linguaccia”.

Il programma completo (con location e orari) e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.lagrandeinvasione.it

 

Tre sono quest’anno le “Case Editrici” ospiti ( “Accento”, “Il Post” ed “Il Castoro” per “La piccola Invasione”) e quattro gli ospiti internazionali: Nickolas Butler che presenta con Giulio D’Antona “Storie dal Wisconsin” (Black Coffee); Bernardine Evaristo nata a Londra nel 1959 da madre inglese e padre nigeriano, che con “Ragazza, donna, altro” (SUR) è stata la prima scrittrice afrodiscendente britannica a vincere il “Booker Prize” e a raggiungere la vetta della classifica dei best seller nel Regno Unito; Andrés Montero (Santiago del Cile, 1990), che presenterà il suo “La morte goccia a goccia” (Edicola Ediciones), “Premio Miglior Opera Letteraria 2022” in Cile e “Premio Academia Chilena de la Lengua”; sarà a Ivrea anche Sheena Patel, il cui romanzo d’esordio Ti seguo (Atlantide, 2022) si è recentemente aggiudicato il “British Book Award 2023” come romanzo rivelazione dell’anno.

Non mancheranno, nelle matinée del Festival le consuete “Lezioni” di storia, scienza, letteratura e molto altro, per un totale di 36 incontri. Da segnalare, in particolare, gli incontri con Silvia Bencivelli, Stefania Auci Giusi Marchettache si alterneranno in tre lezioni dedicate rispettivamente a “Storie di medicina spericolata”, al “Vocabolario amoroso negli autori siciliani” e alle “Principesse. eroine del passato e femministe di oggi”.

Come ogni anno, inoltre, il pubblico di Ivrea potrà conoscere le sei voci emergenti, selezionate e intervistate da Martino Gozzi ed Alessio Torino, nonché assistere ai “Dialoghi” fra un nutrito gruppo di scrittori (impegnati quest’anno su “In che modo si scrive di temi che la nostra società considera un tabù?) e agli “Incontri in Libreria”, alla “Azami” e alla “Mondadori”.

Il tradizionale momento di chiusura della giornata quest’anno è affidato a Matteo B. Bianchi, che nel suo “B.B. Show” avrà come ospiti Luciana Littizzetto e Arisa. Inoltre sabato 3 giugno, nel Cortile del “Museo Garda”, a fine serata si terrà l’Invasione Party 2023”, con il concerto di Kento e Dj Fuzzten, con Dj 1969 alla consolle. Per tutta la serata, il pubblico potrà gustare le specialità del “food truck” di Mocho.

L’agenda degli eventi comprende anche mostre  d’arte e vari spettacoli teatrali che si concluderanno domenica sera al “Teatro Giacosa”, quando Mariangela Gualtieri darà voce al rito sonoro “Il quotidiano innamoramento”.

Ai lettori più giovani e alle loro famiglie è dedicata “La piccola invasione”, con più di trenta autori e autrici che prenderanno parte ai 75 incontri previsti in città e nelle scuole. Casa editrice ospite di questa edizione è “Il Castoro”, che nel 2023 festeggia i suoi 30 anni di attività. Nell’anniversario della nascita (1923) di Italo Calvino, la domenica mattina le famiglie potranno anche rivivere la vicenda del “Barone rampante”, grazie allo spettacolo allestito da Umberto Poli e la “Cooperativa Alce Rosso”. L’evento di chiusura della “Piccola invasione” si terrà domenica pomeriggio al “Teatro Giacosa” con lo spettacolo “ Storie a perdi collo”, a cura della Compagnia “Faber Teater”.

g. m.

Nelle foto:

–       Cortile “Museo Garda”, ph. Luisa Romussi

–       “Teatro Giacosa”, ph. Luisa Romussi

“Napoleonica” fa 7 al Forte di Bard

Si torna a rievocare, per il settimo anno, il passaggio di Napoleone attraverso la Valle d’Aosta e l’assedio alla Fortificazione sabauda

Da venerdì 2 a domenica 4 giugno

Bard (Aosta)

Tre giorni di fitti appuntamenti, da venerdì 2 a domenica 4 giugno, e una preziosa (dal punto di vista storico e artistico) rassegna espositiva: questo il ricco programma della settima edizionedi “Napoleonica”, la grande rievocazione storica del passaggio attraverso la Valle d’Aosta di Napoleone Bonaparte con le sue truppe, avvenuto nel maggio del 1800 nel corso della “Seconda Campagna d’Italia” e conclusasi con l’invasione da parte dell’“Armée de Reserve” francese della Valle e l’assedio al  Forte di Bard (“le vilain castel”), che dopo due settimane capitolò ma con l’onore delle armi. Per rivivere quell’episodio storico, sono attesi a Bard più di 300 rievocatori provenienti da tutta Europa. Uomini e donne con abiti dell’epoca, cannoni, cavalli, tutto riporterà agli inizi del XIX secolo. L’evento è promosso dall’“Associazione Forte di Bard” in collaborazione con l’Associazione storico-culturale “Il segno del passato” e con i Comuni di Bard e Hône.

I giochi si apriranno venerdì 2 giugno, dalle ore 16, nel Borgo, con l’apertura delle taverne, giochi per bambini, musiche itineranti, ambientazioni d’epoca. Il via ufficiale sabato 3 giugno dalle 10.30 con la grande parata delle truppe dagli accampamenti alla Piazza d’Armi. In mattinata aprirà anche il Mercatino di oggettistica napoleonica nella Piazza di Gola del Forte. Al pomeriggio, dalle ore 16, la prima grande novità di questa edizione: la “Battaglia campale” nelle campagne di Hône. In serata, alle 21.30, la rievocazione del tentativo di passaggio notturno di soldati e cannoni francesi nel Borgo e, alle 22.15, il suggestivo spettacolo piromusicale, con simulazione di incendi e cannoneggiamenti. Domenica 4 giugno, dalle ore 10, riaprirà il Mercatino a tema storico nel Forte; dalle 10.30gara di abilità tra fucilieri, musiche itineranti, giochi d’epoca in Piazza d’Armi e si darà il via al “Trofeo Marbot”: prova itinerante per “rievocatori a cavallo”. Non mancheranno dimostrazioni di “medicina militare”, mentre nel pomeriggio, dalle 14.30, ci saranno la rievocazione dell’assedio e l’ attacco finale al Forte e alle 16.30 in Piazza d’Armi, la presa del Forte, il raggruppamento delle truppe e la firma della resa.

L’ingresso alla manifestazione è a pagamento (8 Euro, gratuito per bambini da 0 a 10 anni) nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 giugno.

A prezioso corollario delle molteplici iniziative, la mostra “Napoleone nei documenti storici di Ceva e Moretta. Documenti messi a disposizione dal Comune di Ceva e dal Comune di Moretta”, curata da Andrea Briatore e Silvia Oberto. La rassegna presenta al pubblico, all’interno della Cappella del Forte, una serie di preziosi documenti e opere d’arte che testimoniano il legame tra le tre realtà e il passaggio di Napoleone Bonaparte. Il Forte di Ceva, al pari del precedente Castello di Bard, venne fatto radere al suolo per volontà dell’imperatore francese. Un grande plastico illustra le peculiarità architettoniche del Forte di Ceva edificato nel XVI secolo e mai più ricostruito, affiancato da una serie di acquerelli su tela prestati dall’“Archivio di Stato di Torino”, oltre a documenti originali tratti dagli archivi comunali. La sezione dedicata a Moretta presenta invece una serie di cartografie che documentano l’introduzione delle forme di Catasto volute da Napoleone, dopo la sua conquista di gran parte del “Regno Italico”, messe in relazione con il precedente “Catasto particellare Sabaudo”. L’esposizione è aperta negli abituali orari di apertura del Forte di Bard sino a domenica 4 giugno. L’accesso è incluso nel biglietto di ingresso alle altre aree espositive.

g.m.

Per info: “Associazione Forte di Bard”, tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

“Smettere di fumare baciando”, il potere salvifico dell’amore

Guido Catalano, torinese doc diventato simbolo del panorama culturale piemontese e presenza constante al Salone del Libro, anche quest’anno ha portato la sua performance live sui palco della kermesse. Dopo aver girato tutto lo stivale per anni, collezionando sold out grazie alla sua capacità di emozionare e far ridere allo stesso tempo, il poeta professionista “vivente” ha presentato il suo ultimo libro “Smettere di fumare baciando” (edito Rizzoli). Con questo nuovo testo, Guido Catalano torna alle origini, ai versi che l’hanno reso famoso con una raccolta autoironica, intima e spassosa, adatta a ogni esigenza. Infatti ci sono poesie della colazione e del dopo sbronza, poesie d’amore mancato e di sogni possibili, poesie lanciate alla finestra come sassetti, poesie incattivite e poesie che danno dipendenza. Soprattutto molti baci che ci aiuterebbero ad ascoltaremeno minchiate” dichiara il poeta “se i cialtroni in giro / chiacchierassero di meno / limonassero di più”. Ad accompagnarlo sul palco Willie Peyote.

Anche questa volta un titolo molto originale (“Smettere di fumare baciando” ), ma da sempre le scelte dei titoli delle tue pubblicazioni sono state iconiche (Ogni volta che mi baci muore un nazista, Ti amo ma posso spiegarti, D’amore si muore ma io no). Da dove è nata l’ispirazione questa volta?

Come noto io uso molto il bacio, come era già era successo in passato, perché secondo me ha una sorta di potere magico. In realtà mi riferisco, più in generale, all’amore. Inoltre sono un tabagista e spero che un giorno l’amore, come mi ha aiutato in tantissime cose, mi aiuti anche a smettere letteralmente di fumare.

L’amore è sempre stato al centro della tua lirica. Infatti, già nell’intervista dell’anno scorso, avevi dichiarato che una relazione d’amore vera e sana, come quella che stai vivendo, può avere davvero un potere salvifico.

Sì, la penso ancora così e più in generale i rapporti umani penso abbiano questa capacità. Anche un rapporto tra due amici, tra fratelli o tra mamma e figlio possono davvero aiutare e, talvolta, salvare le persone. Il rapporto umano è importantissimo.

Passando ai libri, tu sei un ospite fisso e sempre tra i più attesi del Salone. Da scrittore torinese cosa rappresenta questo evento per te?

Per me è come Natale, anche se a questo giro piove tanto, forse troppo. E’ una vera e propria festa in cui Torino diventa capitale non solo d’Italia, ma anche del mondo. Infatti arriva gente da ovunque e questo mi rende molto fiero della mia città. Inoltre sono contento che ogni anno vada sempre meglio.

Un libro che ti ha colpito in questo 2023?

Io sono un grande amante di Stephen King che leggo da tutta la vita e continuo a leggere perché ha scritto tantissimi capolavori. Ora mi sto dedicando alla saga della “Torre nera” che è bellissimo e che consiglio vivamente. Spesso è considerato un autore di serie B perché è un autore di genere e legato all’horror ma, in realtà, è un vero genio.

Valeria Rombolà

Politecnico e Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda: un rapporto più stretto tra università e impresa

Siglato al Castello del Valentino un protocollo d’intesa  

 

Per contribuire ad un rapporto più stretto tra

università, associazionismo e impresa nello sviluppo della ricerca in Italia

 

“Un rapporto più stretto tra università e impresa è necessario per affrontare le sfide italiane”. A dirlo è stata Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, in occasione della firma del protocollo d’intesa con il Politecnico di Torino “Fare sistema per la ricerca e l’innovazione di impresa”, siglato al Castello del Valentino con il professor Andrea Bocco, Direttore del Dipartimento interateneo di Scienze, Progetto e politiche del territorio del Politecnico.

All’incontro erano presenti anche Valeria Panini, presidente Aidda Piemonte e Val D’Aosta e la professoressa Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per Campus e Comunità sostenibili, che hanno collaborato alla stesura dell’accordo, a conferma della condivisione di interessi e obiettivi comuni nell’ambito accademico e culturale e del reciproco interesse a potenziare la collaborazione nell’ottica di favorire la cooperazione nell’ambito di progetti di ricerca in partnership.

Grazie all’accordo verranno così sviluppati progetti di supporto alla formazione accademico-professionale di studentesse e laureande al fine di fornire loro l’opportunità di una migliore conoscenza del mercato del lavoro; progetti per la promozione di dottorati di ricerca nel campo del genere, della sostenibilità e della creazione di impresa; progetti per la definizione di network di rapporti a livello internazionale e di eventi istituzionali di promozione della cultura scientifico-tecnologica ed imprenditoriale a livello locale; l’individuazione di nuovi modelli e strategie che consentano di rafforzare il legame con il territorio, anche in termini sociali e culturali, periodi di studio, tirocini e seminari, scambi di informazioni, documentazione e pubblicazioni scientifiche, nonché la possibilità di tirocini presso le aziende associate ad AIDDA.

“Le sfide attuali possono essere affrontate solo insieme, con una visione integrata tra le imprese il mondo pubblico e il mondo universitario, un mix che può fare la differenza per il nostro Paese – sottolinea la presidente nazionale di Aidda Antonella Giachetti – L’obiettivo è quello di sviluppare e stimolare sinergicamente la nascita di nuovi progetti imprenditoriali, in particolare legati al mondo dell’impresa italiana e trovare risposte per realizzare un Paese più equo, prospero ed armonico mentre sfide complesse e di carattere internazionale si pongono davanti a noi. Formazione, creatività e interazione fra i vari attori rappresentano un enorme potenziale”.

Andrea Bocco aggiunge: “Abbiamo siglato un accordo con obiettivi ampi ed ambiziosi, e da domani ci impegneremo tutti per realizzarli al meglio, anche creando un ambiente e una rete di relazioni il più favorevole possibile. Il nostro obiettivo comune sarà offrire alle  nostre studentesse – che dimostrano una spiccata sensibilità alle tematiche legate alla sostenibilità – le condizioni in cui possano essere supportate ed incoraggiate nel perseguirle e metterle in pratica nel loro lavoro”

Valeria Panini commenta: “E’ particolarmente significativo per AIDDA siglare questo Protocollo d’intesa con il Politecnico di Torino in occasione della Festa della nostra Fondazione avvenuta proprio a Torino nel maggio 1961. Esprime il simbolo del constante impegno di ogni territorio ad accompagnare le donne imprenditrici e manager nei loro percorsi evolutivi. In particolare questo accordo nasce dalla collaborazione con la professoressa Patrizia Lombardi a partire dal Premio “Donna d’Eccellenza” che AIDDA Piemonte le ha assegnato nel 2021 e che ha già permesso l’assegnazione di una borsa di studio. Questi sono per noi i contributi più significativi per arrivare a formare donne portatrici di una leadership al femminile più inclusiva e sostenibile”.

 

Patrizia Lombardi conclude: “La collaborazione con il mondo imprenditoriale è per il Politecnico di Torino un elemento imprescindibile e di fondamentale importanza in tutti i campi di azione, nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione ad elevato impatto sociale.  La co-produzione della conoscenza e delle competenze, necessarie per le transizioni verde e digitale, infatti, richiede una collaborazione sempre più stretta con le industrie collegate e i portatori di interessi. La partnership con l’associazione AIDDA ha un duplice valore: non solo consente di raggiungere il mondo privato imprenditoriale in tutti i diversi settori, ma anche la componente manageriale di genere, di cui oggi mediamente l’Europa, non solo l’Italia, risultano tristemente carenti”.

Un sasso nel lago. Il ritorno dell’ispettore Tobia

Nel romanzo Un sasso nel lago torna con una nuova indagine l’ispettore Marco Tobia, una sorta di Philip Marlowe che vive sull’isola di San Giulio, in mezzo al lago d’Orta. Nato dall’immaginazione dello scrittore Matteo Severgnini e pubblicato da Todaro, una piccola e importante casa editrice di Lugano, l’investigatore privato affetto dalla sindrome di Tourette che improvvisamente lo costringe ad abbaiare e ululare muovendosi in modo scoordinato come fosse un burattino impazzito, è alla sua terza apparizione dopo i primi due libri, La donna della luna e La regola del rischio. Tra lo specchio d’acqua più romantico d’Italia, gli angoli della capitale della moda e del design e la Parigi del Cafè Panis sulla rive gauche, della celebre Shakespeare and Company e di Montmartre, Marco Tobia indaga su un complicato intreccio di vicende che dall’omicidio di una escort amica della sua compagna si allarga in cerchi concentrici come le piccole onde prodotte da un sasso scagliato nell’acqua.

Come nelle altre indagini l’indole solitaria di Tobia trova protezione nel silenzioso microcosmo dell’isola circondata dalle acque del Cusio, contando sull’amicizia del barcaiolo ortese Anselmo, appassionato giocatore con le parole strane e dimenticate ( un poco come Marina, la moglie morta del vicequestore Rocco Schiavone ), dell’ex collega Antonio Scuderi, ispettore di polizia costretto su una sedia a rotelle per causa di un malaugurato incidente causato proprio da Tobia e della fidanzata Clara, donna di un indubbio fascino che lavora come escort a Milano. Coinvolto suo malgrado in una vicenda che riguarda i proprietari di una storica azienda produttrice di giocattoli e un corollario di altri personaggi, Tobia teme per l’incolumità della sua compagna e a causa del suo atteggiamento protettivo l’investigatore rischia di pregiudicare il loro rapporto. Dovrà far ricorso a tutta la sua pazienza per venire a capo dell’intricata matassa degli eventi, riannodandola dopo averne trovato il bandolo in un passato fatto di vecchi rancori che hanno alimentato un ossessivo desiderio di vendetta. Anche in questo caso la storia, che si colloca a metà strada tra il noir e il giallo d’ambiente, si svolge su più piani in un seguirsi di investigazioni e di brillanti invenzioni narrative di Matteo Severgnini, scrittore che è nato e vive a Omegna, la città di Gianni Rodari e delle caffettiere, ama coltivare l’orto e andare a pesca di trote nei laghi delle valli ossolane. Collaboratore della Radio Televisione Svizzera Italiana a diversi programmi culturali, radiofonici e televisivi, Severgini ha pubblicato racconti su diverse antologie, tra le quali La spesa del commissario. Per il cinema ha scritto e co-sceneggiato il film documentario “Moka noir. A Omegna non si beve più il caffè” di Erik Bernasconi (prodotto dalla Ventura Film).

Marco Travaglini

Sarà Europa? 37esima giornata serie A Spezia -Torino

Formazioni

SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski, Ampadu, Nikolaou; Amian, Zurkowski, Esposito, Ekdal, Reca; Gyasi, Nzola. All. Semplici.

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Lazaro, Ricci, Ilic, Rodriguez; Karamoh, Vlasic; Sanabria. All. Juric

I granata di Juric in cerca della vittoria qualificazione in “Europa”,attraverso l’ottavo posto contro lo Spezia di mister Semplici bisognoso d’altrettanto per non retrocedere.
Sarà una sfida ricca di contenuti e per nulla noiosa vista la posta in palio.
Un dato statistico importante ed al tempo stesso curioso:
Torino ha vinto senza subire gol tutte le ultime tre trasferte di Serie A; i granata sono arrivati a quattro successi esterni di fila in un singolo campionato solamente tre volte nella competizione (nel 1935/36 e in due occasioni nel 1942/43).

Enzo Grassano