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Al Parco Dora di Torino la decima edizione del Kappa FuturFestival

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Al Parco Dora di Torino la decima edizione del Kappa FuturFestival: alla console Fatboy Slim, Peggy Gou, Tale of Us. I partecipanti arrivano da Israele, dalla Repubblica Ceca. Sono migliaia da 118 differenti paesi, appassionati  al mondo del clubbing e alla musica elettronica. L’impatto economico di questa decima edizione sulla città  è stimato  in 20 milioni di euro con mille persone che lavorano all’evento fino a domenica a mezzanotte. Alla consolle ci sono i grandi nomi della scena elettronica: major lazer, the swedish house mafia, fatboy slim, peggy gou, tale of us, per citarne solo alcuni su 5 palchi.

Ortensie in fiore al Castello di Miradolo 

Domenica 2 luglio, ore 16.30

Visita guidata alla scoperta delle ortensie, yoga tra i fiori e aperitivo nella Corte degli Aromi

Dal bianco puro al rosso cremisi, passando per le diverse tonalità dell’azzurro fino al viola, le ortensie e le idrangee colorano il parco di colori e forme diverse, dalle più note ad altre insolite e curiose, e raccontano storie. Durante i mesi di giugno e luglio, nel loro periodo di massima fioritura, le ortensie sono protagoniste di una stagione di visite guidate tra botanica, storia e aneddoti all’interno dei giardini di alcuni parchi di Pinerolo e del Pinerolese. Il Castello di Miradolo propone tre date per scoprire la collezione di ortensie del parco: domenica 18 giugno, domenica 2 luglio e domenica 9 luglio.
Dopo la visita guidata a cura di Eva Boasso sono in programma sedute di yoga tra i fiori e aperitivo nella Corte degli Aromi.

LE ORTENSIE
Fiore estremamente diffuso, l’ortensia è stata introdotta dall’Oriente in Francia alla fine del ‘700, divenendo nel tempo protagonista dei giardini di ville, palazzi nobiliari, tenute di campagna e cascinali. Non è un caso che proprio a Pinerolo e nel suo territorio questo fiore abbia avuto un ampio successo dopo l’ultima dominazione francese e grazie ai frequenti scambi di merci e persone tra i due Paesi. Molti ibridi di ortensie caratterizzano questa parte del Piemonte e alcune – riconosciute come peculiari del territorio pinerolese anche da esperti di Oltralpe – sono oggi conservate all’interno della più grande collezione del mondo nel nord della Francia.

INFO
Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
Domenica 2 luglio, ore 16.30
Visita guidata alla collezione di ortensie del parco, a cura di Eva Boasso. A seguire yoga tra i fiori e aperitivo della Corte degli Aromi
Durata della visita: 1 ora e mezza circa
Prenotazione obbligatoria
Costo: ingresso al parco e visita guidata 12 euro; aperitivo a cura di Antica Pasticceria Castino 8 euro
0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
www.fondazionecosso.co

Al Sant’Anna salvate mamma e bimba: eccezionale intervento chirurgico per una gravidanza complicata

Un caso eccezionale. Unico. Nei giorni scorsi è stata fatta partorire una donna con una gravidanza in utero erniato, ovvero all’interno di una grande ernia, al di fuori della cavità addominale.
Uno straordinario lavoro di équipe, che ha coinvolto ginecologi – ostetriche, chirurghi generali, radiologi e anestesisti della Città della Salute di Torino, ha permesso di risolvere un caso ad alto rischio, di utero totalmente all’interno di una grande ernia attraverso la parete addominale in una donna alla sua quinta gravidanza.
Alcuni giorni prima del parto, la donna di 43 anni (della provincia di Cuneo) era stata ricoverata all’ospedale Sant’Anna di Torino, presso la Ginecologia e Ostetricia universitaria 1 (diretta dalla professoressa Chiara Benedetto), per essere sottoposta ad un’attenta valutazione multidisciplinare. L’esecuzione di una Risonanza Magnetica, eseguita dalla dottoressa Donatella Tota, aveva permesso di confermare il sospetto clinico di un’ampia ernia della parete addominale complicata dalla presenza dell’utero gravido all’interno del sacco erniario al di fuori dell’addome.
Vista l’eccezionalità del caso clinico*, si è reso necessario pianificare l’espletamento del parto con estrema accuratezza, sfruttando i più recenti mezzi tecnologici a disposizione, allo scopo di tutelare sia la salute materna che quella fetale.
L’équipe ginecologico – ostetrica, composta dalla professoressa Chiara Benedetto, dal professor Luca Marozio e dal dottor Maurizio Giarola, ha eseguito il taglio cesareo alla trentasettesima settimana di epoca gestazionale, avvalendosi di un controllo ecografico intra-operatorio per garantire la nascita in sicurezza della bambina (2240 gr) e la preservazione dell’utero, nonostante la difficile situazione anatomica. Si è altresì provveduto, in collaborazione con l’équipe di chirurghi generali, composta dal dottor Francesco Moro e dal dottor Luca Grasso, alla contestuale ricostruzione della parete addominale della neomamma, mediante l’utilizzo di una protesi biologica, al fine di ridurre al minimo il rischio di complicanze.
Dopo un breve ricovero presso la Terapia intensiva (diretta della dottoressa Simona Quaglia), per un monitoraggio attento dei parametri vitali e delle condizioni cliniche, la neomamma ha proseguito la degenza nel reparto di Ostetricia (diretto dalla professoressa Chiara Benedetto) ed è stata dimessa dopo 6 giorni, visto il decorso privo di complicanze e le ottime condizioni della neonata, seguita presso la Neonatologia universitaria (diretta dalla professoressa Alessandra Coscia).
“Si tratta dell’ennesimo intervento miracoloso che ha permesso di salvare mamma e neonata. Ancora una volta la Città della Salute di Torino conferma di essere un’eccellenza a livello piemontese ed italiano in tutti i campi della sanità. Complimenti al lavoro sinergico delle numerose équipes che hanno partecipato a questo straordinario intervento multispecialistico” afferma il Direttore generale della Città della Salute di Torino dottor Giovanni La Valle.
*Note: In tutto il mondo, in più di 50 anni, sono stati descritti solo 16 casi di gravidanze a termine in un utero erniato al di fuori dell’addome. E non tutte con un buon esito.
In base a quanto risulta dai report scientifici, questo è il primo caso gestito con successo in una donna ad alto rischio ostetrico e chirurgico, considerati i precedenti quattro tagli cesarei e le importanti comorbilità associate, che hanno anche indotto a correggere l’ampia porta erniaria con l’innovativo inserimento di una protesi biologica.

Calciomercato: Bellanova al Toro!

Oggi 1 luglio è cominciato ufficialmente il calciomercato che durerà fino al 31 agosto.

 

il Torino ha centrato il primo acquisto in entrata nella serata di ieri.Raoul Bellanova,classe 2000 nazionale Under 21 ha firmato un contratto della durata di 4 anni, con opzione per un’altra stagione:arriva a titolo definitivo dal Cagliari per circa 8 milioni di euro. Il club granata è stato scelto nell’inserirsi nella trattativa dopo aver compreso che l’Inter, squadra nella quale il nazionale Under 21 aveva giocato nell’ultima stagione, non sarebbe riuscita ad accordarsi con il Cagliari per l’acquisto del forte terzino.
Prosegue la linea giovane del Toro ed il rinnovamento totale sulle fasce.

Enzo Grassano

Ecco quali tariffe Gtt aumentano dal 1 luglio

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L’adeguamento tariffario è conseguenzadell’aggiornamento automatico all’inflazione delle tariffepreviste per il trasporto pubblico locale a partire dal 1° luglio 2023 (approvato con Deliberazione n. 2/2023 del 30/03/2023 dall’Assemblea dell’Agenzia della Mobilità Piemontese – AMP).

L’operazione comporta un aumento medio delle tariffe Formula del 5,79%. Sul sito GTT sono disponibili tutte le nuove tariffe.

Contestualmente anche il Biglietto Integrato Metropolitano (BIM A e BIM B) che permette viaggi intermodali su tram, bus, ferrovie e metropolitana adeguerà le tariffe.

Il BIM “Integrato A”, valido per 100 minuti dalla convalida sulla rete urbana e suburbana GTT di Torino, sulla metropolitana e sulle linee ferroviarie Trenitalia e GTT entro i limiti della prima cintura, sarà in vendita a € 3,70 anziché € 3,50.

Il BIM “Integrato B”, valido per 120 minuti dalla convalida sulla rete urbana e suburbana GTT di Torino, sulla metropolitana, sulle linee ferroviarie Trenitalia e GTT e su alcune linee automobilistiche extraurbane gestite dal Consorzio Extra.To (operatore unico per i trasporti della Città Metropolitana di Torino) entro i limiti della seconda cintura, sarà in vendita a € 4,20 anziché a € 4,00.

 

“Mover la Movida”, un report getta le basi per il governo della notte

Il progetto si chiama “Mover la Movida” ed è stato affidato al gruppo di Lavoro del Centro interdipartimentale Future Urban Legacy Lab (FULL) del Politecnico di Torino, per conto della Divisione Decentramento, Servizi Culturali e amministrativi, giovani e pari opportunità della Città grazie a un finanziamento di Compagnia di San Paolo, tramite il bando Next Generation WE 2021.

Il report conclusivo, dal titolo “Vivere, convivere, far vivere la notte a Torino” è stato presentato oggi pomeriggio negli spazi di Off Topic in via Pallavicino alla presenza del Sindaco Stefano Lo Russo e degli assessori alla Rigenerazione Urbana e ai Giovani Carlotta Salerno, alla Sicurezza Gianna Pentenero, all’Ambiente Chiara Foglietta e al Commercio Paolo Chiavarino dai ricercatori Loris Servillo e Erica Mangione.

“L’avvio del progetto– spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è stato il primo tassello di un lavoro più ampio e trasversale che ha coinvolto in questi mesi gli assessorati alla Sicurezza, all’Ambiente, al Commercio, alle Politiche Educative e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme che, anche nell’ottica di tutela della salute pubblica e dei residenti, dobbiamo poter garantire”.

“È la prima volta – aggiunge l’Assessora Carlotta Salerno – che il fenomeno della cosiddetta movida viene affrontato con un approccio scientifico e accademico. Questo permette all’amministrazione di entrare nel merito del tema conoscendone tutti gli aspetti, sia per assumere le scelte necessarie per il governo della notte che per costruire una proposta alternativa e positiva, che non mira a punire e ridurre le opportunità di divertimento ma anzi ad ampliarle, evitando così l’eccessiva concentrazione del fenomeno in un solo luogo della città”.

“Mover la Movida” si è articolato come percorso partecipativo in sessioni di laboratorio e ha riunito protagonisti della vita notturna di diverse generazioni tra i 25 e i 65 anni in una serie di interviste. Obiettivo analizzare gli scenari della notte torinese per costruire una nuovo modello operativo. Le attività di ricerca si sono svolte da ottobre 2022 a marzo 2023.

Nel concreto, il progetto ha lavorato ad una indagine qualitativa e quantitativa per individuare i protagonisti e gli scenari della vita notturna, la dimensione sociale e geografica delle aggregazioni notturne nella città, criticità e conflitti legati alla notte. All’attività di analisi si è affiancato l’avvio di un processo di co-progettazione con gli attori del territorio per trovare soluzioni comuni e costruire insieme una nuova strategia di governo della notte.

Anzitutto, “non chiamatela movida”: per gli intervistati la rappresentazione della notte associata solo a comportamenti eccessivi da parte dei giovani e all’abuso di alcol e sostanze è stigmatizzante perché la vita notturna è anche offerta, e desiderio, di produzione culturale.

Dal report emergono poi le zone di maggior concentrazione della vita notturna ovvero il centro, nelle zone di piazza Carlo Felice, piazza Vittorio, via Po e il Quadrilatero, piazza Santa Giulia in Vanchiglia, San Salvario, in particolare l’area intorno a largo Saluzzo e nel primo tratto di via Madama Cristina. Concentrazioni medie invece si osservano tra Cenisia e San Paolo, nei dintorni di piazza Sabotino, e poi lungo Via Nizza a sud e Corso Giulio Cesare a nord, e in maniera un po’ più allargata, lungo Corso Francia a Ovest. Le mappe per fasce orarie mostrano invece come, nelle ore più tarde, si assista ad una progressiva contrazione e concentrazione delle aree con attività commerciali aperte. Chiudono i bar nelle aree periferiche, mentre restano aperti in alcune delle zone di maggiore concentrazione. La mappa dei bar che chiudono tra mezzanotte e le 6 di mattina mostra aree completamente vuote, tra cui spicca la zona a ridosso del centro, che include il quartiere Crocetta. Al contrario le aree con elevate concentrazioni sono piazza Vittorio e largo Saluzzo, seguite da via Po, Quadrilatero e piazza Santa Giulia.  Statistiche in continua evoluzione: i trend della notte, in termini di tipo e modalità dell’aggregazione e della fruizione, ma anche per fasce orarie, luoghi considerati di tendenza, seguono le mode del momento e non sono facilmente prevedibili, nemmeno da parte degli operatori. Per questo – è emerso- è importante attivare un sistema di monitoraggio e di aggiornamento dati integrato, anche con l’aiuto degli operatori, che consenta di percepire le dinamiche in corso. E diventa strategico facilitare azioni di trasformazione di aree di città che hanno bisogno di processi rigenerativi e che possano ospitare il divertimento notturno. Tra queste gli intervistati indicano la zona di viale Ottavio Mai, parco Dora, Colletta, le zone di corso Novara e della Pellerina.

Anche la musica dal vivo è un elemento chiave delle attività culturali notturne. Dal rapporto si evince anche come la musica live si concentri più in alcuni quartieri della città. Più di un terzo delle esibizioni sono in locali del centro, seguono San Salvario e Barriera di Milano, mostrando anche in questo caso come ci siano geografie specifiche e isole della notte. Questi tre quartieri contano quasi la metà dei locali torinesi e oltre il 60% delle esibizioni. In alcuni quartieri (Madonna del Pilone, Le Vallette, Mirafiori Nord e San Paolo) sia i locali che, di conseguenza, le esibizioni sono molto rare.

La dialettica fra naturale spontaneità delle aggregazioni notturne e controllo da parte delle forze dell’ordine pubblico, ma anche da parte dell’amministrazione e degli stessi organizzatori di eventi è citata in molte delle interviste. Emerge secondo i ricercatori la difficoltà a trovare un equilibrio fra la volontà di assecondare libertà e spontaneità delle attività notturne e la necessità di organizzazione e supporto per garantire ordine e sicurezza. In tema di sicurezza, per gli intervistati, oltre che ragionare sulla possibilità di incrementare il controllo del territorio, incentivare la sicurezza significa migliorare l’illuminazione pubblica, garantire maggiori passaggi del trasporto pubblico nelle ore notturne e, soprattutto, lavorare sulla responsabilizzazione dei frequentatori della notte sia in termini collettivi che individuali.

Il gruppo di lavoro ha concluso tracciando il ritratto ideale della notte torinese attraverso una serie di aggettivi. Diffusa, dove gli eventi e le occasioni
di ritrovarsi sono tanti e diffusi in tutti i quartieri, raggiungibili e collegati fra loro; pubblica e popolata, in spazi come biblioteche, parchi, strade, piazze e lungo i fiumi; innovativa, come luogo della creatività culturale ed artistica; libera e inclusiva; di continuità con il giorno, fatta di spazi polifunzionali, che rimangono aperti anche di notte; europea ed internazionale.

Un futuro ancora denso di nubi quello del cinema Arlecchino

L’ex cinema Arlecchino è ormai abbandonato da nove anni e assume un aspetto sempre più simile a quello di un rudere. Il suo futuro continua a non prospettare nessuna soluzione adeguata.

La situazione dell’iter è ferma e lo ha ribadito in Sala Rossa, in risposta a una interpellanza del consigliere M5s Andrea Russi, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino Paolo Mazzoleni.

L’ultima proposta era stata presentata dalla società Gep Srl in merito alla richiesta di permesso nel costruire in deroga in parte terziario, in parte spettacolo. L’obiettivo era quello di realizzare un supermercato al posto del cinema Arlecchino. La società, non avendo ricevuto risposta nel 2020, fece ricorso al Tar, vincendo; l’amministrazione pubblica, con delibera del Consiglio comunale del marzo 2021, non riconobbe il pubblico interesse. Nell’aprile del 2021 fu rilasciato un provvedimento di diniego. Il Comune di Torino non ha impugnato la sentenza del Tar e ha notificato nel novembre 2022 un pre avviso di diniego.

“Attualmente – spiega l’assessore Mazzoleni – la Città non ha ricevuto proposte nuove da far valutare al Consiglio. Il proponente privato ha una procedura in sospeso e hanno chiesto di sospendere qualunque valutazione relativa a nuovi progetti”.

Cresce anche la tensione tra i residenti. Non mancano le proteste da parte dei commercianti di Borgo San Secondo, che hanno chiesto un progetto diverso dal supermarket.

“La risposta dell’assessore Mazzoleni sul futuro di un luogo che è stato simbolo da sempre di Borgo San Secondo- ha precisato Andrea Russi – non è parsa rassicurante, anzi pare che la proprietà abbia tutta l’intenzione di presentare una modifica al vecchio progetto che passerà al vaglio del Consiglio comunale”.

MARA MARTELLOTTA

(Foto Museo Torino)

Covid Piemonte, i dati della settimana

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0,5%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0,2%, mentre la positività dei tamponi è all’1,3%.

VACCINAZIONI

Tra giovedì 22 giugno e giovedì 29 giugno sono state vaccinate 182 persone: 11 hanno ricevuto la prima dose, 14 la seconda, 18 la terza, 55 la quarta, 84 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.897.864 dosi, di cui 3.346.755 come seconde, 2.965.345 come terze, 816.864 come quarte, 161.692 come quinte.

CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 22 a mercoledì 28 giugno i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 24. Suddivisi per province: Alessandria 2, Asti 1, Biella 1, Cuneo 3, Novara 1, Vercelli 1, VCO 2, Torino città 6, Torino area metropolitana 7.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 169 (-82). Questa la suddivisione per province: Alessandria 16 (-25), Asti 5 (-1), Biella 6 (-6), Cuneo 190 (-11), Novara 5 (-9), Vercelli 5 (-4), VCO 13 (+6), Torino città 39 (-7), Torino area metropolitana 50 (-27).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 22-28 giugno l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 4.0 in diminuzione (-32,7%) rispetto a 5.9 dei sette giorni precedenti. Per la terza settimana il Piemonte è sotto i 10 casi per 100.000 abitanti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 2.1 (+162,5%). Nella fascia 25-44 anni è 3.80 (-24%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 3.91 (-23,5%). Nella fascia 60-69 anni è 3.4 (-46,9%). Tra i 70-79 anni è 6.3 (-48.4%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 7.5 (-44,9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo 22-28 giugno, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è altalenante.

Nel dettaglio: nella fascia 0-2 anni è 9.7 (+300%), nelle fasce 3-5 anni, 6-10 anni e 11-13 anni non si sono registrati casiè 0.9 (nessun caso la scorsa settimana), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 2.1 (+110%).

 Zoppas (ICE): “La cucina italiana protagonista degli Stati generali

“Valori, tradizione, famiglia, cultura tra sostenibilità e biodiversità”

 

“I risultati del nostro export – che nel 2022 ha visto una forte crescita, +12,7%, sul 2021, raggiungendo i 624 miliardi di euro – è in gran parte mitigato dall’effetto inflattivo. A fronte dell’aumento delle materie e prime e lo spropositato aumento dei costi logistici l’aumento dei prezzi non ha intaccato i volumi perché protetto dal cappello del Made in Italy. Significa che il consumatore ha preferito ai prodotti locali i prodotti italiani anche se più costosi.  Così come espresso dall’ultimo decreto del Mimit ICE insieme all’intero sistema Paese, continuerà a fare la sua parte nella lotta all’italian sounding e a promuovere attraverso progetti come Track.it la tracciabilità dei prodotti italiani e della filiera. I segnali di crescita registrati nel 2022 stanno continuando anche quest’anno: nei primi quattro mesi del 2023 abbiamo registrato un +8,9% del nostro export. Oggi, l’inversione di tendenza dei costi di trasporto e dei costi delle materie prime, fanno ben sperare per il raggiungimento di quei 667 miliardi indicati da SACE e sarebbe un bell’auspicio se si potesse andare oltre. ICE Agenzia con i suoi 79 uffici in 67 paesi esteri continuerà ad essere al fianco delle imprese, grandi, ma soprattutto quelle medio o piccole in tutte le fasi del loro percorso di internazionalizzazione, che hanno bisogno di aiuto nel capire quali possano essere i loro potenziali clienti all’estero”. Così il Presidente di Ice Matteo Zoppas intervenuto oggi agli Stati Generali dell’Export di Torino che ha inoltre ricordato inoltre dell’evento tenutosi a New York di candidatura della cucina italiana che per i prossimi due anni costituirà una continua valorizzazione di uno dei settori più strategici e di orgoglio per l’export italiano.”