ilTorinese

Condove: i volontari risistemano il mercato coperto

Solidarietà impegno e dedizione al prossimo sono la forza delle nostre associazioni, anche a Condove. Qui, in vista del ricchissimo calendario di eventi estivi,  Fidas e Umc hanno rinfrescato l’aspetto del mercato coperto di Piazza Primo Maggio. Il Comune: “ai super volontari, un enorme grazie da parte dell’amministrazione comunale”.

Mancanza di controllori sul Treno Regionale Veloce per Milano

Caro direttore, segnalo la mancanza di controllori sul Treno Regionale Veloce per Milano di Trenitalia, cosicché in prima classe passeggeri salgono senza biglietto e non prenotati. Per questo ho scritto all’amministratore delegato Luigi Corradi.

Mino Bartolomeo Giachino ex sottosegretario ai trasporti

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Brigitte Giraud “Vivi veloce” -Guanda- euro 18,00

Con questo romanzo la scrittrice, traduttrice, giornalista ed ex libraia, Brigitte Giraud, (nata in Algeria nel 1960), ha vinto il premio Goncourt nel 2022. Un libro sul destino, dove in poco meno di 200 pagine ha ripercorso tutti i micro eventi che hanno portato al fatale incidente di moto in cui ha perso la vita il marito.

Storia di una perdita avvenuta 22 anni fa, il 22 giugno 1999, con la quale ha fatto i conti senza autocommiserazione e con una lucidità razionale sorprendente.

Ha ricostruito quello che definisce «…puro movimento coreografico», ovvero la sequela dei tanti “se” che scandiscono ogni capitolo del libro, nel tentativo di mettere in fila ordinata e cronologica le coincidenze che hanno portato Claude su quella strada, in quel preciso momento e a bordo di una moto maledetta che non era nemmeno sua.

Non si dà risposte, ma semplicemente rivive tappe, minimi avvenimenti e imprevisti che, col senno di poi, sembrano essersi concatenati fino ad invertire quel destino che sembrava pieno di prospettive. E ragiona sui tanti minuscoli segnali che non ha saputo cogliere.

Aveva insisto con Claude per comprare a tutti i costi una nuova casa, da ristrutturare . Lei stava per pubblicare il suo secondo romanzo; lui aveva il suo lavoro come direttore della sezione musicale della biblioteca di Lione, inoltre scriveva articoli come esperto di musica. Avevano un figlio di 8 anni che crescevano con una precisa e armoniosa condivisione di compiti. Tra i quali andare a prendere il bimbo a scuola, Claude a bordo della sua «mansueta Suzuki che guidava pian pianino».

Ma un brutto giorno, il destino beffardo, gli mette davanti la moto del fratello di Brigitte: un pericoloso modello di Honda, una moto da corsa che in Giappone è proibita, mentre viene venduta all’estero, dove miete vittime.

Il caso ci ha messo lo zampino, lei aveva fatto un favore al fratello ospitando il bolide nel garage della nuova casa. Ed è per caso che Claude una mattina cambia la sua solita routine e inforca il bolide del cognato per andare a prendere il figlio. Rispetta l’ultimo semaforo rosso della sua vita, ma quando riparte perde il controllo delle due ruote e quella sarà la sua impennata definitiva.

Brigitte, che al momento era a Parigi per incontrare il suo editore, ospite di un’amica, scoprirà al ritorno la tragedia sulla quale non smette più di interrogarsi con tutta la sequenza dei “se” che costellano la vita di tutti noi.

Banalmente, basta trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato…..e una frazione di secondo può fermare il nostro percorso per sempre, stravolgendo tutto. Un bellissimo romanzo su cui meditare.

 

John Galsworthy “La saga dei Forsyte” -Bompiani- euro 24,00

L’editore Bompiani riporta in libreria “La saga dei Forsyte”, il monumentale ciclo narrativo pubblicato tra 1906 e 1921 dallo scrittore e drammaturgo inglese John Galsworthy; nato in una ricca famiglia del Surrey nel 1867 a Kingston upon Thames e morto ad Hampstead nel 1933, l’anno dopo aver ottenuto il Premio Nobel.

Figlio di un avvocato, era destinato seguire la carriera di famiglia, ma quello che ama di più è viaggiare ed è proprio al ritorno da un tour in Australia che sulla nave il suo destino incrocia quello di Joseph Conrad, ed è la svolta. Tra i due si crea un’amicizia che durerà nel tempo; soprattutto, al cospetto del grande scrittore, Galsworthy mette a fuoco quello che vuole veramente fare nella sua vita.

E’ così che si scopre scrittore, iniziando a pubblicare a proprie spese e sotto pseudonimo; poi l’idea della trilogia che lo renderà famoso e immortale.

La saga è costituita da tre romanzi: “Il possidente”, “Nella ragnatela” del 1920 e l’anno dopo “Affittasi” ultimo capitolo, più due racconti intitolati “Interludi”.

E’ la complessa storia di una ricca famiglia inglese che scivola dal successo al declino, sullo sfondo della tarda società vittoriana fino al primo dopoguerra.

Un mosaico di personaggi che si muovono imbrigliati tra rivalità, rancori, inimicizie, tradimenti, ed incarnano i valori borghesi dell’epoca. Una famiglia in cui ardono volontà di intraprendenza, individualismo, senso di appartenenza all’élite, accentuato attaccamento alla proprietà e all’idea che tutto si possa ottenere comprandolo.

Nel primo volume di oltre 800 pagine è tracciata la struttura del nucleo familiare: i primi 10 capostipiti generano 21 eredi che a loro volta ne mettono al mondo solo 17.

A contare sono i maschi, mentre le donne hanno poco peso, anche se poi le loro vite incideranno parecchio sul destino familiare.

Galsworthy li osserva tutti in modo meticoloso e li mette in scena lungo un’infilata di capitoli scanditi da improvvisi salti di scena, passaggi temporali repentini e dialoghi spesso serrati e altamente rivelatori delle varie personalità.

La narrazione inizia in un pomeriggio del 1896 in cui la famiglia si trova riunita per il fidanzamento della piccola di casa, June, con l’architetto spiantato Philip Bosinney.

A osservare dall’alto la scena c’è il patriarca 80enne Jolyon, dubbioso sull’opportunità di quel matrimonio.

Al giovane povero in canna viene comunque affidato un incarico di tutto rispetto: progettare e costruire fuori città una casa per Soames, Forsyte di seconda generazione e la sua irrequieta moglie Irene. Un matrimonio senza figli e con parecchie sorprese……

 

 

Sana Krasikov “I patrioti” – Fazi Editore- euro 20,00

L’autrice è nata in Ucraina nel 1979, ma poi si è trasferita con la famiglia negli Stati Uniti nel 1987, e in questo corposo romanzo racconta la storia familiare di una migrante americana nella Russia degli anni 30. Fondamentalmente tenta di dare una risposta al quesito: se sei immigrato a quale patria ti senti di appartenere e sei fedele?

Protagonista è Florence Fein, figlia di genitori ebrei e con una nonna lituana. L’America è attanagliata nella morsa della Grande Depressione e lei a 23 anni rincorre un uomo che l’ha stregata, sognando un grande futuro che pensa possa realizzarsi solo nel sistema sovietico. Finirà per ritrovarsi pericolosamente intrappolata nell’Urss di Stalin.

Il libro copre la storia di tre diverse generazioni sullo sfondo di avvenimenti storici ricostruiti con grande serietà e frutto di scrupolose ricerche. Un mosaico narrativo che parla di vari retroscena poco noti, totalitarismo che soffoca le vite private, corruzione, inganni, delusioni, promesse mancate e grandi passioni.

Il sogno di Florence, planata a Magnitorsk, finisce per incrinarsi e travolgerla.

Quasi 75 anni dopo, il figlio Julian, che lavora in America per una Compagnia Petrolifera, coglie l’occasione di un viaggio di lavoro a Mosca per ricostruire il passato materno. Vuole sapere cosa è successo alla madre sopravvissuta alla prigionia e ai campi di lavoro per 7 anni, mentre il figlio finiva nell’ orfanotrofio di Saratov.

Chiede di consultare i dossier del terribile Kgb, disponibili per chi annovera parenti arrestati, uccisi o deportati durante la spietata dittatura staliniana.

Anche la vita del figlio di Julian, Lenny, oscillerà sospesa tra due paesi diversissimi, due società e due culture opposte e in conflitto tra loro. Un romanzo che ci porta a riflettere su temi complessi come identità e libertà.

 

Alicia Giménez Bartlett “La presidente” -Sellerio- euro 16,00

Solo momentaneamente la famosa scrittrice spagnola ha lasciato in panchina la sua eroina per eccellenza Pedra Delicado, e ha fatto scendere in campo, a Valencia, due giovani ragazze, fresche di Accademia di Polizia.

Sono le poco più che 30enni sorelle Berta e Marta Miralles, diversissime tra loro. Una musona dopo una delusione sentimentale e attenta alla dieta, l’altra decisamente più leggera e capace di godersi la vita. Battibeccano spesso, ma in realtà sono molto affiatate.

Alle due protagoniste viene subito affidato un caso che è un’autentica mina vagante. Devono indagare, ma sottotraccia, sulla misteriosa morte della presidente della Comunità Valenciana, l’ex sindaca Vila Castelli, trovata senza vita in una camera d’hotel a Madrid, avvelenata da un caffè al cianuro.

Era stata una donna con un grande potere, poi caduta in disgrazia e coinvolta in un’indagine per corruzione.
La versione ufficiale è morte naturale, ma forse è stata messa a tacere perché qualcuno temeva che potesse rivelare segreti scomodi.

Tra le pagine serpeggia anche un certo sospetto maschile verso le colleghe femmine e le loro presunte competenze. Forse la scottante indagine è affidata alle due novelline, proprio perché ritenute opportunamente inesperte e incapaci di scavare troppo a fondo.

Inutile dire che Berta e Marta vi sorprenderanno e che ancora una volta Alicia Giménez Bartlett ci regala un noir trasudante ironia e -come nel caso dei divertenti scontri ironici tra Pedra Delicado e il suo braccio destro Fermin- anche qui sono gustosissimi i contrasti tra le sorelle.

Una formula collaudata che è il marchio di fabbrica della scrittrice spagnola. Ed ora che Pedra è sugli schermi televisivi, dove ha preso forma in una strepitosa Paola Cortellesi e un altrettanto grande Andrea Pennacchi, non possiamo che apprezzarla ancora di più. E aspettare il prossimo libro con lei al centro, al quale la Bartlett sta lavorando.

Intanto gustiamoci le due sorelle alle prese con un caso ispirato da un fatto di cronaca vero. Il coinvolgimento in un’indagine per corruzione di Rita Barberà che era stata sindaca di Valencia per un ventennio: donna molto popolare, dichiaratamente gay, imprevedibile e autoritaria, ma di grande humor.

Caduta massi in Val Germanasca

Caduta massi nelle scorse ore in Val Germanasca sulla SP 169 al Km 7+900 nel territorio del Comune di Perrero. I tecnici della viabilità di Città metropolitana di Torino sono intervenuti sul posto con Sindaco e Carabinieri. Il traffico è stato regolato sul posto

I giornalisti Azzaro e Coscia

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
La giornalista Angela Azzaro è stata all’improvviso licenziata dall’ “Unità“, la nuova edizione diretta da Piero Sansonetti che torna agli antichi amori comunisti. Non è un bell’esordio per il quotidiano fondato da Gramsci, anche se  i comunisti dovrebbero essere abituati alle purghe e alle espulsioni, come capitò nel 1969 a quelli del “Manifesto“ e tanti anni prima ai ben più illustri Ignazio Silone, Angelo  Tasca e persino ad Umberto Terracini. La Azzaro sarebbe stata  buttata fuori  come una serva dell’ Ottocento, senza consentirle di prendere in ufficio gli effetti personali.
Ha fatto bene la FNSI a criticare duramente quel licenziamento  incredibile, anche se il sindacato unitario dei giornalisti, egemonizzato da sempre dalla sinistra, ha quasi totalmente perso la sua capacità contrattuale. Io ricordo molti anni fa di essermi rivolto in via informale all’ordine e anche al sindacato, a cui non sono più iscritto da circa 45 anni, per un mancato pagamento di un cospicuo numero di articoli che l’editore di una testata in modo offensivo ed arrogante mi negava. Alcuni mi sconsigliarono ogni azione perché quell‘editore era un osso duro e un uomo senza scrupoli. Rimasi un po’ sorpreso, ma non feci nulla per ristabilire i miei diritti violati. Quell’editore poi si seppe che non pagava neppure i giornalisti assunti, sottoposti ad ogni sopruso. Quel piccolo giornale resta un unicum scandaloso. Ma vorrei ricordare un caso ben più vergognoso che riguarda la cacciata da parte di Paolo Mieli del vicedirettore della “Stampa “ Pierangelo Coscia, un valoroso giornalista  che come redattore capo centrale aveva curato il passaggio dalla macchina da scrivere al pc, un lavoro improbo e decisivo per la realizzazione dei giornali. Mieli fece smontare nel giro della notte l’ufficio di Coscia che venne umiliato dal democraticissimo direttore. In quella occasione il sindacato  tacque o non fece nessuna protesta pubblica. Mi è tornato alla mente questo scandaloso episodio che creò alla “ Stampa “ un clima di terrore. Era il giornale dei Gad Lerner ed Ezio Mauro, i guru del giornalismo democratico anticipatori di Massimo Giannini. Coscia diresse poi per poco tempo un giornale  a cui subito mi chiamò a collaborare, ma anche in quel caso non ebbe fortuna perché si imbattè nell’editore  senza scrupoli di cui ho scritto.
Anche questo fa parte del giornalismo e si tratta di situazioni molto lontane nel tempo quando la carta stampata ancora si vendeva.

Circolo della Scherma Ramon Fonst, stagione positiva

PROMOZIONE E PODIO PER LA SQUADRA DI FIORETTO

Continua positivamente la stagione del Circolo della Scherma Ramon Fonst, società sportiva di Mirafiori Sud. Nella competizione riservata alla categoria “Assoluti” a squadre, la formazione composta da Luca JURAVLE, Tommaso GIRAUDO, Matteo BORGOGNO e Marco DEALESSI, guidati a fondo pedana dal Maestro Paolo CUCCU, ha conquistato la promozione nel Campionato Italiano di Serie C di fioretto, il prossimo anno sarà quindi B2 per la società torinese. Serie superiore è stata riconquistata dopo ben 12 anni dall’ultima apparizione, con una squadra giovane che avrà quindi ancora ampi margini di miglioramento per provare la prossima stagione il doppio salto in B1. Il campionato, disputato presso i padiglioni della Fiera di Piacenza, ha visto un esordio degli arancioneri con una sconfitta di una sola stoccata patita dal CUS Cagliari, dopo un match condotto sempre in vantaggio, per poi vincere agevolmente contro la società di Cividale per 45-11 e con i milanesi del Nuovo Ambrosiano per 45-21. Nell’assalto decisivo per la promozione ancora una facile vittoria per 45-11 contro i toscani del Colle Val D’Elsa. In semifinale un nuovo passaggio a vuoto nell’ultimo match portava all’eliminazione dalla finalissima per mano dei veneti del Vittoria Pordenone, che poi vinceranno il campionato. Questa sconfitta non lasciava scorie mentali nella giovane formazione torinese, che si aggiudicava la finalina di consolazione per 45-30 ai danni della Schermistica Lucana. Per il Circolo è quindi arrivato anche il podio, a completare una splendida giornata. Il prossimo appuntamento agonistico, che chiuderà questa lunghissima stagione, sarà i prossimi 16 e 17 giugno a Brescia, per i Campionati Nazionali Assoluti delle categorie “GOLD”, con in pedana Luca JURAVLE e Tommaso GIRAUDO, e “SILVER” con in gara Matteo BORGONO e Marco DEALESSI.

Piacenza, 2-5 giugno 2023
Campionati Italiani a Squadre serie A2-B1-B2, Serie C di FM FF, serie C1 di SPM SPF
In foto: RAMON FONST
foto: TRIFILETTI Andrea / Bizzi Team

Nello spazio “Terra di Nad” il monologo “Alla ricerca di Kaidara”

TERRA NAD – frazione Combette Chianocco(To)

PRESENTA

Martedì 6 giugno 2023 – ore 9.30 –

ALLA RICERCA DI KAIDARA

Ritorna il teatro di qualità in Valsusa. Martedì 6 giugno – ore 9.30 – va in scena nello spazio “Terra di Nad” il monologo “Alla ricerca di Kaidara”. Con Amandine Delclos, per la regia e drammaturgia di Giordano V. Amato. Tre giovani eroi, Hammadi, Hamtudo e Demburo, partono alla ricerca del misterioso Kaidara. Il loro sarà un viaggio ricco di avventure e di strani incontri. L’introvabile Kaidara abita luoghi straordinari e può apparire improvvisamente sotto le spoglie di un umile mendicante, o di un vecchietto deforme, dispensando a ognuno premi e castighi, secondo i propri meriti. La nostra messa in scena prende spunto da una delle opere più significative della cultura africana tradizionale. Pubblicato per la prima volta nel 1968 da Amadou Hampaté Ba e Lilyan Kesteloot, il racconto iniziatico fa parte della letteratura tradizionale Peul del Ferlo senegalese, come dei Peul del Macina. Il pantheon Peul indica Gheno come Creatore del Mondo, una figura dall’autorità incontrastata, che corrisponde al padre di famiglia della società tradizionale. Da Gheno deriva una schiera di geni, sorta di cinghia di trasmissione, e tra questi il nostro Kaidara. “Kaidara”, sotto la parvenza di favola per bambini, dispensa insegnamenti profondi e attuali.

Ingresso euro 5

Debutta al teatro Carignano LAZARUS di David Bowie e Enda Walsh

Per la Stagione del Teatro Stabile di Torino, con Manuel Agnelli, Casadilego per la regia di Valter Malosti

Sarà il prossimo 6 giugno il debutto di Lazarus, l’opera rock di David Bowie, al teatro Carignano per la regia di Valter Malosti. Nel ruolo Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours.

Insieme a lui saranno in scena Casadilego, polistrumentista e cantautrice vincitrice della XIV edizione di X Factor Italia, e la coreografa e danzatrice Michela Lucenti.

A completare il cast Dario Battaglia, Attilio Caffarena, Maurizio Camilli, Noemi Grasso, Maria Lombardo, Giulia Mazzarino, Camilla Nigro, Isacco Venturini.

La band è composta da Laura Agnusdei, Jacopo Battaglia, Ramon Moro, Amedeo Perri, Giacomo Rost Rossetti, Stefano Pilia, Paolo Spaccamonti.

La cura del movimento è di Marco Angelilli, le coreografie di Michela Lucenti, cori e pratiche della voce di Bruno De Franceschi.

LAZARUS fu rappresentato per la prima volta il 7 dicembre del 2015 al New York Theatre Workshop di Manhattan e questa ha coinciso con l’ultima apparizione di David Bowie, che moriva il 10 gennaio 2016.

A più di cinquanta anni dal romanzo originale “The man who fell to Earth” di Walter Tevis, lo stesso autore del libro che ha poi dato origine alla fortunata serie televisiva de ‘La regina degli scacchi’, e a quaranta anni dall’omonimo film di Nicholas Roeg, che ha visto David Bowie nella sua migliore prova d’attore, l’artista britannico ha scelto di riprendere in Lazarus le fila dell’infelicità della storia del migrante interstellare Newton, costretto a rimanere sulla Terra, scrivendo insieme a Walsh un sequel labirintico de “L’uomo che cadde sulla terra”.

Nella versione di Bowie e Walsh l’alieno è prigioniero sulla Terra, sempre più isolato nel mondo, chiuso nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima dei suoi fantasmi e della dipendenza dal gin. Un moribondo che non riesce a morire.

“Bowie – spiega il regista Valter Malosti – era un’antenna sensitiva dello spirito del tempo e delle arti, percepiva umori e atmosfere e tutto digeriva in una sintesi geniale e alchemica, dato anche il suo interesse per questa materia, in cui l’androginia e l’energia dionisiaca fanno esplodere l’interiorità e l’identità in mille frammenti e altrettante maschere”.

“Alla luce della sua morte – prosegue il regista – tendiamo a leggere tutto ciò che ha creato David Bowie come allegoria autobiografica, soprattutto quando ci vengono dati degli indizi apparentemente ovvi come in Lazarus. Ma Bowie, come sempre nelle sue allegorie, sta utilizzando un alter ego nella persona di Newton, mobilitandola come veicolo per una serie di temi costanti che ritroviamo nella sua musica, quali l’invecchiamento, il dolore, l’isolamento, la perdita dell’amore, l’orrore del mondo e la psicosi indotta dai media. Newton è al tempo stesso Bowie e non è Bowie”.

Lo spettacolo include numerosi brani fra i più celebri di David Bowie e quattro inediti scritti appositamente, legati in modo da costruire una drammaturgia frammentata e affascinante al tempo stesso.

Mara Martellotta

 

Lazarus di David Bowie e Enda Walsh

Versione italiana di Valter Malosti

Biglietteria del teatro Stabile di Torino

Tel 0115169555

Numero verde 800235333

Teatro Carignano, piazza Carignano 6

Dal martedì al sabato dalle 13 alle 19.

Domenica dalle 14 alle 19. Lunedì riposo

Atts show, un’esposizione suggestiva

Durante  l’ATTS SHOW dell’Associazione torinese Tram Storici era visitabile anche lo spazio espositivo Gtt dove è custodito l’ultimo tram a cavalli risalente al 1880. Nella Sala Martiny, invece è stata allestita la mostra di acquerelli di Tommaso Garosci “Sono un tram di Torino”, visitabile fino al 2 luglio. Infine, all’interno della rimessa, normalmente non accessibile al pubblico, era presente la mostra di modellismo e Lego con i plastici Atts e di tanti ospiti esterni. Foto Rebin Hadad PH

Un’estate di spettacoli per i turisti e per chi resta a Torino: 300 appuntamenti da giugno a settembre

TORINO, CHE SPETTACOLO! CHE BELLA ESTATE! TEATRO, MUSICA, DANZA E CINEMA PER L’ESTATE IN CITTÀ

Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti estivi

Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto e di partecipare a occasioni di svago e socialità. Un desiderio cui la Città di Torino risponde con più di 300 appuntamenti tra giugno e settembre.

Anche per il 2023 tornano i 12 progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, offriranno a cittadini e turisti un ricco programma di intrattenimento. Selezionati attraverso un bando biennale dall’assessorato alla Cultura attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, i Punti Estivi animeranno il capoluogo subalpino con un cartellone variegato di proposte rivolte a tutte le fasce d’età e che sapranno incuriosire, coinvolgere e soddisfare gli interessi più diversi. In programma ci sono spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività a contatto con la natura, talk e seminari in cortili, parchi e giardini.

L’offerta culturale sarà ancora più ricca grazie al palinsesto di attività ed eventi diffusi nell’ambito dell’iniziativa La cultura dietro l’angolo, promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città e che, tra maggio e dicembre, animerà le circoscrizioni torinesi con concerti, spettacoli teatrali, performance artistiche, visite ai musei, giochi, appuntamenti di divulgazione scientifica e molto altro ancora. L’idea è di portare la cultura vicino alle case dei cittadini, ovunque si abiti, creando nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione negli spazi pubblici. Il programma completo è disponibile su www.laculturadietrolangolo.it

Non solo eventi e spettacolo, ma anche cinema per l’estate torinese: dal 15 giugno al 6 agosto alla Cavallerizza Reale (cortile della Manica del Mosca) verrà allestita l’Arena del Museo Nazionale del Cinema, uno spazio che prosegue idealmente l’attività della sala tre del Cinema Massimo che, nei mesi estivi, chiuderà temporaneamente per consentire lavori di efficientamento. Una programmazione senza soluzione di continuità, dunque, rispetto alla sala tradizionale, per non interrompere l’offerta di cinema destinata a cinefili e appassionati torinesi, ma pensando anche ai turisti che potranno godere dei film in versione originale con sottotitoli in italiano. L’Arena del Museo Nazionale del Cinema è realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e Cassa Depositi e Prestiti e con il supporto organizzativo di Paratissima. Il programma completo è disponibile su www.museocinema.it

“Siamo orgogliosi di poter offrire attraverso i punti estivi e gli eventi diffusi un cartellone di appuntamenti di qualità, capaci di animare i quartieri della città durante l’estate. – spiega l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – Spettacoli teatrali, musica, danza, laboratori, seminari e cinema offriranno l’opportunità di godersi una serata all’aperto in alcuni dei più bei luoghi di Torino. Quest’anno, inoltre, accogliamo con entusiasmo l’iniziativa di una realtà prestigiosa come il Museo Nazionale del Cinema che, con l’arena estiva alla Cavallerizza Reale, arricchirà ulteriormente l’offerta culturale dell’estate torinese”.

PUNTI ESTIVI:

Associazione Tedacà
EVERGREEN FEST 2023
Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino
www.evergreenfest.it – www.tedaca.it

Hiroshima MonAmour
HIROSHIMA SOUND GARDEN
Via Carlo Bossoli 83, Torino
https://hiroshimamonamour.org/

l’ARTeficIO APS
ESTATE IN CIRCOLO
Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino
www.larteficio.com

Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211
SUN OF A BEACH Vol. V
SPAZIO211, via Cigna 211, Torino
www.spazio211.com

Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvarioonlus
ESTATE SENZA CONFINI
Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino
www.casadelquartiere.it

Associazione Museo Nazionale del Cinema
BARRIERA A CIELO APERTO 2023
Bagni pubblici, via Aglié 9, Torino
Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino
Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino
Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino
Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino
www.amnc.it

Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus
ESTATE A SUD 2023
Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino
CPG, Strada delle cacce 36, Torino
www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it

Associazione Culturale Goodness
IL GIARDINO DI OFF TOPIC
OFF TOPIC Via Pallavicino 35, Torino
www.offtopictorino.it

Associazione Nessuno
IL CORTILE DELLA FELICITÀ
Via Lombroso 16, Torino
www.lombroso16.it

Assemblea Teatro
“CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI” Pagine di libri da raccontare
MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino
CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino
Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino
www.assembleateatro.com

Stalker Teatro Soc. Coop.
IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI
Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino
www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net

Banda Larga
IMBARCHINO ESTATE OF MIND
Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino
https://rbl.media/it/

(r.r.)