La scorsa notte a Torino un uomo di circa 30 anni è stato ucciso in un giardino del centro vicino ai bastioni delle Porte Palatine, una zona frequentata dai senza tetto. La polizia avrebbe accertato che la vittima sarebbe stata uccisa dopo una discussione banale e l’assalitore avrebbe utilizzato un cacciavite come arma. È sospettato un uomo di 61 anni senza fissa dimora, che è stato fermato
Giachino (Fdi): “Dare spazio ai No Tav? Un suicidio”
Nuovi disordini in valle di Susa nel cantiere della Tav. Decine di manifestanti con il volto coperto o incappucciato hanno lanciato bombe carta e pietre contro le forze dell’ordine a San Didero. È stato anche arpionato il cancello del cantiere del nuovo autoporto mentre altri manifestanti hanno raggiunto il cantiere di Chiomonte. L’autostrada Torino Bardonecchia è stata chiusa tra Chianocco e Avigliana, l’uscita obbligatoria è a Borgone verso Susa e a Chianocco in direzione Torino. Polizia e carabinieri hanno fatto uso di lacrimogeni e getti d’acqua. Si sarebbe dovuto trattare di una “passeggiata No Tav dell’Alta Felicità ai cantieri che devastano la valle di Susa”, così avevano annunciato i promotori.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. Francesca Michielin si esibisce a Chesal sopra Bardonecchia. Chiusura a Venaus di “Alta Felicità” con Mellow Mood, Myss Keta e Cosmo in veste di Dj. A Verbania blues con Fabrizio Poggi. Per “Attraverso” a Cherasco è di scena Neri Marcorè in duo con Domenico Mariorenzi.
Martedì. Sempre per “Attraverso” recital di Gioele Dix con “Ma per fortuna che c’era il Gaber”
Mercoledì. A Cuneo per “Musica e pace” in piazza suonano i Marlene Kuntz. Epilogo di “Monfortinjazz” con Carmen Consoli e Marina Rei ( in replica dopo 2 giorni al forte di Bard). Al Blah Blah si esibiscono i Cro-Mags.
Giovedì. A Mondovì è di scena gIANMARIA. A Cuneo canta Alberto Fortis.
Venerdì. Allo Ziggy si esibisce Hellripper. A Cuneo arriva Francesco Baccini. Al forte di Exilles suona la Bandakadabra. Alla Cascina Bellaria di Sezzadio si esibisce il sestetto Sothiac Group. A Verbania è di scena il cantautore curdo Ashti Abdo. A Sant’Ambrogio debutto di “Camosci Sound” con Torso Virile Colossale e Tubipora.
Sabato. A Cuneo termina “Musica e Pace” con Massimo Priviero. Per “Camosci Sound” Cristina Donà e Patrizio Fariselli. A Guarene per il “Roero Music Fest”, suona il sestetto di Mauro Ermanno Giovanardi. A Verbania suona il batterista Khompa.
Domenica. A Rossana per “Occit’amo” si esibisce Lou Pitakass. A Visone suona il quartetto della violoncellista Ana Carla Maza. Chiusura di “Camosci Sound” con Valeria Sturba e Carlot-ta.
Ad Agosto l’8 al Blah Blah suonano i Sasquatch. Il 9 a Rivalta è di scena Tricarico. Il 10 a Exilles Raphael Gualazzi e Simona Molinari. Per il concerto di ferragosto si esibiscono i Lou Dalfin a Castelmagno. Il 18 a Bardonecchia arriva Cesareo, chitarrista di Elio e le Storie Tese. Il 19 Baccini ad Aramengo, Mr.Rain al forte di Bard e Francesco Gabbani a Castagnole Lanze per “Contro” che prevede anche i Nomadi il 26 e il 27 Bobby Solo. Comincia anche “Todays” con allo Spazio 211 Wilco(25), Verdena (26) e Christine And The Queens (27).
Buone vacanze a Tutti! Ci si vede a settembre
Pier Luigi Fuggetta
La Città metropolitana di Torino, alla luce delle numerose segnalazioni pervenute sull’ingestione di esche avvelenate e bocconi chiodati da parte dei cani da compagnia all’interno di parchi cittadini, giardini e aree cani comunali in numerosi Comuni del territorio piccoli e grandi, è al lavoro per pianificare un’adeguata vigilanza attraverso gli operatori della Polizia metropolitana.
“Abbiamo avviato un censimento delle aree cani comunali – spiega il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – per predisporre una mappatura idonea ad effettuare i controlli e le affissioni di cartellonistica sul tema. I Comuni sono stati invitati a rispondere ad un questionario e a fornire le mappe delle aree cani presenti sul loro territorio. In parallelo abbiamo anche predisposto materiali per una campagna di sensibilizzazione”.
Ci si rivolge ai proprietari dei cani perché facciano prevenzione – non solo controllando i loro animali, ma segnalando tempestivamente la presenza di esche – e si cerca di sensibilizzare contro il rilascio di esche, bocconi avvelenati, trappole e tagliole richiamando le sanzioni.
La Città metropolitana ha a disposizione Myrtille, cane antiveleno addestrata e a breve arriveranno rinforzi al personale assegnato a questi compiti per cui i Comuni possono chiedere interventi di controllo preventivi, che verranno programmati”.
La tutela dell’ambiente e la sicurezza degli animali domestici è una responsabilità condivisa, che richiede un impegno collettivo per proteggere gli animali che frequentano gli spazi verdi, garantendo un ambiente sicuro e sano per tutti.
LIFE WolfAlps EU project
30 luglio 1930: l’Uruguay è campione del mondo!
Accadde oggi
Il 30 luglio del 1930, l’Uruguay diventa campione del mondo vincendo la prima edizione della storica competizione mondiale per nazionali.Tutte le partite si giocarono nella capitale Montevideo.
Ecco come vene strutturata la competizione: quattro gruppi in ognuno dei quali la vincitrice si sarebbe qualificata direttamente alle semifinali per poi arrivare alla tanto attesa finale, disputata davanti a 93.000 spettatori e vinta proprio dall’Uruguay per 4-2 sull’Argentina.
L’Uruguay è la prima Nazionale Campione del Mondo.Sino passati 93 anni dall’inizio di una storia incredibile che ancora fa ardere di passione almeno tre miliardi di persone nel mondo.Tanto tempo e tanto calcio fa…ma la passione è rimasta uguale,anzi no: è aumentata a dismisura!
Enzo Grassano
Attraverso Festival 2023. #parolenuove
Una settimana fra cuneese e alessandrino, con musica, poesia e spettacolo
Dal 31 luglio al 4 agosto
Cherasco (Cuneo)
In agenda per fine luglio e la prima settimana di agosto: Neri Marcoré, Gioele Dix, il poeta Franco Arminio, la scrittrice Raffaella Romagnolo e il cantautore Federico Sirianni.
Proseguono gli appuntamenti di “Attraverso Festival”, la rassegna giunta ormai alla sua VIII edizione e nata sotto le stelle dell’“UNESCO” che riunisce oltre 20 comuni di tre provincie piemontesi (Alessandria, Asti e Cuneo) e di quattro territori (Langhe, Monferrato, Roero e Appennino Piemontese). Fino al 9 settembre, si andrà per piazze, cortili, Forti possenti, Auditorium, giardini e natura. Quasi 40 gli appuntamenti tra concerti, spettacoli teatrali, incontri, dialoghi, “attraversamenti” di genere, di linguaggi, di artisti che con il loro lavoro ben rappresentano il tema “Le parole nuove”, sottotitolo di quest’ edizione del Festival “che intende approfondire – dicono gli organizzatori – l’esigenza ormai stringente di provare a costruire un nuovo alfabeto per la contemporaneità, una sorta di mappa di istruzioni per far fronte ai grandi cambiamenti del nuovo millennio e a quello spaesamento che ne è conseguito”. L’#parolenuove accompagnerà dunque tutto il Festival, che per i prossimi giorni ha in serbo appuntamenti (tutti alle ore 21) di notevole interesse e levatura.
Si parte con il funambolico Neri Marcoré (attore, comico, conduttore, cantante e doppiatore) che, lunedì 31 luglio, a Cherasco (Cuneo) porterà in scena in piazza Arco del Belvedere lo spettacolo, concerto acustico, “Duo di tutto – Canzoni belle e buone”. Con lui l’inseparabile amico e strepitoso polistrumentista Domenico Mariorenzi. Figura fra le più versatili dello spettacolo italiano grazie a un innato talento capace di districarsi tra i più svariati ambienti, Neri spazierà nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop: da Elvis Costello agli “Eagles”, da “Simon and Garfunkel” a Elvis Presley fino a Fabrizio De André, a Francesco De Gregori e ad Ivan Graziani, solo per citarne alcuni. In scaletta anche pezzi noti e meno noti che ci raccontano la formazione musicale di Neri Marcorè, legata a esperienze di vita personali o semplicemente al piacere di coinvolgere il pubblico nella condivisione di un patrimonio musicale comune.
“Ma per fortuna che c’era il Gaber: viaggi tra inediti e memorie del Signor G”, è invece il titolo dello spettacolo portato in scena, in una doppia replica, martedì 1° agosto a Cherasco (Cuneo), in piazza Arco del Belvedere, e giovedì 31 agosto a Casale Monferrato (Alessandria), nel cortile di Palazzo Langosco, dal visionario Gioele Dix. Da sempre filo-gaberiano, il milanese Gioele Dix (al secolo David Ottolenghi) renderà omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, in occasione del ventennale della scomparsa, nella doppia veste di attore e cantante, accompagnato da Silvano Belfiore (pianoforte) e Savino Cesario (chitarre). Lo spettacolo è costruito come un “insolito itinerario all’interno del teatro-canzone” di Gaber e Sandro Luporini (suo straordinario compagno di scrittura), in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: uno spettacolo assolutamente speciale nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla “Rivoluzione d’Ottobre”) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (“Il Riccardo”, “Barbera e champagne”) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (“Appunti di democrazia”).
E sempre al genio di Giorgio Gaber – dopo i due incontri con il poeta, scrittore e regista Franco Arminio (mercoledì 2 agosto, sul Sagrato della Chiesa a Spigno Monferrato, Alessandria, con il suo “Sacro minore”) e con la scrittrice Raffaella Romagnolo ( giovedì 3 agosto, nell’“Area Verde” di Gamalero, Alessandria, con “Il cedro del Libano”) – è dedicato “20 anni senza Signor G” il recital proposto, giovedì 3 agosto nell’“Area di Boscopiano” a Borghetto Borbera (Alessandria), dal cantautore genovese (e di “scuola genovese”) Federico Sirianni, sul palco con i musicisti del “Teatro Canzone di Giorgio Gaber”, Gianni Martini (chitarra) e Claudio De Mattei (basso). “Con questo spettacolo – racconta Sirianni – cerco di ripercorrere alcuni pezzi di storia dello straordinario artista milanese scegliendo, tra le canzoni e i monologhi, quelli più significativi in ciò che veniva definito, in quegli anni belli e difficili, ‘il politico e il personale’. Un omaggio pieno di passione e rispetto per uno dei più straordinari uomini di spettacolo del Novecento italiano”.
Da segnalare anche l’appuntamento di venerdì 4 agosto, sul “Sagrato della Chiesa” di Santa Limbania a Rocca Grimalda (Alessandria), con “La leggenda di Santa Limbania”, racconti e musica dedicati alla Santa cipriota, protettrice dei mulattieri e degli emigranti, con testi di Valentina Bosio, Viola Cortellini e Marc Rossi. Accompagnamento musicale di Walter Porro.
Per info e programma completo: www.attraversofestival.it
- m.
Nelle foto: Neri Marcoré, Gioele Dix, Federico Sirianni
In mostra, al “Palazzo Lomellini” di Carmagnola, “stanze” e “interni” raccontati attraverso cinque secoli di storia dell’arte
Fino al 30 luglio
Carmagnola (Torino)
La bellezza salverà il mondo. Con queste parole (citazione – mantra fin troppo abusata … ma pazienza!), messe in bocca dal “genio crudele” Dostoevsij al suo principe “idiota” Miskin, me ne uscivo nei giorni scorsi dalle Sale del quattrocentesco “Palazzo Lomellini” di Carmagnola – dal ’39 proprietà del Comune e sede della “Civica Galleria d’Arte Moderna” – dopo aver visitato l’enciclopedica Rassegna espositiva “Stanze da un altro secolo”, promossa dal Comune di Carmagnola, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Palazzo Lomellini” e l’organizzazione e la curatela di Elio Rabbione, amico e critico d’arte, da alcuni anni organizzatore attento, competente e instancabile (mai come questa volta) di mostre ad alto tasso di gradevolezza. Come quella attualmente in corso, per l’appunto, nello storico Palazzo carmagnolese: una cavalcata attraverso cinque secoli di storia dell’arte, alla rincorsa di un soggetto neppure poi tanto praticato (Sei-Settecento a parte), come gli “interni”, le “stanze” di casa, botteghe d’arte, salotti borghesi o umili antri popolari o cucine con frutta ortaggi e pollame e selvaggina in bella vista o, ancora, squallide bettole con vogliosi “vecchiacci” intenti a corteggiare le giovani e generose bellezze di turno. Cinque secoli di storia, si diceva. Dal “Sei-Settecento” fino al “Contemporaneo”. Oltre 120 i pezzi esposti, un’ottantina abbondante gli artisti rappresentati. Chapeau a Rabbione! Ma impossibile dar conto di tutti. D’obbligo, per la pagina seicentesca menzionare la grande tela (immagine – guida della mostra) “La bottega dell’arte” appartenente al “secolo d’oro” dell’arte fiamminga e firmata da Jacques de Claeuw: gli alunni impegnati a lavorare di buona lena, il maestro che corregge gli errori di un giovane discepolo, busti e fogli sparsi a terra, una statua di classica fattura e una colonna dorica sullo sfondo che apre al plumbeo paesaggio esterno, in primo piano un mappamondo a rappresentare il potere della Repubblica olandese
dopo la “Guerra degli 80 anni”, che ne sancì l’indipendenza. E via fra cucine più o meno “importanti”, il rituale protetto dalle mura domestiche della “ricerca di pidocchi”, le tante oscure bettole con il ridanciano “brillo” che alza il calice a se’stesso o con il monaco (di Godgried Schalcken) che offre denaro alla ragazza abbondante “di petto”, fino al triplice susseguirsi degli ambienti raffinati e di minuta eleganza di Pieter de Hook e al “Gesù nella stanza del Fariseo” del nostro Michele Antonio Milocco. Passando all’Ottocento, che meraviglia (da starci davanti a tempo illimitato) quegli “Occhi severi” di Demetrio Cosola da San Sebastiano Po: gli occhi del padre (è proprio vero! Allora bastava uno sguardo), la mano pronta al ceffone della mamma e il sorriso bonario del nonno. Lui, il piccolo “furfantello”, cappellino in testa, occhi bassi, atteggiamento pentito da non lo faccio più. Olio godibilissimo. E poi nomi che non necessitano di presentazioni, dal “fiammingo piemontese” Giovanni Battista Quadrone, alla “Donna al focolare” del biellese Lorenzo Delleani, seguito dal più estroso e “moderno” Vittorio Cavalleri, via via fino alle stupende incisioni di Celestino Turletti e del francese Carl Albert Waltner. Una trentina di artisti ci regala il Novecento. Dagli ambienti intimi e famigliari di Nella Marchesini, allo studio d’artista (al lavoro) di Ottavio Mazzonis, fino all’inquietante “Sogno – Presagio” di Francesco Tabusso, alle incisioni di Mario Calandri, Vincenzo Gatti e Giacomo Soffiantino, accanto a quattro corpose sculture di Riccardo Cordero, alla magnifica donna immobile di “Tre palle un soldo” di Guido Bertello, fino a “L’odalisca” di Giulio Da Milano, alla nitida sincerità di Enrico Paulucci, all’esaltazione del colore di Gianni Sesia della Merla (di recente
scomparso e a cui la mostra al “Lomellini” è dedicata) e all’onirica evanescenza dell’“Autoritratto in studio” di Francesco Menzio. Due su tutti i contemporanei. Pippo Leocata con la poetica ma ingegnosa site-specific “Stanza dei ricordi” (legni e acrilici), separé dai blu profili umani e dalle “iconiche” skyline di cupole e santuari, memorie di storie e paesaggi lontani nel tempo e nello spazio, ma ben vive e presenti per l’artista – architetto di origini siciliane, che in mostra presenta anche un “Omaggio a Mollino”, suo indimenticato maestro. E, per ultimo, l’“Inside. La vita è lì dentro” di Luisella Rolle. Finestre accese nel buio della sera. In attesa di spegnersi per dare spazio alla notte. Scrive Rabbione: “E’ la rarefazione dell’intera mostra, per offrire in chiave moderna un panorama nuovo, solitario e anonimo, il respingimento, il ritratto del tempo che stiamo vivendo”.
Gianni Milani
“Stanze da un altro secolo. Gruppo di artisti in un interno”
Palazzo Lomellini, piazza Sant’Agostino 17, Carmagnola (To); tel. 011/9724220 o www.palazzolomellini.com
Fino al 30 luglio
Orari: dal giov. al sab. 15,30/18,30; dom. 10,30/12,30 e 15,30/18,30
Nelle foto: Jacques de Claeuw: “La bottega dell’arte”, olio su tela; Demetrio Cosola: “Occhi severi”, olio su tela, 1884; Guido Bertello: “Tre palle un soldo”, acrilico su tela, 1980; Pippo Leocata: “La stanza dei ricordi”, legni e acrilici, 2023
Questa settimana a Torino si sono verificati tre incidenti che hanno coinvolto altrettante donne investite sulle strisce pedonali. Un sinistro si è verificato tra Monginevro e via Issiglio, gli altri due in via Stradella e corso Orbassano. Fortunatamente le malcapitate sono rimaste ferite solo lievemente.
“Una giornata che resterà nella storia di Pragelato e dell’intero pinerolese. La dedica di una piazza a Piersanti Mattarella per i suoi antichi legami, culturali e spirituali, con la Casa Alpina di Pragelato ha richiamato la presenza di centinaia e centinaia di cittadini provenienti da tutta la Provincia di Torino. Moltissimi i Sindaci presenti. Gli interventi di molte personalità – dai vertici militari degli Alpini ai Carabinieri, dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al sindaco di Torino Stefano Lorusso, dal Vescovo di Pinerolo Derio Olivero a Pier Carlo Pazè – hanno richiamato l’attenzione sulla personalità di Piersanti Mattarella e il suo legame antico, culturale e spirituale, con Casa Alpina durante la sua militanza nell’Azione Cattolica di Palermo.
Di grande levatura, infine, l’intervento di don Luigi Ciotti che ha ripercorso il magistero pubblico di Piersanti Mattarella e, soprattutto, la sua tenacia nel perseguire i valori democratici e costituzionali sino alla fine della sua vita, barbaramente interrotta dal terrorismo mafioso. Oltre a tenere alta la guardia, ha sottolineato con forza coerenza e determinazione don Luigi Ciotti, contro tutte le forme attuali della malavita organizzata. A cominciare dalle mafie.
Infine, una giornata destinata a restare nella storia di Pragelato. Per il ricordo di Piersanti Mattarella, per il ruolo che storicamente ha svolto Casa Alpina per molti giovani cattolici italiani e per il magistero svolto negli anni da un grande sacerdote ed educatore, don Giovanni Barra”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato