ilTorinese

Restauro del Parco del Valentino, approvato il progetto. Ecco come sarà

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Verde e alla Cura della città Francesco Tresso, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per gli interventi di restauro del Parco del Valentino, parte della riqualificazione complessiva che riguarderà diverse aree che si affacciano lungo le sponde del fiume Po.

Seguendo le tempistiche previste dai progetti finanziati dal PNRR continua dunque l’iter che porterà alla riqualificazione del parco torinese, con interventi che si propongono di preservarne la naturalità e di recuperare pienamente la sua vocazione storica. La spesa prevista per i lavori, il cui avvio è previsto per la prima metà del 2024, è di 13 milioni di euro.

Uno dei punti principali del progetto prevede la rimozione dell’asfalto dai viali del parco, con una nuova pavimentazione permeabile che ridurrà l’effetto isola di calore. I viali così ridisegnati, completamente pedonalizzati e interdetti al transito delle auto, libereranno nuove superfici a prato. Sempre in ottica di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’ingente patrimonio arboreo del parco verrà ulteriormente aumentato con la messa a dimora di 555 nuovi alberi.

Altri interventi riguarderanno più specificatamente gli aspetti legati all’accessibilità, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e la riqualificazione di alcuni spazi: piazza Rita Levi Montalcini sarà ridisegnata e interdetta al parcheggio delle auto, di fronte alla Fontana dei 12 mesi verrà realizzata una nuova piazza pedonale che valorizzerà ulteriormente il monumento realizzato per l’Esposizione Generale Italiana del 1898. Importanti interventi di riqualificazione riguarderanno infine la collinetta del Roseto, la copertura del Quinto Padiglione e l’ingresso di fronte al Castello del Valentino.

L’assessore Francesco Tresso ha commentato: “Quella di oggi è un’ulteriore tappa di avvicinamento all’avvio del grande cantiere che interesserà il parco del Valentino: uno dei luoghi simbolo della città, che sarà riqualificato con elementi progettuali che ne rafforzeranno la sua vocazione storica e gli elementi naturalistici, esaltando ancora di più lo stretto legame tra parco e fiume. E proprio il Po sarà uno dei protagonisti della trasformazione che riguarderà la città nei prossimi anni – conclude l’assessore – grazie la sua capacità di costruire relazioni e di connettere tra loro luoghi naturali, culturali e turistici”.

A Torino a ottobre il corso di degustazione Go Wine

 

Dal 17 ottobre al 21 novembre 5 lezioni

per avvicinarsi al mondo del vino

Go Wine promuove a Torino, a partire da metà ottobre, un nuovo corso di avvicinamento al mondo del vino.

 

Le lezioni si svolgeranno presso una ampia sala riservata del Ristorante Sol Levante Fusion in Via Nizza 1, angolo Corso Vittorio Emanuele II.

Testo alternativo

Il corso inizia martedì 17 ottobre e si articola in 5 serate. Si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio, con un messaggio di carattere divulgativo che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 5 tipologie di vini a seconda del tema trattato: protagonisti delle serate vini bianchi, vini rossi, grandi rossi italiani (alla presenza di un produttore) e vini da meditazione.

Un premio speciale è riservato a coloro che si iscrivono al corso prima del 15 settembre 2023.

Il costo di partecipazione per il corso è di euro 160,00.

Compresi, oltre al corso con tutte le lezioni e le degustazioni:

  • l’iscrizione all’Associazione Go Wine valevole fino al 31 dicembre 2024
  • 6 bicchieri da degustazione mod. Carrè
  • il volume “Cantine d’Italia 2023”
Testo alternativo

IDEA REGALO! Chi fosse interessato a regalare la partecipazione al corso di degustazione può contattare la sede Go Wine per ricevere il programma completo e definire le modalità di consegna della notifica di regalo.

Per informazioni e iscrizioni:

 

Associazione Go Wine – Ufficio Corsi – tel. 0173 364631 – fax 0173 361147

ufficio.corsi@gowinet.it – www.gowinet.it

Arre protette del Po: che bella stagione!

Grazie per questa “bella stagione”!

Questo il messaggio di ringraziamento che l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha ricevuto dagli organizzatori della rassegna la Bella Stagione.
Si tratta di un’iniziativa collaudata sviluppata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
L’edizione 2023, intitolata “Un’estate insieme”, ha visto nuovamente coinvolto anche l’Ente-Parco che, presso la propria sede di Moncalieri, Cascina Le Vallere, ha ospitato circa 200 bambini.
Le guide del Parco del Po piemontese, dal 20 giugno al 28 luglio, hanno accolto e accompagnato i partecipanti nelle varie attività ludico-naturalistiche che si sono svolte tra i sentieri del Parco delle Vallere e nel giardino fenologico.

Valle (Pd): “Riflettere su ricollocazione stazione Tav Susa”

 “L’OCCASIONE PER IL CONSIGLIO REGIONALE DI UNA RIFLESSIONE AMPIA SULLE INFRASTRUTTURE”

«Le considerazioni portate alla luce dalla neosindaca di Bussoleno sono importanti e meritano una riflessione. Una riflessione che non può che essere anche politica e coinvolgere il Consiglio Regionale. Le grandi opere, infatti, hanno una proiezione temporale che va ben oltre le singole legislature e necessitano perciò di condivisione, se non si vuole ricadere nel balletto per cui chi vince rimette in discussione e riparte da capo.

Un eventuale spostamento della stazione prevista attualmente a Susa potrebbe mettere in pausa sine-die i lavori per la realizzazione del tunnel della Orsiera, con un risparmio di 2 miliardi di euro per i prossimi anni.

Inoltre, è interessante la valutazione per cui un eventuale spostamento della nuova stazione su Bussoleno andrebbe ad utilizzare un’area già fortemente infrastrutturata, portando ad ulteriori risparmi per i cittadini.

È vero che la realizzazione di quest’opera dovrà comunque attendere il completamento del tunnel di base, che avverrà tra 10 anni circa, ma ritengo importante che la Regione Piemonte inizi fin da subito a prendere in mano il dibattito, a governarlo e ad allargarlo a più interlocutori possibili. Se si parte subito c’è il tempo per una decisione condivisa e per mettere sul tavolo – prima – compensazioni importanti alternative alla stazione per i comuni interessati.

Se grazie ad un cambio di progetto si possono ottenere importanti risparmi di denaro pubblico ed un maggiore consenso dei cittadini verso la realizzazione dell’opera, ritengo importante valutare la cosa.

Grazie all’intervento attivo di molti amministratori della Valle di Susa, in questi anni si è arrivati ad un progetto del TAV decisamente migliore rispetto al primo presentato, portando ad una riduzione dei tempi di realizzazione, ad un risparmio di denaro e ad una maggiore sostenibilità ambientale, non pregiudicando allo stesso tempo l’efficienza e l’utilità.

Questa può essere l’occasione per un approfondimento del Consiglio Regionale sui nodi ancora aperti della TAV, ad esempio il tratto Avigliana-Orbassano, il cui impatto sulla collina morenica e sull’abitato di Rivalta potrebbe essere molto pesante e del quale il progetto definitivo è in ritardo di oltre un anno. Serve maggiore chiarezza».

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Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale – Consigliere regionale PD

SU & GIÙ’ / Agosto salvacibo nei mercati torinesi – Poco personale alla Galleria Sabauda

SU 👍Agosto salvacibo nei mercati torinesi

Non si arresta neppure ad agosto l’attività di recupero ecologico e solidale dell’ortofrutta, e in certi casi anche del pane, da parte delle Sentinelle Salvacibo dell’associazione Eco dalle Città, realizzate nell’ambito del progetto RePoPP. Nata nel 2016 con l’obiettivo di avviare un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti organici e dei prodotti ortofrutticoli, l’iniziativa si propone altresì di combattere lo spreco alimentare e offrire un aiuto concreto a tutti coloro che si trovano in difficoltà. Al termine della attività di vendita nei mercati volontari e collaboratori dell’associazione recuperano la frutta e la verdura invenduti e lo mettono gratuitamente a disposizione delle persone in stato di necessità. Le sentinelle Salvacibo saranno presenti a Porta Palazzo e negli altri mercati in cui vi siano bancarelle anche il 14 agosto e “siamo pronti per ogni situazione che si presentasse in una città dove una parte importante delle attività in ferie, ma sono tante le persone che rimangono in città a cui dare la frutta e verdura recuperata”, spiegano.

 

GIU’👎Poco personale alla Galleria Sabauda

Una lettrice ci scrive – A proposito di boom turistico. Torino pullula di turisti anche stranieri. Benissimo. Ieri vado alla Galleria Sabauda, faccio il mio giro; dopo la collezione Gualino sono esposte le nature morte Olandesi del ‘600, splendide. Ci tenevo a rivederle. Padiglione chiuso alle 12,20 per mancanza di personale. Hanno pochi addetti e quando altri musei ne hanno bisogno li spostano chiudendo tranquillamente padiglioni senza nemmeno mettere un avviso. Un gruppo di francesi in visita si è notevolmente alterato protestando con l’unica addetta che c’era in tutto il piano. Attingere magari ai bandi di concorso, che durano in carica tre anni, invece di mandare via turisti per di più paganti?

Ballavano in 1600 ma il locale non era autorizzato

La Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Torino è impegnata sul territorio provinciale in una mirata e costante attività di vigilanza sul controllo di attività di pubblico spettacolo organizzate da privati cittadini o imprenditori del settore in forza di rilascio di titoli di polizia.

            Nell’ambito di servizi di prevenzione, si apprendeva che in un Comune non distante da Chivasso la titolare di un ristorante organizzava il giovedì sera eventi di trattenimento danzante senza autorizzazione.

Tali serate avrebbero avuto inizio a far data dal 1 giugno  e fino al 28 settembre 2023, ogni giovedì sera.

Giovedì 27 luglio  alle ore 22.30, personale dipendente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale procedeva al controllo del locale presso il quale, come pubblicizzato su  “Facebook”, era verosimilmente in corso un evento di pubblico spettacolo.

All’ingresso del locale veniva identificato personale addetto alla sicurezza; 2 addetti ai servizi di controllo, sprovvisti di tesserino identificativo, non risultavano iscritti negli appositi elenchi prefettizi.

Poiché si riscontrava che in un’area appositamente allestita del locale fosse diffusa della musica da una postazione DJ nonché la presenza di numerosi avventori intenti a danzare, si chiedeva alla titolare di esibire la documentazione relativa al pubblico spettacolo in quel momento in corso.

            La titolare non riusciva a dimostrare di essere in possesso di tale documentazione; il sopralluogo del locale consentiva di stabilire che nel locale ci fossero circa 1650 avventori.

Al termine delle verifiche, si accertava che non vi era alcuna autorizzazione pertanto, nei giorni scorsi, la titolare è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Ivrea in stato di libertàper avere aperto trattenimenti senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità; inoltre, le è stata notificata la sanzione amministrativa per aver impiegato addetti alla sicurezza privi dell’iscrizione prefettizia, per avere organizzato una sala da ballo senza licenza dell’Autorità. 

Tale autorizzazione non è una mera formalità, essendo il rilascio subordinato alla verifica, da parte di una commissione tecnica, della solidità e sicurezza dell’edificio e dell’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio.

L’autorizzazione contiene, inoltre, tutte le prescrizioni sulle misure di sicurezza da attuare, stabilendo la capienza massima consentita.

La mancanza di valutazioni circa la sicurezza, come in questo caso, espone a rischio potenziale tutti i partecipanti ai quali, in caso di pericolo, non è data garanzia dell’esistenza di misure idonee alla salvaguardia dell’incolumità personale.

Molinette, per la prima volta trapiantato un cuore “revitalizzato”

Per la prima volta in Piemonte ed una delle primissime in Italia è stato effettuato un trapianto di cuore con la nuovissima tecnica “DCD”, ovvero con un cuore “revitalizzato” dopo il decesso del paziente, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Questa storia inizia con un giovane uomo che a metà luglio ha un arresto cardiaco. Viene quindi trasferito dal Canavese, dove abita, sotto massaggio cardiaco all’ospedale San Giovanni Bosco per essere stabilizzato con un supporto meccanico circolatorio (ECMO) e per trattare la causa che ha determinato l’arresto cardiaco, ovvero un’embolia polmonare massiva. Dopo le cure praticate dai cardiochirurghi, rianimatori, radiologi interventisti e chirurghi vascolari, gli organi si riprendono, compreso il cuore, ed il supporto circolatorio può essere rimosso dopo poche ore. Purtroppo però i sanitari si rendono conto che il cervello ha sofferto in maniera irreversibile e le cure risultano futili per la prognosi infausta e condividono con i familiari la scelta di sospendere le cure intensive. Il giovane paziente aveva però espresso in passato il consenso alla donazione degli organi. Viene quindi attivata l’organizzazione per poter soddisfare l’ultima volontà espressa in vita dal paziente: donare gli organi. In questo caso la donazione avrà un percorso nuovo e particolare e dovrà passare attraverso un arresto cardiaco conseguente alla sospensione delle terapie di supporto ormai inutili per il destino segnato del giovane paziente. Viene quindi allertato il Centro Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso), che dispone il trasferimento del paziente all’ospedale Molinette della Città della Salute con cui l’ospedale Giovanni Bosco collabora in una rete integrata. Il trasferimento si rende necessario perché da poco tempo è stato attivato un nuovo programma di donazione del cuore. Infatti da maggio il Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Massimo Cardillo) ha ufficializzato un nuovo programma nazionale di donazione chiamato “DCD” cuore, che si aggiunge al programma di donazione DCD dei polmoni, fegato e reni, già in vigore. Questo protocollo è il risultato di un gruppo di lavoro formato da tutti i Centri di trapianto di cuore italiani ed è stato coordinato dal professor Massimo Boffini e dalla dottoressa Marinella Zanierato della Città della Salute di Torino. Gli accertamenti eseguiti confermano un’ottima funzione di tutti gli organi, compreso il cuore, fatto salvo il cervello che è stato danneggiato dal prolungato arresto cardiaco ed i polmoni malandati per l’embolia polmonare. Dopo l’ultimo saluto del papà, il giovane viene trasferito in sala operatoria dove avverrà la sospensione delle cure. Il suo cuore smette di battere e lì inizia una corsa contro il tempo per impedire che gli organi soffrano troppo. Dopo l’accertamento della morte, il professor Mauro Rinaldi (Direttore della Cardiochirurgia e del programma di trapianto di cuore e di polmoni delle Molinette) “revitalizza” tutti gli organi (compreso il cuore) con una circolazione extracorporea ed immediatamente il cuore riprende a battere, il fegato a produrre bile, i reni ad urinare. L’ultimo desiderio del paziente diventa realtà: si può procedere al loro prelievo ed al loro impianto in altrettanti riceventi iscritti in lista di attesa. Nella sala operatoria accanto, il ricevente del cuore “rivitalizzato” è pronto a ricevere il prezioso dono. Sotto la guida del professor Mauro Rinaldi, il trapianto viene eseguito con successo dal professor Massimo Boffini, coadiuvato dagli anestesisti Marco Ellena e Andrea Costamagna, ed il cuore riprende a battere con forza nel nuovo torace dopo oltre sei ore dall’arresto cardiaco. A ricevere il trapianto un paziente ligure di 60 anni, affetto da una cardiomiopatia dilatativa terminale da tempo in attesa. Dopo una breve degenza in Terapia intensiva cardiochirurgica (coordinata dalla dottoressa Anna Trompeo), il paziente è attualmente nel reparto di degenza ordinaria della Cardiochirurgia con un decorso ottimale. Questa vicenda è il risultato della consolidata collaborazione tra due grandi ospedali della città che fanno rete con il territorio, e il trapianto conferma la validità del programma di donazione a cuore fermo (coordinato dalla dottoressa Marinella Zanierato) rappresentando un importante nuovo traguardo della medicina dei trapianti a dimostrazione del ruolo di leadership della Città della Salute in ambito trapiantologico. Questa nuovo tecnica DCD apre nuove strade per i trapianti di cuore.
“Un altro importante traguardo nei trapianti per la Città della Salute di Torino, che si conferma e consolida come Centro di eccellenza a livello nazionale. Anche in questa occasione è stato il frutto di un grande lavoro di squadra, sempre più orientato verso nuove frontiere, costruito e condiviso con e tra i nostri straordinari professionisti” afferma il Direttore generale della Città della Salute dottor Giovanni La Valle.

Muore al Cto 20 giorni dopo l’incidente stradale

Un uomo di 67 anni, di Casale Monferrato è morto all’ospedale Cto di Torino venti giorni dopo un incidente sull’A26 all’altezza di Borgo Vercelli, dove rimase gravemente ferito. La vettura su cui viaggiava con un’altra persona si era schiantata violentemente contro il guardrail.

9 agosto 1942 la partita della vita o della morte?

Accadde oggi

Ricordate il bellissimo film,anno 1981, “Fuga per la vittoria”?
Protagonisti della pellicola diretta dal mitico John Houston i grandi Stallone,Pelè,Caine,Bobby Moore,Ardiles ed altri grandi calciatori ed attori.
Ebbene il film è stato ispirato da questa storia reale accaduta il 9 agosto del 1942,in piena seconda guerra mondiale .
Il luogo è l’Ucraina: per distrarre la popolazione e tenere impegnati i soldati venivano organizzate partite di calcio.
Lo Start FC, era composta da ex giocatori professionisti di Dinamo Kiev e Lokomotiv e,giocando, contro una squadra composta da militari tedeschi gli ucraini vinsero con un largo 5-1 che portò ad una conseguenza:la pronta richiesta di rivincita!
Eccoci al 9 agosto, allo stadio Zenit di Kiev per la seconda partita: altra vittoria per lo Start (5-3). La leggenda(o verità , chissà)narra che nell’intervallo,col risultato di parità fermo sul 3-3, un alto ufficiale delle SS cercò di convincere i giocatori dello Start a perdere l’incontro ed in cambio non sarebbero stati uccisi ed anzi potevano diventare liberi,assieme alle loro famiglie.Punti nell’orgoglio
i giocatori ucraini non accettarono e segnarono il quarto e quinto gol.
Passarono poche settimane e cominciarono gli arresti ed in alcuni casi le torture nei confronti dei giocatori dello Start e rappresaglie contro i loro familiari.

Enzo Grassano