ilTorinese

Logo Regioni: dopo il grattacielo illumina la Mole

In occasione del Festival Nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che animerà Torino dal 30 settembre al 3 ottobre, sulla facciata nord del Grattacielo Piemonte, via Nizza 330, la sera di domenica 1° ottobre, dalle ore 17 all’1 di notte, è stato proiettato il logo “L’Italia delle Regioni”.

Per la prima volta la nuova sede della Regione Piemonte, operativa da dicembre 2022, diventa schermo per proiezioni finalizzate alla promozione di celebrazioni e manifestazioni. Si comincia con un appuntamento che ospiterà tutti i presidenti delle Regioni italiane. La sera successiva, lunedì 2 ottobre, dalle ore 19.45 all’1 sarà la cupola della Mole Antonelliana, simbolo della Città di Torino e sede del Museo Nazionale del Cinema, a illuminarsi con il logo del Festival.

In una sorta di dialogo immaginario su due degli edifici più alti del capoluogo piemontese comparirà il logo dell’evento celebrando così le notti principali della manifestazione.

Edisu Piemonte, per il nuovo anno accademico 500 posti letto in più


Torino città italiana in cui sono aumentate di più le residenze per studenti secondo la classifica del Mur

Edisu Piemonte potenzia il diritto allo studio con 500 nuovi posti letto nell’anno accademico 2023/24, portando Torino in testa alla classifica stilata dal MUR (Ministero Università e Ricerca) delle città italiane in cui sono aumentate strutture residenziali per universitari e in cui maggiormente l’ente regionale per il diritto ha collaborato alla realizzazione di nuovi posti letto.

Grazie ai progetti legati al Pnrr è stato possibile nei primi mesi del 2023 inaugurare i 150 posti dell’ex Moi già in uso dalla scorsa primavera e i 164 (più 20 ad uso Foresteria) della residenza Lingotto in funzione da febbraio. 
A partire dai primi di ottobre, ed entro la metà del mese, saranno messi a disposizione ulteriori posti in due nuove strutture. Campus x, in via Belfiore, nel quartiere San Salvario dove dal 1 di ottobre entreranno gli studenti beneficiari dell’assegnazione dei 49 posti a disposizione di Edisu Piemonte. Mentre il 2 ottobre aprirà anche C Studio (Cottolengo Studio) in via Arosio, dove Edisu Piemonte ha opzionato 36 posti letto.
A questi si aggiungo poi quelli realizzati grazie a fondi regionali e del Bando 338: residenza Cavour (10), gli alloggi Atc di corso Farini (10) e il rinnovo dell’accordo con Campus San Paolo (40).
Infine, l’ampliamento delle strutture residenziali non riguarda solo Torino, in quanto 40 nuovi posti letto saranno a disposizione a Novara nella residenza Castalia.

“Già prima della protesta degli studenti nelle tende e in controtendenza a quanto sta accadendo altrove Edisu Piemonte ha lavorato per accrescere i posti letto messi a disposizione per chi ne fa richiesta attraverso il bando, anche grazie alla collaborazione con soggetti privati. Un impegno che ci fa piacere venga riconosciuto e confermato dai dati diffusi dal Ministero dell’Università e Ricerca che vede Torino prima in Italia per aumento dell’offerta per la residenzialità studentesca. Una crescita a cui Edisu continuerà a contribuire con l’obbiettivo di sostenere il diritto allo studio in Piemonte” dichiara Alessandro Ciro Sciretti, presidente di Edisu Piemonte.

L’assessore regionale all’Istruzione e al Diritto allo studio Elena Chiorino afferma: “La nostra Regione è da sempre in prima linea per incrementare i posti letto degli studenti universitari e questi numeri ne sono una prova tangibile. Il rilancio del profilo universitario del Piemonte passa anche dal tema delle residenze, su cui stiamo portando avanti un lavoro straordinario anche in termini di servizi, garantendo così di mantenere quel livello di eccellenza di cui il nostro sistema universitario, grazie anche al lavoro di docenti altamente qualificati, è ormai un riferimento internazionale conclamato. Per l’anno accademico 2023/2024 – ha ricordato l’assessore Chiorino – abbiamo riservato 40 milioni di euro, destinati alle borse di studio per gli studenti aventi diritto: un investimento importante che non va dimenticato o dato per scontato così come la massima attenzione che questa Giunta da sempre dedica alla tutela del diritto allo studio”.

Ruffino: “A Giaveno la maggioranza non c’è più”

Nel Consiglio Comunale a Giaveno, è andata in scena una delle pagine più patetiche della storia della politica giavenese.
Metà dei consiglieri della maggioranza del Sindaco Carlo Giacone hanno abbandonato l’aula all’inizio della seduta. Dopo l’appello, infatti, se ne sono andati gli assessori Edoardo Favaron e Concetta Zurzolo, con i consiglieri Ermanno Neirotti, Raffaella Vercelli, Murdocca Valter, Vladimiro Colombo in aperto dissenso con il primo cittadino, reo di averli accantonati ed aver ignorato le loro istanze.
Noi dell’opposizione, Daniela Ruffino, Carmela Casile e Alberto Portigliatti siamo rimasti in aula per la discussione di due importanti mozioni presentate dal nostro gruppo, Per Giaveno, riferite ai fondi del PNRR e alle problematiche di abbandono di Borgata Ponte Pietra.
Abbiamo anche dovuto assistere all’ennesimo irrispettoso teatrino di alcuni consiglieri di maggioranza, che denigravano la consigliera Carmela Casile durante l’illustrazione la di una nostra mozione sulla scarsità di risorse ottenute dal Comune di Giaveno sui bandi pnrr.
Giacone e’ come il Titanic che mentre affonda alcuni passeggeri continuano a brindare e festeggiare senza rendersi conto che la fine si avvicina. E così è stato. Il nostro gruppo ha ribadito che amministrare significa amare la comunità, significa saper ascoltare le istanze dei cittadini, soprattutto i più fragili ed anche creare momenti di condivisione con le opposizioni oltre all’indispensabile cpmpetenza. Tutte qualità che sono sempre mancate a questa maggioranza.
Dopo le mozioni presentate, anche noi dell’opposizione abbiamo deciso di lasciare l’aula. La maggioranza di Giacone si è ridotta a 4 consiglieri più il Sindaco. Un numero insufficiente per mantenere il numero legale. Il consiglio è stato sospeso.
In questi 10 anni si sarebbe potuto cambiare la città dotandola di efficiente trasporto locale, marciapiedi, piste ciclabili, impianti sportivi, asili nido, centro giovani, residenze anziani, aree verdi, migliore gestione idrica e del territorio…
SI È PERSA UNA OCCASIONE UNICA E IRRIPETIBILE . Affermano i consiglieri comunali del gruppo Per Giaveno
Daniela Ruffino, Carmela Casile e Alberto Portigliatti

Prorogato al 15 ottobre bando investimenti per il benessere animale

Sviluppo rurale Piemonte: prorogata al 15 ottobre la scadenza del bando per investimenti per il benessere animale

Per favorire le imprese agricole nella presentazione delle domande di contributo, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha prorogato al 15 ottobre 2023 la scadenza del bando per investimenti per il benessere animale, relativo all’intervento SRD02 – azione D dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027.

Il bando, che ha una dotazione finanziaria complessiva di 7 milioni di euro, sostiene gli imprenditori agricoli per investimenti aziendali specifici per favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico, con l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere degli animali e la biosicurezza. Tra gli interventi sono previsti quelli per adeguare la fornitura di acqua e mangimi secondo le esigenze naturali dell’allevamento, per la cura degli animali ed il miglioramento delle condizioni abitative (come l’aumento delle disponibilità di spazio, le superfici dei pavimenti, i materiali di arricchimento, la luce naturale), e per offrire accesso all’esterno agli animali.

Il contributo massimo concedibile per un singolo beneficiario è di 100mila euro.

Ai beneficiari viene concesso un contributo fino al 40 % della spesa ammissibile, che diventa del 50% per i giovani agricoltori, del 55% per i beneficiari che hanno aderito all’intervento dello sviluppo rurale SRA30 e del 65% per giovani aderenti sempre all’intervento SRA30.

Il bando è pubblicato sul sito della Regione Piemonte https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-investimenti-benessere-animale-srd02-azione

Il trofeo Nitto ATP Finals in mostra al grattacielo Piemonte

Domenica 1° ottobre, durante il Festival delle Regioni e delle Province autonome, il trofeo destinato al vincitore delle Nitto ATP Finals è arrivato  al Grattacielo della Regione Piemonte. Allestito nell’atrio del Palazzo sarà collocato sul lato sinistro dell’ingresso e sarà visibile dalla cittadinanza, con accesso gratuito, dal 2 al 5 ottobre, in orario 9.00 – 18.00.

Anche la nuova sede dell’Istituzione regionale avrà un ruolo di primo piano nel “Trophy Tour”, ovvero nel “tour” di esposizioni del trofeo della manifestazione nelle sedi dei principali partner, il cui calendario è in costante aggiornamento e sarà visibile sul sito NittoATPFinals.com.

Gli ospiti dell’evento ‘L’Italia delle Regioni’ saranno invitati a vedere l’importante premio e con l’occasione ammirare anche la nuova dimora di via Nizza 330. Nelle prossime settimane le piazze, i portici e le strade del capoluogo piemontese saranno vestite per l’appuntamento internazionale che dal 12 al 19 novembre vedrà affrontarsi, per la terza volta a Torino gli otto tennisti più forti del mondo e le migliori otto coppie di doppio.

 

Il Cai di Chivasso in visita alla Sacra di San Michele

Sacra di San Michele, un simbolo del Piemonte. Ieri  una trentina di partecipanti, che guidati da Franca Merlo e Franco Mossino hanno compiuto un giro ad anello risalendo da sant’Ambrogio il monte Pirchiriano che culmina con l’imponente abbazia. Splendida giornata al cospetto delle montagne della valle di Susa. Dopo aver risalito l’antica mulattiera gli escursionisti, hanno imboccato la panoramica strada che si affaccia alla Sacra e che dall’alto domina i sottostanti laghi di Avigliana. Come nei migliori resoconti, stanchi ma felici hanno concluso l’escursione tornando a sant’Ambrogio in attesa del 15 ottobre giornata dedicata alla premiazione dei soci più fedeli: la tradizionale OTTOBRATA che si terrà al rifugio Muzio di Chiapili a Ceresole Reale.

FACEBOOK CAI CHIVASSO

Nel mese di ottobre si apre a Torino il primo festival interamente dedicato a donne e città

WOMEN AND THE CITY, PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Una riflessione comune per favorire le prospettive di genere e immaginare città eque

 

Dal 12 al 15 ottobre si apre a Torino il primo festival interamente dedicato a donne e città per ripensare gli spazi e le pratiche cittadine rendendole accessibili e inclusive

 

Si terrà dal 12 al 15 ottobre 2023 la prima edizione del festival Women and the City, l’appuntamento ideato dall’Associazione Torino Città per le Donne per promuove l’avvio di una riflessione comune che favorisca le prospettive di genere nelle politiche locali, rendendo gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. Dall’ambiente alla leadership, dall’innovazione alla medicina di genere, passando per la città fisica e la mobilità, la cultura, lo sport, la violenza di genere. Questi sono solo alcuni dei temi scelti come filo conduttore di questa prima edizione del festival. Un appuntamento pensato per calarsi nel vivo del gender mainstreaming che prende avvio dall’esperienza maturata dall’Associazione Torino Città per le Donne, presieduta da Antonella Parigi – manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice della Scuola Holden, del Circolo dei Lettori e della suddetta associazione – e propone un ricco programma fatto di momenti On e altri Off organizzati grazie alla partecipazione di oltre 60 associazioni e reti del territorio torinese.

 

«Women and The City ha l’obiettivo di fare sistema, individuare buone prassi, farle conoscere e metterle in rete. Racconterà le politiche per la parità di genere degli enti, in particolare delle amministrazioni comunali, delle associazioni, delle imprese e delle persone in un ampio dibattito e confronto» ha spiegato Antonella Parigi, presidente dell’associazione che organizza l’appuntamento.

 

Gli ospiti

Tanti gli ospiti in arrivo a Torino dall’Italia e dall’estero. Tra gli altri, la statista Linda Laura Sabbadini, pioniera europea delle statistiche per gli studi di genere. Di città fisica e mobilità si parlerà con la ricercatrice americana Mary Dellenbaugh-Losse, specializzata in inclusione sociale e uguaglianza di genere nella politica e nella pianificazione urbana. Non mancherà uno spaccato del mondo artistico e culturale con la psicologa e sociologa Alessandra Micalizzi, curatrice di Women in music; l’attrice Eleonora Giovanardi, membro del collettivo femminista Amleta, e la testimonianza di Sumaya Abdel Qader, consigliera comunale a Milano e tra le fondatrici dei Giovani Musulmani d’Italia (GMI). E ancora, di medicina di genere parleremo con Gabriella Tanturri del direttivo nazionale dell’Associazione Donne Medico Aidm. Su come lo sport può cambiare le città interverremo con Fabio Pagliara, ex pallavolista e Presidente della Fondazione Sport City; la psicologa dello sport Francesca Vitali; e Mauro Berruto, deputato già tecnico della nazionale di pallavolo maschile italiana e direttore tecnico della nazionale italiana di tiro con l’arco.

Discuteremo di futuro economico, lavorativo e tecnologico con: l’economista Marcella Corsi; Simona Musso, general counsel di Lavazza; e con la Presidente di Donne 4.0 Darya Majidi, il cui intervento sarà accompagnato dalle testimonianze delle giovani che hanno frequentato la summer Tech Camp AIxGirls, il corso che offre alle studentesse gli strumenti per essere protagoniste della quarta rivoluzione. La pedagogista Claudia Giudici affronterà il tema dell’educare; parleremo di ‘inclusione con l’ex Ministra Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti. Mentre tratteremo di leadership con l’Onorevole Chiara Gribaudo e la vice presidente di Unione industriale di Torino Anna Ferrino. Non mancherà uno sguardo sulla violenza di genere: interverranno tra gli altri Giulia Sorriento, Co-founder di Pinkroad; Laura De Dilectis, psicologa clinica e creatrice di DonneXstrada; Mariapia Vigilante, avvocata e presidente di G. I. R. A. F. F. AH! (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile) e Giuseppe Di Rienzo direttore generale della Fondazione Libellula.

Programma Off e altre attività

Oltre al programma proposto dalle organizzatrici di Women and the City, la manifestazione si arricchirà anche di un Programma Off, disponibile negli stessi giorni dell’evento, creato in modo collaborativo e partecipato insieme ai rappresentanti degli enti e alle associazioni locali chiamate negli scorsi mesi a proporre approfondimenti. Nelle prossime settimane sarà possibile consultare il Programma Off sul sito dedicato.

Immancabile l’appuntamento con Luci e ombre, un percorso guidato attraverso il centro cittadino che evidenzi il protagonismo delle donne. Palazzo Madama, le istituzioni comunali e regionali, troppo a lungo testimoni di un’assenza femminile, l’Università che ha visto le prime Dottoresse italiane in Medicina e Giurisprudenza e il Museo Nazionale del Cinema, fortemente voluto e realizzato da Maria Adriana Prolo, saranno le tappe di un racconto che non dimentica e che guarda al futuro. Le visite guidate si terranno giovedì 12 ottobre alle ore 20 e domenica 15 ottobre alle ore 9.30 (su prenotazione, massimo 25 posti).

Sempre domenica 15, con ingresso gratuito, sarà possibile visitare la Casa Museo Carol Rama, grande artista e protagonista dell’arte del ‘900. Per maggiori informazioni e/o prenotazioni contattare toxdprenotazioni@gmail.com.

Women and the City arriva anche nelle scuole, studenti e docenti parteciperanno agli incontri. Ma sarà anche  il festival ad andare  nelle aule di sei  licei torinesi artistici, scientifici e classici, aprendo con i più giovani un dibattito sulla parità di genere e i modelli di sviluppo delle città. Gli istituti coinvolti elaboreranno progetti e proposte che saranno illustrate nel mese di dicembre nel corso di un evento Off al Liceo Renato Cottini di Torino.

Durante l’inaugurazione del festival, giovedì 12 ottobre, sarà presentato Goose!Il Gioco dell’Oca – Steam Education: il progetto creativo ed educativo per il contrasto degli stereotipi nelle materie STEAM e la valorizzazione delle professioni scientifiche. Il gioco, ideato da Simona Bonito, Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, propone una riflessione sulla presenza delle donne nelle discipline scientifiche e incoraggia ragazzi e ragazze a sviluppare una lettura critica dei pregiudizi e degli stereotipi di genere riguardanti le materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.

Altre informazioni

L’evento è libero e con accesso gratuito. Per l’incontro Città Fisica e Mobilità, in programma per venerdì 13 ottobre, è possibile l’accreditamento per la formazione all’Ordine degli Architetti e all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Per tutti i dettagli e le informazioni sul festival e per scoprire il programma, consultare https://www.torinocittaperledonne.org/women-thecity.

 

Il festival  “Women and the City” è organizzato dall’associazione Torino Città per le Donne con il patrocinio del Comune di Torino con il contributo di Fondazione Compagnia San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino. Maggiori informazioni su https://www.torinocittaperledonne.org/

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Alexandra Lapierre “La donna dalle cinque vite” -edizioni e/o- euro 25,00

Alexandra Lapierre si riconferma biografa eccezionale, capace di rendere accessibili, avvincenti e scorrevoli le vite complicatissime di grandi personaggi dimenticati dalla storia. Qui ricostruisce in un’opera monumentale – ben documentata (per 3 anni ha rovistato nelle biblioteche di mezzo mondo) e romanzata magnificamente- la storia di Mura Zakrevskaja. Affascinante aristocratica ucraina che attraversò pagine importanti del Novecento; forse fu anche una spia, sicuramente la musa di Gorkji e Wells.

L’autrice individua 5 fasi nel suo percorso, che equivalgono ad altrettanti romanzi.

A partire da quando nasce, a fine Ottocento, in una nobilissima famiglia russa; ultima figlia di Sua eccellenza Zakrevskij proprietario terriero (di foreste, villaggi, distillerie e raffinerie di salnitro) e padrone di 2000 anime. La madre è una baronessa, detta “la vipera”, donna fredda e dal carattere impossibile.

Mura cresce nel castello barocco tra tate e precettori; a 13 anni padroneggia già 5 lingue. Bellissima e intelligente brilla nell’alta società tra feste e balli a San Pietroburgo alla corte dello Zar.

Quando il padre viene fulminato da un infarto e il suo patrimonio va tutto alla massoneria, ripianare debiti e ipoteche tocca alla “vipera” che sistema le figlie in matrimoni discutibili. A 17 anni Mura sposa il nobile estone Jon Benckendorff, diplomatico a Berlino e riprende a frequentare il bel mondo; ma nonostante la nascita dei figli, non sarà un matrimonio d’amore.

Quando nel 1917 scoppia la rivoluzione russa il mondo della 24enne Mura viene stravolto. Dopo il brutale assassinio dei Romanov a Ekaterinburg, la Russia apre una pagina in cui sotto Lenin i nobili vengono perseguitati, cacciati e uccisi. Anche la vita di Mura è sulla soglia del baratro. Finisce tre volte nell’infernale carcere della Lubjanka; ma è abilissima e la scampa ogni volta, portandosi dietro il sospetto di essere una spia.

Si innamora perdutamente del diplomatico inglese Robert Bruce Lockhart, sposato e con la fama di avventuriero. I due diventano amanti e lui sarà il primo grande amore di questa istrionica eroina. Poi gli stravolgimenti storici li separano, lui torna in Inghilterra e se ne perdono le tracce a lungo.

Mura, rimasta in Russia, entra nel cerchio magico che ruota intorno a Maksim Gor’kij, fautore della rivoluzione, ma critico verso i suoi metodi brutali. E’ lui il fulcro di una sorta di comune-corte di accoliti che ospita, sfama e protegge. Il poeta vive insieme a ex moglie e amanti di turno. Lui ha 52 anni, Mura 27; lei scalza le altre donne e diventa il suo braccio destro, amante e musa, anche se tra alti e bassi.

Il terzo grande amore è il famoso scrittore H.G.Wells del quale diventa la compagna. La sua lunga vita è sempre ingarbugliata, sospettata dall’Occidente di essere una spia dei russi, che a loro volta pensano sia un’agente straniera; spesso in fuga da un paese all’altro, rischiando di essere uccisa. Sicuramente un’eroina piena di passione, ma all’occorrenza di grande sangue freddo, capace di mentire e sempre di salvarsi.

 

 

Angela Carter “La bottega dei giocattoli” -Fazi Editore- euro 18,50

In questo romanzo la scrittrice, giornalista e femminista inglese, morta nel 1992, imbastisce una storia di violenza e soprusi con al centro la protagonista Melanie.

La conosciamo nella beata ingenuità dei suoi 15 anni, davanti ad uno specchio intenta a scoprire i cambiamenti dal corpo di adolescente a una nuova femminilità. La vita vira drasticamente con la morte improvvisa dei genitori in un incidente, che lascia Melanie, il fratello minore Jonathon e la piccolissima Victoria poveri in canna e con un destino incerto.

I tre vengono affidati allo zio Philip che di mestiere fa il giocattolaio ed ha un’anima crudele e nera. E’ sposato con la sottomessa Margaret, che vive miseramente e vestita di stracci. E’ rimasta muta dal giorno delle sue nozze e -forse per compensare il suo desiderio di essere madre tarpato dall’infertilità- in un orfanotrofio ha preso i fratellini Finn e Margaret, nel tentativo di salvarli da povertà e abbandono.

In casa dello zio Philip domina il terrore: è un Barbablù che comanda, picchia, insulta e maltratta. Per lui contano solo i giocattoli e i burattini che costruisce; agli altri, invece, riserva sopraffazione e violenza gratuite.

I più esposti sono Finn -che si ribella e viene costantemente malmenato- e Melanie, la cui femminilità in divenire costituisce un ulteriore elemento di pericolo. Nel breve romanzo c’è la cronistoria di continue ingiustizie perpetrate dall’orco sui più deboli: la moglie e i bambini. E tutto il libro ci fa vibrare di indignazione man mano che emerge la brutalità e la capacità di manipolazione del padrone di casa.

 

 

Percival Everett “Gli alberi” -La nave di Teseo- euro 20,00

In questo romanzo del poliedrico e famoso scrittore americano è centrale il tema del razzismo, narrato dalla genialità di Everett e dunque tra il pulp, il fantasy e il thriller.

La torbida vicenda è ambientata a Money, piccola comunità del Mississippi, dove ai giorni nostri avviene una serie di brutali omicidi. Vittime sono sempre dei bianchi ammazzati ed evirati brutalmente. Ogni volta accanto a quei corpi c’è anche il cadavere sfigurato di un uomo di colore; giovane che come per magia continua a sparire e poi ricomparire sulla scena del delitto successivo.

Tra scene cruente che ricordano i film di Tarantino, la vicenda si sviluppa attorno a questo incredibile mistero. Siamo nell’America rurale e razzista, lì 80 anni prima un ragazzo nero di Chicago, Emmmett Till, era stato linciato da due bianchi che poi lo avevano legato con del fil di ferro e gettato nel fiume, senza via di scampo. E’ un brutale caso di omicidio razzista realmente accaduto e qualcosa vorrà dire….

Dettaglio: gli alberi del titolo sono sia quelli a cui venivano impiccati i neri, che quelli genealogici delle famiglie del luogo che annaspavano in un mondo intriso di tristezza, sospetti e tanta discriminazione.

 

 

Nancy Cunard “Parallax” -De Piante- euro 18,00

Questa è la raccolta di poesie di Nancy Cunard: miliardaria, bellissima, poetessa, scrittrice, editrice ed attivista che incrociò le traiettorie di grandi personaggi del Novecento. Una vita intensa, scivolata verso un epilogo tristissimo con la brillante mente che si sfalda. Delirante, alcolizzata e scheletrica finì per aggirarsi sempre più sperduta per le vie parigine; invecchiata e distrutta precocemente, muore a 69 anni, in totale solitudine il 17 marzo 1965 all’Hospital Cochin.

Era nata a Londra il 10 marzo 1896, figlia di Sir Bache Cunard, erede dell’impero navale Cunard Line, e dell’americana Maud Burke sbarcata in Europa con una ricca dote, alla ricerca di un marito blasonato. Il matrimonio con Cunard le aveva aperto le porte dell’alta società; ma i due erano male assortiti.

Lui gentiluomo di campagna, felice nella sua tenuta di Nevill Holt nel Leicherstershire; dedito a caccia, pesca e a creare oggetti in oro, argento e ferro battuto. Lei più giovane di 20 anni, considerava la maternità «cosa bassa e infima», in compenso fu abilissima nell’aprire il suo salotto a membri della famiglia reale, personaggi politici della caratura dei coniugi Churcill, scrittori tra i quali Yeats, Pound e Maugham, pittori, scultori, musicisti,….

Nancy cresce con tate e servitù ed è una bambina molto dotata e solitaria. Quando ha 15 anni i genitori si separano e lei si costruisce un bagaglio culturale notevole, con studi in Germania e a Parigi. A farle un po’ da padre ed aprirle lo sconfinato orizzonte della letteratura sarà uno degli amanti della madre, il romanziere irlandese George Moore.

La sua vita è di per sé un intrigante romanzo, protagonista di svariate storie d’amore, tra vere e presunte. Fu ritratta da Man Ray in tutta la sua sfolgorante bellezza androgina; sguardo che trapassa l’anima, ricoperta fino al gomito dagli enormi bracciali africani per i quali nutriva un’autentica passione.

Aldoux Huxley la immortalò in due suoi romanzi, James Joyce era solito andare a trovarla quotidianamente ed Ernest Hemingway l’ammirava profondamente.

L’esordio letterario della Cunard è tra il 1915 -1916 con la prima poesia “Prayer”; mentre nel 1921pubblica la raccolta “Outlaws”, versi che parlano della sua filantropia e anticipano la futura militanza di donna anticonformista e libera.

Quattro anni dopo, il suo capolavoro “Parallax” viene pubblicato nientemeno che dalla Hogarth Press di Virginia e Leonard Woolf.

Il suo più grande amore fu Louis Aragon che iniziò a frequentare nel 1926, insieme al quale fondò la Hours Press, nella tenuta in Normandia acquistata con l’eredità paterna. Poi la relazione naufraga, lei si invaghisce del musicista afroamericano Henry Crowder, e Aragon tenta il suicidio.

Seguiranno altre relazioni, sempre innamorata di un uomo e della sua causa; sarà paladina dell’amore interraziale, si professerà amazzone comunista e viaggerà in lungo e in largo, sperperando il patrimonio, sempre alla ricerca di qualcosa che le riempia la vita.

 

 

 

Al teatro Vittoria il maestro Federico Bisio dirige “Un percorso di stile: da Gossec a Bellini”

 

 

Martedì 3 ottobre prossimo, alle 20.30, al teatro Vittoria a Torino, tornerà sul podio il maestro Federico Bisio a dirigere l’Orchestra Polledro nel concerto intitolato “Un percorso di stile: da Gossec a Bellini”.

Di Vincenzo Bellini verrà  eseguita la Sinfonia Breve in Re maggiore, che rimanda chiari richiami a Paisiello e Cimarosa. Di Domenico Cimarosa verrà  eseguito il Concerto in Sol Maggiore per due flauti e orchestra con l’esecuzione affidata ai flauti Danilo Patruno e Rebecca Viora. Quindi di Wolfgang Amadeus Mozartverrà  eseguito il Divertimento in Mi bemolle maggiore KV 113 e di Francois Joseph Gossec la Sinfonia in Mi Bemolle maggiore Op. VIII n. 3.

Noto per la sua produzione operistica, Cimarosa lo è  meno per quella strumentale, anche se sono piuttosto popolari le sue 32 Sonate per Cembalo in un solo movimento,  alcune Sinfonie per cembalo, quartetti per flauto, ouverture e Sinfonie per archi. Celebre  il suo concerto per due flauti traversi che ha conquistato sale e pubblico, divenendo di dominio tra ogni flautista. Composto a Napoli nel 1793 la partitura autografa è  conservata presso il Conservatorio di Musica di San Pietro a Maiella di Napoli.

Il Divertimento K 113 di Mozart è sopravvissuto in due versioni, di cui la prima eseguita durante il Concerto è stata composta a Milano nel novembre 1771.

Gossec, nato nel 1734 durante il regno di Luigi XV in un’enclave francese all’interno del territorio belga sotto il dominio Austriaco, era di due anni più  giovane di Haydn e durante la sua lunga vita ebbe modo di conoscere molti compositori tra i quali ancheMozart. La Sinfonia n. 3 dall’originale organico con i clarinetti al posto degli oboi, è articolata in quattro movimenti Allegro, Larghetto, Tempo di Romanza, Minuetto, Primo e Secondo Presto.

Solisti al flauto nel concerto Danilo Putrino e Rebecca Viora.

 

Mara Martellotta

La rassegna mensile dei libri

Quali sono i più letti e commentati libri di settembre da parte della nostra community FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri? Questo mese si tratta di Holly, nuovo romanzo di Stephen King che torna alle atmosfere thriller che hanno caratterizzato i suoi ultimi romanzi; molto apprezzato e commentato anche La Resistenza Delle Donne, saggio storico di Benedetta Tobagi vincitore dell’ultimo Premio Campiello; ha suscitato molto interesse anche Grande Meraviglia, ultimo romanzo della scrittrice Viola Ardone.

Incontri con gli autori

Abbiamo intervistato Elisa Tomassi, autrice dell’antologia Testimonianze  una raccolta di storie di vita e spaccati di una realtà che non sempre balza subito agli occhi e Marianna Guida, autrice de La mano sinistra un’interessante antologia di racconti ambientati in gran parte a cavallo degli anni ’70 sullo sfondo di una Napoli, per lingua e caratterizzazioni, lontana dai cliché.

Vi segnaliamo anche le interviste dall’attore, autore e regista Marco Paolini e dello scrittore Georgi Gospodinov che hanno rilasciato alla segreteria del Premio Boccaccio 2023

Per questo mese è tutto, vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it