ilTorinese

Come portare lo zaino scolastico: le 10 regole del Koelliker

I consigli dei medici fisiatri e dei fisioterapisti dell’Ospedale Koelliker di Torino

Inizia la scuola, è tempo di scegliere lo zaino. Ma quanto deve pesare? Come caricarlo e indossarlo correttamente per evitare danni alla schiena dei più piccoli?

A questi e ad altri dubbi da “back to school” rispondono i fisiatri e i fisioterapisti dell’Ospedale Koelliker di Torino.

I casi di mal di schiena in età evolutiva sono in aumento. Uno studio di salute pubblica internazionale, pubblicato da BMC Public Health, che ha coinvolto più di 400.000 ragazzi tra i 10 e i 17 anni e 28 nazioni, riporta che per il 37% di essi vi sono episodi di mal di schiena, con una frequenza di almeno una volta al mese. Può lo zaino essere uno dei responsabili di questo fenomeno? Se è troppo pesante o non viene indossato correttamente sì! Il risultato sono dolorose contratture muscolari e l’assunzione di posizioni scorrette, mentre è un mito da sfatare quello secondo il quale la cartella troppo pesante sia causa di scoliosi, patologia dovuta principalmente a cause genetiche.

Le 10 regole d’oro per prevenire il mal di schiena da zaino:

1.      Ridurre il peso dello zaino, non superando quello massimo consentito (pari al 15% del peso corporeo del bambino).

2.      Scegliere uno zaino ergonomico, che abbia quindi le seguenti caratteristiche:

  • spallacci ampi, imbottiti e regolabili,
  • schienale imbottito e, preferibilmente, con altezza degli spallacci regolabile,
  • cintura in vita per distribuire il peso al meglio e scaricarlo sulla zona del bacino.

3.      Indossare sempre entrambi gli spallacci.

4.      Regolare gli spallacci in modo che la parte più bassa dello zaino non arrivi a più di 10 centimetri al di sotto della vita.

5.      Posizionare gli oggetti maggiormente pesanti nella parte a contatto con la schiena.

6.      Riempire lo zaino in altezza e larghezza, mai in profondità. Se ha cerniere per ampliarlo (regolando la profondità) NON utilizzarle.

7.      Non correre né fare sforzi quando si sta indossando lo zaino.

8.      Utilizzare lo zaino per un tempo limitato, al massimo 30 minuti totali al giorno.

9.      Quando è possibile (es. sull’autobus o alla fermata) togliere lo zaino dalle spalle.

10.   Evitare i trolley: provocano una scorretta postura mentre si cammina, sbilanciata dal lato dello zaino e non rendono possibile il pendolamento di un arto, creando quindi uno squilibrio nello schema del passo.

Mark Mc Candy presenta  “De rebus brevi”

 

Al  DF Talk di venerdì 8 settembre presso VolTo

 

Venerdì 8 settembre, alle 18:30, presso il Centro Servizi VolTo di via Giolitti a Torino, lo scrittore Mark McCandy (alias Marco De Candia) presenterà al pubblico il suo ultimo libro intitolato “De rebus brevi” nel corso di un incontro denominato “DF Talk”.

La presentazione vedrà un dialogo insieme alla giornalista Mara Martellotta, che modererà l’evento.

Il libro “De rebus brevi” è stato già presentato a Torino Comics, dove venivano realizzate delle copertine personalizzate da Luca Occhetti, vincitore del “Cover Contest” ideato dalla casa editrice del libro, Edizioni Radici Future, e da Torino Comics. Nella copertina l’autore viene rappresentato come l’Imperatore Nerone posto su una clessidra che scandisce un tempo che, dopo il periodo Covid, ha assunto nuovi valori e nuovi ritmi.

“Considero la mia raccolta di racconti – spiega l’autore Mark McCandy – un ‘libro caleidoscopio’, che consente un certo tipo di visione a seconda del modo in cui viene letto”.

Si tratta di un libello prezioso per cogliere le mille sfaccettature della società postcovid, capace di svelare il carattere dei personaggi tra i più vari, coinvolti in episodi che li vedono protagonisti tra casse di supermercati, spiagge, studi medici e luoghi tra i più svariati.

Marco De Candia ha già pubblicato con Radici Future due libri nel 2017 e 2018, dai titoli “Avanti c’è un post” e “Solo post in piedi”. Entrambi i volumi contengono sessantacinque brevi racconti umoristici ma non solo. Nato sul web con i suoi racconti, ha saputo conquistarsi i favori di un pubblico sempre più ampio, fino a essere seguito da più di quindici mila tra lettori e lettrici.

L’incontro del DF Talk, promosso dall’Associazione “Difendiamo il futuro”, verrà trasmesso in diretta Facebook, su www.facebook.com/Polispolicy, e su www.facebook.com/ taglimagazine.

Alloggio in fiamme in via Bellezia

Un alloggio di edilizia popolare occupato abusivamente invia Bellezia a Torino  è andato in fiamme. Per spegnere il rogo sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco del comando di Torino. Una delle stanze dell’appartamento  è stata completamente danneggiata, mentre le altre stanze e le abitazioni limitrofe hanno riportato danni meno gravi. (Foto Igino Macagno)

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto. Luigi Gariglio con Cinghie (2023)

9° edizione intitolata Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni

Quarto appuntamento:

Luigi Gariglio

Cinghie

Giovedì 7 settembre 2023

ore 18.30

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

Per il quarto appuntamento dell’anno di Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto, è Luigi Gariglio con l’opera Cinghie (2023) a inaugurare giovedì 7 settembre alle ore 18.30.

Il progetto/opera di arte pubblica ideato nel 2015 da Alessandro Bulgini negli anni ha ospitato più di 50 artisti italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri di Piazza Bottesini a Torino.

L’edizione 2023, intitolata “Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni” si concentra sul concetto di ribaltamento: nessuna figura curatoriale, soltanto gli artisti e Luigi, l’addetto alle affissioni, che appenderà tutte le immagini capovolte.

In occasione del quarto appuntamento l’artista Luigi Gariglio presenta Cinghie, un’opera fotografica realizzata quest’anno che mette in scena nello spazio pubblico il ricorso alla contenzione, l’atto sanitario che limita i movimenti di un individuo con l’utilizzo di mezzi fisici, talvolta utilizzato anche dalle forze di polizia. Era il 13 maggio del 1978 quando il Parlamento italiano approvò la “legge Basaglia” che ha abolito gli ospedali psichiatrici, imposto la chiusura dei manicomi e regolamentato il trattamento sanitario obbligatorio. Il controllo sociale, le carceri e la malattia psichiatrica sono i campi di ricerca dell’artista che, in questa fotografia in bianco e nero, raffigura proprio la cinghia utilizzata per legare i corpi. Posizionata come il simbolo “X”, suggerisce il divieto e la denuncia della pratica della contenzione che, come afferma Gariglio, viene citata solo nei casi tragici di cronaca. Cinghie mette in luce uno dei tabù della società contemporanea attraverso lo studio che l’artista compie entrando nei reparti ospedalieri e osservando le interazioni interne. Un messaggio doveroso, utile per comprendere senza pregiudizi ciò che accade negli istituti sanitari e penitenziari. Un’opera che apre un dialogo e sottolinea, oltretutto, l’importanza del discuterne nello spazio pubblico.

 

Anche l’opera di Gariglio subisce il cambiamento che la vita stessa può portare: affissa al contrario dall’addetto Luigi, l’opera si ritrova ribaltata. Quali nuovi significati assume l’opera? Che valore ha l’intervento di Luigi? Quale relazione si instaura tra l’autore dell’opera e l’autore del ribaltamento? Tutti questi temi che legano arte e vita faranno parte di un dibattito al termine della rassegna, a Flashback Art Fair.

Vivono e lavorano a Torino gli artisti selezionati per l’edizione 2023, per sottolineare ancora una volta l’importanza del tessuto culturale e artistico della città di Torino.

Sergio Cascavilla, Gianluca e Massimiliano De Serio, Luigi Gariglio, Turi Rapisarda, Pierluigi Pusole e Alessandro Bulgini.

Il Pnrr soccorre le biblioteche di Torino: più accessibili grazie a 7 milioni e mezzo di euro 

Gli interventi e i progetti di sviluppo del sistema bibliotecario urbano sono al centro degli investimenti previsti dal PNRR, che la Città di Torino ha avviato con il sostegno dei fondi dell’Unione Europea e nazionali. Il Piano Integrato Urbano della Città individua nelle biblioteche di quartiere il fulcro degli interventi previsti, mediante la riqualificazione delle sedi e la rigenerazione delle aree ad esse circostanti. Il Piano rinforza così il ruolo delle biblioteche quali centri di prossimità e di riferimento per i cittadini, capaci di favorire l’aggregazione e la coesione sociale sul territorio.

 

Su queste linee di sviluppo si inserisce la delibera approvata oggi in Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cura della città Francesco Tresso, con cui si dà il via libera al progetto esecutivo relativo ad una serie di interventi di rigenerazione urbana che interesseranno le aree limitrofe alle biblioteche nell’area sud della città, nelle Circoscrizioni 2, 3 e 8.

Gli interventi riguarderanno in particolare la riqualificazione completa dei percorsi di avvicinamento alle biblioteche, con la ricostruzione dei marciapiedi, il rifacimento – dove necessario – delle pavimentazioni in asfalto colato, l’abbattimento delle barriere architettoniche su tutti gli incroci interessati dagli interventi. È previsto anche il rifacimento del manto stradale delle carreggiate e la realizzazione di alcuni passaggi pedonali rialzati, al fine di consentire lo spostamento pedonale in maggior sicurezza.

I materiali utilizzati per le lavorazioni miglioreranno la qualità dell’ambiente, riducendo le emissioni sonore del traffico veicolare e ampliando le superfici permeabili.

L’importo complessivo delle opere, suddivise in 3 distinti lotti, è di 7milioni e 440mila euro.

I lavori riguarderanno le aree limitrofe alle seguenti biblioteche: Carluccio (via Monte Ortigara 95), Geisser (corso Casale 5), Ginzburg (via Lombroso 16), Passerin (via Guido Reni 102), Villa Amoretti (corso Orbassano 200), Mausoleo Bela Rosin (strada Castello Mirafiori 148), Cesare Pavese (via Candiolo 79) e Bonhoeffer (corso Corsica 55).

L’assessore Francesco Tresso ha commentato: “Grazie ai fondi del PNRR tra il 2024 e il 2026 realizzeremo interventi di riqualificazione delle strade e dei marciapiedi per complessivi 12 milioni di euro nei dintorni delle biblioteche civiche; nelle prossime sedute di Giunta verrà presentato il progetto esecutivo che riguarderà anche le biblioteche dell’area nord della città. Verranno aperti cantieri di manutenzione straordinaria – continua l’assessore – che miglioreranno l’accessibilità a questi importanti poli di aggregazione, con una particolare attenzione alle persone con disabilità. Ci tengo anche a ringraziare gli uffici per il loro prezioso lavoro che ci ha permesso di rispettare in modo molto preciso i tempi previsti dal PNRR”.

Forza Italia, chiusura Spazio 211: problema sicurezza a Torino

Il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente coordinatori provinciale e cittadino per Forza Italia a Torino commentando la notizia della chiusura di Spazio 211 affermano : « Se  associazioni attive sul territorio da oltre trent’anni alzino bandiera bianca come Spazi Musicali ETS è la certificazione di un problema serio che va affrontato e non banalizzato. Lo sfogo dell’Associazione è una vera e propria denuncia. Se il Sindaco non lo vuole fare si chieda la nomina di un Commissario per la Sicurezza e per le nuove Povertà. La risposta di Pentenero su Spazio 211 è tardiva visto che le sollecitazioni arrivano oltre il tempo massimo visto lo scaricabarile giocato fino ad oggi. Se una volta si additivano solo delle porzioni di quartiere in città come aree a rischio sicurezza ora il problema è diffuso ovunque. L’Alto San Donato era una zona più associata a Cit Turin e alla Crocetta che non a Barriera di Milano o a Mirafiori. La denuncia sfogo del marito di Appendino qualche settimana fa dovrebbe far aprire gli occhi a chi, a Palazzo di Città, si aggrappa alle percentuali per sottostimare un problema che è reale e che scoraggia gli investimenti in città e con essi l’occupazione.».

Piemonte in bici: Valle (Pd) in 7 giorni oltre 550 chilometri

“BISOGNA DARCI UNA MOSSA. I COSTRUTTORI SI IMPEGNINO A METTERE IN CAMPO UN’ALTERNATIVA ALLA DESTRA”

Daniele Valle in 7 giorni ha percorso oltre 550 chilometri: 35 tappe, lungo un percorso iniziato e concluso in luoghi legati alla Resistenza.

Oltre 550 chilometri percorsi, un viaggio di sette giorni in bicicletta attraversando in lungo e il largo tutto il Piemonte, 35 tappe che hanno toccato tutte le Province. Daniele Valle, vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e consigliere regionale Pd, ha concluso il tour che ha preso il via il 31 agosto dal Sacrario di Vaccherezza per arrivare il 3 settembre al Monumento alla Resistenza di Cuneo, toccando Condove, Chiusa di San Michele, Avigliana Caselette, Pianezza, Alpignano, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Torino, Alba, San Damiano d’Asti, Baldichieri d’Asti, Asti, Borgoratto Alessandrino, Castellania, Chieri, Verbania, Lesa, Borgomanero, Gattinara, Candelo, Biella, Ivrea Colleretto Giacosa, Cuorgnè, Castellamonte, Rivarolo, Settimo Torinese, Moncalieri, Stupinigi, Rivalta, Vigone e Saluzzo.

Dichiara Daniele Valle: «Avvertivo l’esigenza e la responsabilità di prendere un’iniziativa, per “darci una mossa” e mettere in campo quanto prima un’alternativa alla destra-destra che governa il Piemonte e l’Italia. Incontrando durante il tour decine di amministratori locali e poi cittadini, associazioni e imprese, ho potuto constatare come questa esigenza sia fortemente avvertita. Il Piemonte merita di più, occorre radunare chi condivide questa certezza, a partire dalla difesa della sanità pubblica, dalla necessità di affrontare la transizione ecologica, fino al sostegno allo sviluppo e alla dignità dei lavoratori. I miei destini personali non contano, ho voluto impegnarmi in prima persona perché la strada è in salita e bisogna pedalare insieme. È giunto il momento che i costruttori escano allo scoperto, si diano da fare, lavorino insieme, offrendo ai piemontesi un disegno di Piemonte diverso che insieme possiamo realizzare.  Attraversare tutto il Piemonte in bici da est a ovest, da nord a sud, è stato un modo diverso di fare quello che come gruppo regionale abbiamo fatto per quattro anni: opposizione, ascolto e presenza sul territorio. Dai tagli alla sanità a quelli sul PNRR, il Piemonte non può subire in silenzio per non compromettere le ambizioni di qualche politico di destra. Vogliamo un Piemonte che faccia sentire la sua voce. L’appuntamento del 2024 è domani mattina e dobbiamo approfittare di tutto il tempo che abbiamo a disposizione per mettere in campo un’alternativa: non ci rassegniamo a consegnare il Piemonte ad una Giunta monocolore dei Fratelli d’Italia».

Merlo: Centro, da Renzi spinta decisiva. Ma il Centro deve essere anche Popolare

“Il progetto di un nuovo Centro lanciato da Matteo Renzi è l’unica vera novità della politica italiana
a fronte di un persistente ‘bipolarismo selvaggio’ che non può più essere la soluzione ideale ai
problemi del nostro paese. Perchè non sono la radicalizzazione della lotta politica e la
polarizzazione ideologica – molto gettonati dalla Schlein e da Salvini – le risposte migliori ai temi in
cima all’agenda di governo. E la ‘politica di centro’, al riguardo, può rappresentare una risposta
concreta ai problemi sempre più drammatici a cui il Governo deve dare una risposta concreta e
convincente.
Ma il Centro e la ‘politica di centro’ non possono essere cavalcati e gestiti da chi è culturalmente,
storicamente e politicamente estraneo ed esterno a quel metodo, a quella cutlura e a quel
progetto politico.
Per questi semplici motivi il Centro tratteggiato da Renzi non potrà che essere anche e soprattutto
un Centro Popolare. Dove, cioè, la cultura, i valori e la storia del cattolicesimo popolare e sociale
avranno un ruolo importante e decisivo nella costruzione di un Centro plurale, riformista, dinamico
e di governo. Chiudendo la stagione dei Popolari ‘ospiti’ in altri partiti e politicamente del tutto
irrilevanti ed insignificanti perchè nascosti e gregari rispetto ad altre culture politiche”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi nuovi-Popolari uniti”.

La Regione: un futuro nella formazione

Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla Nazione le competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le eccellenze e favorendo la competitività del tessuto industriale della nostra Regione”. Sono 2 milioni di euro quelli stanziati dall’assessore regionale al lavoro e formazione Elena Chiorino per finanziare i percorsi formativi, in linea con i fabbisogni professionali delle aziende, da realizzare nel periodo 2023-2025 con l’apprendistato duale. “Mettiamo a disposizione strumenti formativi validi che quando vengono usati bene sono davvero utili e generano occupazione stabile”. Lo strumento utilizzato per la formazione dei nuovi specialisti sarà l’apprendistato, cosiddetto “duale”: lavorando, infatti, il giovane consegue un diploma o una specializzazione. L’impresa, contestualmente, può così formare una figura professionale attraverso tutor, nel proprio ambiente, utilizzando propri macchinari e strumenti tecnologici. “L’apprendistato duale crea soddisfazione in tutti i soggetti coinvolti, è un vero antidoto alla disoccupazione giovanile e alla dispersione scolastica – ha sottolineato Chiorino – anche i giovani meno propensi allo studio teorico possono terminare un percorso di studi e conseguire un titolo riconosciuto e spendibile nel mondo del lavoro, cimentandosi direttamente in un vero ambiente di lavoro e non soltanto nell’aula scolastica”. I progetti ora ci sono e gli istituti superiori che si sono candidati per svilupparli su tutto il territorio regionale sono 34. Si va dalla specializzazione di enotecnico ai diplomi in indirizzi meccanici, elettronici ed elettrotecnici, turistico-alberghieri, chimici, orafi, dei trasporti-logistica, dei servizi alla persona, dei servizi alle aziende. “Il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio le nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia”. 
LE PROGETTUALITÀ
Le scuole definiscono veri e propri piani formativi individuali, progettati insieme all’azienda e con un’organizzazione degli orari di lezione in aula compatibile con gli impegni lavorativi degli apprendisti. L’apprendistato duale permette ai giovani di anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro prima della conclusione del percorso di studi, sviluppando una professionalità riconoscibile e spendibile anche all’esterno del contesto specifico di inserimento lavorativo. In allegato l’elenco delle scuole
I VANTAGGI PER GLI APPRENDISTI
Gli apprendisti godono delle tutele salariali e previdenziali a cui hanno diritto tutti gli altri lavoratori dipendenti e dopo il diploma, nel 20% dei casi vengono confermati in servizio, nel 35% trovano un contratto di lavoro entro un anno, mentre il 45% sceglie di proseguire gli studi in università o in un ITS.
I VANTAGGI PER LE IMPRESE 
L’impresa, a sua volta, oltre a ottenere vantaggi fiscali, ha la possibilità di formare direttamente I giovani da inserire in organico secondo i propri fabbisogni, di conoscerli e valutarli; può introdurre innovazione nei processi aziendali, proprio grazie all’apporto di giovani, di solito più predisposti alle novità e ai cambiamenti; infine, ha un ritorno di immagine, valorizzando l’attitudine a sostenere attività a responsabilità sociale.

Dopo Budapest, in Trentino l’atletica più leggera e giovane del CSI

 

A Cles il tartan assegna i titoli della pista

Quattromila atleti-gara, oltre mille finalisti under 14 sul tartan tricolore del CSI. Dieci regioni italiane rappresentate: Veneto, Lombardia e Trentino con più frecce ai blocchi di partenza. Più di 200 gare tra salti, lanci e corse. Domenica le premiazioni alle società leader nelle graduatorie giovanili, assolute e delle staffette

Cles, 5 settembre 2023 – A pochi giorni dalle bellissime medaglie ottenute dall’atletica azzurra ai Mondiali di Budapest, il tartan italiano torna protagonista con uno dei più importanti meeting giovanili tricolori: il 25° Campionato nazionale di atletica leggera su pista del CSI, in programma in Trentino dal 7 al 10 settembre presso lo Stadio di Cles, nel capoluogo della Val di Non. Il campionato, che gode del patrocinio del Comune di Cles e della collaborazione di Val di Non e Val di Sole, vedrà gareggiare la bellezza di 1691 atleti, pressoché equamente ripartiti per genere. Gli oltre mille finalisti under 14 in Trentino fanno dell’appuntamento ciessino uno dei più partecipati eventi sportivi a livello promozionale e giovanile. In pista sfida aperta per 10 regioni, rappresentate da 115 società sportive (il Molise ne ha iscritta una sola, il Veneto 30), portacolori di ben 33 diversi Comitati territoriali italiani. Impegnati nel programma, fra salti (lungo, alto), lanci (vortex, peso, disco, giavellotto) e corse (sprint, mezzofondo, fondo), il Veneto conta 575 pettorali, esattamente a metà fra uomini e donne, con Vicenza che schiera in partenza 383 frecce (192 maschi e 191 femmine). Nutritissima la pattuglia della Lombardia con 458 atleti, in tuta CSI Milano, Lecco, Como, Mantova, Brescia, Lodi, Sondrio, Cremona, Varese. I padroni di casa trentini vantano nel loro arco regionale 342 frecce, con 26 società del Lungadige a tenere alta la tradizione del Trentino in questo sport.
Complessivamente saranno 4mila atleti-gara nelle oltre 200 prove che assegneranno il titolo nazionale CSI, suddivisi nelle 22 diverse categorie e nelle differenti specialità previste. In programma anche gli ostacoli per le categorie giovanili (Cadetti e Ragazzi) e le varie staffette di società, che, per la prima volta nel campionato, vedranno assegnate delle targhe a seguito dei punti ottenuti dai frazionisti conteggiati in una speciale classifica.
La manifestazione è strutturata su 5 giornate-gara (venerdì mattina, venerdì pomeriggio, sabato mattina, sabato pomeriggio, domenica). Ciascun finalista può partecipare ad un massimo di 3 gare, oltre alle eventuali staffette. Le prime medaglie arriveranno già al mattino di venerdì 8 settembre.
Sabato 9 settembre di pomeriggio in calendario le 4×100, giovanile, assoluta, e per atleti con disabilità, mentre la seguente domenica mattina sarà il turno delle altre staffette: la svedese giovanile (Ragazzi/e – Cadetti/e) e la 4×400 assoluta (da Allievi/e a Veterani/e).
Da regolamento verranno stilate le classifiche generali di società sia per le categorie giovanili (Esordienti, Ragazzi e Cadetti) che per le categorie assolute (Allievi, Juniores, Seniores, Amatori, Veterani), utilizzando i migliori risultati per società conseguiti tra tutte le gare delle varie specialità.