ilTorinese

PdF: #NOgenderNelleScuole

Cristina Zaccanti (PdF Piemonte): “In tutta Italia il Popolo della Famiglia promuoverà iniziative per contrastare la diffusione dell’ideologia gender nelle scuole”

 

Continua in termini sempre più intensi e capillari l’azione di sensibilizzazione avviata già lo scorso anno dal Popolo della Famiglia.

Nel nostro logo oltre alla famiglia con i due bimbi tenuti per mano da mamma e papà campeggia la scritta “No gender nelle scuole” – dichiara Cristina Zaccanti, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia (PdF) in Piemonte – Siamo nati, in particolare, proprio per questo, già nel 2016 dal Family Day del 31 gennaio al Circo Massimo di Roma. Non abbiamo mai smesso di contrastare il dilagare di una ideologia, diventata moda, che pretende di influenzare fin dalla più tenere età i nostri bambini e le loro famiglie. Riteniamo che la scuola italiana, checché se ne dica, sia ancora di un eccellente livello, sicuramente tra i più alti in Europa e nel mondo. I nostri operatori hanno sopportato la terrificante esperienza della Didattica a distanza ed ora dovranno adattarsi alla scuola virtuale. Occorrerà difendere i nostri bambini, i nostri giovani dalla pervasività di un mondo che, essendo virtuale, tenderà a produrre un totale scollamento dalla realtà e quindi dall’esercizio della critica e della libera scelta. Ci occuperemo anche di questo”. 

Per tutto il mese di Settembre  spiega Zaccanti – in tutta Italia militanti e simpatizzanti del PdF, di tanti movimenti pro-family e di tutta l’area del dissenso metteranno in atto volantinaggi, interventi di sensibilizzazione, incontri, confronti e un’incessante azione sui media – in particolare sui social, usando l’hashtag #NOgenderNelleScuole  per coinvolgere le famigliea preservare i propri figli bambini da questo attacco in corso al loro fragile processo naturale di crescita. Forniamo ai genitori il modulo del consenso informato, una sorta di ‘diffida preventiva‘ da presentare e far protocollare nella scuola del proprio figlio onde ottenere dalla scuola stessa l’avviso tempestivo e la richiesta scritta di autorizzazione circa iniziative o contenuti didattici ispirati al GENDER o che promuovono la sessualizzazione precoce o comunque non in linea con le scelte educative dei genitori che, ricordiamolo, sono i primi responsabili e attori dell’educazione dei propri figli“.

Eccellenze del Piemonte a Vicenza Oro

  • 77 le eccellenze da Piemonte, capitanate dal distretto di Valenza, protagoniste da venerdì 8 settembre sino a martedì 12 nell’evento che conta 1.200 brand espositori da 34 Paesi e 400 buyer ospitati

 

  • Export del settore orafo-gioielliero in crescita del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell’anno

 

  • Per gli amanti dell’alta orologeria, da domani a domenica 10, c’è VO’Clock Privé: evento b2c aperto al pubblico, con talk e seminari dei massimi esperti

vicenzaoro.com

IL MERCATO, I TEMI, I TREND

Tra i gli oltre 1.200 espositori presenti anche 77 eccellenze piemontesi con capofila il distretto di Valenza (vedi allegato), l’edizione settembrina del salone internazionale dell’oreficeria, gioielleria e orologeria di IEG vedrà protagonisti nel quartiere fieristico di Vicenza sino a martedì 12 i più importanti brand di alta gamma con le novità di collezione, l’oreficeria con il meglio della produzione made in Italy dai principali distretti manifatturieri nazionali, le eccellenze internazionali, l’orologio contemporaneo e i micro-brand più di tendenza; tutto in un’unica boutique, che è anche hub di networking. Saranno infatti 400 i buyer esteri ospitati, grazie al programma di incoming del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e di Agenzia ICE. Gli operatori professionali internazionali e italiani oltre al mercato, troveranno anche un nutrito calendario di eventi con le voci leader dell’industry. Dalla presentazione, sabato 9, del nuovo Trendbook 2025+ curato da Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di IEG diretto da Paola De Luca alle case history di brand emergenti o di gioiellerie indipendenti sino al tema della formazione per le nuove generazioni che si vogliano avvicinare all’arte orafa, dall’impatto dell’intelligenza artificiale sul design e sull’industry alla sostenibilità: per quattro giorni sarà a Vicenza che gli operatori professionali avranno modo di condividere analisi e riflessioni su un settore che è ancora in crescita.

I DATI DELL’EXPORT

Continua il trend positivo dell’export per il settore orafo-gioielliero italiano. Nei primi cinque mesi dell’anno, secondo i dati elaborati per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda le vendite estere sono salite globalmente del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro (elab. Centro Studi di Confindustria Moda su dati ISTAT per Federorafi).

 

VO’CLOCK PRIVÉ

Aperto al pubblico, VO’Clock Privé è il salotto dedicato all’alta orologeria e alla cultura orologiera che da domani sino a domenica 10, in un’area riservata nel foyer al primo piano del quartiere fieristico, riunirà per la seconda edizione i brand più ricercati e il pubblico di appassionati e collezionisti, offrendo un programma di incontri e corsi tecnici con i più autorevoli esponenti del settore.

 

IL MONDO ASSOCIATIVO

Tutto il mondo istituzionale e associativo è al fianco di IEG e di VOS: da Confindustria FederorafiConfartigianato OrafiConfcommercio FederpreziosiCNA OrafiConfimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad AssogemmeAssocoral e AFEMO – Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, che contribuiscono all’agenda della manifestazione. Sul fronte internazionale CIBJO – Confederazione Mondiale della Gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello.

THE JEWELLERY GOLDEN CLOUD

Gli eventi di Vicenzaoro September saranno anche in streaming sulla piattaforma The Jewellery Golden Cloud scaricabile sugli App store per dispositivi mobile.

PRESS CONTACT IEG

head of media relation &   corporate   communication:   Elisabetta   Vitali;   press   office   manager:   Marco Forcellini; international press office coordinator: Silvia Giorgi; media@iegexpo.it

Trade press office coordinator Jewellery & Fashion Division: Michela Moneta

 

Il ministro Sangiuliano a Torino per il summit del Sole 24 ore

STATI GENERALI DELLA CULTURA

Apertura lavori con l’intervento del Sindaco Stefano Lo Russo il 14 settembre 2023 alle 9.30, Cavallerizza Reale dell’Università di Torino

 

Tornano a Torino gli Stati generali della cultura, il summit di Sole 24 Ore che esplora i cambiamenti nel mondo della cultura e delle produzioni culturali in Italia, dopo la prima edizione dello scorso anno. La due giorni avrà inizio a Milano mercoledì 13 settembre e proseguirà giovedì 14 maggio a Torino, ospite nell’Aula magna della Cavallerizza reale, con la partecipazione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

 

Dichiara il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Siamo davvero contenti di ospitare per il secondo anno gli Stati generali della Cultura, evento organizzato da Il Sole 24 Ore dedicato allo sviluppo del sistema culturale italiano. Quello culturale è uno degli aspetti più rappresentativi del nostro Paese, che restituisce alla collettività più di quanto si investa. È un asset fondamentale che non va considerato soltanto come elemento di conoscenza diffusa, ma anche come risorsa strategica e leva di sviluppo economico. Torino ha a disposizione un grande patrimonio culturale che va valorizzato al meglio sul nostro territorio, attraverso una strategia che promuova la creazione di una rete tra i vari attori e migliori la sinergia con le istituzioni”.

 

“In tutto il mondo quando si pensa all’Italia immediatamente si pensa alla cultura. Il nostro patrimonio culturale e storico è qualcosa di unico, che ci identifica e distingue a tal punto da trasformare il nostro Paese e le nostre città in veri e propri brand riconosciuti a livello internazionale” dichiara Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino. “L’edizione di quest’anno degli Stati generali della cultura si concentra proprio sulla valorizzazione e sulla promozione del brand Italia nel mondo, con un’intera giornata di interventi, dibattiti e tavole rotonde con grandi esperti del pubblico e del privato, a partire dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano”.

 

L’evento è a cura del Sole 24 Ore, How To Spend It, Radio 24, Città di Torino e Comune di Milano. Con il supporto di 24Ore Cultura. In collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino e Università di Torino. Main partner Intesa Sanpaolo e Iren. Official partner Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

 

La partecipazione è possibile in presenza su prenotazione o in diretta streaming. Tutte le informazioni alla pagina https://24oreventi.ilsole24ore.com/evento-stati-generali-della-cultura-2023/

Torna il mercato ai Giardini Sambuy

Torna il mercato e ripartono i laboratori

Domenica 10 settembre, durante il Mercato Googreen – Aspettando Cheese 2023, beesù insegnerà a creare l’ecopack, un involucro naturale ecologico per avvolgere e conservare il cibo, prodotto con cera d’api e 100% naturale.

 

𝗦𝗨𝗣𝗘𝗥 𝗘𝗖𝗢 𝗭𝗘𝗥𝗢 𝗦𝗣𝗥𝗘𝗖𝗢
𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟬 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲
Giardini Sambuy
ore 17

#MercatoGoogreen #Cheese2023

Dei delitti e delle pene

Cesare Beccaria, ma pare più verosimilmente Pietro Verri, già nel 1764 analizzò nel saggio “Dei delitti e delle pene” le pene irrogate nella società all’epoca.

E’ palese che il concetto di reato, e più in generale, di infrazione sia estremamente legato all’epoca ed alla latitudine in cui la pena è prevista: tutt’ora nel Vermont una moglie deve chiedere il permesso al marito per indossare la dentiera mentre nel Massachusetts è illegale per la donna stare sopra l’uomo durante un rapporto sessuale; nell’Arkansas è tuttora vigente una legge, promulgata nel 1800, che attribuisce al marito il diritto di picchiare la moglie, ma solo una volta al mese ed in Arizona è illegale detenere più di due vibratori in casa. Risulta chiaro che tali leggi, non ancora abrogate difficilmente trovino applicazione.

Pensiamo soltanto alla pena di morte, da noi soppressa una prima volta nel Granducato di Toscana nel 1786 e poi, definitivamente, con l’entrata in vigore della nostra Costituzione il 1° gennaio 1948 (l’ultima sentenza fu eseguita 5 marzo 1947, a La Spezia, con la fucilazione di Emilio Battisti, Aurelio Gallo e Aldo Morelli, condannati a morte per crimini commessi durante la Repubblica Sociale Italiana).

O, ancora, pensiamo ancora al “delitto d’onore” ed al “matrimonio riparatore” cancellati dal nostro codice penale il 5 settembre 1981che, fortemente sbilanciati a favore del maschio, erano di fatto un’assoluzione a priori per reati che ora sono invece sanzionati in modo pesante: per il primo si è passati dalla non punibilità all’aggravante del legame di parentela.

E che dire dei reati, ormai cancellati dal codice penali fin dalla fine degli anni ’60, di “adulterio” e di “concubinato”?

A mio parere, però, vi sono reati che, pur essendo universalmente considerati tali, sarebbero da punire in modo diverso, e non mi riferisco alla maggior severità della pena ma al maggior effetto deterrente.

E’ di questi giorni la proposta al vaglio del Governo di vietare il cellulare ai minori condannati per gravi reati: al di là dell’applicabilità di tale pena (qualche amico presterà loro il telefono) è evidente che il telefono sia diventato una prolunga del nostro corpo, un oggetto senza il quale non usciamo al punto che il legislatore, cercando una punizione che sia veramente tale e, al contempo, sia dissuasiva nei confronti della reiterazione del reato sceglie questo mezzo. Tra uscire e non messaggiare o telefonare, la seconda ipotesi sembrerebbe la più efficace.

Perché mandare in carcere chi è concusso, chi avvalendosi del proprio status di pubblico ufficiale lucra ai danni dello Stato, quindi di tutti i contribuenti? Molto meglio la confisca di tutto ciò che ha acquisito illecitamente, magari anche dei beni (mobili ed immobili) posseduti fuori dal reato, interdizione perpetua dai pubblici uffici (così non potrà reiterare il reato) introducendo, come sanzione, l’inidoneità alla funzione dirigenziale anche nel settore privato, il divieto di apertura della partita IVA ecc.

Sicuramente essere poveri non è piacevole, ma è molto più spiacevole essersi arricchiti e tornare nuovamente poveri per effetto di una condanna.

Il nostro ordinamento considera il carcere come un luogo ove il detenuto non soltanto sia punito per il reato commesso ma venga rieducato affinché non commetta più (gli stessi?) reati; è evidente che questo nobile intento dei nostri Padri costituenti, che all’art 27 della Costituzione hanno precisato che la condanna deve tendere anche alla rieducazione, sia purtroppo disatteso per motivi quanto mai variegati: mancanza di strumenti formativi, sovraffollamento delle strutture, carenza di personale di sorveglianza, taglio dei costi e così via.

Poiché sono convinto che prevenire sia più costruttivo che combattere, credo che un deterrente sia meglio che una punizione. Io sono in contatto epistolare con alcuni detenuti in alcune prigioni degli USA ed ho insegnato nella Casa circondariale di Torino  e vedo la sostanziale differenza tra i due sistemi penitenziari; in Italia, data la non certezza della pena, i tempi giudiziari lunghi che possono portare alla prescrizione del reato (tranne l’omicidio, per il quale la prescrizione non esiste) e la speranza tipicamente nostrana di non essere beccati, il carcere non viene visto con quella gravità come, invece, avveniva qualche decennio fa.

Ritengo, pertanto, che sarebbe il momento di rivedere nel suo insieme tutto il sistema giudiziario e penitenziario: avete presente quando, a naja, commettevi un’infrazione al Codice di disciplina, venivi consegnato con CPR (Camera di Punizione di Rigore) e, al termine della naja, dovevi scontare ancora i giorni trascorsi in CPR? Ecco, era un ottimo sistema per non sbagliare. La CPR venne abolita nel 1978 quando altri istituti vennero creati a tutela di tutto il personale militare. Dimenticavi di salutare per primo un superiore o, come previsto dal 2° comma dell’art. 27, non rispondevi al saluto? A seconda dell’umore del superiore (e dal suo carattere) per 2-3 giorni non andavi in libera uscita, dimenticandoti cinema, pizza, ragazza, pub e così via.

Ora è all’esame del parlamento un provvedimento che dovrebbe riguardare tutti i giovani, in particolare per normare diversamente le sanzioni per violenza sessuale, baby-gang, ecc; in attesa di visionare il DdL spero di poter produrre per tempo alcuni emendamenti che, andando nella direzione prevista dalla nostra Carta costituzionale, da un lato reprimano la condotta deviata e, al contempo, rieduchino i giovani ad un corretto comportamento nella società.

Sergio Motta

La Palazzina di Caccia di Stupinigi apre le porte dei suoi spazi segreti chiusi al pubblico

9 settembre – 25 novembre 2023

PASSEPARTOUT

Dopo il sold out registrato da tutti gli appuntamenti programmati nel 2022 e nella prima metà del 2023,la Fondazione Ordine Mauriziano conferma le visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da sabato 9 settembre al 25 novembre saranno attivati i due percorsi che raccontano la storia della Palazzina nelle sue diverse fasi abitative e il progetto architettonico alla base della sua costruzione.

“Passepartout” conduce dietro le porte segrete agli ambienti nascosti della servitù, ai passaggi e ai corridoi ricchi di fascino e di storia e permette di raggiungere la sommità della cupola juvarriana, per camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardare da vicino il tetto a barca rovesciata di Juvarra dalla complessa orditura in legno e ammirare dall’alto, dopo aver percorso i 50 scalini di una stretta scala a chiocciola, un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

I PERCORSI

 

“Dietro le porte segrete” è la visita in programma sabato 9 settembre, 14 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, agli ambienti della servitù, ai passaggi e ai corridoi segreti usati per divincolarsi nel dedalo di stanze e raggiungere discretamente le sale e gli appartamenti privati. La visita conduce proprio dietro le porte segrete, negli spazi nascosti dove si muoveva la servitù e dove si trova ancora il quadro dei campanelli automatici che permette di comprendere da vicino il funzionamento di una residenza come quella di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, in programma sabato 16 e 23 settembre, 21 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, è una visita “in verticale” al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra, con una vista mozzafiato a 360 gradi sul paesaggio circostante. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo-convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chiocciola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare il particolare tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.    

 

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Vista la particolarità dei luoghi oggetto della visita, normalmente non accessibili al pubblico, per i percorsi “Dietro le porte segrete” e “Sotto il cervo” i visitatori saranno dotati di caschetto di protezione, per questo motivo possono accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età ed i gruppi non possono essere superiori alle 10 persone. Per partecipare è necessario essere in buona salute ed in condizioni fisiche tali da permettere di salire, a piedi, alcune rampe di scale. È necessario indossare un abbigliamento comodo e calzature chiuse, come scarpe da ginnastica o da trekking leggero. È vietato l’accesso con borse e/o zaini ingombranti, visto che il percorso è piuttosto impegnativo. È necessario non soffrire di patologie cardiache. A causa degli spazi limitati, non agibili a persone con disabilità, e della stretta scala a chiocciola, i due percorsi sono sconsigliati a chi soffra di claustrofobia o di vertigini e, in generale, a chi non sia in buono stato di salute.

 

Le visite guidate “Passepartout” sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati. Durata: un’ora circa.

Il costo del biglietto per accedere a “Dietro le porte segrete” è 22 euro, per “Sotto il cervo” 25 euro.

Per i possessori di Tessera Abbonamento Musei: 10 euro (ingresso gratuito alla Palazzina)

La prenotazione è obbligatoria:stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Informazioni al numero: 011 6200633, dal martedì al venerdì 10-17,30.

 

CALENDARIO

_Dietro le porte segrete – Visita agli ambienti e ai corridoi della servitù

Sabato 9 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 14 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 28 ottobre, ore 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 18 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 25 novembre, ore 14.30 e 16

 

_Sotto il cervo – Visita alla cupola juvarriana

Sabato 16 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 23 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 21 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 18 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 25 novembre, ore 10.30 e 12

 

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

Magliano: “Il Duomo sia accessibile per tutti dalla porta principale”

Che il principale luogo di culto di Torino, la cattedrale di San Giovanni Battista, non sia accessibile dall’ingresso principale è un fatto che non possiamo più accettare. Facciamo convintamente nostre tutte le richieste della CPD. Ci sorprende che, da anni, il dibattito sia fermo allo stesso punto, come se chiedere il diritto di tutti a entrare in chiesa fosse una pretesa assurda. Il Duomo di Torino esiste dal XV Secolo: da oltre cinquecento anni l’accesso alle persone con disabilità motoria non è di fatto consentito dalla scalinata che si affaccia sulla piazza. Da qui – e non da ingressi laterali – ci auguriamo di vedere finalmente entrare tutti i fedeli, senza eccezioni. Non possiamo immaginare funzioni, battesimi o matrimoni ai quali non tutti (magari gli sposi stessi o i genitori del battezzando) possano accedere dall’ingresso principale. A maggior ragione alla luce delle nuove tecnologie in fatto di materiali capaci di garantire soluzioni non impattanti, progetti in grado di coniugare accessibilità e rispetto dei parametri estetici di un edificio rinascimentale sono assolutamente percorribili. Si trovi al più presto una soluzione. Lo dobbiamo a tutti i cittadini e in particolare ai tanti che hanno portato avanti questa battaglia, a partire dal compianto Presidente della CPD Paolo Osiride Ferrero. Una città la cui cattedrale non è accessibile non può e non potrà mai definirsi una città accessibile in senso assoluto.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

“Biciclette politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”

Inaugurazione della Mostra e presentazione del volume:

 

Domenica 10 settembre 2023 ore 17,00

 

Sala delle Colonne

Castello del Valentino – Viale Mattioli, 39 Torino

 

 

La Mostra “Biciclette politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”, curata dai docenti Claudio Germak, Cristian Campagnaro del DAD Dipartimento di Architettura e Design e Walter Franco del DIMEAS – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, prende il titolo dal libro del professor Vittorio Marchis. Il volume, che verrà presentato in occasione dell’esposizione, raccoglie invenzioni, innovazioni e sfide sociali in un racconto delle attività di ricerca e di progetto di ricercatori, allievi ed ex allievi dell’Ateneo, oltre a testimonianze del territorio regionale sul tema generale del pedalare.

L’Inaugurazione della mostra coincide, inoltre, con l’arrivo dell’ultima tappa della “PoLi 2023”, pedalata ciclo-turistica di 1000 km, organizzata dall’associazione “La storia in Bici”.

La Mostra resterà aperta fino al 23 settembre dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18 e il sabato dalle ore 10 alle 16.

È gradita la conferma di partecipazione a questo LINK 

Torna “Filo lungo filo, un nodo si farà”

DAL 22 AL 24 SETTEMBRE A COLLEGNO

LA 29ª EDIZIONE

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 22 al 24 settembre, la 29ª edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà”. Un filo che si snoderà in città per collegare idealmente due luoghi della storia: il Villaggio Leumann e la Certosa Reale di Collegno.

Filo lungo filo, un nodo si farà, nato nel Villaggio Leumann nel 1995 per mantenere la memoria della tessitura in un borgo sorto a fine ‘800 intorno ad un’azienda tessile e come momento di riflessione e incontro tra artigiani tessitori e studiosi dell’arte tessile, anno dopo anno ha testimoniato e continua a testimoniare l’impegno, a volte quasi eroico, di perpetuare un patrimonio storico artigianale che rischia di andare perduto.

L’evento ha ormai raggiunto una dimensione internazionale, grazie ai tanti ospiti dall’Europa e dal mondo che hanno contribuito a valorizzarla e renderla sempre più ricca e interessante, tanto da diventare una delle poche manifestazioni riconosciute dagli operatori del settore, capace di offrire uno spazio a tessitori provenienti da ogni luogo, ciascuno portavoce della propria terra, della propria tradizione. Attraverso la manifestazione si ripercorre il filo del tempo, il filo della Storia, con l’intento di ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura. Durante la manifestazione, luogo condiviso del sapere, del saper fare e del fare, artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze.

Quest’anno l’evento manterrà il contatto con le sue origini organizzando laboratori di Arti Tessili il 22 settembre al Villaggio Leumann, mentre il 23 e 24 settembre trasferirà la mostra-mercato e le mostre in un altro luogo storico e rilevante di Collegno: la Certosa Reale. Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli rinnova la storica collaborazione con la manifestazione proponendo una nuova esperienza condivisa con le scuole del territorio: “Over the rainbow”, workshop-installazione basato su materiali sostenibili e di recupero, frammenti capaci di restituire, con i loro bagliori luminosi nella declinazione dello spettro cromatico dell’arcobaleno, la percezione di uno speciale tessuto di luce.

L’iniziativa, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A., viene realizzata con il patrocinio della Città di Collegno, della Regione Piemonte, del Consiglio regionale e della Città Metropolitana di Torino e la collaborazione del Coordinamento Tessitori e delle Associazioni del territorio.

Il programma dettagliato della manifestazione è sul sito: www.villaggioleumann.it

Per informazioni: info@villaggioleumann.it – tel. 347 3596056