ilTorinese

Il Piemonte “culla” delle startup innovative

 5 MILIONI DALLA REGIONE 
Destinatari anche disoccupati di età compresa tra i 18 e i 65 anni con un progetto innovativo purché residenti o domiciliati in Piemonte
La Regione Pimonte approva la delibera a firma dell’assessore al lavoro Elena Chiorino nella quale si destinano 5 milioni di euro per ”Interventi di sostegno alla nascita delle start up” per gli anni 2023-2024, nell’ambito del nuovo Programma Regionale FSE Plus 2021-2027.  “ Investire sulle start up innovative significa sostenere la crescita dell’innovazione e della competitività della nostra Nazione. Crediamo nella capacità delle persone di proporsi con idee d’impresa rivolte al futuro destinando risorse alla fase iniziale di sviluppo per il successivo lancio sul mercato. Il Piemonte si conferma, anche dalle ultime ricerche pubblicate sui media, un modello virtuoso per la nascita delle start up: progetti che valorizzano lo spirito imprenditoriale, stimolano l’economia e creano nuova occupazione” ha dichiarato l’Assessore al Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, Elena Chiorino. “ Le startup innovative sono da sempre un’occasione di crescita e di evoluzione del nostro sistema imprenditoriale, che Finpiemonte, su mandato della Regione Piemonte, supporta con politiche di intervento in materia di ricerca, innovazione e sostegno alla competitività. Va in questa direzione la nostra partecipazione negli incubatori pubblici piemontesi, a supporto di progetti che mirano ad un percorso completo di accompagnamento, passando da un’idea innovativa ad un progetto imprenditoriale concreto, fino alla nascita della startup innovative e alle sue prime fasi di attività. In linea con la passata programmazione, intendiamo valorizzare le competenze formate dagli incubatori certificati alle relative startup incubate, mettendo loro a disposizione servizi e contributi, per concorrere anche al raggiungimento di un’Europa più innovativa, anche in sinergia con la programmazione di altri fondi, quali il FESR, con risorse regionali dedicate e strumenti di finanza alternativa, realizzati anche con il nostro patrimonio societario” ha dichiarato il Direttore Generale di Finpiemonte, Mario Alparone.

LE FINALITÀ DELLA MISURA
La Regione Piemonte finanzia da molti anni, attraverso le risorse del POR FSE, il Progetto di “Servizi di sostegno alle start up innovative”, con attività e interventi che si concretizzano in un percorso completo di sostegno, dallo stimolo dell’attitudine della capacità imprenditoriale all’accompagnamento volto a trasformare un’idea innovativa in un progetto concreto, fino al sostegno alla nascita della start up e alle sue prime fasi di attività. Tali interventi si pongono in continuità con il progetto sviluppato nelle precedenti programmazioni dei fondi strutturali, con la gestione di progetti specifici in sinergia con Finpiemonte S.p.A., individuato come Organismo Intermedio per la sua mission in materia di ricerca e innovazione, e con gli “incubatori” certificati previsti dall’Elenco di soggetti specializzati nella realizzazione di Servizi di sostegno alla creazione delle start up innovative sul territorio piemontese. Gli incubatori che vedranno approvata dalla Regione la loro proposta progettuale gestiranno concretamente i servizi destinati agli aspiranti imprenditori.

I SERVIZI EROGATI DALLA REGIONE
I servizi erogati comprendono attività di formazione e consulenza/tutoraggio nei confronti degli aspiranti imprenditori (o team imprenditoriali) finalizzate alla verifica della effettiva validità dell’idea e alle sue concrete possibilità di trasformarsi in impresa, fino alla redazione del business model/business plan; le domande di accesso ai servizi degli incubatori certificati dovranno essere presentate direttamente presso lo sportello dell’incubatore prescelto.

I FOCUS
Particolare attenzione sarà rivolta alle proposte imprenditoriali riguardanti la tutela della salute umana, la prevenzione, la gestione delle emergenze, dei dati e delle informazioni, la ripresa economica e l’irrobustimento del sistema a seguito di crisi sanitarie, come quella determinata dalla diffusione dell’epidemia del virus Covid 19. Saranno inoltre valorizzate i progetti imprenditoriali che operano in ambito “green”, proponendo soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, economico e sociale e attuando progetti per un uso consapevole e sostenibile delle risorse ambientali, riducendo sprechi, valorizzando ecosistemi e pratiche economiche positive. Ciascun soggetto attuatore (incubatore certificato) raccoglierà le domande di accesso da parte dei soggetti target, gestirà le attività e l’erogazione dei servizi attraverso appositi sportelli per la creazione di start up innovative.

I DESTINATARI
Sono ricercatori con significativa attività di ricerca su un tema specifico oggetto della start up da costituire, persone di età inferiore o uguale a 40 anni, diplomati e con curriculum coerente con il progetto presentato; saranno inoltre destinatari della misura anche disoccupati, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che propongono un progetto innovativo. I partecipanti devono essere residenti o domiciliati in Piemonte e possono accedere ai servizi singolarmente o anche come team imprenditoriale.

I RISULTATI OTTENUTI
Risultati al 31 marzo 2022 del progetto “Servizi di sostegno alle start up innovative”:

– 4078 soggetti che hanno partecipato agli incontri di animazione territoriale;
– 812 idee d’impresa da parte dei soggetti target presentate agli incubatori;
-129 idee d’impresa che sono state accolte;
– 89 percorsi avviati alla redazione di un Business Plan a favore di soggetti target;
– 59 Business Plan che sono stati approvati dal Comitato regionale;
– 47 start up costituite con i servizi offerti dagli incubatori.

IL DETTAGLIO DELLE START UP COSTITUITE
– Il 49,17% opera nel settore ICT, tecnologie dell’informazione e dei nuovi media, come e-commerce, social media ecc;
– Il 20,81% opera nel settore industrial, tecnologia pensata per la produzione industriale;
– il 14,86% opera nel settore biomedicale, migliorare la salute delle persone;
– l’ 8,45% opera nel settore cleantech, sostenibilità ambientale, salvaguardia dell’ambiente, gestione dell’energia.

Per maggiori approfondimenti:  https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/lavoro/sostegno-allimprenditorialita-cooperazione/start-up-innovative-nuove-misure-sostegno-della-regione-piemonte

Tragedia di Rivoli, Ruffino: “sostegno psicologico alla bimba”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione), componente Commissione infanzia e adolescenza:

 La tragedia accaduta a Rivoli, l’ennesima di una lunga scia di femminicidi, ha visto un uomo uccidere la sua compagna e poi suicidarsi. A questa tragedia non deve aggiungersene un’altra quale sarebbe l’abbandono della bimba, figlia delle vittime. Quando parliamo di sussidiarietà è anche a vicende come questa che bisogna riferirsi. Lo Stato deve sussidiare una bimba in un modo che vada oltre il semplice affidamento ai parenti. È importante, ad esempio, attivare nuclei di professionisti specializzati nel sostegno psicologico e di inserimento nella scuola. La bimba sopravvissuta alla strage ha il diritto di essere indennizzata dallo Stato in quanto soggetto incolpevole di una tragedia che rischia di cambiare per sempre il corso della sua vita. Bene fanno quelle associazioni che chiedono l’intervento del giudice tutelare per consentire alla bimba di Rivoli di accedere al Fondo vittime di femminicidio. Perché è lei, sopravvissuta, la vittima più grande.

Il Gran Premio “Orsi Mangelli” torna all’ippodromo di Vinovo

Nella vita c’è bisogno di certezze e punti di riferimento, anche nel mondo dell’ippica. Il Gran Premio Paolo e Orsino Orsi Mangelli lo è: non ha mai cambiato la sua data, quella del 1° novembre, ma da qualche anno ha cambiato sede spostandosi da Milano a Vinovo in pianta stabile. Succederà quindi di nuovo mercoledì prossimo, 1° novembre 2023, per una giornata da non perdere, patrocinata da Città Metropolitana di Torino e dal Comune di Vinovo che sono sempre al fianco di Hippogroup Torinese.

La prima, ma anche l’unica rivincita italiana per quest’anno del Derby e delle Oaks disputati ad inizio ottobre sulla pista romana delle Capannelle vinti da Expo Wise As ed Euphoria Bi. Due batterie nell’Open: la prima intitolata a Giuseppe Guzzinati vedrà al via 12 trottatori, nella seconda che porta il nome di Vittorio Guzzinati invece in 10. Nomi che hanno fatto la storia del trotto internazionale (Giuseppe è stato anche campione del mondo nel 1972). A far la parte del leone la Scuderia Gocciadoro che presenta sei cavalli complessivamente, cinque dei quali nella prima batteria, a partire da Expo Wyse As. Molto più qualificata la batteria A, con le due femmine East Asia (del binomio Baroncini-Farolfi) ed Eva Kant Gio, affidata ad Andrea Guzzinati (figlio di Giuseppe), ma anche con l’altro driver torinese al via, Santino Mollo con Edy Girifalco Gio e poi Federico Esposito con Eolo Jet, vincitore a settembre del GP Marangoni a Vinovo.

Nella batteria B il podio della Consolazione nel Derby, cioé Ernest Jet ed Elite D’Arc affidati a Santino Mollo e Roberto Vecchione, ma anche Ezechiele Lud con Edoardo Loccisano sulla pista di casa. Ma c’è anche il Filly, con 13 al via: Alessandro Gocciadoro sfiderà tutti con Esmeralda Bez, ma la cavallada battere resta Euphoria BI con Mauro Biasuzzi. In pista pure Andrea Guzzinati in sediolo ad Esterel Gi. Andrea Guzzinati, che ha vinto due anni fa con Callmethebreeze, sarà doppiamente protagonista: «Edizione spettacolare e incerta, due batterie diverse ma altrettanto spettacolari, nessuna delle due è scontata. Spero che sia una bella giornata per tutti, anche per me, nel ricordo di due persone così importanti nella mia vita»

Guido Melzi D’Eril, ad di Hippogroup Torinese, fotografa così la giornata: «Sarà un Gran Premio Mangelli di grande spessore, particolarmente interessante perché non c’è un dominatore assoluto. Certamente Expo Wise As ha dimostrato di essere facile ma in batteria scatta dietro. Il Derby non dovrebbe nemmeno più chiamarsi così, ma Gran Premio Piemonte, perché da 5 anni vincono sempre cavalli allevati o di proprietà locale e questo non è poco. Tutto questo a fronte di una programmazione e di un calendario che andrebbe rivisto anche perché a livello ministeriale ci sono sempre cambiamenti e questo non giova. In Francia, in Gran Bretagna invece c’è continuità e conta molto». Il bilancio della stagione? «Lo faremo alla fine, ma se dal nostro punto di vista siamo soddisfatti ci aspetteremmo più dinamismo e attivismo da parte della politica».

Alessandro Ferraris, vice presidente di HippoGroup Torinese, gli fa eco: «I numeri del lavoro fatto sul territorio dall’Ippodromo sono chiari a tutti, si è creata una filiera di eccellenza mondiale tra gli allevatori. Noi continuiamo a crederci, nonostante le criticità oggettive del momento, perché la risposta del territorio è stata eccezionale. Hipprogroup vuole diventare sempre èpiù un centro di aggregazione, lo dimostra anche l’apertura del parco dedicato ai bambini di qualche mese fa. Ci piacerebbe fare di più, ma le giornate sono decise a livello ministeriale e quindi ci tocca adeguarci. In realtà però ci siamo tutto l’anno e sempre di più vogliamo diventare un punto di riferimento per la comunità. Il nostro obiettivo non è essere i migliori in Irtalia, ma sfidare i più grandi in Europa».

Territorio, sport e turismo, interfacce connesse come conferma Jacopo Suppo, vicepresidente della Città Metropolitana: «Ben felici di patrocinare questo tipo di manifestazioni e sostenere attività come queste che hanno l’obiettivo di allagare i loro confini, come sta facendo da anni l’Ippodromo. Tenere insieme dimensione sportive e ricreativa è un elemento fondamentale per garantire rinnovamento strutturato. Siamo disponibili a condividere con voi progettualità e iniziative». E Franco Cerulli, assessore alle Manifestazioni e allo Sport del Comune di Vinovo, ribadisce: «Come amministrazione sempre vicini all’Ippodromo, vorremmo anche fare di più perché questa è un’eccellenza del nostro territorio. Ecco perché la politica lo dovrebbe valorizzare molto di più, a tutti i livelli».

Ippica di livello assoluto, ma più in generale una giornata per le famiglie, non solo gli appassioanti, con tanti eventi collaterali a cominciare da quello organizzato con l’Associazione 2.8 e che porterà a Torino un Maestro della fotografia mondiale. La star del Work Shop fotografico sarà infatti, per la prima volta in Italia, Alan Crowhurst, l’unico fotografo ammesso ad entrare nelle scuderie di Sua Maestà in Gran Bretagna. Fotografo sportivo dell’anno e vincitore di numerosi premi internazionali, ha uno stile unico. Martedì 31 ottobre dalle ore 18,00 alle 20,00 la parte teorica tenuta all’interno della tribuna dove Alan Crowhurst presenterà dei suoi lavori e sarà possibile assistere ad uno shooting in studio con due drivers. Mercoledì 1° novembre la parte pratica. Dalle 10,00 alle 19,00 Alan seguirà i fotografi presenti, insegnando la sua Arte. La direzione dell’Ippodromo di Vinovo ha previsto speciali accessi alle scuderie, per il dietro le quinte, durante la mattinata per ritrarre chi lavora al servizio dei cavalli. Al pomeriggio si avrà l’opportunità di fotografare gli attori del Gran Premio Orsi Mangelli, dal parterre e da un’area dedicata e protetta all’interno della pista.

La foto migliore scattata dai partecipanti, scelta dall’Ippodromo di Vinovo, Alan Crowhurst e 2.8, vincerà una foto originale autografata dallo stesso Crowhurst. Costo del corso solo teoria: 80,00 euro. Numero partecipanti massimo: 100. Costo dei due giorni: 120,00 euro. Numero partecipanti massimo: 25. Per informazioni: info@ippodromovinovo.it Cristiano Ragab, che organizza l’evento insieme ad Hippogroup: «Torino è il vero punto di riferimento della fotografia in Italia. Parteciperanno tanti fotografo professionisti ma anche semplici appassionati».

Tutto il resto lo illustra Silvano Ferraris, direttore dell’Ippodromo. «Come sempre riempiamo la giornata di attività che è fin riduttivo definire collaterali, perché in realtà fanno parte integrante della nostra attività. Rinnoveremo la collaborazione con il Palio di Asti, come in passato quando abbiamo simulato una corsa di galoppo: un grande evento che muove turismo. Arriveranno gli sbandieratori e i musici del Borgo Don Bosco, uno dei più popolari e caratteristiche della città: sfileranno prima di una delle corse più importanti in pista e ci terranno compagnia portando il lkoro mondo a Vinovo. Tramite Adamo Martin e le sue carrozze avremo anche una mini carrozza guidata dai bambini per provare il battesimo della guida. I cavalli spagnolo di Art of Riding. Ma non finisce qui, perché il 18 avremo anche il Gran Premio A.N.A.C.T che raccoglierà le eccellenze degli allevatori italiani».

Lo conferma Jacopo Brischetto, vice presidente A.N.A.C.T.: «Un orgoglio vedere così tanto grandi risultati di italiani ma soprattutto di piemontesi all’estero a tutti i livelli. Il 18 novembre sarà una giornata di corse ma anche di festa. I cavalli, al di là delle corse, hanno sempre un grande fascino sul pubblico e siamo sicuri che saranno due giornate da ricordare». Un lungo pomeriggio con ingresso libero e gratuito per il pubblico che potrà anche pranzare al ristorante panoramico “La Scuderia”, con suggestivo affaccio sulla pista.

Share Festival con Paratissima: Elaborator, the Heart of the Artificial Intelligence

 

31 Ottobre – 5 Novembre 2023 Cavallerizza Reale, Torino

Lo Share Festival, prodotto da The Sharing, nella sua XVII edizione presenta Elaborator, The heart of the Artificial Intelligence, che esplora le AI e i loro confini nel mondo dell’arte.

Come scrive il direttore artistico Bruce Sterling «Allo Share Festival abbiamo molti anni di esperienza nel campo dell’arte cosiddetta “generativa”, cioè creata a partire da programmi e processi. Quest’esperienza ci è venuta notevolmente in aiuto nel mezzo dell’attuale hype – quasi una mania –  che circonda l’intelligenza artificiale. I lavori che abbiamo selezionato rappresentano in modo distintivo lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale, ne adottano le tecniche all’avanguardia, affrontano i temi e le questioni ad essa legate – eppure sono estremamente belle e maestose ».

A fare da cornice a questa edizione d’eccezione, di ritorno durante la Torino Contemporary Art Week, sarà la Cavallerizza Reale di Torino in partnership con Paratissima, nel suo ultimo anno di di apertura prima degli imminenti lavori di restauro.

LA MOSTRA
SHARE PRIZE XV

La prestigiosa mostra d’arte dedicata al premio internazionale Share Prize rappresenta il cuore pulsante dell’evento, in cui una giuria di esperti seleziona le opere che meglio riflettono sull’uso dell’intelligenza artificiale come principale strumento di ricerca ed espressione. La giuria di quest’anno, composta da Bruce SterlingJasmina TešanovićPaolo CirioValentina TanniFrancesca Canfora e Laura Tota ha selezionato, tra oltre 200 artisti da tutto il mondo, le sei opere finaliste che concorrono alla quindicesima edizione del Premio:

Encounters at the Other Side di Jurgis Peters

Expanded Memory di Lorenzo Papanti

Face of Universe di Tatsuru Arai

Flower study in the style of Audubon after nuclear meltdown di Lucy Newman

Instinkt di Tonoptik

Spambots di Neil Mendoza

L’opera vincitrice verrà annunciata durante uno dei talk speciali dedicati al tema dell’intelligenza artificiale.


Face of Universe, Tatsuru Arai

PROGETTO SPECIALE: Il Versificatore
Nell’ambito di Share Festival XVII – Elaborator, the Heart of the Artificial Intelligence –  nasce un progetto unico e stimolante che intende unire l’arte, la tecnologia e la letteratura in un unico dialogo: la creazione di un Versificatore del XXI secolo, ispirato al racconto di Primo Levi incluso nella raccolta Storie Naturali del 1966, che pone interessanti domande sul ruolo della tecnologia, sull’autenticità della creazione artistica e sulla distinzione tra il pensiero umano e quello meccanico.
Nel contesto dell’opera, è interessante notare come Levi, che era chimico di formazione, abbia anticipato certi sviluppi e discussioni riguardanti l’intelligenza artificiale e la creatività, come fa notare Bruce Sterling: “Il Versificatore è anche una prova vivente (come accade nell’ambito di molte altre questioni tecniche) del fatto che la creatività torinese esisteva già, una generazione prima di chiunque altro: nel racconto di Levi un poeta, la sua segretaria e un commerciante internazionale di macchine per ufficio si scontrano con le implicazioni etiche e pratiche dell’automatizzazione della letteratura. Erano le stesse difficoltà, ed enormi controversie, che le compagnie multimiliardarie devono affrontare al giorno d’oggi, ma portate alla ribalta nelle riviste italiane e sui set televisivi degli anni ‘60 e ‘70. Questo è il lungimirante contributo offerto da Torino al dibattito mondiale che riguarda il mondo dell’Intelligenza artificiale”.
Il progetto, che verrà presentato durante un incontro con Bruce Sterling, con una proiezione del film del 1971 basato sul racconto di Levi, coinvolge il Centro Internazionale Studi Primo Levi e la RAI, ma anche il Politecnico di Torino e aziende tech del territorio, al fine di realizzare una costruzione di un dispositivo che incorpora l’intelligenza artificiale ChatGPT per trasformare la prosa in poesia.

CRISTALLO DI LUCE
Prodotta da The Sharing la grande opera Cristallo di Luce, a seguito delle ultime due tappe espositive valdostane, approda a Torino in occasione della Contemporary Art Week negli spazi della Cavallerizza Reale con Paratissima. Nata da un’idea dell’artista Diego Scroppo, la scultura realizzata in vetro e acciaio si sviluppa fino a raggiungere un’altezza di sette metri, ergendosi su un solido basamento dalle forme geometriche irregolari rivestito di pannelli fotovoltaici, che le permette di autoalimentarsi e di emanare un magico bagliore, ma anche di fornire energia per alimentare dispositivi elettronici. Un monumento contemporaneo che innesca azioni performative volte a raccontare modelli possibili di sviluppo sostenibile, come Suono nella Luce, lo spettacolo artistico tecnologico interattivo –  ideato da Diego Scroppo e realizzato dal collettivo Sintetica – fruibile in anteprima assoluta durante questa edizione del festival. Cristallo di Luce si presenta come un punto di partenza per stimolare la riflessione e l’educazione circa le sfide della produzione sostenibile e sulla difficoltà nel bilanciare l’aspirazione alla sostenibilità con la realtà della produzione. Dal punto di vista politico, infatti, il greenwashing rappresenta un grave ostacolo alla realizzazione della transizione ecologica. È essenziale che ci sia maggiore consapevolezza di questo fenomeno per promuovere la trasparenza, la responsabilità e la vera innovazione nel campo della sostenibilità.

PROGRAMMA TALK
mercoledì 1 novembre, 17.00-18.00, Sala Talk 
Share Prize XV | Elaborator: The Heart of the Artificial Intelligence

venerdì 3 novembre, 17.00-18.00, Spazio Arena (sala Grande)
La sostenibilità nell’arte contemporanea: la rivoluzione luminosa di Cristallo di Luce

sabato 4 novembre, 11.30-12.30, Spazio Arena (sala Grande)
VERSIFICATORE 2.0 →Primo Levi e l’Orizzonte dell’Intelligenza Artificiale: La Profezia del Versificatore

domenica 5 novembre, 11.30-12.30, Sala Talk
Intelligenza ed emotività: decostruire la polarizzazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale

info
www.toshareproject.it – info@toshareproject.it

Scherma, Jurvale protagonista

Dopo la vittoria nella Coppa della Romania di fioretto Under20, Luca JURAVLE centra al primo tentativo la qualificazione per i Campionati Italiani Under17. Il classe 2007 di Mirafiori Sud si è piazzato al 15° posto nella prima prova nazionale di categoria, svoltasi nel fine settimana a Salsomaggiore Terme, in una gara che ha visto al via oltre 200 fiorettisti provenienti da tutta Italia. Il portacolori del Circolo della Scherma Ramon Fonst è partito subito fortissimo, vincendo tutti gli assalti del girone eliminatorio, e saltando così il primo turno di eliminazione diretta. Nel secondo aveva facilmente ragione del fermano Castori per 15-4, quindi infilava due importanti vittorie per 15-9 prima sul siracusano Tirella, n.29 del ranking nazionale, e quindi sul trevigiano Borsoi n.24. Si arrendeva nel tabellone dei 16 al n.1 del seeding, il romano Aprile.

Nella stessa competizione in pedana per il Circolo c’era anche Guido Maria FRANGIONI, 14enne all’esordio nella categoria. Nel girone chiudeva con 3 vittorie e 3 sconfitte, superava il riminese Sanchini, ma si doveva arrendere al più esperto fiorentino Rocchi. Frangioni si piazza comunque in posizione utile per qualificarsi per il Campionato Nazionale Gold di categoria.

Il calendario non concede però pause, la prossima settimana gli atleti del Circolo della Scherma Ramon Fonst saranno nuovamente impegnati a Bergamo, nella prima gara di qualificazione Zona 1 della categoria più prestigiosa del circuito nazionale, quella degli “Assoluti”, primo passo verso i campionati italiani del prossimo anno. In pedana per la società di Mirafiori Sud ci saranno Guido Maria FRANGIONI, Luca JURAVLE e Matteo BORGOGNO, ancora fuori per infortunio il quarto componente della squadra Tommaso GIRAUDO. Nella gara lombarda sono previsti circa 200 partecipanti, che si contenderanno i 47 posti disponibili per la successiva prova nazionale di Caorle.

Ferrovia Torino-Bardonecchia: modifiche alla circolazione

Da lunedì 30 ottobre a giovedì 2 novembre

  • fra Salbertrand e Bardonecchia
  • interessati i collegamenti della SFM3

Cantieri aperti da lunedì 30 ottobre a giovedì 2 novembre sulla linea Torino-Bardonecchia, dove proseguono gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS).

Le attività si concentreranno nelle stazioni di Salbertrand ed Oulx. In particolare, nella stazione di Salbertrand saranno varate le nuove pensiline sui binari 1 e 2, mentre a Bardonecchia verranno eseguiti interventi di manutenzione ai marciapiedi.

Per consentire i lavori programmati, i treni regionali della linea SFM3 verranno sostituiti da bus tra Salbertrand e Bardonecchia.

I sistemi di vendita di Trenitalia sono aggiornati con il nuovo programma di circolazione.

 

A Rivoli fiaccolata per Annalisa, vittima di femminicidio

È indetta per lunedì 30 ottobre alle ore 18.30 una fiaccolata che partirà da Via Monte Bianco e proseguirà  fino alla parrocchia San Francesco in Via Adamello per un momento di raccoglimento e di preghiera.
Una fiaccolata alla quale l’ Amministrazione e il Comitato di quartiere Borgo Nuovo invitano la
cittadinanza e le associazioni rivolesi a partecipare, per una presa di posizione collettiva contro questa terribile tragedia, per ricordare Annalisa con il nostro affetto ed esprimere vicinanza alla sua famiglia e alla sua bambina.

Il Patto di Ostana tra Torino e i territori

 IL COMUNE DI TORINO TORNI A GUARDARE AI TERRITORI ED EVITI DI ESSERE PERIFERIA DI MILANO. CONFCOOPERATIVE E UNCEM APRONO LA STRADA NUOVA (E UNICA) DEL CAPOLUOGO PIEMONTESE

“Il patto di Ostana” è stato sancito ieri nel Comune della Valle Po tra il Comune di Torino, con l’Assessore cittadino Paolo Mazzoleni, Confcooperative e Uncem. Un accordo decisivo per dire come il capoluogo sta in relazione con i piccoli Comuni, con le montagne. Ostana è idealmente contenitore di tutti i 550 Comuni montani piemontesi e 3850 italiani. In Ostana ci stanno senza competizione o invidie, tutti i Comuni delle Valli. Che lavorano insieme negli ambiti territoriali, con le Unioni montane. Torino è, con il “Patto”, Città che al posto di guardare al suo interno, ai 15 minuti nel suo stretto perimetro, alle crisi delle periferie contrapposte alle magnifiche sorti delle ztl, si apre ai territori. Cosa che non ha fatto nel 2006. Ma non è fallito quel modello. Torino verso il 2050 non diventa periferia di Milano, isola del nord ovest, bensì sinergica con Ostana, Crissolo, Balme, Val di Chy, Garessio, Cantalupo Ligure, Angrogna, Pinasca. Non servono nuove leggi o finanziamenti. Mazzoleni, intervenendo a Ostana al Festival nazionale delle Cooperative di comunità, ha aperto a nuovi modi di abitare il territorio che nascono proprio dai paesi, non senza città. Insieme.

“Il Patto è stato formalizzato con Confcooperative e Uncem, organizzazioni che si occupano di imprese ed Enti locali, di come questi stiano nelle transizioni e nel cambiamento – affermano Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte – E Torino deve accompagnare questo percorso, con nuovi flussi. Abbiamo chiesto a Mazzoleni di portare un messaggio chiaro al Sindaco Stefano Lo Russo, anche per mezzo di Francesco Tresso e Gianna Pentenero, assessori cittadini che ben conoscono questi temi. Apriamo la Sala Rossa per un giorno alle sfide di ‘Torino Città delle Alpi’, Capoluogo Alpino. Un dibattito schietto sull’unico futuro possibile per la città. Stare in sinergia e unità con Cuneo, Biella, Pinerolo, Ivrea, Saluzzo… e da qui aprire flussi nuovi di idee, processi, economie. La montagna è al centro di neopopolamento e cambiamento climatico. In questo binomio sta la chiave del patto. Per rendere Torino città dei territori, delle Alpi. Dobbiamo concretizzare la metromontanità”. Mazzoleni ha capito. Accanto a lui, con Bussone e Colombero, ad affermare il patto c’erano Sandro Durando e Massimiliano Monetti di Confcooperative, Giovanni Vetritto, Direttore generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Federico Bernini della Cooperativa Viso a Viso di Ostana, Silvia Rovere e Giacomo Lombardo, Sindaco e vice di Ostana, Antonio De Rossi, Politecnico di Torino. “Il suo nuovo Piano regolatore urbano – proseguono Colombero e Bussone – non può fermarsi alle mura amministrative. I confini vanno superati. In primis con i 40 Comuni della prima cintura. E poi con le valli. Sestriere o Bardonecchia non sono più e non devono essere proiezione ludica della Crocetta. Ala di Stura e Ostana, o Busca e Acceglio, non sono luoghi della wilderness della città solo perché rilasciano quasi gratuitamente acqua e perché i boschi assorbono Co2 prodotta nelle zone urbane. Quei servizi ecosistemici hanno un valore. Cambiamo dunque paradigma. Il patto con i territori va fatto, montagna e aree urbane sono sinergiche e non contrapposte, checché ci sia chi dice che monte e piano non si capiscono. Roba vecchia, del passato. Aree urbane e aree rurali e montane in tutta Europa stanno individuando sinergie. E così, in Sala Rossa, una prossima seduta sarà su montagne e città in sinergia. Il primo patto di questo genere in Europa, il primo Consiglio comunale torinese che dica che la strada è di unità e scambio con le valli alpine anche transfrontaliere. Oltre ogni ideologia. Concreto patto su imprese, trasporti, sanità, welfare, nuova economia, risorse ambientali, foreste. Torino sceglie nel Patto di Ostana l’unica via possibile per il capoluogo piemontese. I paesi delle Valli chiedono a Torino di essere sinergica forza di cambiamento con nuovo sguardo per le montagne, i paesi. Ove la forza di gravità non è solo dimensione sportiva da affrontare in velocità, ma assume ruolo politico per dire come le aree urbane, con tante povertà e ricchezze, non si chiudono nel loro confine. Torino vince ‘insieme’, dice il Patto di Ostana”.

Grafica ed ex libris al Castello dei Paleologi

DAL PIEMONTE / Mostra Internazionale Biennale XV  edizione  “GRAFICA ED EX LIBRIS”  CASALE   MONFERRATO  

21 Ottobre 19 Novembre 2023

                                   

Il “Gruppo Arte Casale” comunica che la XV edizione della Mostra Collettiva Biennale Internazionale “GRAFICA ED EX LIBRIS” si tiene presso il Castello dei Paleologi a Casale Monferrato (AL) dal 21 Ottobre al 19 Novembre 2023, con il Patrocinio del Comune, della Regione Piemonte e dell’A.I.E.

Questa edizione è realizzata grazie alla volontà del Sindaco Federico Riboldi e dell’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia.

Hanno aderito 91 artisti incisori provenienti da varie nazioni con 500 opere.

A documentazione della mostra è stato stampato un catalogo di 120 pagine bilingue con testi e immagini delle opere e relativa biografia degli artisti ( visitabile sul sito www.graficaedexlibris.it).

 

L’esposizione illustrerà le varie tecniche grafiche tradizionali quali xilografia, acquaforte, acquatinta, puntasecca, maniera nera, litografia, linoleografia, oltre a nuove sperimentazioni quali l’incisione su plexiglass, la fotografia, l’elaborazione al computer.La mostra verrà visitata da parecchie persone appassionate di grafica, artisti, critici, collezionisti e alunni delle scuole cittadine primarie e secondarie. Saranno esposti anche libri di grafica incisa, cataloghi, documenti, foto. 

Verrà allestita anche una vetrina con l’esposizione degli strumenti da lavoro dell’incisore e stampatore: matrici lignee e calcografiche, pietre litografiche, bulini e sgorbie, inchiostri, rulli, caratteri da stampa.

La mostra vuole far conoscere la stampa e soprattutto l’ex libris, ovvero quel piccolo foglietto che identifica la personalità e il mondo poetico del proprietario del libro. I collezionisti possono mettersi in contatto con gli artisti e scambiare o ordinare l’esecuzione di ex libris dando indicazione su cosa raffigurare per essere al meglio rappresentati.

 

Le edizioni passate sono state dedicate ai grandi maestri dell’incisione: 1993 Tranquillo Marangoni, 1995 Bruno da Osimo, 1997 Benvenuto Disertori, 1999 Bruno Colorio, 2001 Remo Wolf, 2003 Italo Zetti, 2005 Publio Morbiducci, 2007 Pietro Parigi, 2009 Ercole Dogliani, 

2011 Antonello Moroni, 2013 Luigi Servolini, 2015 Adolfo De Carolis, 2017 Emilio Mantelli

2021 Rivista Xilografia

 

Per maggiori notizie sulla mostra  contattare il Gruppo Arte Casale, Organizzatori responsabili: Antonio Barbato, Pio Carlo Barola e Gianpaolo Cavalli.

cell. 348.7629167, barolapio@libero.it  www.graficaedexlibris.it  

 

Al teatro Gobetti debutta con la pièce ‘Buonasera Signor G’ l’Accademia dei Folli

Uno spettacolo dedicato alla coppia Gaber Luporini e al loro teatro canzone

 

Al teatro Gobetti di Torino, per la Stagione del Teatro Stabile torinese, andrà in scena, dal 31 ottobre al 5 novembre prossimo, la pièce teatrale “Buonasera Signor G” con l’Accademia dei Folli. Si tratta di uno spettacolo dedicato al teatro canzone di Giorgio Gaber, con testi e musiche di Sandro Luporini.

La regia è di Sandro Roncaglia, insieme ai musicisti Andrea Claudio alla chitarra, Enrico Delitto al basso, Matteo Pagliardi alla batteria. Le scene sono di Matteo Capobianco i costumi di Carola Fenocchio, le luci di Mattia Tuariello.

Più che un omaggio al fondatore del teatro canzone, lo spettacolo rappresenta un viaggio che segue un impulso e un istinto. Di fronte all’immersa opera di Giorgio Gaber e Luporini ci si sente un poco persi e disorientati e soprattutto folgorati dalla straziante e al tempo stesso straordinaria attualità dei loro monologhi e canzoni.

“Gaber si affacciava sul ciglio di un baratro – afferma il regista Carlo Roncaglia – oggi ci troviamo in quel baratro e siamo in caduta libera, con tutta l’incoscienza a disposizione, senza aver paura di sbagliare, di mostrare il fianco, di risultare inadeguati e inadatti. E lo siamo senz’altro, in tutti i sensi. In fondo è tutta una questione di fragilità, di saper accettare il disequilibrio, di non aver troppo timore di guardarsi dentro. Il fatto è che il Signor G. Non è un personaggio. Siamo tutti noi. Da un marciapiede di una città semideserta e buia, alla penombra di una camera da letto, allo spazio soffocante di un ascensore allo specchio del proprio bagno, facciamo i conti con la nostra meschinità, con le nostre profonde contraddizioni, con le nevrosi e le frustrazioni quotidiane.

Buonasera Signor G comunica anche un messaggio di speranza, di un sogno tenuto in vita artificialmente e con un accanimento terapeutico disperato. Abbiamo scelto accuratamente i testi ascoltando prima di tutto la pancia (come avrebbe detto Gaber stesso) e poi ricercando il senso e i disegno finale; ad ogni replica questa ricerca continua, ogni volta troviamo un senso differente e il disegno ci appare diverso.

Cinico, scanzonato, ironico, Gaber è ancora lì sul palco che oscilla dinoccolato cantando le paure e le speranze, le frustrazioni e l’incertezza del vivere, aspettando il momento giusto per spiegare le ali e spiccare il volo”

Giorgio Gaber e Sandro Luporini hanno dato vita ad un genere del tutto nuovo, il Teatro canzone e già dal titolo è intuibile la natura ibrida di questo modo di fare intrattenimento. Una semplice sedia, Giorgio Gaber il pubblico e la parola; la canzone protagonista di uno spettacolo teatrale contenente anche dei monologhi. Le tematiche sono le più disparate e spaziano dalla satira alla critica alla società. Il cantautore fa ciò comportandosi come un maestro che si erge dall’alto dell’uomo piedistallo, ma descrivendo lui stesso come un inetto, come un umile. Questo personaggio si chiama il Signor G. “Il Signor G nasce” è il brano del 1970 con cui nasce il personaggio. Attraverso diversi modi (prosa, canzone, monologo, dialogo), Gaber mostra l’uomo in tutta la sua fragilità. A volte è confuso, a volte è impegnato, a volte non sa. Le contraddizioni di una società e di una politica che spesso non sa cosa fare si vanno a districare con una grande capacità da parte del Signor G.

“Il Signor G – spiegava Giorgio Gaber – rappresentava e rappresenta ancora […] la sincerità. Io venivo da un mondo tutto diverso basato sulla logica dell’intrattenimento. Scegliendo il teatro ridussi ulteriormente il mio nome e creai una sintesi tra me e il personaggio. Il Signor G- dove G voleva dire ‘gente’ – era un signore un po’ anonimo, un signore come tutti che però mi assomigliava, in bilico tra un desiderio di reale cambiamento e un inserimento nella società. Il suo atteggiamento, sempre molto interrogativo, si trova di fronte a una generazione che ha una grande voglia di cambiamento”.

MARA MARTELLOTTA

Teatro Gobetti

Via Rossini 8

Martedì giovedì e sabato ore 19.30

Mercoledì e venerdì ore 20.45

Domenica ore 16.