ilTorinese

Grugliasco, difficile inserimento di un bimbo al nido

Caro direttore,

scrivo per condividere un problema relativo all’ inserimento al nido di nostro figlio nel gennaio 2024, nella speranza che possa essere di vostro interesse il fotografare la situazione in cui le famiglie oggi si trovano a dover vivere.

Per mio figlio, nato il 09\03\2023, abbiamo fatto richiesta per posto nido il 29\08 presso il comune di Grugliasco ( TO ) dove sono nato e cresciuto.
Dopo diversi solleciti da parte nostra all’ufficio scuole, all’assessore alla cultura ed al sindaco, il 5 dicembre mi viene comunicata la non disponibilità di posti per mio figlio.
Mi viene detto che i posti sono stati quasi tutti riempiti a settembre.

Trovo assurdo che non si pensi in maniera strutturale a dei posti liberi per gli ingressi di gennaio, credo che il periodo di nascita di un bimbo non possa essere una discriminante per l’inserimento in una scuola.
Trovo altresì poco sensato non avvisare le famiglie in anticipo sullo status della graduatoria in maniera da potersi muovere per tempo verso strutture private oppure fare anche solo tramite ufficio anagrafe un’indagine telefonica con le famiglie per avere riscontro su quanti nuovi nati frequenteranno i nidi.

Ad oggi ci troviamo a dover cercare un posto in 15 giorni e nessuna struttura di molte contattate ne ha.
Praticamente stanno obbligando la mia compagna a licenziarsi per poter sopperire ad una mancanza non nostra.

LETTERA FIRMATA

(foto di repertorio)

Torino, sogni e desideri appesi a un albero di Natale

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Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia è ripresa la tradizione dell’albero di Natale allestito nella stazione di Porta Nuova a Torino. Innumerevoli i biglietti che “tappezzano” l’abete, con gli auspici rivolti  a Babbo Natale da parte di torinesi e turisti. Richieste di salute, felicità, di superare un esame universitario o semplicemente di tornare ancora una volta a Torino!

Natale, FMPI: negli acquisti vola il web, soffre il piccolo commercio

OSSERVATORIO ECONOMICO FMPI

E’ quanto emerge in una nota del presidente Luca Pantanella.

Regali di Natale, a patire è il piccolo commercio e i negozi di vicinato. Lo rileva Luca Pantanella, presidente dell’Osservatorio Economico FMPI – Federazione Piccole e Medie imprese che in Piemonte annovera circa 500 realtà aziendali.

Nonostante che il trend di spesa per singoli e famiglie sia in aumento del 5% in più rispetto al dicembre del 2022, per almeno il 45% dei consumatori presenti in regione il flusso economico delle festività di fine anno è destinato ai canali e-commerce legati a grande distribuzione, leader delle delle vendite on line e acquisti direttamente dai siti dei produttori”, spiega Pantanella.

E’ pur vero che l’inflazione – prosegue l’esperto – stimata al 5,7% in una prospettiva di prezzi comunque pronti a lievitare nel corrente mese, incrementa il volume dei budget, penalizzando però il potere d’acquisto che obbliga gli utenti a scelte mirate nella selezione dei beni di consumo”.

La tendenza, per Pantanella, “E’ quella di un incremento generale di internet, piattaforme e negozi on line che, rispetto all’anno scorso, stimiamo in crescita di un 15% in più, stante la molteplicità di offerte al ribasso e la pluralità di opportunità di concorrenza impensabili per i dettaglianti di quartiere che pur resistono grazie alla presenza demografica di un pubblico maturo”.

Con la figlia in auto finisce fuori strada: morta una donna

Forse a causa dell’ attraversamento improvviso della strada da parte di un animale, un’auto è finita fuori strada a Barone, nel Torinese. Nell’incidente ha perso la vita un’anziana donna di 91 anni. La vettura era guidata dalla figlia.

Franco Rabezzana, l’ingegnere dell’Osteria Rabezzana

RITRATTI TORINESI

“Sono un ingegnere un po’ atipico – racconta Franco Rabezzana – perché, pur avendo insegnato al Politecnico di Torino, e avendo lavorato per i progetti di Ricerca e Sviluppo della Commissione Europea, nel 2012, quando ho preso in mano la società dell’Enoteca Rabezzana, ho cercato in infondere la mia anima di ingegnere in un settore tradizionale come quello del food e della ristorazione, occupandomi degli affari di famiglia. Per prima cosa ho ristrutturato la cascina storica che i miei genitori possedevano nel Monferrato e l’ho trasformata in un relais chiamato ‘San Desiderio’; si tratta di un antico casale che è stato riportato alla vita proprio nel borgo rurale di San Desiderio, a due passi da Asti. Poi nel 2016 ho trasformato gli antichi locali dell’Enoteca, in via San Francesco d’Assisi 23/c, a Torino, affiancando all’originale enoteca l’osteria, sede dell’attuale Osteria Rabezzana”.

“Era il 1911 – continua Franco Rabezzana – quando Luigi Rabezzana, il mio bisnonno, aprì un primo emporio per la vendita di vini di propria produzione a Torino, in via San Massimo; in seguito, mio nonno Carlo inaugurò una prestigiosa enoteca diventata una piola, in piazza Carignano angolo via Principe Amedeo. Nel 1946, all’indomani della seconda guerra mondiale, alla quale hanno partecipato mio nonno Carlo, mio papà Renato e mio zio Luigi, nulla trovarono più come prima, e mio papà Renato trasferì il punto vendita dell’enoteca in via San Francesco d’Assisi 23. Si trattava di una piccola vetrina accanto allo storico pastificio Giustetto, appartenente ai nonni e agli zii da parte materna. Mio nonno Francesco Giustetto aprì nel 1911 il primo grande pastificio torinese in via XX Settembre (poi trasferitosi nell’attuale pastificio Giustetto di via Santa Teresa). Mio fratello Carlo ha seguito le orme paterne e, fino al 2012, ha guidato l’enoteca per poi consegnarla nelle mie mani. Nel solco della tradizione, ho deciso di rinnovare, nel 2016, lo spazio con la ristrutturazione del magazzino al piano inferiore, facendolo divenire una location per eventi culturali. Due anni prima decisi l’apertura di un wine bar con il nome storico dell’Enoteca Rabezzana, ER, a Smithfield, una zona strategica in forte espansione della City di Londra.”

“Il pastificio Giustetto è stato gestito – aggiunge Franco Rabezzana – dai miei zii Gino e Anna, che lo hanno lasciato, all’inizio del 2020, in gestione all’Osteria Rabezzana. Il pastificio produce pasta fresca tipica piemontese accanto a una ricca varietà di gastronomia del territorio, come semolini e insalata russa, oltre ad altri piatti tipici della nostra regione. Nell’Enoteca Rabezzana offriamo i vini del Gruppo Rabezzana, quali la Barbera d’Asti DOC, il Dolcetto di Alba, il Nebbiolo d’Alba DOC, il Grignolino, il Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, il Barbaresco DOCG, il Barolo Perno DOCG, il Roero Arneis DOGG, lo Spumante Brut e il Moscato d’Asti, alcuni dei quali vengono prodotti sulle colline di San Desiderio. Nell’Osteria Rabezzana offriamo ai clienti un menù regionale piemontese contaminato da piatti siciliani grazie al nostro chef Giuseppe Zizzo, di origini palermitane”.

“Un’altra caratteristica della nostra osteria è rappresentata – spiega Franco Rabezzana – dalle attività culturali, con la presentazione di mostre d’arte, di libri di scrittori torinesi e con il nostro variegato programma musicale. Gli appuntamenti musicali che abbiamo programmato da settembre a dicembre 2023 fanno parte della rassegna intitolata ‘RabMataz’, in onore di Paolo Conte, e ha visto esibirsi artisti appartenenti a generi musicali diversi, ma sempre di altissimo livello, quali cantautori, esecutori di musiche ballabili di Swing e i cantori del teatro Regio, che mercoledì 6 dicembre scorso hanno realizzato i ‘Cori d’opera…che passione”. Non è mancata una carrellata storica sul Tango, con menù a tema, il 25 ottobre scorso, e le melodie romantiche proposte sempre a ottobre dal Trio con brio Hamburg di musica classica. I prossimi appuntamenti della rassegna saranno mercoledì 20 dicembre con il Concerto di Natale, con musiche dal Mago di Oz a Mary Poppins, dal titolo ‘Once upon a time’ con Lil Darling. Ultimo appuntamento musicale dell’anno sarà il Concerto di Capodanno, domenica 31 dicembre, con la Smallable Ensemble Band. L’Osteria Rabezzana è una delle location scelte dal Torino Jazz Festival e dal Moncalieri Jazz Festival, e i suoi mercoledì musicali sono ormai un punto di riferimento non soltanto per i torinesi ma anche per persone provenienti da fuori regione, come Milano”.

“Nel 2023 – conclude Franco Rabezzana – abbiamo aperto la Vineria Rabezzana in via Monferrato, che sta diventando un vera e propria via del food. Offriamo pranzi veloci, merende sinoire, tapas, spritz e un’offerta di vini di altissima qualità. Anche alla Vineria Rabezzana abbiamo introdotto gli spettacoli musicali, in concomitanza con gli aperitivi del venerdì sera. Siamo l’unico locale che ospita spettacoli nel dehor e porta la musica in via Monferrato.

Come ingegnere ho sempre cercato di consolidare progetti di innovazione nella nostra società e, a partire dal 2019, ho avviato la prima campagna di crowfunding seguita da altre tre. Hanno aderito circa 240 soci a queste quattro campagne, che costituiscono una vera e propria comunità di prodotti e servizi. In particolare la terza e la quarta campagna di crowfunding sono state create per attuare un nuovo vigneto di Ruchè biologico, un vigneto 4.0 altamente innovativo, nell’ambito del quale i soci che hanno aderito alla campagna hanno avuto in adozione una barbatella del nostro vigneto. Su questo vigneto altamente innovativo stiamo presentando dei progetti di ricerca in collaborazione con l’Università di Torino e di Milano, per sperimentare soluzioni alternative per un vigneto del futuro.

Per sviluppare al meglio le nostre potenzialità, stiamo pensando a un rafforzamento della nostra società per aprire nuovi punti vendita in città e non solo. Stiamo ricercando finanziamenti e collaborazioni con altri attori del food che siano della nostra dimensione e con i quali sia possibile confrontarsi per creare nuove realtà”.

 

Mara Martellotta

 

 

 

 

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Marito e moglie investiti sulle strisce da un’auto

Due pedoni sono stati investiti mentre stavano attraversando  sulle strisce pedonali in corso Torino, a Rivarolo,  da un  55enne alla guida di un’auto. Si tratta  di due pensionati  di  Favria. I due anziani sono stati soccorsi dal conducente  fino all’arrivo dell’ambulanza e sono stati  trasportati all’ospedale di Ciriè. Non sono in pericolo di vita.

La città che cambia. Il Pnrr per rinnovare edifici e abitazioni sociali a Torino

Prosegue l’iter di approvazione dei progetti esecutivi del Piano Integrato Urbano Più composto di 36 azioni che prevedono una serie di interventi su biblioteche, aree verdi, spazi ed edifici pubblici con l’obiettivo di aumentarne l’accessibilità, l’efficienza energetica, la resilienza, e che, accompagnando lo sviluppo della città, favoriscano la socialità e l’inclusione sociale dei cittadini.

Su proposta della Vicesindaca Michela Favaro, di concerto con l’assessore Jacopo Rosatelli, la Giunta comunale ha approvato i lavori di riqualificazione su una serie di edifici e abitazioni sociali siti nelle via Foligno, Leoncavallo e Norberto Rosa, e nei corsi Lecce e Lombardia e in via Pianezza.

“I progetti che realizzeremo con il Piano Integrato Urbano contribuiscono a valorizzare il patrimonio, accompagnando lo sviluppo della città con particolare attenzione all’inclusione sociale, mettendo al centro le persone e le famiglie che vengono accolte. Questi interventi hanno anche l’obiettivo di rendere sempre più accessibili gli edifici patrimonio della Città attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche” sottolineano Michela Favaro, Vicesindaca con delega al Patrimonio e alle Politiche per le Famiglie e Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, ai Diritti e alle pari opportunità.

In via Foligno è in programma un intervento per la realizzazione di una Casa di accoglienza sociale attraverso il riuso e la ri-funzionalizzazione di parte del complesso edilizio di ‘Casa Ozanam’, ex Simbi, del quale verrà demolita e poi rifatta la copertura.

In via Leoncavallo a essere interessato sarà l’edificio nel suo complesso, sede di attività a finalità sociale e della biblioteca “Primo Levi” che verrà potenziata e riqualificata. In particolare: sono previste opere di manutenzione straordinaria sulla porzione di fabbricato su via Ternengo e lavori di ristrutturazione per la copertura, le facciate e i serramenti su quella lungo via Pacini per migliorare la funzionalità e l’efficientamento energetico dell’edificio. Previsti poi lavori di sistemazione delle aree esterne per risolvere i problemi di infiltrazione al piano interrato e migliorare la fruibilità degli spazi con interventi di riqualificazione delle aree verdi, percorsi, arredi, sedute e nuova segnaletica verticale e orizzontale.

Lo stabile di via Norberto Rosa 13, sede del Centro interculturale delle donne ‘Alma Mater’, sarà oggetto di una serie di interventi di manutenzione straordinaria che prevedono il restauro di parte dell’edificio con l’obiettivo di migliorarne estetica, funzionalità e fruibilità. I lavori, che interesseranno copertura, serramenti e facciate, riguarderanno alcuni pavimenti, i controsofitti e le decorazioni della parte interna. Tra le opere previste dal progetto anche il risanamento della muratura perimetrale sul lato nord est.

Puntano a migliorarne la sicurezza e l’accessibilità i lavori di manutenzione straordinaria su alcune residenze sociali dei corsi Lecce e Lombardia e di via Pianezza. Si va dall’abbattimento delle barriere architettoniche e
all’installazione di 2 ascensori alla sostituzione dei serramenti esterni, fino al rifacimento degli impianti elettrici e del sistema di termoregolazione del riscaldamento per contenere il consumo energetico.

La spesa prevista per i 4 progetti supera i 10 milioni di euro, così suddivisi: 2milioni e 761mila euro per la casa accoglienza di via Foligno; 4milioni e 933mila e 500 euro per lo stabile di via Leoncavallo; 1milione e 203mila 750 euro per il fabbricato di via Norberto Rosa 13 e 1milione e 93mila 750 euro per gli alloggi dei corsi Lombardia e Lecce e di via Pianezza.

Le azioni sono finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Misura 5, Componente 2, Investimento 2.2), nell’ambito dell’iniziativa dell’Unione Europea Next Generation

Sp187 e circonvallazione di Giaveno: incontro in Città Metropolitana

La Sp 187 di Giaveno è una provinciale trafficata, spesso percorsa a velocità troppo sostenuta dalle automobili: ha riproposto il problema della sicurezza il sindaco di Città di Giaveno Carlo Giacone, accompagnato dal vicesindaco Stefano Olocco, che venerdì 15 dicembre ha incontrato il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo, nell’ambito degli incontri “Viabilità, Comuni in linea” dedicati alle necessità e alle problematiche realative alle strade provinciali dei primi cittadini del territorio.


“Interveniamo subito per dare un segnale dell’attenzione che poniamo alla sicurezza” ha spiegato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo “e con il 2024 potremo valutare se è possibile progettare una soluzione di più ampio spettro”.
Buone notizie inoltre per la Sp 191 della Maddalena, altra strada tema dell’incontro, il cui asfalto è irrimediabilmente ammalorato in più tratti: un primo tratto fino a Borgata Gaudi è già stato realizzato ed è inserito nella progettualità 2024 il rifacimento di un ulteriore tratto fino alla Maddalena.Infine si è parlato della Circonvallazione di Giaveno: a gennaio la Città metropolitana darà avvio allo studio di fattibilità finanziato dalla Regione Piemonte con 150mila euro, cifra peraltro non sufficiente, per cui la Città metropolitana ha chiesto un maggior stanziamento per il completamento della fase progettuale.

ℹ http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/viabilita/viabilita-comuni-in-linea-giaveno-piu-sicurezza-su-sp-187-e-ripartire-per-la-circonvallazione

Merlo. Lista civica, credibile se espressione dei territori e amministratori locali

“La lista civica in vista delle elezioni regionali è un progetto politico credibile se è espressione dei territori, degli amministratori locali e soprattutto di settori culturali e sociali che non sono direttamente riconducibili ai partiti. Solo così il ‘civismo’ può portare un contributo decisivo e qualificante per il governo della Regione Piemonte e per essere un fattore di novità e di cambiamento.
Sotto questo versante, la potenziale lista del Presidente Cirio può rappresentare un elemento di novità e di rinnovamento della stessa politica, recuperando al voto e alla partecipazione elettorale cittadini e mondi vitali che probabilmente continuerebbero a rifugiarsi nell’astensionismo.
Per questi motivi l’area popolare centrista scommette su questo tentativo civico e, al tempo stesso, politico ed amministrativo”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolarti uniti.