ilTorinese

Poliziotto preso a martellate: “Sparò perché aggredito”

PAOLONI (SAP), INACCETTABILE, SIAMO CERTI CHE IL COLLEGA DIMOSTRERÀ CORRETTEZZA SUO COMPORTAMENTO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Indagato per lesioni aggravate dall’uso dell’arma il poliziotto che lo scorso febbraio, in una stazione di servizio piemontese, ha aperto il fuoco per difendersi da un 26enne francese che aveva aggredito a martellate lui e il suo collega. I fatti, avvenuti sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, risalgono a poco meno di un mese fa e, come appreso dal SAP, in questi giorni a uno dei due uomini della Polstrada è stato notificato l’avviso di garanzia come atto dovuto. Come affermato dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni: “Puntuale come un orologio svizzero l’atto dovuto è arrivato. I colleghi aggrediti con un martello sono stati obbligati a difendersi e hanno dovuto sparare per fermare l’aggressore. Siamo alle solite, non è stata fatta nessuna verifica dell’eventuale sussistenza di oggettive cause di giustificazione del reato e il collega ora dovrà affidarsi ai propri legali e ai propri periti per difendersi in merito a un fatto di servizio”.

“Il collega – ha ricordato Paoloni – era di pattuglia, sia lui che l’altro operatore non solo avevano il dovere di fermare questa persona, che dopo avere causato un sinistro stradale aveva persino tentato di rubare un’auto, ma avevano anche il diritto di difendersi e lo hanno fatto con gli strumenti a loro disposizione. È inaccettabile che per fare il nostro dovere siamo noi a finire sotto processo. Ora il collega sarà obbligato a difendersi di tasca propria e sino a quando il processo non sarà concluso avrà pure la carriera bloccata”.

“Se da una parte l’avviso di garanzia consente al collega di partecipare sin da subito a tutte le fasi del procedimento penale dall’altra è anche vero che lo debba fare personalmente, nonostante stesse svolgendo una funzione pubblica. Siamo certi che saprà dimostrare la correttezza del proprio comportamento e il nostro auspicio è che i tempi del processo penale siano rapidissimi”, ha aggiunto il Segretario Generale del SAP, ricordando come questa sia “la dimostrazione di quanto sia urgente l’approvazione del Ddl sicurezza poiché contiene nuove norme relative alla tutela legale per fatti di servizio”.

Dall’“età fragile” al bello dell’improvvisazione musicale

Sarà Donatella Di Pietrantonio, “Premio Strega 2024, la prossima ospite della “Fondazione E. di Mirafiore”. Dopo di lei la “grande musica” di Stefano Bollani

Venerdì 7 e sabato 8 marzo

Serralunga d’Alba (Cuneo)

Come da tradizione, non può mai mancare, negli incontri del “Villaggio Narrante” di “Fontanafredda”, organizzati dalla “Fondazione E. di Mirafiore”, l’ultimo vincitore del letterario “Premio Strega”. Così, venerdì 7 marzo (ore 19) sarà ospite a Serralunga d’Alba, la scrittrice di Arsita (Teramo), oggi residente a Penne, nel Pescarese, Donatella Di Pietrantonio con il suo ultimo libro “L’età fragile”, vincitore, per l’appunto, lo scorso giugno 2024, del prestigioso riconoscimento. Ma non solo. Il fine settimana del cosiddetto “Laboratorio di Resistenza Permanente” della “Fondazione” (voluta da Oscar Farinetti, nel 2010) abbinerà infatti all’alta “scrittura”, un eccezionale fuori programma “dialogico – musicale” dal titolo alquanto significativo de “Il bello dell’improvvisazione” con, ospite illustre, sabato 8 marzo (ore 18,30), Stefano Bollani, milanese, classe ’72, compositore, pianista e cantante, attivo anche come scrittore, attore teatrale, conduttore televisivo e showman.

Divenuta nota al grande pubblico con il romanzo “L’Arminuta” (termine dialettale abruzzese, traducibile letteralmente in “La ritornata”) vincitore del “Premio Campiello” nel 2017, per Donatella Di Pietrantonio (laureata in “Odontoiatria” all’Università dell’Aquila) “L’età fragile” è il suo quinto romanzo, di ambientazione ancora abruzzese e incentrato sul tema di estrema attualità della “violenza di genere”. Essenziale nelle parole e capace di colpire in profondità, la scrittura della Di Pietrantonio riesce a scavare nell’animo del lettore solchi profondi in cui la narrazione riversa emozioni, dubbi, vuoti esistenziali e domande che spesso vanno oltre ogni possibile, reale risposta. “L’età fragile” non è un’età precisa e ben definita della vita, “è la vita stessa”“La vita dura come un sasso che Donatella Di Pietrantonio riesce a levigare con le mani sicure della sua scrittura … è il romanzo di una madre che non trova respiro, stretta tra la severità del padre e il silenzio della figlia. Un libro che raccontando il dolore lo cura, perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite”. Leggiamo, in proposito, nella “quarta” di copertina: “Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al ‘Dente del Lupo’ c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più”. Libro intrigante, di quelli che ti fermano sulla pagina, alla ricerca di vie interpretative in grado di lasciare spazio e fare luce sul buio dell’“appena letto”, apparentemente senza sbocchi a voli alti capaci di dribblare la “fangosità” terrena e quegli enigmi innescati dal racconto, che sono in fondo enigmi del nostro vivere quotidiano, della fatica ad alzare gli occhi al cielo cui forse potrà ancora essere possibile guardare e aspettarci, prima o poi, un segnale di speranza e di pace.

Su tutt’altre onde scorrerà invece la serata di sabato 8 marzo (ore 18,30) con Stefano Bollani, fra i più istrionici ed eclettici musicisti italiani, che intratterrà il pubblico su “Il bello dell’improvvisazione”. Titolo che già la dice lunga sul concetto attribuito dall’artista al suo “fare musica”. Virtuoso, irriverente esploratore di suoni, le “etichette”, nel suo caso, sono sempre un po’ riduttive. All’attivo 49 album, di cui 31 in studio, la sua musica non conosce confini, “sconfessa i generi musicali” e si nutre di tutti quei momenti unici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo, da Enrico Rava a Chick Corea, da Richard Galliano a Bill Frisell o a Lee Konitz. Per non dimenticare, naturalmente, l’amicizia e la lunga collaborazione con il cantautore cuneese Gianmaria Testa. La sua musica riesce a passare con la massima disinvoltura e gran divertimento per tutti dal jazz all’“Orchestra Sinfonica” e anche in occasione dell’incontro alla “Fondazione Mirafiore”, l’artista milanese renderà omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in oltre venti anni di “jam session”.

Per info: “Fondazione E. di Mirafiore”, Serralunga d’Alba (Cuneo), via Alba 15; tel. 0173/626424 o www.fondazionemirafiore.it

Gianni Milani

Nelle foto: Donatella Di Pietrantonio e Stefano Bollani

Fugge a bordo di un’auto rubata: arrestato

La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo per ricettazione un cittadino albanese di 20 anni nel quartiere Mirafiori.

Poco prima delle tre di notte, mentre stava transitando in via Bonfante, un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha notato un’auto giungere contromano da via Ignazio Collino e fermarsi all’incrocio con via Gaidano. Alla vista dei poliziotti il ventenne eseguiva una retromarcia repentina in direzione opposta, ma vedendosi raggiunto dalla Volante, abbandonava l’auto per darsi alla fuga a piedi, per poi essere fermato dagli agenti.

Dai successivi accertamenti è emersa la provenienza furtiva del veicolo: circa un mese prima, ignoti si erano impossessati dell’auto rubandone le chiavi nel corso di un furto in appartamento.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida del fermo, con applicazione della misura degli arresti domiciliari.

 

“Accanto” al teatro Astra per la stagione “Fantasmi”

A cura della Fondazione TPE

“ACCANTO”, creazione e regia di Barbara Altissimo, produzione LiberamenteUnico, è il titolo dello spettacolo frutto di una lunga attività di formazione in dieci presidi civici territoriali diffusi in tutta la città per il progetto “La cultura dietro l’angolo”, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino. Il progetto di formazione è stato coordinato dalla Fondazione TPE, che ospita lo spettacolo nella stagione 2024-2025 “Fantasmi”, presso il Teatro Astra di Torino, il 14 marzo alle ore 21 e il 15 marzo alle ore 16, in una replica dedicata alla rete dei presidi civici che hanno partecipato al progetto, e alle ore 19 per tutto il pubblico.

“Il percorso è iniziato nel 2024 con incontri periodici ai quali hanno partecipato centinaia di persone per lavorare intorno alle domande ‘Quale è il tuo fantasma? Chi, che cosa ti cammina Accanto?’, arrivando ad una riflessione collettiva, incontrando e riconoscendo i propri fantasmi e intessendo insieme una trama – ha spiegato la regista Barbara Altissimo – una grande generosità nel raccontarsi è stata la cifra che ha contraddistinto questo cammino. Ci sono stati regalati piccoli frammenti di vite, dolori e gioie che appartengono a tutti noi e che costituiscono la trama della nostra identità emotiva. Storie, testimonianze, ricordi e memoria sono stati raccolti, condivisi e trasformati in una narrazione teatrale”.

I protagonisti sono donne e uomini comuni, persone che abitualmente non vivono il palcoscenico, rappresentanti dei presidi civici e delle comunità incontrate in mesi di attività, che hanno camminato accanto ai loro fantasmi.

La creazione di Altissimo, che ancora una volta mette in scena le individualità, ciascuna con la propria unica ed irripetibile cifra emotiva, si completa con la drammaturgia di Emanuela Currao, il disegno luci e lo spazio scenico di Massimo Vesco, gli elementi scenici di Jasmine Pochat, i costumi di Gualtiero Scola e l’assistenza alla regia di Fabio Castello, e disegna un gioco di specchi in cui è possibile trovare un riflesso di esperienza, appartenenza e condivisione. L’organizzazione è curata da Nadia Frola.

Sul palco Franco Albanese, Laura Brunetta, Martina Caruso, Loredana Casorio, Francesca Catania, Tommy Crosara, Emanuela Currao, Alessandro Dichirico, Allegra Florioli, Alessia Garombo, Rosaria Giangreco, Salvatore Loiodice, Francesco Piarulli, Raffaella Pitrolo, Amalia Piumatti, Stefania Savelli, Renato Scarpato, Amalia Scotti, Stefano Tubia.

Gian Giacomo Della Porta

Il volontariato cresce con i giovani, la solidarietà è il regalo più bello

Le azioni solidali fanno bene a chi le riceve e anche a chi le fa.

Generosita’ fa rima con giovani, la solidarieta’ nei confronti di coloro che sono meno fortunati ha, infatti, una locomotrice guidata da piccoli uomini e donne che agiscono per migliorare la vita di chi ne ha bisogno.

Secondo una ricerca di Openpolis i giovani tra i 14 e i 17 che fanno volontariato e’ cresciuta in pochi anni, dal 2021 al 2023, dal 3,9 al 6,8 per cento. Non c’e’ che esserne fieri, si puo’ fermare quella litania che racconta di ragazzi svogliati ed egoisti interessati solo a loro stessi. I stessi dati raccontano che geograficamente il volontariato giovanile e’ meno forte al sud, mentre al nord e in particolar modo a Sondrio, Gorizia e Pordenone, ci sono piu’ associazioni no profit procapite.

E’ bello poter raccontare di questa rinata sensibilita’, e’ incoraggiante per il nostro futuro, ma anche per quello dei posteri che godranno di una classe di persone munifiche e partecipi.

E’ indubbio che le nuove generazioni siano investite da problematiche legate ai cambiamenti sociali, ma poter identificare nelle loro condotte varchi di grandezza d’animo e altruismo costituisce una grande speranza che porta a credere che sono loro il grande patrimonio del nostro paese.

Nel biennio dopo il Covid la propensione generale a fare volontariato e calata tranne che nei ragazzi, ma oltre al fatto generazionale, come dicevamo sopra, c’e’ un divario che riguarda l’appartenenza territoriale; prendendo in considerazione gli estremi percentuali abbiamo un 16% di partecipazione in Trentino Alto Adige e un 4,6 % in Sicilia. C’e’ ancora bisogno, evidentemente, di sensibilizzazione e di spinta a guardare oltre le nostre vite e occuparci anche di quelle degli altri, tuttavia la strada intrapresa e’ quella giusta.

Oltre ad occuparsi dell’assistenza alle persone con vari disagi, i giovani sono anche molti attivi nelle associazioni che si occupano di ambiente ed ecologia, ma anche di diritti umani, di pace e progetti internazionali in collaborazione con enti pubblici e privati.

Volendo fare “pubblicita’” alle azioni di solidarieta’ e volontariato e’ provato che oltre a creare benessere a chi le riceve, l’impegno sociale attivo ha dei risvolti positivi anche su chi lo pratica:

aumenta l’autostima, riempie le esistenze di senso e, come affermano alcuni studi, sembra che l’agire solidale abbia un effetto sulla durata delle nostre vite, una terapia a doppio senso quasi miracolosa. E’ un beneficio che torna indietro, un successo sicuro per ognuno di noi, una palestra emotivo-psicologica che ci porta grandi risultati e che mantiene il cervello sempre giovane. Aiutare gli e’ una medicina che ha positivi effetti terapeutici.

MARIA LA BARBERA

Le iniziative delle Associazioni VSP ODV e Casa Arcobaleno ODV

VSP ODV annuncia un incontro speciale con La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura, che si terrà il 5 marzo prossimo, alle ore 17.30, presso la sede di CSV Vol.To in via Giolitti 21, a Torino. Questo evento rappresenta un’occasione per conoscere più da vicino l’operato della Fondazione, impegnata dal 1998 nella prevenzione dell’usura in Piemonte e Valle d’Aosta. Durante l’incontro Ernesto Ramojno, Presidente del Consiglio di Amministrazione de La Scialuppa CRT Onlus, insieme a Luciana Malatesta, Consigliere Delegato, presenteranno l’attività della Fondazione e il loro impegno a supporto di famiglie e piccole imprese in difficoltà economico finanziaria. La Scialuppa offre consulenza gratuita e garanzia per facilitare l’accesso a finanziamenti agevolati, prevenendo il ricorso al prestito usurario. Il programma dell’evento prevede un interventi di Gian Maria Scapin, Presidente di VSP ODV, e un saluto iniziale da parte di Francesco Cuoco, Consigliere di Vol.To. l’incontro si chiuderà con una sessione di domande, seguita da un aperitivo per favorire il networking tra partecipanti. VSP ODV è un’Associazione che promuove il volontariato professionale, coinvolgendo professionisti in pensione e in attività che mettono a disposizione le loro competenze per aiutare la comunità in vari settori. L’Associazione offre consulenza, supporto e formazione, con particolare attenzione alle esigenze dell’organizzazione non profit e delle comunità locali. La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura è un punto di riferimento nella prevenzione dell’usura grazie a 50 volontari e 10 punti d’ascolto sul territorio, la Fondazione ha erogato oltre 17 mila consulenze gratuite e ha garantito finanziamenti per oltre 45 milioni di euro a famiglie e piccole imprese in difficoltà. La Scialuppa si impegna a tutelare le vittime dell’usura offrendo una solida rete di protezione contro l’indebitamento. Per confermare la partecipazione all’incontro, inviare una mail a infovsp@vspodv.org o whatsapp al numero 334 6081059.

L’Associazione Cas Arcobaleno ODV annuncia la seconda edizione del Premio Gigi Guglielmini per il “Volontariato e l’impatto sulla comunità”, un’iniziativa nata per riconoscere e celebrare l’eccellenza nell’ambito del volontariato e delle attività che generano un impatto positivo sulle comunità. Il Premio si rivolge a tutte le organizzazioni, dagli enti del terzo settore alle imprese sociali, dalle reti associativi ai gruppi informali di cittadini e mira a premiare chi contribuisce attivamente al benessere sociale, promuovendo valori quali solidarietà e sviluppo sostenibile. Il Premio Guglielmini si propone di riconoscere coloro che con il proprio impegno riescono a trasformare le comunità attraverso progetti che spaziano dal volontariato all’innovazione sociale, che mostrino un forte impatto sanitario e sociale tale da rispondere ai bisogni locali, con un’attenzione particolare alle buone pratiche e alla replicabilità dei risultati. Le organizzazioni dei ricercatori interessate a partecipare possono inviare i loro contributi entro il 15 maggio 2025 all’indirizzo email ejvcbp@odvarcobaleno.it . I progetti presentati saranno esaminati da una commissione di esperti composta da accademici e rappresentanti del volontariato che valuteranno i seguenti criteri: capacità di promuovere il volontariato e creare un impatto positivo sulla comunità; innovazione nei contenuti e nella rappresentazione comunicativa; diffusione di buone pratiche sul territorio regionale e nazionale; rigorosità metodologica; replicabilità dei risultati. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 giugno 2025 con la possibilità di partecipare anche in modalità online. Sarà un’occasione per mettere in luce il valore del volontariato del terzo settore, promuovendo la collaborazione tra organizzazione non profit e cittadinanza attiva.

Mara Martellotta

Iren a KEY, evento europeo dedicato alle tecnologie

Il Gruppo parteciperà alla manifestazione con uno stand immersivo e due eventi dedicati a fotovoltaico, autoconsumo ed elettrificazione per le imprese

 

Anche quest’anno il Gruppo Iren parteciperà a KEY, The Energy Transition Expo, il principale evento europeo dedicato alle tecnologie, ai servizi e alle soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, che si terrà presso il Rimini Expo Centre dal 5 al 7 marzo.

L’evento sarà l’occasione, per l’azienda, di valorizzare le best practice sviluppate nelle diverse aree di business che spaziano dallo sviluppo di innovative soluzioni per l’efficienza energetica delle abitazioni alle opzioni di autoconsumo per le imprese, offrendo al pubblico presente in fiera una panoramica di tutti i servizi disponibili.

Lo stand Iren, suddiviso in due ampie aree, si trova al Padiglione A1: attraverso un percorso immersivo realizzato con foto, video e materiali interattivi, i partner e gli ospiti saranno guidati alla scoperta delle attività del Gruppo, attraverso una galleria digitale dei progetti realizzati nei diversi territori.  Presso lo stand sarà anche possibile partecipare a due momenti di approfondimento: il primo sarà dedicato al contesto e ai trend di mercato del prodotto fotovoltaico (mercoledì 5 marzo alle ore 15.15), mentre il secondo avrà l’obiettivo di fare il punto sull’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile e l’elettrificazione dei consumi per le imprese (giovedì 6 marzo alle ore 15.30).

Attraverso case studies e confronti con esperti del settore, Iren si propone di accompagnare i clienti e gli operatori a comprendere le principali sfide e opportunità legate alla transizione energetica, anche in maniera integrata rispetto alle commodities di privati e aziende.

Inoltre, lo stand sarà sempre presidiato dai professionisti di Iren che potranno proporre consulenze personalizzate sulle soluzioni di Iren luce gas e servizi e di Iren Smart Solutions a tutti i potenziali clienti interessati e alle imprese di settore.

PalaTazzoli, ecco il più grande impianto fotovoltaico della Città

/
 

Nell’ambito del programma EfficienTo, il piano di efficientamento e riqualificazione energetica degli immobili comunali, realizzato da Iren, è stato attivato il nuovo impianto fotovoltaico sul tetto del PalaTazzoli, il più grande di proprietà della Città. L’intervento rientra nel più ampio progetto di riqualificazione del palazzo del ghiaccio di via Sanremo 67, recentemente riaperto al pubblico al termine dei lavori di rinnovamento delle piste e ad interventi di adeguamento normativi.

Con una potenza nominale di circa 248,4 kWp e una potenza di picco complessiva pari a 288 kWp, il nuovo impianto rafforza l’impegno della Città nella promozione delle energie rinnovabili e nella riduzione delle emissioni di CO2, affiancandosi agli altri 18 impianti fotovoltaici già attivi. L’energia prodotta dal nuovo impianto coprirà circa il 12% del fabbisogno energetico del PalaTazzoli, contribuendo a ridurre i costi operativi e la dipendenza da fonti energetiche tradizionali.

“Grazie all’energia prodotta, il risparmio medio in bolletta sarà di circa 44mila euro l’anno – commenta l’assessore allo Sport della Città di Torino, Domenico Carretta -. Con l’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico si completa la riqualificazione del PalaTazzoli, che oggi si presenta completamente rinnovato e pronto ad ospitare eventi di alto livello, come già dimostrato per le Universiadi e come avverrà la prossima settimana con le gare dei Giochi Mondiali Special Olympics. Senza dimenticare il fondamentale ruolo della struttura per la pratica delle attività sportive di base”. 

L’adeguamento e la messa in funzione dell’impianto è stata realizzata da Iren Smart Solutions ed è parte del piano di ristrutturazione del PalaTazzoli, avviato nel 2018 e finanziato con i fondi residui delle Olimpiadi del 2006 e curata da SCR – Società di Committenza della Regione Piemonte Spa. Dopo gli ultimi adeguamenti tecnici a cura di Iren Smart Solutions, l’impianto è entrato in funzione nelle scorse settimane; composto da 800 pannelli fotovoltaici da 360 Wp ciascuno, produrrà ogni anno circa 278.640 kWh, con un risparmio stimato di 71 tonnellate di CO2, che equivale alla messa a dimora di circa 750 alberi.

Dal punto di vista tecnico la struttura è composta da 9 inverter da 27,6 kW ciascuno collegati a 3 stringhe da 30 moduli, con un totale di 15 ottimizzatori per stringa per massimizzare la produzione di energia. La riqualificazione complessiva del PalaTazzoli ha riguardato il completo rifacimento dell’impianto di raffreddamento della Pista 1, nonché il rinnovo della balaustra della pista, che è stata adeguata all’attuale normativa della Federazione Internazionale. Ulteriori lavori hanno interessato anche la Pista 2, con l’impermeabilizzazione dei torrini degli ascensori al piano terra.

TORINO CLICK

Redazione Rai, aperto il processo a Torino

Si è aperto ieri, 4 marzo, a Palazzo di Giustizia di Torino, il processo che vede imputato l’ex caporedattore della Tgr-Piemonte Rai Tarcisio Mazzeo, 68 anni, genovese d’adozione. Mazzeo, che ha diretto la redazione di via Verdi 16 fino dall’ottobre del 2017 al 2021, è accusato dei reati di stalking e maltrattamenti nei confronti dell’ex capo servizio della Tgr Piemonte Michele Ruggiero, comportamenti che avrebbero costretto il giornalista alle dimissioni anticipate, secondo i magistrati della Procura. Nella sua inchiesta, circa mille pagine di verbale, la Procura di Torino ha raccolto le testimonianze di numerosi giornalisti Rai e verificato la memoria dell’indagato; nell’insieme il fascicolo d’indagine ha superato l’esame del Gip, che ha accolto la richiesta di parte civile avanzata dall’avvocata Michela Malerba, legale di Michele Ruggiero, e nel maggio scorso il Gup ha disposto il rinvio a giudizio di Mazzeo. Ieri, nell’udienza filtro, il difensore dell’imputato ha sollevato una questione di nullità del capo di imputazione poiché formulato con una contestazione alternativa. Tale questione, contro cui si sono schierati sia il Pubblico Ministero, sia la parte civile, è stata respinta dal Tribunale (presidente e due giudici a latere) che ha rinviato il processo al 15 maggio per l’escussione dei testi, prevalentemente giornalisti e dirigenti della Rai. Deposizioni che per profondità e delicatezza degli argomenti rappresenteranno, a quanto pare, uno spaccato interessante dell’attività e delle dinamiche della redazione torinese vista dall’interno. Le successive udienze sono state calendarizzate al 20 e al 30 dello stesso mese.

“Stendo i miei omini”, la mostra allegra dell’artista bavarese Anja Langst

Informazione promozionale 

Presso lo spazio dell’Associazione torinese TeArt, dal 12 al 23 marzo 

In mostra i disegni umoristici di Anja Langst, la sua festosa umanità e la sua gioiosa moltitudine. I suoi personaggi vogliono quasi uscirà dalle loro cornici, l’universo di Anja è divertente e colorato, gli omini convivono con ironia e serenità, ognuno con la propria personalità, fantasia e i propri fardelli.

Le opere di Anja in mostra sono disegni di varie dimensioni, sagome di legno, alcune caricature raffiguranti la stessa artista realizzate dal marito Benny Naselli, scomparso nel 2023, oltre ai suoi “o-mini-mini” realizzati in collaborazione con Marghe.

I disegni appartengono al periodo che parte dalla fine degli anni Settanta e approda all’inizio degli anni Novanta, tutti realizzati in china nera, a colori, con acrilici e aerografo.

I riferimenti artistici di Anja che riguardano questa particolare esposizione sono importanti e molteplici. Di questi ricordiamo il pittore e caricaturista norvegese Olaf Gulbransson, il pittore, poeta e umorista tedesco Wilhelm Busch, il disegnatore argentino Mordillo e Sempé, disegnatore francese.

Nella durata dell’esposizione, che inaugura il 12 marzo alle ore 17, vi sarà occasione nella giornata di mercoledì 19 marzo, sempre alle ore 17, di conoscere la poesia, la narrativa e i fumetti di Benny Naselli. L’evento di presentazione è curato dalla Presidente di TeArt Germana Buffetti e Anja Langst.

“La vita è piena di ostacoli – afferma l’artista Anja – ma il pensiero felice mi fa volare sopra questi ostacoli,  e l’umorismo rappresenta uno strumento di questo volo”.

Il volo di Anja con immagini divertenti riguarda “Strambi personaggi”, “Sogni e racconti colorati”, “ Ricordi da rivivere”, “Omini sparpagliati” e “Personaggi strastrambi”.

Nata nella gioiosa Baviera, Anja, dopo gli studi di pedagogia ad Augsburg, ha frequentato la Sommerakademie Salzburg e l’Accademia di Belle Arti di Torino. Ha lavorato al Bureau International du Travail a Torino e a Ginevra dal 1975 al 1983 come disegnatrice. Negli anni seguenti è stata illustratrice di libri per la casa editrice Editions Vivez Soleil, prima di aprire il suo atelier di pittura e decorazioni a Bardonecchia, nel 1993. Molteplici le mostre personali e collettive che l’hanno vista protagonista, di cui ricordiamo “Mes images” del 1981 presso il B.I.T. di Ginevra, “Rire c’est la santé”, del 1982, presso l’Hôpital Cantonal di Ginevra, e quella del 1983, sempre a Ginevra, al Palais des Nations, intitolata “Mon Florilège”, e “Sorrisi in rosa” presso il Castello degli Acaja, a Fossano.

“Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”, dice Anja per evidenziare il fil rouge che lega la sua vita alla sua arte.

“Stendo i miei omini” – di Anja Langst

Da mercoledì 12 a domenica 23 marzo 2025 presso TeArt, Associazione artistico-culturale sita in via Giotto 14, a Torino.

Orari mostra: tutti i giorni dalle ore 17 alle 19 – su appuntamento telefonando al 349 1256344 – chiuso il lunedì

Presentazione libri di Benny Naselli – mercoledì 19 marzo 2025, ore 17.

Telefono: 011 6966422

Instagram: anjalangst – telefono Anja Langst: 339 6239797

Mara Martellotta