ilTorinese

Alpignano, è tempo di “Sapere e sapori”

 

“SAPERE E SAPORI”
ALPIGNANO PIAZZA UNITA’ D’ITALIA
14 MAGGIO 2023

Arriva “Sapere e Sapori”, la manifestazione che per tutto il giorno del 14 maggio 2023 dalle 9:00 del mattino fino alle 24:00, attraverso visite guidate del Centro Storico e delle sponde della Dora unitamente alla presenza di alcuni produttori locali, si prefigge lo scopo di far riscoprire il sapere (storia, luoghi di interesse, leggende…) e i sapori (prodotti tipici locali) di Alpignano, tra il passato e il presente.

Ci sarà la tradizionale piscina di paglia per la gioia dei bambini che potranno anche ammirare il grande trenino di legno di Vincenzo Altamura, un plastico ferroviario di 11 metri per 6.

Anna Morsone proporrà un allestimento museale di attrezzi della vita contadina e ci sarà anche un punto informativo della COOP in vista dell’apertura del nuovo supermercato ad Alpignano.

Verso sera arriveranno i trattori per partecipare al primo raduno alpignanese di questi veicoli che sono simbolo del lavoro nei campi.
In piazza per tutto il giorno si potrà anche ammirare da vicino una grande mietitrebbia.

La giornata è allietata dalla musica proposta da DJ KIANTO e dai balli country.

In collaborazione con Legambiente, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione e promozione della Zona Naturale di Salvaguardia della Dora Riparia, verranno svolte alcune attività:

Alle ore 10.00 laboratori per bambini (durata 30 min) con intervalli di mezz’ora tra un laboratorio e l’altro
Dalle 10.00 alle 13.00: diffusione del materiale, in concomitanza con i laboratori
Alle ore 14.00 e alle ore 16.00: Uscita guidata nei sentieri naturalistici della ZNS (Durata da 1 a 2 ore).

Saranno inoltre proposti (in collaborazione con UniTre Alpignano e Amici dell’Ecomuseo Sogno di Luce) 4 percorsi diversificati per soddisfare le esigenze di tutti i partecipanti:

Percorso del centro storico con visita ai principali punti di interesse.
Percorso naturalistico breve costeggiando le sponde della Dora arrivando al bosco del Ghiaro (Km. 2,5 circa)
Percorso naturalistico medio costeggiando le sponde della Dora sino ai laghi Bonadies (Km. 4 circa).

La partecipazione alle camminate è gratuita ed è possibile iscriversi telefonando al 3337910604 oppure è sufficiente presentarsi al gazebo Pro Loco il 14 maggio 30 minuti prima delle partenze.

Sarà allestita apposita area ristoro con tavoli e panche a disposizione dei partecipanti alla manifestazione che potranno degustare prodotti a km0 preparati dai produttori locali.

A pranzo e a cena diversi stand proporranno infatti le loro specialità:
Panzerotti e ravioli del pastificio De Padova
Tagliere di formaggi di capra dell’azienda agricola Trevisan
Piattino di carne in barca dell’allevamento Sereno
Panin ed pulenta azienda agricola Racca
Spiedo bresciano cotto alla brace per 5 ore
I Canestrelli di San Giorio
Hamburger alla griglia
Patatine fritte
Il vino di Solidarmondo
Birra ceca alla spina
Popcorn, miele, bibite e caffè

Attrazione gastronomica della giornata sarà lo spiedo bresciano che è un gustoso piatto di antiche origini contadine tipico del pranzo della domenica.

Per cucinarlo occorre alzarsi la domenica mattina molto presto per preparare e cuocere lo spiedo. Vengono usati grandi spiedi, dette ranfie, su cui vengono infilzati diversi tipi di carne, tra cui maiale, manzo, pollo e coniglio e patate. Gli spiedi vengono messi a cuocere a fuoco molto lento in forni rotanti per diverse ore, almeno 5, e sono continuamente irrorati con abbondante burro fuso, salvia e sale.

Scoperto con le mani (e la droga) nel sacco finisce in manette

Nell’ambito dei controlli straordinari del territorio ad alto impatto, personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano, coadiuvato dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e dalle unità cinofile dell’UPGSP, ha effettuato un servizio nell’omonimo quartiere.

L’attività ha interessato diverse vie: complessivamente sono state controllate una quarantina di persone, una decina di veicoli e due locali commerciali.

Nei pressi di via Tanaro, seduto nel dehor di un bar, un cittadino italiano di 43 anni, alla vista delle Volanti, lasciava cadere dalla tasca del giubbotto un involucro di cellophane che, immediatamente recuperato dai poliziotti, risultava contenere alcuni frammenti di hashish.

Gli operatori, sospettando che lo stesso, oltre a quella modica quantità di stupefacente, potesse detenerne altro nel proprio domicilio, procedevano anche al controllo della sua dimora, ubicata nel quartiere Falchera. Giunti sul posto, con l’ausilio dell’unità cinofila, gli agenti hanno rinvenuto nel sottoscala della cantina in uso all’uomo quasi 200 grammi di cannabinoidi nascosti in parte all’interno di un involucro di cellophane e in parte all’interno di un sacco nero della spazzatura, nonché la somma in contanti di quasi 6.000 euro, in banconote di piccolo taglio suddivise in mazzette legate con elastici.

Il quarantatreenne è stato pertanto tratto in arresto dalla Polizia di Stato per la presunta detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Rifiuti, Ruzzola (Fi): risorse per raggiungere gli obiettivi

APPROVATO ORDINE DEL GIORNO

Dando seguito al decreto legislativo 3 settembre 2020, n.116 la Regione Piemonte in queste ore ha adottato un programma regionale per la gestione dei rifiuti (PRUBAI). Proprio partendo da questi presupposti Paolo Ruzzola, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale insieme ai colleghi azzurri Biletta, Fava e Graglia hanno presentato un ordine del giorno collegato al nuovo documento di programmazione sui rifiuti reputando necessarie ulteriori linee di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi del Piano. Un ordine del giorno che è stato approvato nella seduta che si è tenuta oggi a Palazzo Lascaris.

Paolo Ruzzola sottolinea: “Gli obiettivi che si pone di raggiungere il Piano da qui al 2035 sono estremamente ambiziosi. Il documento prevede un fabbisogno economico di circa 19 milioni di euro per il programma di riduzione dei rifiuti e di 15 milioni di euro per la riorganizzazione dei servizi di raccolta. È evidente come sia necessario venire incontro alle necessità dei Consorzi e quindi dei Comuni che a essi afferiscono, perchè non esistono riforme a costo zero. L’ordine del giorno che ha presentato Forza Italia va proprio in questa direzione prevedendo che a partire dall’esercizio finanziario 2024, l’intero ammontare del gettito derivante dall’eco tassa venga destinato al finanziamento degli interventi contenuti nel PRUBAI. Ma soprattutto a stabilire che l’intero ammontare del gettito derivante delle sanzioni ai consorzi di area vasta, per il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge, sia a sua volta finalizzato a copertura degli interventi stabiliti dal PRUBAI. Si tratta di un documento che sostiene fortemente il sistema dei Comuni per permettere loro, viste anche le perduranti situazioni di difficoltà di bilancio, di centrare gli obiettivi che l’Europa e a discendere la Regione pone con il documento che stiamo adottando. Un documento sfidante che vuole un Piemonte più pulito e più efficiente sotto il profilo dell’ambiente senza però andare a prendere soldi dalle tasche dei cittadini o scaricando sui Comuni i costi di questi obiettivi”.

I commercianti di Torino denunciano degrado e strade a pezzi

Il  degrado della città preoccupa i commercianti di Torino in particolare in centro, con la presenza di clochard e strade malconce.

Lo afferma l’ indagine di Ascom Confcommercio, che indica anche ricavi stoppati dall’inflazione. Ma migliora la previsione occupazionale  grazie al turismo. Nei primi tre mesi del 2023 solo il 25% delle imprese del terziario ha chiesto aiuto alla propria  banca per avere credito.
Più di sei negozi su dieci sostengono di vivere in una zona dalle strade dissestate e sporche.

Globalmente stabile il sentiment delle imprese del terziario della provincia di Torino, migliora la fiducia nell’andamento della propria attività economica nonostante l’impatto pesantissimo dell’inflazione sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio

Diminuisce la domanda di credito ma aumentano le imprese che lo chiedono per realizzare investimenti

Focus qualità della vita e decoro urbano: più del 60,6% delle imprese rileva fenomeni di degrado urbano, oltre il 30% ritiene che la qualità della vita nella città di Torino sia peggiorata

 

 Un inizio d’anno all’insegna della stabilità nonostante il difficile periodo dovuto ad un’inflazione che sembra non doversi arrestare e un costo del denaro che continua a salire.

 

Questo il quadro che emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Confcommercio Ascom Torino in collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio di Torino e provincia nel periodo da gennaio a marzo 2023.

«L’immagine che restituisce l’indagine – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia Maria Luisa Coppa riflette un tessuto imprenditoriale tenace, che non si lascia spaventare da una congiuntura generale avversa. I nostri imprenditori dimostrano coraggio e capacità: è stato così durante la pandemia e continua ad essere così. Lo dicono anche i dati di sentiment verso i mesi futuri, verso i quali l’aspettativa è globalmente positiva. Le imprese, per quanto volenterose, hanno però bisogno di un sostegno economico e fiscale più deciso, accompagnato da snellimenti burocratici e una legislazione che non penalizzi i più piccoli: Ascom è sempre in prima linea nel far sentire la voce del commercio, del turismo e dei servizi e ne sostiene le istanze presso le istituzioni e le organizzazioni di riferimento a tutti i livelli».    

Per quanto riguarda il sentiment delle imprese da inizio annomigliora la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica: l’indicatore passa da 47 a 49. Il trend è destinato a restare sul medesimo livello in vista dell’inizio dell’estate 2023.

Sul fronte della fiducia delle imprese circa l’andamento dell’economia italiana l’indicatore è in leggera flessione rispetto al trimestre precedente, ma è previsto un netto miglioramento per la fine del mese di giugno. L’indicatore, pari a 45, è comunque superiore all’indicatore nazionale pari a 40.

Resta stabile la situazione occupazionale delle imprese del terziario di Torino nel primo trimestre dell’anno, ma è previsto un deciso aumento in vista dell’inizio della stagione estiva. La situazione della liquidità delle imprese del terziario di Torino peggiora leggermente rispetto al trimestre precedente, a causa soprattutto dell’aumento generale dei costi. Tuttavia, si prevede un miglioramento per il mese di giugno 2023.

Diminuiscono le imprese che hanno chiesto credito, ma aumenta la percentuale di quante lo chiedono per realizzare investimenti, passando dal 22% a quasi il 30%.

“Luci ed ombre nella lettura dei dati della nostra indagine congiunturale – sottolinea il direttore Carlo Alberto Carpignano. Leggiamo con piacere il dato positivo sull’occupazione, nel momento in cui il cuneo fiscale si riduce e come Confcommercio stiamo discutendo i rinnovi contrattuali;  apprezziamo soprattutto l’indicatore sull’accesso al credito per investimenti: il miglioramento della percentuale di investimenti rispetto ai finanziamenti erogati dalle banche è chiaramente un segno di interesse per la ripresa economica del territorio e per la disponibilità delle imprese a rilanciare progetti di innovazione e di sviluppo: abbiamo diverse Imprese che hanno lanciato nuovi format di comunicazione e di gestione omnicanale delle vendite. Sono progetti ambiziosi che Ascom appoggia, anche con nostri servizi di consulenza dedicati, che si traducono in sviluppo e crescita di tutto il territorio”.

In occasione dell’osservatorio trimestrale è stato inoltre analizzato il sentiment nei confronti dello stato dell’ambiente urbano. «Da tempo rileviamo una preoccupante diminuzione del livello di decoro sia a Torino sia nella provincia – conferma la presidente Maria Luisa Coppaal punto di aver voluto costituire un comitato anti degrado partecipato dalle nostre imprese, che siederà ai tavoli istituzionali per portare avanti un programma ragionato di manutenzioni e miglioramento dell’ambiente circostante. Vogliamo città e paesi più piacevoli per gli abitanti e più appetibili per i turisti che sempre più numerosi scelgono il nostro territorio come destinazione».

Il 60,6% delle imprese del terziario della città di Torino giudica il territorio dove risiede la propria impresa caratterizzato da situazioni di degrado urbano. I fenomeni maggiormente rilevati sono il dissesto delle strade (52,6%) e la sporcizia (45,5%). Sono principalmente le imprese dei pubblici esercizi (40%) e del commercio al dettaglio (40%) della città di Torino a ritenere che il degrado urbano abbia un impatto negativo sull’andamento delle attività. Il 30% ritiene che la qualità della vita nella città di Torino sia peggiorata nell’ultimo biennio. Solo il 7% delle imprese rileva un miglioramento della qualità della vita rispetto al biennio precedente.

La leggenda del Toro in due libri

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Giovedì 11 maggio, ore 18.30

LA STORIA DEL TORO

Presentazione dei libri “I Luoghi del Toro” di Claudio Calzoni e “Vincere non è l’unica cosa che conta” di Andrea Dalmasso

In occasione della mostra “La pittura di Gianni Bui tra movimento e trionfo del colore” dell’ex giocatore di Verona e Torino, ma anche capocannoniere in serie B con Catanzaro, è in programma giovedì 11 maggio alle 18.30 la presentazione dei libri “I luoghi del Toro” di Claudio Calzoni e “Vincere non è l’unica cosa che conta” di Andrea Dalmasso. Moderano Marco Basso e Massimo Centini.

La storia dello sport, del calcio in particolare a Torino è, più che in altre città d’Italia, molto legata alla storia economica e sociale della città. Il Grande Torino è stata la squadra di calcio che più ha rappresentato la voglia di rinascere dalle ceneri della guerra di tutta una nazione ed è l’esempio di quanto il calcio fosse già allora una realtà popolare socialmente importante. Diventa necessario andare alla scoperta dei luoghi in cui i giocatori, già allora personaggi della vita cittadina, abitavano, vivevano, impiantavano piccole attività. Analizzare attentamente le frequentazioni tra amici nella città ancora in guerra e nell’immediato periodo post bellico, lo scandalo amoroso del capitano Valentino Mazzola, lo schianto contro la Basilica, lo sgomento affranto di tutto il mondo sportivo e della gente comune, che in un attimo aveva perso molti ed importantissimi punti di riferimento. Quanto rimane ancora di quel Mito in città? Quali i luoghi che possiamo ancora andare a visitare? Quanto quella storia di successi sportivi, quel fenomeno di costume, ha lasciato in eredità dopo la tragedia? Queste alcune domande a cui cercherà di rispondere il giornalista Claudio Calzoni, direttore della webzine “La Gazzetta di Hogwords” e collaboratore di diverse testate online.

“Vincere non è l’unica cosa che conta” di Franco Carena ripercorre invece alcuni passaggi della storia del Toro attraverso una chiave di lettura insolita. Se la letteratura granata è vastissima per quel che riguarda le tragedie, da quella di Superga a quella di Meroni, e le vittorie sul campo, nel libro si raccontano alcune delle sconfitte più beffarde della storia del Toro. Le sconfitte “da Toro” verrebbe da dire: quelle volte in cui la squadra ha lottato, ha sudato la maglia pur non riuscendo a raggiungere il risultato. Dal secondo posto del 1977 alla finale di Amsterdam, dal palo di Reggio Emilia al rigore di Cerci e Firenze. Quelle volte in cui malgrado la sconfitta i tifosi sono stati orgogliosi dei loro colori. Perché, come dice il titolo, vincere non è mai l’unica cosa che conta. Soprattutto se sei il Toro.

Info e prenotazioni

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

“Premio America innovazione” al torinese torinese iThanks

Sono state premiate le migliori 500 Startup innovative italiane che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento nazionale “Premio America innovazione” presso la Camera dei Deputati di Roma. Tra queste, spicca la startup innovativa e torinese iThanks, già premiata lo scorso 2 febbraio a Roma nella sede della commissione europea, all’ evento “vivere a spreco zero” come vincitrice nella categoria economia circolare, che si è distinta per la sua tecnologia all’avanguardia contro lo spreco alimentare nei supermercati.

La tecnologia di iThanks consente di monitorare le date di scadenza dei prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati, migliorando le performance dei punti vendita grazie alla raccolta e alla creazione di report dettagliati e precisi. Questo permette di ridurre significativamente lo spreco alimentare e di rendere i supermercati più efficienti.

L’amministratore delegato di iThanks, Marco Cartolano, ha espresso la sua soddisfazione per il premio ricevuto, che testimonia l’impegno della sua startup nella lotta allo spreco alimentare. “Siamo orgogliosi di essere stati selezionati tra le migliori 500 Startup italiane e di ricevere il premio America innovazione. Continueremo a lavorare con impegno per ridurre lo spreco alimentare e rendere il nostro Paese sempre più innovativo”, ha dichiarato Cartolano.

Il premio America innovazione rappresenta un importante riconoscimento per le startup italiane che si distinguono per l’innovazione e la creatività nella loro attività imprenditoriale. La cerimonia di premiazione si è svolta presso la Camera dei Deputati di Roma, lo scorso 5 maggio

A Chieri la secolare Processione dei Santi Giuliano e Basilissa

Una settimana di religiosità popolare

Sabato 13 maggio, ore 10

Chieri (Torino)

Sono otto secoli che la popolazione del contado chierese celebra i Santi Giuliano e Basilissainvocando, attraverso la fede, la protezione per i campi e i raccolti con una processione che vede un carro trainato da buoi bianchi trasportare la teca con le reliquie dei Santi attraverso le vie del centro cittadino, accompagnato dal clero, dai membri della “Compagnia dei Santi Giuliano e Basilissa”, dalle autorità civili, dai massari e dalla popolazione. Un’antica tradizione, particolarmente cara ai chieresi che affonda le radici nel Medioevo (correva l’anno 1187 quando i contadini del luogo designarono i Santi come loro protettori) e che verrà rinnovata sabato 13 maggio con la processione che segnerà l’inizio di una settimana ricca di eventi (passeggiate e visite, conferenze, una mostra, momenti musicali e un concerto di campane) dedicati alla religiosità popolare sul territorio e realizzati grazie ad un progetto sostenuto dalla Città di Chieri e coordinato dall’associazione “La Compagnia della Chiocciola” e dal “Museo del Paesaggio Sonoro”, in collaborazione con i Comuni di Albugnano, Pralormo, Riva presso Chieri e Villanova d’Asti, le Parrocchie del Duomo e di San Giorgio, la “Compagnia di San Giuliano e Santa Basilissa”, le associazioni “Carreum Potemtia”, “Banca del Tempo” e la “Fondazione della Comunità Chierese”.

“Anche quest’anno, come negli ultimi otto secoli, la Città – spiega Elena Comollo, assessora all’Agricoltura, Turismo, Fiere e Mercati e Promozione del Territorio – si raccoglie attorno agli agricoltori chieresi che festeggiano e invocano la protezione di Giuliano e Basilissa sulla famiglia e sul lavoro agricolo. La Processione dei Santi è un evento di grande importanza per tutto il Chierese, un rito che richiama il forte legame tra il nostro territorio e la sua tradizione agricola, sopravvissuta per secoli, ma arrivata a noi molto fragile e quindi necessitante di essere salvaguardata e promossa, allo scopo di tramandare un importante patrimonio culturale popolare che diversamente rischia di andare perduto”.

Qualche nota fra storia e leggenda. Giuliano e Basilissa vissero nel IV secolo d.C. nei pressi di Antiochia, furono martirizzati sotto l’impero di Diocleziano e le loro reliquie sarebbero state portate a Chieri da un cavaliere crociato nel 1098, deposte nella chiesetta di “Sant’Anna” tra Chieri e Andezeno, poi trafugate e sepolte in un terreno, dove vennero ritrovate il 21 maggio 1187 da un contadino durante l’aratura. La leggenda vuole, che per porre fine alla disputa tra le due città, ci si affidò al giudizio divino: i buoi che tiravano il carro su cui era poggiata l’urna, una volta lasciati liberi, si diressero con sicurezza verso il “Duomo” di Chieri, varcarono il portone d’ingresso e si fermarono davanti all’altar maggiore. Da allora fu dunque Chieri a dare sacra “cittadinanza” alle reliquie dei due Santi e a farsi carico della loro celebrazione con eventi che, ogni anno, interessano il contado chierese per più giorni.

La settimana si apre, quest’anno, sabato 13 maggio, alle ore 10, con la Messa in “Duomo” e la “Processione” dei Santi (piazza Duomo, via XX Settembre, via San Domenico, via Vittorio Emanuele II, via Palazzo di Città, via Cottolengo, via Balbo, piazza Duomo) con l’accompagnamento musicale dalla “Filarmonica Chierese” e delle “bande” di Riva presso Chieri e di Villanova d’Asti, cui seguiranno la recita degli “strambotti” e il “Ballo delle Carità” in piazza Duomo. La conclusione, domenica 21 maggiocon il “concerto di campane” sul sagrato della chiesa di “San Giorgio”, alle ore 16, a cura di “CampaneTO”, gruppo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio campanario piemontese, mentre alle 17,30, alla chiesa di “San Filippo”, è previsto il concerto “Archi in Musica”dell’ “Orchestra Magister Harmoniae”.

g.m.

Nelle foto:

–       Il carro con la teca delle reliquie dei Santi

–       L’assessora Elena Comollo

La pittura di Gianni Bui tra movimento e trionfo del colore

 

 

L’Osteria Rabezzana, nelle sue eleganti sale, accoglie la mostra, inaugurata sabato 6 maggio scorso alla presenza dell’artista e intitolata “La pittura di Gianni Bui”.

Da diversi anni l’ex giocatore del Torino Gianni Bui, centravanti granata indimenticato degli anni Settanta, si dedica alla pittura e ora l’Osteria Rabezzana ne ospita una mostra personale, che consente di apprezzarne il suo talento artistico.

“La pittura – afferma il professor Marco Basso – in qualcosa assomiglia allo sport del calcio e richiede una personalità assoluta. Gianni Bui non ha mai frequentato l’Accademia, ma si esprime artisticamente a livelli molto elevati. Diversi artisti provenienti dal mondo dello sport si sono espressi a livelli abbastanza simili.

Gianni Bui, ex giocatore del Verona, è stato un prolifico attaccante a cavallo degli anni Sessanta e Settanta.

È stato anche giocatore del Torino e capocannoniere in serie B con il Catanzaro.

Lasciato il calcio si è dedicato alla grande passione della sua vita, la pittura.

Già da bambino si divertiva a disegnare e ha avvicinato questa disciplina da autodidatta”.

“Mi dilettavo – afferma Gianni Bui – con i colori. Nei ritiri prima della partita si giocava a carte, ma io mi annoiavo e così iniziavo a dipingere, a disegnare riempiendo quaderni su quaderni. I pennelli sono diventati i compagni più assidui della mia vita”.

Seguo il mio istinto, qualche paesaggio a volte me lo chiedono, ma non sono temi che mi attraggono molto.

Se devo proprio dipingere un paesaggio lo faccio mostrando qualcosa di nuovo, allontanandomi dal linguaggio classico.

Anche i ritratti li dipingo in modo diverso, magari contorto, ma sicuramente unico”.

Quello compiuto da Gianni Bui rappresenta un percorso pittorico lungo che gli ha permesso di sviluppare una notevole sensibilità che ha attraversato negli anni diverse fasi artistiche, ben rappresentate dai suoi quadri.

La figurazione tocca il ritratto, il paesaggio, la natura morta, fino a raggiungere una sensibilità astratta in cui forma e colore si compensano con delicatezza e raffinatezza. Gianni Bui dipinge ciò in cui si rispecchia e risulta molto indicativa la ricerca di un linguaggio personale in cui figura un graduale abbandono della stesura pittorica più significativa. Proprio questo abbandono della stesura pittorica più figurativa e tradizionale lo conduce alla sperimentazione, dimenticando i riferimenti alla realtà e privilegiando il processo tecnico del colore con garbo e gusto. In questo modo Gianni Bui conquista la libertà espressiva dell’astrattismo, assimilando elementi dei grandi maestri del Novecento che, dalla pittura figurativa, sono passati al non figurativo. In lui sfuma il bisogno di misurarsi con la realtà oggettiva, traducendo la propria emotività nel segno e nel colore.

Il suo viaggio pittorico ha origine dell’emozione e proprio attraverso l’emozione è possibile avvicinare il percorso di questo artista, in cui l’esplorazione viene affiancata sempre all’introspezione.

Gianni Bui, la cui mostra rimarrà aperta all’Osteria Rabezzana fino al 28 maggio prossimo, lavora molto con l’acrilico e la grande novità della sua arte è stata la sua capacità di conquista rappresentata dalla novità dell’astrattismo, che lo ha reso capace di assimilare elementi propri dei maestri del Novecento.

Orari da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12; 16.30-19.

Chiuso lunedì e domenica.

MARA MARTELLOTTA

Chiude con successo il Premio Buscaglione

PREMIO BUSCAGLIONE

si chiude con successo la settima edizione della rassegna 

dedicata ai giovani talenti musicali italiani

sold-out i tre giorni di live per le semifinali e la gran finale

che hanno avuto luogo a Torino dal 4 al 6 maggio

si aggiudicano il Primo Premio Buscaglione 2023 e il Premio Booster:

Hey! Himalaya

Premio della Critica, Premio Sold-Out e Premio Riflettori: 

Miglio

è stata l’edizione della rivincita della musica live dopo i tre anni di stop del Covid. Siamo partiti con il record di iscrizioni e abbiamo concluso con tre giorni intensi di musica dal vivo. Più che una competizione, è stata vissuta dalle band e dalla nostra giuria come un grande happening che ha al centro la musica emergente dal vivo”

Francesca Lonardelli, direttore artistico Premio Buscaglione 

Dopo i due giorni di semifinali e la gran finale che hanno visto i dieci semifinalisti sfidarsi nei concerti che hanno avuto luogo a Torino dal 4 al 6 maggio, sono i lombardi Hey!Himalaya a vincere l’ambito Primo Premio Buscaglione 2023 ed il Premio Booster. Progetto composto da quattro ragazzi, sperimentano sonorità che ibridano il cantautorato con l’elettronica. 

Il singer-songwriter post moderno di Miglio si aggiudica invece il Premio della Critica, il Premio Sold-Out e il Premio Riflettori.

Menzione Murazzi a Frenesi e la Menzione Istituto Musicale di Rivoli Giorgio Balmas a Mivergogno.

Novità assoluta dell’edizione che si è appena conclusa, la Targa Gran Torino, consegnata sabato 6 maggio a Dente come riconoscimento di un’importante carriera che ha influenzato molti artisti del panorama indie italiano.

I PREMI

Primo Premio: 3.000 Euro + tour in 10 festival partner 

Premio della Critica: 1.500 Euro + tour in 5 festival partner 

Premio Booster: audizione a porte chiusa con Locusta Booking e Woodworm Label

Premio Sold Out: apertura di una data di una band del roster Panico Concerti o Dischi Sotterranei 

Premio Riflettori: uno slot intervista rilanciato sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione: Hipster Democratici; Lerane.net, lindiependente.it, outsidersweb.it, Radio Ohm, Radio RBE

Con ben tredici anni di riconosciuta attività e giunto alla sua settima edizione, il Premio Buscaglione è una fucina di talenti che, attraverso le passate edizioni, ha contribuito a scoprire e a dare visibilità a giovani musicisti italiani, contribuendo fortemente alla loro crescita in un complesso sistema che vede gli artisti emergenti inseriti in un network di professionisti musicali nazionali. Negli anni, il Premio Buscaglione ha premiato gli allora esordienti Lo Stato Sociale e lanciato gli Eugenio In Via Di Gioia.

Ad ogni edizione, il Premio Buscaglione scandaglia ogni centimetro d’Italia, intercettando artisti sconosciuti al grande pubblico ma dal potenziale enorme. Con una direzione artistica ed uno staff tutto al femminile, il Premio si è consolidato tra le realtà più importanti tra gli operatori del settore musicale, avviando giovani talenti al professionismo musicale e supportandoli con tour e comunicazione. 15 festival distribuiti in tutta Italia sono infatti quelli che ospiteranno le due band che si aggiudicheranno il Primo Premio ed il Premio della Critica. 

Organizzato dall’Associazione F.E.A., con l’obiettivo di trovare la Next Big Thing italiana, il Premio si svolge con cadenza biennale a Torino ed è intitolato a Fred Buscaglione per coltivare la memoria del musicista. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la musica dal vivo emergente e vuole essere prima di tutto un talent scout invece di un talent show, una proposta alternativa in contrasto con i format televisivi dei talent dove il successo è immediato ma non duraturo. 

Il Premio Buscaglione è inoltre un luogo di condivisione attraverso le band, gli spazi che ospitano la loro musica durante l’anno, il pubblico che non è solo spettatore ma partecipa attivamente alla selezione degli artisti.

www.sottoilcielodifred.it

Festival partner: Apolide, Arcella Bella, Artico Festival, Fans Out Festival, Filagosto, Live Rock Festival, Memorabilia, Mind Festival, Mira On Air, Omega X Resistenza, Rock & Rodes, Rockunmonte, SEI – Sud Est Indipendente, Tanaro Libera Tutti, Tenetevi il Resto

Media Partner: Hipster Democratici, Outsiders Webzine, Le Rane, Radio Ohm, Radio RBE, L’indiependente

Vincitori passate edizioni 

 

2020

Nervi: Primo Premio, Premio Tempesta Dischi e Premio Sold Out
Noè: Premio della Critica

2018

Yosh Whale: Primo Premio e Premio Tempesta Dischi
La notte: Premio della Critica
Il Branco: Premio Sold Out

2016

Blindur: Primo Premio e Premio Tempesta
Albedo: Premio della Critica
La Municipàl: Premio MEI
Matteo Fiorino: Premio King Kong Radio 1

2014

Etruschi from Lakota: Primo Premio
Eugenio in via di Gioia: Premio della Critica
Pagliaccio: Premio Tempesta Dischi

2012

Lo Stato Sociale: Primo Premio
Andrea Cola: Premio Tempesta Dischi

2010

Giovanni Block: Primo Premio
Jang Senato: Premio della Critica

Polizia, Siulp: “Difficili condizioni lavorative”

Caro Direttore, il Consiglio Generale del SIULP di Torino riunitosi il giorno 8 maggio, dopo le deliberazioni di carattere interno, ha sviluppato, approfondito ed approvato i punti all’ordine del giorno inerenti al tema del lavoro dei poliziotti e della sicurezza dei cittadini.

In particolare:
DENUNCIA
le difficili condizioni lavorative dei poliziotti che a causa di un organico deficitario, di situazioni logistico-strutturali, in particolare degli uffici operativi e di servizio al pubblico (volanti, ufficio immigrazione, commissariati, PASS e ufficio passaporti, porto d’armi, squadra mobile, specialità di Polizia ecc.), dall’assenza di un poligono di tiro funzionante, vanno ad inficiare gravemente il lavoro del poliziotto e di conseguenza a 360° la sicurezza dei cittadini. Condizioni strutturali ed energetiche dei posti di lavoro al limite della decenza, dai “bonus” e dagli obiettivi di performance energetici. Nonostante i buoni convincimenti, la transizione digitale in molti uffici di polizia sembra ancora nel mondo delle idee. Le buone intenzioni, manifestate attraverso gli annunci sulla presenza costante di poliziotti negli ospedali, nelle stazioni, nella Movida, nel contrasto all’immigrazione, nelle periferie ecc., si scontrano inesorabilmente con la carenza dell’organico. Il lavoro del poliziotto è sempre più gravoso e il deficit dell’organico, legato all’esponenziale richiesta di sicurezza che si concretizza nei servizi di O.P., di controllo del territorio, nei servizi info-investigativi e nel lavoro svolto dalle specialità della Polizia di Stato, rischia di mettere in discussione i diritti fondamentali come le ferie, i riposi, l’orario di lavoro (in molti casi con il doppio turno), il diritto allo studio e si accresce lo stress correlato da lavoro. Il SIULP di Torino intende salvaguardare i diritti dei poliziotti in tutte le forme rivendicative necessarie. Senza l’organico adeguato anche a Torino l’illegalità assumerà toni preoccupanti e, all’esasperazione dei poliziotti farà eco quella dei cittadini. Indispensabile mettere mano da subito alla riforma delle assunzioni in polizia velocizzando e razionalizzando gli ingressi attraverso differenti metodi e criteri organizzativi.
CHIEDE
l’apertura del Contrattato Collettivo Nazionale del Comparto Sicurezza e Difesa ormai scaduto nonché la revisione dell’Accordo Nazionale Quadro, pur condividendo la recente riforma del cosiddetto “cuneo fiscale”. lo sforzo immane dei poliziotti a garantire la sicurezza dei cittadini e con leggi che non li tutelano, non può sopportare l’immobilismo dell’apertura del contratto di lavoro.
sollecita
l’apertura del tavolo locale della contrattazione decentrata al fine di migliorare gli orari di lavoro dei poliziotti e rispondere alle diverse questioni di carattere logistico-strutturale.
stigmatizza
la lungaggine burocratica relativa alla liquidazione del T.F.S. che costringe i lavoratori pubblici ad attendere anche oltre 24 mesi la 1° rata.
ESPRIME FORTI PERPLESSITA’
sul decreto legislativo 10/10/2022 nr.150 cosiddetta legge Cartabia che aggrava ulteriormente il lavoro dei poliziotti, in modo peculiare nelle parti tecnico-strumentali dove vengono richieste strumentazioni ad oggi non ancora adeguate, oltre a impegnare maggiormente gli operatori, nonostante i limiti legati agli organici insufficienti. Nondimeno, la nuova procedibilità, nell’intento di velocizzare i processi, scarica l’onere e la responsabilità dell’azione penale sul cittadino rischiando, in realtà, di rendere artificioso e illusorio il dato reale dei reati consumati attesa la volontà del singolo di querelare. Reati, non proprio bagatellari e che, per la loro perseguibiltà, richiedono necessariamente la querela della parte offesa, senza tuttavia salvaguardare adeguatamente il cittadino querelante nella fase processuale.
SOTTOLINEA
l’inadeguatezza della legge penale che oltre a non tutelare adeguatamente le Forze dell’Ordine (un appartenente ferito ogni 3 ore) e le helping professions (medici, infermieri, ferrovieri, autisti di pulman, taxisti ecc), non garantisce la giusta deterrenza alla consumazione dei reati ma, soprattutto, non persegue le funzioni storiche della pena: retributiva, prevenzione generale, prevenzione speciale. Le pene sono blande, poco irrorate e il sistema rieducativo è decisamente in affanno. La “certezza della pena” da molto tempo è ormai ridotta ad argomento stucchevole per i salotti televisivi.

EVIDENZIA COME
taluni opinionisti e politici ritengano che l’immigrazione irregolare non sia’ un problema per la sicurezza, nonostante gli indicatori della quotidianità del controllo del territorio di Torino appalesano come, negli ultimi mesi nella città, circa il 70% degli arrestati per reati contro la persona e il patrimonio, siano consumati da extracomunitari e le segnalazioni di disturbo che inquietano i cittadini e legate al degrado, siano molto più persistenti. Da qui la necessità di intraprendere una seria politica sull’immigrazione che, oltre a migliorare il sistema dell’accoglienza, dovrebbe efficacemente limitare gli ingressi clandestini nel nostro Paese. Tuttavia, atteso che questa proposta non sembra di facile risoluzione e l’impegno dell’Europa fino ad oggi sembra evanescente, l’impegno dovrebbe rivolgersi all’attuazione dei rimpatri. Lo storytelling circa l’imprescindibile necessità di “accordi bilaterali” con i paesi di provenienza degli extracomunitari, senza i quali sarebbe impossibile procedere alle espulsioni, deve essere smentito categoricamente. Chiarezza e verità dovrebbero guidare gli opinionisti e gli “scienziati strategici” i quali dovrebbe osservare meglio le procedure, la pratica, l’esperienza, la competenza degli addetti ai lavori e soprattutto analizzare le criticità e le cause reali. Le ragioni per cui le espulsioni vengono eseguite molto lentamente, non dipendono essenzialmente dall’assenza di accordi bilaterali; i rimpatri a Torino, fino a quando il C.P.R. era funzionante, venivano quasi completamente eseguiti, con o senza gli accordi bilaterali, attraverso l’accordo con le ambasciate o i consolati degli extracomunitari irregolari, provenienti dai paesi cosiddetti sicuri.
le cause principali che rallentano le espulsioni dipendono:
-dal numero risicato delle Commissioni Territoriali che si occupano dei riconoscimenti delle protezioni a fronte del numero elevato dei richiedenti (3 a Torino);
-dall’inadeguato numero di poliziotti dell’Ufficio immigrazione necessario per procedere velocemente alle espulsioni (10 nella questura di Torino con abilitazione). Necessaria la costituzione di una consistente task force.
-dai ricorsi al Tribunale che rallentano ulteriormente le espulsioni giacche’ non si limitano a pronunciarsi sulla sospensione richiesta dall’interessato;
-dal numero insufficiente dei C.P.R. che andrebbero costruiti in tutti i capoluoghi di regione o, quantomeno nei luoghi di sbarco;
-dall’impossibilità di procedere direttamente dal carcere alle espulsioni degli extracomunitari, in virtu’ del numero inadeguato degli addetti agli accompagnamenti, trasferendoli per ulteriori mesi all’interno del C.P.R., occupando il posto degli irregolari, che restano liberi nel territorio.
-dalla necessità di dare la precedenza alla valutazione della richiesta di Protezione Internazionale a coloro che hanno commesso reati e sono indagati in stato di libertà, considerato che la presenza nel territorio aumenta il pericolo per i cittadini.
RITIENE
che i rimpatri, eseguiti in pochi mesi, oltre a ridimensionare il numero degli irregolari nelle stazioni e nelle periferie, potrebbero agire come deterrente agli ingressi in Italia oltre a rimpatriare percentuali significative di extracomunitari provenienti dai Paesi “sicuri” e non solo (Algeria, Albania, Tunisia, Marocco, Nigeria, “Egitto, Pakistan, Bangladesh”, ecc.) procedendo altresì ad integrare in modo più veloce ed efficace gli extracomunitari provenienti dalle situazioni belligeranti e agevolando il decreto flussi. Inoltre, se la protezione speciale ha acconsentito una interpretazione troppo elastica, l’ideale sarebbe sostituirla definitivamente con il “Permesso di Soggiorno Umanitario” a cura dell’Autorità di pubblica sicurezza poiché, non rientrando nella categoria delle protezioni, richiede condizioni più stringenti (non aver commesso reati), limitando la discrezionalità della Commissione Territoriale. Condivisibile è la scelta di inasprire le pene nei confronti di scafisti e trafficanti di esseri umani, com’è assolutamente condivisibile salvare sempre e comunque ed in qualunque modo i naufraghi.
ANNUNCIA
iniziative pubbliche che sensibilizzino i sindacati, le forze politiche, le associazioni e i cittadini torinesi sul tema della sicurezza, sotto l’aspetto legislativo e su quello prettamente logistico-operativo, agendo da monito per le Istituzioni, troppo distratte e, a volte, inadeguate. Al riguardo, la questione sicurezza e polizia, che impegnano il sindacato, sembra richiedano un percorso che delinei nuove forme più incisive di rivendicazioni tra le quali non sarebbe da escludere lo strumento dello sciopero, ponderato ad alcuni settori, e finalizzato a rafforzare la lotta sindacale.

SIULP TORINO