ilTorinese

Presentato il “Calendario dell’Esercito 2024: per l’Italia sempre“

Questa mattina il Comando Militare Esercito “Piemonte” ha presentato il “Calendario dell’Esercito 2024: per l’Italia sempre” .
Il Comandante del Comando Militare Esercito (CME) Piemonte, Colonnello Daniele Lia, ha illustrato l’edizione pensata per rendere omaggio agli uomini che presero parte alla II Guerra Mondiale consapevoli di servire la Patria onorando il Giuramento prestato.

Non solo un calendario, ma un’opera di divulgazione storica nella quale e’ racchiusa la missione di donne e uomini che quotidianamente onorano il nostro Paese dentro e fuori i confini.
Il CalendEsercito 2024 può essere acquistato presso i 250 punti vendita di Giunti Editore e contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.), che attualmente assiste circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati nonché dei Militari di Truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare, alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite.

Clelia Ventimiglia

Giorgia Meloni in Piemonte: un miliardo e 265 milioni per lo sviluppo. A Torino interventi sulla sanità

Tutte le province del Piemonte otterranno  vantaggi dall’Accordo sul Fondo di Sviluppo e Coesione firmato questo pomeriggio ad Asti dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, alla presenza del Ministro alle Politiche di coesione, Pnrr e Affari europei Raffaele Fitto.

Nel complesso, lAccordo comprende interventi per 865 milioni di euro. A queste risorse di uniscono i 400 milioni del Programma Operativo Complementare (POC), in corso di approvazione, che è stato possibile recuperare e che permette alla Regione di implementare e attuare le strategie previste nella programmazione pluriennale in sinergia con i fondi FESR e FSE+ per un totale complessivo di 1,2 miliardi di euro per progetti a supporto della crescita del territorio.

Gli interventi più rilevanti diffusi su tutto il Piemonte interessano le aree sanità, sviluppo locale, montagne e sport, educazione, formazione, ricerca, digitalizzazione e finanziamento alle imprese. Sulla sanità è previsto per ogni provincia il potenziamento della medicina territoriale e ospedaliera la cui ulteriore integrazione sarà uno dei punti di forza del sistema. I fondi FSC consentiranno l’ammodernamento del parco tecnologico attraverso il rinnovo delle apparecchiature e attrezzature sanitarie e degli arredi. Inoltre la riqualificazione energetica delle strutture, nel solco degli indirizzi della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, consentirà al contempo risparmi economici e vantaggi ambientali.

“Oggi è un giorno importante – commenta il presidente della Regione Alberto Cirio – perché di questi 800 milioni di euro più di 200 sono per potenziare il nostro sistema sanitario con un meccanismo virtuoso che liberando altre risorse del fondo sanitario ci permetterà di assumere entro il 2024 2 mila medici, infermieri e oss. È un modo per intervenire concretamente su quelle che sono per noi le priorità, come la sicurezza delle nostre scuole, garantire il 100% delle borse di studio, comprare nuovi treni che si aggiungono ai nuovi pullman per inquinare meno e tutelare l’ambiente. E poi ci sono 70 milioni per la montagna che in una terra che si chiama Piemonte sono linfa vitale. Tante volte da Roma abbiamo ricevuto consigli e strette di mano, oggi si inverte questo paradigma e dal Governo arrivano risorse fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio”.

175 milioni di euro permettono alla Regione Piemonte di liberare dal fondo sanitario importanti risorse finanziarie che sono impiegate per l’assunzione di 2 mila professionisti del comparto, come da accordo già siglato con i sindacati.

Per quanto riguarda Torino e provincia si segnalano in particolare:

Plesso via Schio 1 Torino: cappotto facciate, pompa di calore e centrale termica (1 milione di euro)

Ospedale Giovanni Bosco: alimentazione elettrica funzionale all’installazione di 4 angiografi (1milione di euro) da verificare

Presidio Ospedaliero Maria Vittoria: lavori di adeguamento locali per Pediatria, laboratorio, centro servizi dell’oncologia cervico-cefalica (head and neck cancer), realizzazione spogliatoi e rifacimento impianti termici all’ortopedia-cardiologia (3 milioni di euro).

Restauro delle facciate vincolate e sistemazione aree verdi (1milione 500 mila euro)

Sostituzione attrezzature sanitarie (1milione di euro).

Presidio Ospedaliero di Rivoli: ristrutturazione reparto di medicina, fornitura diagnostica radiologica digitale al pronto soccorso, fornitura ecocardiografo alta fascia per cardiologia (4 milioni 500 mila euro).

Ricollocazione servizio sovrazonale Epidemiologia (2 milioni 400 mila euro).

Presidio di Pinerolo: fornitura di tavoli operatori, sistemi di video-chirurgia operatoria e fornitura OCT oculistica (1milione di euro).

Presidio Ospedaliero di Ivrea: interventi di adeguamento impiantistico e antincendio, sostituzione del gruppo elettrogeno, adeguamento del parco tecnologico (10 milioni 400 mila euro).

Presidio Ospedaliero di Lanzo: completamento dei lavori relativi all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi; adeguamento del parco tecnologico. (4 milioni 900 mila euro).

Adeguamenti nei presidi VVFF (1 milione di euro).

Presidio Ospedaliero di Moncalieri: ristrutturazione spazi pronto soccorso, reparto ostetricia-ginecologia e sostituzione UPS con adeguamenti elettrici (3 milioni 700 mila euro).

Presidio Ospedaliero di Chieri: ristrutturazione laboratorio, ambulatori, sala parto, realizzazione sala operatoria, fornitura e installazione TAC (3 milioni e 700 mila euro).

Poliambulatori di Carignano e Nichelino: rifacimento impianti rivelazione incendi nel (500 mila euro).

Città della Salute: adeguamento locali, installazione nuova risonanza magnetica, intervento per sfondellamento solai (5 milioni di euro); attrezzature sanitarie quali risonanza magnetica 1,5 T, angiografo biplano, linea freddo, colonne laparascopiche HD, ventilatori polmonari neonatale, sistema neuronavigazione chirurgica e centrali di monitoraggio (9 milioni di euro).

Ospedale San Luigi: apparecchiature per ammodernamento tecnologico Sale Operatorie e sostituzione apparecchiature obsolete (2 milioni di euro)

Ristrutturazione di reparto (geriatria, ortopedia, chirurgia, ecc.), rifunzionalizzazione Servizio Trasfusionale, adeguamento a norma degli impianti elettrici dell’area Cucina (11 milioni di euro)

Ospedale Mauriziano: realizzazione del nuovo padiglione 16A (integrazione funzionale di degenze, aree tecnologiche generali), ristrutturazione di 2 sale operatorie di cardiochirurgia Pad. 15B, adeguamento sale operatorie, ristrutturazione delle aree di degenza – cardio, ortopedia, chirurgica, ematologia, dialisi – (14 milioni di euro). Attrezzature sanitarie (simulatore per Radioterapia, angiografo digitale cardiologico, sistemi di radioscopia digitale (Arco a C), microscopio operatorio di oculistica, robot Ily, sistema polifunzionale per radiologia digitale (4 milioni di euro).

Nuova Area per l’infanzia (600 mila euro).

Saranno effettuati lavori di:

– costruzione di 2 nuovi ponti, uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), l’altro sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13 milioni 788 mila euro);

– recupero dell’immobile sede del Museo Regionale di Scienze Naturali (5 milioni e 500 mila euro);

– riqualificazione e rigenerazione urbana dell’ex sede degli uffici dei Giudici di Pace di Torino nel quartiere Vallette (5 milioni di euro);

– restauro e riqualificazione dell’Ospedaletto Antoniano nella precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel comune di Buttigliera alta lungo la Via Francigena (5 milioni e 200 mila euro);

– opere connesse alle Universiadi 2025 nei comuni di Pragelato e Bardonecchia (7 milioni e 500 mila euro).

Il Piemonte è da sempre una Regione virtuosa nell’utilizzo dei fondi nazionali ed europei. L’Accordo per la Coesione tra Governo e Regione è finalizzato a realizzare un programma unitario di interventi per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio, tramite una strategia di azioni sinergiche, integrate e coordinate che mette a sistema le fonti finanziarie europee, nazionali e regionali disponibili.

Gli interventi finanziati con i Fondi di sviluppo e coesione valgono 865 milioni 306 mila euro, e sono riconducibili a 3 macro aree: 212 milioni di euro per la Cura, 238,6 milioni per il Territorio e circa 415 milioni per lo Sviluppo.

CURA – 212 milioni di euro

Interventi strutturali in ambito sanitario comprensivi della modernizzazione dei sistemi e delle apparecchiature sanitarie

  • Potenziamento ed efficientamento della medicina territoriale/ospedaliera; sostegno a persone in condizioni di temporanea difficoltà economica – 140,5 milioni

  • Ammodernamento del parco tecnologico – apparecchiature/attrezzature sanitarie e arredi – 47,7 milioni

  • Riqualificazione energetica delle strutture sanitarie – 23,8 milioni

TERRITORIO – 238,6 milioni

Sostegno allo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista della messa in sicurezza sia della riqualificazione. Potenziamento delle reti e dei sistemi di trasporto pubblico locale e stradale.

  • Sviluppo locale – riqualificazione urbana –155,3 milioni

  • Bonifiche – 1,8 milioni

  • Trasporto ferroviario – 43,4 milioni

  • Trasporto stradale – 38 milioni

Gran parte dei 238 milioni sono destinati alla realizzazione di 24 Strategie d’Area Omogenea (115,5 milioni), all’interno delle quali verranno sviluppati, in stretta collaborazione e su proposta delle amministrazioni locali, interventi strategici e fortemente connotati sulle esigenze dei singoli territori. Le restanti risorse copriranno interventi di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza.

E’ previsto anche l’acquisto di 4 treni per il servizio di trasporto ferroviario regionale (43 milioni 407 mila euro), azione, che si inserisce all’interno di in un programma più vasto che prevede l’acquisto di oltre 70 convogli per un investimento totale che supera i 500 milioni di euro.

Nell’ambito del trasporto stradale, invece, saranno costruiti 4 ponti, con un investimento di 38 milioni: uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), uno sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13,7 milioni); due sul fiume Tanaro, uno a Rocchetta Tanaro (6,2 milioni) e l’altro tra Bene Vagienna e Monchiero (6 milioni).

SVILUPPO – 415 milioni

Sostegno allo sviluppo del sistema imprenditoriale e alla creazione delle nuove competenze necessarie. Investimenti a favore del sistema turistico e sportivo invernale e per la riqualificazione del patrimonio culturale. Interventi per la modernizzazione, la semplificazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione.

  • Imprese – 221,5 milioni

  • Formazione – 87 milioni

  • Sport / Neve – 66,4 milioni

  • Patrimonio Culturale – 22,7 milioni

  • Digitalizzazione della PA – 13 milioni

  • Assistenza tecnica – circa 4 milioni di euro

All’interno dell’accordo 170 milioni di euro sono destinati al cofinanziamento dei Programmi Regionali FESR e FSE+ 2021-2027 che sostengono le grandi sfide per lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la coesione e l’inclusione sociale.

Inoltre fanno parte di questo settore alcune misure regionali che saranno gestite attraverso una serie di bandi destinati a tutto il territorio regionale: il sostegno a progetti strategici di investimenti sulla specializzazione del capitale umano in materia di offerta formativa sia per istruzione e formazione professionale (35,9 milioni) sia per attività finalizzate all’occupazione (38,9 milioni); il finanziamento dell’attuazione degli interventi in materia di diritto allo studio universitario (12 milioni) che, integrato con le risorse regionali, raggiunge la cifra di 74 milioni di euro e permette di finanziare al 100% le borse di studio universitarie.

Altri 66,6 milioni sono previsti per il sistema neve e per interventi di potenziamento, valorizzazione e riqualificazione degli sport montani di cui 6 milioni e 600 mila funzionali allo svolgimento delle Universiadi 2025 e i 60 milioni a bando.

Nell’accordo sono previsti numerosi investimenti per il recupero e la riqualificazione del patrimonio culturale (22,7 milioni).

Gli interventi interesseranno:

Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino – 5,5 milioni

Il museo si rinnova e riapre al pubblico grazie alla realizzazione del nuovo ingresso in via Accademia Albertina, riallestimento delle sale espositive al piano terra, rivisitazione dei due cortili lato via Giolitti, realizzazione del bar e del bookshop.

Edifici dell’ospedaletto antoniano appartenente al complesso monumentale della

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso di Buttigliera Alta – 5,2 milioni

Sono previste opere di restauro e risanamento sull’intero nucleo storico-artistico: riqualificazione e restauro degli spazi edificati, sistemazione delle parti pubbliche, dell’arredo urbano, del verde pubblico all’interno del recinto dell’antico ospedaletto e realizzazione di parcheggi a servizio pubblico.

Palazzo Cisterna Biella, hub delle PA locali – 12 milioni

Il progetto intende recuperare e mettere a valore un bene immobile di proprietà della Regione Piemonte a forte valenza storica e architettonica valorizzando, indirettamente, il borgo medievale nel quale è situato e dotandolo delle infrastrutture necessarie alla realizzazione di un polo integrato di servizi che reimmetta le pubbliche amministrazioni locali. Gli interventi prevedono il recupero, risanamento conservativo, adeguamento e riconversione degli spazi interni, la realizzazione di un centro di formazione dei dipendenti della PA, la creazione di una foresteria destinata a docenti e/o studenti fuori sede, la realizzazione di un centro di orientamento a servizio delle Fondazioni ITS piemontesi, la creazione di luoghi di rappresentanza come la corte interna e le sale auliche.

Oltre agli Fsc, è destinato al Piemonte anche il POC – Programma Operativo Complementare, in corso di approvazione, per un valore di 400 milioni di euro, di cui 34,2 milioni sono impegnati per l’inclusione sociale, ovvero per il sostegno di persone in condizione di temporanea difficoltà economica; l’inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio; la formazione degli assistenti familiari.

Altri 112 milioni finanziano interventi di eco-efficienza e riduzione dei consumi negli edifici pubblici e sulle reti di illuminazione pubblica; la promozione di azioni di sviluppo locale; tutela del patrimonio del Piemonte.

I restanti 256,4 milioni, infine, vanno per il sostegno alla creazione di impresa e lavoro autonomo; politiche attive per la crescita; formazione e accompagnamento al lavoro dei giovani; rafforzamento dell’occupabilità dei lavoratori a rischio; il sostegno all’innovazione e alla ricerca; attrazione degli investimenti; promozione dell’export; azioni formative professionalizzanti connesse con i fabbisogni dei sistemi produttivi locali.

Meteo, prevista pioggia mista a neve. Mezzi spandisale pronti a entrare in azione

 Mezzi spandisale in allerta questa notte a Torino pronti a entrare a entrare in azione dalle 4.00 sulle strade della collina (11 nella parte alta e 2 nella bassa) in previsione dell’annunciata debole nevicata mista a pioggia che dalla mattinata potrà interessare la città.

Per la grande viabilità della pianura, dopo il recente spargimento del sale e in considerazione delle temperature previste, è in programma un nuovo intervento domani a fine giornata per evitare eventuale formazione di tratti gelati nella notte tra l’8 e il 9 dicembre.

Eventuali aggiornamenti che si rendessero necessari per l’evoluzione della situazione metereologica saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.

Attacco cardiaco sui binari di Porta Nuova, uomo salvato dalla Polfer

Un anziano nei pressi del  binario  a Porta Nuova in attesa di prendere il treno si è sentito male. Prontamente attivo il Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria che ha allertato il 118 e le pattuglie del Settore Operativo di Torino Porta Nuova. Gli agenti  Polfer sono intervenuti in modo celere  con il defibrillatore. L’ agente abilitato al primo soccorso e all’utilizzo del D.A.E., effettuava tempestivamente le manovre di rianimazione, tra cui anche la respirazione cardio-polmonare. L’anziano ha ripreso i parametri vitali e subito dopo è stato trasportato d’urgenza con ambulanza presso l’ospedale più vicino.

(foto archivio)

“Salario minimo, colpito e affondato!”

Affondato o meglio neanche preso in causa, dura e triste realtà quella dell’ultima notizia di ieri dalla Camera: il nostro Paese dovrà dire definitivamente addio al Salario minimo, almeno fino a quando questa maggioranza sarà al Governo.

Un’ opposizione schierata contro questa scelta, con i vari partiti che in aula hanno dimostrato la loro amarezza stracciando il disegno di legge e voltando le spalle ai colleghi presenti; Azione e Italia Viva astenuti al voto, hanno comunque messo agli atti la loro preoccupazione per la situazione.    

Tecnicamente cosa è successo nella giornata di ieri, la maggioranza anziché bocciare o presentarne uno emendamento soppressivo nei confronti dell’opposizione,ha sostituito la proposta delle opposizioni delegando il Governo a legiferare sul tema, portando così il testo al Senato.

Consapevoli che la maggioranza si è opposta sin da subito alla questione Salario minimo, tanto da interpellare il CNEL, il quale ha sostenuto il punto di vista della maggioranza affermando con studi appositi che in Italia non si ha bisogno di questa legge, piuttosto si dovrebbe rafforzare la contrattazione collettiva. Ora quali sono i problemi, li si può risolvere con il rafforzamento della stessa? Ci sono milioni di lavoratori che si trovano fuori da questa contrattazione o che si imbattono in contratti come COCOCO o finte partite iva e via dicendo, scaturendo cosi la nascita di sindacati “pirata” che facendo firmare dei contratti poco onesti, seppur in percentualeminima, comprimono il potere rappresentativo delle sigle sindacali.

Il salario minimo non è certo una bacchetta magica, non è del tutto risolutivo e basti pensare al lavoro in nero, perché ovviamente se un datore di lavoro ad oggi non ripeta le normative non rispetterebbe nemmeno il minimo salariale, il “ma” sulla questione è il seguente : studi riportano che nei paesi in cui è stato applicato il salario minimo si hanno avuto riscontri positivi sia in termini di salari, ovvero che salgono, sia in termini di occupazione, 21 Paesi su 27 lo hanno applicato in Europa e, negli Stati come Danimarca o Austria che non hanno legiferato pro salario minimo hanno comunque paghe di base più alte che nel nostro Paese .

Per l’inconfutabile validità di queste ragioni tutta l’opposizione si è mostrata «capace di un atteggiamento costruttivo e di un grande impegno parlamentare» così secondo Matteo Ricchetti di Azione, che ha aggiunto « il governo Meloni ha via via dimostrato quello che oggi appare lampante: nei confronti del lavoro povero, della condizione di milioni di italiani, non c’è alcun interessi». Dello stesso avviso Daniela Ruffino, deputata piemontese di Azione, che ha dichiarato « A Meloni è mancato il coraggio di dire no a un istituto presente in quasi tutti i Paesi europei con rare eccezioni. Ha scelto di ignorare la condizione di umiliante sfruttamento a cui sono costretti oltre 3,5 milioni di italiani. Il governo aveva tutto il diritto di eccepire sull’entità monetaria della proposta (9 euro) e confrontarsi con le opposizioni. Ha preferito girarsi dall’altra parte salvo leggere agenzie irridenti in cui lamaggioranza si dice “a fianco dei lavoratori».

Sarebbe un parametro oggettivo il salario minimo poichè permetterebbe al lavoratore: in primis di constatare se si trovi davanti un contratto irregolare, dato il minimo stimatosui 9 euro lordi orari e in secondo luogo fungerebbe d’ aiuto ai vari ispettorati del lavoro per verificare con semplicità le condizioni lavorative.

Insomma una cosa è certa‘ Italia ha bisogno di leggi chiare ed oggettive dove l’ interpretazione venga meno; disturberebbe qualcuno avere un parametro chiaro sul quale basarsi per non cadere in varie truffe? Evidentemente si. Vedremo ora il Governo cosa si inventerà per risolvere il problema, sempre se vuole risolverlo… a me francamente non sembra.

Federico Audero (Azione Piemonte)

   

La Regione: “Il grattacielo farà risparmiare 18 milioni l’anno”

Finire un’opera incompiuta era un dovere verso i cittadini piemontesi

Pubblichiamo di seguito la nota della Regione Piemonte, dopo il sopralluogo dei capogruppo di opposizione al Grattacielo regionale

 

Finire il grattacielo della Regione, opera incompiuta da oltre 10 anni e lasciata tale anche dalla precedente amministrazione, è un impegno serio e preciso che ci eravamo presi con i cittadini. E che abbiamo rispettato. Un’operazione portata avanti nei tempi previsti con i dipendenti trasferiti in modo graduale, con un preciso piano che in sette mesi ha portato gli oltre 2000 dipendenti a prendere possesso degli uffici in Piazza Piemonte. Ricordiamo inoltre che questa operazione ha consentito alla Regione, e di conseguenza ai cittadini, di poter risparmiare 18 milioni all’anno che diversamente erano utilizzati per affitto e gestioni di tutte le altre sedi decentrate.

In merito alla potabilità dell’acqua, durante il corso dell’anno sono state svolte diverse analisi: le prime a cura di SMAT S.p.a., poi dall’ASL Città di Torino, attraverso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), e nel mese di ottobre a cura di un laboratorio esterno accreditato per ottenere la verifica della qualità dell’acqua presso il Grattacielo Piemonte, ai sensi del recente D.Lgs. 23 febbraio 2023, n. 18.  Tutte le analisi effettuate attestano che i parametri di cui al D.Lgs 18/2023 rientrano in quelli previsti dalla legge.

Per quanto riguarda la gestione del traffico ascensori, si premette che i 12 ascensori attivi presso la torre svolgono in media 92000 viaggi a settimana; tale dato, se proiettato sull’anno, supera i 4,4 milioni di corse. Al fine di velocizzare i tempi di attesa, soprattutto nell’orario più critico, relativo alla pausa pranzo, è stato analizzato il traffico dei dipendenti in ingresso e uscita e modificato il software di gestione degli ascensori che garantisce l’ottimizzazione dell’utilizzo e dei tempi di attesa. Inoltre, periodicamente, viene effettuata verifica con l’operatore Schindler addetto alla manutenzione sull’uso degli ascensori ma non risultano blocchi.

C’è uno spazio, adibito a parcheggio gratuito, vigilato con ingresso da Via Passo Buole, che può contenere fino a 400 posti auto destinati ai dipendenti (circa 200), ai visitatori esterni (circa 90) e alle auto di servizio (circa 110). Sono compresi anche 12 posti auto per disabili. Detti stalli non sono però mai stati occupati completamente. Inoltre sono state installate anche le rastrelliere per biciclette e monopattini destinati a ospiti e dipendenti

E’ in corso la progettazione di un intervento di adeguamento degli ingressi finalizzato a ridurre l’impatto del vento nell’accesso al Palazzo, dovuto allo sbalzo termico tra interno ed esterno.

Enoteche regionali e Strade del vino, modello Piemonte

 A SISTEMA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO

15 Enoteche regionali, 6 Strade del vino e del gusto, ambiti territoriali insieme a Piemonte Land of wine, il consorzio unicche rappresenta tutti i 14 consorzi di tutela del vino (riconosciuti dal Ministero), alle associazioni di produttori dell’agroalimentare, alle botteghe del vino e cantine comunali. Sono le realtà del mondo vitivinicolo ed enogastronomico piemontese che sono a sistema e che  si sono incontrate a Torino al Palazzo della Regione per presentare i progetti di valorizzazione delle eccellenze e dei territori di produzione.

L’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa sottolinea “Siamo partiti nel 2019 con l’approvazione di un nuovo regolamento, fortemente voluto dalla Regione, per dare un nuovo status alle Enoteche regionali, alle Strade del vino e del gusto e per la creazione degli ambiti territoriali. Abbiamo avuto un’ottima risposta dai territori e la Regione ha avuto il ruolo di coordinamento tra i diversi enti coinvolti. Oggi si è concretizzato un sistema per la promozione del brand Piemonte e siamo un modello unico in Italia invidiato da molti. Tra i vari risultati importanti abbiamo ottenuto il riconoscimento di Alto Piemonte e Gran Monferrato Città europea del vino 2024. Inoltre colgo l’occasione per annunciare che a marzo 2024 il Piemonte ospiterà il convegno nazionale dei Distretti del cibo”.

L’iter è iniziato con l’approvazione della Legge regionale n. 1/2019 Testo unico sull’Agricoltura, che ha permesso la nascita degli ambiti territoriali e a seguire di un Comitato di coordinamento e di un Comitato di Comunicazione.

La linea guida è lavorare in sinergia – precisa il direttore dell’Assessorato regionale all’AgricolturaPaolo Balocco – affinché non ci siano sovrapposizioni nelle attività di promozione tra Distretti del cibo, enoteche, consorzi e strade. Il Comitato di coordinamento delle Enoteche e delle Strade e Piemonte Land of wine sono due esempi organizzativi che permettono la realizzazione di progetti omogenei a favore di tutto il territorio regionale”.

Oggi parte ufficialmente l’attività del sistema Piemonte che vede protagonisti tutti i territori dalle Langhe e Roero all’Alto Piemonte e Monferrato, al Torinese, alle Terre Derthona e Colli Tortonesi, Doglianese e Alta Langa per valorizzare sui mercati internazionali tutte le eccellenze sotto un unico brand Piemonte”, dichiara Mario Arosio del Comitato di coordinamento delle Enoteche regionali e Strade del vino e del gusto del Piemonte.

Per Francesco Monchiero presidente di Piemonte Land of wineGrazie alla Regione che ha svolto un ruolo di coordinamentoPiemonte Land da dieci anni rappresenta i consorzi di tutela di 59 vini del Piemonte a denominazione. Oggi i consorzi a tutti gli effetti sono diventati anche enti di promozione sui mercati europei e internazionali e come Piemonte Land siamo disponibili a collaborare insieme alle Enoteche regionali e Strade del vino e del gusto per aiutare ad affermare il brand Piemonte”.

Per avere maggiori informazioni sulle Enoteche regionali e sulle Strade del vino e del gusto del Piemonte, e sulle iniziative in programma si può consultare il sito https://enotecheregionalipiemonte.com/

In allegato la mappa delle Enoteche regionali e Strade del vino e del gusto del Piemonte

SINTESI DATI:

– 15 ENOTECHE REGIONALI: Enoteca Regionale Acqui “Terme e vino”Enoteca Regionale del Barbaresco, Enoteca Regionale del Barolo, Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano, Enoteca Regionale delle Colline del Moscato, Enoteca Regionale di Gattinara e dell’Alto Piemonte, Enoteca Regionale del Monferrato, Enoteca Regionale di Nizza, Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, Enoteca Regionale del Roero 2.0, Enoteca Regionale del Biellese e della Serra, Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Caluso (TO), Enoteca Regionale dell’Albugnano.

– 6 STRADE DEL VINO E DEL GUSTO: Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi, Terre Derthona. Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, Strada del Riso Vercellese di Qualità, Strada del Vino Astesana, Strada Reale dei Vini Torinesi, Strada dei Vini e dei Sapori dei Gran Monferrato.

– 7 AMBITI TERRITORIALI Langhe e Roero, Monferrato astigiano, Monferrato alessandrino, Torinese, Alto Piemonte, Terre Derthona e Gavi, Doglianese e Alta Langa

Sopralluogo delle opposizioni al Grattacielo regionale: “Ancora tante criticità”

“MODIFICARE L’ACCORDO SUL LAVORO AGILE”

 

Questa mattina i Presidenti dei gruppi di opposizione Silvana Accossato (Liberi Uguali Verdi), Giorgio Bertola (Gruppo Misto Europa Verde), Francesca Frediani (Gruppo Misto M40 Unione Popolare), Raffaele Gallo (PD) e Sarah Disabato e Sean Sacco (MoVimento 5 Stelle) e il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle hanno effettuato un sopralluogo al grattacielo della Regione Piemonte unitamente ad alcuni rappresentanti sindacali. «Abbiamo voluto toccare con mano la situazione in cui lavorano i dipendenti regionali, constatando come permangano diverse criticità dovute al fatto che per mere ragioni elettorali si è voluto inaugurare una struttura non ancora pronta e finita, sacrificando così la qualità del loro lavoro. Oggi ci sono ancora locali in cui si gela, porte che non funzionano, aree non ancora aperte e che devono essere sottoposte a Scia, code all’entrata e all’uscita per il malfunzionamento degli ascensori. Inoltre, non abbiamo ancora avuto risposta sulla questione della legionella nell’impianto idraulico e alcune questioni legate all’accessibilita dei disabili sono da migliorare. Nell’occasione abbiamo manifestato la nostra solidarietà a Giulio Manfredi, dei Radicali e dipendente della Regione Piemonte, che aveva criticato la prova di evacuazione di qualche settimana fa in quanto non avvenuta in condizioni di sicurezza (dipendenti non avvisati, nessun annuncio su Intranet, nessuna comunicazione per mail e neppure messaggi tramite gli altoparlanti forse perché non funzionanti, quindi il tutto è avvenuto solo tramite passaparola). Manfredi è stato sanzionato senza che sia stata contestata la veridicità delle sue affermazioni, peraltro confermata dai sindacati, e gli è stata decurtata un’ora di stipendio per avere leso l’onorabilità dell’Ente, onorabilità che viene lesa solo se si dichiara il falso e non il vero. Infine, la Regione Piemonte ha un contratto sul lavoro agile che giudichiamo insufficiente, e la nostra proposta è di modificarlo conformandolo a quello del Consiglio regionale che è più avanzato e tutelante per i lavoratori e che potrebbe risolvere non poche criticità del grattacielo, diminuendo l’affollamento e quindi migliorando la qualità e la sicurezza. Proprio ieri l’analisi sul lavoro del Consiglio regionale ha dimostrato che grazie ad un buon accordo sul lavoro agile si è migliorata la produttività ed è diminuita sensibilmente l’assenza per malattia».

Sorpreso a rubare utensili prende a pugni guardia e carabinieri

In un supermercato in via Ivrea a Biella un 55enne con precedenti penali è stato colto sul fatto dall’addetto alla vigilanza mentre nascondeva degli utensili da lavoro nella propria giacca dopo averli presi  dallo scaffale. Nella successiva fuga ha aggredito l’addetto alla sicurezza colpendolo con un pugno. Arrivati i carabinieri il malfattore ha opposto resistenza fisica sferrando a un militare un pugno al volto ed un calcio alla gamba destra, prima di essere arrestato.

COP28, oggi pomeriggio in piazza anche Sinistra Ecologista

“Oggi pomeriggio saremo anche noi in piazza Castello per l’iniziativa promossa da CGIL, Legambiente e Fridays For Future Torino”, dichiarano i portavoce di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale ed Emanuele Busconi. “La COP28 che si sta tenendo a Dubai rischia di tradire le aspettative e riportarci all’era fossile”.

“La conferenza è ospitata da uno dei principali paesi produttori di combustibili fossili, che da un lato, grazie alla sua sistematica violazione dei diritti umani, impedisce la piena partecipazione di attori della società civile portatori di manifestazioni di dissenso e dall’altro vuole utilizzare questa occasione per svolgere incontri nei quali discutere di ulteriori progetti di estrazione di idrocarburi”, affermano i portavoce della lista rossoverde.

“Anche l’azione del governo italiano durante la conferenza non va nella direzione di chiedere maggiori impegni per una rapida decarbonizzazione dell’economia mondiale e per una cessazione immediata dello sfruttamento di nuove risorse di combustibili fossili, condizione assolutamente necessaria per evitare una catastrofe climatica planetaria. Al contrario – sottolineano Ravinale e Busconi – i progetti del governo italiano nel settore dell’energia vanno nella direzione opposta, quella di fare dell’Italia un hub del gas anziché un modello per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, per il quale l’Italia avrebbe tutte le condizioni per avere successo”.

“Lo scandaloso sconto di centinaia di milioni di Euro sulle tasse sugli extraprofitti delle compagnie energetiche che fanno ricorso al fossile disposto dal governo in queste ore ne è un’ulteriore dimostrazione”, denuncia Sinistra Ecologista.

“Per questo oggi saremo in piazza al fianco di chi richiama ad agire con urgenza, ben consapevoli che il contrasto alla crisi climatica passa anche dalle Città”, concludono Ravinale e Busconi. “Come testimonia la presenza del sindaco Stefano Lo Russo al Local Climate Action Summit tenutosi nell’ambito della COP28, la nostra amministrazione può diventare quella che mette la Città di Torino nella traiettoria di una vera transizione ecologica, giusta e solidale, e l’impegno per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2030 assunto dalla Città di Torino deve essere perseguito con determinazione e portato come esempio e come impegno di fronte alla comunità internazionale”.